779: da un giorno all'altro s' è visto un capovolgimento generale dell'attività
sp., 5 (87): s' andava intanto mescendo e rimescendo di quel
giurisprudenza economica; sicché le parole che s' udivan più sonore e più frequenti,
me proposti. fagiuoli, 3-2-69: s' uno per disgrazia / di ciò ch'altri
rasciugasti, o madre triste, / gemma s' è fatto e brilla / tra 'l
ristoro, 7-4 (240): e s' alcuno omo tornasse ella [= nella]
ed accostevole lino, che ad un tempo s' in- troduceva nelle nari; a traverso
se viene esposta al vento, / s' accresce tuttavia la fiamma edace. marchetti,
l'impronte. gozzano, 820: s' adonta ella, forse, ch'io la
imparato, il medesimo mettendolo in atto s' impara: sicome negli edificanti apparisce,
tanto suona come amore, e per amore s' edificaro le cittadi; perocché si dilettaro
, 44: e qual uomo sarebbe, s' egli non avesse niente di cuore,
dichiarano indipendenti da essa; nelle quali non s' è fatto altro che edificare e distruggere
siano più gli ebrei del boccaccio che s' edifichino, o gli eretici che si
l'arena; ma sovra le lettere s' edifica quasi in saldissima pietra.
alle terre / per loro edificate, e s' io non manco, / usaron quelle
. settembrini, 1-71: oltre il fiume s' innalza un antico tempio rovinato, che
benvenuto da imola volgar., 1-68: s' infignea di stare intento all'edificio del
del mondo, nel quale tutto lo mondo s' in- chiude, e di fuori dal
ne l'arena; ma sovra le lettere s' edifica quasi in saldissima pietra. foscolo
discorso. rovani, i-297: poi s' accorse che ad ometterlo [quel brano
tribunato e lo edilàtico; e sì s' appoggiò all'ultimo luogo de la pretoria
per maggiore cura d'onestà pare che s' aggiunga la settima edima? leggenda aurea
delle canzoni, che sale e scende, s' informa, domanda, prega, minaccia
, trema, spera, sospira, s' irraggia, protegge, sprotegge, ride,
figliuoletta maggiore. pirandello, iv-317: s' avvia per uscire da dove è entrata.
ingegnoso e il sentimentale..., s' era trasformato nel sentimento musicale, e
. mazzini, ii-330: oh come rapidamente s' educherà il nostro popolo, quando alla
la sua intelligenza naturale, intanto, s' andava educando: due anni di studio
g. capponi, 2-374: un campo s' educa tutto intiero a vari prodotti per
di mare dolce, educato, che non s' arrischiava mai d'infuriare. pirandello,
, i-84: il « sorcio » borbonico s' era lasciata crescere sulle guancie, prima
o al bene l'uom conduce; / s' imprime ancora in esso tra le fasce
nieri, 311: la prima educazione, s' ha voglia di fare e di dire
contro i pericoli d'una umanità che s' immagina difficile e avversa. e per sfuggire
piedi della statua di artemide (s' incidevano anche sugli amuleti) e
sarpi, iii-4: a questo mio parere s' attraversarono due opposizioni: l'una,
eroi, vide che sotto l'indegna soma s' effeminavano tonde. tesauro, 2-ii-134:
ed onfale. muratori, 5-iii-40: s' ella [la musica] s'effem-
5-iii-40: s'ella [la musica] s' effem- mina, come a'nostri giorni
a'nostri giorni è in parte avvenuto; s' ella introduce per mezzo d'una dilettazion
]: per 'effemina- taggine 's' indica una maniera di vivere molle all'uso
e drappeggiate a chiosco, gli ufficiali s' incipriavano le ascelle e si facevano vento con
, morigerata femmina privata a cui egli s' accosta con una domestica amicizia e con
di vera nazione a un tempo stesso s' innalzino. giordani, ii-17: danno
e disprezzo. dossi, 784: s' era proposto di cancellare con la sua
dicono che non per altro insalvatichirono e s' efferarono i cinetesi, che perché la
come rom- pitori di fede. non s' afferma se egli finse o pur non potè
l. bellini, ii-98: qual s' ei fosse di carta effettìa, /
è suggerito da quella degli alveari, che s' incontrano in ogni località appena adatta.
vii-14: pur dir vorria, / s' unque potesse, lo nome e l'
pace, e tu con senno! / s' io dico ver, l'effetto noi
riportar d'uom cosi forte, / che s' al- cuno or fugasse inerme e solo
mano, e in quello istante che s' è per batter la palla spiegasi alquanto con
petti serpe celato, e vi s' apprende. l. quirini, iii-496:
, 5-38: più e più forte s' udiva un ronzio, un rombo come
denaro di mia nipote lo tengo io. s' ella è contenta dei sedicimila ducati,
hanno un'andatura in cui alla comodità s' accordi il decoro: un'andatura da effetto
di giuliana... presto s' alzerà, esclamando, dopo la solita
, 40-78: poi che nomi tra lor s' ebbono detti, / si disfidaro e
, o parte d'esso, o s' ella gli sumministra. et in caso che
che ella gli stia come ministra, s' ella sta nel modo che l'arte effettrice
dove è l'errore, la concordia non s' effettua se non dove è la contrarietade
è molto maggior maraviglia / perché non s' apron li cieli alla voce / di
significativo. varchi, v-37: vi s' aggiugne spesse volte, * col ranno
(389): l'animo suo dentro s' innasprisce, e sente e vede che
, 2-481: le lodi delle ricchezze s' innalzeranno per mezzo della causa efficiente,
tasso, 11-iii-824: queste cose, s' io non sono errato, in questa guisa
navale per * esponente di carico 's' intende l'elenco di tutti i pesi che
e pulita / alla pubblica vista egli s' espone, / che a mirarlo passare
un monte, / che in mare lungi s' esponeva, ed aci / era meco
altrui sindicatura, e dopo le tavole s' appiattava per ascoltar le censure de'riguardanti.
espone due paesaggi e una tela dove s' è dipinta nuda come mamma la fece.
imparato mai sillaba di greco; pure s' è aiutato tanto con le altre versioni,
ventura. b. davanzali, ii-206: s' ingegnano di moltiplicare; però abboniscono l'
de luca, 1-14-5-79: per ordinario non s' espongono se non li parti fornicar »
torcia, / la quale, quanto più s' espone al vento, / a un
tratto o è spenta, o più presto s' accorcia. parini, ii-28: péra
ii-194: un cerchiolino bianco denunziava che s' era esposta al sole della terrazza con
: chiunque, senza esser pregato, s' intromette a rifar l'opera altrui, s'
s'intromette a rifar l'opera altrui, s' espone a rendere uno stretto conto della
facendo più aperta professione d'umiltà, s' esponevano più da vicino alla venerazione e
forse questo giustissimo stupore, quando ben s' intenderà la divisione del vero, di
divisione del vero, di cui già s' è data qualche abbozzatura, e che ora
il tutto espone, / et esponendo s' arrossisce in volto. caro, 3-1132
rispose. paruta, 2-2-54: chi s' appresenta di udire ad esponere tante e
colpevoli d'altre scellerataggini dimenticate, tutte s' intendessero cancellate con debito solo d'esporle
. pascoli, 481: alcuno ecco s' espone, / come anco noi,
derrate. e. cecchi, 6-27: s' irradiano [da detroit] tren- tacinque
ingresso gratuito all'esposizione, ove questi s' incaricasse di portar sei collezioni complete [
presentarsi, all'amico, che evidentemente s' era prestato ad esaudire il desiderio della
delle grottesche. bicchierai, 23: s' ebbe ricorso all'esposizione di volumi eguali
acqua in calce, e in resultato generale s' ottenne l'immediato dealbamento e precipitato che
soderini, iii-242: in così esposti luoghi s' osservi di piantare gli arbori secondo la
vi abbia interesse. colletta, iii-43: s' impediva di attingere acqua dal mare,
lingua né fiorentina né toscana, ma s' impadronirono della lingua più familiare a ciascuno,
: espressione che in tutt'i tribunali s' adopera solamente cogli uomini facinorosi. pananti
dal sig. la grange con cui s' è notata l'equazione di fontaine, in
notata l'equazione di fontaine, in cui s' esprime il rapporto dell'area e del
in lui: che in sua madre s' era destata e trovava espressione una parte
evangelista 'all'opera del duomo, e s' esaltava nella solare giovinezza del 'san
, 256: perch'ella da chiari segni s' era avveduta che amuratte con occhi di
per rappresentare l'anima... s' incontra espressa una fanciulla alata. muratori,
scultura la figura è l'espresso che s' offre al senso, e nella poesia è
e nella poesia è il sottinteso che s' offre all'immaginazione. -descritto,
de'detti collegati. varchi, 18-1-125: s' obligò a non potere in verun modo
47: entra in letto, il dì s' accosta / e spariscono le stelle,
leyra, chiamato per espresso, e s' impadronì del suocero e della casa. de
arici, i-217: agevole questa / s' alza col vello, e l'affilato acciaro
. ariosto, 44-69: sire, / s' a vostra maestade alcuno effetto / io
della piazza, sotto il bel portico, s' intravedeva in un elisio di luce a
de sanctis, 7-38: voi non sapete s' è gioia o rimorso: e quel
nella mente irresoluto e tardo / sempre s' arresta a rintracciar il vero. a.
poche note, e 'n puro stil s' esprime. abba, 1-18: il suo
lontano, / se dal tuo volto s' esprime libera un'anima ingenua, / o
343): io non so qual s' è maggior piacere, o quello d'un
realtà, certamente, quando per realtà s' intenda l'unica realtà, che è l'
che il prete diceva, perché egli s' esprimeva col loro stesso linguaggio.
