/ ifi, ch'amando altrui in odio s' ebbe, / con più altri dannati
, il poverello, / cred'io, s' andrebbe a giudicar se vera / d'
sole, socchiuso, mai non vi s' apre del tutto a vedere quel dannato
padre giovanni da quando il cuore di costui s' era fermato di schianto mentre si torceva
ed era vi iscritto guai, che s' intende per li dannati. zanobi da strada
bocchelli, 1-i-96: chiozzini aveva aperto e s' era affacciato alla finestra; gli pareva
ispesso cavare e col tagliar dell'erbe s' aiutino. leggenda aurea volgar.,
, 1-26-353: fatta la piantazione, qualora s' ìn- contrino piante rotte, o in
giacomo da lentini, 8-16: ca, s' io sono allungato, / a null'
giusti e retti, se questa pace s' ha da introdurre e conservare ne'lor soggetti
quando tu udi che i rettori principali s' usurpano per loro i beni della repu-
in queste tre mezze giornate perché ti s' abbiano a pagare? -rispose trionfalmente la
, 26-103: il campo de'pagan s' era scostato, / ché i paladin ristretti
1-56: cercavano di rilevarlo e gli chiedevano s' egli si fosse in qualche parte del
di maestà danneggiata, ogni qual volta s' intromettono di cose di stato e di
oltre al dannificarsi nel reggimento, e's' usava allora di nimicarsi più colla spada in
11 danno, / che a pena so s' esser potria maggiore. giraldi cinzio,
sue provincie per sapere di suoi uomini s' egli hanno danno di loro biade, o
ella si scrive; ma non che s' osservi. lorenzino, in: io
/ -non son mio, no; s' io moro, il danno è vostro.
bembo, ix-12: dive, per cui s' apre elicona e serra, / use
. castiglione, 271: se la guerra s' aveva da far così crudele, esso
lippi, 11-49: ed ei risponde: s' io sto su, mio danno.
. note al malmantile, n-49: s' io sto su, mio danno, cioè
... avvenne che chi altrui s' è di beffare ingegnato... s'
s'è di beffare ingegnato... s' è colle beffe e talvolta col danno
alla vergogna / in che ieri et oggi s' è trovato e trova. berni,
nella quale si considera d'alcuna cosa s' ella è utile o s'ell'è
d'alcuna cosa s'ella è utile o s' ell'è dannosa, non nominando alcuna
biasimo. caro, 11-678: e s' ai nemici ancora / sanguinosa, dannosa
certezza, al quale egli dannunzianamente, s' intende, rispondeva col suo « navigare necesse
fastoso / più d'un arlotto a danteggiar s' impegna. algarotti, 1-105: quello
mente, è quale il cor s' aspettava. de sanctis, 11-7: così
contro i dantisti d'imitazione, ed egli s' inganna. foscolo, xv-148: per
desta, / che leggiero nel voi s' erge tant'alto, / che dubbioso non
alto, / che dubbioso non sai s' è volo o salto. gemelli careri 2-i-50
per gradi e tempi per lo ciel s' avanza. zanella, vi-713: quante in
. bontempelli, 19-231: da copenaghen s' usciva a vedere la campagna come per un
bestie con sì bell'ordine, e s' intreccino e posino e passeggino e saltino
, elastico. carcano, vi-416: s' innalza al seren delle sfere, / fra
rivolto a qualcuno del seguito; e s' allontanò col suo passo danzante tra i
carnovale, la gioventù con molta frequenzia s' esercita in danzare a tre giravolte,
landolfi, 2-79: nella mia piccola camera s' affaccia dal davanzale un ramo di geranio
/ la chiragra un pittore; / s' albergo cangeran le due sciagure / n'
parini, giorno, ii-387: già s' avanza la mensa. in mille guise /
lor più pingue / oggi il fumo s' estolle entro le case / dalle diverse
e fuor di sua natura in giù s' atterra, / la mente mia così,
, i-55: non aveva altri allora che s' ingerisse de'fatti miei, fuorché quel
adatta a prendere tutte le positure, s' introduce da per tutto, si maneggia
degli errori, per forza che vi s' adoperi, sbarbicare, mi parrebbe che almeno
getta / presso le manne, e s' addormì tranquillo: / venne pian piano
/ e, senza lui toccar, dappiè s' assetta. mazzini, ii-363: voi
seccaggine. magalotti, 22-253: un vascello s' è perduto in mare per la dappocaggine
mi si stempra la testa, mi s' accende la bile, e mi daria delle
se lui dicessi: o gli uomini forti s' amazzano lor medesimi: direi anzi li
desinare, / ella non sa dove la s' abbi il capo. b. davanzati
dappochissimi sono? allegri, 90: ella s' è incapata, che per le mie
non praticate neppure da chi le legge, s' egli non è un giovane inesperto,
fanno certe dapo- carelle e dipoi piangendo s' atristano della loro sciaurata dapocagine, et
predette parole, vedendo li frati che egli s' affrettava di tornare al suo romitorio,
più difficile la resistenza dappoiché l'uomo s' è lasciato contaminare un tal poco dalla
dappresso. della casa, 645: e s' io ne piansi e morte ebbi dappresso
stato mostrato più in concreto in quanto s' incama nel linguaggio ed esiste come giudizio
, e quanta a priamo / gioia s' appresta ed a'suoi figli e a tutta
città, quando fra loro / di voi s' intenda la fatai contesa. foscolo,
nel cielo turchino ove a un punto s' allargava un'irradiazione abbagliante. d'annunzio
e si ricomponevano, si diradavano e s' incalzavano, come nella zuffa le torme
cinelli, 1-117: la serpe al colpo s' era drizzata e, ritta sulla coda
283: sotto questo nome [veliti] s' intendevano tutti quegli che traevano con la
preda, / senza che di mancanza alcun s' aweda. a. verri, i-240
/ larga e cospersa d'òr fascia s' avvolge. tommaseo, i-461: i ghibellini
ahi la crudel come scoccato dardo / s' involò dal mio sguardo! incauto, ed
luce. bocchelli, 4-178: il pescespada s' inflisse diritto come un dardo nel numeno
dice / d'una donna gentil, s' i'la riguardo, / che per vertù
, che fuggir deluso abborre, / s' annidò in me più arditamente fermo /
già pronti a scoccar dardi trattieni / s' altra giugne improvviso a cui rivolti / pendean
alquanti luoghi, e massimamente dove meglio s' accade, stavano pratichi e fieri masnadieri con
in cura; / egli a destra s' allunga. sarpi, i-169: fu fatto
! dante, inf., 30-78: s' io vedessi qui l'anima trista /
o di dar la voce, non s' intendesse da veruno acquistata o perduta ragione
3-219: le mercatanzie ch'egli dava s' arebbono per meno assai che non le
capitano, e l'assorbiva lentamente dove s' interrogava, dove davasi la corda.
rotta alle genti cattoliche, che disordinatamente s' erano avanzate a combatterlo senza averlo riconosciuto
le dava un tuffo al cuore perché s' illudeva d'andar via, di nascosto,
): re enzo, 2-4: s' eo trovasse pietanza / incarnata figura,
leopardi, 20-96: se al ciel, s' ai verdi margini, / ovunque il
bello, si dava la bionda, s' increspava i capelli, si lisciava la faccia
acqua non tanto perché la polla non s' esaurisse, quanto ancora perché non spuntasse
acqua a chi non l'appetisce, s' altera la sua natura e ne riceve danno
de doler cagione / mi dà, s' io n'ho ragione. guinizelli, iv-22
è dato alla squadra della fossa, s' intenda eziandio dato a quella del muro.
