buon occhio / prendi in man questo rozzo scartafaccio. / ad esso volgi un de'
ai dolci sogni invita, / quando il rozzo paterno acciar ti ruppe / il bianchissimo
de sanctis, 9-74: shakespeare è rozzo; ribocca di antitesi e metafore, ha
i. frugoni, i-14-183: nel mio rozzo e nudo tetto / fo a me
. che rivela una forma e uno stile rozzo e poco curato, una non bene
, 1-36: è un veneto dimagrito e rozzo, che mostra lo scheletro rustico di
amor, da vile amante, / da rozzo pastorei son presa e vinta. chiabrcra
-anche: abitualmente scomposto nel comportamento, rozzo. rio con abito secolare,
necessarie agili scaltrezze il tellini, scrittore rozzo e sciamannato, era adatto come l'
partic. nell'abbigliamento; scomposto, rozzo negli atteggiamenti. - anche sostant.
: quel gianciotto, / così sciancato e rozzo e con quegli occhi / di demone
di lavoro. -dialettismo triviale e rozzo. guazzo, 1-87: io m'
commerzio degli altri uomini, potendolo di rozzo, ridicolo, affettato e inetto ch'egli
.. più basso, anzi scoiaio rozzo, richiedesti che certi esempli, i quali
un veron- cello di pietra scolpita di rozzo ornato, su cui verdeggia il cupo
(un suono, una pronuncia); rozzo, grossolano (una lingua, una
. ant. e letter. in modo rozzo e scomposto. d.
4. villano, scortese, rozzo, incivile. bonagiunta, xxxv-i-268:
ch'ei si mostrase mai rozzo e scontroso. pananti, 1-iii-47: un
: a me pare più verisimile che il rozzo popolo per più corta via formasse da
scultore obbedendo all'intelletto tragga fuori dal rozzo marmo la statua corrispondente all'idea ch'
, colpire. -linguaggio volgare, rozzo. giusti, ii-484: un nostro
straordinario [garibaldi] in figura d'un rozzo marinaio e d'uno scorridore brutale.
di modi, di sensibilità; sgarbato, rozzo, villano, incivile. -in partic
convenienza; proprio di un animo sgarbato, rozzo, incivile, arrogante (un atto
algarotti, 1-x-113: egli è uomo rozzo in sembianza; ma sotto quella ruvida scorza
asconde e cela, / quasi in rozzo silen, celesti arcani. goldoni,
. gerg. abito (per lo più rozzo, maltenuto). nuovo modo de
o d'un sasso; / qualche rozzo villan parla con esso / o altri,
; non avvezzo alle buone maniere; rozzo, incivile, incolto. ottimo
: non vi era poverello idiota e rozzo, non bifolco scostumato e rustico,
- per estens. rendere meno rozzo, incivilire. boccalini, ii-49:
in uno specchio molato, trovandomi brutto, rozzo, non anche scozzonato, paesano meschino
come mai dante, sebbene screditato per rozzo e paragonato perciò ad ennio, è scemo
, molto più pedestre, incondito e rozzo del suo antagonista buonaiuti che pure non
critici delle nuove opere, sì era rozzo e novizio e veramente purissimo di coscienza
precedeva un ragazzo, che trainava un rozzo slittino, sculettante sul fondo invetriato.
abbozzato, ma si bene d'uno rozzo. firenzuola, 538: la sua bellezza
, agg. tose. rozzo, grossolano; scontroso, burbero. -
, 17-140: 'scùrceto'e 'scùrcito': rozzo, burbero, di costumi rozzi,
v.]: 'scrùcido': per rozzo, ritroso o simile, dicesi comunemente a
] più severamente che un povero contadino rozzo d'ingegno, corto d'intendere e
secchezza delle indagini odierne, sarà stato rozzo, volgare, puerile, ma non
, inameno, sgradevolmente povero, perfino rozzo (uno stile, un sistema letterario
di ornamenti fino a essere povero e rozzo (uno scrittore). muzio,
di vaghissimi capitelli. -grezzo, rozzo (un'opera d'arte).
el vino et inebbriò in quello ancora rozzo secolo del diluvio. ovidio volgar.,
coscienza mia garibaldina. -comportamento rozzo, scostante, brusco. c.