or, cor io dissi prima, / s' ho da mostrarti ogni tuo ramo,
corrusco / vien dolorando ciò che non s' esprime / con breve moto di liscio
che la sola notizia delle più cose s' abbia generalmente nella memoria. aretino,
sortio, / misterioso nome in cui s' espresse / ch'egli in terra nascea signore
giustizia e l'abbondanza; e queste s' esprimono nelle coppe piene di vino e
le navi le tele e le lane, s' inumidiscono, ricevendo l'alito del mare
il giovinetto accolse / fiamme sottili, indi s' accese in esse. testi, ii-169
; salvo che nei riguardi dei verginesi s' è già visto che volevano nient'altro
3-3-57: ma da poi che l'anima s' è totalmente espropriata da ogni amore creato
ed empiuta dal divino amore nel quale s' è totalmente gittata. = voce
ogni augel, che cade e che s' espugna, / dan per essequie al tumulo
, che fuggir deluso abborre, / s' annidò in me più arditamente fermo / di
geme dolente. marino, vii-259: s' io la chiamerò [la lingua] ostetrice
espulsion durissima e ritrosa / da non s' illiquidir così per poco. dossi, 478
. bartoli, 9-23-309: tutto sconvolgasi e s' attraversi nel ventre della madre per non
sceso il letto, e in camicia s' era messa giù per le scale.
sarpi, iii-360: con quel decreto s' averebbe fatto sì che tutte le città
virtù espultrice non opera, se non s' irrita. redi, 16-ix-49: mescolata [
. manni, i-213: questa differenza s' incontra nel libro delle fiorentine pandette,
, 5-103: il cibo dunque anco quando s' introduce nel corpo ei non è tutto
sode, / drieto alle spalle il corno s' à gittato / et espur- gossi in
. g. bentivoglio, 4-31: s' era formato pur medesimamente un officio particolare
del termine di virtù espurgatrice, veggiamo s' intende d'incamminarci co 'l metodo de'
ii-142: nel posto vuoto del sentimento stesso s' ingenera un'altra sorta di sentimenti dolorosi
scrisse a'padri coscritti quello che egli s' apparecchiò di fare. = voce dotta
agevolmente e abbondantemente si riceve utilità e s' acquista diletto, che se negligentemente e
ne la filosofia morale sia esquisita e s' ella si dee prima apprendere de la
leggiadria,... molti amanti s' avea acquistati. giovanni da samminiato [petrarca
, e esquisiti sono gli artifici che s' usano nelle corti. tasso, ii-14:
, 21-87: luce divina sopra me s' appunta, / penetrando per questa in ch'
si può dir il ver gioir che s' have / in contemplando la divina essenza
iii-178: l'entità subbiettiva dello spirito assoluto s' immedesima coll'obbiettività suprema del vero nell'
, 535: visto quel deliquio, s' era subito affrettata di correre in cerca di
. stuparich, 5-248: il poeta s' affloscia, si prende la testa fra
quanta sia la calamità quale in me s' annida, illustrissimo signore, penna niuna
ordine della natura, e nell'essenziale s' accomoda alle comuni sue leggi. e.
vita. verga, 4-361: non s' avevano ancora indizi d'ulcerazione; l'
, pleonastica). per la coniugazione s' indicano tra parentesi le principali forme d'
, 87: nullo si faccia mirato / s' io languisco tuttavia / ch'io sono
che, come solea, più non s' affrette, / e quasi in terra d'
i quali nei corni spezialmente della schiera s' allogavano. bartolomeo da s. c.
contribuire alla salvezza di vostro padre, s' è ancora in vita; all'onore della
. idem, inf., 23-25: s' io fossi di piombato vetro,
quercia / suderà latte e mele, o s' anco al suono / d'un 4
dispiacere quelli che da questa povera congregazione s' erano dipartiti. machiavelli, 169:
- / questo ch'è a noi, s' ella sei vede, e tace?
in su l'altare,... s' appartenerà a te e a'tuoi figliuoli
fossero, mai per ciò il cavalier non s' accorse della beffa fattagli dalla moglie.
/ lasciò quasi per mano, indi s' accrebbe, / e vola e spazia ancor
l'arte che occorreva perché le lenze non s' aggrovi iacopone, 23-2:
ed a l'alto / mira, e s' irradia ne l'ideale. bartolomeo
: seria ben for di senso, / s' io non provegio e penso / come
f. d'ambra, 4-14: s' io fussi in voi, il farei mettere
g. m. cecchi, 1-i-180: s' io fossi in te, io farei
poderoso a germinare: e che, s' egli è possibile, sia sotto radici di
albizzi, i-271: quello non vi s' ha più a scrivere nulla, e etti
mole. magalotti, 1-288: come s' ei fusse vetro. -indica rassomiglianza
, / bellezza ed onestà, così s' amàro, / così giunser lor baci e
dea., 3-3 (287): s' egli questo negasse, sicuramente gli dite
angiolieri, vi-1-401 (86-12): s' i'fosse cecco, com'i'sono
. ciro di pers, i-371: s' altri con bianche pietre i dì beati /
non sarebbe stata in tanto onore, s' ella non fosse essuta invigorita per contenzione
, 1-434: al buon successo / s' era gonfiato a guisa di pallone. giusti
giusti, 3-164: già i più s' erano fatti in testa loro capitani in prima
giorni innanzi. cicognani, 9-12: egli s' era distratto a guardare un'acquafòrte lì
quello 'nfinito che l'accompagna, e s' e'sarà di condizione assoluta, vorrà
, e repentinamente ingrossa, e mugolando s' imbruna... finché scroscia una diavoleria
. guittone, 139-21: oh, s' io mai lo cor mio deggio savere,
lento, / in giaciglio di fiori ampio s' affonda. alvaro, 7-133: c'
, xxi-n-892: quando qualcosa esser goffa s' ingegnono / persuadere altrui, in proverbio dicono
m'assicurai. ariosto, 12-44: e s' io noi feci, occorrono alle volte
alle volte / pensier che prima non s' aveano in petto: / non n'
essere nell'atto medesimo di pensare, s' egli è o s'ei non è.
di pensare, s'egli è o s' ei non è. rosmini, xxii-137:
, di natura impuro, / sempre s' arruggia e 'l fabbro invita all'opra,
dio sta sopra, / ché non s' annullin, ma di quel che furo /
asprissimo al nostro senso; onde agevolmente s' immagina, ed immaginato, sommamente atterrisce.
suo essere, e tutti li romani s' accordaro e misserlo in fra'loro dii.
cose... infatti da lei s' architettano quante cose hanno tessere, e
saùl me 'l toglie: / per lui s' udia il mio nome, ei te
: -or vien qua, noferi. / s' almen i mie'danar di roma fussero
la circolazione dei suoi prodotti, quando s' ignorano i mezzi opportuni per porla in essere
, / m'informo prima, e s' io non trovo in essere / le cose
io temerei che sempre più crescesse e s' augumentasse la sua flussione salivale. manetti,
ii-105: non so veder perché omo s' appelli / colui che vive sol per pascer
da epsa. petrarca, 206-13: s' i''l dissi, cielo e terra,
che toma in sua belleze: / s' esso mi ritrovasse, / forse che rinovato
par ch'ella dia. per ciò non s' avrà a dire: 4 con essa
il giorno, orazioni con esso lei, s' inganna a partito. b. croce
trattato, si vendicava... talvolta s' insinuava non avvertito, scoprendo a tratti
vermiglia; / l'altr'eran due che s' ag- giungieano a questa / sovr'esso
, sul modello del fr. exstasier, s' extasier (sec. xvi).
, splende, / è furia che s' ostina, è l'implacabile, / sparge
perché, quand'era così forte estate, s' andavano vestite di vestimenta di volpe.
più se davvero, come il verseggiatore s' era fatto scrupolo d'avvertire nel titolo,
carne quando (mediante i meati) s' aggiugne nuova materia. estèndere,
tanto oltre estende i termini suoi (s' io forse non m'inganno), che
io non dico già che questa monarchia s' abbia a estendere insino alla china,
angustie. baretti, 3-371: perché s' estenda, si favorisca e si tenga
notte. garzoni, 1-486: poi s' estenda [il lino] al sole a
: questa è la storia che qui solo s' accenna; / la lettera è minuta
minuta che si nota; / da poi s' estenderà con altra penna. c.
a cercare d'accomodarmi co'miei parenti. s' interposero delle persone, e fu estesa
culta pianta, / che senza altrui lavor s' estende al cielo. serdonati, 10-137
. s'estende braccia quaranta e dodici s' allarga. tasso, 13-ii- 290
albero del caffè nella disposizione de'suoi rami s' estende presso poco come gli aranci.
là su, ma 'l tuo valor s' estende / ne i più profondi abissi
chiedi tu, quanto il mio valor s' estende, / poi lascia a me di
ma ella ancora a molte altre cose s' estende, della quale gli uomini grandemente si
, in quella nazione dove più esso s' estenda, più devono essere perfette nel
cose, gli avvenimenti, i fatti che s' estendono in uno spazio vasto che tocca
soverchio ampia, che a molte nozioni s' estende, non ne determina alcuna in
giudicare di me e de'miei fogli, s' estenderà soltanto al genere mascolino. longo
mezzo del re ferdinando, all'accordo s' intrometteva: conciossiaché dubitava che l'ambizione
per poco che vadano in lungo, s' estendono, si ramificano, tiran dentro
capponi, 5-251: il dialetto attico s' inalzava tanto e s'estendeva sino ad acquistar
il dialetto attico s'inalzava tanto e s' estendeva sino ad acquistar nome di lingua
seno delle società segrete, che non s' estese, né poteva estendersi al resto
. tenca, 1-88: la scienza s' è tanto estesa oggidì, s'è suddivisa
scienza s'è tanto estesa oggidì, s' è suddivisa in tanti rami, s'
s'è suddivisa in tanti rami, s' è accresciuta di tante nuove scoperte, che
di cui sì chiara a noi fama s' estende, / io, misera, che
non che la liberalità di cotesti signori s' estenda meco sino a roma, dove
di quello ove 'l bel guardo non s' estende: / se pur sua asprezza
a queste cose, delle quali non s' ha qualche speranza. beccari, xxx-4-
ben m'avveggo ove il tuo cor s' estende. betussi, 1-16: l'amor
nel vóto albergo, e per tutto s' aggira, / e i cari figli all'
a tanta rabbia, a tal furor s' estende, / che né a monte né
cavalcanti, 2-39: il consiglio umano s' estende solamente a quelle cose che noi
ne trovino: delle quali l'una s' estende nel ragionar lungo e continuato.
il granchio,... ma s' estese a pochi momenti questo suo vivere.
mente ama più ardentemente, tanto più s' appressa al fonte del lume eterno per
spazi vacui. pallavicino, 8-190: s' io voglio nominar due linee poste nel
r. carli, xviii-3-442: gl'inglesi s' erano di già nel 1660 molto bene
la noia. carducci, ii-1-99: s' intende che l'operetta sarà di poca
. sarpi, i-212: che forma s' averà da usare nella estensione delli decreti
soccorso da parenti o da amici, s' è forzato a cercarlo da chi fa il
i nemici estenuati, ed allargati quanto s' intende, giudichiamo lo possiate eseguire con
poco avanzo di soldatesca spaventata, che s' era potuta adunare in roma, allora estenuatissima
ubbidissero. torricelli, 106: per urto s' intenderà ora quel concorso di due corpi
penetrato nulla. il marito: ella s' era fermata all'impressione esteriore; il
i-307: così mentre le altre facoltà s' incamminavano alla perfezione, la ragion sola
venire insano / di stupido furor, s' io ben contemplo /...
miei, / ch'altro per te s' imponga, e si comande / ch'esterminar
ipocriti molte pene patiscono, e molto s' affliggono in digiuni ed asprezze, esterminando
savonarola, iv-411: orsù, che s' acquista per far quello ch'i'v'
. boterò, i-60: così roma s' aggrandì con l'esterminio delle città vicine
udii. morte sull'antro / mi s' affacciò gigante; ed io la vidi /
volta o due o tre, e poi s' esauriscono; e allora e chi chiede
sp., 32 (547): s' erano accostati a non so qual parte
amanti. baldi, 220: ben s' assimiglia a fiore / che tosto langue
francia regnava calvino; ed in inghilterra s' era fatto come un composto dell'una e
né pochi erano gli ana- batisti che s' erano mescolati coi luterani nella parte di
e nitrendo d'amorosa rabbia, ferocemente s' awolgono per l'ampie campagne deu'ajmerica meridionale
. salviati, 6-52: gli amici non s' aman per sé medesimi, ma per
. di leo, 154: ma s' avviene che mia voce unque non stanchi /
a fuggirsi. getti, ii-87: non s' impara mai una lingua esterna, in
esterne. serdonati, 9-280: appena s' eran quietati i tumulti esterni, quando
lagrimando degli occhi due fontane; né s' interchiude a mezzo sospiro la via, o
perciò l'intento del fondatore fu che s' abolissero tutti i riti e cerimonie esterne
i-532: queste [le armi] s' adoprano contro gli esteri ne'tempi tranquilli
un gruppo strano, e parie che s' abbassi / in atto di sbarbar con
tornasse a penitenza. il quale esterrito s' accomandò alla vergine maria, e
più estesa e intensamente, quanto più s' estendeva e s'intensificava l'unione delle
intensamente, quanto più s'estendeva e s' intensificava l'unione delle genti nel nome
dagli abitanti che la valle di lucerna s' abbia un'estesa di circa venti miglia,
2. idea direttrice, programma a cui s' ispira un autore nella sua attività artistica
rimasero appiccicate da certi contatti, di lettura s' intende, coi critici estetici. b
clima, / quella, se ben s' estima, / più mi rasembra, a
avrà mia destra al mondo, / s' egli non l'ha. foscolo, 1-85
estima / dacché spense l'eroe: s' accorga ei dunque / se atride vince.
un angiol più che d'un mortai s' estima. g. ferrari, xxxiv-im:
ad alcuna cosa, che non sai se s' è così o no; ma haine
venti d'oro! broggia, 248: s' è dimostrato già... che
la qual in lui si raccende, non s' estingue con la bevanda. a
1-106: l'allontanarsi dall'oggetto che s' ama non estingue l'amore, ma
la diminuzion della moneta; purché però s' estinguesse tosto il debito. targioni pozzetti,
si chiamano per altro nome; e s' estinguono ardendogli co 'l fuoco. tasso
: le nostre voglie / a contraro s' accoglie, / unde mi nasce un foco
mi nasce un foco, / lo qual s' estingue un poco / in lacrime di
. gnarini, 57: l'ira s' intiepidì, ma non s'estinse,
: l'ira s'intiepidì, ma non s' estinse, / ché, dopo
mio più acerbo? o lume altro s' estingua / di chiare doti in più
degn'alma infuse? tasso, n-iii-1109: s' egli [il fuoco] peraventura s'
s'egli [il fuoco] peraventura s' estingueva, non era lecito d'accenderlo di
re francesco. tassoni, 9-70: s' estinsero i lumi, e 'l padiglione /
219: la fiamma sacra / volontaria s' estingue, e contro l'uso / verso
e l'una estinta, / altra s' accese. chiari, 5-16: questi giovani
mi fai nell'ultima tua; né mai s' estinguerà nel mio cuore quest'ultima dimostrazione
, ogni salubre / virtù d'erbe s' estingue. -acquietarsi, cessare (
lingua / formin parole, il tuo nome s' estingua. bonarelli, xxx-5-117: ma
se con la vita anco l'error s' estingue. carducci, iii-9-127: negli
negli ultimi anni del secolo decimosecondo, s' era cominciata a formare di qua dalle
: tu m'ancidi alfin, perché s' estingua / con la vita il tormento:
questo principe lasciato di sé figliuoli, s' estinse in lui e nel suo ramo
sbarbaro, 5-137: è una razza che s' estingue; presto, dice, dei
per città e castella, / che s' alcun la diffesa di lei piglia, /
spegnere. baldelli, 3-177: vi s' accende tosto un foco vie meno estinguibile
meno estinguibile di tutti quelli, che s' accendono con qualsivoglia altra cosa. d
professare in qualunque religione... s' intendessero per legge abdicative ed estintive.
caro, 9-550: già rivolto / s' era contro a la schiera di messapo
; ma dallo splendore della nobiltà, s' ella non è chiarissima, rimane tosto
vii- 510: santa pietà, s' estinta in ciel non sei, / poi
tornar vi ricordate, / e, s' avien che fia quando estinta io sia,
la sua estirpante / falce non s' arrestava di colpire, / fa
. lampredi, 2-15: nell'arte divinatoria s' accordavano i nostri popoli con i sentimenti
virgilio che è la zona fredda che non s' abita sotto per lo troppo freddo;
tutte vive di zampilli. / non altro s' ode che il cantar dei grilli /
. pallavicino, 1-96: come pur s' eccita spesso eziandio verso le più noiose
boccaccio, vii-117: sì nel cor s' impronta esto penserò, / che mi pare
obliqua entra e penetra / e fora e s' apre ai primi onor la via.
a cavai, qua genti a piedi / s' apparecchian di marte ai fieri ludi;
colà si spande, od in canal s' allunga, / e qua dal career
basse. imperiali, 2-22: là 've s' erge il tuo cor deh il guardo
intemerato ancora / ti ostentan vaghi, s' ivi l'occhio estolli. 3
, estollendo con più titoli virgilio, s' ingegna di accattare la benevolenza sua.
gela, e non suda, e non s' estolle / dalle vie del piacer,
15-56: sovra le sue rive alta s' estolle / l'erbetta, e vi fa
quercie / ed acuti cipressi al ciel s' estolle / il sacro tempio. testi,
base / di diaspro immortai salda colonna / s' al ciel s'estolle e se dal
immortai salda colonna / s'al ciel s' estolle e se dal tracio lido / col
scherzan sul dosso i crini, alta s' estolle / la superba cervice. pananti,
/ spirano i marmi e una città s' estolle. carducci, 136: a lui
regni de la sua vittoria / reggia s' estolle d'artificio mira: / cingelo
rossa torra di donati benti, che s' estolle al cielo dal cerchio delle mura
tutto 'l mondo, e fin al ciel s' estolle: / che forse buona parte
parte anch'io n'avrei, / s' esser potessi coi fratelli miei. forteguerri
miei. forteguerri, 6-107: poi s' asside sul cigno [psiche]; ed
cigno [psiche]; ed ei s' estolle, / e piega il voi per
/ fate che il novo plauso al ciel s' estolli. tasso, 1-2-19: tanto
, / ed aura così grave indi s' estolle. magalotti, 4-24: così folta
/ la velenosa fiamma, e sì s' estolle: / che qual se mai ribolle
come nembo leggerissimo / di vapori al ciel s' estolle, / quando il sol dall'
a lor più pingue / oggi il fumo s' estolle entro le case / dalle diverse
al sommo d'una in altra consonanza s' estolle. 8. figur.
b. andreini, 55: egli s' estolle [dio] sovra il tutto ed
tutto ed anco / sotto il tutto s' avvalla. lemene, ii-167: sacro fregio
/ chi poggia sul calvario al ciel s' estolle: / si bee l'eternità nel
fronte / di regai serto; non però s' estolle / sì la mia speme,
sia per le arti e discipline, quanto s' estolse a'tempi d'augusto, non
ingannate: / e tal per vostro amor s' alza e s'estolle, / che
e tal per vostro amor s'alza e s' estolle, / che voi l'avete
l'auro, / su l'orgoglio s' estolle? -provare intensa commozione,
, per estorcermi una grossa promessa, s' è deciso a dirmi la verità.
idem, ii-271: fa'almen, s' io moro, dell'estremo foco / le
fagiuoli, 3-6-148: dite, come s' accordi, / far visite di chiese
l'estorsioni de'magistrati e de'grandi s' aggiunsero novellamente quelle degli usurai. settembrini
di un operaio saldatore, la favilla s' insinuò nella buia intercapedine fra il rivestimento
piaghe. pascoli, 1405: ma s' è destino per lui [odisseo],
accanto a lui! cicognani, 1-193: s' era alzato a buio, aveva preso
altro, lo quale mai partito non s' era. boccalini, 1-382: si ridussero
la vita della moglie e delle figliole s' era fatta sempre più un cerchio chiuso
d'annunzio, iv- 2-673: egli s' era levato da quel letto come dal letto
direttore che invigilasse perché non s' insegnassero massime perniciose allo stato, perché
mutassero così spesso i maestri, né s' occupassero di tanti impieghi estranei. monti
, fa una scena d'amore, s' inginocchia, piange; infine, respinto,
. pallavicino, 7-299: in apposito, s' ella [la pietra], o
, 373: girando il mattino, s' erano avveduti che tirava un'aria estrania,
uguale alla gravezza del peccato, non so s' io mi debba più confidare nella grandezza
, 4-12-19: la mole dell'acqua che s' alza nell'immersion del solido, o
nell'immersion del solido, o che s' abbassa nell'estrarlo, non è uguale
per l'estrazione di essi: e s' avessero ad estraggeme da quella parte,
di pittori. bandini, xviii-3-913: s' introdussero nuove difficoltà nel commercio delle vettovaglie
prisma o cilindro solido, o che s' abbassa nell'estrarlo, è minore della
, esemplare. scaramuccia, 58: s' avvennero nella chiesa delle convertite, ove
, 4-2-19: la mole dell'acqua che s' alza nel- l'immersion del solido.