cerchi, e le velocità dei moti s' accostano tanto prossimamente a quel che ne
« gentile concorso » del trombone che s' era rifatto vivo -don antonio l'avea data
veleno. baretti, 1-207: pochi s' asterrebbero dal dare una buona risata
, 7-282: a volte, qualcuno che s' era attardato senza lume nella oscurità,
. francesco da barberino, 44: s' io non credea a tutte le promesse
200: presunzione è quando l'uomo s' appropria l'altrui fatto per darsi onore
una cos'a becchina, / che s' io non l'ho staser'o domattina,
la gloria de'sudditi, una volta s' ha a dare a bere questo calice alla
che quando egli entrava in san pietro s' abbassava per non dare della testa nell'ar-
segno. alfieri, 6-61: -e s' ei non vuoisi arrendere... -fia
-gli avevano dato. calvino, 3-146: s' accese una gran zuffa. i curvaldi
mici al fianco. tansillo, 2: s' alcun piacer vi vien, perché respiri
loro. de roberto, 352: non s' era mai dato il caso d'un
a fornaci. moravia, ii-373: non s' è mai data favola in cui il
chi nel diletto della carne involto / s' affaticava, e chi si dava all'ozio
valca, 19-37: infino dalla puerizia s' accese ferventemente all'amore della celestial patria
desideri. fazio, i-1-78: onor s' acquista per soffrire affanni, / pur
con grande paura. iacopone, 35-16: s' ella [la figlia del re di
pasolini, 3-133: il cagone piano piano s' alzò, nella ressa, e,
i bella come fu allor ch'ella s' offerse, / e nuda in braccio
, villano, coronato di barone, cui s' era data. svevo, 2-490:
sarto. tozzi, i-445: amelia mi s' era data per bisogno: io lo
boccaccio, i-433: parmenione che con flaganeo s' era scontrato, datisi due gran colpi
5-80: e verso il campo poi ratto s' invia, / dove li dui guerrier
come per esempio si dice due deltoidi, s' intende l'uno del braccio destro,
'quella superficie ineguale e scabrosa che s' incontra alla parte superiore della faccia esterna
i-90: sapeva bene che molti impedimenti s' averebbono potuto alla giornata pretendere per metter
2-113: la veemenza con la quale s' erano amati non li aveva delusi: ognuno
, 67: non so si dormo, s' io me vegio o sogno: ecco
ve; / che la furia crudel gli s' appresenta / / sotto orribili larve,
deludere il mondo / volontaria prigion molte s' eleggono. dottori, 140: non sarà
dottori, 140: non sarà chi s' opponga? e chi deluda / il forsennato
, ma deludendo l'attenzione della cieca s' arrampicò sulla scaletta fino al ballatoio sul
quel posto che l'odierna civiltà non s' attenta più di negargli. arila, 148
di silenzio e di rancore / che s' alza tra la coppia lentamente / dopo
, 233: l'umana speranza s' illude, / e a delusioni giunge
frezzi, iii-12-115: l'uva s' abbassa bianca e la vermiglia, /
e duolo in me deluso a duol s' aggiunge. dottori, 85: voi sul
have; / ché la furia crudel gli s' ap- presenta / sotto orribili larve e
tori del popolo'. cuoco, 1-81: s' inviò al loro quartier generale una
che diretta- mente si erano rivalse o s' imponevano l'uno all'altra, accoglievano
: io mi ricordai dei dementi che s' incontrano spesso tra i casolari di montagna e
. a. verri, ii-135: che s' ella fosse stata men forte contro gli
demenziale. bacchelli, 10-141: non s' azzardavano ancora a dire: -brucia milano;
non in quanto l'infinita misericordia s' inchini a donarle spe ziale
come dimostrato è, [gli iracondi] s' accendono. landino, 63: 'sotto
immergere un prisma... o che s' abbassa nell'estrarlo, è minore della
; superi, democraticissimo). che s' ispira ai princìpi della democrazia, conforme
ma se il dispotismo o l'anarchia vi s' introducono, la buona compagnia non è
. cuoco, 1-143: intanto s' inviarono da per tutto dei «
il significato di questa parola. s' intendea forse parlar di coloro che
al certo uno per terra. s' intendeva di colui che andava, per così
anticamente la nostra città, questo riguardo s' aveva per conservamento di quel governo,
disvole quello che ieri volle, egli s' infiamma contro i reggimenti popolari, e
sf. polit. movimento politico che s' ispira ai princìpi cristiano-sociali. oriani
proprio della filosofia di democrito, che s' ispira alla dottrina filosofica di democrito,
pe'galantuomini. vallisneri, i-xliii: s' avanzò [il vallisneri] quindi alla democritica
terra, perché, come dice lattanzio, s' interpreta 4 demon 'per 'iddio',
5-288: giorni che vanno via e s' accumulano uno eguale all'altro a formare
o la borgata a poco a poco s' ingrandisce, diventa cittadina, eppoi città,
manzoni, 107: non s' arrischiando di demolire pubblicamente l'edi- fizio
implacabile. pirandello, 5-671: baldani s' era scagliato in quei giorni con furia
il quale è ottimo e divinissimo, s' appella il demone buono, perché sempre
di garcia, sebbene molto sommessa, s' agitava uno spirito così lacerato che cristoforo
. che giovano senza dubbio, come s' è detto dei mestieri, a far conoscere
spirito demònico che è nell'uomo il quale s' ingegna a costruire. -sm
andrea da barberino, 1-147: allora s' aventò contro a carlo con tanta furia
raccoglie; / batte col remo qualunque s' adagia. leone ebreo, 215: lui
che divengono demoni, come da'platonici s' afferma? gemelli careri, 2-i-162:
demoni. guido da pisa, 1-105: s' appellava profeta di dio e mentia per
annunzio, iii-i- 497: e s' ella vede quel gianciotto / così sciancato e
una personalità originale, e quei demòni s' erano impossessati giustappunto di tutte le forme
7-511: il demonio, che gli s' è domiciliato da tant'anni nella gola,
. nievo, 1-186: i due fanciulli s' accapigliarono da veri demonietti. faldella,
da veri demonietti. faldella, iii-104: s' accorse che aveva daccanto quella graziosa bambina
mecca della natura naturante a tahiti, s' intende. vittorini, 5-47: io trovo
e dè tornare duplicata. e la prima s' interpreta allettante: imperò beneficio prima
la tersa, retinente: imperò che s' alletta con beneficio ad amore, poi
che questo apparente buono a l'appetito s' appresenta e lo demolce, subito l'
amaro / e per affanno già non s' abandona; / pria s'adastia al ben
affanno già non s'abandona; / pria s' adastia al ben fare, / ancor
lo sensale, cotal mercato sia et essere s' intenda fermato e pienamente valere, et
circolazione. di giacomo, i-444: s' intende: questo non è paese per
governo, il misero marino, / che s' inghiottiano i censi, il grano,
/ infin tanto ch'egli ha danar da s' pese: / ond'e'si crede
ordine che sùbito in pistoia e prato s' aprino le zecche né più né meno come
ella si occupasse tanto de'poveri, s' irritava di questa novità nei suoi pensieri
sopra le chiese riformate, ch'egli s' assicurava dover volentieri soccombere a questo peso
dinari a perdita; e se ben s' ha consumato tutto il suo patrimonio a
il loro nutrimento colle loro piccole radici che s' insinuano nella corteccia di essi. tramater
di darmi la sua figliuola, perché s' è egli mutato? guicciardini, i-184:
accusa, le denegazioni di lui pure s' andavano inasprendo e precipitando. c.
scopo determinato, senza mezzi probabili, s' urtano, si denigrano. 4
bocchelli, 1-iii-325: purtroppo il popolo s' era lasciato corrompere dalle « subdole arti
che 'n pessimo o fellone / vizio s' involgon, che è dinominato / durezza
vero denominativi. rosmini, xxii-18: s' accennano in quel libro i tre modi co'
denominatore del rotto, il cui numeratore s' avrà sottraendo il dato log. dal log
,... che i particolari s' ingiuriassero l'un l'altro con denominazione
a una denominazione la qualità che non s' applicherebbe all'altra? pellico, corte.
non avrete più bisogno di studiare s' altro sieno i folgori che un fuoco largamente
largamente spie gato, o s' altro i fulmini che un fuoco densamente ristretto
seguiterebbe questo. ottimo, i-398: s' io fossi di piombato vetro, cioè
: tanto più che l'olio che vi s' incorpora poi dentro è quasi di una
densità luminosa riflessa; ritraendosi appena, s' annullavano nell'ombra. -figur. l'
114: appresso i popoli settentrionali, s' usano assai gli archi, le balestre e
sono orsi, lupi, contra i quali s' adoperano saette taglienti come rasoi, per
non disposte con la lor densità vicendevolmente s' opprimono e la scrittura tutta confondono.
d'uno mese in cielo stelle non s' erano vedute, per l'aere denso
quali, nel tempo del verno, s' empiono di tal sorte di nevi e così
stormi, il tubo gorgogliava e i tini s' empivano in cantina. g. raimondi
polve / con densi globi al ciel s' inalza e volve. baldi, 5-11
uso. arici, i-109: il ciel s' abbuia / di nubi ognor più mi
nella stanza si vedeva bene una nube s' era distesa nel cielo del suo pensiero,
, 7-27: saltellando garrisce e poi s' asconde / il calderugio infra i più
soffocava. gozzano, 936: le carrozze s' arrestavano tra una folla densa, varia
sicurezza, uno. papini, 20-491: s' è scottato al fuoco di giovanni ed
dentatura a voi non manca, / s' egli ha la striscia bianca. marino
margutte toma e morgante trovava / che s' avea trangugiato insino all'osso / il
mordere. forteguerri, 10-7: non s' odono per quelle amene spiagge, / furti
porranno in esso tutti i vasi che s' adoperano ad altare, cioè che siano
co'i denti in più partite / s' avea già rosa mezza la guaina. parini
l'àncora gitta u'il dente non s' appicca'; non male dicendo il dente
fa manifesta: ché dove l'una s' afferma l'altra non può affermarsi, e
d. bartoli, 9-29-2-16: se nodo s' avvicina al pettine, quanto il più
di difesa reali e grandi, allora s' accomodano alcune picciole cortine, difendendo ciascheduna
trovato carne per 1 lor denti, s' accostano a uomini dissoluti e amici di
avidità. pananti, i-261: quando s' occupa un uomo dell'onore, /
metter i denti o gli augelletti quando s' impiumano di novelle penne. -al
di catena. / in quel che s' appiattò miser li denti, / e quel
lupo fosse, tutti insieme fieramente gli s' avventavano, e tomiandolo, prima che
., 16-116: l'oltracotata schiatta che s' in- draca / dietro a chi fugge
mostra che gli paia strano, e s' ingegna a rovesciar la colpa a dosso a
4-179: belbo, grosso e eccitato, s' infilava già nel bosco. lo chiamai
, col tempo, gira e gira, s' appianano e lavorano stracche: toccherà a
sulla guancia destra una pezzuola la quale s' era tutta arrossata, ne la disgiunse
il quale si chiama dentellato perché quando s' adomano d'intagli questi membri questo si
, in mezzo alla spianata gialla che s' appiattava tra le quattro o cinque
branco di zerli piccoli e incerti, s' abbatteva un dentice. 2. figur
maseo, 3-i-35: al piemonte s' è dato fuor d'italia qualche
se stesso dicea così drento, / s' appunto a tempo son stato abbattuto.
dentro. pulci, 28-136: e s' io ho satisfatto al suo desio, /
petrarca, 9-7: non pur quel che s' apre a noi di fòre, /
ma dentro, dove già mai non s' aggiorna, / gravido fa di sé il
, per ciò che da poco in qua s' è messa la più folta neve del
dentro securo il fero argante / s' appiatteria. marino, 10-64: vedi la
dove d'un solo tratto sei becchi / s' aprono a un solo grillo che viene
se non andasse dentro, che mai s' empiesse. dante, purg., 28-1
, per poco che vadano in lungo, s' estendono, si ramificano, tiran dentro
a quella. soderini, ili-io: s' è veduto ai nostri tempi una mummia
cor lo notrisce / sì che dentro s' acrisce / formando sua manera; / poi
, 3-13: sale, che non s' astuta / lo foco ca dentro agio
latini, rettor., 3-20: rettorica s' insegna in due modi, altressì come
fuori e dentro... dentro s' insegna questa arte quando si dimostra che sia
. dante, inf., 23-37: s' i'fossi di piombato vetro, /
, bisogna risolversi, di qui non s' esce. -andare, finire, essere
in quanto che per dentrogenerato desi- derio s' allegrava d'abitare in solitudine sempre.
