metteva su la sponda della culla una mano rude. idem, iv-1-862: quel raccapriccio
le maniche rimboccate fa da sé un rude massaggio per prevenire i congelamenti.
or disciolti / (e il verde vigor rude / ci allaccia i malleoli / c'
.. quest'impeto nuovo, questa rude animalità del possesso in me, questo improvviso
i-95: anime fragili e delicate che il rude contatto de la folla umana offende sì
, ii-878: odo l'appello / rude, il commiato, il grido.
suoi tanti imitatori e seguaci: è la rude favella della sua fede. soffici,
1-29: tu [inverno] l'architettura rude / / rifai dei monti; tu
, 44: l'arco di mattone è rude sul pilastro quadrato. alvaro, 2-18
guisa di strumenti, imitando l'arpeggio rude della chitarra.
sue reazioni, e più o meno rude. morante, 2-170: con me,
appena sgrossato, rozzo, grossolano, rude, sgraziato nei modi. -al figur
. michelstaedter, 179: dopo un rude lavoro di tre giorni e tre notti il
la mia finestra guarda la campagna rude, affacciandomi mi sono sentito attraversare da un
. austèrus, dal gr. aùatyjpóg * rude, aspro '(connesso con auoq
in queste [rime] affettata la rude audacia dei traslati, delle ima- gini
2. atto da bruto; comportamento rude, incivile, senza riguardo o delicatezza
rinfac ciare (in modo rude, con durezza); contestare
limitare tutto il campo poetico alla espressione rude o immediata della passione o del senso
, ritrosi, impennati a foggia rude, a maniera ricca. capòccia1 (
puote andar carco; e, in rude sacco avvolti / ne gravò le mie spalle
duellanti in campo chiuso e con la rude spada del suo ferruccio. baldini,
, ha avuto evidentemente una storia abbstanza rude. -pratiche della chiesa: che
come una bevanda magica in una coppa rude. pasolini, 126: sparge in
fa seguito un vivace allegro di carattere rude e violento. = adattamento
barocco trapiantato in un clima architettonico piuttosto rude, in quelle aspre condizioni di suolo,
, v-2-484: a un brontolio più rude, si fermava di botto, nel
limitare tutto il campo poetico alla espressione rude o immediata della passione o del senso,
, il colore, il modo ardito e rude di trattar le forme, ed anche
balza e guaisce in suon che al rude volgo / ribrezzo porta di stridente lima
/ il lin sincero e la lana rude / al conviva saran vestimento. =
cittadini duellanti in campo chiuso e con la rude spada del suo ferruccio. 2
iudice, ancora che fusse d'ingegno rude e crasso, pur non fu che non
acerbità; ruvidezza, rozzezza; sincerità rude, senza veli. de sanctis,
danza / deh'universo affacciasi alle porte / rude la vita e dolorando avanza. fogazzaro
/ popol che noi chiamiam barbaro e rude; / ma sagace delude / il fiero
folto / popol che noi chiamiam barbaro e rude; / ma sagace delude / il
puote andar carco; e, in rude sacco avvolti, / ne gravò le mie
vestiarista] con le donne era addirittura rude e correggeva a modo suo, ponendole
quando, senza pietà, pungente e rude / in noi penètra il duol, /
nitidamente / l'omerica bellezza del tuo rude / corpo si disegnò ne la mia
limitare tutto il campo poetico alla espressione rude e immediata della passione o del senso,
io imagino e sento che al rude aratro, che quelli inesperti fecero trarre
1201: custodìano, nel domar la rude / terra, l'antica arte e l'
sdegno; in modo brusco, scortese, rude; rigidamente, senza disporsi ad alcuna
resistente alle fatiche, ai disagi; rude. parini, giorno, iv-238:
certo dallo zio, un porgere quasi rude, ereditato certo dal marito. ereditévole
barilli, 5-145: l'immaginavo, rude, arretrato, diroccato, orrido,
che ne avanza / trarre l'anima rude / per vie di dolci esigli:
avventura e l'amore per una vita rude all'aria aperta. borgese, 6-94
volto rozzi, marcati, o il carattere rude, scontroso. dossi, 80:
averlo sentito spesso descrivere come un uomo rude, ella lo vide per la prima volta
color per l'aria, / e il rude involto suo neglige al suol. leopardi
, iii-211: appesa al tetto del rude telaio la lucerna di rame ondulava lentamente
del pittoresco naviglio, del grosso e rude dialetto portiano, della celia bonaria,
l'alta / volta, e nel rude pavimento. chiesa, 5-26: le più
/ dell'universo affacciasi alle porte / rude la vita e dolorando avanza. bettini
b. croce, iii-25-131: poesia « rude » e poesia « raffinata o manierata
, / ecco per te la merce rude d'urti / e tonfi...
