vecchi maliziosi, che si mettono a ruzzare colla lepre, per poi aggrancirla.
a danni reciproci, ma anco per ruzzare e fare il chiasso. s'aizzano
con una voglia di far mattie, di ruzzare. 3. brillo, alterato
allora da me, ei continuava a ruzzare innanzi alla finestra, con ima grazia
nel senso di esuberante, che vuol ruzzare, detto per lo più di giovani »
molte volte interviene in questo, come nel ruzzare o scherzare, che l'uno batte
[il gatto] sul tavolo a ruzzare, poiché egli fa mille buffonerie!
d'un giuoco: è un disattento ruzzare con le mani fra gli oggetti colorati.
spezie, sia quell'erba che per ruzzare con essa volentieri le gatte si chiama
; volteggiare; sgambettare, saltellare, ruzzare. delle colombe, 2-343: se
i topi ballano '. i ragazzi sogliono ruzzare alla libera e far il maestro
): incominciò a cianciare e a ruzzare con lui, a baciarlo e abbracciarlo,
uno ora l'altro chiamando, cominciò a ruzzare; e quindi levato in piede,
. sfrenarsi in corse, in salti; ruzzare (con partic. riferimento ad animali
smodata, facinorosa, si radunava a ruzzare e a giuocare nello slargo davanti il fondaco
una voglia di far mattie, di ruzzare. -con riferimento ad animali.
esprimersi in quanto bambino; giocare, ruzzare. dante, purg., 16-87
: poco più in là don peppino vede ruzzare un bel pelliccione: gli si accosta
rivolo. ruzare, v. ruzzare. ruzèlla, v. rozella
che canta. = deverb. da ruzzare. ruzzaiòlo1, agg. che ama
razzaioli. = denv. da ruzzare. ruzzaiòlo2, sm. region.
riscontrava. = deriv. da ruzzare. ruzzaménto, sm. ant
. = nome d'azione da ruzzare. ruzzante (pari. pres.
ruzzante (pari. pres. di ruzzare), agg. (ruzante).
fu beolco detto n ruzzante. ruzzare (ruzare), intr. giocare rumorosamente
l'uno ora paltro chiamando, cominciò a ruzzare. dominici, 1-144: con sue
una voglia di far mattie, di ruzzare. -sostant. caporali, lxv-82
nasale e strascicata « hai sempre voglia di ruzzare ». -scherz. picchiare,
medesimo, ma non ho tempo da ruzzare. -motteggiare, controbattere a insulti
con il damo / un pochino a ruzzare. de roberto, 161: lasciata la
6-442: chi sa come si divertiranno a ruzzare in un letto così buffo e così
329: per modo che di quello dolce ruzzare gemina ingravido. piccolomini, 2-14:
che nelle scritture è spesso simboleggiato col ruzzare e trescar disonesto di moglie infedele.
fame o voglia di picchiarsi e di ruzzare. -per estens. rivaleggiare,
, non l'avrieno sì lungamente lasciato ruzzare fuor di briglia. -ruzzare indietro
e di felicità. il privarsene era un ruzzare indietro da capo. -ruzzare in
proverbi toscani, 128: i ragazzi sogliono ruzzare alla libera e far casa del diavolo
cervello. = deriv. da ruzzare, come forma femm. sostant. del
stesso. = deverb. da ruzzare. salvini, 13-237: da
menava al giardin pubblico, dove potevamo ruzzare cogli altri giovincelli senza scomparire. carducci
smattìi). tose. scherzare, ruzzare. giuliani, i-483: in capo
. nieri, 3-210: 'smatriare': ruzzare, fare le ruzze. = comp
, smodata, facinorosa, si radunava a ruzzare e a giuocare nello slargo davanti il
4-6-41: quando lo veggo qualche volta ruzzare con donna, muoio di vergogna.
saltellare, per lo più per gioco; ruzzare. - anche di animali.
che nelle scritture è spesso simboleggiato col ruzzare, e trescar disonesto di moglie infedele.
vuol partire. 2. sgambettare, ruzzare. linati, 25-113: il garzonetto
a una chiassosa e allegra animazione, ruzzare. fra giordano [redi]:
e quell'altra zuzzerellona è sempre a ruzzare colle bambine. non ti vergogni zuzzerellone di