le colpe di una persona, quanto più s' accorge che la magistratura discende dal suo
gioventù una cantante da caffè concerto e s' era denudata davanti a tutti finché ne
: gli accarezzava furbescamente le tempia che s' andavan denudando di capelli. betocchi,
anche lì le denunzie cominciano: la civiltà s' avvicina. settembrini [luciano],
carcere però correva voce che la bionda s' era messa coll'orbo, e aveva fatto
grottesco, è l'allarmista politico. s' è deputato, egli si alza, ogni
luterani, e comandò che in parigi s' instituisse una formula di scoprirli e accusarli
cattivi odori (e a questo scopo s' impiega specialmente la clorofilla); il
ringraziare dio di cosa o che non s' aspettava, o aspettavasi peggio.
potendo meglio strignersi i maggiori canali quando s' accresce la libertà nei minori che sono sparsi
lami, 1-1-109: soggiogavano i popoli, s' impadronivano delle città, desolavano l'impero
chi credendosi di comperare cento volumi, s' impegnò, ed ha poi dovuto pagarne quasi
parlare del perdono, ma sempre augusto s' oppose. salvini, v-459: depennò de-
milizia, iii-497: finalmente il corpo s' ingrossa, o smagrisce; non ha
mie stesse facoltà mentali mi parve che s' indebolissero: mi vedevo disfatto e pallido allo
, istituzioni che a poco a poco s' allontanano dal primitivo benessere, dall'antico
, iii-6-202: il deperimento del cattolicismo s' accompagna di pari passo a quello della
, 4-235: dopo il parto, non s' era più rifatta in salute; anzi
in giorno, rosa dal baco che s' era mangiati tutti i trao. d'
non sappiam di questa torbid'onda, / s' ella rinfresca, oppur s'ella dipela
, / s'ella rinfresca, oppur s' ella dipela. 3. ant
erano ridotti i cristiani d'oriente, s' accinsero alcuni di essi ad andare in
, aveva varcata la puerizia, e s' inoltrava in quell'età così critica,
vizi. segneri, 2-3-471: la modestia s' intitola milen- saggine, la verecondia viltà
anche delle più pie, le quali s' occupano in tante altre divozioni non comandate,
conosciuto. svevo, 3-711: la signora s' awicinò a me, esitante se porgermi
leopardi, ii-276: né pertanto egli s' astiene dal volere a ogni modo
ancora più dicendo che oggidì, quando s' arriva a quegli * anta ',
d'annunzio, v-2-307: il concistoro s' allontanava e si scioglieva, senza voltarsi
che io frequentassi le scuole pubbliche dove s' imparano modi volgari e parole scorrette.
1-197: in quel posto d'onore s' assise dunque l'antico mugnaio, e
taluno insuperbisce e gracchia, / che s' avessi a depor le penne altrui, /
. mazzini, i-773: l'inviato s' imbarcherebbe con gli uomini, e si
. verga, 1-38: quando s' accorse ch'era proprio morta, la depose
dove aveva dormito sua madre, e le s' ingi nocchiò davanti, cogli
fronte, / e vuol che chi s' umilia vi sormonte. varchi, 18-2-20:
nel fondo dei nostri bicchieri, dove s' era deposto il miele che avevamo disciolto
e fattosi chiamar conte di beauvois, s' aveva prononciato esso medesimo privo del cappello
suo signor a render con veloci / ale s' andrà, dove udirà le voci.
per una ghirlanda d'aria illuminata che s' aggiunga al lor disco, perché questa è
di siena, ogni vergogna diposta, s' affisse; / e lì, per trar
la tua viltade, e guarda bene s' hai cagione di tanto, insuperbiendo, presumere
potessi mai servirla in qualche cosa, s' awalga pure di me, perché potrebbe darsi
e donne sfilavano davanti al cristo, s' inginocchiavano, giuravano di deporre ogni odio
, 1- ii-328: intanto, come s' è detto, l'inquisizione procedeva stracca
d'amor, cassandre ne l'oca s' alloggia. caro, 12-ii-123: il cardinale
vaso d'acqua, si disfà e s' incorpora con essa, onde con artifizio
, che ogni razza d'uomi- nacci s' abbia il diritto di deporre in essa gli
lieve allungando una magnolia / al labbro s' appressò cupidamente / de la sopita,
che per me se dice ognora e s' ovra / de ben, l'onor è
, l'onor è suo, però che s' ovro / la bocca e i motti
ii-60: desidero che v. s. s' informi... se posso mandare
l'impero. pirandello, 7-994: s' erano affollate nella nuda casetta a pian
depositare a libretto quasi tutto quello che s' era trovato nella tasca dei calzoni nuovi
come un forno e l'acido urico s' accumula nel sangue e deposita nelle articolazioni
depositario di queste candidissime verità, s' aspetta il d. battoli, 9-23-54:
veneranda depositerìa delle opere di vi s' adoprassero. cattaneo, ii-2-118: se il
di orfano. borgese, 1-21: s' era propagato un po'di panico e
del tribunale della mercanzia [crusca]: s' intendano del tutto assoluti e liberati dal
il diposito vostro. marino, 10-238: s' induce alfin, capitulati i patti,
provvisoria. soderini, i-386: non s' hanno [le barbate delle viti]
, ma si conservi con gratitudine e s' accresca. papini, 28-31: tutti quanti
tanto che pagheria cinquanta femmine, / s' elene fosson tutte, o fosson veneri
solleva la sua deposizione dal fondo, e s' intorbida. viviani, 1-12: terreni
... chi può giudicare che tutti s' ingannassero nelle loro deposizioni, se anche
re la professasse; quando no, s' intendesse deposto. 9. figur
i-394: l'aristocrazia fu, come s' è detto, il governo dei migliori
la virilità divenuta nera vuole l'autore s' intenda nella colpa della gola quella essere
lettere? qual saranne il rimedio, s' è depravato? -sostant. chi
dietro alle depravate opinioni del volgo, s' anteponga molte volte nella elezione il vizio
si aspettano. cattaneo, iii-1-412: e s' investirono in terre titolari, in ostentazioni
ministeriabili, virtuosamente deprecandolo, al sistema s' acconciavano quando c'era profitto. banti
... percioché il medesimo imperativo s' usa per deprecativo, ma l'affetto e
b. croce, iii-23-430: egli s' industriava di giustificare la pomposissima veste,
ripigliavansi i feudi, si alzavano, s' esageravano gli appalti, non si badava ai
commerzio di quelle nazioni la lingua latina s' è corrotta e guasta e da quella
diverse bande ecco si spandono, / s' avventano, ghermiscono, depredano. giannone,
di detrazioni che con biasimi e maledicenze s' ingegnano di depredare altrui il credito e
. tasso, 6-i-36: mentre madonna s' appoggiò pensosa, / dopo i suoi
ogni nazionalità, ci visitavano spesso, s' era dovuto nascondere o sotterrare fin gli orologi
quasi che su la dipressione di lui s' innalzi tanto più l'eccellenza nostra.
il sole si ritrovasse nel meridiano, s' avrebbe facilmente la di lui altezza..
istessa e della declinazione boreale. ciò però s' intende per l'altezza o depressione meridiana
e della declinazione boreale, la quale s' eguaglia alla minore depressione. crusca [
cecco d'ascoli, 1300: chi s' esalta fa depresso il volto / cadendo
monti, o nelle valli più modeste, s' incontra il vero bellunese, ch'è
e d'anno in anno / più s' accrebbe cagion, onde pesanti / 1
ciascuno, mentre simula volere uguaglianza, s' innalza per modo che deprime altrui.
onore e fama o grazia: allora s' hae appetito di deprimizióne del prossimo, acciò
stessa della soma. = il salmo s' inizia: de profundis clamavi 1 dal fondo
ed a misura che il corpo deperiva, s' è fatta più viva e più nobile
suoi, depurandola da quello che vi s' era intruso di forestiero e che gli eruditi
iettati. / credo che i vermi li s' ò manecati: / del tuo
francesco da barberino, 14: e s' alcun cavaliere o balio è diputato a
lungo, domenica, ché quel giorno s' è deputato di leggerlo insieme con lui
, / di guardar bene dintorno ognun s' affanna. savonarola, 8-ii-191: gli
ch'è soggetto a questo vizio, s' appartiene allo inferno, e quivi
grida in voce alta e chiara: or s' inchina, or s'inginocchia, or
chiara: or s'inchina, or s' inginocchia, or si mette la fronte in
quest'opra venga fuora con quella sincerità che s' aspetta alla persona dell'autore. sarpi
sincere relazioni avute dalla famiglia, che s' è data in nota, fanno una
tragedie coronate. cuoco, 1-81: s' inviò al loro quartier generale una deputazione
quella gemma del verbo 'deragliare', la s' è 'ragliata'continuamente. fr occhia,
catastrofe: che il treno deragliando, s' impantanasse con i cannoni in quelle acque
macchia / sì sta fitta e sì s' acquacchia / vergognosa / paurosa / poverina
aveano durato, e l'orrore che s' aveva di loro in paese. d'annunzio
del principe dalla vita guerriera e militare, s' erano rivolti a pensieri tranquilli e riposati
/ perde colore, e ogni ora s' allontana, / e il gabbiano s'infuria
ora s'allontana, / e il gabbiano s' infuria sulle spiagge / derelitte. buzzati
simili. guittone, xxxii-118: ora s' eo fosse a mia guisa segnore /
ecco tra lor un'altra volta / s' attraversan la via. b. davanzali,
quella gran moltitudine d'idolatri non s' udì un zitto né di derisione né di
meschino. di giacomo, ii-815: s' accontentò del compenso derisorio che quel mercante
sussulti di squali trafitti dalla fiocina / s' agitano, si spengono e il salmone /
parlare si vuole dipenda da quella con che s' argomenta ò per derivamento o per essempro
onda / che si deriva perché vi s' immegli. petrarca, 166-10: l'
/ tra pianta e pianta un fiumicel s' invia. marino, 4-268: psiche presso
/ da'sensi come 'l corpo s' acciabatta, / ovver dalla virtù intellettiva /
, / che alla sua squisitezza non s' arriva; / e apprese con l'istessa
fonte il sangue mio deriva, / s' e'non avesse pria domato amore. tasso
difica- rono una città, la quale s' appella pistoia. tale nome dirivò dalla
'l cammino da principio prende, / s' alcun non la deriva, / sempre là
primitivi; que'che vengon da voci, s' ap- pellan derivati o derivativi. magalotti
io dico di quelle che comunemente non s' hanno per derivate dal latino. carducci
un'eccezione. bocchelli, 1-ii-378: s' è visto l'autorità governativa papale,
. serdonali, 6-27: il volgo s' è compiaciuto sempre di cotali miracoli:
incarico). nievo, 445: s' accomodi, s'accomodi pure! - aggiunse
nievo, 445: s'accomodi, s' accomodi pure! - aggiunse in fretta
1-29-106: ai quali [ordini] non s' intenda in modo alcuno colla presente derogato
che un testatore si dichiari, che non s' intenda mai revocato quel testamento, per
testatore ordinava che la sua disposizione non s' intendesse rivocata da un nuovo testamento,
non tua persona, / che, s' hai bellezza alcuna, / non la voler
, che per li diletti dii mondo s' incantenono della catena dii diavolo...
men derrate. boccaccio, viii-2-242: s' accorgono [i vecchi] che, essendo
sì sciocch'e sì lavato, / che s' i''l vedea mangiar pur du'derrate
. v. franco, 330: ma s' ei temprate ha l'ossa a tutta
.. nella cina è mercatanzia corrente e s' hanno a buona derrata. -avere
215: nel medesimo punto il campanile / s' accorda anch'egli a far la mattinata
narrate dai novellieri suoi antenati, sulle quali s' era altra volta sbellicato dalle risa.
