bastonate. -disse il signore: -sozzo rubaldo, sì che tu mi lodi appropiandoti
, 49-63: signor mio, questo rubaldo ha fatto gran vergogna a voi e
mortale, elli è altresì come il rubaldo pergiuro ebbro, che ha tutto perduto
sarìa più gioiosa, / che non rubaldo a l'uscita del verno. fiore,
144-128: mo fosse già morto, sozzo rubaldo che ha guasto a costoro tutte le
vermocan, ché vui se'in brutto rubaldo di merda, e così di quella
apollino, / o macometto: pezzo di rubaldo! grazzini, 4-127: doh!
vignali, 2-7-24: - o guarda rubaldo. - guata prospettiva di fagiuolo.
ribaldo (ant. ribatto, rubaldo), sm. nel medioevo,
, 1-iii-330: 'ribaldo 'e 'rubaldo '...: soldato a
sua sarìa più gioiosa, / che non rubaldo a l'uscita del verno. cenne
, il quale era stato al secolo rubaldo e giocatore, fue tentato dal nemico di
sempre ornato et onorato, un giudeo rubaldo allora lo disonorava e spogliavalo anco delli
torgli alcuni danari, da un suo rubaldo garzone, che fu poi nella medesima città
ghiado, che tu dei essere uno rubaldo. bandello, 2-51 (ii-185):
da picciolo con un prete il maggior rubaldo che fosse in roma, e vi stetti
landò, 129: fece sembiante il rubaldo che rotto gli si fosse non so che
cui non ebbe roma né il più rubaldo né il più vituperoso imperadore, perdé le
/ o maco- metto, pezzo di rubaldo! b. pulci, xxxiv-440: maladetto
anima (v.). rubaldo e deriv., v. ribaldo e
vignali, 2-7-24: - o guarda, rubaldo. - guata, prospettiva di fagiuolo
avevano sempre ornato et onorato, un giudeo rubaldo allora lo disonorava e spogliavalo anco delli
ghiado, che tu dèi essere uno rubaldo ». b. davanzati, i-16: