in quanto ella più a queste parti s' avicina della primiera che non fanno le tre
stigliani, 159: si tollera nondimeno che s' accoppi [nella rima] la e
. latini, rettor., 3-21: s' insegna dimostrando che è rettorica e di
non meditante, colla quale par che s' affacci (diciam così) a veder
nero. baldini, i-793: nessuno s' accorgeva dell'infinito strazio effigiato sul viso
baretti, 1-138: chi passa, e s' accorge della curiosità altrui, si ferma
, / qualunque in mare più giù s' abbandona, / quanto lì da beatrice la
udirla troppo ria. tasso, 13-ii-166: s' estolle [il tempio] in guisa
alle leggi, dall'osservanza delle quali s' imprime la prima effigie della virtù nell'animo
2-2 (ii-258): il radino s' è sforzato in quella [opera],
bagnini, xxii- 1169: non più s' inebbria / il pingue campo d'olezzanti
i corpi ch'ai velocissimo lor moto s' oppongono. g. l. cassola,
lode dai forti. l'altro poi s' effonde / aureo nell'ampio calice iridato
. un lampo ad or ad or s' effonde, / e rileva in un gran
giacomo, i-371: un alito odoroso s' effondeva dalla terra attorno, un brivido,
che dalla malinconica snellezza / della pietra s' effondono alla brezza / della sera sul
obblio / la forza mia, che s' io la voglio effondere / l'è necessario
goethe si effonde in elegia meditativa o s' inalza a lirica temperata, il verso
come per riconoscere quel che di me s' era effuso in lei, come per seguire
marina, parlava quasi da scienziato. qui s' effonde, poeta. g. bassani
spendesti e fuor d'affanni, / onde s' è il nome tuo sì chiaro effuso
se sono il demone / redento che s' india, / sento dall'alma effondersi
e d'innocenza... mi s' effuse per l'anima e la sostanziò di
sospensione, da questo funebre incanto, s' effonde nelle solitudini del ghiacciaio un'aura
romualdo era raggiante: ospitale e festoso s' effondeva col suocero, aveva baciato allegramente
. s. spaventa, 1-95: s' interponesse fra'combattenti e facesse cessare l'
tentativo di risposta del frastornato figliuolo, s' era profusa in una tumultuaria esaltazione dell'
anima. la tua passione per me s' è ella raffreddata? manzoni, pr.
suo figlio veniva, nel discorrere, quando s' appassionava, a modulare in canto le
forse al mondo infra e'pastor non s' usa. -sovrabbondante, prolisso (
di questo primo novecento; dalle quali s' è rivelata una nuova civiltà, egea
e l'egestione, e spezialmente se s' arrosticano e la loro polvere si bea.
baccarà] per aver virtù costrettiva, s' impiastrano utilmente al dolor di testa,
, e con tutta felicità sbarcatovi, s' impadroniva di alessandria. serao, i-18:
un enorme obelisco egiziano di granito nero s' innalza fra due sfingi colossali di bronzo.
13-42: nella mia prima età, quando s' aspetta / bramosamente il dì festivo,
villani, 6-89: al quale consiglio s' accordarono tutti i cardinali e prelati,
soggetto neutro. giamboni, 7-79: s' egli è di state, si levino la
chiama per nome quel ferrolino con che e's' intaglia. magalotti, 1-4: questo
pensò subito a rispondere a questa che s' era fatta lui stesso, o piuttosto
pensò tosto a rispondere a questa che s' era fatta egli stesso, o piuttosto
, v-155-7: sapiate ch'ellino sì vi s' adoperaro in ciò ch'ellino potere di
3-36: e ne'luoghi temperati aguale s' innestano, intran te 'l mese
lezione. allora, le due sedie amorose s' avvi- cinàvano sul quarto lato del tàvolo
e pure così egoisticamente cieco ella s' appagava. govoni, 1267: ogni volta
, / e al diritto fianco / s' apre, e fa pompa degli ascosi pregi
di tiepidi pianti il petto asperso / s' attristi di tiron l'egra vecchiezza;
venir egro. anguillara, 7-199: non s' adira 11 cinghiai, quand'altri il
monti, monti, lenti, che s' elevano / ad uno ad uno,.
oh ecco 'l vecchio: domando io s' e'l'ha visto? eh no:
. / né c'è un viso che s' affacci / per dire, eh!
attenzione. cinonio, 101: ehi s' è detto pur anco. ehi, messere
orazioni si fanno con grande studio, s' imparano a mente, e in somma devono
non crede mai dolere; / poi s' el vene fallato, / maggior è la
, inf., 10-35: el s' ergea col petto e con la fronte /
mi puoi far ripresa; / e s' el ti piace pur star a vedere,
de'venti, o per tonde che s' alzano cadono nel mare, dove una nuova
... sorprende il vedere com'ella s' affatichi dolorosamente sul passato non meno che
, sbucava e a chiuse spire divincolandosi s' inalberava su 'l vaticano il grande boa costrittore
loro? a. cocchi, 8-101: s' accresce in loro [nei canali del
morale, simile alla ginnastica materiale che s' usa per dar forza ai muscoli e elasticità
aria netta viva elastica, che volgarmente s' appella elementare. monti, vi-218:
acutezza della sua vista e mai non s' era sentito così forte ed elastico, pronto
. boccaccio, iii-9-1: già s' appressava il doloroso fato, /
con pietre preziose). il termine s' è diffuso attraverso il fr. eldorado (
dante, inf., 31-52: s' ella [la natura] d'elefanti e
naturalmente gli elefanti tutti salvatici, ma s' addomesticano con arte, come si fa
elefante / sei gradi intorno, onde s' ascende e scende. -oggetto di
gambe elefantesche. calvino, 1-329: s' alzò con passi elefanteschi, cominciò con
solidi, ricchi ed elegantissimi, di cui s' abbellivano le reggie dei prischi faraoni.
, con pochi movimenti incomposti della persona s' accomodano per così dire nell'arme,
tutto il tempo di finire, poi s' inchinò con un lieve sorriso, come per
. soderini, i-145: di qui s' apprende una eleggibil regola esperimentata per molti,
quando risguarda l'eleggibile o fuggibile, s' appella temperanza. buonarroti il giovane,
, 13-129: nei poggi i grilli s' accordano per l'elegìa notturna. c.
elegiaco. salvini, 30-2-216: tanto non s' attribuisce il petrarca', che presuma che
divino elegiopeo di faustina, per essi roma s' illuminava d'una voce novella.
spera, cercherà tornarvi, e quanto s' alzerà più sopra al suo dementar sito,
fosse un polmone di lucertola. e tanto s' awi- luppò che si ficcò nella fantasia
queste notti la maggior paura che mai s' avesse. idem, v-213: esse si
non isparisca allo scongiuro della lusinga né s' allontani a i suffumigi dell'ira,
che arde dinanzi al crocifisso, che s' incontrano senza parlarsi, che camminano senza
espressione come di voluttà, il kant s' avvolge in antinomie insolubili. 3
7-75: eccola, [la ballerina] s' avanza, / tutta vestita di baci
è fantasiosa quassù! come l'anima s' esilara per queste tue contrade ariose diroccate
di sì fantasiose bizzarrie, / che anche s' io mi fossi addormentato, / non
per scherzo un po'sul serio il walpole s' era costruito una specie di maniero gotico
marino, 12-14: tra queste solitudini s' imbosca / non so s'io deggia
queste solitudini s'imbosca / non so s' io deggia dir femina o fera. /
giorno in cui senza ricordarsi di nulla s' era destato nella corsia fiocamente illuminata d'
attieni ad un sol modo usare, / s' e'giacerà nell'altro, / parragli
i-693: ne l'aria fluttua e s' accende / quasi il fantasma d'un aprii
evocò dinanzi agli occhi la bizzarra fantasmagoria, s' addentrò nel fetidume di quella vita putrida
mano che le migliaia di lampadine s' accendono, si spengono, compongono, scompongono
su me fanciullo e che speri forse s' awereranno ancora. manzini, 8-18:
limiti alle forze intellettuali dell'uomo; s' eressero dittatori de'grand'ingegni. cardarelli
per l'insegnare e lo scrivere vieppiù s' arricchisce. 5. riandare con la
possibile. pavese, 4. -74: s' accorse, dopo un poco, di
scuoteva dal suo fantasticare, ma egli s' affrettava a dire: « vado io!
è mistero, lo confessano non fos- s' altro con le fantasticherie che mettono fuori per
boccaccio, 9-161: ancora dormendo s' ingegnò [la fortuna] di noiarmi
, 67: non so si dormo, s' io me vegio o sogno: ecco
. caro, i-138: i poveretti non s' aveggono che voi filate vischio, che
/ t'addito, il gregge tuo s' asconde e copre, / quivi starà finché
l'amore che questo ha del vero s' accordi co'deliri della fantasia. imperciocché
, 2-156: la sua bellezza intanto s' era sviluppata: era un genere di
di fantastico. allegri, 142: s' io porto il terraiuolo alla mancina,
tratto non volea volare, / ei s' adirava. baldini, 3-231: tra quel
giornate fantasticucchiando e fumando e che s' ubriaca di parole. = deriv
. andrea da barberino, i-33: s' io fussi preso, direbbono e'vostri
essere un bel fante della persona, s' avvisò questa donna dover essere di lui
cecchi, 1-115: e sa'tu s' egli aveva aria / d'esser fante da
(75): la gente che vi s' incontrava erano omacci tarchiati e arcigni,
(73): la gente che vi s' incontrava erano fanti tarchiati ed arcigni]
di leggera armatura. manzoni, 73: s' ode a destra uno squillo di tromba
giambullari, 2-208: e chi pigliava, s' era suo il bottino: / sì
sarebbe però opportuno che i nostri critici s' occupassero anche di questi umili fanticelli dell'
: il figliuolo suo male avvezzo e ghiottone s' era sviato dietro una fante, né
ticella. g. gozzi, 1-247: s' affaccia la padrona e una fan-
371: della cura della persona a bastanza s' è ragionato, se non forse quanto
delle fantesche si parlasse come de'servitori s' è favellato. pindemonte, 1-463:
.. / la povera fantina / s' è poi trovata qui rovescione, / e
far questo e altro... s' ha da fare con una fantina, che
quegli spilli. / volete altro? che s' io non trovava una / fantineria,
ogi tucto vivo, tucto forte ti s' apresenta. machiavelli, 732: quello
buona somma, / e promessi degli altri s' e'vi giunta. / ma egli
altr'ieri / quella di cui tanto aspettar s' è fatto, / la bella di
camera da giuoco il fantoccio col quale s' era scapricciato a strappargli testa, braccia
e mezzo, e di fuori i mucchi s' hanno a toccare l'un l'altro
e contrappesi nascosti, si volgeva violentemente s' un perno menando legnate da orbi all'inesperto
. l. salviati, 19-85: fortunio s' è stato / com'un fantoccio con
. verga, 4-93: la lite s' accese un'altra volta. mastro nunzio che
mal fatte. pittor da fantocci, s' intende pittor da poco. baldinucci, 19
infra gli altri piaccianteo, il quale / s' era schermito bene insino allora, /
* fanto nacci ', s' intende in un certo modo grandi e poltroni
fantonacci, spilungoni, pagliai... s' appellano. = acer, di
fara sua »). la voce s' è continuata nei toponimi (nell'italia
, alla cui istituzione e preserva tanto s' affaccendò e invigila quella natura, che
, 1-60: il cuore di faraone s' indurò e non porse orecchio a moise ed
borace. garzoni, 1-143: qui s' impara di conoscere il corpo de'sali
, 1-40: 4 fardata'... s' intende... per una quan
. che, tirata in qualche luogo, s' appicchi e s'interni in quel
qualche luogo, s'appicchi e s' interni in quel luogo dove è battuta.