51-33: l'articul de la fede sì s' onno congregati: / « oi lassi
d'umiltà. allorché per * dervisc 's' intendono i monaci, bisogna ricordarsi che
: sull'entrata della città di van, s' imbatterono il giorno dopo in assai mesto
careri, 1-iv-24: uscito in publico, s' as- sise l'upù in una sedia
, 5 (72): il frate s' avanzò, e, messosi a sedere
, 2-83: i rari viandanti che s' incrociavano di tanto in tanto, avevano
. lorenzo de'medici, 193: s' egli sta a desco molle a suo
e spuntoni. baretti, 3-71: s' abbia sempre un foglio di carta bianca
g. a. papini, 141: s' allontanino pure, che per essi non
, o prima, / quasi caro tesor s' aduna, e serba / descritto in
amor porta i bei delitti, / s' erga un'ara al taro in riva /
coronati e descritti in un'altra famiglia, s' ornano d'alcuni hocchi bianchi che pendono
: per la cavalleria... s' offeriscono essi medesimi i contadini più disposti,
primi abitatori possono essere favolose, quando s' ignora la verità o manca la nobiltà
che fosse trovato col- l'armi, s' intendeva caduto in pena delle forche: oltra
* frutte '; e ne'conviti s' intende, come dice l'azzocchi, *
un cipresso. di costanzo, 42: s' io fuggo ove più il freddo agghiaccia
, 374: di tratto in tratto s' incontrano deserte rovine di castelli normanni.
corpo deserto; né la notte / affannata s' affanna del tuo soffio. 4
, ii-23-31: e come per ben far s' aspetta merto, / similmente, operando
arnese. lorenzino, 159: guarda s' ei si vergogna, el diserto. tasso
mare, i soli volti / che s' affacciano al mio cuore deserto. landolfi,
quattro mesi... detta appellazione s' intenda diserta, e la sentenza
di ghiaccio senza foglie, i s' amplia, nel suono d'un'etema estate
a retro va chi più di gir s' affanna. bibbia volgar., viii-178:
in mezzo a quella vasta campagna, s' io non avessi saputo di dover là
cor parvente -e tutto bene. / ma s' ello pur si tene / ad uno
. guido delle colonne, 2-7: s' eo travagliai cotante, / or aio riposanza
veni poi. bonagiunta, ii-311: s' io languisco, / non perisco,
non è in loco, e non s' impola. idem, par., 33-15
. stampa, 151: al partir vostro s' è con voi partita / ogni mia
. giacomo da lentini, 14-20: s' io non temesse / c'a voi
bo- lontate. bonagiunta, ii-325: s' io servo e voi dispiace / veggio
ciò disia / lo mio cor, s' a voi piace, / e, com'
e, com'oro in fornace, / s' affina tuttavia. guittone, i-3-123:
parini, giorno, iv-687: ecco s' asside la tua dama e freme / ormai
ermo, / ch'in prua s' una cocchina a por si venne; /
amorevole servigio, di fare sì che non s' oscurerà dimane ch'egli nelle braccia avrà
fallaci e 'l vento infido, / s' al fin discopre il desiato suolo, /
! se tu vedessi un topo che s' acquistasse ragione e podestà sopra gli altri
8-9 (310): in tanto disidero s' accese di volere essere in questa brigata
essi, per usanza continua, sempre s' adattano gli accidenti nocivi, e, molto
, 5-9 (79): questo garzoncello s' incominciò a dimesticare con federigo e a
disiderava d'averlo, ma pure non s' attentava di domandarlo, veggendo a lui
. leone ebreo, 5: quel che s' ama, prima si desidera e,
e, di poi che la cosa desiderata s' è ottenuta, l'amore viene e
l'amo? mi maraviglio, signore; s' io non l'amassi, non desidererei
67): egli le fece cenno che s' alzasse;
soltanto, che quella carogna della barbara s' abbia a mangiare i gomiti quando ci
il fatto nostro anche noi, e s' abbia a pentire d'avermi chiusa la porta
desidera la sua perfezione, e in quella s' acquieta ogni suo desiderio. simintendi,
e desiderar bene a quella cosa che s' ama, alla fine conosceremo che l'amicizia
] o desiderativo, è quando s' accenna un certo desiderio o voglia,
. simintendi, 1-15: nella notte s' apparecchia d'uccidere me grave di sonno
8-9 (310): in tanto disidero s' accese di volere essere in questa brigata
e a questi non è modo che s' attutassino mai, se non si domassono e'
ma ancora desiderosamente v. s. s' è mossa. tommaseo, i-338: addio
il poeta desideroso d'ottenere quell'effetto s' abbia riguardo alla musica ed alle ristrette
landolfi, 3-145: avveniva talvolta che qualcuno s' arrogasse i diritti dell'assassino senza essere
da lei stessa, al suicidio, s' era un poco -o così m'era
angiolieri, 137-3: dante alighier, s' i'so'bon begolardo, / tu mi
la lancia a le reni; / s' eo desno con altrui, e tu vi
, e tu vi ceni; / s' eo mordo 'l grasso, e tu ne
ch'egli ebboro,... s' addobbaro di fini drappi. boccaccio, dee
tutti a tavola, perché la mattina s' era desinato più d'un'ora più
e non più tintinnìo di sonagliere / s' ode passare per le vie lontane; /
, / ella non sa dove la s' abbi il capo. -mandare a desinare
, 7-89: per la qual brigata non s' intendea se non in giuochi e in
fu già sensale di matrimoni, dipoi s' è dato a mendicare cene e desinari.
. rucellai, 16: montato in carrozza s' inviò alla volta di marignano, destinato
tanti colori retorici, fra 1 quali s' annovera quel della consonanza di sillabe egualmente
destin mi caccia e sprona; / e s' errai (ch'io non so) del-
desio che nasce / allor che men s' aspetta: / si sente che diletta,
: attendi, / magnanimo campion (s' alla veloce / piena degli anni il tuo
or dal faggio al mirto, / s' avesse umano spirto, / direbbe: -ardo
imperio mio. dottori, 166: e s' altro lasci in terra, / che
mille fiate / in un'or mi s' arranca / lo spirito, che manca /
disio della carne; / onde, s' el pò turbarne, / le femmine avan-
/ cercossi, armi gridò, d'ira s' accese, / d'empio disio,
e al toccar ch'egli facea, / s' accorse (e piacer n'ebbe)
i-39: in voi si mostra quanto amor s' accende / l'anima gloriosa nel disio
'ndietro vole / e raccompagni quello ove s' asconde. campanella, i-38: illustra,
: chi non crederà assai agevolmente, / s' al canto d'arion venne il delfino
, / facean come chi grida e s' indemonia, / per lo troppo aspettare,
e lui [il falco] che s' awicina / di sangue desioso e di rapina
fine / delia superba, a'novi amor s' arrende, / e disiosa del notturno
l'oscura tua sorella; / ché s' altrettanto ben si trova in ella, /
in ella, / nullo stato gentil s' agguaglia a morte. foscolo, sep.
o per paura o per dottare, / s' io perdo amare, / amor comanda
dico ora ». forteguerri, 17-89: s' accostò con gli orecchi desiosi. de
sape. bembo, 1-214: però s' a l'apparir del bel pianeta, /
che fin pregio aver ispera / primeramente s' apprenda d'amare, / c'amor
gentil, ne le cui sacre fronde / s' annida la mia speme e i miei
del suo ritorno. manzoni, 309: s' aduna [il volgo] voglioso,
vagante, / fra tema e desire, s' avanza e ristà; / e adocchia
deriva da te l'origin mia, / s' a chi mi generò desti la cuna
corpi affranti, / e più non s' odon che le torve note / dei villici
: rimanti, amico, pure; e s' io non tomo / narrar potrai qual
far resistenza, perché i cittadini s' erano così divezzati dalle armi. pel
all'amata persona che resta, s' accostò la canna alla tempia e premè sul
di strage, assai di morti / s' è visto: assai ne son le genti
., 34 (592): renzo s' abbatteva appunto a passare per una delle
, 5-20: al desolato inverno / s' aggomitola il fumo. levi, 1-26:
quasi si trattasse della lor madre, s' affollavano ai templi e tripudiarono alla di
se transfegura / e coll'altra bene s' affegura. / la fegura desplanare, /
! / l'inno dei liberi / s' oda echeggiar. de sanctis, 7-49:
fracasso. ariosto, 5-25: come ella s' orna e come il crin dispone /
dimostrano cosa ancora ne'medesimi significati. s' usano ancora nel maggior numero. né solo
ten priego molto. cieco, 16-62: s' alcun cavalier acquistò mai / onore in
, / i'son l'un desso, s' e'non me ne porti / 'n
non la causa dei mali che le s' imputavano. de roberto, 507: ora
fanciulla] voltasi a dire di no s' apuntava quella non esser dessa, e
figlio, e fugge, e non s' arresta. petrarca, 8-4: a piè
pieghi un core a misericordia, come s' ecciti un uomo alla liberalità. rosa,
/ nel tuo petto non conscio, e s' ei nodra / nobil fiamma per te
davanzali, xxxv-1-411: ed ho temenza, s' io più 'nanti vegno, / non
di rifaciture. bacchetti, 2-43: s' era fermata per discrezione a metà del
dente indi due foglie, / l'umor s' abbassi, e s'assottigli tanto,
, / l'umor s'abbassi, e s' assottigli tanto, / che turbine improvviso
ancor, che le perfidie / (s' alcune son fra'suoi) gli manifesta.
