spirito. campanella, 420: quando s' apre tutta la bocca senza figurarla ed
altro che un segno, col quale s' accenna quel suono che si fa, o
nelle varie scuole di matematica, o s' occupa per me facendo esattissimamente i conti
125: l'uso de'segnacasi, come s' e detto, è tale, che
a lei con sollecitudine, come ella s' ingegna d'entrare a me con la
uomini poi che 'ntorno erano sparti / s' accolsero a quel luogo. idem,
chi fugge, a chi la vuol s' asconde, / e vanne e vien,
guittone, 3-18: a quelli dio s' ira forte, che peccando non gli
. che certi ribaldi e fanti fittiziamente s' azzuffassono insieme, e gridassono all'arme
giucolare stava a questa tavola e non s' ardiva chiedere di quel vino. idem
. petrarca, 34-2: apollo, s' ancor vive il bel desio / che t'
/ che dura quanto 'l tuo viso s' asconde, / difendi or tonorata e
tenea lo 'nvito, / né s' accostava a dieci miglia a quello. botta
solamente per lunga distanzia al suo amante s' allontanava, ma che quasi del tutto
vicina quando la sonava a messa, s' accorse ch'ell'era una cosa vota dentro
drizza, e vedi a cui / s' aperse alli occhi de'teban la terra.
la mattina, al punto del die, s' incontrarono gli ambasciadori troiani colli greci.
l'albero ignudo a mezzo inverno / che s' attrista nella deserta corte / io non
ora / m'insegnavate come l'uom s' ettema. petrarca, 13-1: quando
ad or le snelle gambe / le s' intricavan nella chioma bionda. c
, 5 (77): il padre s' avanzò, inchinandosi al padrone, e
. idem, 8-21: la città s' arrendé al papa a patti. idem,
. cielo d'alcamo, 118: s' a le vangiele iurimi che mi sia
visto da lontano il tempo, come s' è alzato dal fiume...:
vede l'ostinata aspra tenzone; / s' affronta insieme orribilmente urtando / scudo a
; / stretta prima, poi par s' apra e scompiglia. d'annunzio, iv-2-816
calzoni. leopardi, 18-21: e s' anco pari alcuna / ti fosse al volto
un giorno. varchi, 18-2-424: s' era posto in cuore [l'imperatore]
cor mi scrisse amore, / laudando s' incomincia udir di fòre / 11 suon
contradire mai..., principalmente quando s' ha a darla da bere a gente
me fu a rimpetto, / un tuon s' udì. idem, par.,
alle persone, / quando non vi s' è drento; e un legato / da'
trovai dagli abbachisti noverati i passi che s' aveano a fare, il numero degl'
186: ora i miei occhi s' abbacinavano: le mie ciglia erano piene
abbacinare da tristi consigli, dove abbagliare s' addirebbe meno. svevo, 4-965:
, / né sole è che talor non s' abbacini. = deriv. da bacino
città dall'aria conventuale / dove non s' odono che campane / che fan davanti
insegnato? quando e'si conta, e's' ha a crescere, non s'ha
, e's'ha a crescere, non s' ha a scemare: oh vo'avete
meno il decoro; / e al più s' abbada a insudiciare il grado. verga
immerso nello splendore, nell'abbagliamento che s' è diffuso per tutto.
dietro a tutti i mezzi che partivano s' appizzava la pantera, con gli abbaglianti
, 15-28: non ti maravigliar, s' ancor t'abbaglia / la famiglia del
del ciel] così nel suo splendor s' involve / che v'abbaglian la vista anco
di que'melanconici e rabbiosi sofisti che s' industriano a gettar dubbi sconfortanti sopra ogni
vennero a un tratto de'brividi, gli s' ab- bagliaron gli occhi, gli mancaron
i-214): molte per poco cervello s' abbagliano. galileo, i-828: vuol più
1559: l'uso vuole che abbaglio s' unisca col prendere o col pigliare', sbaglio
, 8-189: in quei giorni s' innamorò o credette di innamorarsi. era
una palestra sterminata in cui d'inverno s' abbaiava dal freddo. -strepitare (
bastimento. in tal modo la vela s' accolla, cioè si rovescia addosso all'
che lieta e graziosa accolta / fatta s' ebber fra lor quanto convenne, / presi
e che furono arsi e quelli che s' accoltellarono insieme, furono più che dumila cinquecento
insegna dello scudo, e la greca spada s' accomanda da lato. m. villani
: il quale [ugo] esterrito s' accomandò alla vergine maria. fra giordano,
mille volte alla buona dolce grazia vostra s' accomanda. 5. dir. mediev
pareva star male; ma l'uno s' era accomandato all'una parte, e
fu palese che i perugini... s' erano collegati co'tarlati, e gli
degli accomandati di madonna santa maria, s' accolsono... molti buoni popolani
: -andate con dio -e della camera s' uscì, e gli altri baroni appresso tutti
e gli altri baroni appresso tutti da lui s' accommiatarono. cantari, 41: da
, 2-58: e da costui alfin s' accomiatava / sanz'altro dir, ché piangendo
viaggio, affievolita per lo dolore, s' assise sopra un masso dirotta- mente piangendo
santa maria novella, donde con loro partiti s' erano, da esse accomiatatisi, a
e guarda in qual grado de'segni s' accommezza il cielo, e qual sarai il
il grado de'segni in che s' accommezza il cielo con quella stella.
gran maestro delle cerimonie, la cosa s' intenderebbe senza difficoltà. tommaseo-rigutini, 114
: incontro ad una fenestra o buco s' accomodi lo specchio che sia all'incontro
il cappello. baldinucci, 1-18: s' era fatto accomodare sopra il letto tutti
accomodando le cose fatte a quelle che s' aveano a fare. galileo,
ciò che riguarda la parte morale, s' è cercato d'accomodare i discorsi de'personaggi
miglia discosto, dove sopra un suo podere s' avea accomodate per maggior comodo quattro stanze
34 (588): « se mi s' accostava un passo di più,.
[di uffici] due altri, che s' era imposti da sé: accomodar differenze
il metallo che rifletteva la luce, s' accomodò due volte i capelli. 6
da loro. castiglione, 118: onde s' acquista bona estimazione, massimamente nella moltitudine
la quale bisogna pur che l'om s' accomodi. idem, 150: in
: in questo panni ragionevole che ognuno s' accomodi allo istinto suo proprio. idem
de'popoli rozzi e indisciplinati, non s' è astenuta la scrittura d'adombrare de'suoi
lasciato governare dall'indole sua naturale, s' accomodasse, ma senza fidarsene, alla
condizione. -come atto di cortesia (s' accòmodi, accomodàtevi, accòmodati):
in mano che vien la gente, s' accomodano sulla scalinata. vallisneri, i-21
fuoco, l'accese, e vi s' accomodò a scaldarsi. arila, 11:
rispondono, credendo fare un complimento: « s' accomodi pure », cioè «
onori di casa. deledda, ii-1031: s' accomodi. egli si accomodò di fronte
bocchelli, 1-iii-566: così le cose s' accomodarono. alvaro, 9-421: veniva da
è turpitudine o dolore a cui non s' adatti. può anche essere che io
segue, e intorno a'passi suoi s' aggira. 2. quanto integra
dalla bella bocca afflitta [la melodia] s' inalzava. negri, 2-739: su
. designazione grammaticale con cui un tempo s' indicava l'articolo indeterminativo.
537: l'eterno mio lamento solo / s' accompagnava ai gemiti interrotti / dell'assiuolo
al suon de le canore corde / s' accompagnano i passi or presti or tardi.
/ chi vinto sia, con altra s' accompagni ». alamanni, 6-7-94:
novellino, 75 (126): domenedio s' accompagnò, una volta, con
dee., 2-2 (133): s' ab- -accompagnare con una lettera:
accompagna la pentola col paiolo, quando s' incapperanno insieme, si romperà la pentola
n'era una finta, che si acconciamente s' accompagnava con essa, che altro che
] a udine... s' accompagnò il patriarca suo fratello con poca
..; con li quali ragionando incautamente s' accompagnò. idem, dee.,
, a pian passo venendosene, insieme s' accompagnarono. cantari, 92: veggio
pesci, li quali subito riconosciuta la nave s' accompagnano con essa seguendola vadia pure forte
dati, i-387: camminando... s' accompagnò con venerabil matrona di grandissimo garbo
, raggiungendo chi gli era avanti, s' accompagnava con lui. panzini, ii-615
il piccolino e di poca potenzia non s' accompagni co'maggiori e più potenti di sé
chi non raffrena la voluttà colle bestie s' accompagni. panzini, iii-349: [i
. crescenzi volgar., 9-64: s' accompagnino insieme buoi d'ugual potenza.
un rio pensier, che par che s' accompagni / a spettacol si grato,
pane del passaggio / tu sei, che s' accompagna all'erbe agresti. ungaretti,
erbe agresti. ungaretti, 1-63: e s' accompagna / alla mia inquietudine. pavese
passano voci e risa remote; / s' accompagna al brusio un colore vano / che
, 8-49: e dove sile e cagnan s' accompagna, / tal signoreggia e va
accompagno funebre. idem, 1-185 • s' era affacciato sulla porta per veder passare
ii-375: il quale [letto] egli s' ha ancora accumunato con me, non
verga, 2-214: babbo e mamma s' erano abituati a non... far
libro di motti [crusca]: perocché s' inchina e accomuna, e appareggia a
entro acconciamente nella loro forza originale, s' intende e sta bene. 2
da'madrigali, che per niuna maniera s' inducono ad udirli o a comporre,
caro, 2-1-126: il corvino intendo che s' allegra: anto- nietto rifà la pancietta
arnese, acciò che la seguente mattina s' andasse a mon- torio. masuccio,
. -anche rifl. stituzione s' acconcia alla causa. iacopone, 29-40:
muro / e per me'il cuore s' acconciò la punta. g. morelli,
compagnone mezzo pigmeo tutto brio... s' acconciò prima sotto l'ascella un non
pilliccion nero a rivescio, in quello s' acconciò in guisa che pareva uno orso.
