la rozzezza di quei naturali scherzi col ruvido di quegli abbozzi, che il tutto
/ s'ammanta e cinge al crin ruvido velo; / ma nel moto de gli
a case accapannate / da un vento muto ruvido di brina. = part
vicino, l'accarezzo sul tronco, ruvido, solido, certo. idem,
.. quali coll'accento aspro e ruvido l'arrugginiscono. parini, giorno, iv-240
.. non hanno quell'afro e ruvido sapore, che si sente in tutti
. = deriv. da grezzo * ruvido, scabro '. aggraziato e
monti. beccaria, i-438: un pane ruvido e nero, l'acqua sovente torbida
; il maschio è più aspro, più ruvido, più leggeri, manco chiaro e
, 229: quali coll'accento aspro e ruvido l'arrugginiscono [la lingua],
parlare. idem, 484: quanto era ruvido e brontolone il vecchio negoziante, altrettanto
s'ammanta, e cinge al crin ruvido velo. idem, 18-36: ogn'altra
quale abbia assai dell'aspro e del ruvido, ritiene tanto o quanto d'asprezza,
correggere ciò che v'ha di troppo ruvido e generale nelle massime di stato.
e correggere ciò che v'ha di troppo ruvido e generale nelle massime di stato.
scabrosa un arco opaco / e di ruvido tofo a la caverna / fa testugine e
idem, 5-52: quel maledetto e ruvido e salvatico / ed aspro più che
, formato sul lat. rudis 4 ruvido, duro '. arruffamatasse, sm
, 229: quali coll'accento aspro e ruvido l'arruginiscono [la scrittura santa]
l'arruvidire, il divenire ruvido. tommaseo [s. v.
, arruvidisci e antividi). rendere ruvido. - al rifl.: divenire
. - al rifl.: divenire ruvido, scabro. - anche al figur.
mani arruvidiscono. = deriv. da ruvido (v.). arsacetina
aretino, iii-215: certo in l'abito ruvido dinota, / e in la persona
asprito, agg. reso aspro, ruvido, scabro; indurito. viani
superi, asprissimo e asperrimo). ruvido al tatto, scabro; irto, ispido
229: quali coll'accento aspro e ruvido l'arruginiscono [la sacra scrittura],
la crocetta. che rimase sul muricciuolo ruvido, asserpolata, leggera. =
pelame lungo, o raso, o ruvido; sono forti e intelligenti e posseggono
in cima di selvaggio ermo dirupo / suo ruvido moschetto il pastor spiana / contro
bietolóso, agg. letter. rosso e ruvido (come la barbabietola)
la rozzezza di quei naturali scherzi col ruvido di quegli abbozzi, che il tutto
. fagiuoli, 3-6-92: voi di ruvido pelo di cammello / povera portavate orrida
superficie d'un corpo, che lo rende ruvido. cento fino ai primi anni del
agg. ant. nodoso; scabro, ruvido. boccaccio, v-240: era
. col senso di * grezzo, ruvido, rozzo, aspro, duro '(
nievo, 484: quanto era ruvido e brontolone il vecchio negoziante, altrettanto
passato. 3. figur. ruvido; severo, rigido; sgarbato,
5. raro. scabro al tatto, ruvido. alvaro, 4-35: non parlo
2. che nasce da un animo ruvido e aspro; che rivela un atteggiamento
cader come un ribaldo. -mostrarsi ruvido, severo, austero. caro,
sativa), con fusto eretto, ruvido e peloso negli stati giovanili, liscio,
sf. canovàccia). panno grosso, ruvido, di canapa (e viene per
le opere sue ch'egli sia il più ruvido, arrischiato e capone uomo del mondo
consisteva in un paio di pantaloni di ruvido panno, a destra color grigio,
incontro così tozzo tarchiato, un po'ruvido nel moto della persona e nel vestito
, 186-12: ennio di quel cantò ruvido carme. ariosto, 36-22: serberò
scabrosa un arco opaco / e di ruvido tofo a la caverna / fa testugine
(cicer arietinum), con fusto ruvido, assai ramificato (soprattutto verso la
, col muso sottile; ha pelame ruvido e giallognolo, misto superior
solevi più trattabile che cera, or più ruvido mi pari che la più alta rovere
scabrosa un arco opaco / e di ruvido tofo a la caverna / fa testu-
chiuso dall'un capo con un piano niente ruvido, niente scabro, ma liscio e
, agg. raro. di cilicio; ruvido, grossolano. panzini, ii-390:
colline dell'africa orientale, di pelame ruvido, bruno scuro con una macchia bianca
scabrosa un arco opaco / e di ruvido tofo a la caverna / fa testugine
insetti. anche lo stropicciamento di corpo ruvido e pungente produce cocciuole; anco il
prigionieri] in un paio di pantaloni di ruvido panno,... un giustacuore
suono di necessità deve essere duro e ruvido, e l'uso dello strumento incomodò
, denso, aspro, duro e ruvido sasso. carducci, 827: continui,
il faggio e il frassino / ed il ruvido comio. 2. il legno
di corteccia grossa: avere un aspetto ruvido, poco socievole, burbero. abba
si possa. tasso, 4-46: ruvido in atti, ed in costumi è tale
2. medie. rumore secco, ruvido, interciso che si percepisce imprimendo movimenti
/ s'ammanta, e cinge al crin ruvido velo. fed. della valle,
la crosta a chi rincresce di sentirsi ruvido: 4 semel abbas, semper abbas '
senza delicatezza; in modo brusco, ruvido, senza gradazioni, senza sfumature;
bragia e crudigni. 2. ruvido, poco morbido (in particolare: la
frutici o alberetti), fogliame sviluppato, ruvido, scabro per peli rigidi; fiori
, nevosa falda, / falda in ruvido sen d'alpe canuta / per lunga
lieve e liscio (e si contrappone a ruvido, grossolano); morbido, sottile
correggere ciò che sentiva d'asprigno e ruvido nel suo fare. 4.