fanno, / addossandosi a lei, s' ella s'arresta, / semplici e quete
/ addossandosi a lei, s'ella s' arresta, / semplici e quete, e
dante, purg., 25-47: ivi s' accoglie l'uno e l'altro insieme,
mio fatto, / ca per mercé s' apaga un gran misfatto. malispini,
sopra il viso e il ventre gli s' appiccava sotto il mento? moravia, xi-37
16-ii-84: contro me sì bestialmente ei s' anima, / che vuol mandarmi ad ingrassare
dante, purg., 21-131: già s' inchinava ad abbracciar li piedi / al
masticare la briglia, che non s' era più puledri scapoli, e adattarsi al
, e adattarsi al finimento che s' erano messi addosso, lui e la ghita
[lana] più di tutte le altre s' apprezza, la bigia meno e manco
di quella colse una foglia e con essa s' incominciò a stropicciare i denti e le
bifolco per quattro anni filati e poi s' è fatto castaido e poi mezzaiuolo.
giacomino pugliese, 184: s' io sollazo -versi fazo / per voi
, / dipinto a secco. e s' io non son donato, / son primo
, 8-129: lo scoppio del fulmine, s' intende, è impressionabile di per sé
al figur. bonagiunta, ii-302: s' eo per tosto gire / potesse, come
il re di spagna », e tutte s' ebbero il quartiglio. manzoni, 8
. cassini, 1-9: giudicò che s' incamminasse [la cometa] verso la picciola
voi nella marca. guarini, 44: s' avess'io cotesta tua sì bella /
sbuffando tutta notte in volta, / come s' a quei che ne l'alloggiamento /
g. gozzi, i-24-88: s' ella volesse solamente bere, / quando
fatto forza sul mio braccio, melafumo s' è alzato, e passo passo,
delfino, 1-18: ma troppo peccherei, s' a te rubassi / il prezioso tempo
, 1-161: disarmarono i gendarmi, s' impadronirono per tre dì del governo,
facendo molte domande, alle quali agnese s' affrettò di risponder sempre il contrario di
t'ha mandato fa'risposta; / domandai s' egli è desto o pur se
donne che per la camera erano, s' accorsero di me, che io piangea,
a cui fu fatta la promessa, s' indegna se non gli è attenuta. bibbia
1-38: l'italia da circa mezzo secolo s' agita, si travaglia per divenire un
don abbondio faceva fretta; il sarto s' impegnò di trovare un baroccio che li
/ ed al detto di lui tutti s' acquetano. manzoni, 43: ei si
ei fe'silenzio, ed arbitro / s' assise in mezzo a lor. pascoli,
e cavalli, e in verso il reale s' addirizzò. bembo, 5-86: egli
, / par che 'l mondo s' allegri e faccia gioco. tavola ritonda,
dipartire da lui, anzi più gli s' accostava e più gli faceva buona festa.
gran caso) / la maldicenza a volte s' è provata / nelle loro faccende a
farla l'om tanta guisa noia, / s' io da lei gioia -avesse / in
di buon zelo. ariosto, 43-26: s' a prieghi, a doni non fia
quando parve loro d'esser gente abbastanza, s' avviarono verso la casa del signor vicario
: foco d'amore in gentil cor s' apprende / come vertute in petra preziosa:
27 (471): della filosofia naturale s' era fatto più un passatempo che uno
veleno. ariosto, 39-71: chi s' afeoga nel fiume e chi nel mare,
d'amore ho 'l manto, / e s' io il mostrasse in vista / saria
e li comporta, / credendo che s' arroga a'miei martiri: / così la
inganno e fòlla manco accorta, / s' avvien ch'amore a lacrimar mi tiri
già dar. petrarca, 72-69: s' al ben veloce, et al contrario tardo
amorosa, / sùbito come di dodon s' accorse, / farsi nel volto come
d'annunzio, v-1-229: l'aria s' è fatta di cristallo gelidissimo. quarantotti
le merci, che qua giù più care s' hanno. tasso, 1-31: deh
/ voi siete più fina; / che s' io faccio -sollacio - ch'io piaccio
mutiam linguaggio / con dir che, s' oggi hanno fortuna i furbi, /
veggono, così dal libro della dogana s' informano di ciò che egli v'ha
e con parole dolcissime questi cotali mercatanti s' ingegnano d'adescare. savonarola, 8-i-46:
tasso, 13-i-284: gloria ella n'avrà s' i miei tormenti / faranno istoria.
: né far ch'egli il pensier tuo s' indovini, / e ch'abbia tempo
fa l'autorità d'ari- stotile che s' achetino gl'intelletti al suo dire, né
intelletti al suo dire, né che s' ammetta cosa alcuna, se non resta l'
lume / del ciel, per cui s' informa umana vita, / che per
vita, / che per cosa mirabile s' addita / chi vói far d'elicona nascer
ed immortale al mondo, / se s' asterrà dal mio conteso aspetto. goldoni,
, in atto umile e saggio, / s' assise, e seder femmi in una
insieme con l'amore, / ché s' un promette, l'altro il fa mentire
vero cittadi. jacopone, 27-18: ma s' eo me voglio a te dirizare /
. pavese, 5-61: quella sera mi s' impannò il camioncino in aperta campagna.
/ fansi a l'incontro, e s' allontanan poi; / sol resta amor che
per molti filosofanti, che ciò che s' adopera da mortali sia degli iddii immortali
tante volte / che berta di milon s' ingravidò. aretino, 8-146: -dormì egli
5-12: « perché l'animo tuo tanto s' impiglia » / disse 'l maestro,
iv-594: fatto che fu sera, s' affrettorono i suoi servi di andare alli
., 37 (647): s' alzò prima che facesse giorno. fogazzaro,
tettoia dove faceva già notte, e s' intravede un gabbione di legno, grosso come
contra tindaro? -oh! questo s' ebbe, e fu dato al bargello,
vestaccia che io avevo, perché e's' era cominciato a far fresco. grazzini,
aminta, 979: vedrem, tirsi, s' avrai la fuga e gli occhi /
da s. c., 54: s' egli fosse fatto consolo, egli avrebbe
(194): appunto quando s' ha che fare con persone tali, bisogna
figliuola di peneo, della quale primamente s' innamorò febo e andògli dietro assai; ed
certi gioveni di pisa, ella non s' era mai potuta maritare. machiavelli,
piaccion, secche e fresche: / ma s' i'avessi a esser giudice io,
cura richiedesi qui, dove non sempre s' ha da fare con materie morte,
, fa di mestieri ch'e'vi s' abbia gran sete, e che per grazia
della giornata, e dove qualche volta s' imparava a leggere, a scrivere e a
/ che di figliar tai conti più s' impiglia. simintendi, 3-6: incontanente
farei di peggio. pulci, 19-100: s' i'ho fallato, perdonala chieggio;
giamboni, 7-13: che prode fae s' hai scelto reo cavaliere di dargli grande
quella rinate: della qual sarchiagione non s' affligge, anzi fa prò, e
, tornato alla moglie senza preda perché s' era baloccato ad aspettare fino a sera,
pensi tu di farla col tuo padre, s' ei s'awede che tu sia venuto
di farla col tuo padre, s'ei s' awede che tu sia venuto a lucca
finita. nieri, 145: che s' ha a fare, ragazzi? questo
alla capanna. jovine, 2-50: s' era fatto tardi e fuori il tempo
filare, tanto che la carne mi s' è spiccata dall'unghia, per potere almeno
oda de l'aquila di giuso, / s' aggira intorno, e non sa che
pian piano: è vero che non s' è più soli? saba, 8:
tal che per lui, o perch'ella s' arretra, / non esce di faretra
volea pur dir, ma la voce s' arretra, / rinaldo qualche cosa alla
tese, / lungo e profondo mormorio s' intese. gozzano, 819: o gioco
già pronti a scoccar dardi trattieni / s' altra giugne improvviso a cui rivolti / pendean
, e consegnata da quel faretrato fanciullo s' aristiò a chiamare el giovine. tasso
bruna, / sì che dubbio facea s' er'alba o luna. lemene, ii-326
4-2: era nel tempo ch'ognun s' innamora / e ch'a scherzar comincian
parini, 504: disotto al carico / s' alza de'mali; e libero /
sotto il nostro cielo, / ben s' accorda coi mostri floreali. slataper,
a. pucci, 6-179: po's' armava a guisa d'un scudiere, /
mescolati alla nostra grigia vita, / s' aprono senza dubbio immensi mondi / con altre
. e. cecchi, 1-179: s' apriva un boccaporto, spuntava un cappellino
attratto irresistibilmente (e quel che attrae s' intende per lo più come pericoloso e
inesauribile. pulci, 25-332: or s' io volessi de'pesci contare / e
di quella non discorza, / e mira s' arte v'è, se v'è
ha stregato quel farfallone di cataldi. non s' è mai visto così accecato! de
accrescitivo di farfalla. farfalla grande. s' applica a'bugiardi, 0 alle cose
pazza farfarella corre al fuoco; / s' appresta il pelegrin, ché non s'
s'appresta il pelegrin, ché non s' annotte. = propriamente dimin.