bruno, 95: uomo di rude e di crassa minerva, / mente
, ancóra informe e aggomitolato nel grembo rude della montagna. paolieri, 209
porpora e gli aròmati, / o marinaio rude, onde t'ha vinto? 5
. maschera piemontese, incarnazione del contadino rude, spiritoso, generoso, amante della
fronte, cui la luce vicina dava un rude risalto, giocava a tratti ora grande
i-547: io imagino e sento che al rude aratro, che quelli inesperti fecero trarre
parte un uomo da lavoro, / rude le membra e in giubba affumicata.
è cara, sulla pelle, la sua rude granulosità [della terra]. barilli
... vale ignorante, sciocco, rude e grosso d'ingegno. anguillara,
/ balza e guaisce in suon che al rude vulgo / ribrezzo porta di stridente lima
. — fiero, burbero, rude. chiabrera, 1-ii-38: ride amor
tutta la provincia, gente tozza e rude, cotta dal sole, gesticolante in
). pascoli, i-818: il rude fauno, che ha intanto narrata al
b. croce, iii-25-131: poesia « rude » e poesia « raffinata o manierata
dialetto intorno a roma, d'un rude italiano da vecchio libro, di reminiscenze
(un atteggiamento, un comportamento); rude (un'espressione); sgarbato,
rustica. -privo di raffinatezza, rude (le usanze, i costumi)
cronaca... è incondito e rude, ma pur nativo e a luoghi efficace
, ii-1-162: con quel carattere assai rude che iddio mi ha voluto dare sarebbe
. / e conversar con quelle genti rude, / ferrando or buoi, or vacche
al volto antico / del caos, rude e indigesta mole. guarini, 242
, le zuccherine, gico e rude degli imprenditori delle grandi le aromatiche
: io imagino e sento che al rude aratro, che quelli inesperti fecero trarre
et io non curo / che 'l rude volgo snodi questo gropo. leonardo, 2-497
del rame. de amicis, xii-456: rude giornata di lavoro... si
, severo (un luogo); rude, grezzo; tetro, lugubre.
d'annunzio, ii-890: una croce rude è fìtta / in un tumulo cinto dalle
. d'annunzio, v-3-677: in una rude custodia di legno inscritta, una lama
, ii-1-162: con quel carattere assai rude che iddio mi ha voluto dare sarebbe
5. figur. severo, rude. patrizi, ii-183: eglino vedeano
veniva egli a fare, con la sua rude onestà, con la sua integrità popolana
guerriera / intoppavate, che con urto rude / rompea la vostra pacifica schiera.
d'annunzio, ii-623: il verde vigor rude / ci allaccia i mallèoli / c'
. figur. diventato o reso brusco, rude, scostante; rozzo, grossolano.
sua sala, dove, rimosso dal rude ed ignobil volgo, se la spasseggia.
lo tuo ingegno ancora è scabro e rude, / e d'uopo è lavorarsi
del martedì grasso alla cassina cavenaga -levavano rude e pieno il coro dei lor labbri
iv-2-1291: portava una veste di tela rude,... ma era tutta
cronaca... è incondito e rude, ma pur nativo e a luoghi efficace
epiteto di grossolana familiarità, come apostrofe rude e cameratesca. pea, 7-640:
disciolti / (e il verde vigor rude / ci allaccia i mallèoli / c'intrica
. pratesi, 1-364: era troppo rude il contrasto fra ciò che necessitava alla
perfezione della poesia, come la poesia rude, la raffinata o manierata, la disarmonica
. cardarelli, 985: la rude pietra di corneille si può preferire al marmo
alzò il muso massiccio, e in un rude ed umido sospiro esalò la vita.
di perfezione della poesia, come la poesia rude, la raffinata o manierata, la
18-92: la scena aveva un che„ di rude e di complesso che invogliava ad approfondirla
natura. bruno, 2-77: uomo di rude e di crassa minerva, / mente
] trovò la dimora abba- ziale troppo rude e troppo modesta... gli ripugnava
. pratesi, 1-364: era troppo rude il contrasto fra ciò che necessitava alla
palette, moiette,... rude, cesti, canestri, sporte. inventario
è una rivista leggera, ma in questa rude solitudine porta una nota di mondanità femminile
8-40: il camion è un piccolo, rude mondo guerresco che va. seduto
giocondamente giuliva, se anche un po'rude e acerbamente scavallante, della lola e
struggente del selvaggio, questa bellezza sobria e rude, questa commozione, se essa influisce
? una fiocina / mordace? è gente rude questa. -sf. tenaglia
schiaffo (e può anche esprimere una rude affettuosità). aretino,
avviata la motorizzazione, neologismo e barbarismo rude quanto indispensabile, non che della guerra,
dal portico. bacchelli, 1-i-413: la rude sbirraglia mugghiava e rugliava, tossiva e
6. -per anton.: persona rude e rozza. firenzuola, 986:
, 13-441: al fonte battesimale, di rude costruzione romanica, di questa umile pieve
. pratesi, 1-364: era troppo rude il contrasto fra ciò che necessitava alla
nitidamente / l'omerica bellezza del tuo rude / corpo si disegnò ne la mia
v-2-484: a un brontolio più rude, si fermava di botto, nel mezzo
nitidamente / l'omerica bellezza del tuo rude / corpo si disegnò ne la mia
pilastri... è figurato con rude segno il delfino ondeggiante intorno all'asta
tirreno / l'ornamento superbo e il rude ordegno, / le pleiadi invocando al ciel
architecti, per non dare al muro rude crassitudine tanta che le fenetre obtuse se accu-
da sé « americano », « rude figlio delle proprie opere », « pane
di mercante, con carattere testardo, rude ma buono (e, per lo
! thovez, io: io vidi il rude torello maremmano... condotto docilmente
: mi tenne un discorso nel suo idioma rude e pastoso. c. e.
5. figur. atto di prepotenza, rude imposizione; brusco rimprovero, aspra mortificazione
ignude / e ancor vorrei pellegrinare in rude / saio e domar mie carni a
tutto rapito si giacea pagano / supin sul rude penitente letto / alternando un respir grave
12. forte, violento, gagliardo, rude, vigoroso (un colpo, un
de glutinato cemento e glarea e di rude petratura. = deriv. da p
pirandello, 7-67: era un ragazzone rude, tutto d'un pezzo. palazzeschi
piada, 'le quattro quadre del pane rude di romagna'. moretti, i-534: era
, una cena passabile, un vino rude, e un letto larghissimo con lenzuola
calcio, praticare un gioco rude, talora anche scorretto nei confronti degli
. 4. figur. potentemente rude e scabro (lo stile di un
voce pietrosa. 6. vigoroso, rude. papini, iii-479: era [
] sospettare del medici: ché il rude piglio delle ottave di lorenzo, benché
per illudere il cuore che teme una mano rude e si raccomanda. -offerto
era esattore d'imposte, un uomo rude, taciturno, poco pratico della lingua italiana
inerte è men stimato / che 'l rude asino di poltrogna ostaggio. 2.