ben fortificato! -misero, rozzo (un abituro). bruni,
una lama sapiente. 11. rozzo, ignorante (una persona); privo
, e rimirando ammuta, / quando rozzo e salvatico s'inurba, / che ciascun'
e massosi. ria); rozzo, primitivo (una legge); impuro
. -con valore aggett.: rozzo, rustico. vasari, i-678:
algarotti, 1-x-113: egli è uomo rozzo in sembianza; ma sotto quella ruvida scorza
animi d'un popolo, o interamente rozzo o semi-barbaro, o colto e libero,
. 2. per estens. rozzo, brutale, irragionevole (una persona
. alquanto balordo e sciocco o anche rozzo e incolto. rebora, 3-i-287:
da semis 'metà') 'quasi'e da rozzo (v.). semirrazionale,
uno specchio molato, trovandomi brutto, rozzo,... e tuttavia con alcunché
senso comune, e per altro debole e rozzo, ringagliardiscono e ripuliscono. vico,
il riputano un parlar che senta del rozzo anziché no. buonafede, 2-i-157: guardando
, infra i miglior negletto, / rozzo le membra, in volto aspro e selvaggio
e'libri de'profeti, dispiacevagli il loro rozzo sermone. parini, 492: dotto
servidorame napoletano per tutto ciò che è rozzo padroname straniero. 2. per
sesquiplebèo, agg. letter. particolarmente rozzo, triviale, popolaresco. pecchio
barba). guarini, 232: rozzo pastor a l'abito ed al viso,
, foza, gallio, roana, rozzo, lusiana e asiago, il cui territorio
enego, foza, gallio, roana, rozzo, lusiana ed asiago, i quali
io. troppo secco nello stile o rozzo, inelegante (un poeta).
si liscia, / e di pigrizia il rozzo manto sfascia. -rivelare.
quel solo che a un simplice e rozzo principiante è necessario. 3. intr
e morfologicamente (un vocabolo); rozzo (un dialetto). puoti,
: che lavora un materiale in modo rozzo e maldestro. manifesti del futurismo,
nella politica la sua forma: fenomeno rozzo e sfuggente che si tenta di conoscere attraverso
caricatura [icantanti] vengono ad assomigliare al rozzo e disgustoso canto del gallinaccio, perciò
onde nasce una caricatura che somigli al rozzo e disgustoso canto del gallinaccio. =
truovo sgan con un linguaggio rozzo, pedestre; che manca di
contraddittorio, sgarbato, insieme sapiente e rozzo, infimo e dovizioso. -iniquo
tale quale quello di venticinque anni prima: rozzo ne'modi cosi da sgradire perfino alla
. figur. eseguire una musica in modo rozzo, imperfetto, con sonorità saltellanti (
/ sgraziatissimamente sbadigliò. -in modo rozzo e brutale. moravia, 25-27:
eleganza espressiva; che scrive in modo rozzo, faticoso, sgradevole. algarotti
sgrazióso, agg. ant. rozzo, grossolano. bibbia volgar.,
a parlare sguaiato. -grossolano, rozzo, in quanto conseguente alla decadenza della
risateforti e franche. -grossolano, rozzo (un linguaggio, un dialet- to
tasso, 7-1-2: musa, che 'n rozzo stil meco sovente / umil cantasti le
del due di stile così rozzo e intralciato e di lingua cotanto incolta
campagnolo o, per estens., rozzo, zotico. -anche sostant.
, ma silvestre, sel- vatichissimo! rozzo! scortese! pascoli, 985: altro
minestra. -che scrive in modo rozzo, grossolano (un autore).