-farfugliò lui, -va sull'albero dove s' è fermato lo sciame, ma attento
e quando non segue alcuna specificazione, s' intende generalmente quella di frumento).
mani intrise di farina,... s' era messa apposta ad impastare il pane
: perché la farina della propria persona s' era convertita in crusca. boccalini,
plebe, nel giuocare con quest'osso, s' adattano a quei segni, servendosene per
. della casa, 710: s' io scrivessi ben qualcosa meno, / dico
ambra, xxi-n-37: messer mario, non s' affatichi vostra signoria in ricordarmi quel ch'
all'orafo, come la notte il maestro s' era riposato comodamente, e che il
di sottecchi la nuora la osservava e s' accorse che preparava una farinatèlla di grano
lasciamo stare che spesse volte l'uomo s' attribuisce cose bugiarde e falsissime, che egli
: diplomato alla scuola di farmacia, s' era impiegato presso una grande azienda di
ufficiale e delle quarte pagine dei giornali s' eran posati sul comodino. pea,
mai per l'egra beccheria / s' adopra la farmacopolerìa. = deriv
esagitata e farneticante quarantottenne... s' era per tal modo invescata sulle panie
gli stesse dando completamente di volta e s' occupasse d'occultismo e di simboli e farneticasse
finestre e in arno; e tale s' uccideva per gran farnetico o per gran
20-45: il fatt'è che, s' egli è il farnetico, voi dovete esser
dio fa gli uomini, e e's' appaiano. 2. figur.
e delle schiatte, quando al crepuscolo s' accendono i fuochi dei fari e le
. sono simili ai fari da cui s' irradia di secolo in secolo una nuova luce
farragginatori delle bib- blioteche... s' affaccendano in compilarle con la schiena sudante
da personcina per bene, da signorina che s' illuda di far la sua figura.
iv-114: la solennità dell'olio santo s' era trasformata così in una farsetta da
nica 'di tipo buffonesco (forse perché s' introduceva du rante la rappresentazione
guardalo in che panni! / il farsetto s' azzuffa co'calzari. negri, 2-850
... in cui le cappe s' inchinavano ai farsetti. 2.
alla buona. cieco, 43-25: s' avean così frappata l'armatura / da tutti
, ed in farsetto / ciascun de'vogador s' era spogliato. 5. dimin.
in semplice acqua, soltanto che mezzamente s' ammorbidi, e rimanga intero e granito
, che abbiamo, e che non s' ha da dire. quarantotti gambini, 6-13
, è flessibile, il suo ventre vergine s' incurva con dolcezza. pratolini, 9-492
cui passa una campanellina, e a questa s' affibbiano le calate della cintura. bocchelli
la fascia del barrocciaio che nello sforzo gli s' era allentata. alvaro, 2-67:
quelle cuffiette nel canestro, gli occhi le s' infocavano o le si riempivano di lagrime
113: fascia di luce avea, dove s' aduna / il più folto del crino
ove percossa / dal sol vicino più s' accende e flagra / quella maggior del
zone si dicono. gabrielli, 20-76: s' aggira in mezzo a la gran fascia
culla gli alleverai con vestimenti onesti, s' arrenderanno meglio a tal debita volontà.
: dire che la gina alla ghiacciata s' era lavata il viso le dodici volte nel
certo modo stato peranco fasciato, che s' appiccò alla destra poppa della balia.
fondo del mio cor rinasci, / s' io te n'ho svelta? marino,
., 19-144: beata navarra / se s' armasse del monte che la fascia!
contenta, / all'arenosa sponda ella s' avventa. parini, giorno, i-1004:
2-179: si rannicchiò nel suo cantuccio, s' imbacuccò nel mantello, si fasciò con
fasciò con lo scialle e la sciarpa, s' inguantò le mani. soldati, 52
benda rossa, con che dicono che s' asciuga nel combattere. chiabrera, 88:
della palma], nella parte dove s' attiene al tronco, vien torno torno
3-3: ogni volta che viene, s' accosta pian piano al tavolino ingombro di fascicoli
componevansi lunghe fascine di venti piedi e s' incorporavano di mattoni, e ben legate
incorporavano di mattoni, e ben legate s' univano e si collocavano l'una sopra dell'
dan foco. bella e luminosa / s' alza la fiamma. cattaneo, iii-4-84:
da avviare il fuoco, affinché facilmente s' apprenda a legne più grosse nel cammino,
fascinata più grande si è quella che s' è opposta all'impeto della mosa sotto
invocazione de'demoni e tutto ciò che s' aggirava intorno a queste arti superstiziose, fascinazioni
e i nostri col fiatar par che s' ambascino. firenzuola, 793: guarda i
scabbia / di più candide lane ognor s' ammanti. guerrazzi, 6-387: i polsi
bono il collo sotto giogo d'ulivo e s' incaminarebbono per le vie della desiderata pace
nel suo fascino sulle belle signore; e s' illudeva al punto d'innamorarsene sul serio
bel color subito sparse, / e s' arricciò a la donna ogni capello, /
. c. ghiberti, 1-27: s' eo non m'agiungo a voi proprio
volo. carducci, iii-7-7: l'italia s' era rilevata appoggiandosi d'una mano alla
dagli orizzonti, frugavano il cielo, s' abbassavano allargandosi e svanivano. montale,
in fascio. rovani, ii-60: s' eran proposto [delle conventicole] di mandar
/ del balconcel, per così dir, s' abbagli / nel lustro, e nel
tutto il popolo, il quale s' era ritrovato ivi alla solennità del fase,
un fastello di mirra il quale dolcemente s' aveva confitto nel cuore. macinghi strozzi,
terra questo fastellaccio, / l'altro s' avventa addosso ed aldighieri. firenzuola, 404
marino, vii-510: santa pietà, s' estinta in ciel non sei, /
facendo l'italia, il poeta maremmano s' era fatto l'obbligo di cantare in gloria
estinsero successivamente, e sulle loro ruine s' innalzò il trono di casa savoia. cicognani
gli abili abilissimi, tanto abili che s' impigliano e cadono negli intrighi della loro lungi-
annoiato. dominici, 1-144: s' io non fussi fastidiato di tanto prolisso
, 1-1- 166: mia madre s' era morta pel fastidio della cattura mia
il vero, pensi chi non mi credesse s' elli ha veduto... far
): al cessar di quella pauraccia, s' era da principio sentito tutto scarico,
frale e breve, quanto più ingordamente s' empie, tanto più piglia in fastidio
danno fastidio, se la pia s' è rifatta completamente. mo
, insofferenza. campofregoso, ili-io: s' io volesse narrar qui d'ogni frutto
favorendo chi questi, chi quelli, s' azzuffavano tutti. g. gozzi, 89
d'annunzio, i-92: fastidiosa polvere s' alza a far bianche le siepi / tra
siepi / tra cui dritta monotona gialla s' allunga la via. barilli, 6-88:
i-iio: farà quel che di me s' aspetta farsi: / cenere al vento
: l'epidemia o dissenteria tragica che s' impadronì de'nostri giovani poeti, è veramente
son giunto a quel segno il qual s' io passo / vi potria la mia istoria
certi [alberi] più grandicelli non s' alzano mai, fastidiscono li altri e con
spazio d'attomo che la lor persona non s' estende. 6. rifiutare come
8 (144): quanto più s' avanza nel piano, il suo occhio si
. cattaneo, i-2-22: la fronte s' inalza col suo fastigio triangolare a 55
carducci, 849: su gli alti fastigi s' indugia il sole guardando / con un
da questo può ben supporsi quanto copiosa s' aduni l'acqua in quelle sublimi fastigia
sublimità. folengo, ii-266: qui s' occultàr gli apostoli, qui s'ebbe
: qui s'occultàr gli apostoli, qui s' ebbe / l'umil principio del papal
alcuni pochi de'principali della città, s' acquistò tanta grazia appresso la plebe [ecc
ben dir, di questi dui, / s' in me l'orgoglio o la beltà
da sfidare i secoli e da attraversarli, s' era come placato, superato, trasfigurato
giuba e del fior... / s' alza fastoso sì, che da lontano /
sfavilla ancóra di tanti colori che facilmente s' immagina la sua fastosa policromia di venti
giove additolla. redi, 16-ii-72: s' avverrà che il fastosétto attorno / queste
che il fastosétto attorno / queste mura s' aggiri, / allor che borea l'universo
le vesti e per le chiome, / s' appre- sentar all'alto concistoro. firenzuola
cavallo per ragione / e, come s' ebbe alquanto a discostare, / conobbe come
una barbuta nuova, / senza mirar s' ha debil tempra o dura. / sia
/ e già l'alma e il pensier s' ergean sull'ale, / quando forza
: poscia l'invidia incatenata e doma / s' assise in cima, e quasi in
antico sopor l'itale menti, / s' ai patrii esempi della prisca etade /
petrarca, 17-11: gli spirti miei s' agghiaccian poi / ch'i'veggio,
5-1-1102: carlo non ci vedrà; che s' ei potea / il fil fatai a
significare tutto il gran paese che s' innalza oltre lo stretto, e andò di
/ favole son frall'ombre, ove s' agguaglia / al servo il rege, ove
feriscon il cor. l'ora fatale / s' appressa forse che, quai vili armenti
si litigheria con meno affanni / o non s' avria dell'eccezion sospetto / del '
/ troppo cupido amante, / e sì s' accorse / de l'insidia e del
vole. g. visconti, 1-83: s' io son constretto averti per fatale /
bartoli, 9-28-1-69: se per loro disavventura s' avveggono degli schemi che meritarono in vece
venosta, ii-1-377: emilio dandolo non s' illudeva da parecchio tempo sulla gravità del
la luna / non avvien che più s' oda, / che in sorte sua l'
uomini nascono talmente disposti, che non s' infermano se non fatalmente, e fatalmente
, 1-168: nelle commedie e rappresentazioni s' introducono i negromanti e le zingane con
, iii-7-453: con mille de'suoi s' imbarcò su due navi fatate, e conquistò
26: trema un trotto tranquillo e s' allontana / per le fatate rilucenti ardenne.