spaventosa; quasi sempre in fondo alla tettoia rude come nell'ombra d'un'alcova molle
pompa per trovarsi accanto... un rude alpinista? cagna, iii-192: al
intendere di volta in volta schietto, rude, esuberante oppure rozzo, volgare,
certo dallo zio, un porgere quasi rude, ereditato certo dal marito, ma le
portabandiera (con valore aggett.): rude, militaresco (un comportamento).
era esattore d'imposte, un uomo rude, taciturno, poco pratico della lingua italiana
o ardor degli occhi che somiglia un rude / gesto di preda, o sguardi
superstiti. e in mezzo a tutta questa rude solennità primordiale si elevava agile un gruppo
quasi selvaggia, all'amore semplice e rude, alla grande libertà primordiale. deledda,
ricordo che ne avanza / trarre l'anima rude / per vie di dolci esigli:
, scurrili, d'una oscenità enorme e rude, bizzarra e ridibonda piuttosto che salace
mente / che la conversazion d'un rude ingegno / per la proporzione inconveniente. lorenzo
, ii-1-162: con quel carattere assai rude che iddio mi ha voluto dare sarebbe
a zama. pascoli, i-818: il rude fauno, che ha intanto narrata al
quattro quadre mangio ancor del pane / rude di roma. 4. quartiere
non doveva avere il robusti, alquanto rude se non negato al vivere sociale delle
/ quelle covrire a la tua vista rude. crescenzi volgar., 9-7: abbia
74: talvolta l'intelletto in cose rude / quadagna più che 'n cose oscure
, ii-235: in quella guisa che il rude / caccia- tor nella selva / sonora
quelli della decadenza morale, quando alla rude e violenta energia della fede nei propri destini
tutto rapito si giacea pagano / supin sul rude penitente letto. gadda conti, 1-201
i rapporti sociali sono improntati ad una rude franchezza. 19. relazione,
24: per tal modo la rada e rude suppellettile si realizza con quelle immancabili stigmate
e tanti altri? 2. rude, burbero, scontroso (una persona)
, 13-441: al fonte battesimale, di rude costruzione romanica, di questa umile pieve
, scurrili, d'una oscenità enorme e rude, bizzarra e ridibonda piuttosto che salace
pigiama grosso per rifugio. nella goffaggine rude di questo mi sentivo meglio, più
dieta veneranda ara rigidamente rigoroso premmeva el rude simulacro del ortulano custode.
stessa voce di lui [michelangelo], rude fuor dall'ispida barbaccia, con un
sua sala, dove, rimosso dal rude ed ignobil volgo, se la spasseggia.
v-2-200: poco dopo, un rinculo più rude della folla che si apriva lungo la
ad ogni forma... sensi di rude primitività e di mistero.
, 13-441: al fonte battesimale, di rude costruzione romanica, di questa umile pieve
fine e ineguale, quale sotto il rude piglio del medici, tiranno anche delle
, elementare (un insegnamento); rude, severa (l'educazione).
neutro di rùdis (v. rude), di età relativamente antica e
, v. rodere. rude (rudde, rudo), agg.
la favilla / e conversar con quelle genti rude, / ferrando or buoi, or
crude. d'annunzio, i-739: tu rude agricoltore da le mani venerande / che
pirandello, 7-67: era un ragazzone rude, tutto d'un pezzo. beltramelli,
era un semplice, un pover'uomo rude come una corteccia d'abeto, che
e tutto il resto del viver era più rude assai che ora non è. muratori
, per quanto il costume dei tempi fosse rude e spesso efferato e quantunque pur gli
la casa] il carattere di quel tempo rude, quando il vecchio, a cui
annunzio, iii-1-355: mai egli è stato rude e sincero come oggi: sincero non
bartolini, 17-198: rammentare il temperamento rude... / gentile di fondo
celle. comisso, 12-5: persistendo la rude ospitalità elle ragazze, mutai alloggio.