sendo desto, / di questo caso s' accorgeva presto. machiavelli, 550:
/ tanto a quel vago oggetto in lui s' accrebbe / stupor, ch'immoto e
tra gli sbadigli. pascoli, 415: s' è desto? nulla. qualche mosca
, che non mangiano niente, e questo s' addomanda dormire della bruna; e poi
ma cantò il gallo, l'aquila s' è desta, / il toro muglia,
comisso, 5-17: la misera cavalla s' era destata, il ragazzo la teneva con
la luce del gran sol ch'indi s' apria, / destisi ora a bel dì
fratelli d'italia, / l'italia s' è desta, / dell'elmo di scipio
desta, / dell'elmo di scipio / s' è cinta la testa. de roberto
reale eccellenza del re ruberto: qui s' agguagli la sua sollecitudine, la sua
si desta. machiavelli, 870: s' a la mia immensa voglia / fussi il
5-iii-64: con gran cura dagli antichi s' imparava l'arte di questi modi,
novo spettacolo si desta: / vedi come s' affanna, e sembra il cibo /
, i-30: intanto fra la moltitudine s' è destato un vivo fermento, ima
la casa si desta: un sorriso / s' accende, si muove ed appare /
fecondità del voler santo / che in te s' uccise quale negra terra / per amore
con prudenzia e desterità, son sforzato che s' io fossi un leone io diventassi un
mie morir destina, / chi può, s' i'muoio, dir c'abbiate il
. panciatichi, 211: come il tempo s' addolcisce un poco, abbiamo una mano
3-175: passati gli otto giorni che s' erano destinati al goderci i parenti e gli
livio volgar., 5-215: la battaglia s' attaccò con più furia, che se
nuova e barbara, per la quale s' intende * colui al quale è indirizzata una
mazzeo di ricco, xxxv-1-153: ma s' elli è distinato / moltipricar lo folle
immancabilmente a fallire, mentre la gente s' armava e si batteva egli se la batté
, al podestà, che le leggeva e s' incaricava di spedirle direttamente a destinazione.
/ fiero destino ho da imputar, s' io fallo. caro, 1-2: l'
questa tor- bid'onda, / s' ella rinfresca, oppur s'ella dipela.
, / s'ella rinfresca, oppur s' ella dipela. goldoni, vii-1257:
ora vedere pavia, e sa il cielo s' io lo desidero; perché qui non
/ ecco nova di lutto / cagion s' accresce a le cagioni antiche. tenca
forse. giocosa, 31: l'amico s' era messo a camminare per suo conto
, e messo sotto giudizio. non s' è trovato al suo posto, per difendere
era sopravvenuto lo scandalo, perché anna s' era incinta del seduttore sentimentale, partito
che ha cessato di dormire; che non s' è ancora addormentato. dante
desto, / or non mi curo s' egli è sogno il resto. bembo,
desta, / che leggiero nel voi s' erge tant'alto, / che dubbioso non
alto, / che dubbioso non sai s' è volo o salto. algarotti, 3-426
nell'orto moro: / così col tuo s' unisce aureo tesoro / d'aspra inquiete
udito dando alle parole un suono che s' avvicini a quello del verso, o per
ha mandato fa'risposta; / domandai s' egli è desto o pur se sogna,
cor di maraviglia, / che non sa s' ella dorme, o s'ella è
non sa s'ella dorme, o s' ella è desta. collodi, 34:
solenne schiaffo, che, mai, s' appoggiasse, sulla guancia di un
, per non v'esser ammazato, s' ebbe a fuggire dell'isola di nascoso.
di toccar la destra de'principi quando s' inchinano per far lor riverenza. paoli
avrà mia destra al mondo, / s' egli non l'ha. -disprezzare
e gli altri lochi, in cui s' accoglie o versa [l'acqua].
di strade, di fiumi e simili, s' intende la destra di chi va secondo
, 2-66: in effetto tutti hanno, s' el bibbia volgar., v-403
dal destino avverso. marino, 10-238: s' induce alfin, capi- tulati i patti
signoria sicura. manzoni, 73: s' ode a destra uno squillo di tromba;
bencivenni, 4-37: l'uomo non s' inframetta di giudicare ciò che lui non
inframetta di giudicare ciò che lui non s' appertiene, siccome sono le cose riposte,
quel grande e glorioso partito che fu, s' era fatto a lungo andare un corpo
si sono così destramente condotti, che s' imbocca e si percorre e si sbocca dal
giustinian, 137: non perse puncto che s' adormenzasse, / ma pensando el desio
che, vecchio precocemente e infermiccio, s' era perso, per dirlo alla maniera del
di migliaia, e che corrono e s' intersecano con mirabile destrezza in tutti i sensi
a li studi. grazzini, 4-559: s' è andato pigliando le parti che son
accomodandole, con quella maggior destrezza che s' è saputo. vasari, i-361: nella
.. che quei piaceri, che s' hanno da pigliarsi, sieno presi con tal
né man- cheran, perché tra noi s' arresti, / a te, che scaltra
le parole, poscia li scrittori, che s' ingegnano quelle con destrezza e eleganza comporre
buon destrier pegaso, / per veder s' a costor dà delle zampe / o in
2-62: quando a la sera il dì s' appressa, / e del monte nel
/ a sorso l'ebbi delibato, or s' abbia, / dissi fra me,
dell'eloquenza, sul gomito destro, s' accorse che il marito dormiva. -baciare
di una strada o di un fiume, s' intende alla destra di chi va secondo
in giù per soave e destro calle / s' arriva a la pianura in pochi passi
seno. frezzi, iv-1-21: e, s' egli è bello, pensisi il maestro,
di sen mortale, / giuseppe, e s' a più ferma età non ménte /
gli riprendeva; e tutto faceva perché eglino s' addestras- sino, e non istessino oziosi
nel genio zappatori. jovine, 2-241: s' iniziò ima lotta crudele tra i due
, 550: il destro giovinotto non s' aveva scordato affatto le civetterie della pisana
utili e destre. tasso, n-ii-328: s' alcuna cosa aviene fra'prencipi dura e
raggi sui / debil vista mirar non s' assicura. marino, vii-101: o sole
dee., 5-6 (55): s' avvenne in un luogo fra gli scogli
fontana d'acqua freddissima che v'era, s' erano certi giovani ciciliani, che da
. baldini, 4-138: non s' ha da passare un certo segno per non
il cor che posa / lunga già s' ebbe or fiedi e scuoti e avvampi.
desultorio cavallo, è quello che non s' adopra a tirare i carri, ma
. di dètergère 'detergere': il termine s' è diffuso nell'ambiente della medicina;
piacere. morante, i-507: egli s' era tolti gli occhiali per detergerli con un
/ su l'ali de la vita anco s' aderge / a te l'anima mia
modo, che le teodosiane non cotanto s' apprezzassero. ed al deterioramento di quelle
milizia, iii-497: finalmente il corpo s' ingrossa, o smagrisce; non ha più
geometrico, e questa virtù a chi s' appartiene il determinarlo è la prudenza.
, insegna dell'imperio, ch'egli s' attribuiva dal ponte alla torraccia. pratolini
da savio l'andare riservato in determinare s' alcuna sia invenzione nuova o vecchia.
vapori] per lor medesimi molte volte s' accendono, sì come nel primo de la
non solo dubbio agli altri quello che s' avesse a determinare ma incerto e incostante
vestire, se non che l'uom s' accomodasse alla consuetudine dei più. guicciardini,
tommaso, trattando dell'orazione, cerca s' ella dee farsi di cose determinate, o
morte era determinata; e vanità maggiore s' ella non era determinata, come quella
dell'azion grammaticale quello a che egli s' applica. lambruschini, 2-103: nella
fed. della valle, 150: s' è tua voglia, mio re, s'
s'è tua voglia, mio re, s' è tuo consiglio / fermo, determinato
7-396: allora la determinazione violenta gli s' era imposta lucidamente, come un atto a
determinazione alle cose naturali, e non s' estende alle cose sopranaturali. guglielmini, 157
questi hanno sempre qualche determinazione), s' ella sarà una sola [la direzione]
. cocchi, 8-114: se all'interno s' aggiunga l'uso esterno delle medesime acque
, 13-246: quando l'ombra del figlio s' è incamminata sulla via degli astri,
p. verri, i-41: chiunque s' attenga alle semplici lamentazioni d'alcuni storici
quale predicazione era cosa mirabile quanto egli vi s' accomodò, e colla voce e co'
lucini, 1-224: nella baracca s' apparecchia il fulmine, / la dinamite
rigutini-cappuccini, 189: 'detonatore', s' adopera come nome generico del composto fulminante
di mattoni rossi straziati dalle pioggie africane s' accendono al guizzare di qualche lampo lontano
détonation (nel 1677). il termine s' è propagato nel linguaggio della chimica.
natura è quella / che a sollevar s' ardisce / gli occhi mortali incontra /
subito, considerate le nostre ragioni, s' è acquetato ed ha lodato la nostra giustizia
f. negri, 224: ma talvolta s' imbatte in essi [gli schiratti]
averani, 1-9: perciò quel seriffo detrettatóre s' ingegnava di scemare la gloria di temistocle
, 28-144: ma io non so s' e'si son corv io cigni / i
di detrazioni che con biasimi e maledicenze s' ingegnano di depredare altrui il credito e
onore altrui. boccaccio, i-330: s' imagina [il geloso] che ogni parola
sia doppia e piena d'inganno, e s' egli mai alcuna detrazione commise, questo
che come io le vi porgo, s' ingegnano, in detrimento della mia fatica
-escremento. negri, 2-58: s' era detta basta. basta, della sudicia
dei morabiti, e i suoi discendenti s' appellarono i mohavedins 0 i mohades.
