un agnello che quando è tempo so anche ruggire. carducci, 527: egli [
gli animali] fanno questi suoni: ruggire di leoni, anitrire di cavalli, belare
tu non udirai ragliare gli asini, ruggire i porci, urlare i lupi,
abbaiare i cani, arabbiare gli orsi, ruggire i leoni. 2. iperb
hanno dato i gas asfissianti per non farlo ruggire. baldini, i-12: non pensavo
gli animali] fanno questi suoni: ruggire di leoni, anitrire di cavalli, belare
de amicis, ii-382: par di sentire ruggire di sotto le batterie, o di
, ii-382: sempre par di sentire ruggire di sotto le batterie, o di
muse, e raglia per esse credendo di ruggire, e salta, e corvetta e
, ii-67: nel suo ventre convulso / ruggire s'udì la lussuria / come rombo
, in tale figurazione: dopo il ruggire spaventevole del leone, mettere il guaito
animale). -in partic.: ruggire; bramire; urlare; ululare;
prima fremeva sommessamente - poi cominciò a ruggire e mi sbrana. -nitrire.
un animale). -in partic.: ruggire; nitrire; muggire; mugghiare;
sole; di notte, vi si sente ruggire la superbia del leone, fischiar la
: stridere, gracchiare; urlare, ruggire, ecc. libro di sydrac,
, in tale figurazione: dopo il ruggire spaventevole del leone, mettere il guaito
. d'annunzio, ii-950: sol ruggire udivo la fornace / imperterrita. moravia
domenico guerrazzi avea pur allora finito di ruggire con byroniano imposta- mento il suo grande
cosa da tempi barbari e da farmi ruggire e inferocire. palazzeschi, 3-250:
di redenzione: fra quello squittire e ruggire e soffiare d'intorno, sembrava fossero
cosa da tempi barbari e da farmi ruggire e inferocire. = voce dotta,
su li loro cardini, facessero alcuno ruggire, qual più aguto e qual più
nell'operare. cesari, ii-184: questo ruggire mi tira in
su li loro cardini, facessero alcuno ruggire, qual più aguto e qual più grave
: questo suono era il mormorare o ruggire..., mosso dalla lingua
, come il bramire dei cervi o il ruggire delle belve. cecco d'
. 2. per estens. ruggire; ululare. -anche sostant. leggenda
guaire. -per estens.: muggire; ruggire; belare; gemere, tubare.
ordinatamente il gentile scrollarsi ai fiori, il ruggire cupo alle grotte e l'immenso fragore
cosa da tempi barbari e da farmi ruggire e inferocire. ghislanzoni, 8-7:
da prò 'davanti ^ e fugére 1 ruggire '. profumaménto, sm.
, e raglia per esse credendo di ruggire. tommaseo, 11-200: se alla mediocrità
mutamento di genere. roggire (ruggire), intr. (roggisco, roggisci
. { rùgghio, rugghi). ruggire con ferocia (per lo più con riferimento
essere. = probabile incrocio di ruggire con mugghiare (v.).
. ant. e letter. ruggire (il leone). boiardo,
pecore. = var. metaplasmatica di ruggire, sul modello di rugghiare.
rier. = deriv. da ruggire, sul modello di furibondo. ruggiménto
. = nome d'azione da ruggire. rugghiare, intr. (
potuto tornii la voglia di sentir urlare e ruggire un orso, almeno all'aperto.
cosa da tempi barbari e da farmi ruggire e inferocire. rovani, 1-142: catilina
, mi è anzi cagione e campo a ruggire anche contro loro. socci, ii-1-689
personaggio 'belva', il clacson che lo fa ruggire han da essere celati dentro un gioco
la città cominciava a scuotersi, a ruggire sordamente. 5. gemere profondamente
i-283: le femmine, che udirono il ruggire / de i morituri, ignude,
gambe che si piantano e quell'ansare e ruggire. 6. vociare,
quell'inferno confuso di angosce che sentiva ruggire per la prima volta in cuore.
città la strage / or vicina a ruggire, or dileguarsi / nelle confuse lontananze
degli uccelli, 23: quando sentirai ruggire il ventre dell'uccello o sonare, dàgli
avviamento, e il motore cominciò a ruggire. cancogni, 19: come ruggiva
su li loro cardini, facessero alcuno ruggire, qual più aguto e qual più
dante, 1-341: egli udì riserrare e ruggire la porta al serrare com'eìla fecie
. = nome d'agente da ruggire \ rughétta, v. ruchetta2
bugire e deriv., v. ruggire e deriv. bugliaménto, sm
= deriv. probabilmente dall'incrocio di ruggire con mugliare (v.),
da rugére per rugìre (v. ruggire). ràglio1, sm.
. il garrir degli uccelli e il ruggire delle fiere ». pasquinate romane,
poeta del sangue che solletica e fa ruggire la belva immane che sta accovacciata nell'
quanto potranno cognoscere quello che sia da ruggire e che sia similmente da seguitare. antonio
, 4-43: siccome non si può ruggire dalla mattina alla sera, per settimane,
barbaro poeta del sangue che solletica e fa ruggire la belva immane che sta accovacciata nell'
: incomincionno tutti a strìdare e a ruggire co'denti inverso di lui. ugurgieri,
(i topi, i pipistrelli); ruggire (le belve); ululare (
1-3: questi hanno questi suoni: ruggire di leoni, anitrire di cavalli, belare
amico, è vero? a ruggire gli scalpelli di due tagli, cioè che
formi la voglia di sentir urlare e ruggire un orso, almeno all'aperto;