ridere che l'averla veduta, quando s' acconciava la testa, con quanta arte,
capelli alla pari. lippi, 6-9: s' acconcia, e va tutta pulita,
che tutta di paura trema, / s' acconcia il viso, e si la voce
. davanzati, i-144: i padri s' erano acconcie le parole in bocca; di
, 625: tu vuoi che queste cose s' acconcino bene. bandello, 1-52 (
, le fante; / e queste qui s' ac- concian tutte quante. 11
dare alcuna noia allo abate, vi s' accordò, e quanto più chetamente potè,
, e quanto più chetamente potè, vi s' acconciò. sacchetti, 74-41: mai
, e poi tutti gli altri compagni s' acconciarono alla mensa umilmente. leonardo,
. villani, 6-79: catuna parte s' acconciava di combattere; e tanto era presso
addomando... / ch'a umiltà s' acconci il tu'volere. pulci,
volere. pulci, 19-88: e borbottando s' acconcia a dormire. ariosto, 43-71
mi corre vosco ma chi viaggia non s' acconcia troppo volentieri a scrivere.
rata sedicimila fiorini: e'pisani anche s' acconciarono e pagarono la loro rata. idem
egli è sì sciocco, che egli s' acconcerà comunque noi vorremo. idem,
idem, i-487: li grandi arnesi s' acconciarono al riposo de'caldi giovani,
conciarsi al sopruso. pirandello, 5-646: s' era acconciata in silenzio a quella pena
, 1-165: tutti... s' erano acconciati a guardarla come un gioiello
di sardigna, sentendo questa discordia, s' acconciò co'pisani. g. villani
in quello dagli arabi, per danari s' acconciò con quelli. sassetti [tommaseo
, entrata in parole, con lui s' acconciò per servidore. sacchetti, 62-25:
quali cose era venuto di prima, quando s' era acconcio al servigio di detto signore
e cavalli, e in verso il reale s' addirizzò, per acconciarsi con messer iacopuccio
modo di altrimenti procacciarsi il vivere, s' acconciò per servente. grazzini, 2-56:
quando per alcun modo la battaglia gli s' acconcia di fare. 20.
nuovo re per le non dimenticate bellezze s' infiamma più sovente, vedendole; e
modi, i quali... s' accomodano al verso maravigliosamente. -venire
aspri e risoluti del giovane cavaliere non s' attagliassero molto a'suoi gusti. papini,
tu salisti en officio papato / non s' acconfé a lo stato essere en tal desire
, quando spendi in cosa non ti s' aconfaccia. = comp. di
bernardino da siena, 824: a che s' acognosce 1 'uno da l'
a piè di quella torre / che s' apre quando l'anima acconsente, / odesi
; ma per lo padre di pirramo non s' ac- consentia, però che pirramo era
diece bolognini grossi, ed ella mi s' acconsentisse, e non volle.
, veg- gendo paganino, con lui s' accontò e fece in poca d'ora
poiché no 'l poter fare, con lui s' accontarono
accontatosi, cadente il luglio del 1632 s' avviò da manila al giappone. alfieri
loro. guittone, 186: e s' è celato loco ov'e'l'aconta,
e non era alcuno nella stanza, non s' accontentava ella di sonar la campanella,
sua bocca silenziosa e prudente; egli s' accontentava di tacere, e di chinar
la religione con la scienza, questo s' accontentava di fare sposare la scienza con l'
, 2-91: [il fanatico] non s' accontenta di accendere le turbe, ma
: alle quali [donne] più s' acconvenga negli uffici delle donne dimorarsi che
il rosso... a nissuna carnagione s' acconviene. = comp. di convenire
coppa. pananti, i-46: e s' io non corro, quest'oggi s'accoppano
e s'io non corro, quest'oggi s' accoppano. settembrini, 1-46: per
montoni dalla vista delle pecore, e s' impedisce loro l'accoppiamento, con attaccare
l'amante cioè, e ciò che s' ama? accoppiare, tr.
figur. petrarca, 40-4: e s' io mi svolvo dal tenace visco, /
audace fronte. idem, 895: e s' avverrà che nel mio bel lavoro /
: desta e sciolta, in pie's' attiene e libra, / indi il passo
negri, 569: la miseria / s' accoppia al vizio. viani, 13-32:
l'un coll'altro fa, se ben s' accoppia / principio e fine con la
vita? buonarroti il giovane, 9-134: s' una fanciulla è poco sana o sciocca
fanciulla è poco sana o sciocca, / s' un giovane è scorretto o scapigliato
sì come cani in piazza, / ivi s' accoppian anche. scrittori scrivono più
ora / m'insegnavate come l'uom s' ettema. idem, purg., 5-57
: in vece d'animarsi, lucia s' andava accorando. carducci, 533: non
del dolore della morte di messer piero s' accorò duramente nell'animo. segneri,
, riputandosi indegno di tale onore, s' accorò in guisa, che i suoi
stuparich, 2-362: anche in lui s' avvertiva un senso d'accorato pes
sue parole tremavano; i suoi occhi s' inumidivano... un'acco- razione
bagna il sen, chi nell'asciutto / s' ac- corca e s'alza.
nell'asciutto / s'ac- corca e s' alza. = rafforz. da
? forteguerri, 20-96: il villanello che s' affanna e suda / per aver grano
55-20 (iv-311): perché parlando s' accorcia il cammino. tasso, 10-66:
: non so come ogni gamba entro s' accoglia, / come l'un braccio e
. castiglione, 237: più difficilmente s' accordano tre instrumenti di musica insieme,
tutto 'l numero delle percosse la metà s' accordano a battere unitamente. marino,
piede: / procacciam di salir pria che s' abbui, / ché poi non si
montale, 1-131: quando il tempo s' ingorga alle sue dighe / la tua vicenda
stesso caso. alfieri, 4-171: s' egli nelle mani gli dava o vivo o
è conceduto, ma... non s' accordano della cosa. tesoro volgar.
rade volte addiviene che gli uomini rei s' accordino in una opinione. lacopone,
medici, che insieme sono e non s' accordano. dante, vita nuova, 13
mi fa spesse fiate; / e sol s' accordano in cherer pietate. cino,
. villani, 8-9: i cittadini s' accordarono di rinnovare la chiesa maggiore di
/ così 'l desio, che seco non s' accorda, / ne lo sfrenato obietto
, / ch'agli animosi fatti mal s' accorda. marco polo volgar., 60
molto avere, quello di che egli s' accordano. boccaccio, i-430: non si
ficino, 2-131: tutti gli scrittori s' accordano, che tra tutti gli innamorati
accordano. idem, 276: tutti s' accordano che [i soldati] sia meglio
detto hanno; / la più parte s' accorda esser rinaldo. g. gozzi,
, ii-47: quando tutti gli uomini s' accordano a dire una cosa, convien
soavità delle parole e de'modi; s' accordano con tuniformità de'pensieri e de'
, 36-1-10: ogni parlare co'costumi s' accorda: tal è il parlare, qual
vertù il correggiate, / sì che s' accordi i fatti a'dolci detti. idem
il vero, e vede ch'el s' accorda / con esso, come nota con
: la mano adunque, del predicatore s' accordi colla lingua. petrarca, 53-87:
/ ch'a gli animosi fatti mal s' accorda. idem, 165-10: e
co l'andar e col soave sguardo / s' accordan le dolcissime parole, / e
, sì che le vostre parole poi s' accordino con le mie. seneca volgar.
come le gravi e l'agute boci s' accordano insieme. giov. cavalcanti, 401
. cavalcanti, 401: le sventure s' accordano le più volte con la sciocchezza degli
canto e 'l murmurar de tonde / s' accorderanno. ariosto, 16-56: l'alto
un alto suon, ch'a quel s' accorda / con che i vicin cadendo il
un mover d'occhi che dia grazia e s' accordi con le parole. tasso,
gridi a i venti a i tuon s' accorda / d'orribile armonia che 'l mondo
che con la verità né poco né punto s' accordano. bar etti, i-135:
perché il carattere dei miei fratelli non s' accorda col mio. manzoni, 163:
mio. manzoni, 163: [s' è dimostrato] come l'indulgenze s'accordino
[s'è dimostrato] come l'indulgenze s' accordino co'principi della moralità: che
: male co'dì novelli ahi mal s' accorda / alma che da'sepolcri anche
accorda / alma che da'sepolcri anche s' ispira. d'annunzio, iv-1-563: il
e gli altri frati, creduli, s' accordarono. idem, dee., 2-9
brievemente, tutti pareva che a questo s' accordassero, che le donne lasciate da
fare il volesse, ed alla fine vi s' accordò. idem, dee.,
amistà di tito, a divenir romano s' accordò. pulci, 1-50: adunque al
a spada tratta, ed a niuna sentenza s' accordano, se non alla loro medesima
. / per loro e pei cavalli s' accordaro / con un vecchio patron ch'era
debbono essere messe a dritto, sicché s' accordi il nome col verbo, e 'l
sarà forse questa: che il sustantivo s' accorda col più vicino aggiuntivo.
bartoli, 40-ii-515: che in ciò ben s' apponesse, il mostrarono...
di diverse maniere. torricelli, 212: s' affatichino pure [l'altre professioni]
d'accordo col papa, dicendo: s' e'sono d'accordo, noi siamo vacanti
-noi faremo un patto: / che, s' io ti vinco, io vo'questo
, se ti piace: / che, s' io ti vincerò nella battaglia, /
di veder la pugna ingordo, / s' affretta a gara d'occupar la stanza.
occupar la stanza. tasso, 1-88: s' un timor a incrudelir lo sprona,
: ma se più questi, o s' altri a lui simile, / a la
di selva o di montagna / non s' introduce in sì felice accordo. g.
salgono dall'orchestra i primi accordi, s' intrecciano le prime voci. beltramelli, i-355
. viani, 19-358: il sole s' era tuffato, un baleno di rosso strappava
, ii-v-14: e perché li antichi s' accorsero che quello cielo era qua giù cagione
mi conduca a morte; / ché non s' accorge ancor com'ella piace, /
io, se non com'uom s' accorge, / anzi 'l primo pensier,
a scoli, 2484: di lui s' accorge il naso ed anche il gusto.
molti sopra le letta ne prese prima che s' accorgessero li nemici esser sopravenuti. idem
tagliato lo spago dal dito, incontanente s' accorse che il suo inganno era scoperto.
non desidera la scienza della quale non s' accorge essere privato. poliziano, st.