quella repubblica, anzi ch'essa repubblica s' estinguesse, i cittadini popolari e che si
o legatelo con gravi catene, s' egli ne sarà degno; o voi finite
3-77: scusatemi però, dottissimo bartolozzi, s' io non mi sottoscrivo alla vostra opinione
, 12-120: qual cosa greve / levata s' è da me, che nulla quasi
in cielo: / ma la fatica s' ange in su le porte / de 'l
da siena, v-54: le virtù s' acquistano con fadiga, facendo forza e violenzia
disordinato a ben servire; perché s' elli non è subietto in ciascuna condizione
troppo isquisito; perciò che con fatica s' intende dai più. beccari, xxx-4-317
, 6-81: il buon ciaglio sul prato s' abbandona; / ché dello scudo nell'
. leggende di santi, 3-249: e s' io questo non credessi e non vedessi
per impoverire ': è un proverbio che s' usa,... et è proprio
allegri, 160: per avvisarmi di poi s' i'son per la diritta daddovero o
di molta fatica, perciò che'parlieri s' affaticano di grande guisa a provarla e
e in ozio. / ognun vi s' arrecò di buona gana; / ché la
vano ma con grandissimo danno del faticante s' adoperano. pascoli, ii-718: lia
legge / dai faticanti il sesto dì s' onora, / di panni nuovi io mi
faticar molto il suo cervello, chi s' abbia ragione o torto in una controversia
madre e dalle sorelle di alessandro; non s' agguagli a te la porpora indiana sospesa
iacopone, 74-50: non te turbar, s' eo me veio beneficia create, /
i-84: pel mezzo della nobil filosofia s' ascolta in che modo questa macchina si
l'erranti. baldi, 5-15: s' udian gli accenti / che calipso spargea
nostro ortolano. pirandello, 6-25: s' era attaccato intanto a un tozzo di
deesi aver cura che 'l campo non s' ari fangoso, se già non fosse
la quale è lavorata, secondo che s' è detto, non può esser ben lavorata
forza quelle correnti ruote; e non s' avvide che più alto e più degno
di versi. cicognani, 9-63: tutti s' intende, rilevati da sé: gravidanze
loco non fia dove 'l voler non s' erga, / per non scontrar chi miei
e dei legumi: ciò, da quando s' era accorta che la nuora le contava
bocchelli, 9-59: quando il trenuccio faticoso s' inerpicò per le ripide strettoie della valle
sofferse io sostener non schivo, / s' acquistar pur credenza il ver ne deve.
qui meco un dì la donna mia s' assise, / e mi fe'cerchio del
de'grandi / e all'urbano clamor s' invola, e vive. / ove spande
e agl'inni. manzoni, 34: s' ode un carme: l'intento isaia
avrò a guarire di questo male; o s' io avrò, non occorre adunque che
l'ira degl'iddii quanto contra noi s' adopra, e quanto i fortunosi fati
tasso, 8-7-430: or chi fra noi s' attempa / in aspettando il giorno,
/ ei fe'silenzio, ed arbitro / s' assise in mezzo a lor. leopardi
immobile, e semplice delle cose che s' hanno a fare, è 'l fato un
le fata cozare. tasso, n-iii-829: s' io non sono errato, il cielo
flagello passando, al suo ultimo fato s' incamminasse. leopardi, 22-56: come
, xv-138: ad ogni modo piacemi che s' egli era nei fati che l'autore
: le donzelle di camignana... s' erano raccostate alla fanciulla con ogni fatta
per modo / nella mente, che s' io lo riscontrassi / per la via,
acquatico e di monte. l'acquatico s' appella mentastro, quello delle montagne si
chiere; / e, quando co'famigli s' accompagnano / in tal maniera, per
il palato e tutte le circonvicine parti s' imbevono. muratori, 5-i-212: ora diciamo
: tuo padre... sì fattamente s' è con i fiamenghi diportato, che
che lo spirito umano, per quanto s' innalzi, vede sempre sopra di sé l'
e, quando la miriam, come s' adizza / e travolge e digrigna la boc-
tuo fattézza: / ognunque creatura a te s' aduce. simintendi, 1-141: le
vostro ragazzo (udite gran cosa) s' assomiglia tanto di fattézza a quella giovane
19-77: entrò mar fisa s' un destrier leardo / tutto sparso di macchie
del letto, / che non s' ha post'ancor del fattibello, / non
uscita, veduta, prima che posto s' avesse il fattibello, leggermente il vostro
d'inginocchiarsi, che dentro di lui s' era già compiuta. baldini, 7-39
ibero. de amicis, i-419: s' avanzavano le compagnie dei monti lessini,
del danaro, nuocerebbero a grecia se s' unissero a lei. g. ferrari,
fatto ». ma il rugghio non s' arresta. landolfi, 3-77: un gelido
. tasso, 10-29: cava grotta s' apria nel duro sasso, / di
il remo bisogna che le cinque dita s' aiutino l'un l'altro. pascoli
idea erotica. pavese, i-246: s' accorse che pochi uomini eran ben fatti come
dirò da uomo, perché potreste domandarmi s' e'mi paia d'esserlo adesso, ma
or fatta immortale. savonarola, 8-ii-118: s' io mi farò, dice iob
i fatti sanza niuno testimonio, perché s' apriranno i libri ne'quali sono scritte tutte
che quanto va più là / più s' appressa alla morte e all'avere / a
presente vita ch'una continova milizia) s' apprestino per entrare in campo, s'
s'apprestino per entrare in campo, s' apparecchino al fatto d'armi e si portino
ora tutto quello che con sì lunghe fatiche s' era vittoriosamente operato. cesarotti, i-272
ugurgieri, i-578: sconosciuto, spontaneamente s' era offerto alli pastori che venivano,
annibale e di tanti altri, non s' infiammi d'un ardentissimo desiderio d'esser simile
fatto senza che niuno del suo difetto s' accorga, ma il marmoraio non può
: tiene dell'albano, e volentieri s' impiega in fatti di mitologia. d'
27: ad ogni altra cosa alcun risparmio s' avea, salvo da giuramento tal nei
, allontanarsi. esser pregato, s' intromette a rifar l'opera altrui, s'
s'intromette a rifar l'opera altrui, s' espone malispini, 15: il
che, per quanto bevuto, s' andarono pe'fatti loro. machiavelli, 718
. piovano arlotto, 190: di fatto s' inten- dessino diredati e privati di tutte
e minori. pallavicino, i-407: s' era pattovito... ch'egli né
, se dura! e però non s' infinga alcun omo di scanpare li suoi e
/ non mi sarei mai mossa, s' io non era / sicura del mio fatto
: come furono partiti, il popolo s' acchetò, e l'altro dì appresso fatta
: voi sapete che i signori non s' intendono gran fatto dell'arte vostra. magalotti
curiosa questione, sul diritto della quale s' è disputato fino ai nostri giorni inclusivamente.
all'opera del favellar domestico, picciol racquisto s' è fatto per ogni guisa. m
l'autorità di fare arrestare sul fatto chiunque s' avanzasse a farli opposizione, perderli di
cavalca, ii-158: come di piccola favilla s' accende grande fuoco, così di piccole
: questo che ora forse bene non s' intende, quando verremo al fatto per
. -chi fa i fatti suoi non s' imbratta le mani: a nessuno reca
: chi fa i fatti suoi, non s' imbratta le mani. fagiuoli, 1-5-313
: chi fa i fatti suoi, non s' imbratta le mani. periodici popolari,
, 3-70: la curiosità dell'uomo s' appaga più assai di certe cosucce familiari
, un breve sonno; / or s' è svegliata fra li spirti eletti, /
/ ove nel suo fattor l'alma s' interna. s. caterina da siena,
di fattore di villa alla zia, che s' era saviamente ritirata alla campagna per vivere
, 1-5-243: fammi fattore un anno, s' io son povero, mio danno.
amicis, ii-391: quando il tranvai s' arrestò,... salì e sedette
disonesto e brutto conio, / fomicazion s' appella tra'mortali, / la qual
i mobili sanza stima di fattura, s' obliga a farli con la fattura interamente ristimare
governo pareva loro fattura; onde più s' obbligavano, quanto più avevon patito. tasso
se da voi non proseggio / dunque, s' io prendo, vostr'è la fatura
, 595: un batuffolo di cenci che s' incontra per la strada spaventa il calabrese
che, volendo avanzarsi la fattura, / s' hanno unto da sua posta lo stivale
fanciulla / si aveva a maritare, e s' è avanzato / quella fattura.
. magalotti, 20-230: siccome s' è fatto un mestiero del fatturargli [
dunque la ragione perché i mondani non s' empiono? la ragione si è per la
se non andasse dentro, che mai s' empiesse. bibbia volgar., vii-116:
è stato liberato. tesauro, 3-443: s' egli è vero quel detto, che
non onninamente fatua, da ognuno che s' abbia la minima bricia di raziocinio e
fogazzaro, 5-344: il suo padrone s' arrabbiò, le disse ch'era una fatua
tanto poco il grande e ingenuo artista s' intendeva di camorre ed era al corrente del
il povero gesualdo, nei primi giorni, s' era fatto animo per contentare la figliuola
animo per contentare la figliuola, e s' era messo in gala anche lui per
accanisce. scarnito all'osso, il paese s' apre secca fauce sul mare.