. 2. per estens. rozzo, zotico, insensibile. fr.
tentare di situarlo sarebbe più ingenuo che rozzo. calvino, 13-167: intento della mia
m. fiorio, 404: l'argento rozzo puro o sia di color di piombo
letteratura propria in slovacco, / nel rozzo e delicato slovacco, preindustriale. -con
in modo evidentissimo e anche grossolano, rozzo. mi un sol piaceruzzo tignoso,
smanieratézza, sf. l'essere rozzo, privo di garbo, educazione e
e smodate e lo vestimento grosso e rozzo. f. cetti, 1-ii-298: la
-parlare a stento una lingua in modo rozzo e grossolano o approssimato. alfieri
spilorcio; / magnanimo, ed è rozzo ed incivile. manzoni, pr. sp
con allusione spreg. a uno stile rozzo e grossolano). poeti perugini del
solene), sul moàmarilli / a rozzo pastorei recarsi in braccio. chiabrera, i-ii-
3-i-105: un non so che di contadinescamente rozzo e robusto... m'inturgida
i quadri: ma il mio modo è rozzo, e la mia curiosità è mossa
mistiche. cavalca, 9-194: essendo rozzo ed idiota secondo natura, fu nientedimeno
suole / la tua fida amarilli / a rozzo pastorei recarsi in braccio. alfieri,
., facendo meglio intendere al popolo rozzo che non se l'avrebbe potuto imaginare
sonaglierìa, sf. ant. componimento rozzo, scadente. a.
(un abito, un indumento); rozzo, lercio (un tessuto);
spilorcio; / magnanimo, ed è rozzo ed incivile. massaia, ix-52: chiuderanno
savi. 5. rudimentale, rozzo (un attrezzo). falugi,
ma, secondo costume di spagnuoli, e rozzo e contadino, e all'aere nelle
fera il freno, altressì male i. rozzo petto sottoentròe al primo amore. antonio
scultore obbedendo all'intelletto tragga fuori dal rozzo marmo risoluzioni infedeli, atti soperchievoli,
. 7. rude, grossolano, rozzo, primitivo, poco elaborato (un
254: primitivi fiori spandevano il loro rozzo profumo. 17. emettere fumo
clandestine eresie e si sparsero fra il rozzo popolo. baretti, 2-207: molte arti
., 1-7-78: chi è tanto rozzo in questa religione e tanto sordo contra la
6. privo di buone maniere; rozzo, grossolano. a. f.
una persona, una classe sociale); rozzo, grossolano (un atteggiamento intellettuale)
con trombetta (o piva) toscana rozzo suono, percosse tre volte col piede la
capirle e farle intendere ad un popolo così rozzo, né le sembrassero totalmente strane,
... commoverebbe ogni lettore eziandio rozzo e villano a descriverla anche in prosa spoglia
dell'alta / pre- neste, il rozzo ceculo, che figlio / di vulcano si
vede quel gianciotto, / così sciancato e rozzo e con quegli occhi / di demone
allevato male nella sua miserabile infanzia, rozzo per natura, manifestava sensi di sprezzo
-non appropriato (una parola); rozzo, grossolano (una lingua).
quelle foglie secche. 5. rozzo, volgare (un modo di fare,
materia; è la trasformazione del sasso rozzo, grezzo, squadrandolo, levigandolo,
artifici e abbellimenti, eccessivamente scarno, rozzo, inameno (un componimento, uno
redi, 16-ii-14: era l'animo mio rozzo e selvaggio / ravvolto in fosco e
letter. sciocco, inetto; rozzo, incolto. boccaccio, dee
bottali, 5-76: a qualsisia architetto benché rozzo sarebbe caduto in pensiero ai fare una
, 5-76: a qualsiasi architetto benché rozzo sarebbe caduto in pensiero di fare una
-da stadera: grossolano, rozzo. gramsci, 6-228: letteratucolo
stalentato, agg. ant. rozzo, grossolano. sabba da castiglione
, dal pare in modo rozzo, senza cura. faldella,
, ii-no: chi è di genio rozzo o mente alpestra, / si serri in
redi, 16-ii-14: era l'animo mio rozzo e selvaggio / ravvolto in fosco e
di sterponi. -figur. tiranno rozzo e crudele. gioberti, 9-i-441:
, 8-2-95: non chiamiamo noi un uomo rozzo ed abbozzato o piuttosto immobile, stipite
-ripulsa estetica per ciò che appare rozzo o goffo. in questi piatti mi stomaca
. scherz. che fa il contadino; rozzo grossolano. faldella, 15-99:
iii- 1-144: se fra il popolo rozzo favellasse un oratore di popolo colto,
dalle voci concitate. -stolido, rozzo. bacchelli, 2-xi-124: genti ignoranti
una visione ristretta e ottusa, un gusto rozzo e provin alvaro, 20-7
movimento denominato strapaese postazione o un gusto rozzo e provinciale. scritto sabato per
nietzschiano da strapazzo. -grossolano, rozzo; popolarescamente sguaiato. giusti, i-271
strimigióne, agg. dial. sen. rozzo, zotico. biscioni [s.
s. v.]: 'strimigióne': rozzo, zotico, intrattabile, di natura
3. eseguire in modo rozzo, approssimato, dilettantesco un brano musicale
. 10. eseguire in modo rozzo e maldestro un brano musicale.
eseguita con scarsa perizia, in modo rozzo e impreciso. baldinucci, 9-xix-10:
sistema di comunicazione, scritto e mio rozzo mito 'morale, dal 1912 ad oggi.
prontamente, acutamente; stolido; mentalmente rozzo, tanto da essere simile ai bruti
205: vengano tutti 9. rozzo, grossolano. i bambini: solo
-in senso concreto: atteggiamento o discorso rozzo, sguaiato. panciatichi, 290
svivagnate. 4. figur. rozzo, zotico, babbeo. - anche sostant
2. per estens. umile, rozzo, popolaresco. g. a.
tacolino), sm. panno grossolano e rozzo usato per confezionare abiti e copricapi.
delle cattedrali gotiche. -spreg. scultore rozzo, grossolano. soffici, v-5-53:
. -con uso aggett.: rozzo, incivile, triviale (una persona,
tanùcchio, sm. tose. giovane rozzo, zotico. nieri, 3-232
;... lucchese villano, rozzo. = voce di area lucch.
tarchiano, agg. tose. rozzo, di modi grossolani e goffi.
contadino. e dicesi per zotico, rozzo, salvatico. -sostant.
{ tarpagno, tàrpanó), agg. rozzo, zotico; che ha spirito ottuso
tommaseo, 22-389: 'tarpano': uomo rozzo. tarpanóne. = etimo incerto;
: che suona il pianoforte in modo rozzo, pesante e maldestro. imbriani
alla presa di corrente malamente inchiodata su un rozzo tassello. maurensig, 140: la
'calembour'di messer francesco. -culturalmente rozzo e approssimato. g. marsilli [
non corrisponde la qualità: patetico e rozzo, telenovelìstico e condiscendente. teleobiettivo
. cesarotti, 1-xxxiii-132: tu vedi un rozzo / condottier di cammelli audacemente 7 sedur
e'l'hanno a pronunziare tenue o rozzo. 19. ant. nella
, stando nella teorica di quello ancor rozzo secolo. 3. dimin.
. tòrchio, agg. ant. rozzo, zotico (contadino). - anche
profondo, limitato culturalmente, mediocre; rozzo (una persona). soffici,
: d'improvviso non le parve più nemmeno rozzo e scabro, maleducato, di pasta
numi terreni, / ma di sesso men rozzo e più benigno. -che è
d'una sua gran pergola un muro rozzo di certa pietra che a roma si dice
: conviene che il confessore istruisca il rozzo, e dell'imparare lo renda sollecito;
l'ombra assiso / d'arcadia il rozzo dio ch'ivi soggiorna. / tutto d'
e sopra d'un muro scabro et rozzo in quattro tirate far una figura.
. per rimeritarmi di un povero e rozzo mio dono, un suo me ne ha
pelo, di pelo tondo) -, rozzo, grossolano, privo di acume (
(l'intelletto). - anche: rozzo, ignorante. boccaccio, dee.
, ingenuo, sprovveduto, o anche rozzo, grossolano. gherardi, 2-iv-240:
ecc., hanno finito per rendermi rozzo, trivialuccio, bisbetico. 4.
giacigli di pelli pecorine, deschetti di rozzo legname, bisacce, otri vuoti e
. 2. per estens. rozzo, bruto, grossolano (una persona)
elementare, banale (un concetto); rozzo, grossolano (una posizione politica)
in parte alterata dall'autore di quel rozzo poema in lingua nostra intitolato il troiano
tralìcio, trelìcció), sm. tessuto rozzo e mo di scipione africano dal
/ subito ver l'eccelsa messaggera / rozzo contadinello i guardi gira, / che di
. bonaventura volgar., 1-39: lo rozzo sermone trapassa infino al core, ma
facilmente una bella statua d'un marmo rozzo, che d'uno male abbozzato da
era un che di duro, di rozzo, d'inerudito per indole nativa.