stramazza, / che del passato error s' è accorta poscia. g. rucellai,
/ terreno intorno, sì che non s' accorga / la svelta pianta aver cangiato sito
: ma se prima ne gli atti ella s' accorge / d'uom che tenti scoprir
scoprir l'accese voglie, / or gli s' invola e fugge ed or gli porge
aminta, 874: ma, mentre ella s' ornava e vagheggiava, / rivolse gli
e col soave riso: / né s' accorge che l'arme ha nel bel viso
sp., 1 (19): s' era dunque accorto... d'
[ediz. 1827 (17): s' era dunque avveduto... d'essere
perché al romore dei passi ella non s' avvedesse del cammino ch'egli prendeva]
accorgersene. ma è un mediocre chi s' avvede d'esserlo? bontempelli, 6-86:
6-86: solamente allora ella di colpo s' accorse che fuggire voleva dire perdere le
buona voglia. viani, 19-448: quando s' accorgeva che gli pigliava l'insulto s'
s'accorgeva che gli pigliava l'insulto s' aggranfiava al calcio di un platano e
dalla terra. tozzi, i-147: s' accorgeva che la sua allegria era impacciata e
, 10-191: tutta gente che non s' è mai accorta di lei, che non
l'allide: / credo che lo s' occide, tanto l'è flagellato. a
/ d'ogn'intomo v'accorre e s' urta e preme. idem, 9-47:
e già sì di mia vita il fil s' accorti, / cangiar non posso il
: l'otricello de la cornamusa mi s' allunga ed il bordon s'accorta.
la cornamusa mi s'allunga ed il bordon s' accorta. = lat. curtàre
iv-2-308: già nella curiosità degli accorsi s' era sparso il nome. palazzeschi, 4-362
il saladino, il quale accortissimo era, s' awide che questo cavaliere aveva dubitato che
, / e contra gli occhi miei s' è fatta scoglio. idem, 111-5:
; / e come il pescator molto s' affanni / con rete ed esca, e
ora che non saccia / quanto l'andar s' avaccia, / qual vento più trasporta
con l'unghie merdose, / e or s' accoscia, e ora è in piedi
stante. pulci, 1-68: questo cavai s' accoscia per la pena, / e
: e l'uno e l'altro destrier s' accosciòe / e cadde in terra pel
: qual è lo can che tremando s' accoscia, / se il signor con la
lei. dossi, 206: s' appoggiavano ai balaustrati, ed accosciavansi sul
: il tritone squammoso... / s' accoscia su la sabbia ove la schiuma
marinai con in capo le cuffie / s' accosciano presso i cannoni. idem,
solari la faccia camusa della sfinge che s' accoscia. panzini, ii-45: [le
ogni anno quattro o cinque spazzini; s' accosciano in terra e con certi loro
tedescotta miope e lentigginosa,... s' è accosciata davanti all'obiettivo, dentro
: la terra, immane cortile dove s' accosciavano uomini sozzi d'ogni lordura.
cinque sensi, 3: li sensi che s' appartengono al vedere son questi, e
, 29: se all'apertura della bocca s' ag- giugne alcuna percussione, o alcun
seneca volgar., 3-194: la follia s' accosta alla sapienza, ma la sapienza
rosso così bello e vivace, che s' accosta all'incarnato. vallisneri, i-276:
accosta all'incarnato. vallisneri, i-276: s' accostano tutti costoro nell'apparenza esterna ed
francesco da barberino, 65: tutte s' acostano a lei confortare. dante, inf
, / colui che più al becco mi s' accosta, / la vedovella consolò del
per conoscere meglio le voci, chetamente s' accostò all'uscio
scostava, tanto più a lui amorosamente s' accostavano. idem, i-205: ma io
, forse imaginando che abitazione fosse, s' accostarono. idem, iv-68: veramente una
sostenuto che il tuo lato al mio s' accostasse. storia dei santi barlaam e
xxi-948 (26): l'angelo s' accosta a lui, e toccando gli saldò
quivi si ferma il mago e poi s' accosta, / quasi mirando, a la
e qua- drella, e quanto può s' accosta: / e come nave in guerra
. idem, 19-77: or qui s' accosta a una donzella, in guisa /
ogn'anno che per quivi passano li spagnoli s' accostano alle nave. c. dati
e più, quanto più a quella s' accostano, non sieno stati creati dove
de'ricoverati, tra ospiti e prigionieri, s' accostò a diecimila. idem, pr
. cicognani, 6-101: ogni tanto s' accosta a qualcuno e biàscica qualche cosa.
: trovando 1 ghibellini che con lui s' accostavano di buona volontà, mutò proposito
, vo- gliendo prendere la via, s' accostano volentieri con chi la sa bene
14-1-2: ciascuno uomo al suo simigliante s' accosta. g. villani, 2-8:
quali grandi, vedendosi così trattare, s' accostarono in setta col consiglio del collegio
non avendo da sé la forza, s' accostò col sire della guardia, a cui
con uno, or con altro caporale s' accostavano, che li guidasse a guerreggiare
tutti quelli che a loro per cammino s' erano accostati per compagnia, fece menare
sono cognosciuti e'giovanetti: e'quali s' accostano a'famosi e savi uomini. fioretti
, richiesto dal detto re federigo, s' accostò a lui e diventò ribello della chiesa
, per la quale l'un amico s' accosta all'altro, per supplire la
quanto piace / chi umilmente con essa s' accosta. cecco d'ascoli, 924:
, / ciascun di questi a lussuria s' accosta. idem, 1779: accostati a
che ci stava a udire, non s' accostasse al suo errore. s. gregorio
ogni insidia vive chi con quella pazientemente s' accosta. idem, iv-163: a me
, i-11-2: con tutto il cuore s' accostarono a dio per vera contemplazione.
efficaci. arrighetto, ii-2-131: dunque s' alcuna ragione s'accosta alla tua mente,
, ii-2-131: dunque s'alcuna ragione s' accosta alla tua mente, che non
arrighetto, 229: se alcune diritture s' appoggiano alla tua mente, la qual cosa
bene, che cotesta ragione molto mi s' accosta; ma le cose provate sono più
e disse: -ora in verità s' accosterà a me lo marito mio, perciò
questa parte. sta / per accostare. s' ode la battuta / della voga.
della voga. idem, iv-2-1353: s' ode la voce del comandante...
tombari, 1-248: entrò in silenzio, s' accomodò accosto al fuoco su uno sgabello
: egli è buona cosa che l'uomo s' accostumi a ben contare. bandello,
nell'acqua serve di bevanda, che s' usa comunemente bere per tutti, tanto naturali
. lambruschini, 1-188: l'uomo s' accostuma alla prigione, all'esilio.
attingerne come primitivamente ha fatto, e s' è accostumata a fare. idem,
a veder colpito solamente il campanile, s' erano accostumati a crederli una specie di
fatto modo d'innestare, come s' è di sopra detto che accostumavan gli antichi
sempre sia nuovo il panno / che s' accotona, o poco usato almeno.
, / l'un coniglio coll'altro s' accovaccia. forteguerri, 21-52: come
v-1-542: io ho un nero cane che s' accovaccia ai miei piedi ogni notte.
: tirava guli pel laccio finché gli s' accovacciava tra i piedi. viani, 19-449
in un nembo [il pericolo] s' avvicina, oh allora / una giovane fiera
marmo una macìa, / dov'amor s' accovaccia, e sta appiattato. leopardi
leopardi, i-459: l'animo suo finalmente s' è addormentato e raccolto, e quasi
: di là dalla ripa arborata il poggio s' accovaccia sotto un castigo di nuvoli.
i-302: verso il tramonto della giovinezza s' era accovacciata in questo amore dividendo col
mi vide, non potendo scappare, s' accovava per la paura. rapini,
sentimento sdegnoso della piccola aristocrazia, che s' andava formando dall'accozzaglia della novissima gente
gente volatrice. idem, iv-2-1303: qualcuno s' è accorto che una simile accozzaglia non
i bianchi e i ghibellini di firenze s' accozzarono con messer tolosato degli uberti nobile
più sono malagevoli ad accozzare: le tenere s' accozzano agevolmente...; onde
tutto il piano. idem, 12-65: s' erano ridotti a scosieri in artese per
m. villani, 2-35: s' accozzarono insieme [veneziani e catalani]
fiorentini venne a castracelo, e con lui s' accozzò, e furono circa a due
: con tutte queste scienze e virtù s' accozzava la bellezza del corpo. savonarola
tra sé lontani... non s' accozavano insieme con loro mali animi e
un altro, uscendo di casa, s' univa col primo che rintoppasse. [edizione
8-29: e a capo orlando in cicilia s' accoz- zaro in mare le dette armate
guai al primo, che con lui s' accozza / ch'ei vuol dargli il buondievosignoria
è suta fedele..., e s' ella è di temperata natura, che
bellezza. de amicìs, ii-236: s' immagini pure qualunque più stravagante accozzo di
tutti senza ritornello: / onde pensate s' ei s'accreditava. palazzeschi, 1-159:
ritornello: / onde pensate s'ei s' accreditava. palazzeschi, 1-159: si accredita
236: chi accresce la scienzia, s' accresce pena e dolore. petrarca,
conv., i-xin-9: l'amistà s' accresce per la consuetudine, sì come
lei far piùe / per allegrezza nova che s' accrebbe. paolo da certaldo, 326
e discoprendo, / solo il nulla s' accresce. d'annunzio, iv-2-301: i
folla intorno un mormorio lento confuso che s' accrebbe. sbarbaro, 2-69: io
, / anzi di giorno in giorno mi s' accresca. = lat. adcrèscère
: comandò che... ciascuno s' apparecchiasse di proporre alcuna quistione, la quale
lucano volgar., 32: il sangue s' era sì accrostellato, dintorno alla sua
terra o una ceppaia, anche lui s' accucciava placido seguendo moscerini e farfalle coi
muoversi più. borgese, 2-85: s' accucciò ai piedi della madre, e nascose
. sinisgalli, 3-66: il gatto s' accuccia e il grillo / dentro casa
, o per vezzo. donna gentile s' accucciola in un canto del canapè;
e anche, sedendo alla orientale, s' accucciola in una poltrona. de amicis
. de amicis, ii-79: qualcuno s' addormentò col viso in aria
in aria, qualche altro s' andò ad accucciolare sotto coperta.