un aspetto vegetale anche il lunghissimo e ruvido pelame, frastagliato e fronzuto, che
: tutto fra poco si farà più ruvido, / fiorirà l'onda di più cupe
, / quando, deposto il suo ruvido spoglio, / ringiovenito alteramente, al sole
). rendere meno rozzo, meno ruvido e scabro; dare una prima sbozzatura;
lingua / voria altro stile e non ruvido carme. ariosto, 42-41: triema
. d. bartoli, 9-24-2-28: un ruvido sacco le macere e disparute membra mi
comp. da dis-con valore di separazione e ruvido (v.). dissabbiatóre
cui mal la via contende / questo ruvido panno, il cor m'afferri. berchet
fur sì cari / come l'arnese ruvido ch'io porto. roberti, vi-46:
sono esteriormente spinosi, o con pelo ruvido a guisa degli echini. =
catarrina della famiglia cercopitechi, con pelame ruvido di colore rosso-aranciato acceso; ha gli
. 7. ant. divenire ruvido, scabro. salvini, 6-23:
esecrabile, che col suo tetro e ruvido infrascamento fu simbolo della criminosa reità che
; il suo fusto è quadrangolare, ruvido, simile a quello dello aprastro,
foglie grosse e pelose e fusto ruvido, così chiamata perché le sue radici
le fasce / del giogo d'apennin ruvido e torbo, / che de tacque di
biondiccie, con quella giubba militare di ruvido panno da sotto la quale scaturiva la
lombi, vestito di felpa capranica. ruvido, ingroppato al collo come un capestro.
michelstaedter, 401: perciò se freddo e ruvido io ti sembri, / ma tu
. de sanctis, 9-44: morgante è ruvido, stima tutto il mondo un fico
altro doveva essere stato sempre grigio e ruvido. moravia, vii-31: invece di agnese
saldo, penetrante (il dente); ruvido, setoloso, folto (capelli e
essere a pelo liscio o a pelo ruvido. ojetti, i-500: quelli irrequieti
con corpo alquanto piccolo, pelo ruvido o liscio, per lo più pezzato,
digiuna, / dirò con questo stil ruvido e frale / alcuna parte de l'
, non cresce troppo, è più ruvido, scabroso e più giallo. tasso,
scopa, ove tu fenda / il suo ruvido tronco, un cristallino / umor distilla
un aspetto vegetale anche il lunghissimo e ruvido pelame, frastagliato e fronzuto, che si
non così facilmente allor che passa / del ruvido villan la falce adunca / tra il
, non grosso, tondo, articulato, ruvido, e alto più pace di
e alemanni / da leman, fiume ruvido corrente. bocchelli, 1-iii-158: succedeva
giudice del podestà, il quale era un ruvido uomo, prestamente da parte menatolo,
all'altre vocali, l'ha più ruvido e forte: come in 'glauco'e
/ un aspro, un rozo, un ruvido consorte, / inculto, irsuto,
sottofamiglia camosci; hanno pelame denso e ruvido, bruno rossastro nella parte superiore e
7. l'aspetto più o meno ruvido di una superficie. -in partic.
assume un aspetto più o meno granuloso, ruvido o fine. -grana del bozzolo:
con molti nocciolini. 2. ruvido, scabro (una superficie e, in
una sostanza). -per estens.: ruvido, scabro (una superficie);
che contiene granuli (una sostanza); ruvido, scabro (una superficie).