. boine, cxxi-i-24: ti parlo rude. -che si manifesta apertamente, senza
il più tipico macchiatolo, affermava con rude sincerità: « il pittore non deve
ragione dosolina », disse scacemi con rude tenerezza. pavese, 15-403: parlo sempre
15-403: parlo sempre con una sincerità rude con una monotonia esasperante delle solite cose
la stringe, dicendo con una voce rude, soldatesca, quasi violenta: «
1-395: parlava con un tono studiatamente rude e solerte, tra ai cacciatore e di
, arcana, non credibile, la rude voce di michele che disponeva la guardia
/ quelle scovrire a la tua vista rude. dondi, 237: tu perché intendi
, et io non curo / che 1 rude volgo snodi questo gropo. marsilio
madama con la imbecille e disarmata barchetta del rude e caliginoso ingegno mio. tebaldeo,
., 3-24: essendo ancora / rude e novel ne l'amoroso regno. buonarroti
lo tuo ingegno ancora è scabro e rude / e d'uopo è lavorarsi con dolcezza
credetter ne'teneri anni miei / forse più rude ch'io noi fossi. -insensibile
ricordo che ne avanza / trarre l'anima rude / per vie di dolci esigli:
, / benché con grosso stile e rude lima. malatesta malatesti, 1-208: or
più là non tende / tenebroso intellecto e rude canto. masuccio, 244: per
, pigliare piacere non piccolo de mei rude novelle, e quelle con tante lode commendare
. bisogna intenderla. essendo nuova è rude, è la raccolta di segni quasi non
è un esponente di questa reazione. rude, senza pennacchi e civetterie alla moda
di dante, lo denuncia come scrittore rude, solenne e goffo, buono per i
passata prosperità al momento in cui il rude medioevo si ingentiliva nel rinascimento.
, i-334: appariva armata di un suo rude dialetto di montagna. fratelli, 5-159
edilizia, e ha imbastardito il suo rude dialetto nel linguaggio di tutte le regioni
corti e ricciuti e parve assorto nella sua rude concezione della vita. gentile, 2-i-208
quelli della decadenza morale, quando alla rude e violenta energia della fede nei propri
tratti di luce poetica, che nel rude popolar sentimento si destino talora delle scintille
diversa / che solo scopre il desiderio rude. c. carrà, 499:
, 5-372: la donna era d'una rude bellezza, anche il suo sorriso era
anche il suo sorriso era bello ma rude. 5. di stoffa grossolana
/ dirvi: son vergognoso / del mio rude vestito. -di fattura grossolana.
a lunghi scalini; il cancello, rude e massiccio, di ferro róso dal
pavonazzo come il soffitto travicellato di castagno rude e le pareti di pietra viva.
quattro quadre mangio ancor del pane / rude di roma. -forte, greve
, una cena passabile, un vino rude, e un letto larghissimo con lenzuola
nitidamente / l'omerica bellezza del tuo rude / corpo si disegnò: ne la
, 1-374: la pelle del viso era rude ed abbronzata. -duro nei
dei fattorini, tristi o stizziti della rude giornata di lavoro che si vedevan davanti.