tommaseo [s. v.]: s' accuccia anco persona non solo machiavelli, 7-8-219
; lunga. dove tutt'e due s' accucciarono. panzini, 11-666: lei
alle mie sgridate, [la cagnolina] s' acculava, alzava e scoteva una delle
le reti che si dilungavano per terra e s' alzavano sui piedi nudi e callosi dei
/ va quello a predellucce, un s' acculatta. note al malmantile, 192:
speso al lavoro. dessi, 7-141: s' era cacciato in tasca tutti i soldi
, che essi, invece di succedersi, s' incrocicchiano tra loro. mazzini, ii-146
loro. mazzini, ii-146: tante credenze s' erano accumulate in quello spazio di tempo
ii-232: tutto il sudiciume che mi s' è accumulato d'intorno. d'annunzio,
di metallo, su cui le offerte s' accumulavano sonando. idem, iv-2-903: l'
ogni cavità, occupava i luoghi profondi, s' accumulava come una cenere fosca. idem
iv-2-1014: l'or rore s' accumulò in quel breve spazio, contro il
i beni ». gilla e di sabbia s' erano accumulate sul sepolcreto. beltra
accùtezza. ammassato; che s' è via via accresciuto; unito.
essere accuratissima. redi, 16-iii-34: s' ingannò altresì l'accuratissimo giovanni sperlingio,
cognizione di prospettiva. tasso, ii-32: s' ella [l'ira] è cagione
marino, 294: contro il sonno s' adira e di se stessa / duolsi piangendo
piangendo e sua pigrizia accusa, / s' aggira, e come stolta, ove la
disse a me: « egli stesso s' accusa: / questi è nembròt, per
/ pur un linguaggio nel mondo non s' usa ». boccaccio, i-349:
però la scoltura e la fonderia egiziaca s' accusano ancor oggi essere state rozzissime.
. negri, 2-544: il camiciotto s' apriva sul petto villoso: sotto le maniche
villoso: sotto le maniche, potentemente s' accusavano i muscoli degli omeri e degli
, 3-7 (327): essi s' accusano quante volte nel cospetto degl'intendenti fanno
1-15 (i-170): così follemente s' accusavano di quello che fatto non avevano.
note al malmantile, 665: questo s' intende delle verzicole accusate e mostrate,
sia vero o falso che ginevra tolto / s' abbia il suo amante, io non
. una classe della divisione de'molluschi s' intitola appunto dagli acefali per questo carattere
: eccita una lenta febbre, che s' acerba particolarmente dopo il cibo. quasimodo,
. quasimodo, 61: ecco, s' acerba disumano il transito / d'uccelli di
mostrando di voler uscire di prigione, s' alzino con una acerbezza e con una
ma nel suo verde ancora / verginella s' asconde e vergognosa. idem, 6-ii-163:
acqua è quel primo sugo del quale s' impregna il cocco acerbo. cesarotti, i-115
. manzoni, 1131: qual compagno s' avesse a la sua via / infin d'
: o misera fortuna, i tuoi ingegni s' aguzzano a nuocere a me apparecchiato di
: i frutti,... s' acerbetti son colti anzi che no, lunga
'l natio dolce in quel bel volto s' era, / che vigor dàlie, e
/ ombrato e chiuso il bianco sen s' asconde, / né più si stanno
rotondo, fatto d'un'appendice che s' incastra nell'acetabolo 0 concavità dell'osso
fuor della stanza, agli acetabol folte / s' attengono pietrucole attaccate. =
157: l'achenio del cardo che s' invola. = voce dotta, deriv
aversa acido asprino, / che non so s' agresto o vino. montanari, i-493
alcali non bolliva, né dagli acidi s' acquagliava. targioni tozzetti, 12-3-
bocca come un forno e l'acido urico s' accumula nel sangue e deposita nelle articolazioni
acidule, per l'apparente loro acidità, s' incontra uno spirito vitriolico volatile che le
si vede. soffici, ii-391: s' impegnava una battaglia che era come l'
succo velenoso e mortale, che oggi s' impiega come analgesico. sannazaro
, e perciò, secondo alcuni, s' è chiamato aconito. ricettario fiorentino, 275
essa, leva via la stanchezza (s' egli è però da credere) a chi
macchie la infamia dinigròe, molta acqua s' affatica. idem, 232: acqua di
ridurre la terra in perfetta spericità, s' ella potessi. savonarola, iii-258:
mia adolescenza, e largo campo mi s' era offerto d'attingere in gran copia da
[s. v.]: s' intende talvolta per acqua pura quella che
si converse. tasso, 13-60: s' alcun già mai tra frondeggianti rive / puro
aperse, / l'aere e la terra s' allegrava, e tacque / per lo
: far acqua è quando l'acqua s' introduce dal di fuori per falle nel bastimento
quella guisa che 'l medesimo senso s' eccita nella palma della mia mano,
piedi, per quelle con lento passo vagando s' andavano. leonardo, 1-88: l'
, stagnante, stagna: immobile che s' impaluda (v. acquamorta).
un'acqua minuta e cheta che tutta s' impinguava nella terra. boccaccio, dee
/ giù si versò. l'acqua s' udia cadere / col suono ora d'un
. lippi, 6-67: e quivi s' empie infino al gorgozzule, / e
sempre mai capace, / ma pur s' intende acqua e non tempesta: / perch'
un filo / di paglia, e s' affoga in un bicchiere / d'acqua.
72: per mala guardia lo fuoco s' accende: « all'acqua! all'acqua
gli eventi. salviati, 7-3-13: s' io vo a babboriveggoli, io non ci
ci ho / a pensar più; s' io stento, io ho mantello / a
salutare. lippi, 7-4: s' avvezzi a ber del vino appoco appoco,
il parroco aveva sfogato il veleno. s' eran sfogati tutti quanti e s'eran messi
veleno. s'eran sfogati tutti quanti e s' eran messi d'accordo. -valere
], si è, conspergor: dove s' intende, gittarsi l'acqua benedetta con
quanto a vizi avea tutti quelli che s' incontrano sulla strada di un soldato di
a. f. doni, 3-57: s' ella s'amalasse, la fa stufare
f. doni, 3-57: s'ella s' amalasse, la fa stufare in una
acqua dura. trinci, 1-215: s' adacquino [gli agrumi] ogni volta che
bove da una parte, ma quello s' impunta, sicché il carro prima rallenta,
di vetro ben turato: e questa s' intenda acqua verde semplicemente. -acqua
dette acidule per l'apparente loro acidità s' incontra uno spirito vitriolico volatile che le
/ si sta fitta, e sì s' acquacchia / vergognosa, / paurosa, /
dice ancora dalla plebe pacchiare; e s' intende, mangiare con un certo acquacchiato
del cielo pallido. cicognani, 9-12: s' era distratto a guardare un'acquafòrte lì
di soddisfazione. calvino, 1-465: s' alzò, andò all'acquaio, bevve
. borgese, 2-52: la grandine s' abbattè sfasciandosi appena a terra in un
: tutti i guardiani furono desti: « s' è udito un tonfo come uno che
acquamarina. cellini, 534: mi s' era scordato uno smalto, che si domanda
persone). manzoni, 332: s' acquartierò nel monastero della novalesa, dove
de roberto, 236: i volontari s' acquartierarono... nei corridoi del primo
. tenca, 1-94: il classicismo s' era acquartierato in tutto quanto v'ha
regionale caratteristica. burchiello, 36: s' al ber t'aumili, / un bicchier
semplice acquaticcio. marino, i-21: s' io dico « greco », egli intende
non lo impedisca; che chi vi s' acquatta / a tutti gli altri vizi dà
, o del luogo dove dorme e s' acquatta la vipera. l. bellini,
lor viaggi le formicole... ei s' acquatta a bocca aperta come morto e
giusti, ii-398: mentre i mille vociferatori s' acquattavano, abbiamo proceduto sempre a fronte
. viani, 19-399: le scimmie s' acquattavano negli alberi cavi, le rane
nera verdura i pomi ton- deggiano e s' acquattano all'alitare delle vespe. fracchia,
vespe. fracchia, 857: s' acquattano [i funghi] nelle cavità polverose
quasi avesse presentito il suo grido, s' era voltata. calvino, 1-21: rimise
: rimise in terra il rospo che s' andò subito ad acquattare tra le foglie.
): ferrer, appena seduto, s' era chinato per avvertire il vicario, che
acquattata. bocchelli, 1-68: egli s' era rifugiato, dalla chiesa, sul
di pioggia violenta e copiosa (che s' abbatte d'improvviso e non dura molto
vendemmia, più che non si conviene s' immollino, a necessità quelle pigeremo. burchiello
e belli, / come i cedemi s' abbiano e i limoni. collodi, 256
poi si esaurivano in un'ora e s' usciva a sguazzare per i viottoli.
molte piante... se non s' aiutano e provveggono di molto umido acqueo
è chiamato acquerello, migliore o peggiore s' ama. ma da sapere è,
fine, incessante, rabbiosa, che s' infiltrava da per tutto, che arrivava
della fonte di follo nica s' interrano fino a mezzo i muschi che si
g. villani, 11-81: e così s' acquetaro le loro discordie sotto il bastone
tanto popolo con tante offensioni e tempeste s' acquetasse così lievemente. petrarca, 129-6:
duo poggi siede ombrosa valle, ivi s' acqueta l'alma sbigottita. giov.