, che a dosi minime e regolari s' inietterà al piccino. serra, iii-165
perentorio, /... / s' adunano le credule persone. lanzi,
/ e portato pel sesso estremamente, / s' era fatto un serraglio sontuoso / delle
della opinion letteraria una seconda fazione, che s' intitola da sé dei novatori.
dice che il colore è estremità, s' intende che è nell'estremo della cosa,
, come anche di qualsisia foglia. s' intende pure per l'estremità de'panni,
di core sì forte, che veramente, s' io noi desiderasse, temerei che la
lunga lettera; ma la mia infermità s' è esacerbata in modo ch'io appena
povero, non potè lor dare, s' avean ciascuno da sé lavorata una cotal piccola
umil cosa; / già nell'etra s' avventa. barilli, 1-104: tutta la
e a berne i vivi raggi / cuba s' affretta e il messico e l'altrice
, livido, marcio, par che s' abbassi, stanco, sulla terra stanca
/ guarda la sua ferita, / né s' avvilisce ancor. / così fra l'
/ quanto più pò col buon voler s' aita, / rotto da gli anni e
e mansueta signoria. baldi, i-48: s' un uom vive cent'anni e
tetti delle case: con queste lance s' apparecchiano di difendere i troiani, quando già
volgemmo. caro, 6-311: non s' intermise di miseno intanto / condur l'
314: cessa il compianto: unanime / s' innalza una preghiera: / calata in
può soffrirsi è pena leve, / ma s' estremo è 'l martir, passa ed
le bevande son tanto calde, che altrui s' astiene dal bere in estrema sete,
risulta. tasso, 1-21-12: ma s' a grazia del ciel virtù risponde, /
gente. pulci, 20-35: non s' osserva del nocchier più il fischio, /
, / tuonando, il braccio salvator s' è mostro. panzini, ii-57: non
, 27-21: io vo'che durlindana mia s' annidi / del sangue di color che
, e particolarmente contra il concilio che s' adunava, sperando che quel rispetto dovesse
). masuccio, 57: ciascuno s' appressava per volere la sua elimosina offerire
tassoni, ii-2-174: non è maraviglia s' egli ricorse all'ultimo rifugio d'ucciderlo
vela, una vela / piccola che s' inciela / a l'estremo del mare.
, giorno, i-1002: a te s' avvolga intorno / leggiadra veste che sul
g. guidiccioni, ix-492: s' agghiacciano i sensi / quando avvien poi
estremo. alvaro, 15-233: magda s' era gettata ai piedi della vecchia signora,
: la seconda maniera, del mezzo s' intende assai sovente ciò che si contiene intra
con due ganci agli estremi: posa e s' avvolge sulle spire di un cono.
perché le donne in ogni cosa sempre s' attaccano allo estremo, che è male
strofe par da notare che il cristianesimo s' è fatto giacobino; e nelle altre due
addirittura estrinseca; entro certi limiti, s' intende. 6. che abita fuori
qualche cosa da l'intrinseco: onde s' allungano l'unghie, se nutriscono i peli
i capelli, se risaldano le pelle, s' induriscono i cuoii. c. gozzi
/ persegue, e in più vital parte s' accoglie / dell'infelice. tramater [
pelle come punti dall'estro, rinculando s' accostarono verso l'uscita del prato.
: già della chiacchiera / l'estro s' infiamma; / sento l'aculeo / dell'
leggi. bocchelli, 12-153: -il dio s' adira di non essere cercato, e
originale ispirazione. oietti, i-501: s' abbandona a raccontarmi il libro dei suoi
], nulla fuora si spreme o s' estrude, e si vede solo nel fondo
, 1-123: fuori è il sole: s' arresta / nel suo giro e fiammeggia
cattaneo, i-2-181: nell'estuoso solstizio s' aduna di repente nell'aere sereno una tempesta
usciva un tanfo estuoso e gagliardo che s' ammorbidiva salendo nel crepuscolo. 5
... per l'esula maggiore s' intende la pitiusa di dioscoride e l'alscebram
tempi, / [i defunti] s' avviano ad esulare / nella fossa comune.
rimane al suo paese, il pensiero s' imbeve senza addarsene di ciò che lo percuote
: come il popol giudeo, che mal s' adatta, / esule, sparso,
il primo uom dal paradiso, / e s' addossò delle miserie il peso.
le larghe ale, e nel calar s' incalzano. leopardi, 16-2: la mattutina
avarizia esulta invendicata, fia certo maraviglia s' elle non tentino d'imitarlo. 5
significarmi, che la signora principessa più s' egli è possibile, mia signora, che
segni, 11-25: quel poco che vi s' aggiunge, vi fa una esuperanza di
esagera. buti, 2-372: s' io non me ne apro e spaccio,
. la prima è adolescenza, che s' appropria al caldo e a l'umido;
la seconda si è gioventute, che s' appropria al caldo e al secco; la
la terza si è senettute, che s' appropria al freddo e al secco;
la quarta si è senio, che s' appropria al freddo e a l'umido,
mentre amor nel mio albergo a sdegno s' ebbe. boccaccio, iii-2-5: se'tu
; / benché punto nel viso non s' è spento / quel lume di beltà chiara
i vanden- peereboom, mercanti fiamminghi, s' erano fatti anabattisti, e per negare
in età adulta e per immersione, s' eran fatti maledire da roma. -età
tua giovinezza invidiato e freschissimo, non s' è quasi obbligata a ristorarti, rendendo placida
il suol quasi dischiude, / a ricercar s' a questa età sì tarda / anco
. / fallo sol per dolor, perché s' avede / pur troppo tardi del suo
che si distrugge e parte e non s' accende. guarini, 46: se 'l
con la speme il consola; / e s' un tempo rancide, alfine il sana
, alfine il sana. / ma s' e'ti giugne in quella fredda etade,
imparate. / pietosa mano e ferro empio s' intrise / del sangue (ahi)
discreto più che non parea che s' appartenesse agli anni teneri.
vecchi in particolare cresca la barba, s' increspino le gotte, s'imbianchino le guancie
la barba, s'increspino le gotte, s' imbianchino le guancie? botta,
quanto più crebbero, e nell'età s' avanzarono, a tanto maggior grado di
mi paia essere sufficiente a dimostrare come s' avessi a introdurre in firenze uno governo
il quaderno e la doga; / così s' allenta la ripa che cade /
gallia doma / cesar fu in dubbio, s' oltre alla riviera / dovea passando inimicarsi
genovesi, 149: una famiglia rozza non s' ingentilisce che in tre età almeno,
dell'antico sopor l'itale menti / s' ai patrii esempi della prisca etade / questa
serie de gli anni e de l'età s' interna. manfredi, 3-143: i
: la vera personalità di giotto non s' è manifestata in tutta la sua magnificenza se
cor, quantunque può, giocondo / s' appresenti alla turba triun- fante / che
. d'annunzio, iii-2-232: allor s' udì tre volte strider l'aquila / dall'
una parola senza voce umana, che s' erano concentrati in lei, e che gli
concede grazia / prima che la milizia s' abbandoni. boccaccio, dee., 5-8
esso sta per dividersi eternamente dagli uomini, s' affatichi di correr dietro al fantasma della
. leonardo, 7-i-28: la musica s' etema collo scriverla, il medesimo facciamo noi
che 'n stato buono o reo nessun s' etema. chiabrera, 77: se innamorato
me la sicurezza meravigliosa della vita che s' eterna. 3. diventare durevole,
quivi al dispetto, / coronato di fior s' etema aprile. alfieri, 1-253:
possa eternarsi mai? gozzano, 908: s' etema il settecento più che in marmi
ora / m'insegnavate come l'uom s' ettema. varchi, v-695: i quali
altro comprender, come i piacque, / s' aperse in nuovi amor l'ettemo amore
tutto è caos, tutto sfuma, e s' annulla. leopardi, 974: infiniti
frutto dura. dottori, 77: s' io perdea la vita, / cosa frale
vedi: già albeggia; / e s' anco eterne qui durasser l'ombre,
: a bell'agio le cose sue s' acconceranno, ma ci fa rinnegare il mondo
si mettessero in carcere gli eterodossi e che s' infliggesse loro, ogni giorno, una
in mancanza d'altro, il popolo s' è fatto la sua decorazione per la vita
la quale ci ammaestra in che modo s' hanno a reggere i regni e governare
tutte le regole imperiali d'etichetta, carlomagno s' andava a mettere a tavola prima dell'
quel tribunale. verga, 2-175: essi s' incontravano sovente all'ora della colazione,
'dicitura, cartiglio 'con cui s' indicava sulle buste e sui fascicoli il contenuto
nel bagno, come etico; ma s' io son etico, dubito ancora d'esser
carducci, ii-4-100: la nomea ch'e's' è fatta a furia di bi- richinellerie
, v-565-125: ma quelli che piue s' aprossimano alla veritade / dicono che a flos
arrecati, non trovando altro avviamento, s' acconciò con uno fornaciaio che coceva calcina
fosse. di leo, 154: ma s' avviene che mia voce unqua non stanchi
popoli, la sua ordinazione gerarchica s' intreccia colla etnografia universale. cattaneo
sbarbaro, 5-138: è una razza che s' estingue; presto, dice,
luogo se per « origine » dell'arte s' intende (come lo spinazzola intende)
la fondazione di mantova la leggenda greca s' è mescolata con l'italica; e
buonarroti il giovane, 9-20: o mi s' inculchi un ette / tra l'uscio
cale un ette della corte, / e s' altri muta in rosso sua divisa.
