di stivaletti,... me la rubò e vendella a un acconciatore di scarpe
per san paolo è stato il tale che rubò il manto ». =
cornachie. burchiello, 27: vergilio rubò un soccodagnolo / per insegnare a balestrare
: dal dì che mercurio ancora bambino rubò i bovi ad apollo, la letteratura e
tommaseo, i-504: ci fu chi rubò: e certamente non furono i più coraggiosi
vin gli cadde in piazza, / che rubò al frate, oltre li berciatóre,
pazienza / triste, delicata, ci rubò la paura, / fu lezione di
: dal dì che mercurio ancora bambino rubò i bovi ad apollo, la letteratura
un disgraziato giovine... mi rubò... la somma in una parola
, e forzando un mio cassettino mi rubò sette genuine d'oro, diciòtto luigi
su quello strano e cattivante giovane italiano signor rubò, che s'ecclissò improvvisamente da parigi
società. castiglione, 459: prometeo rubò quella artificiosa sapienza da minerva e da
papa, tutte quante / per forza le rubò. masuccio, 53: se ben
riforme si ritrasse, fu che si rubò da pochi, dove prima si rubava
l'assemblea di commilitoni a cui filippo rubò aveva preso parte due mesi prima. calvino
: ben sapete che ima sera / gliel rubò [el porcellino] un contadino /
si favoleggiò di prometeo, ch'egli rubò il fuoco agli dei, si può
si può dire presentemente che il neutono rubò loro il secreto della composizione della luce
nuove riforme si ritrasse, fu che si rubò da pochi, dove prima si rubava
pazienza / triste, delicata, ci rubò la paura, / fu...
ne potevano confezionare quattro, di filippi rubò. 2. preparare (una
tua pazienza / triste, delicata, ci rubò la paura, / fu..
finalmente ima visita intima al nominato filippo rubò, per invitarlo ad una regolare confessione,
una voce gridò: -parli l'avvocato rubò. - altre echeggiarono: - rubò.
rubò. - altre echeggiarono: - rubò. rubò. 5. figur.
. - altre echeggiarono: - rubò. rubò. 5. figur. riferito a
empio, / ed arse la cittade e rubò il tempio. lorenzino, 150
resse in asia assassinò i privati e rubò il comune. ma perché fu dato lor
al detto conquisto fu molto valoroso, rubò e prese ansiona figliuola del detto re laomedonte
e simonaccio, / quei che tanto rubò quanto riscosse. botta, 6-i-76: abbruciavano
fatti dare la fochera a chi la rubò. ventura rosetti, 1-49: empite il
2-316: antuono scese all'inferno, rubò al diavolo un tizzone, lo portò
1-11: tutta la sua città distrusse e rubò e mise a fuoco. frezzi,
gli circondò, e tutto a furia rubò, arse e assediò. delle colombe,
non poteva. leonardo, 2-622: rubò un graffio di valuta di 22 soldi a
... dalle pene della signora rubò avanti di « farsi un nido sotto la
: l'accessorio guadagnò il passo e rubò il pregio al principale. -guadagnare
nabuc superbo fu quello che tolse e rubò li vasi del tempio di ierusalem, e
si facevano. borgese, 1-237: filippo rubò aveva troppo ingegno per restare in quell'
vile. goldoni, xiii-48: lui rubò il più bel fior, che l'alma
qui ci fu un piccolo inciampo che rubò tempo. brancoli, 4-263: sentì
opinione... era poi che filippo rubò aveva troppo ingegno per restare in quell'
c. e. gadda, 12-22: rubò un coltello in un'osteria, lo
due sole copie. una me ne rubò con la sua noiosa insistenza, che non
: sei diventato una persona seria, rubò. la guerra t'invecchia. campana
, e d'esser essa / che gli rubò tal grazia si confessa.
, in questa istessa villa / mi rubò la mia figlia petronilla? 2.
, che, a pena nata, mi rubò il padre. = deriv.
fece alcun male positivo, perché non rubò; ma non fece bene, perché
man gli è venuto / colui che ti rubò già il tuo cavallo. ariosto,
1-22: il deputato era massone, rubò non era ascritto a nessun partito,
dei suoi fiori scempi, e li rubò dal nostro giardino, ma smarrendo sul
più segreti. borghese, 1-54: rubò si sentiva pervaso dalla collera, come una
: dal dì che mercurio ancora bambino rubò i bovi ad apollo, la letteratura e
mise il diluvio, che a tutti rubò sotto i piedi la terra. g.
: ella, trovato il modo, rubò a la madre gioie e al padre
quel luogo dove stavano le pecore e rubò un montoncèllo ed uscì fuori. s
vivo. borgese, 1-115: - rubò! o rubò! dico a te.