piglia le grattapugie o un pannuccio / ruvido, e netta bene ogni cantuccio. biringuccio
10. assol. essere ispido, ruvido al tatto (il pelo di un
vili e modi plebei, con viso ruvido e con parole sgraziate, chi potrà
3. fatto di tessuto grossolano, ruvido, crudo. cicognani, 2-208:
2. increspato, raggrinzito, ruvido. -anche: appassito, avvizzito (
2. increspato, raggrinzito, ruvido, scabroso. c. bartoli,
odore appetitoso. -granuloso, grezzo, ruvido (un impasto di calce, di
pelle troppo bianca. -folto, ruvido, ispido (il pelo); spesso
privo di leggerezza. 2. ruvido, scabro (un tessuto, una stoffa
2. coperto di incrostazioni, grommoso, ruvido; spiccano sulle distese chiare, alcune
1-7: son le sue gote e 'l ruvido mostaccio / da mandarvi i cazzotti in
pulci, 5-52: quel maladetto e ruvido e salvatico / ed aspro più che
, sf. tessuto chiaro, grezzo e ruvido, prodotto con le fibre d'abaca
il ieracio maggiore produce il suo fusto ruvido, rosseggiante, spinoso, e concavo.
amanti,... vestiti di ruvido sacco, cinti con ignobile fune. l
. significavano che egli sarebbe inliberale, ruvido ed inumano. marcellino, 2-27:
sviluppate, arti alti, pelame ruvido e scuro. = voce dotta
a case accapannate / da un vento muto ruvido di brina. 4.
41-141: son critico per questa mattina, ruvido, inciprignito, imperterrito, amaro,
ant. e letter. rendere ruvido al tatto. -anche: rendere ispido
la particella pronom.). diventare ruvido, scabro. tasso, 8-3-1286:
inasprisco, inasprisci). ant. rendere ruvido al tatto, far diventare scabro.
). ant. diventare scabro, ruvido, indurirsi. cavalca, 20-468:
. ant. e letter. reso ruvido al tatto; reso ispido. -
sempre a quel giovine, povero, ruvido, grossolano, colle mani incallite,
per estens. perdere morbidezza, diventare ruvido. tommaseo [s. v.
certo, denso, aspro, duro e ruvido sasso. marino, xiii-141: volpe
figura; son critico per questa mattina, ruvido, inciprignito, imperterrito, amaro,
gemma. 4. strato indurito e ruvido; crosta. campiglio, 1-148:
3. rivestimento indurito e ruvido; crosta, sedimento, gromma.
). rendere aspro, rozzo, ruvido. - anche al figur. passavanti
o divenuto aspro, rozzo, ruvido. - anche al figur. rovani
: vorrebbe staccare il capo dal velluto ruvido della spalliera che le afferra i capelli
], che col suo tetro e ruvido infrascaménto fu simbolo della criminosa reità,
letter. diventare ispido, spinoso, ruvido. -al fìgur.: irritarsi,
colli inondati il nudo sasso / mostrar ruvido e bianco. viviani, v-544: le
chiamata de'scalzi agostiniani, con l'abito ruvido, anche nero, come l'ordine
. i. frugoni, 1-12-144: ruvido sacco e duro fune attorto / e rasa
. figur. ant. rendere duro, ruvido. magalotti, 23-279: io dunque
(irruvidisco, irruvidisci). rendere ruvido e rugoso; screpolare; indurire.
più con la particella pronom. diventar ruvido; indurirsi. tommaseo [s.
dello stile. = denom. da ruvido (v.) col pref. in-
(ant. inruvidito). diventato ruvido e rugoso; screpolato; indurito;
quindi tutto l'altro busto d'uno ruvido satiro uscire della terra. sannazaro, iv-28
-che ha il pelo folto, ruvido, setoloso (un animale).
menta. 5. grezzo, ruvido, grossolano (un tessuto, un
incerto. irto, agg. ruvido, ispido, scomposto, arruffato (
, di spavento. - anche: ruvido, grossolano (un tessuto).
= voce dotta, lat. hirtus * ruvido, ispido '. irtovelluto (irto-velluto
grande statura, con pelame corto e ruvido e coda lunga e sottile. =
agg. (superi, ispidissimo). ruvido, duro, setoloso, irto (
pulci, vii-341: ispido: piovoso, ruvido. bandello, ii- 861:
. scabroso al tatto, non liscio, ruvido (un tessuto, una stoffa,
per entro 'l terreno difettoso e ruvido de'nostri organi corporali. giordani,
persona scontrosa, intrattabile, di carattere ruvido ed irritabile; misantropo. foscolo,
il guardaboschi che era uomo laconico e ruvido negò recisamente che vi fosse una lapide
il parlare, che duro talvolta e ruvido e strepitoso, o pure aperto e languido
sì, ma per maggior fatica sopra un ruvido tronco. 4. sazietà,
paonazza. 3. ant. ruvido, grezzo (un tessuto, una stoffa
). - sostant.: panno ruvido. frezzi, ii-13-73: questo è
lendinèlla1, sf. ant. panno ruvido; tessuto grossolano di lana.