, 19-160: sotto i macchioni segreti s' agita e silenziosa corre una fauna rigogliosissima
grazie] / dolce in core ei s' allegri e dolce gema. carducci, 1035
che esso nelle cose sue proprie molto s' ingannò di giudicio, tenendo in poco
del mondo. mazzini, i-206: s' erano... dichiarati repubblicani, e
: i pitagorici volevano che l'uomo s' astenesse dalla fava, quasi che non
mi volevano. g. morelli 131: s' usava allora di nimicarsi più colla spada
importi il no; il che fatto, s' annoverino le fave e li suffragi distinti
orecchie le vere parole le quali così s' appiccavano alla mia mente come le secche
. g. capponi, ii-51: s' accozzava egli nel priorato con tre altri.
g. m. cecchi, 20-23: s' una donna... /.
valessero per nere e viceversa. ben s' intende che i consiglieri non dovrebbero saper
ben, viso di fava, / che s' io t'ammazzo te ne pentirai »
: anche al nascer dell'anno / s' apron rigogliosocci i favegelli. 0. targioni
7-5 (178): messer lo geloso s' avea messe alcune petruzze in bocca,
. i facevano un tumulto, il qual s' aggira / sempre in quell'aura senza
da barberino, i-51: quando elia s' udì menzonare, ebbe temenza, e celava
continuò a promettere per battista, che s' induriva sotto le carezze della tenerezza,
bisognava, e per questa cagione niente s' è poi procacciato. -tener la
cassinese, xxxv-1-9: eo, siniuri, s' eo fabello, / lo bostru audire
disio; niuna cosa sarà che non s' adempia, solo che si possa
con gli occhi fulmina, col gesto s' adira. forteguerri, 7-71: ferrautte
/ quanto t'appressi più, più s' allontana. a. verri, ii-176:
lor favella. testi, i-80: s' a te dunque miei versi / volgo,
). malatesti, 1-171: s' io ti veggo menar la faverella, /
! abbi cura che qualche favilla non s' attacchi alle tue vesti. d'annunzio
le diaboliche faville. delfino, 1-537: s' io piango, fiamme son l'umide
distillerà? fazio, iii-2-7: or s' alcuna favilla in te riposa / d'
non l'osa. michelangelo, 1-126: s' altre legne non mi porge amore /
; ma dallo splendore della nobiltà, s' ella non è chiarissima, rimane tosto
dante, inf., 26-64: « s' ei posson dentro da quelle faville /
ciel di vaghe e lucide faville / s' accende intorno, e 'n vista si rallegra
/ lor blasmo non sibilla, / che s' el va negli orecchi ai buon,
viani, 19-380: copertoni rotondi che s' arrotavano sulla mola d'asfalto tra un
squisita eloquenza. folengo, ii-112: s' io pur con terror vi favoleggio, /
pur con terror vi favoleggio, / s' io porto in bocca il fele, a
che (soliti a masticar napelli) s' impiastran la bocca di favi artificiosi..
li piccolini e di poca potenzia non s' accompagnino con magiore. pulci, 21-114:
): acciò che per me in parte s' ammendi il peccato della fortuna, la
, di favole; onde la fantasia s' ingombra, e rimane il cuore di affetti
/ favole son frall'ombre, ove s' agguaglia / al servo il rege,
girolamo leopardi, 2-73: favole! s' io avessi questo verno / a dormir solo
combatte. ariosto, vi-192: ma s' avesse l'autor della comedia / poter di
olimpo spazia nella gran vallata, e s' apre il varco alla foce in mare
colui / che tra clangor di buccine s' esalta, / che sale cerretano alla ribalta
(i-290): di brigata poi s' inviarono verso la città favoleggiando e scherzando
tommaseo, i-344: troppi pensieri di lei s' aggiravano intorno alla persona propria, giovane
da fantasia. carducci, iii-14-81: s' innamorò [ariosto] fermamente della fiorentina
marino, vii-357: o quanto bene s' avvera in lui ciò che di quella
mai sull'alme il vostro vanto / s' ange i petti così finto il furore,
. manzini, 8-25: alle sue spalle s' affastellavano in terra, o erano disposti
e pyr favoniana et onychina, / o s' altro advien di più rubor si nomi
è zefiro, e dalla sua parte diritta s' aggiugne... africo, e
vivo. garzoni, 1-143: qui s' impara di conoscer l'argento vivo di
. che le donazioni fatte alla chiesa s' abbiano sempre ad intendere favorabilmente per lei
alla ragione, e spezialmente se vi s' interpone amor di donne. tasso,
. cecchi, 6-50: carriere che s' erano iniziate nel favore d'una costellazione,
alti i pioppi d'argento / e parean s' abbracciare / giù ne 'l letto de
pubblico istituto a cui beneficio sono fatte, s' intendono fatte in favore dei poveri del
. forteguerri, 26-23: il vecchio s' awilisce e s'abbandona / ne'casi avversi
26-23: il vecchio s'awilisce e s' abbandona / ne'casi avversi: e
. l. martelli, 1-2: s' io avessi penna e carta allora, /
eurìalo del danno e del favore / s' avanzò de l'amico, e de le
l'acqua, la terra al suo favor s' inchina. moneti, 42: dunque
/ gioia t'arride e al tuo favor s' inchina; / a te dolci aure
perché gli ufici sino a quel dì s' erano dati per favori delle tribù, benché
rimasto con più favore di fave nere, s' intenda esser eletto e approvato primo governatore
santo sacerdote, don lagàipa, che s' era recato da lui per intercedere in
a simpatia. caro, 12-i-192: s' è veduto nascere certo sospetto che in
,... piove, e toto s' è portato l'ombrello. per favore
. nardi, i-428: il papa s' era partito da roma, per trasferirsi
per favoreggiamento. bacchetti, 1-i-419: s' adoperò a scagionar suo padre dal sospetto
ecclesiastica. stuparich, 5-472: intanto s' è formato un partito contro quello del generale
securo star, ben che da terra / s' apresti insidie 0 manifesta guerra. boccaccio
. g. bentivoglio, 4-397: quivi s' erano fermati il gli- mes ed il
vide disegnarsi i fremiti dell'aria e s' animò d'indefinite speranze. presto si
pallavicino, 11-541: tutte queste condizioni s' univano mirabilmente nella nuova setta che da'
il conte di saux... s' era reso sospetto per aderire favorevolmente alla
, 515: voi potevate esser certi che s' ei v'incontrava e vi sapeva appena
m'aveva afferrato per un braccio, s' è dileguato. 12. assol
538: la signora suonò; la porta s' aprì subito automaticamente. -le direi di
bandello, 3-62 (ii-571): s' innamorò d'un favorito del re,
in un chiostro, come nei tempi passati s' avea notizia delle istorie essere avvenuto a
sovrano. denina, vii-94: ella s' ingegnava pertanto d'attraversare tutto ciò che
califfo di bagdad. verdinois, 182: s' insediò [l'ex kedivè d'egitto
di sue concubine, la quale prima s' appellava milto. garzoni, 1-40: e1
gli stessi barbari per la prefata venerazione s' astengono da mangiar colombe, molto più
tua posta; fazio sarei io, s' io ti credessi. -far qualcuno fra
quella platonica genitura e fazione del mondo s' intende essere stata 'ab eterno '
comune, e che e non obediranno, s' in- tendino essere e sieno caduti in
patemi in operazioni e compagnie faziose, s' era ridotto in istato di vivere con
, 4-107: il signor treuberg, che s' era fermato a soffiare e farsi vento
d'ester, nel cui terzodecimo giorno s' osserva il digiuno d'ester, ch'
e febbraio intenera; e di qui s' apprende una eleggibil regola esperimentata per molti
affare. angiolieri, 139-13: or sentenziate s' a torto mi lagno / e se
febbruzza, che etica da'maestri fisici s' appella. cornaro, 34: per
: speri di campar molto, e s' egli ha male, / benché sia di
inverno, al mutare della stagione, domenichino s' ammalò: un corso di febbracce tifoidee
. casotti, 1-3-16: a curar non s' aspetti una febbróna, / che è
a giacere. savinio, 392: s' è tanto sparlato dei medici militari, che
iii-93: il gusto in questo intendere s' inganna molte volte, stimando il dolce
6-20: se [la zucca] s' arrostisce involta nella pasta, il sugo
da quando, per sfuggire il carcere s' era preso la malaria nelle paludi.
è pure febbrifero. varano, 212: s' ottenebrarono i dolci occhi, e rappresi
fronte febbrile cinta di bambagia, / s' accosta ai vetri e il pianto gli
di ro- more, di calore: s' ella non è animata, sovra tutto,
lavorare febbrilmente, ma quasi senza saperlo, s' arresta a un tratto, ascolta.
corte febea. marino, 4-145: s' a noi non credi,...
assai più che l'usato chiaro / s' è fatto, e splende or più
però molto più stimati i calzolari, s' avessero cognizione de'calceamenti antichi come di
le mani pigliandola, tutti i loro visi s' impiastrarono. palladio volgar., 3-12
imperfetta e non colata. e nondimeno s' è cominciato a farla in privato d'
d'essere da quei medesimi vituperate che s' eleggono per idoli de'propri affetti. beccaria
notissima, e noto parimente come ella s' abbrusci, e se ne faccia fallirne
f. frugoni, i-295: oh quanti s' incontrano, che di razza di sorci
626: nel crescere della moltitudine, tutto s' era rimescolato, come una botte fecciosa
che per parer qualche cosa, / s' agghinda e s'orpella e strebbia / come
qualche cosa, / s'agghinda e s' orpella e strebbia / come una druda
zio bolognese, certe speranze d'eredità, s' era creduto disamato dalla famiglia e persino
ognor vaneggio: / e non so s' io mi faccia morir quella; / e
io mi faccia morir quella; / e s' io fo morir lui, sia ancora
serà sparta la novella. / e s' io mi sto così senza alcun dubio,
: dopo esperienze millenarie / molti fiori s' avvidero che il bacio / nella stessa
fecondevole / falcator, che 'l piè s' inlappoli. = deriv. da fecondare
interviene a tutti gl'animali che presto s' ingravidano. redi, 16-iv-206: è
, / e che nei campi ocnei s' apre il sentiero, / e i grassi
che siasi stato d'uomini grandi, s' abbia prodotto giammai più di tre o
l'argomento più vasto e fecondo che s' abbia la lirica. cesarotti, i-367
, ben diviso, le di cui parti s' illustrano scambievolmente, un principio fecondo le
d'eloquenza in me feconda / vena s' aprì, ma sorse anco di pianto /
deve i pregi suoi natura, / s' offre medarse. parini, giorno, ii-295
e. cecchi, 3-129: la piramide s' intitola al sole, divinità feconda.