delle quali, a detta vostra, cristo s' applicò gratis. baretti, 1-53:
. francesco da barberino, i-98: s' un gran signor vi siede / o
udir, se dicon parla. / e s' a così contarla / non ti senti
: se voi adesso, a cui s' aspetta, / costà non impiccate questa troia
i-2353: però, caro segnore, / s' io fallo nel dittare, / voi
iscriverti a matteo; e sì perché s' avvezzi a dettare un poco le lettere.
l'ha consigliato o dettato, o non s' intenda delle cose dell'onore o si
guerre e i casi ne quali, s' abbattono, e non secondo vien loro
alma non lieta, / né, s' amaro è il pensier, dolce è lo
la fossa di quel povero ignoto che s' uccise alla stia, c'è ancora la
ii-175: è antico dettato, 'non s' impara se non si erra'. tommaseo,
erra'. tommaseo, 8-7: nulla s' ottiene con l'ira. vecchio dettato:
l'ira. vecchio dettato: chi s' altera, ha torto. nulla è più
senza testa. bacchetti, ii-186: s' avverta che a scovegliano faceva testo un
bisogno del dettatore? muratori, 6-222: s' immagina egli che sia la ragione dettatrice
et ornate, ma non varrebbero neente s' elle non fossero aconcie alla materia. malispini
appresso sino al nome del boccaccio, s' estimano tutti di dettatura d'un medesimo
scrivere si eleggano delle più belle che s' usano nel parlare. tasso, 5-40:
gli altrui detti: né a te quindi s' aggiu- gnerebbe elogio, né a me
se transfegura / e coll'altra bene s' affegura. giamboni, xxviii-236: il secondo
. vale. -detto fatto: s' awia il piccolomini. d'azeglio, 1-183
richiedere le parti dinanzi da loro; e s' elli vegnono, si debbon aprire li
romore detrarrne, disse colla voce, come s' udì, ma non già, secondoché
de'quai chi studia, così ben s' addobba? baretti, 2-50: di questa
amor cantai, né scrissi, / e s' alcun detto io ne formai da gioco
occorrenti, si registravano dal pontefice e s' esponevano alla veduta del popolo, per
continuando al primo detto, / « s' elli han quell'arte » disse 0 male
: d'uno, il quale non s' intenda o non voglia impacciarsi d'alcuna faccenda
l viver cala. sarpi, vi-1-10: s' era dato a molestare ima gentildonna sua
a questa foggia la lingua toscana, s' assume il diritto di fare il ludimagistro
strada, ch'era tutta fangosa, s' attaccarono alle pugna, e dopo essersi col
adomava el bel viso chiarito, / co s' è da te così departito / e
saran dati in tuo potere. non s' impietosisca sopra di essi il tuo occhio.
da sotterranei seni atro vapore, / s' offusca il giorno e copresi la terra /
inghilfredi, 3-66: lo mio buon dir s' avasta, / va a lei,
lingua, istituzioni, costumi, tutto s' annientò dinanzi al torrente devastatore. 4
molti secoli. davila, 98: s' aggiungeva a queste un'altra e più
[i vermi] salgon sui rami, s' introducono nelle ulive, ed ivi
ed in figura / a dite dell'inferno s' assomiglia. 2. pervenire a
soltanto, che quella carogna della barbara s' abbia a mangiare i gomiti quando ci
avremo il fatto nostro anche noi, e s' abbia a pentire d'avermi chiusa la
per tenere la rotta diritta per ponente s' ostinava a lasciarsi indietro; ma l'ammiraglio
fino a terra. bontempelli, 8-108: s' accorsero che l'ago non faceva con
urlò con la sua voce stridula: -non s' aspetti d'indurmi a deviare dal mio
149: la virtù di quell'ingegno s' ammorza e resta impedita, per esser
. grandi, ii-280: quando s' incontrasse delle difficoltà insuperabili nel raddirizzare il
, in tal caso i detti terreni s' intenderanno ipso facto devoluti alle comunità,
discendente incorresse la disgrazia del principe, s' intenda... spogliato dell'eredità,
questo, subito tal causa di stato s' intendeva * ipso jure 'esser devoluta,
lo sguardo sulla madonna di pietra che s' affaccia dalla chiesa del carmine, e ve
nondimeno impossibile che da qualche banda non s' abbia tosto a menar le mani: cosa
il passato. soderini, i-226: s' elegga un sacerdote opportuno che sappi dirla [
.. il professore saliva sulla pedana, s' accostava al credenzone, porgeva l'amitto
strozzi, 22 (58): s' i'trovassi da vendergli bene, gli venderei
dante, par., 22-106: s' io tomi mai, lettore, a quel
compassione, / sì ch'e'non s' abbi al tutto a disperarne. gelli
un corpo e una classe la quale s' interessa per la religione solamente per ispirito di
amici, contandomi traversie di grande spavento, s' ingegnano di trasviarmi il pensiero da così
piè e fecele segno che a letto s' andasse. il che ella, volenterosa d'
co- sciensia, ove senza timore morte s' aspetta, e cierto con dolcitudine se
45-5): e qual con devozion lei s' umilìa, / chi più languisce più
in loro sian cessati que'profani sacrifici che s' usavano tra'gentili, e s'adori
che s'usavano tra'gentili, e s' adori il vero iddio con vera pietà e
, che in campo di far bene, s' io stessi qui, voi mi fareste
iii-2-12: fin nelle devozioni, quando s' accostava ai sacramenti, dava l'idea
, 11-ii-250: consideri nondimeno vostra altezza s' a la sua grandezza
rigorosamente chi sotto l'ombra del suo favore s' è riparato, e s'assicuri che
suo favore s'è riparato, e s' assicuri che ne la vita de la presente
tempi che certi gentili uomini nostri amici s' intesono insieme e rubellaronsi tutti dalla divozione
, 479: quando da'padri governatori s' ordinasse che si dovesse far la devozione,
prose, la consonante di questi due articoli s' è raddoppiata da gli antichi quasi sempre
ma... ad ogni passo s' incontrano ne'buoni scrittori esempi contrari a
vincere, presto cedere. la velocità s' accosta a paura, la tardità a
civaia, / che di quel tempo s' usa di mangiarne. boccaccio, dee
vista d'assai. ariosto, 15-43: s' alberga un orribil gigante / che d'
non soffriva che un francese par suo s' avvilisse di tanto. manzoni, pr
: e a quando a quando, s' udian, come in vaso d'oro /
/ facevano un tumulto, il qual s' aggira / sempre in quell'aura senza tempo
rosse. e. cecchi, 2-33: s' era introdotto [uno scimmiotto] in
duo volti diversi e sì contrari / s' adira e parte da l'un zoppo
. d'annunzio, iii-1-1095: non s' accorge d'avere addentato ima delle sue
casalinga. tozzi, i-225: ma s' era già di novembre; e il cielo
101-9: questi, di cu'dico, s' è 'l padre meo. dante,
, io sostener non schivo, / s' acquistar pur credenza il ver ne deve.
, / in giaciglio di fiori ampio s' affonda. pea, 7-109: il di
] il bi, e il di / s' avviarono col pi, / e di
, 1-20: i grandi de tessercito s' uniro / (glorioso senato) in dì
del giorno. giamboni, 7-79: s' egli è di state, si levino la
e piove. tassoni, 6-62: s' oscura be'begli occhi il dì lucente.
firenze. macinghi strozzi, 1-506: e's' ha a pagare per ensino a dì
terra dintorno, fu avvisato / ch'ella s' avrebbe sotterra cavando. beicari, 5-64
fatti. petrarca, 366-131: il dì s' appressa e non potè esser lunge,
l'annoi, / che piede o braccio s' abbi rotto o mosso, / ma
dì miei, / ch'io viva più s' amar non debbo lei. caro,
ivi il mio dì si chiuda ove s' aprio. alfieri, 1-216: trarre /
cavalcanti, iv-83 (47-7): s' ella... /...
agli etici. pirandello, 5-534: chi s' affacciò? molti senatori forse per raccomandare
oriani, x-17-2: tutte le immondizie s' accumulavano diacciate e nauseanti agli usci per
, fa di mestieri, ch'e'vi s' abbia gran sete, e che per
medico. lippi, 4-69: e qui s' aggiugne ancor male a malanni, /
lo trovarono in un basso, dove s' era rotolato dallo spasimo, morto diacciato
il diaccio sotto il suo calesse, s' è trovato nell'acqua sin alla gola.
insensibile. machiavelli, 3-313: e s' io paio all'aspetto / alquanto un
del diavolo: cinque portali d'oro s' aprono sul pietrame diaccio; il monte
giovane era pieno d'angoscia che gli occhi s' abbattessero su di lui; il più
, i-266: alle grondaie delle case s' erano attaccati i diaccioli, che scintillavano.
me'bacìo presso al pantano; / e s' è di modo tal dimesticato, /
, 1-161: nel buio dell'ovile s' indovinavano appena i tondi dorsi lanosi a diacere
quel che si dava alla sagrata quando s' ordinava diaconessa. de luca, 1-3-1-173:
giovanni dalle celle, 4-1-25: al diacono s' appartiene di stare dinanzi ritto a'sacerdoti
dignità regia e di sovranità, che s' annodava dietro il capo, ornato con
, come un diadema, del quale s' ornano l'effigie de'santi, alquanto più
è, donna, chi giunga, / s' umiltà non v'ag- giugni e cortesia
/ il diadema d'argento ch'or s' imbruna. tasso, 17-10: fan,
e gerone e gli altri che non s' eran trovati a porgli la diadema,
diafaneità. vallisneri, ii-159: tutta s' increspò verso la base [l'ovaia]
finito. svevo, 2-539: anch'ella s' illuminò. sotto alla pelle diafana si
, 7-72: la potenza visiva non s' inganna intorno al colore...
e dopo l'invenzione dell'ar- monia s' indicò con tal voce una composizione a due
alle calefazion del fegato se il fegato s' unga: e anche con tra dolor
ab sarà piena d'acqua, e s' intenderà muoversi il diaframma kb,..