... guarda un lepraccio qualsiasi: ruvido, caldo di sangue e di pelo
80 cm di altezza; ha il pelo ruvido in varie tinte. -levriero italiano:
di dentro tenero, fongoso e leggiermente ruvido, tutto pieno di sottilissimi e ritorti lineamenti
frastagliature; piano, levigato; non ruvido al tatto; non accidentato; teso;
liscóso, agg. letter. ruvido, grezzo, puntuto. filippo
petrarca, 186-14: ennio di quel cantò ruvido carme, / di quest'altro io
: quel primo [guittone] alquanto ruvido e severo, né d'alcuno lume di
-figur. persona dall'aspetto grossolano, ruvido, crudele. pananti, i-356
nostro fare, a volte un po'ruvido e brusco, pareva un fare di gente
, 1-154: io voglio inanzi parer ruvido e malevolo e tristo, che meritarmi il
e manchi per entro 'l terreno difettoso e ruvido de'nostri organi corporali. 7
incontro così tozzo tarchiato, un po'ruvido nel moto della persona e nel vestito
e di mano. idem, 14-503: ruvido in atto e ne 1 costumi,
-telo. filangieri, ii-207: un ruvido manto formava tutto il letto dei fanciulli
a quegli innamorati / qualche suo scherzo ruvido e massiccio. marotta, 1-273: distingueva
? 'nero 'e tpcopó? 'ruvido '. melampsoràcee, sf. plur
] è bianco sudicio, aspro e ruvido per alcune membranuzze dure, le quali
e con la destra / sostien lo scettro ruvido e pesante. m. adriani
araticù] è bianco sudicio, aspro e ruvido per alcune membranuzze dure, le quali
... quando si vuole parlare ruvido, quando piacevole, quando con minaccie,
di misantropia; solitario, scontroso, ruvido di temperamento (e talvolta può avere
misàndropo. casti, 234: lungi ogni ruvido / genio severo / e ogni misantropo
,... con un moccichino ruvido, ingroppato al collo come il capestro
), sf. tipo di tessuto ruvido o vellutato, di lana o, anche
il peccato; quando si vuole parlare ruvido, quando piacevole, quando con minaccie
neghittosa. gioberti, 12-i-241: il costume ruvido di dante, di michelangelo, dell'
morbida, cioè che tiri al vecchio e ruvido. giuseppe da santa maria, ii-38
coma, di colore bruno e di pelame ruvido: i denti canini superiori sono molto
; né alcuni lunghi ciuffi di pelame ruvido bastavano a stabilire un'ideale soluzione fra
scabrosa un arco opaco / e di ruvido tofo a la caverna / fa testugine e
arte mia comperava l'opera di qualche ruvido, sì, ma nerboruto basta -
piglia le grattapugie o un pannuccio / ruvido, e netta bene ogni cantuccio; /
vece gli arma ambe le mani / ruvido fusto, noderoso e torto. caro
colli inondati il nudo sasso / mostrar ruvido e bianco. vincenzo maria di
più grosso, più lungo e più ruvido producono. marchetti, 5-14: quindi pe'
. devasta gli orti e offusca il ruvido verde del cimitero vicino. -deturpare
! dante, che è immaginato uomo ruvido e salvatico, come si conosce egli di
è caratterizzato da pelame molto folto e ruvido, corna corte, mancanti nella femmina
/.;. / sotto a ruvido sacco e laide some / piegava il capo
orrido d'aste. 16. ruvido. g. rucellai, 495:
. fagiuoli, xiii-107: voi di ruvido pelo di cammello / povera portavate orrida
asia; dà una pelliccia con pelo ruvido le cui qualità più scure sono più
di dentro tenero, fongoso e leggiermente ruvido, tutto pieno di sottilissimi e ritorti
civile padron di casa che d'un ruvido contadino. manzini, 12-37: voi,
man sovra il mio braccio. / -che ruvido pannaccio! / - vi porrò il
pannizo), sm. ant. tessuto ruvido e rozzo. lacopone
piglia le grattapugie o un pannuccio / ruvido, e netta bene ogni cantuccio.
sempre a quel giovine, povero, ruvido, grossolano. -soluzione.
