] tra taighe la più verde, e ruma; / e gli cola il rigurgito
; e si gittava con veemenza nella ruma. manzini, 10-188: quasi con calma
funesto, non ultima causa della nostra ruma. foscolo, vii-179: cercai finalmente
bisogna che la fine sia o la ruma della citta..., o che
, la perdita del compagno stimassero loro ruma, istromento della loro servitù, preparazione alla
d'agramante, i immortalò l'alta ruma e 'l danno, / guidasti sì che
della legge, distrazione dalla famiglia, e ruma di tutto il corpo. lottini,
conquassato, / e precipitanno va en ruma: /... / vedemolo en
trappare, / allor dice ch'a ruma / creden vogar van sia. guittone,
, 217: il vecchio tramontano anche lui ruma / qua ne'frondai gridando e farfugliando
irrita ella armi e ire a sua ruma, / misera, e sé destina /
, 217: il vecchio tramontano anche lui ruma / qua ne'frondai gridando e farfugliando
non fusse, anzi glorioso, la ruma della sua patria dietro tirarsi. tesauro,
a succhiare ', denom. da ruma 1 mammella 'col pref. in (
dieci etadi ancora, e già minaccia ruma. filicaia, 2-1-114: ahi,
, 17-843: dalle ardite mani una ruma / gli vien di strali addosso e di
due lance / onde far strage e ruma / d'ogni bella madamina. percolo,
; ahi sorte rea; / tutta ruma et arde insino a i tetti, /
pon trappare, / allor dicen ch'a ruma / creder vogar van sia. giamboni
, non pare / nessuna donn'à ruma / quanto voi bella sia. chiaro davanzati
caucasica compresa fra i fiumi terek e ruma, e staccatasi dall'orda d'oro
6-3: nella tracia polve / giacque ruma immensa / l'italica virtute, onde
pare, / cercat'ò infino a ruma. guinizelli, xxxv-n-474: gentil donzella,
era. 4. prov. ruma, ruma nel pentolo, imbianchino:
4. prov. ruma, ruma nel pentolo, imbianchino: per invitare
trinciare giudizi. carducci, iii-27-359: ruma, ruma nel pentolo, imbianchino.
. carducci, iii-27-359: ruma, ruma nel pentolo, imbianchino.
più diserta, / la più rotta ruma è una scala, / verso di quella
polverose. caro, 12-566: miserabil ruma e strage e strazio / or con
di predicazione non solo è seguita la ruma delle avversarie ed odiose potestadi, ma
perpetua, ma che non minacci presentanea ruma. siri, vn-256: l'abbate
, forte dubitò che questa fosse rultima ruma sua. marco polo volgar., 3-4
alla quale andar non si può senza ruma. tasso, 11-60: aspramente allora
manifestasse ogni cosa al duca con loro totale ruma. agostini, 1-58: chi vuol
, iii-8-9: tralascio una elegia sulla ruma di troia, in cui la rima
voltasi e mena un colpo a gran ruma, / mena a due mano e le
è quel che 'l cor mi rode e ruma, / che 'nfrange tosse e le
di paradiso, avendo compassione a tanta ruma, e della nostra ristaurazione solleciti,
, nel ricongiugnersi insieme farà profondità e ruma nell'argine. idem, 2-577:
/ e giù nell'ampio ventre lo ruma / con sì gran fretta che talor la
sare o mettere in suprizio o in ruma. petrarca, 23-137: nulla ha
li peccati si svanisse et andasse in ruma il mondo, come lo avrebbe fatto se
così i fiorentini, per riscuotere la ruma di quelle tante loro fabriche, hanno
rum2. róma (ant. ruma), sf. lo stato di roma
, non pare / nessuna donn'à ruma / guanto voi bella sia; / non
pare, / cercat'ò mfino a ruma; / grazia e merzé voi sia!
. rinaldeschi, 1-155: non è ruma ne'loro muri né rottura nelle loro
dal lat. ruindsus, deriv. da ruma (v. rovina), con -vepentetica
stato necessario fare per schifare la nostra ruma. calmeta, 83: ognuno
o, per dir più propriamente, la ruma, non essendo poi manco esausto e
e giovanotti. carducci, iii-5-59: ruma il popolo, dà il palagio a sacco
lat. tardo ruinare, denom. da ruma (v. ruina);
al fanciullo, ché li antichi chiamarono ruma la poppa. = voce dotta,
. = voce dotta, lat. ruma 'mammella', analogo a rumen -inis (
, non pare / nessuna donn'à ruma / quanto voi bella sia; / non
pare, / cercat'ò infino a ruma. sacchetti, 137: quella ciprigna,
] tra taighe la più verde e ruma; / e gli cola il rigurgito salmastro
volte fra se stesso il volve e ruma. -assol. gelsi,
attenta alla figura e al panneggiato? / ruma, ruma nel pentolo, imbianchino.
figura e al panneggiato? / ruma, ruma nel pentolo, imbianchino.
(festo), denom. da ruma (v. ruma1).
. da rumis, forma parallela di ruma (v. ruma1) e rumen -inis
dei poppanti, a sua volta da ruma (v. ruma1). ruminale2
di pomici e di sassi / notte e ruma, infusa / di bollenti ruscelli,
non se disligasse e fosse causa de grandissima ruma. -battaglione sacro: reparto tebano
le loro testicciuole imberrettate di cotone su la ruma dell'epopea, della tragedia e della
». bibbiena, 2-12: tutta la ruma cadérla sopra me: per che mi
di ben si spolpa / e a trista ruma par disposto ». buri, 2-578
supplichevolmente chiesegli aiuto per iscansare l'imminente ruma. manzoni, fermo e lucia,
, per poi cader con più fatai ruma. d'annunzio, v-1-199: il tonfo
di grossissime palle con stragge, e ruma d'ambi gli esserciti. 4
pare, / cercat'ò infino a ruma; / grazia e merzé voi sia!
, 3-59: allora anco immatura / la ruma d'italia, anco sdegnosi / eravam