bocchelli, 1-iii-139: ai tempi onesti s' andava a palmi di sacco. ma
le suore sulla nudità del marmo che s' infatua, / sopra i gradi consunti /
non ci si deve ammalare; chi s' ammala è perduto. lo portano in infermeria
. garzoni, 1-441: qui s' ode la perfetta eufonia, che non
dipoi saputo che egli era eunuco, s' ammazzò. d'annunzio, iv-2-243: sancio
euripi. l. bellini, 11-86: s' addimandan perle i... i
prima la terra e lasciare che ella s' inumidisca, e poi ben concimarla di febbraio
soderini, i-63: all'austro s' aggiungono il leuconoto... e
terra arde e fiammeggia, / né s' ode euro che soffi, aura che spiri
anche un verbo, esdenéiser, s' esdenéiser, e significa farsi un animo e
, 1-64: l'unità della schiatta europea s' impronta nel suo verbo; perché tutti
era stato di due nature, ma s' era della divina sola contentato. ricordati,
eutrapelia, cioè giocondità, la quale s' appartiene a posare e sollazzare. dante,
proibito, ella non morrebbe, ma s' aprirebbono gli occhi suoi e saprebbe il bene
, già nominato in questo foglio, s' avrà col mezzo de'clisteri tipografici evacuata
mi dice, che per una volta s' evacuò di tutto quello che non gli è
ogni caso, avrebbe pensato a loro, s' evacuava: « il governo vi butterà
redi, 16-ix-38: innoltrandosi il novembre, s' incominciarono a perdere di nuovo i sonni
, ch'el mondo non si scandalezzarebbe s' el si predicasse che in parte siamo
a meno, se gli parlari degli profeti s' evacue ranno, ovver se
, 1-330: purgazione e medicamento purgativo s' intende presso i medici quello che discaccia dal
/ viola stana, protrae) / s' incanti tutto solo, / o strisci,
in tre punti diversi, dove indica, s' aprono per un momento, fin laggiù
ancora una relazione del giappone, dove s' intendono molti avvisi delle missioni evangeliche.
siena, xxi-284: alla cristiana perfezione s' appartiene di credere e avere in reverenzia li
, 2-8: conviene che si faccia e s' aduni di tal terra, che si
vive ti sguizzano / bisce di sole: s' increspa a un tremito / gentil la
anco. govoni, 98: un s' alza da sedere e spoglia la lumiera /
'. specie di caldaia in cui s' immette acqua di mare per evaporarla e
fiaccole o altre impressioni di evaporazione che s' accendano in aere focose, da quell'angolo
-vasche d'evaporazione: quelle in cui s' introducono le acque marine (o le
; il ministero ne fu scosso come s' egli avesse il presentimento del suo destino
/ di luce del nudo di donna! s' infiamma / la corsa del sangue ingannato
evello evellis », percioché la terra, s' evelle del luogo dove l'uom vuole
xxxvii-34: anci al grave accidente che s' aspetta, / conviensi proveder con saggia fretta
degli oracoli de'gentili, che non s' intendono se non dopo gli eventi delle cose
, 682: con le belle non s' attenti / chi non vuol presto languir:
, 9-93: già con parte de'suoi s' era condutto / fuor d'una porta
successione di carlo ii di spagna, s' allentò in italia la guerra. rigutini
oggi, ed eliminate, come non s' avrebbe mai più dovuto sentir dire.
naturale generosità de gli spiriti, in che s' allievano, per farli avere in ammirazione
nel campo di quello omicciuolo, e's' avrebbe in poco tempo preso a poco a
però era fin troppo evidente che vi s' erano introdotti i ladri. anche la serratura
vii-159: neu- tono... s' era prefisso di non arrendersi se non all'
una leggiera dilettazione. sagredo, 1-52: s' azzardavano [i soldati] non solo
per mezzo di quella le cose chiarissimamente s' esprimono e si rappresentano, e sotto
alcun modo lecito sperare che i tedeschi s' arrendessero all'evidenza e alla fatalità, chiedendo
lungi dal vero, quanto per evidenza s' è dimostrato. -venire in evidenza
] a quelle scuole dove a null'altro s' iniziano che ad evirate o stolte pratiche
. barilli, 2-99: la bellicosa capitale s' approssima, e il treno precipita attraverso
nevai, / e la bella farfalla ecco s' adagia / sullo scenario, in armonia
l. gualdo, iv-72: s' avanzava lentamente una fulgida coppia, un
negromanzia africana, per innumeri secoli, s' erano espresse ed imposte col fascino e
« evocazione »; percioché a questa fata s' appartiene dare ad ogni seme, nel
gorgoglia e splendi. pascoli, 722: s' udiva ancora eco di cembali, eco
: 'evoluta', curva mediante la quale s' immagina descritta una curva data, fingendo
incognite or siano note ', non s' intenda meglio e si parli più cristianamente.
bestia feroce. loria, 5-66: s' avanzò dietro ai ranghi, s'aprì la
5-66: s'avanzò dietro ai ranghi, s' aprì la strada disturbando l'evoluzione delle
sale / (così l'onor di dio s' invola e froda); / terzo
forse al mondo infra e'pastor non s' usa. svevo, 3-598: le poche
gradini, dal verme all'uomo; s' è dovuta evolvere, è vero?
. michelstaedter, 823: la specie s' evolve e si cristallizza, ma l'individuo
larghi siam, quanto siam lunghi / s' inzuppa; evviva, cresceranno i funghi.
: è dai sogni che l'ex-ergastolano s' accorge delle nuove disposizioni dell'essere suo
abrupto 'dissero non essere caso che s' aspettassi a loro. pananti, i-295:
passaggio necessario di concetti, ma come s' accosta una parola ad un'altra senza
trovano anche in italia; vexidia sacrum s' adoperò per la composizione dei colliri.
un misero centinaio di scudi, s' impende alle forche. fagiuoli, 1-4-48:
ch'e'non si periti alquanto; e s' e'n'esce a bene, quel-
vede scendere solo dai grandi alberghi o s' incontra impellicciato nelle vendite all'asta. comisso
del timpano con l'orecchio medio e s' inserisce nella membrana timpanica. =
, per persuadersi di quanto poco valore s' accordasse più al destino. b. croce
poi piaciuto a nostro signor che s' elegghi uno per parte, che unitamente ed
il vago de'colori dell'aurora, s' imbrattano. leopardi, i-138: ma
sf. o m. invar. (s' indica con la denominazione èffe).
tasso, n-iii-592: spesse volte egli s' aviene in fabriche sode e in moli grandissime
alla sua awisione a una fabbrica, dove s' usa di fare il ferro. passavanti
, 36: overo che li greci s' aguattino inchiusi in questo legno [il cavallo
fabricar le salse ed aspettando / che s' architetti l'insalata e meschisi / l'oliò
i trucchi nefandi si fabbricano ridendo, s' improvvisano scoperte di miniere aurifere nel giro
matematica: un mondo che l'uomo s' è fabbricato per respirare almeno lì certezza
si sbraccia, / e infino gli scolar s' odan da socrati / i tiranni adulare
muratori, 5-iv- 251: non s' accorgono, dico, i sempliciotti che quella
dalla lanterna rovesciata nella mischia il fuoco s' apprese alle gonnelle di chimpoa, e
2-257: di tanto in tanto, s' incontrava un casolare, un gruppetto di fabbricati
nuove. soffici, v-1-437: gli strozzini s' impadroniscono della villa e rovineranno il fantasioso
esso un coltello, col quale s' uccidono gli uomini, che un
11-86: il suon ne la città chiaro s' udia / di fabrili instrumenti e di
ferro, di natura impuro, / sempre s' arruggia e 'l fabbro invita all'
118: tu ignori questo male che s' apprende / in noi. tu vivi i
mandagioni / fatte a ser paladin dove s' attende. lorenzo de'medici, ii-42
anziché provvedere alle faccende della propria città s' affrettasse a promovere i diritti de'popoli e
corte di madrid... che o s' adempissero gli articoli di madrid, o
adempissero gli articoli di madrid, o s' intimerebbe guerra. carducci, ii-10-9:
popolare. cicognani, 9-155: poi s' era prestato a tutte quelle faccende che
landolfi, 3-219: il soprabito mi s' impigliò in una voluta della ringhiera e
gran compostezza. nieri, 327: s' era messo in un prunaio per via di
mie circostanze e poi risolvi che cosa s' abbia da fare, e in che termini
un calpestio di passini frettolosi, che s' awicinano in fretta; s'immaginano che
, che s'awicinano in fretta; s' immaginano che, chiunque sia, passerà diritto
don matteo era sempre in faccende; s' alzava all'alba, diceva messa,
. cecchi, 20-9: eh che s' ha / a tenerne anco un'altra,
'non fa più faccende ', s' intende ch'egli non ha molti avventori,
faccende è pregio del contadino. ma s' egli dice: vado a fare una
e messo in faccende parecchi sensali, s' è finalmente copulato in legittimo matrimonio con
2-60: la fazione ducale operò che s' ingegnassero di placare il re, acciocché non
, 13: ella ci venne incontro: s' agitava tutta dal piacere: stringeva colle
attivo e faccendiere, a'quali, dovunque s' in- viino, fa bisogno di guastatori
e faccette. pallavicino, i-205: s' io guardo un oggetto per uno di questi
'facchiaro', ferro sottile e lungo che s' introduce in un foro accanto all'augello,
accanto all'augello, ed a cui s' attacca la loppa per conoscere se la vena
loppa per conoscere se la vena cola o s' abballotta. = comp. dall'imp
rogna noia inferno affanno, / che s' agguagli a la vita d'un tiranno.