. bechi, 2-60: il tenente ruvido e pasticcione del de amicis, sempre
pelo più grosso, più lungo e più ruvido producono. belli, 96: il
contro saccente e presuntuoso, grossolano e ruvido nel tratto, sudicio e sciatto nel
e sull'altra guancia. sentì il ruvido della barba, un sottile odore d'
disprezzo, in modo molto brusco e ruvido. malecarni, lxxxviii-n-27: i'fui
o di diavolo: tessuto robusto e ruvido, costituito da tela grezza di cotone.
valore aggett.): pungente, ruvido. dante, purg., 16-6
, il legno, il ferro hanno del ruvido. cesarotti, 1-xvi-379: achille comandò
. region. mantello di pelo alquanto ruvido. tommaseo, 2-ii-353: tanto era
pergamino2, agg. letter. grinzoso, ruvido, incartapecorito. popini, 31-220
e buono: essere persona di aspetto ruvido e sgraziato, ma di animo buono.
regolata di quella di germania, essendo ruvido l'alemano, corto, tenace della
piaceva di servire quel sornione taccagno e ruvido, del quale andava dicendo intorno le
ha bozzoli di razza grossa o a filo ruvido e men fine; ve ne ha
il pungente de le lenzuola, né il ruvido de la coperta, dormito un pezzo
il peccato; quando si vuole parlare ruvido, quando piacevole. -sm. plur
certo, denso, aspro, duro e ruvido sasso. 2. figur.
ben lavorati piani. -non ruvido al tatto. dolce, 6-57:
il peccato; quando si vuole parlare ruvido, quando piacevole, quando con minaccie
g. giustiniani, lxxx-3-1072: se ben ruvido, però nel negozio procede realmente;
regolata di quella di germania, essendo ruvido l'alemano, corto, tenace della sua
due alberi; un pino nero e ruvido, inghirlandato di glicine e una pianta
quel 1957 apparve su santa maria maggiore ruvido e piovascoso come non se ne vedevano
frutto è ritondo, minuto, scabroso, ruvido e ricoperto da lanugine, del quale
vili e modi plebei, con viso ruvido e con parole sgraziate, chi potrà
con la destra / sostien lo scettro ruvido e pesante. marino, 1-1-69: v'
. figur. uomo scontroso e di carattere ruvido. de amicis, xii-129: mi
del fingerlo, coll'ipocrisia del vestir ruvido, dell'andar contegnoso, del volto
bisogno, e con smeriglio più e meno ruvido ed acqua si stropicciano e si annotano
acqua. fagiuoli, xiii-107: voi di ruvido pelo di cammello / povera portavate orrida
. bracciolini, 5-14-58: d'un ruvido pastor mi rendi ancella, / a me
/ son le sue gote e 'l ruvido mostaccio / da mandarvi i cazzotti in guarnigione
pelame è piuttosto lungo, fitto ma non ruvido. = voce dotta, lat
condannate ai lavori forzati, casacche di ruvido panno, con assuntina che dà ordini
: similmente el verno dimostra el pruno ruvido: e alla primavera vi nasce la rosa
coda lunga e squamosa; pelame talora ruvido, setoloso, aculeato; dentatura con
e coma ridotte e brevi; ha pelame ruvido e fragile; è diffuso sulle ande
che cerchino di penetrarvi (un tessuto ruvido, un corpo villoso, una barba
il pungente de le lenzuola, né il ruvido de la coperta, dormito un pezzo
ortica, un corpo villoso, un tessuto ruvido, un terreno accidentato, una barba
: e quasi lo stesso effetto, ruvido, virile, gli fece il panno della
variati di colore, il corpo è ruvido e macchiato come la schiena. chiabrera
manco regolata di quella di germania, essendo ruvido l'a- lemano, corto, tenace
alla superficie e le conferisce un aspetto ruvido, granuloso. l. bellini,
il ieracio maggiore produce il suo fusto ruvido, rosseggiante, spinoso e concavo, su
con una lama o con un corpo ruvido; passato con uno strumento atto ad
gerg. camicia di tessuto grossolano e ruvido. viani, 19-251: lì ho
. x raschióso, agg. ruvido, ispido. pirandello, 8-66
vino asciutto, austero, amaro, ruvido, aspro o raspante. -sostant
rasposo. raspóso, agg. ruvido al tatto (una superficie, la
: ottenuto dalle semine autunnali, è ruvido e grossolano (quindi inadatto alla produzione
essere un magnano, / brutto, ruvido e villano / da far recere ogni dea
cui scaglie d'argento erano, sovra il ruvido e ronchioso schenale, un gran vecchio
un po'antiquate, la madre col ruvido crespo vedovile e la sorella col cappello
più zoticamente di dante, chi più ruvido e aspro di ser brunetto latini,
de'scalzi agostiniani, con l'abito ruvido, anche nero, come l'ordine principale
vedi, / ella per antiquo sentier per ruvido calle / al puro fonte sacro al
corazza delle bende. -ispido, ruvido, setoloso (i capelli, la barba
lingua / vorìa altro stile e non ruvido carme. tasso, 13-i-924: tu,
dimostra, / quando, deposto il suo ruvido spoglio, / ringiovenito alteramente, al
di giove o nel foro di roma il ruvido tufo dei rostri. cicognani, vi-243
rampicativo delle lucertole, con un rinzaffo ruvido, alla paesana, e pien d'
di un pescatore caprese intento sotto il ruvido battente meriggio a spiare il polpo del
mantello romanesco. -panno romanesco: tessuto ruvido e grossolano (e l'abito confezionato
apritivi e sani. -bitorzoluto, ruvido (il viso, le unghie).