in quanto fondatamente si ritiene che non s' inganni né voglia ingannare. -anche
è pure assai, che sin ora s' abbia conciliato tanta fede, ch'è
fé che ogni dubbiar mi sgombra / o s' io ti vo fedele e parteggiano,
nel cielo, / quell'amor che s' eterna con te. lambruschini, 2-46
piaga / per l'anima fanciulla che s' appaga / nei simulacri della santa chiesa
in divina amicizia. / la qual s' acquista con fede operata, / servando
, 4-36: ei non peccaro; e s' elli hanno mercedi, / non basta
de roberto, 607: il maggiordomo s' era buttato alla politica, aveva abbracciato la
in se stesso. nievo, 1-494: s' erano ingegnate mirabilmente per adescarlo alla loro
/ tosto fu vostro, e mai non s' è smagato. cino, iv-177 (
cavalca, ii-253: in questi balli s' ordiscono molte male tele e commettonsi poi
questo mondo, lui... non s' è vergognata di vituperare. giovanni da
insieme con l'amore, / ché s' un promette, l'altro il fa
che a vincer quella dell'uomo. s' una donna viene a prostituirsi alle voglie
b. tasso, 1-3-35: s' hai de lo scudo ricovrar desire, /
fore. ariosto, 139: quando s' incomincia a scior la neve, / ch'
cui amore / là su tra'dei s' inciela. / senza la fede amore,
[le donne], se elle s' indugiasser tanto! alla fé di cristo (
vento? imponle carico. e come s' incarica? mia fe, mescolavi dell'acqua
di farsi tiranno conseguivono tutti quei che s' erano acquistati fede col popolo. boccalini,
: essi, per usanza continua, sempre s' adattano gli accidenti nocivi, e,
per sé stesse non fanno fede, s' elle non sono da vive ragioni accompagnate.
cagion d'una donna de la quale s' innamorò. tasso, 13-65: della
7-103: e altri tradiranno, e altri s' arrenderanno, perché piccola fede si tiene
, e la disgrazia / fitta mi s' è fidecommissa addosso. foscolo, xiv-176:
da ciascuno. metastasio, i-61: s' ei tuona in campo / talor da'cavi
l'inerzia, mia compagna fedelissima, s' incolla via via nel luogo ove mi tramuto
4-168: per paura e per loro voluntà s' arrendessero e diventassero fedeli molte provincie che
stessa a difendere il suo dominio, s' immaginavano che vi si dovesse metter guardia
., x-311: fedele parola: s' alcuno desidera vescovado, buona opera desidera.
scrittura, / che non so s' è mendace o pur fedele. metastasiio,
scostandosi quanto meno si può dall'originale, s' accomodi quanto più si può al gusto
por più tempo in mezzo, / s' imbarcan tutti, e sciolgono le vele.
la qual cosa non so se a me s' averrà, ma come che seguir me
, ogni fedel minchione / a voi s' inchina. 14. acer. fedelóne
fedelmente per mano de'fratelli della misericordia s' osserva ancora in iquicuqui. massaia,
, messere iacopo comare, / rustico s' accomanda fedelmente / e dice, se vendetta
giusto discenda, / o 'l terren s' apra, ovunque l'orma imprime / chi
con cui un vassallo o una comunità s' impegnava solennemente a conservarsi fedele al signore
dei piccoli proprietari e dei fittavoli della vallata s' erano federati tra loro.
• qual. di questa greggia / s' arresta punto, giace poi cent'anni /
sempre stia per traboccare; / or s' alza, or si ribalta, or toma
: guido conte novello, essendo in s' uno poggio con uno drappello di ccc
volgar., 4-9: quando adviene che s' incappi nella vite con ferro e faccialesi
come più guarda il sole, più s' acceca. caro, 3-364: hanno
queste calze, e due fiorini, / s' e'conchiudeva. -e que- st'altra
corporale, e che a corpi propriamente s' appoggi, fu opinione di molti,
viani, 10-178: nelle sofferenze gli s' ingrossava il fegato, e gli s'empiva
s'ingrossava il fegato, e gli s' empiva di bile, anzi la bile
. pavese, 4-241: lucini capì e s' indignò. disse subito che questi non
. f. doni, 52: s' abbaté in un certo tempo dell'anno a
felice. leopardi, 23-137: forse s' avess'io l'ale / da volar su
in guardia avete, / deh, s' egli è ver, per dio! mi
opera se non nel sonno, dove non s' esercita né la virtù né il vizio
: / di te parlar più secoli / s' udirà la pendice. 3.
le vecchie sian difunte, / che s' elle son disperse, il cor mi
tue ultime lettere mi annunziavano poco felice, s' aggiunge il dubbio che quelle che io
, / che nel suo felice arbore s' inesta. castiglione, 462: le spine
/ che sparga mortai fiamma, empio s' è opposto / a questo nostro sì
vii capraro. tasso, 6-ii-115: s' il mio canto v'è grato, /
. dottori, 135: ricordati almeno, s' ad altra in seno / di posseder
iv-iv-4: in questa posa le vicinanze s' amino, in questo amore le case prendano
venuto benissimo. davila, 128: s' acquistò felicemente per sé e per i
felicemente, / perché mai d'altro affar s' era occupata. de sanctis, ii-15-90
avere cura della mia salute la quale s' è felicissimamente ristabilita. manzoni, pr.
9-233: or poscia che del giorno / s' è buona parte insino a qui passata
: nelle cose che dopo lungo desiderio s' ottengono non truovano quasi mai gli uomini
né la giocondità né la felicità che prima s' aveano immaginata. b. cavalcanti,
/ al piede, teso ghiaccio che s' incrina; / e dunque non ti tocchi
le case de l'uomo; e così s' impedisce la felicidate. busone da gubbio
britannica. calvino, 113: forse ci s' aspettava che, tornato intero il visconte
che, tornato intero il visconte, s' aprisse un'epoca di felicità meravigliosa;
de'ricci, 380: non s' è mancato fare per il passato di molte
. magalotti, 12-ii-3-198: non meno s' awentura [l'intelletto] di felicitarsi nel
scaltrezza felina entra in me e s' acuisce come nei grandi giorni di caccia.
: i felini che abbrancano un topo s' indugiano nel crudele strazio che fanno dell'animaletto
. francesco da barberino, 143: s' ella truova lo novel marito / buono
pubblicato per città e castella, / che s' alcun la diffesa di lei piglia,
, / che babilonia magna per nomo sì s' apella, / segundo che li sancti
, / che di subito chiede ove s' arresta, / usciron quei di sotto al
; / se per dritto costei moglie s' appella, / più che furia infemal crudele
e fella / cortesemente inverso il re s' è tratto. parini, 342: così
che sia tanto bella, / che s' ella mostra vista e gronda fella, /
di tarsia, ix-657: era, s' ambi feriva, assai men fella / morte
5-4: ella render le cagioni / s' apparecchiava di sua sorte fella / al paladin
mi par che voi l'obliereste, / s' io fosse dal mio lato sì fellone
libertà ti piacque / poi che tua servitù s' ebbe in disdegno. / volesti esser
aspro, irato, fellon freme e s' arrabbia, / e dintorno all'ovil trotta
il re ebbe letta la lettera, s' adirò fortemente, e fellonescamente disse: i
né tradigione. varchi, 18-1-78: come s' era per li capitoli della lega ubbligato
: dopo il processo criminale del venchieredo s' agitò in foro civile la causa di
, / cui nulla furia in fellonia s' agguaglia, / di propria man, come
) felloniscono contro a chiunque in loro s' imbatta, ancorché non sia disposto con essi
d'animale. salvini, 16-261: s' affibbiò intorno una vermiglia roba, /
tenace, / naturai felpa, onde s' adorna e veste, / capezzal duro in
vate che soletto / sotto a'felsinei portici s' aggira / in forti rime gli strali
ceccardi, 116: a feltrargli i piè s' appresta muta, astuta / col gomitol
alto. magalotti, 23-303: niuno mai s' awisò di raffigurar per arte quella dolcificazione
, diconsi dagli stampatori que'pannelli che s' adattano tra 'l timpano e 'l timpa-
leonardo, 2-50: se la maestra s' intorbida con alcun colore, falla passare
... s' accordava ad essa con un piccolo feltro primaverile
oh come fellona l'ippocrisia, che s' intrude come la gatta mansia nella dispensa
3-127: i suonatori della banda municipale s' aprono il passo cogli strumenti abboccati,
felze lo spettacolo dionisiaco d'una città che s' incendia delirando. negri, 2-519:
, i quali primariamente posti nel mondo s' incontrarono nelle selve. leopardi, ii-765
disinori, vergogne, peccati e spese s' acquistano per femine; e acquistacene le grandi
consumavono. giordani, iii-76: che s' egli con perpetua astinenza dal vino e dalle
g. m. cecchi, 17-126: s' i'v'ho a dire il vero
: standosi aiolfo a questa badìa, s' awide che l'abate si teneva una
libidinosissime, le quali eccitando pericoli sempre s' appigliano al peggio. sbarbaro, 1-31:
quando in un suon che di lontan s' udiva, / in onta e in biasmo
esempio: tra feminei volti / a distinguer s' apprese; e voi sentiste / primamente
11 freddo termodonte, / ove crude s' armar feminee schiere, / sciolta da
i-366: a quell'inclinazione fondamentale, s' accompagnavano altre due: un ardente libertinaggio
: lo riso fa l'uomo isgraziato s' egli è sconvenevole, o per male altrui
2-62: vi può anche accadere, s' intende sempre in principio, di scambiare
n'erano e non erano eccezioni; s' intende ch'esse non rappresentavano se non
ma ancora maschilmente e feminilmente... s' è molto spesso detta dagli antichi.
debbono essere messe a dritto, sicché s' accordi il nome col verbo, e 'l
regina d'amazzoni, / quel che s' appella il regno feminoro. andrea da
in mano / e addosso a bradiamonte s' avventò / a modo d'un serpente
bacco suo parente. dottori, 1-41: s' abbandonò tutto a suoi danni, /
vi fu un tempo che in te s' addoloravano / le torpide riviere / se la
/ con entrambe le mani al mur s' apprende: / ma qui tarrone,
. / gradasso a pena del calar s' avede, / che se lo sente
e fende, si dice: ei s' è sgretolato. marino, 13-45: fendesi
tedio d'opere famigliari, dentro al quale s' immaginava un fermentare d'umori sani,
, che scheggia o fende, solo s' adatta. 2. lesione,
con cui si fende il soggetto allorché s' innesta a scappo. = deriv.
altro è indispensabile ricorrere alla fenditura, s' usa per dividere la pietra sempre più la
. gadda, 5-85: ma i tacchi s' erano appianati alla suola, da due
, sui diti, a guardar bene s' intravedevano i calzini. -squarcio,
vittorini, 1-96: la pioggia ora s' apre ad una fen ditura
: in quelle fiancate lapidee gli uomini s' annientavano come talpe tra scheggioni fenduti.