: la madre badessa... s' è incapricciata di certo torri uomo di
, che di già quei panni facchineschi s' era spogliato e rimasto in un farsetto di
. barelli, 1-50: non mi s' è mai potuta appiccare la smania di fare
uomini comuni per le lettere, se chi s' intrude in questa nobile professione la avvilisce
guicciardini, 141: quello tempo che s' arebbe a mettere in speculare, si
corpo non ho un pensier al mondo; s' egli impedirà alcuno, s'egli menerà
mondo; s'egli impedirà alcuno, s' egli menerà puzzo, chi ne sarà impedito
cenci. grazzini, 8: che, s' ella [la morte] vi uccideva,
un sacco? verga, i-438: s' era messo a fare il facchino in
meretrici, entro il cervello / mi s' imprimono dolorosamente. bocchelli, 1-ii-370:
, preoccupazione in tutte le facce che s' incontrano. pavese, i-506: allora
rivoltano come i fogli di carta quando s' è scritto su una. -il
3-209: la madre... s' era messa a piangere, a disperarsi;
giacere sotto un ginepro nella solitudine, s' addormentò, e a lui venne un
conciosia che i magnani siano quelli che s' afaticano quasi di soverchio, maneggiando pesi
gliora più appo dio, tanto più s' accosta alle vestigia sue; e nel
, iii-15-211: a bonaparte... s' inchinava alessandro manzoni, ma non s'
s'inchinava alessandro manzoni, ma non s' inchina il cantù, che descrive satiricamente
i tagli possono essere orizzontali, ma s' è vista fuggente, i tagli debbono seguir
geometria euclidea. gioberti, 1-ii-421: s' intendono tanto di filosofia quanto sa di
d'avanti ', espressione marinaresca che s' usa quando, o per inavvertenza del
tullio queste parole. pallavicino, 2-364: s' era proposto in cuore di passar a
bibbia volgar., ii-635: coloro che s' erano finti di fuggire, a faccia
dire. giulio dati, 1-100: s' hai sì poco senso e tanta poca
/ qual il reo ch'ai supplicio s' awicina. g. c. croce,
, che quella carogna... s' abbia a pentire d'avermi chiusa la porta
aspettarono gl'indiani di piè fermo che s' accostassero i sei cavalli de i battitori,
della porta, 1-234: come il vecchio s' accosterà per ricevermi, gli farò rutti
un'occhiata il campo di battaglia, s' introgolò nel piatto senza guardare in faccia
faccia!, vuol dire che raffaello s' era oramai fatto al gusto di roma.
. rosa, 162: che qua s' è trovo il ver sapon, la strada
lattivendoli milanesi. papini, 26-25: s' è costruito in questa città. -dopo
quattro porte a'quattro venti esposte / s' entra, e tutte son d'or
impiastrate facciuole acquistarsi la grazia delle dame s' affaticano. moniglia, 1-iii-266: -ho
/ lanciovvi da l'un fianco, ove s' apprese / con molta fiamma; così
canti, sotto un ricco baldacchino, s' avanzava la cassa, portata da quattro
a giallo dipinte, i peccatori / s' avviano al lor giudizio, indi alla
che diranno le faci di cerere, s' una fetida lucerna fia posta cotant'alto?
1-135: né giurerei ch'amor tanto s' avanzi / perc'ha la face e l'
: fra essi cocentissime fiamme d'odio s' incesero, et arsero e loro animi di
signora delle menti assennate, che placidamente s' annunzia, e porta gradatamente la face
così dolce face. tasso, 13-i-256: s' intoppo non fusse ingiusto ed empio,
ardenti pentole tratte dappresso, e non s' accendeva in alcun luogo. monti,
51: per buon nocchiere [s' onora], chi, la diurna luce
tormento amoroso. petrarca, 206-14: s' i''l dissi, chi con sua cieca
persona. pirandello, 7-1037: e s' aggirò, faccente, con l'aria d'
giove in apogeo, soleva dire che s' ogni famiglia avesse una di quelle tali,
facili delle più difficili, perché elle s' hanno comunque tuoni vuole. boccalini, i-271
in gamba. pecchi, 3-26: s' abbandonava alla musica, cercando solo le sonate
livio volgar., 2-15: egli s' appartiene alla militare disciplina che i cavalieri
se 'l gir lontano / ad uom nobil s' aspetta veramente, / e l'aver
tenuto fede alla facile immagine che alcuni s' erano fatta di me. piovene,
facil giro. mazza, 800: s' ella a nuoto il facile / corpo traea
, parlatore facilissimo, per poco che s' agitasse una questione... tirava
, ii-216: averto il fior leggiermente s' attrita, / subito vento abassa / tostanamente
ariosto, 42-75: da ciascuno arco s' entra, ove si poggia / sì
pasolini, 382: ma morire, s' era impuntato che doveva morire dentro il
condizioni. gelli, ii-87: non s' impara mai una lingua esterna, in
queste la toscana parve che molto lodatamente s' avanzasse, e nella proprietà de'vocaboli
indicata dall'ambigua diramazione delle acque che s' aggirano intorno ai colli e ne fanno
ghiotti. alberti, 27: l'odio s' atuta dove non altereza cresce, ma
: abusando della facilità de'sudditi, s' è poi grandemente allargato nel mettere più
e così fu fatto. ma quando s' entrò da lei, cominciava a diradare
ancora la venuta a'forestieri che vi s' hanno a ricevere e che vi capitano.
della quinta ottava. bocchelli, 3-83: s' annoiava. era in questo stato d'
estinto amico. soffici, v-1-131: s' era rivolto a sua madre affinché gli venisse
molte di quelle arditezze da stupire, s' erano facilitate e, per così dire
fertili e in climi felici, facilmente s' abbandonano al letargo ed all'inerte godimento
difficilmente, -avviene che per la lontananza s' annulla e svanisce l'apparenza de l'oscuro
più forza morale, perché più facilmente s' awede della propria possanza, che si
un gavocciolo, un cassale, / s' è tolto quel pensiere del cervello? gioberti
facendo l'italia, il poeta maremmano s' era fatto l'obbligo di cantare in
uno specchio. imperoché, dopo ch'egli s' è mirato, egli se ne va
dagioni e risponsioni,... maggiormente s' ausano a pigliare la pericolosa dottrina della
, 3-52: i tassinari e i facocchi s' erano ritirati accanto al giornalista, e
azeglio, 1-132: egli sudava e s' affannava per cacciarmi in corpo, prima l'
inganni, delle necessarie illusioni, non s' è ancora esaurita in me. socci,
dubitando delle nostre facoltà auricolari, ci s' infilava alla peggio la giubba, si
voluntà è tanto fredda che non sa donde s' uscire, e la facultà è tanto
una spugna, da cui l'acqua s' attrae. muratori, 8-i-241: all'estremo
pulci, 25-34: ma sempre assai s' acquista d'ogni parte, / cioè
la tua facultà. sannazaro, iv-323: s' io mi trovasse re in questo tempo
cuori, si assottigliavano gl'ingegni e s' ingagliardivano le passioni. carducci, iii-24-220
v-72: nel secolo che cicerone visse, s' inalzò tanto mercé della fertilità di quell'
, immaginoso, facondo, parla e s' ascolta volentieri. -sostant.
: o novella tarpea, in cui s' asconde / quell'eloquente e lucido tesoro /
aspettano. baldi, ii-23: pur, s' io non erro, è vie miglior
una penellata a guazzo, diremo che, s' egli fosse nato re o duca,
piano, / e tra i cespugli s' asconde e frammischia. collodi, 73
che il duol sempre più in me s' incama, / di petto di fagian far
ghigno satanico. nieri, 144: che s' ha a morire è un fatto,
ai secolo vetusto, / com'or s' usan le torte e le sfogliate, /
e pensò con amarezza alle tante che s' erano sposate con americani in quei vicoli e
gialli, e di diversi colori, che s' usano per verzura, ecc.
acuti, nella cima verdi, ma maturi s' imbiancono, dentro a i quali si
partire, l'armeno e 'l moro s' empierono la pancia di cacchi; ch'è
buonarroti il giovane, i-285: spesso s' odon per firenze / gridar 'fagiuo'
fagiuo'sgusciati, ammazzolati ', / come s' e'fusser manna e quintessenza.
buonarroti il giovane, i-286: anticamente s' usàr certe navi / a lor imitazion
, 1-187: sotto l'erbe che s' arrampano si contengono la vitalba, la
. canti carnascialeschi, 1-206: ognuna s' appaia / con quell'uccel che più
di quel fagotto della carmela, che s' affannava e si dimenava tutta senza conchiuder
: da quel fagotto di panni stracchi s' alzò il braccio possente che su l'
suo fagotto... con giudizio, s' intende. 7. dimin.
sensale le aveva preso gli orecchini e s' era tenuto anche il fagottèllo con cui era
ha un canale ritorto, per cui s' intromette il fiato dal suonatore, e
5-81: a passi contati il fagotto s' inoltra solo, come uno stregone nero,
della ruta sopra a i polli non gli s' accostano le gatte, le martole e
, non avendo voglia di lavorare, s' era. dato a chiedere elemosina: e
volan leggieri. battista, vi-3-9: s' a commesso error pena succede, / io
, la natura, / piange, s' ange e 'l crin si frange, /
dietro la dilochìa e l'epitarchìa, s' accalcavano i falangiarii curiosi ed estuosi, che
fra l'erbe incerte o incognite a noi s' enumerano... il falangio,
, falansteriano, filosofo, repubblicano, s' è rifugiato nel cattolicismo, come sur una
con zolfo e resina e bitume stoppa s' involve, gittatosi suso olio, il
qualche falavésca trasportata dal vento, non s' appicchi. pavese, 2-102: fortuna che
comare, guardate graziella potavigna che falbalà s' è messo! panzini, ii-292: la
ii-255: sui flutti di lepanto grand'oste s' aduna, / cui fulgida accampa falcata
hanno un'andatura in cui alla comodità s' accordi il decoro. 7. arald
fecondevole, / falcator che 'l piè s' inlappoli. = deriv. da falcare
, montata sopra un manico corto che s' impugna con la sola mano destra;
tolga de le falci da fieno s' usano a firenze e in questo paese.
per cammino. testi, i-228: s' inciso non resta / l'arabico arboscel da
la minore / scoprissemo ove el ciel più s' assottiglia; / ambe le falze piene
prima la vostra buona e tagliente falce s' è adoperata. sarpi, i-100: a
riconobbe chi fosse quel contadino scalzo che s' era toccato il cappello e ora andava
il silenzio era così pieno, che s' udiva soltanto un'allodola altissima, e
giorno. prati, 11-86: gli amorrei s' atterrino, / come falciate spiche,
stesso a dare il suo fiore, s' anche di lato e meschino. moravia,
ciò che mal si vendemmia e peggio s' ara. prati, ii-114: il falciator
che nella coscienza les sicale s' incrocia con falciare. falcidiato (
spiche, quando quasi tutto il campo s' è ridutto a stoppia. f. negri
415: a lui in vece del re s' accomandò, con patto di dare ogni
persiane verdi alle bocche dove un tempo s' affacciavano bombarde e falconetti. =
copia / di nebbia tal che, s' altro non la sturba, / questo emisperio
noiosa pioggia, / onde l'aere s' attrista tutto e piagne. a. donati
.). caro, 8-690: s' ammassiccia il ferro, / si raffina l'
. prati, i-81: suonar non s' ode per l'ombre nere / che il
a nord, quando si stende al sole s' appoggia con le spalle a qualche falda
vittorini, 5-180: due falde d'acqua s' erano aperte e si alzavano da terra
dove non fa la felce, e vi s' affonda infìno a mezza coscia, e
affonda infìno a mezza coscia, e s' inciampa co'piedi nelle croci de'campanili
: ostinato come un mulo, sempre meglio s' acquatta sotto la falda del mantello della
, / pur che la man, dove s' aggraffi, giugna. / non desideri
inedito di artisti, iii-232: all'altissimo s' è faldato un pezzo di marmo assai
i maestri chiamano pezzi, i quali s' ungono con oglio d'oliva e con un
/ siano i cadenti dei, qual più s' aggreva / sulle braccia o sul tergo
cinzio, 2-8 (1890): s' eran sparse all'ima e all'altra delle
una piazza, e quando le passeggiavano, s' erano due o tre di fronte,
un buon sartore si farà onore quando s' intenda... di farsetti o giubboni
un gran palco ben adorno, dove s' ergeva un altare, ne'cui lati
gli ornamenti de cavagli, per questo vi s' ar- roge il nome de cavalieri.