. linati, 8-59: dopo un rude viaggio tra fango e nebbia, eccomi
ieri, / che il disinganno è rude / e scritto, e volentieri / sempre
. svevo, 1-212: colpito dalla rude lezione che annetta gli aveva data
montale, 14-158: e poi lo schianto rude, i sistri, il fremere /
assalì la 'principessa'. il colpo fu rude, e la sciacquata che si alzò,
e sul mare che si faceva più rude. -molto marcato, deciso (
, cui la luce vicina dava un rude risalto, giocava a tratti ora grande
olmi contorti e neri che mettevano un segno rude nel verde tenero, vedevamo passare ogni
1-i-1526: il puzzo del grigioverde agì da rude narcotico. 10. scabro
italiana [7-x-1945], xn: la rude via è stata dedicata al compianto accademico
il. ling. intonazione rude: intonazione lituana rùdere (rùdero),
mosca. = comp. di rude. 3. intensamente, fortemente
stordivano. = deriv. da rude. rudiàrio, sm. gladiatore
, deriv. da rudis (v. rude) sul modello di elementum 'elemento'
dal class. rudis (v. rude). rudità, sf. ant
. da rudis (v. rude). rudito, sm
. rudo3, v. rude. rudolfino (rodolfino)
dell'iperbole. -tono aspro e rude di un componimento poetico. de sanctis
palette, moiette,... rude, cesti, canestri, sporte, boccali
rusto3, agg. ant. rude, feroce. castra fiorentino,
ruvidità. 3. scarna, rude semplicità di un'espressione letteraria. carducci
quando intende di medicare. -violento, rude; energico. monti, x-2-285
scurrili, d'una oscenità enorme e rude, bizzarra e ridibonda piuttosto che salace
dialetto intorno a roma, d'un rude italiano da vecchio libro, di reminiscenze
. 5. figur. scontroso, rude (un comportamento). n.
] possa manifestare il suo essere più rude, l'intima sua qualità sbirresca meglio
: lo tuo ingegno ancora è scabro e rude, / e d'uopo è lavorarsi
-privo di educazione e di buone maniere, rude, di modi bruschi, scontrosi;
detto loro o suppergiù, facendo una rude critica della loro scalmana ideale: « e
montale, 14-160: e poi lo schianto rude, i sistri, il fremere /
, 31: mal si adegua alla falcata rude di turbodiesel e va a finire che
5. agg. robusto, resistente, rude. monelli, i-62: e poi
vigorosa e rilevata, sebbene scheggiata e rude talvolta. viani, 10-84: so,
sguardo nella sua struttura vergine primitiva, nella rude nudità schematica che dovette caratterizzarlo nella visione
». bettini, 1-322: verdi è rude, ma quanti aristocratici dell'arte possono
ricordo che ne avanza / trarre l'anima rude / per vie di dolci esigli:
tratti di luce poetica, che nel rude popolar sentimento si destino talora delle scintille
verde e rosso, un dorso scaglioso e rude di mille punte e scabrosità.
della voce, che risulta fioca, rude, senza variazioni di timbro e di
re la leggenda e il cliché del rude capocronista, della scoopista d'assalto,
/ quelle scovrire a la tua vista rude. boccaccio, iii-5-35: febea, che
. -scherz. radere in modo rude e maldestro. goldoni, iii-14:
avversità, nelle espressioni scorza dura, rude, ruvida). petrarca, 361-2
è piccolo e meschino, / sotto la rude scorza / l'istintiva poesia della tua
più famigliali non erano conoscibili dopo una rude campagna artica che aveva conciato e screpolato
da ieri, / che il disinganno è rude / e scritto, e volentieri /
stessa voce di lui [michelangelo], rude fuor dall'ispida barbaccia, con un
... cum inacquale o vero rude deformatura, lepidissimamente il monticulo scrupeo rendevano
... 'rudda giustizia'(rude justice) per 'grave, severa': 'segnare'
: egli era un semplice, un poveruomo rude come una corteccia d'abeto. gramsci
col mazzuolo. viani, 14-40: il rude scal pellatore paesano stava per
, solcato da tanti anni di vita rude e violenta e come teso ancora nell'abitudine
piace. d'annunzio, ii-235: il rude / cacciator nella selva / sonora col
se è il cuneese bocca a cazzeggiare è rude sarcasmo. misteri della semantica. arpino
montale, 14-158: poi lo schianto rude, i sistri, il fremere / dei
1 rapporti sociali sono improntati ad una rude franchezza, che può parere alle volte
et io non curo / che 'l rude volgo snodi questo gropo. f. strozzi
le classi, il contadino -forte, rude, sobrio, tenace, sano -non è
483: achille funi è un essere rude, sobrio, quadrato, appassionato e
non doveva avere il robusti, alquanto rude se non negato al vivere sociale delle
sgualcito, solcato da tanti anni di vita rude e violenta. pavese, 10-126
me la stringe, dicendo con una voce rude, soldatesca, quasi violenta: «
, 1-395: parlava con un tono studiatamente rude e solerte, tra di cacciatore e
denota risentimento, alterigia o sussiego; piglio rude. f. corsini, 2-553
/ ch'ebbe sì in odio il viver rude e sozzo! -infimo,
vita, oratore possente. 7. rude, grossolano, rozzo, primitivo, poco
risplende / su la fronte e l'opra rude. / picchia. e per la
volte mandavano vivi lampi di una malizia rude, acquistata nelle conversazioni delle serve,
particolari. gobetti, ii-110: uno stile rude, spezzato, di forti antitesi,
e stanze, non erano forse la meno rude di tutte le schiatte germaniche.