: il vaporetto era stivato di gente, s' andava contro corrente, il tagliamare si
. giannone, i-200: siccome s' imputava a... maledizione [
dagli estranei denari ad usura, così s' imputava a benedizione il poter fenerare con
del dominio fiorentino,... non s' intendino [ecc.]. roma
da lentini, 455: l'augel fenise s' arde veramente / per ritornare in novo
. bondie dietaiuti, 294: s' io potesse contrafar natura / de la finice
natura / de la finice, che s' arde e rivene, / eo m'arsera
batte l'ale, che 'l fuoco vi s' accende. et è questo uccello sì
altezza; / quivi di nuove penne s' adomava / e riprendeva poi sua giovinezza.
sabei / fenice al rogo in che s' incende e more! caro, 16-9:
; / che si mira, / che s' ammira / per ciascun quando ella vola
la fene / vorria m'adivenisse, / s' amor lo consentisse, / poi tal
tal vita m'è dura, / che s' arde e poi rivene: / ché
e poi rivene: / ché forse s' io m'ardisse / e da nuovo surgisse
io muterria ventura. guittone, xxvi-12: s' eo resur- gesse, com fenice face
da ferrara, 78-12: io non so s' i'me fo per lei fenice. sacchetti
con melodie di gran dolcezza / sempre s' infiamma nell'eterna via, / donde
3-104: dalle casucce... s' esala un acuto odore fenico. un fiato
6-61: dove la terra è più scura s' aprono laghetti a riflettere il cielo,
ricetta truovi anici feniculi, sempre s' intende del seme. = voce
; le seconde quelle che dalle prime s' inferiscono per necessità di ragionamento. mamiani
o acuminate a guisa di baionette, s' alzano dalla terra bollente e ferace, verso
ritener i cibi sustanziosi che da me s' imbandiscono con istile ferace nelle tavole delle
gran re del tenebroso regno, / s' erge di pino un sotterraneo altare, /
: come rovente / carbon riarso che s' offusca e langue, / brucia quel
10 sguardo e 'l passo, / che s' hai lo scudo, non ti può
anno, non avevano giorno determinato, ma s' indicevano in tempi vari e diversi e
.. e'quali... s' intendino essere e sieno offìziali delle ferie.
libero. luca pulci, 1-122: s' io ho tanto mai di spazio o feria
scritture che mi scrivi, et infine s' è trovato; e per quello che mi
, / e '1 serpe, o s' altro è più ver noi maligno, /
gli animi ferini alla forza del canto s' umiliano. battista, vi-4-177: di
confini / cercando i peregrini / cibi s' è fatto vii, ferino e '
/ udiam se ha cor ferino, / s' ei bevve appieno il fiel de'serpi
: la natura e costumi de'germani s' accostano al ferino. bruno, 3-986:
quanto i primi sopra la natura umana s' innalzano e divengono poco meno che dii,
dii, tanto questi secondi sotto lei s' abbassano e quasi fiere diventano, onde
10-i-15: le sozze e ferine ghiande s' aveano usurpati per lunga età i tributi
[affa man suetudine] s' assegna, / che piò che fera quasi
te deletta, te chere, e te s' enchina, / a ciò che tu li
seno immerse, / e si feria, s' un dei ministri a tempo / a
in italia, perché i suoi soldati s' avvezzassero a conoscere le qualità e le
lo suo frate per amore, come s' egli si lamentasse a lui. pulci,
galeazzo di tarsia, ix-657: era, s' ambi feriva, assai men fella /
/ il batter l'ale, e quindi s' allontana. alamanni, 4-1-138: lascia
c'aio dui scudi a collo e, s' eo no i me ne tollo, /
iu-7-471: quelle città che fino allora s' erano riscontrate solo su'campi di battaglia
pupilla del nostro occhio, se nulla non s' oppone per via, la feriscono e
intorno / cantare il cigno di balam s' udìa, / e spesso l'aria il
egli ragionò di me non altrimenti che s' io fossi stato un uomo del volgo.
del principe. foscolo, xvi-539: s' ella, signor conte, avesse la
compendi e nelle versioni italiane, perché s' è avuto cura di troncare ogni sentenza
parole; e perché è donna avveduta, s' accorse che il nome vostro mi feriva
nar- cissi in sua spera mirando / s' innamorao per ombra a la fontana,
amore di lui, diedegli comiato che s' andasse a posare, ed ella se n'
nella camera sua per pigliare riposo, s' ella potesse. petrarca, 3-13: però
ferito de la tua saetta, / s' un tuo ri picciol ben tanto diletta
ala; / ma come fera in s' un sacco di stoppa, / poi langue
26-4: come di questi il cavalier s' accorse, / che 6tavan per ferir
prova disegnò di voler porse, / s' alla sembianza avean virtude uguale. botta,
che il nemico, verso il quale s' intendeva di ferire, sprovveduto se ne
le stelle... ne la terra s' uniscono tutte, e per gli altri
/ parea qual sol velarsi, che s' adombre. ariosto, 8-11: fece l'
è. bibbia volgar., i-559: s' egli [animale] fosse o cieco
e le mani quasi sfioravano il suolo, s' erano ravvivate, e le goccie di
avea lo scudo. pirandello, 6-561: s' era ferito un po', radendosi,
ferite della castratura [del giovenco] s' ungan con cenere di sermenti e con schiuma
zappa o marra o vomere, le s' offendessero, mettasi sopra alla ferita terra
ne distilla. paoletti, 1-1-332: perché s' ha egli a supporre così dannosa la
espunzione. accetto, iv-146: s' io avessi voluto più differire il darlo
l'amore] dà feruta, sì s' aprende / di foco, ch'arde dentro
, x-3-181: virtù qualunque in uman cor s' accenda / della vita è conforto;
le sue ferite e quando ancora non s' è trovato il tempo di rimuovere tanti rottami
signore / non vuol giammai che mi s' annidi in seno. botta, 4-205:
/ fugge, e più duolsi quanto più s' affretta. ariosto, 30-56: calcata
d'annunzio, v-3-283: le stelle s' appressarono alle chiome dei pini feriti.
del marmo: del marmo ancora vivo, s' intende, marmo appena ferito.
sono alcune picciole stanze, le quali s' accomodano la cortina giù dal piano della
fucili vigilanti. calvino, 1-89: s' era appostato in cima a quelle rocce
de dio. garzoni, 1-748: s' industria a concorrenza il panneggiano di far
suo paese, e trovò la marta che s' era già maritata, stanca d'aspettarlo
le liste, sfuggite ai fermagli, s' erano confuse. e. cecchi,
gemmate. deledda, iii- 986: s' era voluta fotografare coi capelli sciolti, col
venezia, i nobili... vi s' insediavano fermamente colla chiusura del gran consiglio
feste di san giovanni, [tariosto] s' innamorò fermamente della fiorentina alessandra benucci,
al pergolato, al quale la vite s' appoggia, e forata la cesta nel mezzo
sermento passi per lo mezzo della cesta, s' empia la cesta di terra e quella
. del tiranno. tasso, 18-90: s' avvicina così, che può ben porre
crini sparsi; e tale a me s' accosti. de sanctis, petr.,
spagna. caro, 8-20: gli s' impone / che soccorso gli chiegga, e
vette e cucuzzoli e punte di monti s' hanno le medesime regole a osservare nel fermare
palagio, che smossosi da'fondamenti, s' era aperto? -aggiustare, rassettare
tu sarai uno solo, in cui s' appoggi la salute della nostra città: e
acciocché in queste cose la mia mente s' affermi di rilucente fermamento di più sicura
/ che nel bel viso d'ogni bel s' accoglie. cavalca, 5-96: le
all'alma il suo vital conforto, / s' ella non entra in quel securo porto
io fermai cotesto punto, / non s' ammendava, per pregar, difetto, /
fermerò questa sentenzia, / che non s' acquista sanza ostacul fama, / perché
iv-315: bisogna fermare delle voci antiche, s' elle si hanno a usare o no
quando da'pagani / udir che il cristianesimo s' apprezza, / e che han fermato
, / tra me fermai che, s' egli è mio destino / ch'io sia
/ quella virtù che più mi manca, s' ella / è pur virtù. imbriani
tanta iniquità tanto contrasto? / non s' è da me già proibito e fermo /
villani, 6-89: al quale consiglio s' accordarono tutti i cardinali e prelati,
poi che avevano cominciata l'opera, s' avvicinarono al ponte, e dato fondo in
giri, e sotto i duci stessi / s' unì co'franchi e militò con essi
. cicognani, 3-103: se non s' era perduta lo doveva all'ingegnere:
luna al mio cantar discende, / s' agghiaccia il fuoco, e l'aria si
, urtavano, provocavano, minacciavano quanti s' imbattevano a passare, e fiorentini qua
non voleva male, e per non s' accrescer odio, manda soldati a non
. galeazzo di tarsia, ix-648: s' io fermo la vista in quel bel volto
altra alla campagna. tasso, 1-35: s' era egli fermo, e si vedea
la muraglia, / veggio ch'ella s' affretta / lungo il giogo del monte.