/ o lanciavi un terzuol che vi s' imbuche. parini, 321: ti citano
ognuno: che tu sia ucciso, s' io voglio; io men vado a
ad ascoltare con apprensione ogni passo che s' awicinava nel corridoio. -ferita,
: né di gloria, onde par tanto s' affanni / umano studio, a me
: stonato non è, secondo comunemente s' intende, colui che riproduce, canta fischia
ariosto, 24-11: la turba già s' andava ritirando, / vedendo ogni suo
diodati [bibbia], 1-516: s' erano portati dislealmente, come i lor padri
, come i lor padri: e s' erano rivolti come un arco fallace. segneri
arco fallace. segneri, 3-88: s' erano avvicinati a'ripari dell'avversario, donde
campa, solo in quanto memoria non s' abbia troppo rigida e tenace. 5
oro / chi per più possederne ognor s' affretta / di passar monti e valli
fallaci e 'l vento infido, / s' al fin discopre il desiato suolo,
arrivo è necessariamente un naufragio. o s' affidano a guide fallaci, alleate delle loro
parole. cicerchia, 1-155: allor s' appressa il traditore arguto / al suo maestro
non vere. tasso, n-iii-719: s' inanzi la purgazione furono git- tati per
dare fede, e molto meno s' avranno da ridurre in pittura,
sì golosa, / di quel perché s' affanna la più gente / per esserne nel
per fuggire le miserie di questo mondo s' ammazzano; io dico la fallacia, per
nolano. è pure assai che sin ora s' abbia conciliato tanta fede, ch'è
riduzione, per la quale le monete s' ingrossano, sortirono molti * fallamenti
, ii-324: dille che mi perdoni / s' aggio fallato in dire, / ch'
disia. dante, 59-10: donne, s' io dico / parole quasi contra a
si facea. pulci, 19-100: s' io ho fallato, perdonanza chieggio.
, iii-66: dille che mi perdoni / s' aggio fallato in dire. bartolomeo da
che avete udito questa storia, / s' io avessi fallato in niuna rima, /
/ di nuovo al fieno antico ella s' awezza, / poiché l'erba più tenera
se falla il raccolto dell'uno, s' abbia con che mantenere il popolo nell'altro
per la toppa /... non s' apre questa calla. leopardi, 993
non falla. carducci, iii-6-219: s' avea fatto l'oroscopo ch'e'dovea morire
adimando e cheggio perdo- nanza, / s' alcuna cosa nel mio dir fallassi: /
grande disianza: / di subito morrei, s' io non v'andassi. 5.
falla mai il punto esatto dove la moneta s' arresta: si china, la raccoglie
non può fallare altro molto maggiore; s' ad un poeta, se non fatidico,
vita nuova, 8 (50): s' io di grazia ti vói far mendica
fallà, / là tanto sluviarem che s' empiren. giraldi cinzio, 6-7 (2059
a spiagenza; / parve perciò lo mio s' asicurasse: / però, s'io
mio s'asicurasse: / però, s' io pecco, fue vostra fallènza. dante
4 dolse ', da 4 volere 's' avrebbe a formare, 4 volse ':
possi imaginarli a pieno. / ma s' avvien ch'in sereno / involti e chiaro
. alvaro, 14-72: il lavoro s' interrompe a un certo punto per mancanza
donna, se ti piacie, / s' unque inversso te fecie offessione / per
, 9-280: forse per affinità, vi s' unì il mercato delle merci d'occasione
'n sé tanta canoscenza / che, s' io laverò fatto fallimento, / ispero che
a procacciarne, onde in pochi giorni s' incominciò dare al fuoco i materiali delle case
. neri poponi, 1-11: e s' alcun v'à tormento [nel servire
ricco, sotto nome di fallimento, s' era ritirato e non compariva più,
prigione. broggia, 252: il commercio s' infeli- cita; vi succedon fallimenti,
; vi succedon fallimenti, e di molto s' impediscon le comprede e le vendite.
ii-84: il fallimento dello zio che s' era preso cura di lui orfano, la
francia, in germania, in inghilterra s' instituirono contro il duello. de marchi,
d'insolvenza '). il termine s' è diffuso anche con la lirica dei trovatori
troppo oltre misora / qual uom non s' innamora, / ch'amor ha in sé
/ del vile uom face prode, / s' egli è villano in cortesia lo muta
, 16-54: anch'io parte fallii; s' a me pietate / negar non vuo'
. / rispose elena a lei: s' io gli ho fallito, / al men
furore invettivale, e ispirata, non s' era accorta gli uditori fallivano.
pronom. alamanni, 6-9-33: e s' io non mi fallisco, chi gli è
di nostra donna, in provenza, s' ordinò una nobile corte, quando il figliuolo
a pena ogni due pezzi un uom s' avea: /... / l'
astratti. guittone, ix-37: ma s' eo vivo, cagione - n'è sola
cui non fallisce il cor, benché s' affretti, / raggiunta alfine addoppia i bei
afflizioni, le forze gli falliscono e s' inferma. -venire a mancare,
: speranza mi mantene; / e s' eo languisco non posso morire, / ca
fiamma fanno. e massimamente perché tutti s' hanno in odio, e l'uno
dite più nulla e io non so s' egl'è fallito o se mai danari se
mio sagramento. ariosto, 30-77: s' era partito / con speme di trovare il
grandezze di bene? anonimo, ix-555: s' i't'ho fallito, donna
attingerla / posson essi, e per loro s' educhino / gli ambiti lauri, che
le fallì il pensiero, i grandi animi s' intendono. -fallire il tedio:
del mio fallir perdono: / e s' io colpata sono, / honne sospiri e
pacie. idem, xxxii-122: ora s' eo fosse a mia guisa segnore / d'
re d'alemagna,... non s' affidò di dimorare in fiandra. boccaccio
a libro deiramicizia. varchi, 18-1-315: s' andava scusando,... colla
un'altra schiera di falliti e cagnotti s' armò, e andavano verso la selva ardenna
dinari a perdita; e se ben s' ha consumato tutto il suo patrimonio a
altra vita, / e 'n adagiarsi ciascun s' assottiglia / come regnasse qui senza finita
fallitóre! segneri, ii-492: vegghiate s' io vi sarò fedelissimo in attenervi la
3-31: madre, risponde amor, s' erro talora, / ogni error mio
. giacomino pugliese, 191: ma s' eo sapesse in certanza / esser da
senza rispetto;... che s' io potrò, non darete mai in fallo
può sanza improperio del fallo che correggere s' intende. g. sacchetti, ix-162:
ancora rimediare a un fallo imperdonabile, egli s' avvicinò al figliolo. -espiare,
; / non mi fu fallo, s' eo li posi amanza. chiaro davanzali,
rende 'l ben foglia: / ciò, s' eo non servol pria, / non saver
poterla ne l'aria pigliare, quella s' intendeva aver fatto fallo e perduto il
2-1-99: onde nel ver vie più s' interna, e vede / che sue sante
pena, non sia tanto dura; / s' eo obedisco, oprerai le porte /
forsi che lui [il servo], s' io gli comando, sogna?
entrato. buonarroti il giovane, 9-847: s' ordinan falò per tutto e fuochi.
/ però se vuoi onor là dove s' usa / metterti in punto a qualche bella
nel nostro contado, e simile non s' intenda alle sete crude che si porteranno
dir così, faloti- cheria, che s' immaginava di tutti i greci cose bestiali.
avere sperato son ripreso, dir che s' appartiene? guicciardini, i-19: il te
che falsamente mi tentò d'amore, / s' è partita da me, perché io
vulgo falsamente onora. varchi, 22-34: s' era del nome di filosofo falsamente vestito
pregio involato e falsamente / l'altrui s' usurpa, e 'n ciò che narra ei
passavanti, 177: l'arroganza s' attribuisce falsamente quello che non ha.