, 1-115: - rubò! o rubò! dico a te. non si fa
essendosi nascosto sotto '1 suo letto li rubò la catena e diede tre ferite al suo
signora giacone, e dalle pene della signora rubò avanti di 'farsi un nido sotto
/ era pur bello! e mi rubò l'onore. montano, 142: ti
; e quell'ordinanza dicesse: il nominato rubò filippo fu demetrio è formalmente imputato di
libidinoso che, tornando di germania, rubò una ostessa. lippi, 2-38: quell'
1-270: tenete... il diavolo rubò mi porta la pentola, ma il
'pretesa 'controffensiva, se filippo rubò c'è quasi morto? -in
, 4-3-28: da quando enopide chio rubò a pittagora la scoperta dell'obliquità dello
, essendogli poca una moglie, ne rubò un'altra a un beccaio. m
stampando va / cita un amico che glielo rubò. de sanctis, ii-11-44: se
over copritore di colui che ve lo rubò, over ch'io stesso vel rubai
): ella, trovato il modo, rubò a la madre gioie e al padre
riferimento al mito di prometeo, che rubò il fuoco agli dei per donarlo agli uomini
aiutante magiore gli disse: - ah rubò? lei s'è fatto raccomandare.
gli altri peccati e il peccato di chi rubò. -pensare, riflettere.
molti ne cacciò, e l'avanzo rubò: e trattolli per modo non possono
dall'oficio e trovossi che vi rubò più di undicimila fiorini. g. morelli
e1 venerabil messer san marco... rubò li mezzi fruti alle chiese, con
egli fu figliuolo di uno soldatello che rubò vinti volte la paga a quelli reuzzi
borgese, 1-154: -l'italia -diceva rubò -somiglia a uno che si batte in
1-153: ho tanto intrigato -raccontò a rubò -che finalmente l'ho spuntata, a
i-44: arminio, che a me rubò la figliuola, a voi ruppe la
lato per pagare dette cose, lui mi rubò detti dinari della scarsella. serafino aquilano
ad ogni patto, / che ci rubò la vostra gente audace. vico,
più onne vituperevolmente contaminò l'onestà; rubò e votò l'erario publico de'romani
fare, entrò nella camera loro e rubò queste tre vergini sopradette e poi le serrò
'meister', il 'maestro', e che rubò, per così dire, alle mani
la volontà dell'autore, egli mi rubò il mio secreto: che sapeva egli se
momento favorevole. bernari, 6-62: rubò [vito] il tempo alla piazza e
qui ci fu un piccolo inciampo che rubò tempo. -impedire il vivere quieto
, 7-344: l'orfano dello speziale rubò la moglie a neli pimi e gli
caraffa nel suo ritorno di germania e lo rubò a lume di torchi mentre che nel
/ come una scolopendra multipla / strisciando rubò il sole / e, col funebre verde
la fanciulla / che il cuore mi rubò con un'occhiata. -rubare il
fece fu che in presenza di tutti rubò il regno de'cieli. segneri, i-450
li-1-467: una fantesca di un oste rubò un poco di quell'olio e lo
esso jacomo infra un mese me la rubò e vendella a un acconciatore di scarpe per
anno, in questa istessa villa / mi rubò la mia figlia petronilla? » bellori
istante avvinto? / e nessun mi rubò l'arme leggiadre, / donde miseramente io
secchia ad ogni patto, / che ci rubò la vostra gente audace, / perché
salì sopra un ciliegio del mio orto e rubò una senata di ciliege. così grembiulata
: / ch'un altro par ne rubò lor l'altr'anno; / sì che
si diede ad andare in corso e rubò le spoglie di cento settanta navi. d
innamorare un pizzicagnolo: / e virgilio rubò un soccodàgnolo / per insegnare a balestrare
lor consorto alcune some / alla chiesa rubò. 4. massa greve, che
, 3-306: il detto sciarra prese e rubò certe some d'arnesi e del tesoro
era stato sempre onorato! e un rubò non aveva mai avuto niente da spartire con
bella la fanciulla / che il cuore mi rubò con un'occhiata; /..
esso jacomo infra un mese me la rubò. sanudo, lii-629: tolti li
ironia. saba, 3-89: noretta che rubò nostre spalle. verga, ii-83: è
allo stipo. leonardo, 2-622: rubò uno graffio di valuta di 22 soldi a
: tu lo vedi già l'avvocato filippo rubò che toma allo studio dell'on.
un prete la notte di natale; e rubò il tesoro di san petronio. ojetti
, viii-2-87: cesare... rubò e votò l'erario publico de'romani e
si tramutò il diavolo invido, quando rubò al genere umano la sua libertà e
fare innamorare un pizzicagnolo: / e vergilio rubò un soc- codagnolo / per insegnare a
suti e callidi. saraceni, i-49: rubò dell'armento di ercole quattro vacche;
cesare, il quale,... rubò e votò l'erario publico de'romani,
ad ogni patto, / che ci rubò la vostra gente audace; / perché altramente