naria nella celiaca [arteria], s' intende come dovranno destinato / a
punti si tirano le linee, che s' intersechino ad angoli retti con le dette diagonali
... / talor di tai diagnostici s' avvide / arsace, e offeso non
tissimi, risaltati in fuori, che diagonalmente s' incrociano a squadra. algarotti, 3-237
, di romore, di calore: s' ella non è animata, sovra tutto,
di passioni e d'immagini popolane non s' abbatte nell'anima d'un poeta e
latini, rettor., 49-3: come s' alcuno volesse trattare d'una questione di
ciò è in tre maniere, che s' intende per tre scienze che escono da
una propria materia, nella quale ella s' adoperi, ma si distende alle cose morali
si fa fraude, quando non vi s' aggiunga in che, a rispetto di che
una risposta né una dimanda. ma s' al dimostrativo non s'appartiene il dimandare,
dimanda. ma s'al dimostrativo non s' appartiene il dimandare, a lui non
tutto incognita. foscolo, vii-24: s' imparò ad insidiare la ragione e a far
, / per cui la dialettica faretra / s' empie d'acuti sillogismi a prova,
dimostrativa, probabile e sofistica. la prima s' appartiene a'filosofi, la seconda a'
de'tuoi versi, / che molti s' han creduto i * sia in farnetico.
risposta; e perché 'l dimandare s' appartiene particolarmente al dialettico, che par
parole, le frasi, e che non s' arriva a raffigurare se non si viene
lingua, e dalle balie questi soli s' insegnano? cesarotti, i-12: non
lingua, il dialetto di cui egli s' è servito nelle occasioni più attive della
si affaccia da tutte le parti, s' attacca alle sue idee, se ne impadronisce
i-667: la qual poesia [bucolica] s' ispirò al 4 melos 'e accolse
stessa ode i suoi pensieri, e s' interroga, e si risponde, e
dialogizzando,... alla prima filosofia s' innalzavano. a. f. bertini
cristalli. e per sangue di becco s' addolca o rompe. leonardo, 2-465
, tanto dagli antichi esaltate, non s' addattano più al genio o all'usanza
può essere termine di emisperio, linde s' io sono in su la linea del
morale ed al vangelo, e for- s' anche contrarie alla vera virile prudenza mondana.
delle ricchezze e del comando: e qui s' attacca la crudeltà, l'avidità
comando; cose tutte che diametralmente s' oppongono a questi princìpi, ai quali
quali per conseguenza diametralmente si opposero e s' oppongono coloro che qui sono descritti. fogazzaro
/ per cui di lor la quantità s' esprime. 2. per estens
, tanto dagli antichi esaltate, non s' addattano più al genio o all'usanza delle
diana casta. ariosto, 11-58: s' andava in quella guisa che scolpita /
sul capo al naufrago / l'onda s' avvolve e pesa, / l'onda
/ fuggente. tozzi, i-m: non s' incomodi per me. 10 vado nella
doni, 2-14: quelli [modi] s' estendevano più d'una ottava e comunemente
il diapason morale s' è molto abbassato; e questo abbassamento
di chi, in codesto tempo, s' è assunto di fare arte in letteratura.
si parla e di riforme, / s' ingrandisce e s'esagera ogni oggetto. monti
di riforme, / s'ingrandisce e s' esagera ogni oggetto. monti, i-50
portar de l'imbasciate; / ma s' il diascolo fa ch'io me n'aweggia
. arici, ii-134: rutilante / s' invermiglia il diaspro, e vi fiammeggia /
il colore. petrarca, 51-10: s' io non posso trasformarmi in lei /
.. / di qual petra più rigida s' intaglia, / pensoso ne la vista
7-79: questa ultima parola al cor s' affise / a manfredonio, udendo la donzella
/ di diaspro immortai salda colonna / s' al ciel s'estolle e se dal tracio
immortai salda colonna / s'al ciel s' estolle e se dal tracio lido / col
che per lui, o perch'ella s' arretra, / non esce di faretra /
poliziano, 123: non ti maravigliar s' altri si duole, / ch'i'non
più aspro del diaspro il mio cuore, s' alla veduta di sì dolorosa pittura non
rivoli di lagrime. testi, i-105: s' etema è l'alma / non è
in questa sorte d'affetti pare ci s' allarghi in certo modo il cuore.
era quello un intervallo della voce nel quale s' inchiude una voce più grave.
il cuore si ristrigne, così nella diastole s' allarga. buonarroti il giovane, 9-346
la 'diatesi 'della mia malattia s' è cangiata affatto; io prima era debolissimo
a battere insieme; cioè due solitarie s' interpongono tra ogni coppia delle concordi,
coppia delle concordi, e nella diatèssaron se s' inter- pongon tre. cavalieri, 5-135
spazi, con che l'una l'altra s' avanzano in grandezza, e troveransi finissime
alber tazzi, 137: s' impacciavano nelle diatribe della politica e
lattovaro (fuor d'uso) ove s' adoperano tutte e tre le maniere de'pepi
, 1-350: al geografo... s' aspetta la cognizione de climi, de
diavoleggia. saccenti, 1-1-129: dove s' usa il petrarca, petrarcheggio; / dove
: dilli, che quand'a lui s' offrano avanti / ne'perigli maggiori, o
il vel gli mostri, / e s' alla vista sua staran costanti, / che
anni o dugento una diavoleria simile non s' era mai vista; neppur per ombra
un dì. d'azeglio, 1-414: s' io avessi a narrare tutte le diavolerie
: abbiamo caro di dir cose che s' accordino con le vostre diavolerie. manzoni
guai alle navi che per loro sventura s' abbattono in quella diavoleria! nievo,
, e repentinamente ingrossa, e mugolando s' imbruna,... finché scroscia una
, ci aveva colpa quella benedetta leva che s' era pigliata i poveri figli di mamma
levategli i diavoletti dal corpo. e s' è matto, che si purghi il cervello
a mettermi in accademia all'ottobre come s' era detto, [lo zio] mi
3-182: egli [il tenore] s' arrampicò su una propria nota come il
refe o di seta. su parecchi diavolini s' avvolgono strettamente altrettante ciocchette di capelli,
). leonardo, 2-134: quando s' apre il paradiso di plutone, allor
3-257: di sbaglio in sbaglio; s' anco da prima ti sembrerà che le cose
nella spera incantata / mentre da me s' intavola / un negozio stupendo, questa
. nieri, 105: succede che mi s' empie la camera di diavoli infuriati,
ma le persone facoltose, i signori che s' avevano ogni sorta di riguardi. moravia
che la forza al primo e la grazia s' appartenesse alla seconda. dossi, 168
se il diavolo si dà che ti s' ammali, / visite, amico, visite
inverso il comune assai bene, il diavolo s' intraversò, ch'e * priori,
cesso. garzoni, 1-143: qui s' impara quella grammatica insulsa di nomi da fare
, 20-46: perché diavolo il colonnello s' è messo a fare delle invenzioni?
o da uno stantuffo mobile; col quale s' intende d'imitare il naturale giuoco della
che, col gonfiarla più o meno, s' aiutano a salire e discendere, per
i-302: che il diavolo mi porti s' io non caccio / dentro il mio scartafaccio
saetta, / e sopra quella nave s' è imbarcato. pananti, i-429: disse
'. i. nelli, i-32: s' ella farà il diavolo, io farò
verga, i-213: la faccenda poi s' era fatta grossa, perché il vescovo della
aver la tal cosa ': e s' intende * ha fatto il diavolo 'n un
, se il cento paia di diavoli ci s' è intraversato, ed hacci messo e
coda. abba, 1-129: e s' esce di là [dalla cattedrale] che
nuvoloni spaventosi. nievo, 1-266: s' ingrossò a ponente un tempaccio così brutto
e il bau... ben s' accoppiano con marte e bellona, che
tien la coda. piccolomini, xxi-1-293: s' ella vi voi servire, la sa
combatte l'altro, senza che i buoni s' arrabbino a perseguitare. imbriani, 1-108
conviensi adunque principalmente che 'l luogo che s' apparecchia a verziere ovvero giardiniere si purghi
si potrà fare, se imprima ottimamente non s' appiana il luogo, dibarbatone le lor
e tutto il bel paese / ove s' ascose già saturno il veglio.
gnun me ne riesce; / ma s' io dibarbo questi pastricciani, /..
incresce. salvini, vii-551: 4 ma s' io dibarbo questi pastricciani '. similitudine
pastricciani '. similitudine tolta dalla campagna; s' io spicco questo negozio, s'io
; s'io spicco questo negozio, s' io stacco quest'affare; s'io lo
negozio, s'io stacco quest'affare; s' io lo spunto. =
per biasimo si dibassa, ovvero per lode s' innalza, è canna menata dal vento
1-3-22: la loro [religione] s' andava assottigliando in seguaci e dibassando in
e quello / scacciava al salto, e s' a lui fea ritorno, / correa
lungo dibattere, corsi i voti, s' è conchiuso risolutamente: che no. manzoni
addiviene altresì di quelli cattivi, che s' impiccano; che se stessero soave, quanto
stessero soave, quanto potessero, non s' ucciderennono così malamente; ma quanto più
signora!... *. e s' abbandona. calvino, 2-132: la
ne la gola gli abbia, / molto s' affanna e si dibatte invano / con
il mare ondeggia, ondeggiano, e s' egli più infuria e si dibatte, anch'
la stizza; / più volte inverso lor s' è dibattuto, / come sparvier,
ogni mattina in banchi i politici di roma s' adunano, e per due ore continue
perché col dibattersi e col dire, s' accende più la bile che il zelo.