dalla diversità dei due suoni che s' insinuano per gli orecchi si compone la sensazion
tori cantano a frastuono, e non s' accorgono del falsa mente e
non false. pulci, 18-137: s' io so falsare un libro, iddio tei
e tirar giù la mascella perché mi s' aprisse la bocca e introdurre nella bocca
federico ii, 424: or ti conforta s' io vaio / e già non ti
francia! libro di sydrac, 145: s' egli giurano falsamente per cupidigia, e
giura di far alcun male, / s' e'se ne lascia, non è pergiurato
allargarmi, ho bisogno che gridino, s' ingiurino, si letichino, falsino i dadi
8-140: i mali altrui saprà drittamente estimare s' ella non abbia falsato il sentimento de'
: dalla diversità dei due suoni che s' insinuano per gli orecchi si compone la sensazion
falsatori cantano a frastuono, e non s' accorgono del falsamente e della discordia delle
... quando con dilicati falseggiamenti s' ammollisce, quando con certe e severe
/ l'avvilita bontade, e sol s' apprezza / chi sul volto mentito il
.. / un povero organetto / s' è messo a singhiozzare, / nel suo
cui non fu falsia: / « s' avesse om fede u vera intelligensa, /
ariosto, sai., 5-68: s' inducono a sposar villane e an- cille
buttano in acqua, o publi- camente s' abbracciano in piazza. l. salviati,
da vedere / dell'altro; e s' elli awien ch'io l'altro cassi,
, oda sicuramente ciò che di sopra s' è ragionato. = voce dotta,
inf., 11-59: nel cerchio secondo s' annida / ipocrisia, lusinghe e chi
di certa lite,... s' era finalmente ricoverato in ginevra. de luca
vero o falso che ginevra tolto / s' abbia il suo amante, io non riguardo
nascono detti oscuri tanto, / che s' annebbia ogni mente anco più esperta /
simile: / come non sia valor, s' altri noi segna / di gemme e
toro e le vite altrui, virtù s' appoggia, / ma sì ben nel versar
sp., 31 (532): s' ebbero, con danari, falsi attestati
della santa madre, poi che spogliati s' ebbe le lievi penne; e pervenuto al
e furori. tingoli, iii-188: s' ha il regno d'amor giusti rigori,
parte, / son quei c'a amar s' adanno. s. degli arienti
552: la batteria del capitano jung s' allineò presso una duna sabbiosa, a
/ ché spesso l'amoroso viso clero / s' asconde per li falsi parlamenti. angiolieri
173: ancora diceva che mai non s' udì che gli uomini virtuosi avessino pace
, e che de l'ora tarda / s' accorse, uscì di camera con fretta
: che predice il falso, che s' inganna. livio volgar., 3-20
). arici, i-201: quindi s' addoppia prosperando il gregge, / e
eterno, / che puoi drizzar, s' i'non falso discerno, / in stato
dante, infi, 30-115: « s' io dissi falso, e tu falsasti il
e superbi, che eziandio poi che s' avveggono che hanno il torto ed hanno
falso, pur lo difendono e non s' arrendono alla verità, per non parere che
: né l'intelletto... s' inganna e si diletta del falso; ma
schiava dell'ipocrisia, reagiva subdolamente, s' irretiva nel falso, per vie traverse
scrittura. bocchelli, 1-ii-242: così s' aggiunse al contrabbando il falso in atto pubblico
cecchi, 5-513: con la pratica s' impara a distinguere le opere d'ispirazione
resistenza. baldinucci, 2-4-47: se s' appoggiasse l'impostatura dell'arco nuovo col
rosa dovesse perdere quel poco che il padre s' aveva, per falta d'un testamento
lecito faltar d'aiuto a'farnesi che s' erano ricoverati sotto al suo scudo, e
... e cotale pruova di fama s' abbia per sufficiente. beicari, 1-141
egli, ove più potè, più s' asconde. guittone, i-10-145: non
candore esquisito. dottori, 77: s' io perdea la vita, / cosa frale
picciola e debil cosa, e non s' arrischia / di palesarsi; poi di mano
mano in mano / si discopre e s' avanza, e sopra terra / sen va
di salvare il paese -dalla malaria e pareva s' ammalassero loro. -conoscere di fama
/ se non come per fama uom s' innamora. boccaccio, dee., 1-7
/ e ghiande e biade servon, s' io non erro, / e alcun giorno
stonico era fuggito, costretta per fame s' arreddeo. idem, 7-81: la
8-77: in quale avventura l'europa s' è cacciata: città distrutte, nazioni
contro i cancelli d'un ambasciatore invisibile s' accalca la fame degli emigrati, s'impazienta
invisibile s'accalca la fame degli emigrati, s' impazienta la lunga attesa vana.
fame intanto! pirandello, 7-134: s' era recato da lui per intercedere in
vaghe di pugna, / più volte s' affrontàr. leopardi, i-47: mantenevano il
michele, tu vedi che la famiglia s' arma per menarti alla morte, io non
un augusto cattolicesimo a cui veramente s' addica tal nome. leopardi, n-19
appennini l'allegra famiglia delle colline che s' affacciano una dietro l'altra. piovene
con la guerra e la carestia, s' è fatta per prima cosa la tomba
sua intrarono, distingue. imperò che s' eglino noi seppono, e poi il seppono
un famiglio dell'oste, che, secondo s' intese poi, era amico esso di
attaccarne un altro, tutta la servitù s' era raccolta nel cortile. d'a nnunzio
e con vassalli e sudditi e famigli / s' è posto ad assediar rocca silvana.
, nel bazzicar taverne e chiassi, / s' è fatto ognun di voi sì bravo
di loro [funghi] che famiglioli s' addomandano. = dimin. di
una mensa con li altri simili impediti s' assetti. maestro alberto, 57:
sue cose rare. leopardi, 930: s' intratteneva una buona parte del giorno ragionando
per i familiari de'baroni di sicilia s' incominciò a difendere la donna. francesco da
c., 151: molti degli romani s' avea fatti famigliari e amici.
odi e gli altri cattivi affetti e s' aprirebbono molte con- gionture per trovar modo
campagna, gli altri... s' erano aggregati a noi. familiarménte [
avessono costoro per li quali questa repubblica s' è famosamente fondata, a noi lasciarono
famosa o per antica prole / altri s' inlustra, e 'n un momento imbruna.
simili a voi. tasso, n-ii-126: s' alcuna volta 0 principe o cavaliero illustre
degli stati uniti. nievo, 1-545: s' impossessarono di me divisando farmi grogiolare in
per contratto di locazione delle sue opere s' obbliga a quella servitù, la quale legalmente
ch'ipse e una col famulo nostro illico s' era partito. dolce, xxv-2-275:
della fontana. tecchi, n-21: s' è buttato giù dalla serpa, sacramentando
a illuminare i fianchi rotondi del cavallo, s' è spento di colpo. calvino,
carducci, 905: oh quei fanali come s' inse- guono / accidiosi là dietro gli
se l'invocare iddio e i santi non s' ascriverà a delitto, s'avrà almeno
santi non s'ascriverà a delitto, s' avrà almeno per fanaticheria, per babbuaggine e
tema solo [di morte] chi s' inzuppa / nella truppa / de'vin aspri
il fanatismo è arrivato al punto che s' interrogavano i passanti se credessero o no al
principali del nuovo e vecchio emisfero, s' invitano i veri amici del progresso sociale
nulla. paolo da certaldo, 155: s' ell'è fanciulla femina, polla a
sul grembo, nell'atto della corsa s' apre sopra il ginocchio della fanciulla; propagandosene
una fanciulla da signa / d'un garzon s' innamorò, / lungo tempo il dileggiò
faceva la festa. guarini, 106: s' a l'assalto / de le parole
la fanciulla regai di rozze spoglie / s' ammanta. sempronio, iii-215: stuol di
fanciulla gravida all'altare: / se s' adempie l'oracolo, se salva / è
a sto partito? pirandello, 7-184: s' era negato perfino... d'
con lui altri fanciulli della sua età s' allevavano, tra'quali era una fanciulla
bene: ché in vero, mentre s' ha le fanciulle in casa, non si
d. bartoli, 9-28-2-108: seneca s' impazienta con certi filosofi del suo tempo
molte e varie cose che l'ingegnoso galileo s' avrebbe un dì sapute fare. carducci
: lo riso fa l'uomo isgraziato s' egli è sconvenevole, o per male altrui
/ e canta, sì, ma s' annoia più spesso / e in un'aula
di achille che d'elena, e s' intratteneva col ciclope meglio che con calipso
fanciullo di senno chi di sua roba s' orgoglia. pulci, 1-12: che costui
, mandogli un suo scudiere, il quale s' aveva allevato infin di fanciullo, ch'
, / che non t'addormi, s' altri non è desto! saba, 357
6-21: gli antichi che di poesia s' intendevano, ed anche popoli meno antichi,
è lavorìo grande, però che non s' apparecchia abitazione a uomo, anzi a
iii-56: il fanello fra i cespugli s' appiatta di lauro, di mirti,
di morire. bacchetti, 1-iii-406: princivalle s' accorse ch'ella ansava; e forse
iv-2-110: la figlia di clemenza iorio s' era precipitata dal ponte, ed era
: l'odor comune della morchia industriale s' era sostituito all'odor d'acqua e fanghiglia
quasimodo, 19: già l'airone s' avanza verso l'acqua / e fiuta lento
cristalli, / del loro fango a bersi s' è ridotto. varchi, v-832 (
danni in me l'alta memoria? / s' un uom di fango eguale a un
fango eguale a un dio diventa, / s' al più degno il più vii rubba
più vi si dimena, tanto più s' imbratta', vale: chi cade in un
quanto prima veder di spicciarsene, altrimenti s' immerge nel vizio del tutto. tommaseo
passa sopra il fango, e non s' imbratta '. la virtù può, senza
ancora di reggere alla piroetta, / s' aggira per fame la vecchia fangosa.
bocchelli, 1-i-44: la grossa borgata s' allungava ai lati d'una via principale,
terra e, fatto un bruto, / s' avvolge sempre in voluttà fangose. g
l'uscio con un vicino, d'onde s' abbatterono a passar certi fannonnoli che facevan
irreale. caproni, 162: se s' appoggia / tremula a quell'incanto
volgono ad un obietto particolare il qual s' imprime ne la fantasia. tassoni, vii-96
in mare, la quale, quando s' approssima alla sapienzia dello spirito, non
fantasia. pulci, 28-133: quivi s' intende or l'alta fantasia / a descriver
/ battendo le calcagne a l'or s' invia, / e venere fra tanto a
lebbra, di che ogni dì più s' infettava. -ombra, parvenza.
quante più dimostrazioni faceva, tanto più s' accendeva nella sua
l. salviati, 19-39: e'mi s' aggira / or una fantasia per la
inperator fo dato, / e nuova fantasia s' ebe pensato. bibbiena, 194:
co'quali vestono tutti quegli oggetti che s' appresentano innanzi a loro. pavese,
e mille. poliziano, 148: s' i'vo, s'i'sto, o
, 148: s'i'vo, s' i'sto, o in qual modo mi
essendo adunque lattanzio a cena assettato, s' abbatté a caso a seder a canto a