, 1-231: la tempesta cessò, s' acquetò 'l mare. giacomini, 1-44
/ stanco di saettare, / amor s' acqueta. idem, 14-47: ben
di romore, ma presto quel romore s' acqueta, e non se ne fa altro
torrente / gli schermi opposti e vi s' acqueta e passa. manzoni, pr.
che le passioni destano nell'anima, s' acquieta presso di lui in un dolce fantasticare
ma che il vento per un minuto s' acqueti, ecco gli uccelli cinguettare,
trillare, fischiare. ungaretti, viii-19: s' acqueti per un attimo, / nella
castiglione, 375: esso medesimo già s' era acquetato di morire. l.
a lui boorte: a quel che s' abbia / di me disposto il ciel,
, moderazione, ritegno: chi non s' acqueta alla parola di dio, crederà
tanto più forte, in quanto che s' affatica indarno a trovare le vere cause di
pinelli. fra giordano, 5-331: s' io considero che petizione fu questa
onore del mondo, né i celestiali regni s' acquistano senza affanno. 3
: or di'a fra dolcin dunque che s' armi, /... / sì
: se tu vedessi un topo che s' acquistasse ragione e podestà sopra gli altri
confessione, ma un nuovo peccato mortale s' acquisterebbe. petrarca, 59-15: ma
59-15: ma perché ben morendo onor s' acquista, / per morte né per
che 'n molti anni a gran pena s' acquista! boccaccio, i-426: oimè,
idem, i-143: l'uomo che s' acquista la stima di una donna, di
filosofia. tommaseo- rigutini, 171: s' acquista, con l'umiltà, elevatezza;
piuttosto i sensi propri di questa voce s' hanno a chiamare più varii di quelli dell'
idem, 279-16: le cose che s' acquistan per affanno / più caramente ritener
sanza gran perché né sanza come / s' acquista e perde buona fama e nome
.: fra tutte cose, delle quali s' acquista alcuna cosa, niuna è miglior
che fai? / tempo perduto non s' acquista mai. -acquistare campo,
bar etti, i-239: quando un sospetto s' impossessa del cervello d'un uomo
'n tutt'i suoi pensier piange e s' attrista [ecc.]. cecco d'
morire. idem, 239: chi non s' arrischia non acquista. =
113: la paura è quella che s' ha di perdere l'acquistato d nuovo
s. v.]: i giovani s' imaginano che la gloria e la popolarità
si hanno, si desiano e non s' amano, per essere d'altri.
subsisto », /... / s' aperse in nuovi amor l'eterno amore
6-3-3: un acquitrino ancora, / che s' è scoperto sotto, apre la casa
senza guinzale allor pompiglio / a sever s' avventò con acro piglio. ariosto, 35-71
il giovane, 9-602: buon per me s' io t'avessi in libertà / conosciuto
2-248: lo sguardo... s' acuì fra le ciglia per riconoscerlo. palazzeschi
verso il cielo, le orecchie frementi s' acuirono come lame e aderirono al collo.
acuminato non è della lingua parlata; s' applica d'ordinario alle forme architettoniche. ferro
tra le sporgenze acuminate dei macigni, s' intravede il gran precipizio del baratro.
: io non so se l'acustica s' abbia un fenomeno più curioso e più singolare
. mattioli, 1-60: al che s' aggiunge l'acutezza del sapore. b.
e deltarimmetica, sacrosanta a'pitagorici, s' induce a proferire quelle arguzie morali tanto
, non andava molto in la, e s' impicciava in certe sua fantasticaggini vendicative,
tutto 'l numero delle percosse la metà s' accordano a battere unitamente. parini, vii-28
pagina bianca. bontempelli, 4-109: s' affannava a battere con le due mani
/ e spiri ogni sospir ch'ai cor s' aduna. palladio volgar., 1-34
grossi [gli agli], massimamente se s' adacqui e sia marcito. galileo,
leopardi, iii-136: tla sulla] non s' adacqua, né se le fa intorno
3-175 = in un momento di silenzio s' udì il chioccolìo dei rigagnoli che adacquavano
frondi ingiunca: / ivi senza pensier s' adagia e dorme. monti, 11-834
: indi raccolti / dentro la tenda s' adagiàr su i seggi. foscolo, ii-2-522
del gesù stuccate / su le nubi s' adagia. d'annunzio, iv- 1-73
: chiese il tè al servo; e s' adagiò d'innanzi al caminetto, per
della tunica, sul quale il gattino s' era comodamente adagiato leccandosi i baffi con orribile
borgese, 6-55: sopra un'onda che s' adagia s'accavalla un'altra onda.
6-55: sopra un'onda che s'adagia s' accavalla un'altra onda. slataper,
slataper, 1-162: come il corpo s' adagia avidamente sulla terra! le braccia si
durano. negri, 2-731: la valle s' adagia, bionda di grano maturo,
, ii-463: un quadrato di sole s' adagiava davanti alla finestra della cucina,
morbidezza odorante, pastosa, che dolcemente s' adagia per l'aria. ungaretti, i-i7
tenca, 1-85: ora l'europa s' affatica tutta quanta in cerca d'una filosofia
all'ostro..., e molto s' adagiano del vento a tramontana. guinizelli
altra vita, / e 'n adagiarsi ciascun s' assottiglia / come regnasse qui senza finita
raccoglie: / batte col remo qualunque s' adagia. vellutello [inf., 3-111
col remo batte quelle che al montar s' adagiano e tardan troppo. ariosto,
. ariosto, 14-116: che qualunque s' adagia, il re d'algiere, /
e degli avvertimenti,... s' io non so che cosa sieno i colori
un poco di mosto cotto affinché non s' abbronzi, e si vadi scaldando
., 17 (292): quando s' abbatteva a passare per qualche paese,
.. era uscito fuori dall'acqua e s' era adagio adagio arrampicato fin sulla spiaggia
/ colà dentro securo il fòro argante / s' ap- piatteria da le vostr'alte posse
e appressata a'lioni, fa che essi s' arrovesciano con la gola aperta: e
adamantini nodi annodarono che egli di nulla s' accorgesse. berni, 37-8: (
, ii-479: la serenità adamantina / che s' inarca su i ghiacciai dell'enne /
iv- 1-698: una serenità quasi adamantina s' incurvava su la campagna sazia di acque
]: è un altro ornamento, che s' appella raddoppiamento, il quale si fa
già sé non abandona. / pria s' adastia al ben fare, ancora che li
): ed or [il core] s' è fatto per troppo adastare / di
g. villani, 3-3: sempre s' adastiavano ed erano in continua guerra insieme
all'altro non porti invidia, e s' adastino. = comp. di astio
è l'uso / di nutrice s' adatta, e tu le prendi. marino
meglio; ma più difficile far che s' adattino l'una all'altra. carducci,
essi, per usanza continua, sempre s' adattano gli accidenti nocivi e, molto
. buonarroti il giovane, 9-287: s' odon di nuovi casi e varie storie,
fra giordano, 3-290: queste parole proposte s' adattano coll'articolo ch'avemo cominciato,
principio della primavera, sicché il tempo s' adattava alla guerra. boccaccio, iv-119
. boccaccio, iv-119: la fantasia s' adatta ad ogni cosa, e le buone
c. dati, i-383: qui s' adatta quel che disse galeno, che i
/ per l'angusto sentier a gir s' adatta. foscolo, v-408: i
i poeti in ogni paese ed età s' adattano al secolo, da che l'
all'impiego di monatti e d'apparitori non s' adattavano generalmente che uomini sui quali l'
prima impregnati di luce, finché non s' adattarono alla penombra. panzini, i-79:
cui bisognava adattarsi. palazzeschi, i-299: s' era adattato a tutti i mestieri per
inganno / che panfil fatto aveva ben s' adava. giov. cavalcanti, 131:
, 7 (119): ecco: s' è avvisto di qualche cosa. [
rimane al suo paese, il pensiero s' imbeve senza addarsene di ciò che lo percuote
macinò troppo alto, e a metà s' addiede dello sbaglio. 2. darsi
coloro che, in que'due giorni, s' erano addati a urlare o a
uomo dimanda quali opere e'conviene o s' addà alla femmina, noi di- cemo
soprawesta], però che quella s' adà a lui, non a te.
per l'innanzi, o che meglio s' affacevano alle varie inclinazioni degli umori,
umori,... que'tali luoghi s' elessero per loro abitazione. =
, 11-34: la virtù dell'erbe s' addebolisce dopo due o tre anni.
fiorenti / giovani intorno ad un cinghiai s' addensa / per investirlo. cuoco,
che essi, invece di succedersi, s' incrocicchiano tra loro. arici, 124:
ma in quei mesi fatali mi s' addensarono intorno a turbine sciagure,
tentò di perdersi nella folla che s' addensava all'ingresso della stazione.
di orrore vago, misteriosissimo, che s' addensava nell'estremo fondo del mio essere
.. occupava i luoghi profondi, s' accumulava come una cenere fosca, s'
s'accumulava come una cenere fosca, s' addensava come ima moltitudine tacita. negri,
tacita. negri, 1-816: s' addensa / la nebbia incontro all'imminente notte
ojetti, i-463: dopo l'incursione s' addensava sulla laguna un temporale estivo.
in nuvole, che là in cielo s' addensano, fin che sbattuta dai venti
di rado / qualcuno passa / su parigi s' addensa / un oscuro colore / di
, 1-iii-607: sulla famiglia di lei s' addensavano minaccie e pericoli oscuri. idem
idem, 9-31: una fosca dolcezza azzurra s' è addensata sul candore della terra nella
. d. bartóli, 28-54: s' addentino [le ruote] l'una l'
di legnami lavorati, che incastra o s' interna dentro un'intaccatura, e serve a
leopardi, i-520: un secolo il quale s' intreccia e addentella col seguente. nievo
, ii-124: intanto le moltitudini non s' addentrano nelle intenzioni: afferrano l'apparenza delle
commendatizie d'un reverendo padre di venezia s' era addentrato nelle grazie di qualche cardinale.
tratti si schiarivano in tremolìi luminosi la barca s' addentrò nel labirinto dei canali. civinini
passo morbido di vento / [aprile] s' è addentrato pei vicoli contorti. comisso
addesiare '. dicesi delle femmine quando s' abbigliano con singoiar cura, quasi per rendersi
riprendeva: e tutto faceva perché eglino s' addestrassino e non istes- sino oziosi.
lotte. caro, 7-962: altri s' addestra a sventolar l'insegne. galileo,
un dato argomento. svevo, 3-854: s' addestrava in moltipliche e addizioni. d'
ne'prati / senz'erba, ove s' addestrano fanciulli / liberi al calcio.
il poco cervello che le era rimasto s' era addestrato a pensare accanitamente quella cosa,
., 25 (435): s' esibì di prender la giovine in casa,
leonardo, 1-326: si come il ferro s' amiginisce sanza esercizio, e l'acqua
e l'acqua si putrefà o nel freddo s' addiaccia, così lo 'ngegnio sanza esercizio
sospirava ridendo, come colui che accaldato s' addiaccia pian piano nel mare.