che 'l tuo animo, che lungo tempo s' è dibattuto in vano pensiero, finalmente
estremo di mitridate o al suo regno, s' attenne all'utile. bea, 7-584
ella commesso peccato per te? non s' è dibattuta e contorta, non s'è
non s'è dibattuta e contorta, non s' è angosciata nell'anima anch'ella per
: non paventar se il puzzo allor più s' alza, / pel frequente che fai
tutti gli animali ivi trambasciati lece osservare, s' argo- mentan vivi. 5
ed ischiarire co lui tutti convenenti, s' elli n'hae lo podere; in
dalle opposte sentenze scaturiva la verità e s' imprimeva nella coscienza de'magistrati e del
intanto la democrazia riprendendo il cicaleccio femminile s' impietosiva sulla sorte dei soldati, spropositava
il modo di negoziare dopo molte dibattute s' era ridotto a questo. =
carducci, ii-4-100: la nomea ch'e's' è fatta... non è
nella rena, ma da più lati s' aperse... poscia dibattuta dal fiotto
mezzo alle selve. viani, 4-22: s' alzava, come tutti i pazzi,
d'un enorme polipo, gambe che s' intrufolavano tra le gambe e si di-
: queste [bombarde] non solamente s' adoprano nelle battaglie di terra, ma
, 20: la quinta gemma zàffiro s' appella, / ed è d'uno
vii mosca? roseo, 5-57: poi s' imboscò con una sol bandera / in
la cultura di benigna e potente mano s' aggiugne che gli diboschi, gli divelga e
ii-1-16: spesse volte i greci, s' el non erra / la storia, givano
così chiamano i nostri quel che, s' io non m'inganno, dicevano i
4-792: dove poi il contraddica) s' univa col dicco principale del fiume,
si chiama prologo (nome ch'equivocamente s' attribuisce a quella diceria ch'è fuor
concios- siaché per quel nome volle che s' intendesse, come pur ora s'intende
che s'intendesse, come pur ora s' intende, il parlare di colui che con
di loro, di quello che esse s' incarichino di tali dicerie. pascoli,
e. gadda, 401: recentemente s' erano sparse altre voci, tutte assai tristi
per descrivervi che sia lusso, e cosa s' intenda presso a poco dagli uomini per
l'ordine e 'l nome, / s' egli è di onore e di virtude scemo
quantunque l'evidenza da noi spiegata dicevolmente s' adopri dallo scrittore, partorirà sempre l'
ricuserei io questo,... s' io non vedessi che ciò si darebbe molto
dalla nostra losca filosofia, qual sentiero s' apra loro ad internarsi neltimmaginazione.
né cieco, mode stamente s' afifibia -sulla colonna delle infermità -di cretino
del papa. marino, 2-107: s' è dover di giudicante accorto / a ciascun
che l'usarlo alcun altro... s' avrebbe ad altrettanto che dichiararsi ambizioso del
fiasco che mai, e la città s' è dichiarata risolutamente codina. de sanctis
né l'azzurro /... / s' incanti tutto solo, / o strisci,
del rimarlo. testi, ii-192: s' ancor tu non m'intendi, ascolta
lembi della valle: la voce della luce s' apprestava al suo clangore e tumulto.
medesimo. pallavicino, i-444: gli arriani s' eran disgiunti da'cattolici per non accettar
... e dosolina, che non s' aspettava d'essere richiesta con quella dichiarazione
grave e maestosa! papini, 26-114: s' è rimproverato ai selvaggi di muover guerra
. varchi, 18-1-143: i mobili s' avessino a far lor buoni, pagandogli
. / tempo era già che l'aer s' annerava, / ma non sì,
brava massaia dicianno venne, s' intratteneva a diriger la casa. landolfi,
diciassette / anni. ojetti, i-25: s' arrivò a rapallo... ch'
d'anguersa, fuggendo, di parigi s' era partito. ammirato, i-1-147: venutone
sa dire in rima; / però s' io commettessi alcun defetto, / populo mio
della crusca, vorrei nondimeno ch'ella s' astenesse da certe forme introdotte dagli scrittori
per essersi cambiata dal satirico, alla fine s' ingravì e maestà prese. cesarotti,
componga enimmi e indovinelli, o che s' abbandoni all'incanto della poesia. baldini
in francia. d'azeglio, 1-42: s' è formato in ogni lingua più o
sceglier cosa che più delle 'georgiche 's' addicesse alla sua penna tanto e tanto
, i-167: il dottore... s' afaticava per forza d'entrare, ma
animo. anguillara, 2-154: che s' ha corrotto il corpo, ha casto il
el suo d'intorno, / che s' abbia roma, napoli, e fiorenza?
coscia che i davanti e i didietri vi s' assettavano e appiccicavano come la guaina all'
: * didimo ', con questo vocabolo s' indica nella botanica ravvicinamento di due organi
mia donna, e dille / che s' i'potesse retomar en ieri, / io
nelle migliaia. capuana, 4-287: s' era provato tante volte a fare un'
. sbarbaro, 1-15: una donna s' è venuta a sedere davanti a un
un angolo formato da due piani che s' incontrano, e che si chiama altrimenti
. doni, 2-386: se il cerchietto s' applicherà al primo tasto, si formerà
condannarle aspramente. segneri, i-138: s' intitola [il giorno del giudizio] il
suo che pare un diesire; / ma s' egli è tra ragazzi, un alleluia
44: terminato il recitativo in bemolle s' attaccherà subito un'aria con tre o quattro
due uomini ora erano in piedi e s' inchinavano. -servitor - eruttarono insieme come
io temerei che sempre più crescesse e s' augumentasse la sua flussione salivaie. note
918: è un volere che s' ammali il popolo di ripienezza, per
0 dietreggiando, quanto più la cultura s' avanza, tanto più da voi essa
paolo da certaldo, 305: s' io ci sono oggi non ci sarò domane
., 16-116: l'oltracotata schiatta che s' indraca / dietro a chi fugge,
a gambe senza rispondere, e lei s' affannava a corrergli dietro, colla vesticciuola
che mi dava più fastidio degli altri e s' intignava a farmi delle proposte e voleva
egli è meglio disposto, a quello s' accosti. onde in prima consideri a che
varchi, 7-123: per mostrare quanto s' ingannino coloro, i quali dietro al
le vuol ben la segua, e s' avvia; i pastori diétrole. 11
: la vita fugge, e non s' arresta una ora / e la morte vien
, 8 (124): agnese vi s' avviò, come se volesse tirarsi alquanto
io dietro ad ogni cosa? essi s' accusano, quante volte nel cospetto degl'
il cammino. nievo, 4-64: s' incamminò a muso duro verso la piazza.
: ora son dietro a far che monsignor s' abbocchi con questi vescovi. b.
maestro mio? or potrei io vivere, s' io non lo vedessi? 19
dallo zolfo. ojetti, ii-703: non s' incontrarono che tane e cunicoli tagliati per
reo od i rei? e, s' anco lo scoprissero, già, figuriamoci con
farai / come ti piacerà, ma s' io acceso / fossi come tu mostri
dalla malizia de'suggetti, ché, s' egli è superbo, l'hanno in odio
superbo, l'hanno in odio; e s' egli è umile, l'hanno a
la mitragliatrice, finché divenuta incandescente non s' è potuto più servirsene, e allora per
: se nelle prim'ore / alcun s' è mal difeso, / nell'ultim'arde
purg., 6-9: ei non s' arresta, e questo e quello intende,
: allora le ville di nuove case s' empierono, e le città si cinsero di
difendevole muro, e i lodati costumi s' armarono di ferme leggi. 2.
, si deve dar loro, come s' è detto, il fuoco; e ancora
, non si disperarono, ma francamente s' argomentarono a loro difensióne. bibbia volgar.
s. ieronimo, 5: ieronimo s' affaticava molto in difensióne della fede cattolica
, / qual ch'a la difension dentro s' aggiri. pascoli, ii-507: virgilio
brigava che innanzi, con tutto che s' apparecchiassero contra lui li guernimenti e le
francia. de marchi, i-777: s' incrociano le spade e s'incomincia. momolo
i-777: s'incrociano le spade e s' incomincia. momolo, destro sì,
me! d'azeglio, 4-103: egli s' era condotto colla badessa per guardare il
e chiama lui che in sua difesa s' arme. 3. assertore convinto
d. bartoli, 15-1-39: tanto sicuramente s' avvide lui essere un demonio in quell'
livio volgar., 4-172: subitamente s' awide in molte parti le mura essere
a tutti il consiglio, e così s' ottenne; e i signori priori mandarono di
di potermi sopraffare anche una volta. ma s' inganna. allora il mio bene era
più non gli adorna, / ch'usurpato s' avran quei villan brutti, / che
del padre, né tali potrebbon essere s' in età ferma e vigorosa non fossero
3-27: poi, venutogli il tifo, s' era concentrato tutto nella difesa della vita
, o cittadini; a la difesa / s' armi ciascun veloce. pallavicino, i-176
, e specialmente quella parte che militare s' appella, s'affatica, nella custodia
specialmente quella parte che militare s'appella, s' affatica, nella custodia delle città e
suo parricidio. rovani, i-296: s' accorgeva che gli erano venute nuove idee
città e castella, / che s' alcun la diffesa di lei piglia, /
farli difesa. guarini, 106: s' a l'assalto / de le parole mie
. nievo, 1-186: i due fanciulli s' accapigliarono da veri demonietti; ma mentre
, 30: i congiurati... s' andarono da più parti incamminando alla volta
bella, alla cui altana di legno s' attorce ima vite selvatica: la lambrusca.
guazzabuglio, con cui il critico s' ingegna di sviare il lettóre, confondendo
buonarroti il giovane, i-251: s' io ho in man la frusta,
è il numer troppo immenso, / ma s' io non ne conosco gnun per nome
che, senza difettare nell'intenzione, s' accosta a calunnia. redi, 16-vii-202:
è del volere obietto, / tutto s' accoglie in lei, e fuor di quella
è mio; ché, sì come, s' elli è buono, io deggio di
lodato in quanto così è, così, s' elli è defettivo, deggio essere biasimato
anch'essa al pari dell'altre virtù s' ha da contenere tra il difetto e
durizia sua. tasso, iv-57: s' io ho fatto mai alcuno errore per difetto
: non è più il nostro passato che s' allontana nel tempo, ma è il
di un padrone, se sudano e s' affannano a saltare per loro piacere.
e con disprezzo / mi schernisce talor s' io l'accarezzo. cadetti, 18:
a lui / o fa contesa o s' adira con esso? / vera risposta è
i nipoti, perché a questi s' ha da negar la vittoria? cesarotti
a quella perfezione che desiderano, che quantunque s' affatichino, pure non possono vincere alcuno
e che d'udire e di veder s' infinga. mazzei, xxi-253: piacesse a
della vergine, v-411-66: tuti fedelmente s' acusi de i deffeti. bibbia volgar
bene, e i miei difetti non s' apprendano a lui. de sanctis, lett