sua giovenca intorno / là dove il chiuse ruvido aratore, / geme le notti,
/ quando una ciotola / di legno ruvido / nel rio tuffavasi / e dispensavasi /
s'ammanta, e cinge al crin ruvido velo. girolamo leopardi, 2-48: che
i stecchi. 17. reso ruvido, duro, calloso da lavori pesanti,
rubro). rùbido, v. ruvido. rubière, sm. numism.
, conoscendo io el mio stile essere ruvido e basso, e avere bisogno de
i tuoi rugosi anni. 3. ruvido, scabro, irregolare per pieghe, piccole
mia nuova vita: speranze labili sopra un ruvido fondo. cassola, 2-369: il
così facilmente allor che passa / del ruvido villan la falce adunca / tra il folto
ruspare. ruspo2, agg. ruvido, granuloso, scabro al tatto.
2. agg. grezzo, ruvido. palazzeschi, 352: mi faceva
riversata. = comp. di ruvido. ruvidatóre, sm. chi
'ruvidatrice') che applica lo smeriglio (ruvido) agli astucci per fiammiferi; ruvidatóre,
. = deriv. da ruvido, col suff. dei nomi d'agente
papille linguali. = deriv. da ruvido. ruvidìspido, agg. letter
ruvidìspido, agg. letter. molto ruvido e ispido. baruffaldi, i-173:
nella polve. = comp. da ruvido e ispido (v.).
componimenti. = deriv. da ruvido. rùvido (ant. ràbido
delle telline, con il guscio di fuori ruvido e di dentro liscio e leggiero.
l cuoio del leon, che sembra / ruvido troppo a belle e dolci membra.
: qualche effetto ancora farà un bianco ruvido. marino, 1-12-120: silvania ho nome
piglia le grattapugie o un pannuccio / ruvido, e netta bene ogni cantuccio. g
il pungente de le lenzuola, né il ruvido de la coperta, dormito un pezzo
bartoli, 2-3-129: coll'ipocrisia del vestir ruvido, del- l'andar contegnoso, del
i-84: àvea [socrate] il volto ruvido, la testa di toro, il
la mano il suo collo freddo e ruvido. -sostant. landino [plinio
pea, 8-156: mi fece senso il ruvido del suo viso. -per
: / son le sue gote e 'l ruvido mostaccio / da mandarvi i cazzotti in
quante ancor'io ne viddi attonite per lo ruvido del mio petto! -duro,
. fagiuoli, xiii-107: voi di ruvido pelo di cammello / povera portavate orrida
piovene, 14-205: il pelo lungo e ruvido... gli spiove [al
case accapannate / da un vento muto ruvido di brina. g. gangi,
quel 1957 apparve su santa maria maggiore ruvido e piovascoso come non se ne vedevano
dargli qualche ordine, in tono alquanto ruvido. bacchelli, 1-ii-75: un urlo atroce
il peccato; quando si vuole parlare ruvido, quando piacevole. -sgradevole all'udito
, 8-374: il suono, ancor che ruvido, / unir vi giova al canto
all'aspro urto, una specie di lungo ruvido scricchio, tutti i nove marinai inglesi
giudice del podestà, il quale era un ruvido uomo, prestamente da parte menatolo,
solevi più trattabile che cera, or più ruvido mi pari che la più alta rovere
colletta, 2-i-37: il generale tugny, ruvido di maniere, aspro di cuore,
: mio padre era buono, ma ruvido. jovine, 282: il guardaboschi,
guardaboschi, che era uomo laconico e ruvido, negò recisamente che vi fosse un
. salvini, 45-19: nulla di ruvido, patirai, ma più benevolo il
ti sollecitava a far qualcosa, rispondesti ruvido: « che c'è tra te e