soffermarmi a ragionare, e la vecchia s' affaccendava a farmi dar addietro, ecco
strade il galoppo d'un cavallo che s' awicinava. verga, i-160: allorché
adietro. g. villani, 5-22: s' era pacificato colla chiesa, e venuto
consigli fermarono l'intenzione a fare quello s' ad- domandava dagli ambasciadori. trattato dei
sarebbe ragione di giustizia che... s' addoman- dasse vendetta di tanti mali.
per la qual cosa al postutto non s' addimanda il letame fresco. fioretti,
dagioni sì potea troppo ben tacere, ma s' egli allora avesse taciuto e non detta
l'addomandagioni / fatte a ser paladin dove s' attende. = deriv. da
giacomo da lentini, 7-9: e s' altri m'adomanda ched agio eo,
scarlattine, che ancora esse da dommasco s' addomandano [cioè, le dommaschine]
addomandavano occhi. boterò, i-345: città s' addomanda una ragunanza d'uomini ridotti insieme
meati comuni, che appresso i greci anastomosi s' addi- mandano. leopardi, 15-47:
che cosa è questa / che morte s' addimanda? = comp. rafforzativo
li addimandati soccorsi con gli altri aiuti s' aggiungano. 2. chiamato (
che di forme e di suoni il cor s' appaga; / o primavera de la
da li amici dicendo: addio; che s' intende: a dio t'accomando o
, 1-311: datoci l'addio, s' allontana: la ricerco con gli occhi,
quel sol punto... / s' era congiunto, in quell'ultimo addio.
dire essermi venuta la gotta, la quale s' è contentata per ora di limitarsi alla
e addio pace, i due galli s' azzuffano e si cavano gli occhi con le
frastorna / la tua memoria; un filo s' addipana. / ne tengo ancora un
buonarroti il giovane, 10-908: non mi s' addice entrare in simil cosa. magalotti
un orto di semplici, dove ogni pianta s' addice. monti, 18-592: or
possa, / e il farlo mi s' addica. colletta, i-182: le querele
. foscolo, v-34: alle donne s' addice il piangere, agu uomini la rimembranza
tommaseo-rigutini, 1147: e i discorsi s' addicono o non s'addicono,
i discorsi s'addicono o non s' addicono, non in quanto vengono più o
, perché nel giudizio di ciò che s' addice o no, spesse volte il mondo
, 8-131: ogni ozioso indugio ti s' addice, o mese de'pensierosi tramonti.
discorsi di nessuno e che ormai gli s' addiceva il comodo proprio, perché non c'
rampogne, / effusioni soverchie, non s' addicono. ungaretti, ix-18: solo
ix-18: solo ai fanciulli i sogni s' addirebbero: / posseggono la grazia del
ligure, ora a galla, gli s' addiceva. emanuelli, 1-41: un bel
venere idalia; e i sacerdoti / gli s' addissero in prima. colletta, 1-34
. bellini, 5-1- 245: s' han da fare i muscoli anco di pezzi
(588): « se mi s' accostava un passo di più », soggiunse
sui deboli di tutto il male che s' immaginava gli avessero fatto gli altri.
.. ma non tanto come egli s' era immaginato: le montagne poi, cupe
contraria parte / giovane ramo, e s' addirizza in parte. trinci, 1-166:
grossa canna fitta in terra, alla quale s' addrizzi il germoglio dell'innesto. giusti
6-48: lasciarono l'assedio e francamente s' addirizzar© contro a'pisani e'sanesi per combattere
per mare e i cavalieri per terra s' addirizzò [il re] alla loiera
tiri in nostro favore, e sempre s' addirizzi la narrazione al nostro proposito.
un sasso afferra, / a teucro s' addirizza, e di ferirlo / rinfiammava il
): l'uomo a cui renzo s' indirizzava, era un agiato abitante del contorno
presto addirizza / che dal timor gli s' arricciano i peli. = comp.
petrarca, 7-7: per cosa mirabile s' addita / chi voi far d'elicona nascer
addita, / dell'anime che dio s' ha fatte amiche ». buti [par
, / né degli antichi pregi ornai s' addita / altra memoria che l'incendio
, ed io ti prometto di vincerlo, s' è un male od una tentazione.
, /... / che s' arde e poi rivene. latini, rettor
perché addiviene? tasso, 8-3-1285: ma s' adivien che per molti anni invecchi,
che per molti anni invecchi, / s' empie [la pianta] di rughe,
il risultato. svevo, 3-854: s' addestrava in moltipliche e addizioni. deledda,
pareti delle stanze, e in tal caso s' allarganograzione. et aprono del tutto distesi.
aggiungere '); come termine dell'aritmetica s' è diffuso dal fr. addition (
piene le borse, per comprare mercanzia, s' addobbò d'una veste, in forma
cipri convenia portare / un giovanetto che s' era addobbato, / e vuol mostrare in
: ché quel destrier, che più s' orna e s'addobba / di briglia
quel destrier, che più s'orna e s' addobba / di briglia d'oro e
di quell'epoca quante volte il sipario s' alzava su di un addobbatissimo salotto alla turca
al descriver queste loro stanze; / che s' io vi pongo addobbi un po'ordinari
in viso e mantene, / tuttor s' addoblan, tant'àn di piagenza.
: ben me ne vorrìa partire / s' unque lo potesse fare; / m'ado-
: perché piange la plebe? onde s' addoglia? pirandello, 7-969: [l'
10-147: la cosa arida e dura non s' addolca, e diventa arrendevole, se
7-1 (168): e quando paris s' avvide che gli sguardi di elena s'
s'avvide che gli sguardi di elena s' addolciavano colli suoi, molto si rallegra
ima specie di sorriso. s' addolcì. girando il capo vidi alla mia
nemico or ché non miri? / oh s' udir tu 'l potessi, oh come
testi fiorentini, 191: in questo tempo s' adolciscie l'aire in ciasquna regione,
. panciatichi, 211: come il tempo s' addolcisce un poco, abbiamo una mano
capo della vite], si palpeggi e s' addolcisca colle mani, tirandolo abbasso tanto
/ d'ogni suo ben si lagna e s' addolora. dossi, 29: se
pane, composto e mescolato con altro, s' è avuto in usanza. lastri,
, son migliori degli altri, e s' addomesticano come i nidiacei, e ben spesso
, né per cultura che se li facci s' addomesticano. m. adriani,
transazioni è giocoforza ammettere che qualsiasi rivoluzionarismo s' addomestica e compromette. 3.
non conversi [il principe] né s' addomestichi con ogni sorte di persone.
a lungo. marino, ii-374: s' è voluto tanto addomesticar con me,
io m'era. foscolo, v-183: s' addomesticava alle prime; benché con gli
uniformità. mazzini, ii-50: poi s' addomesticavano a poco a poco conquistati dall'amorevolezza
carnale e voluttuario; perché al buon padre s' è ad- donato il spirito. idem
. viani, 4-103: alzandosi, s' addoppò in un pastrano nero larghissimo.
corpo delle parole, per antico costume s' esprime nella scrittura, segnando sano, nome
gli è fatto danno, più gravemente s' adira; ché la doglia s'addoppia
più gravemente s'adira; ché la doglia s' addoppia quando da colui, da cui
. petrarca, v-1-22: or conven che s' accenda ogni mio zelo, / sì
sola, / anzi parlando teco sì s' addoppia, / ch'a lo sfogar s'
s'addoppia, / ch'a lo sfogar s' annoda ne la gola. arrighetto,
credo che le loro forze contra noi s' addoppieranno. ottimo, iii-615: l'
dispogliata è la terra, e già s' attrista / in sul venir del rio novembre
montale, 1-39: sgorgo che non s' addoppia, -ed or fa vivo / un
querulo / fanciuilo che per la strada s' attarda: / ella, severa, addoppia
servizio. -servizio a doppio? -come s' intende questo addoppio? -quando con una sol'
posta la guancia sopra la guamacca, s' addormentò. dante, vita nuova, 12
. idem, purg., 32-68: s' io potessi ritrar come assonnaro / li
senza addormentarsi aspetta che gli altri s' addormentino nella casa. fioretti, xxi-998
protettrice tronco tra le labbra, lucia s' addormentò d'un sonno perfetto e tranquillo.
: dopo un lungo rivoltarsi, finalmente s' addormentò, e cominciò a fare i più
casa. tombari, ii-191: e s' addormenta di gusto col suono dell'acqua
delle nostre menti, le quali leggiermente s' addormentano nelle sue lusinghe, giudico mai
dalla sua professione di medico, gli s' erano quasi addormentati in fondo all'anima
tommaseo [s. v.]: s' addormenta un processo, un lavoro,
, 2-225: un'ansa dove il fiume s' addormenta e quasi s'impaluda. palazzeschi
dove il fiume s'addormenta e quasi s' impaluda. palazzeschi, 4-15: s'infuriano
quasi s'impaluda. palazzeschi, 4-15: s' infuriano [i rigagnoli], straripano
subito l'addormenta. marino, 12-61: s' a l'esca la torpedine s'aventa
: s'a l'esca la torpedine s' aventa / toccando l'amo e penetrando il
virtù, né permise che la città s' annighittisse nell'ozio. magalotti, 9-1-196:
salutato, e che in letto prezioso s' addorma, e bea con coppa bella
: bassa il romore e la gente s' adorme. petrarca, 264-63: questo
od in proterva rissa mal domito / stanco s' addorme con le pugna / serrate e
somiglia a quello di un pargolo che s' addorma pieno di leggero latte. negri,
canto. baldini, 3-155: so chi s' addorme prima, e di dopo,
sovente il padre mio, ch'ora s' addorme / sotto un bel marmo nell'estremo
buona speranza fomentato e nutrito, in dio s' addormì. 2. tr.