. -che pratica un gioco rude e violento. il tempo [6-iv-1958
spintóne, sm. urto, spinta rude, violenta, inferta (o anche
, ii-235: in quella guisa che il rude / cacciator... /.
-avere qualcuno nella stalla: trattarlo in modo rude e sgarbato. aretino, vi-19
. 2. maneggiare in modo rude, senza riguardo, un oggetto,
osservato attento la testa di nina disse rude che era già un capolavoro. -con
del lago, occhio grifagno, barba / rude di sterpo, nerborute braccia / e
piacciono, in singoiar modo poi la rude e ingenua sincerità della loro impostazione,
. bacchetti, 9-233: arcigna e rude facciata di contro alle agili e squisite
condotti da questa storia per mezzo ad una rude, stolida, schifosa perversità. pirandello
e chiude, / a ciò le genti rude, in- culte e strane / divenissero
. thovez, 291: allo strappo rude delle corde liriche si mescono i pizzicati
. medie. stridore laringeo congenito: vibrazione rude, prevalentemente inspiratoria, talvolta intermittente,
me la stringe, dicendo con una voce rude, soldatesca, quasi violenta. «
1-395: parlava con un tono studiatamente rude e solerte. moravia, xiv-45: la
senso donnesco e sultanesco che avvilisce la rude parola dei partigiani e deglioppositori? e.
più tipico mac- chiaiolo, affermava con rude sincerità: « il pittore non deve
per quanto il costume dei tempi fosse rude e spesso efferato, e quantunque pur
tasso. svevo, 1-212: colpito dalla rude lezione che annetta gli aveva
sche teste. gno rude e le pareti di pietra viva. traviraménto
si sono dovuti prodigare vierchowod, almeno rude come un bulgaro, e ancora bergomi
, iii2- 68: è figurato con rude segno il delfino ondeggiante intorno all'asta
lo capisco un momento dopo una tirata rude e sconnessa che gli fa contro le
truce, minaccioso, spietato o anche rude e sanguigno nei comportamenti o nell'aspetto
oramai, la divisa non rappresenta più un rude dovere. = dal lat.
b. croce, iii-25-131: poesia rude e poesia raffinata o manierata sono state
una campana sorda; ecco uno stroscio rude che rapisce una parrucca, l'immola,
contadine; improntato alla semplicità e alla rude schiettezza comunemente attribuite a chi vive in
quanto converrassi / quelle scovrire a la vista rude. pulci, 28-35: ma dove
. 2. che ha l'aspetto rude e schietto proprio dei montanari del sud
. lucini, 6-202: sforzando la rude e ferrigna materia del vocabolario nostro [
]: preferisce mihajlovic... al rude ma efficace materazzi ed è riuscito a
, sm. letter. carattere brusco, rude. p. valera, 7-6
di giustizia. = deriv. da rude. ruedo / ru'edo /,