erano premorte o lo avevano dimenticato nel suo ruvido isolamento. -che induce a comportamenti
l'accesa faccia del cardinale e il ruvido ghigno di frate vemani. -rigido,
altro misfatto e conoscendo il governatore uomo ruvido e severo, deliberò fra sè non gli
, alla forte scossa di quel giudizio ruvido e esagerato e al nuovo spirito critico
, di poco nome; ma aveva un ruvido buon senso, vedeva le cose sotto
/ né graniti né scisti, / il ruvido liberatore / che fulminò 'la bestio:
, / ché non degna tal ben ruvido core. bandello, 1-5 (1-68)
fidava tenendone, che era un mascalzone ruvido e villano. daniello, 35:
arte mia comperava l'opera di qualche ruvido, sì, ma nerboruto bastagio. b
non così facilmente allor che passa i del ruvido villan la falce adunca / tra il
per sempre a quel giovine, povero, ruvido, grossolano, colle mani incallite,
aretino, vi-588: in l'abito ruvido dinota / e in la persona senz'
a quegli innamorati / qualche suo scherzo ruvido e massiccio, 1... i
gentile adulazione, ma è tutto verità, ruvido e bizzarro ancora. 10
petrarca, 186-12: ennio di quel cantò ruvido carme. lorenzo de'medici, 1-6
gravi e sentenziosi; ma quel primo alquanto ruvido e severo, né d'alcuno lume
, conoscendo io el mio stile essere ruvido e basso e avere bisogno de più severa
la lingua / voria altro stile e non ruvido carme. liburnio, 1-55: ruvido
ruvido carme. liburnio, 1-55: ruvido certamente mi pare questo modo nel tralatare
alle fantasie delicate dyoggidì sembra incolto e ruvido anzi che no, ed agli orecchi ammorbiditi
significava, nel suo stile efficace ma ruvido, che per compilare un completo inventario
giù, nell'onfemo, in quel ruvido stato, / peccator e dimon: tutti
. bacchelli, 2-xix-445: un dovere ruvido, disadorno, oscuro, faticoso:
; / le frutta e il pane ruvido 7 e l'erba si divide.
[crusca]: non bea vino ruvido. redi, 16-iv-180: il fiele,
giù. = deriv. da ruvido. ruvìglia, v. rubiglia.
per estens. che ha assunto un aspetto ruvido e opaco con la sabbiatura.
la struttura e l'aspetto granuloso e ruvido tipico dello zucchero in zollette (alcuni
disadorna, confezionato con tessuto grossolano e ruvido o, comunque, di scarso pregio.
vano con un sacconaccio di tela ruvido sulla prora. = acer,
... fa pane zotico e ruvido, ma se ne vive, ma non
tonaca monacale, in partic. di panno ruvido, tipica deg; li ordini mendicanti
: 'saltamacchióni': uomo alto d'aspetto ruvido e con molta forza di gambe.
, orecchie larghe e lunghe, pelame ruvido e ispido, di colore giallo olivastro
127: coperta così di quel ruvido velo pareva una statua sbozzata in creta
costa poco. cicognani, v-1-447: ruvido, ma simpaticissimo; energico e di
si frangono a colpi di martello così ruvido come la scabra e pesante mia lingua
di scabrosità gli appare ogni superficie e ruvido e macchiato vergognosamente il volto più liscio
de'scalzi agostiniani, con l'abito ruvido, anche nero, come l'ordine principale
. frammento irregolare, per lo più ruvido, appuntito e
cuoio del leon, che sembra / ruvido troppo a sì tenere membra. b.