il petto ov'odio e amor mai non s' addorme. idem, 661: la
grandi alberi antichi / il mio cuore s' addorme e si riposa. montale, 1-47
di lasciare il canneto / stento che pare s' addorma. gatto, 32: s'
s'addorma. gatto, 32: s' addorme la campagna / di limoni e d'
fiori del campo a stelo a stelo / s' addorme, a velo a velo /
fanno, / addossandosi a lei, s' ella s'arresta. bibbia volgar.,
/ addossandosi a lei, s'ella s' arresta. bibbia volgar., vi-434:
, o si copre di paglia, s' ingegna come può. pascoli, 757:
nubi al suono / del nembo, nera s' addossava al rane. svevo, 3-657
di corsa chiamandola per nome ed essa s' addossò alla parete per aspettarmi. negri,
2-907: avanzi di frane a cui s' addossano casupole dove non si sa come
. bartoli, 5-33: e come uomo s' addossi, in ristoramento della sua natura
continovo accresceva forza..., s' arrendé liberamente alla sua misericordia. bande
o di farne sembiante, ma ciascuno s' ingegnava di piacerle. idem, dee.
di nuovo la deposizione al piazza, s' andò di nuovo addosso all'infelice mora
41): il demonio, il quale s' ingegna di storpiare ogni bene, gli
fisico, medico, perché i medici s' addottorano ancora in filosofia. leggi di
1266: figuratamente per celia diciamo: s' è addottorato nell'arte degli imbrogli,
scienza della ciarla. pirandello, 7-152: s' era recato a studiare per addottorarsi in
questo lor politico esercizio / alla mission già s' era appa recchiato / per
insegne ora qua, ora là; ora s' addrappellano, ora si partono. =
33-44: già eran desti e l'ora s' ap pressava, / che
un addrizzo, -lei diceva, e s' alzava, si toglieva il cappotto, si
, / sopra la qual doppio lume s' addua. buti [par., 7-6
., 7-6]: doppio lume s' addua; cioè doppio splendore s'addoppia.
doppio lume s'addua; cioè doppio splendore s' addoppia. vellutello [par.,
, come il poeta vuole inferire che s' era fatto il lume e lo splendore
f a noi sua breve luce / s' asconde, e 'l sonno eterna notte
dì m'adduce, / cresce, qualor s' invia / per partirsi da noi l'
petrarca, 29-10: e se pur s' arma talor a dolersi / l'anima a
, 43: chiose letterali, dove s' aducon tutte somiglianze e concordanze di molti altri
ove soggiorna / a gran piacere, s' aduce, a suo gran danno, /
sì come il sole al cui esser s' adduce / lo calore e la luce /
adduttore, lo stesso che adducitore: s' usa da'notomisti come aggiunto di muscolo che
loro, se così nell'altro mondo s' ama come in questo! niuna pena di
, sì tocca l'equatore, e perciò s' adequa il dì con la notte.
ogni parte adegui. caro, 5-1165: s' adeguaron tonde / si dileguàr le nubi
, 11-33: e parte sotto macchine s' appiatta / che fan riparo al grandinar de'
al grand'atride / più di grado s' adegui e di possanza. leopardi, 1-23
], / e spesso al ver s' adegua, / né si dilegua pria,
., 12-131: la mano ad accertar s' aiuta, / e cerca e truova
che m'asseta / di dolce disiar s' adempia meglio. boccaccio, i-13: e
comanderai, gentilissima donna, sanza fallo s' adempierà. scala del paradiso, 9
. monti, 8-723: quanto or dico s' adempia, e non fia vano,
attuarsi. iacopone, 30-51: e s' egli è omo che voi predecare, /
i'son venuto al punto ch'or s' adempie / la vision ch'io fe'pochi
sarà che la promessa a me fatta s' adempia? idem, iv-114: favella
disio: niuna cosa sarà che non s' adempia, solo che si possa. ottimo
, senza spirito di fortitudine, non s' adempie. fioretti, xxi-983 (45
promessa. savonarola, iii-504: tutto s' adempierà quel che io v'ho detto,
2-15: ma prima fa mestier che iulio s' armi / sì che di nostra fama
e già considero / che 'l cor s' adempia di pensier più lepidi. machiavelli
, 13-71: padre e signor, s' al popol tuo piovesti / già le dolci
questi / gli stessi essempi: e s' ineguale è il merto, / adempi di
non si vuole trarre sangue affi asini quando s' aderbano, perciò che hanno poco sangue
iv-2-810: la fiammella d'una candela s' inclina sotto il vento e sembra distaccarsi
ma disfatto in essa, tanto le s' incorpora, e con inseparabile aderenza delle
: sì come l'occhio nostro non s' aderse / in alto, fisso alle cose
gli stolti gastigamento, ma alla lor via s' adergono. carducci, 281: luce
/ su l'ali de la vita anco s' aderge / a te l'anima mia
cavallo al fren ribelle: / ei s' immerge ne la notte, / ei s'
s'immerge ne la notte, / ei s' aderge in vèr le stelle. panzini
parve che essa [la chiesa] s' identificasse con la società corrotta, meschina
37-4: sangue 'n tempestade / chi non s' aderisce a tesse [= te,
/ e sua potenza mostri a chi s' aderpe, / quello cotale in italia
su per la rota aderpi- cando / s' andavan con le man con tutto ingegno,
le altrui resistenze, i più alteri s' accorgono meno, quando sia sollecitata la
dolcissime questi cotali mercatanti [esse] s' ingegnano d'adescare e di trarre nel
. tasso, 4-26: prendi, s' esser potrà, goffredo a l'esca /
margine della strada,... s' accomodano gli elmi in capo, innastano la
alla pleura. verga, 4-361: non s' avevano ancora indizii d'ulcerazione; l'
adesivo, agg. che aderisce, che s' attacca; che favorisce l'adesione.
battoli, 25-358: non so come s' acconciano la coscienza quegli, che.
c. dati, 7-1: il già s' è fuggito, né più s'incontra;
il già s'è fuggito, né più s' incontra; l'adesso vola, né
, non si bagnano, dal che s' ha egli preso il nome. domenichi
di un capello, ai quali ramoscelli s' attaccano pinnolette o foglioline romboidali d'un bel
., 19-100: intra siestri e chiavari s' adima / una fiumana bella. buti
una fiumana bella. buti, 2-454: s' adima, cioè va a basso.
: l'altra [massa dell'aria] s' adima, ed al terren s'accosta
] s'adima, ed al terren s' accosta. l. bellini, i-84:
ma tanto è capra quella, che s' adima, / quanto è capra quell'altra
dame, / che a passi velocissimi s' affrettano / nel gran consesso. pindemonte
sotto la gola. calvino, 1-76: s' era abbandonato [l'uomo grasso]
rivolge a lui / o fa contesa o s' adira con esso? dante, 63-24
l'anima folle, che al suo mal s' ingegna, / com'ella è bella
tira, / incontro a sé s' adira, / c'ha fatto il foco
grazia, 8: lo buono amico, s' elli è schernito, più gravemente s'
s'elli è schernito, più gravemente s' aira. albertano volgar., 1-39:
l'adirato quando resterà di adirarsi, allora s' adirerà verso di sé. petrarca,
conforto; onde la mente stolta / s' adira e piange; e così in pena
dolor vinta, / mentre piangendo allor seco s' adira, / sciolta dal sonno
la mansuetudine] hanno... s' adirano per quelle cose e contro a quelle
m'adiro. tasso, 679: facilmente s' adira, / facilmente si placa;
campanella, i-227: il peccator triste s' adira, / dibatte i denti, e
, ma fanciullo; / se talvolta s' adira, / sol co'doni si placa
volando gli uccelli con la medesima ingenuità s' adirò con l'opera, e disse:
la bella / teco del lungo repugnar s' adira; / già la man che
meno che adirarsi contro. l'amico s' adira con l'amico, 11 padrone
sta adirato col figliuolo; il nemico s' adira contro il nemico, il re contro
. / non freme così 'l mar quando s' adira. machiavelli, 48: e
45- 112: come soglion, s' eolo s'adira / contra nettuno, al
112: come soglion, s'eolo s' adira / contra nettuno, al lito
/ così un rumor che corre e che s' aggira. campanella, 1062: io
., 30-1-12: a'serpenti adirati s' enfia il collo; de'cani arrabbiati
c'ò a vicina: / ch'ella s' è acorta ch'io t'amo,
della balia] dee l'uomo guardare s' ella è bene insegnata e di buon aire
della propria reputazione, che essendo irati s' adiravano ancora più, però ch'erano
adito m'impetra al capitano, / s' hai, come pare, alma cortese e
... / tale egli intorno spia s' adito alcuno, / piano od erto
solamente che l'originai di mia mano s' abbrugi, per non dare adito all'altrui
mia adolescenza, e largo campo mi s' era offerto d'attingere in gran copia da
queste sono le scienzie che la magia s' have eletta per me adiutóri e compagne,
popolo, secondo che egli è adizzato, s' adira. ariosto, 4-46: or
140-7: e quando la miriam, come s' adizza / e travolge e digrigna la
(come le lamelle dei funghi quando s' inseriscono sul gambo per tutta la loro
, 8-124: alcinoo sol di lui s' avvide, / e l'adocchiò, sedendogli
]: se ben t'adocchio, cioè s' io ben ti veggio, sicch'io
mente per lo viso, / dove spesso s' aocchia un mal contento; / poi
. ». ariosto, 28-56: ben s' adocchiar, ma non ne fer sembiante
qual è colui ch'adocchia e s' argumenta / di vedere eclissar nata
mia adolescenza, e largo campo mi s' era offerto d'attignere in gran copia da
: ora, se innanzi a me nulla s' aombra, / non ti maravigliar più
: ecco la notte; el ciel tutto s' imbruna, / e gli alti monti
ch'era il campo amico al fin s' accorse, / che tutto intorno il ciel
e par che poi squallido il ciel s' adombre / agli accenti agli incendi,
il fico verde e bianco / precipite s' adombra. 2. figur.
la specie intelligibile più alta che egli s' abbia possuto formar della divinità; e non
de'popoli rozzi e indisciplinati, non s' è astenuta la scrittura d'adombrare de'
esser può che mi conforte, / s' in parte l'amarezza non mi sgombra /
uomini e singolarmente mirabile..., s' ei non l'avesse fatto vittorioso?