/ lungo il giogo del monte. ora s' è ferma. baretti, 1-138:
, 1-138: chi passa, e s' accorge della curiosità altrui, si ferma
. cantari cavallereschi, 239: a sutri s' ammalò, ché 'l vole iddio,
sensi, si rasentano tra sé, s' allontanano, si ritrovano due o tre
fè che tutti i cavalier romani subitamente s' ordinaro a rombo. guicciardini, i-75
pronte braccia. tasso, 8-3-141: ma s' è natura pur ch'è propia a
per fuggir dal cielo. / oggi s' è fermo e tornerà pian piano. pea
un'indolenza ancora papalina. il tempo s' è fermato. levi, 2-71:
cassola, 1-40: -il mio orologio s' è fermato. il suo che ore fa
, altri colpi di fuoco. i motori s' erano fermati; l'aria vibrava dei
arte. imbriani, 3-65: la civiltà s' è fermata anch'essa ristagnando. alvaro
8-150: da parecchi mesi la guerra s' era fermata per noi a cassino, cioè
, degli avvenimenti;... ella s' era fermata all'impressione esteriore.
né mutan modo mai, se non s' amogliano. / allor, alfin, si
quello [cielo] ch'è di sopra s' appella fermamento, perché quivi sono fermate
annibaie, invano avendo seguito appio, s' era fermato. pulci, 9-33: tu
giorno conchiudo la vita; nel nuovo che s' apre saluto un dono non chiesto.
g. m. cecchi, 17-85: s' è fermo in casa, che ei
pance, quando ancora l'elettrico non s' è deciso a fermare. -ferma
verga, 4-308: donna giuseppina invece s' era aggobbita, aveva il viso floscio
sera / nella mente fermato, e s' io credessi / così essere a te
ove percossa / dal sol vicino più s' accende e flagra / quella maggior del cielo
uomo qualunque, non più rincasato; e s' apre la rubrica dei ragazzi scappati,
d'opere famigliari, dentro al quale s' immaginava un fermentare d'umori sani,
3-7-254: v'è taluno che a dire s' assicura, ch'è un'affezion de'
un sogno che notturno arse e che s' era / all'alba, nell'ignara anima
c'era un gran fermento in paese. s' aspettavano le notizie di palermo. d'
la burrasca] sul fermento della folla che s' era messa intanto a protestare. bocchelli
partito costui, sentendo scemare quella fermezza che s' era comandata per promettere, sentendo a
loro e degli altri baroni de regno s' intendevano con lettere alla segreta col re
, pronto, giuliano. la vally s' era trovata come bloccata dal tono, dalla
per tre de'detti consoli, quanto s' apartiene al loro uficio, abbia pienissima fermezza
creatura, che ha in sé ragione, s' ama d'amore proprio sensitivo, subito
hae la bellezza più fermezza, che s' abbia il tempo. v. danti,
? / a chi ogn'altra virtù s' inchina e cede. cesarotti, ii-56:
, che non sono certi che fine s' avranno; perocché io non posso avere di
al papa, la quinta cosa che s' avea fatta promettere quando il re gli promise
luogo. francesco da barberino, 12: s' ella è domandata o mandata a parlare
era ferma. caro, 2-1074: or s' è destino / che di sì gran
. stefano, 1-115: detta appellazione s' intenda diserta, e la sentenza passata
se la donna fa voto, ovvero s' obbliga per obbligazione sopra l'anima sua con
che, come solea, più non s' affrette, / e quasi in terra d'
, la faccia, colla maturità, s' era fatta carnosa ma ferma e larga.
'ncontra 'l suo ben fermo, / s' è poi tanto ingegnato, / ch'ai
una latina corrotta;... s' ella non ha regole ferme, s'ella
. s'ella non ha regole ferme, s' ella, non ha nell'animo suo
nell'animo suo libri di buona dottrina; s' ella non ha imperio, molto svegliato
napoli, era la notte ferma, e s' attendeva allo sparar gli addobbi. correnti
in vano. carducci, n: s' a più ferma età non ménte / il
donna di servizio, badiamo! adriana s' agitò, seccata, su la seggiola!
venezia ove « fermo in posta » s' ebbe notificata la sentenza di un processo
lo fermo delli uomini la pigrizia, s' elli intrassero nella vita con quello animo con
. petrarca, 37-108: non so s' io mi speri / vederla anzi ch'io
/ però ch'ad ora ad ora / s' erge la speme, e poi non
fermo. sopraggiunse orazio, e disse che s' arrendessi a lui, e che non
, assicurare. botta, 4-492: s' egli osservava le capitolazioni di susa,
contratto di borsa con cui il venditore s' impegna a cedere alla scadenza una certa
di assoluta inazione di quella macchina, s' era scordato che i veri revolver, com'
paolieri, 144: intendo dire quando s' è bevuto del vino bòno, ché
50: la minacciava con ferri nudi, s' ella non gli fosse soggetta; e
anima feroce / dal corpo ond'ella stessa s' è disvelta, / minòs la manda
gli amorosi guai, / che 'l cor s' umiliasse, aspro e feroce. boccaccio
i puledri ferocissimi diventano ottimi cavalli quando s' avvengono a buon cozzone e maestro.
l'infemali! ché quivi per canti / s' entra, e là giù per lamenti
al collo. cicognani, 3-217: ora s' eran riaperte le finestre, miei cari
la feroce / scizia più tosto? o s' altro è più lontano / dalle strade
a. verri, ii-384: ma chi s' interna in tali vicissitudini distinguerà che i
il vecchio colonnello,... s' era stabilito con la moglie nei possedimenti di
bruttura del feroce mare / dal capo s' astergea. g. capponi, i-217:
). tasso, 11-6: né s' udian trombe, o suoni altri feroci,
e raffrena, e in ubbidir feroce / s' abbassa, e ringhia, e in
, e ringhia, e in un s' umilia, e freme. =
i-97: la faccia dell'impassibile carbonaio s' era ferocemente incupita, e fiammeggiava d'
[le salvatiche giovenche e puledre] ferocemente s' avvolgono per l'ampie campagne deltamerica meridionale
dura strappata della redina il suo cavallo s' impenna ferocemente, e balestrerebbe il suo
7-69: per prevenir le beffe che s' aspettava da tutti, prese ferocemente il
la sera e cominciatosi a far bruno, s' attaccarono insieme e ferocissimamente con gran danno
ove si potevano adoperar i cavalli, s' avanzò con tutta la vanguardia, e
, 9-423: a fernando vaz, che s' era cacciato fra i nimici ferocemente,
cui tutta la ferocia degli altri uomini s' è accanita senza mai tregua. bauli,
: l'avversione della sorte... s' era rivolta con ferocia su i suoi
indossa. caro, 9-2-257: già s' ha levati da dosso questi benedetti ferraiuoli
malmantile, 2-719: posare il ferraiolo, s' intende... d'un giovane
giamboni, 7-52: a sua cura s' appartenea e carri e bestiami che portavano
clemente del mazza, xxvi: s' accostarono e maestri con ingegnosi ferramenti,
venti lante / da'circustanti s' udiva sonoro. garzoni, 1-631:
boccaccio, iii-7-54: assettato / con lor s' era ozio, il quale ella vedette
ad ogni guardia la cerca per vedere s' alcuno s'ha tagliata la catena.
guardia la cerca per vedere s'alcuno s' ha tagliata la catena.
. mai più m'intervenne. che s' ha a far? che chi ne ferra
i lavorieri subalterni di ferrareccia, in cui s' impiegavano da diecimila persone. svevo
l'altezza e la ferrata, / e s' ello è saldo il fondo, / e
, / e la battaglia a rinnovar s' appresta. monti, 15-670: al
. ariosto, cinque canti, 1-40: s' accosta alla spelunca spaventosa, / e
ferravecchi, ma fino dalla prima gioventù s' era reso indipendente. bernari, 7-309:
coi monarchi temporali e spirituali. dante s' era sentito di costoro più degno e più
avesse al piè ferrea catena, / s' aver non valse aurea corona in testa.
carcere). foscolo, 1-4: s' io fuor ti trassi / dalla ferrea prigion
campi, / ove 'l mio re s' aggira / cinto di ferrei lampi,
di sentire i guai de'loro clienti, s' indurisca loro il cuore più del bisogno
iii-25-225]: le femmine ond'oggi s' attornia / questo amore o a noi complici
può aver variato molto, se non s' egli / andasse raso. = deriv
tratto un fragore di ferriere scorrenti, quindi s' innalza uno strido acutissimo di dolore.
cesarotti, ii-189: ecco dargo s' avanza, / dargo terribil, come
per diligente cura di detta umideza pur s' assciugasse, il legname di lei vóto
splendori, e d'ogni parte / s' udian fremer cavalli e squillar trombe. tasso
qual ferrigno nodo, / qual, s' esser può, catena di diamante / farà
ferro, di natura impuro, / sempre s' arruggia e 'l fabbro invita all'opra
bambino era stato cagionoso e sensibile, s' era alzato dal letto poi un altro
che l'aspettavano, intervenne ch'ella s' intoppò nel ferro trasportante nel muro della facciata
intarsiato. varchi, v-37: vi s' aggiugne spesse volte... 'lavorarlo
, 3-9: quando ad viene che s' incappi nella vite con ferro e faccialesi
mena le forme, e scuoti acciò s' assetti, / volgi sozzopra, e
ferro medi 2-57: non s' è veduto,... una colonna
lascia stare teria della gola, s' incendono con ferro caldo e appuntato
ferro arma la mano. forze s' eccitino o le fugate si revochino. pallavicino
monta l'ombra / all'improvviso quando non s' at quante pillole e polveri
polso. morando, 4: non s' intese giamai, che un monarca da
pronto. all'un de'lati / crepitar s' odon / scorgi ai tetri patiboli
che spesso fra gli antiqui ombrosi cerri / s' ode sonar di bellicosi ferri. bandello
il ferro ad anima, nei quali s' introducono rispettivamente i carboni accesi o una
/... / altri non s' impedisca in questa lite, / ma da
e dritta giustizia; perocché tanto unguento s' è usato infino a qui, che li
decadenza. marino, vii-395: ingiustamente s' usurpa le prerogative di chi l'acquistò
e lo sterminio dei formidabili rotanti, chi s' ima- gina che ad ogni istante possano
cardarelli, 1-122: sul languido cielo s' incidono, / sardegna, i tuoi
: aveva una memoria di ferro. non s' aiutò che raramente colle note, abitudine
iv-1-266: l'armata piemontese... s' è posta fuori di milano a
nulla. sacchetti, 160: ogn'uom s' arma / di ferro e di giusarma
roma, che del giogo schiva / s' avventava nel ferro. -battere due ferri
alquanto el ferro. capuana, 2-149: s' ingolfò nelle liti, nel codice,
morte, si recisero i capelli, s' imposero vesti e ferri di pena.
x-969: la valente gentildonna, cui s' erano scaldati i ferri, e cui