socrate... avea il volto ruvido, la testa di toro, il capo
3. stoffa rozza e grossolana, panno ruvido. pecchio, 2-130: il panno
solo fidandosi del cerusico grassi, uomo ruvido e villano e poco sciente dell'arte,
all'aspro urto, una specie di lungo ruvido scricchio, tutti i nove marinai inglesi
9. bitorzoluto (un frutto); ruvido, rugoso (la non trascurare nulla
il tronco è in sestesso, essendo ruvido, disadatto, deforme, ma perciòch'egli
: vino asciutto, austero, amaro, ruvido, asprocalcina. targioni pozzetti, 12-4-263:
e che non abbia alcuna parte di ruvido, né abbia toccata l'arena: insomma
: cimone, miratelo, selvaggio e ruvido nelle sue maniere, aspro e disobbligante
pea, 8-156: mi fece senso il ruvido del suo viso. cinelli, 2-213
ha mala fama e mal tratto, ruvido, poco cortese in parole, ma
, vedi, / ella per antiquo sentierper ruvido calle / al puro fonte sacro al sacro
stami e pisesso forte, migliore, ruvido, ecc.). stilli,
masch. di setola1. -per estens. ruvido, grezzo e pungente (un tes
... conoscendo il governatore uomo ruvido e severo, deliberò fra sé non
e sentenziosi; ma quel primo alquanto ruvido e severo, né d'alcuno lume di
apertosi et per medio ischiantatose, quale ruvido robure dal fulguratore love fulminante percosso se
atti vili e modi plebei, con viso ruvido e con parole sgraziate, chi potrà
. sgràvio, agg. ant. ruvido. -al figur.: che critica
dal lat. * rugìdus (v. ruvido), col pref. ex-,
era sconcio e ridevole. avea il volto ruvido, la testa di toro, il
socrate] fortuna tenuissima, un volto ruvido, occhi bovini, il naso simo,
bisogno, e con smeriglio più e meno ruvido ed acqua si stropicciano e si annotano
manco regolata di quella di germania, essendo ruvido l'ale- màno, corto, tenace
asside; / le frutta e il pane ruvido / e l'erba si divide,
squallidi in sembiante, in abito irsuto e ruvido, con orribile sopraciglio e atteggiamenti e
che alle fantasie delicate moderne sembra incolto e ruvido, e agli orecchi ammorbiditi da musiche
spaccarella': quella il cui guscio è ruvido, tenero e sottile. = deriv
medesimo tempo, con un grosso e ruvido strofinaccio di sparto, glie l'andavano
il nostro fare, a volte un po'ruvido e brusco, pareva un fare di
2-206: sopra un guancia! di ruvido spinace, / perché ruvida fu col
.. produce il fusto spinoso e ruvido e le frondi simili a quelle dell'
e di curiosità 7. grezzo, ruvido (un tessuto). jahier,
, / quando, deposto il suo ruvido spoglio, / ringiovenito alteramente, al sole
aretino, vi-588: certo in l'abito ruvido dinota, / e in la persona
persona, ed era, dal tronco ruvido, uno sprocco d'inusitato vil'almo
nessuno, tanto da essere 3. ani ruvido al tatto, scabro. squalificato per
irto di peli o di protuberanze; ruvido. ariosto, 8-67: li squalidi
pelle). - per estens.: ruvido e fittamente screpolato. quintiliano volgar
persona, ed era, dal tronco ruvido, uno sprocco d'inusitato vigore.
stoppaccióso, agg. famil. grezzo, ruvido (una stof- fa).
vetrino e discontinuato. -poco ruvido. l. bellini, 5-2-308:
tannino, che gli conferisce un sapore ruvido forte e gradevolmente aspro (un vino
si trattava di una specie di temperóne ruvido « di materia, a pennellate grossolane come
[socrate] fortuna tenuissima, un volto ruvido, occhi bovini, il naso simo
, tanto più mi si mostra ruvido uomo, e quella sua tinta che tiene
comp. dal gr. tqaxég 'ruvido, aspro'e xagjtóg 'frutto'; è registr
, / quando, deposto il suo ruvido spoglio, ringiovenito alteramente, al sole
sillabe pari, perciocché troppo hanno del ruvido, rade volte sono in uso.
così facilmente allor che passa / del ruvido villan la falce adunca / tra il folto
superficie). -per estens.: ruvido; scabro. imperato, 1-27-4:
più grosso, più lungo, e più ruvido producono. g. soderini, ii-221
16. tose. pelo vano: pelo ruvido, presente nelle pelli impiegate per la
i cappellai a quel pelo grosso e ruvido che trovasi nelle pelli, il quale non
tragedia aveano esse posto giù anche quel ruvido e vantatore eroismo. 3
contadino; fatto di tessuto grossolano, ruvido, grezzo. guittone, i-13-78:
grossolana (un indumento), grezzo, ruvido (una stoffa). leonardo
fossero. grafi 5-269: sopra un ruvido sasso, in mezzo ai folti / virgulti
della concordia cristiana amanti, che vestiti di ruvido sacco, cinti con ignobile fune,
, sf. disus. panno grossolano, ruvido; zigrino. di costanzo,
. reso granu loso e ruvido con un processo di zigrinatura (una pelle
legature di libri; panno grossolano, ruvido. stigliani, 1-251: il guarnello
più zoticamente di dante, chi più ruvido e aspro di ser brunetto latini, chi
e di quella pane assai zotico e ruvido. g. soderini, ii-365: la
la saggina macinata fa pane zotico e ruvido, ma se ne vive. moretti,
; ha struttura solida e squadrata, pelo ruvido, colore nero o grigio scuro,
. cavallo di piccola taglia a pelo ruvido e lungo, di indole mite e resistente
e moda che rifiuta lo stile eccessivamente ruvido e trasandato del grunge. la repubblica
da semis 'metà, quasi') e da ruvido. semisalato, agg. sottoposto a