, per ogni passo simile a quello s' adombrano e spaventano. marino, 277:
delfante, tanto quei miseri governi d'allora s' adombravano d'ogni ricordo che potesse guidarci
saputo da me, perché questa gente s' aombra di tutto. nievo, 102
: una sensibilità così squisita, che s' aombra, si turba al più piccolo
mie domande più d'uno aombri e s' impunti e recalcitri furiosamente. linati,
8-74: questo cavallo... che s' aombra nitrendo su torlo di questo deserto
: ed adombrato il ciel par che s' anneri / sott'un immenso nuvolo di
, aombrato da quel funebre squallore, s' era tratto indietro, arricciando il naso
, 11-19: nostra virtù che di leggier s' adona, / non spermentar con l'
. villani, 6-79: e così s' adonò la rabbia dell'ingrato e superbo popolo
= dal fr. ant. adonner e s' adonner 1 sottomettere, sottomettersi, cedere
non sperimentare nostra virtù, la qual s' adona, quasi s'inchina e non può
, la qual s'adona, quasi s' inchina e non può resistere »; e
voglia esperimentar la nostra virtù, che volentier s' ad- dona, la qual leggiermente s'
s'ad- dona, la qual leggiermente s' addà e condescende al male ».
gioia mi dona / che lo me'cor s' adona / a le'sempre servire
e il suolo ove biancheggia, ove s' inostra / di gigli, e rose,
. foscolo, xv-2-148: ma s' ei vuole adoneggiare ha da trovarsi egli
, i quali con la sola professione s' aonestano, ma a quelli che con le
opere risplendono. bisticci, 300: s' erano assai aonestati... di non
stimava] che per l'una tutela s' aonestasse l'altra, e più forza avesse
. b. davanzati, i-17: tiberio s' aonestò di proporne quattro de'pretori e
sottomettersi; ma si adontano segretamente, s' alienano dall'educatore, e covano nell'
v.]: chi è in colpa s' adonta di certe lodi perché le sospetta
un po'di quell'indole sdegnosa che s' adonta d'ogni minimo che. d'annunzio
, 37-27: quelle cose sopra le quali s' adopera questa arte et il savere ch'
, ché sapienza co molte altre virtù s' aoperanno, dove e quando e come sarà
lo 'ngegno e la 'ndustria dell'artefice s' adopera, sì come è il comporre
da certaldo, 332: ancora s' appartiene al giudice d'essere pia toso;
esser feroce. marino, i-112: s' io sto cheto, non v'è chi
. nievo, 61: nessuno s' era mai sognato di dirmi dove fosse il
e lo 'ngegno. petrarca, 126-15: s' egli è pur mio destino, /
destino, / e 'l cielo in ciò s' adopra, / ch'amor quest'occhi
vedere l'ira degl'iddii quanto contra noi s' adopra, e quanto i fortunosi fati
. sacchetti, ii-188: ciò che s' adopera in questa vita, s'adopera o
ciò che s'adopera in questa vita, s' adopera o naturalmente, o civilmente,
essere. alberti, 191: tucti s' adoperano quasi da natura loro sia in
che invidiano l'altrui fama, e che s' ado- prano di sorgere su l'altrui
con pari ardore e con insistenza pari, s' ado- prano per produr l'effetto contrario
(229):... s' adoperano all'effetto contrario]. idem,
233): intanto i benevoli più attivi s' adopravano a far fare il luogo chiesto
chiusa bottega alla lucerna, / e s' affretta, e s'adopra / di fornir
lucerna, / e s'affretta, e s' adopra / di fornir l'opra anzi
gratuito nella scuola... quanti s' adopravano intorno all'istruzione degli allievi,
adopravano intorno all'istruzione degli allievi, s' adopravano non retribuiti. settembrini, 1-16:
11 suddito colla frode o col delitto s' adoperava a conseguire quello che gli era
pascoli, 73: quella macchia! s' adopra a lavarla / il mare infinito;
chietto... che la madre s' adopera invano a chetare. 3
cognato a che partito per sua stoltizia s' era messa. = deriv.
messo. sacchetti, 109-43: e comecché s' andasse la cosa, affatappiato o aoppiato
sinisgalli, 4-99: soltanto quando s' inginocchia sulla balaustra per comunicarsi, sol
. negri, 2-900: il vecchio s' inginocchia... richiama, ora,
essendo dio spirito, quanto uno effetto s' aprossima più alla sua causa, più participa
di quella. e però quanto uno più s' accosta a dio che è spirito,
a dio che è spirito, qui s' intende adorare in spirito e non adorare in
vede in effetto la divinità; e quella s' admira, adora ed obbedisce. campanella
iii-234: anco ogni sfera in ciel s' atterra / a riverire, ad adorar tal
in fano, sì che ben per me s' adori / pur ch'i'possa purgar
e veritate. segneri, i-iio: s' inginocchiavano intorno a cristo in sembianza di
l'atto nel quale i tre pellegrini s' inchinarono e fecero offerta al redentore aspettato
bembo, 1-112: a cittadinesca vita s' adordina, nelle onorate bisogne della sua
ariosto, 6-71: l'adornamento che s' aggira sopra / la bella porta e sporge
con fina leanza / lo mio cor s' umelia / e servo là 'v'è tutto
. segni, 1-48: quello che epifonema s' appella, alcuno lo definirebbe locuzione adomante
/ ramo di foglia verde a noi s' asconde / se non se in lauro,
baretti, 1-47: cascando nel fango s' imbratta la ricchissima veste,...
31-10: nel gran fior discendeva che s' adoma / di tante foglie. ugurgieri
ugurgieri, 30: già la reina bella s' adomò di nobili vesti- menta, e
crescendo procedeva, così di mirabile bellezza s' adornava. idem, i-510: così andando
, che del bel nome di colui s' adoma che prima del diserto comandò penitenza
più la sua vista, / di rose s' adornò il capo e il fronte.
sangue e con mal'arti / non s' adornò d'ambiziosi fregi. marino, 7-235
per farsi cara al caro amante / s' adorna, il sen s'ingemma, il
amante / s'adorna, il sen s' ingemma, il crin s'infiora. morando
, il sen s'ingemma, il crin s' infiora. morando, iii-231: uscito
canta: / dei perduti smeraldi il suol s' ammanta; / di novelli zaffir s'
s'ammanta; / di novelli zaffir s' adoma il cielo. battista, iii-402:
il tuo terren natale / a te s' adorna, ed al tuo piede in tanto
sulla terra che alle prime carezze primaverili s' adomava come una sposa. paolieri, 2-228
in opera d'armi con molta valentia s' adomavano. = lat. adórnàre
con quel fero desio ch'ai cor s' accese, / mirando gli atti per mio
121: il grande palazzo regale / s' innalza sul mare, / magnifico, /
anti- stio e m. suilio, s' avacciò l'adottamento di domizio. adottando
giulio cesare] non avendo alcun figliuolo, s' adottò in figliuolo ottaviano. seneca
questi] adottato dalla famiglia de'calderini s' assise il nome di quella famiglia.
10-114: e del grido del popolo s' acorge, / che non adula al re
prima, perché i principi e i giodici s' accorgano de gli errori che fanno,
tenca, 1-62: quanto alla letteratura, s' acconciò, come sempre, nell'ultimo
per mano del sacerdote, imprecando che s' era adultera se gli rompano gl'intestini,
era adultera se gli rompano gl'intestini, s' era pudica si salvi. carletti,
devuta, / al giogo maritai già s' avvicina. segneri, iii- 1-39
da lui né dall'amor ch'a lor s' intrea, / per sua bontate il
, che doglia mi solevano dare, s' adunassono dinanzi dagli occhi della mente mia.
donne con donne e uomini con uomini s' adunino a cotale tristizia, molte donne s'
s'adunino a cotale tristizia, molte donne s' adu- naro colà dove questa beatrice piangea
, / anche di qua nuova schiera s' auna. idem, inf., 4-94
par., 33-20: in te s' aduna / quantunque in creatura è di
, 250: e in tutti i campi s' adunano le schiere dell'uomini. m
esempio dal popolo di parigi, tantosto s' adunarono in arme. boccaccio, dee.
2-70]: sì come le persone s' adunano intorno a chi porta novella di
pace, significata per l'olivo, così s' adunavano quelle anime, per la maraviglia
a me. tasso, 10-16: s' aduna e stringe / l'aer d'intorno
cinge. idem, 13-4: qui s' adunan le streghe, ed il suo vago
verdi sponde / in profondo canal l'acqua s' aduna. campanella, 864: qui
: su dunque, se larghezza in voi s' aduna. d. bartoli, i-424
ampia tavola è questa, a cui s' aduna / quanto mai per aspetto e per
adunano. giusti, ii-294: poi s' adunarono in folla ad aspettarli la sera.
: le imagini de'grandi in cui s' aduna / quantunque è del buon seme a'
/ la bùccina, che il popolo s' aduni! idem, iv-2-415: i presentimenti
favorite da quel silenzio medesimo in cui s' adunavano tante forme estinte di nostra umanità.
umanità. bocchelli, 1-iii-715: quando s' aduna sulla pianura sconfinata, inevitabile,
montale, 1-108: sfugge il chiarore e s' aduna / sovra eminenze e fiondi.
veggiam, quando col tauro il sol s' aduna. = lat. adunare (
da l'alte nubi a la città s' inchina, / quando di non so donde
fra 'l campo e le mura a lei s' oppone. idem, 8-6-1564: veggio
. 1827 (217): altri invece s' affretta a diverre la serratura del banco
scender convien esser tardo, / sì che s' ausi un poco in prima il senso
che debbino soprastare alquanto, tanto che s' avezzino, imperoché ogni dura cosa si sopporta
sopporta meglio poi che l'uomo vi s' è ausato, che nel principio. vellutello
vuole che 'l senso de l'odorato s' ausi un poco al tristo fiato che
: per una certa adustione del sole s' ammalano [gli ulivi] di davi o
un vaso. idem, 275: s' inostra / adusto nuvoletto a sole estivo.
6-21: gli antichi che di poesia s' intendevano, ed anche popoli meno antichi,
/ nell'aere dolce che dal sol s' allegra. cino, iv-148 (2-5)
: suoni grandissimi d'arme per taire s' udivano. fiore di filosofi, 189:
stia ristrecta et arsa da'freddi, allora s' indugi e aspettisi l'aire temperata.
l'aire temperata. idem, 290: s' e'fossino freschi et belli, stimarei
dell'aria, lo spazio in cui s' aggirano o stanno sospesi i corpi più leggieri
della balia] dee l'uomo guardare s' ella è bene insegnata e di buon