insieme, lasso, e sì d'amor rubella, / che vedete tenor di fera
degna di carcere e di tomba, / rubella e rea di capitai delitto, /
di carcere e di tomba, / rubella e rea di capitai delitto, /
/ egli del cielo, ella d'amor rubella. l. bellini, 5-196
/ che non fu sempre al mio figliuol rubella, / e coprendo il piacer con
la speranza / se da me più si rubella. folgore da san gimignano, vl-n-136
anima in abbandono come pervertita e rubella, questa rimane a discrezion del
speranza i se da me più si rubella. guittone, i-3-24: seguendo dirò
/ nell'ire esultante, sull'oste rubella / disfrena le folgori, aduna procella
, / presaga che quel giorno esser rubella / dovea fortuna alla cristiana fede.
, spietata e fella, d'amore rubella. manzoni, 9: una coppia rara
qual malvagia sorte / alla felicità nostra rubella, / ti diè tempia favella?
dura, più spietata, e più rubella. -ant. risoluto.
i-233: nell'alma a virtù non rubella / nasce il soave ardor e la fiammella
. marino, 4-34: de la bella rubella in voce amara / l'orgoglio e
: o mente umana al proprio ben rubella! / vede tanta sua pace e non
a far concorse / il popolo guerrier pugna rubella. barelli, 2-153: le forme
cerva. bembo, 1-83: sì rubella d'amor né sì fugace / non presse
. marino, 4-34: de la bella rubella [psiche] in voce amara /
i-30: quella donzella / d'amor rubella / vada da noi discosto; / o
mazza, i-102: era disegno a passion rubella / l'ico- niese giovami beltate
738: più di virtù nemica e più rubella / di quante oggi ne sono e
colei che 'l morse, / rubella di mercé, che pur l'envoglia,
: pur or, temendo anch'ei morte rubella, / languia tanno, o gran
/ che non fu sempre al mio figliuol rubella. de luca, 1-11-2-26: lasciando
che di sua legge, al ciel sempre rubella, / voleami vile e sventurata ancella
; / però il tuo pensamento si rubella. / ma 'n questo fiume faragio
fé vota e a l'amor mio rubella / altrove a gittar va l'ancora torta
/ più di virtù nemica e più rubella / di quante oggi ne sono e
adamo nemica, / fui contro dio rubella. s. errico, ii-4-1: chi
offesa / venia con mente di pietà rubella, / non potè sofferir, come
torno il passo, / se fia nostra rubella, / la prenderemo. pantera,
in sì ferrea e dura età / che rubella / sveglia erodi a l'empietà.
; / però il tuo gensamento si rubella. giamboni, 10-25: benedetto sia
propizia stella, / ti stai d'amor rubella, / per dar più luce a
ii-58: la propria volontà traditrice e rubella è quella che ci porta il giudicio offuscato
gierusaleme era stata sempre città pessima e rubella. casti, xxiii-507: la nazion
/ come esser creda al suo signor rubella, / non ardì più tornar nunzia infelice
; / però il tuo pensamento si rubella. / ma 'n questo fiume faragio sogiomo
/ o progenie del cielo, al ciel rubella. -con sineddoche: discendente.
propizia stella, / ti stai d'amor rubella, / per dar più luce a
pulcella / non è poi tanto a dunoè rubella. carducci, iii-3-332: al calpestio
mura, fu rovinata e desolata come rubella e a pena mostra poche vestigia della sua
ma, ritrosetta alquanto e a lui rubella, / di dentro ardendo fòre si
il passo, / se fia nostra rubella, / la prenderemo. lalli, 1-3-7
... quanto vuol cruda e rubella / costei, ch'ai fin pur converrà
: né impetrato ho giamai da te rubella / che le tue luci a me benigna
rigore / e al fervido amator cruda e rubella, / mostrar di selce e di
sberleffe / da quella gente perfida e rubella, i... i dando al
, / presaga che quel giorno esser rubella / dovea fortuna alla cristiana fede. n
: bestemmia la sua sorte empia e rubella / e per salvar la vita il campo
aver sorte / propizia sempre ower sempre rubella. metastasio, 1-i-143: cesare non
a placar l'ira / della sorte rubella / una vittima basta, ed 10 son
cor colei che 'l morse, / rubella di mercé, che pur l'envoglia.
, / donna gentil, sì di pietà rubella, / che non desti rimedio al
e prieghi / a non esser d'amor rubella e schiva. -che contrasta con
or che la morte a'miei desir rubella / lungi mi tien da vostra alma beltate
47: s'ancor ti trovassi / rubella a le mie voglie / e ingrata
vezzosetta / bocca bella, / che, rubella al mio riposo, / con incanto
sorge / dall'ima parte alla ragion rubella. mazza, iv-23: fra la nebbia
tutta fiammeggiata di una stoppa irta e rubella, tra il biondo, giusto,
fin succede / che arrostisce ambedue fiamma rubella. = voce dotta, lat
ma la fortuna, / che mi è rubella, / fra mille spasimi / mi
caro, 4-53: ad amor sarai rubella, / e ritrosa a te stessa?
/ come esser creda al suo signor rubella, / non ardì più tornar nunzia infelice
e così con la lingua al ver rubella 7 or si mormora, or s'
comando contro l'iliaca gente a te rubella / di scatenar procella. pascoli,
e monumento perenne di spirito della carne rubella, sconfiggitore e purgatore dell'infermità dell'
una stella, / che se splende rubella / a le sue voglie, infra gli
lusinghe il telo / incontro alla magnanima rubella. -avere, prendere, tenere
parte perturbata de l'animo e quasi rubella e sediziosa, affine ch'ella non negasse
/ e al fervido amator cruda e rubella, / mostrar di selce e di
fuoco, la rovina della colonia, rubella, in ricompensa di tanti alloggiamenti sperperati
fra quelle de las astores, sta rubella 3. per estens. zona
più dura, più spietata e più rubella. manzoni, fermo e lucia, 496
, / turba di frodi ad ogni fé rubella, / scherno protervo e fasto sprezzatore
costante incontro agli urti / di fortuna rubella / lungamente reggesti il petto e l'
/ quell'em- pia voglia di pietà rubella? / o forse, oimé!,