. ad uomo trasecolato, trasandato, rozzo... fino dagli antichi tempi attribuisse
amore]... s'appiglia in rozzo cuore e di basso sangue, è
lui succeder osi / tu, che sì rozzo e strano il canto rendi? »
decoro personale e sociale, dappoco, rozzo, volgare, che ha, anche
stomaco. 2. molto rozzo e volgare e, anche, pesantemente allusivo
carattere distintivo; altrimenti il saluto apparirebbe rozzo e triviale. c. gozzi, i-99
ecc., hanno finito per rendermi rozzo, trivialùccio, bisbetico. -acer
trivialissimaménte). in modo triviale, rozzo, volgare, becero o anche osceno;
modo di vivere o comportarsi primitivo, rozzo, incivile. 3. patol.
avviarsi. tansillo, 1-41: il rozzo ignudo zappatore, /... /
dietro qualche siepe a farsi trombare da un rozzo armigero che zufola « tuppè tuppè marescià
con trombetta (o piva) toscana rozzo suono, percosse tre volte col piede la
che corre da un linguaggio culto ad un rozzo, sta particolarmente nel troncare le sillabe
trùcido, agg. region. rozzo, volgare, sguaiato, becero (
che lo esalteranno 7 far risonare un rozzo corno anch'io. ariosto, sat
montanaro, e rimirando ammuta, / quando rozzo e salvatico s'inurba.
. rosmini, xi-258: l'uomo rozzo da noi supposto sfornito di tutti i
quadrati tozzi e scuri; materiale povero e rozzo, invariabilmente scuro. 5
di unto: avere un carattere eccessivamente rozzo, grossolano, volgare (una parlata)
e sgraziati o che si comporta in modo rozzo e con ingordigia. bettini,
, / sì van cibando del mio rozzo pane, / quest'è l'umiltà tua
, xvi-501: dà al catalano di rozzo, all'andaluso di vano, al valenziano
pia nella memoria deformante del rozzo variatore abruzzese, che cere.
facchino. 2. uomo rozzo di modi e di aspetto. 3
argento purissimo e le vergoline del medesimo rozzo, a ciò non volin via,
moravia, 23-179: il vice-comandante è tanto rozzo, tarchiato e brutale quanto il comandante
pref.: non è nullo libro sì rozzo ch'in qualche parte non sia profittevole
un ritirato giovane robusto, grosso e rozzo quanto una rovere. misasi, 4-06:
5. figur. carattere stilisticamente rozzo, grossolano di uno scritto.
4. in modo rustico, rozzo. goldoni, iii-397: figuratevi con
abbia assuefatto punto punto l'orecchio al rozzo accento delle villanesche cantilene. monti,
le spose! / senza creanza, rozzo villanzone! carducci, ii-3-243: non
2. ant. e letter. contadino rozzo e grossolano e, anche, gretto
. 2. in modo grossolano, rozzo. alfieri, iii-1-75: non per
profondo, / che le cose ascondea nel rozzo seno, / pria con volto sereno
una virulenza spesso non ignobile, ma rozzo e sospettoso e infine corrotto. parise,
sottintesi. 2. grossolano, rozzo, zotico, plebeo (una persona)
eminente, prendendo la 6. rozzo, umile; ordinario; privo di pregio
non aulico o elevato; plebeo, rozzo. -anche: dialettale; vernacolare.
o anche gusto volgare, plebeo, rozzo, grossolano. -anche: ambiente volgare
ineducato, incivile o, anche, rozzo, grossolano. mazzini, iv-3-284:
accostar troppo vicino; / com'ignorante e rozzo volpellino, / che volle uscir del
: il clinton ha un gusto speciale, rozzo, che noi chiamiamo 'volpino', e
do / che le cose ascondea nel rozzo seno / pria con volto sereno /
a una voragin cinta / da un orlo rozzo di macigno antico. d'annunzio,
zappa (con valore aggett.): rozzo, grossolano. re e 'l camarlengo sia
umili e duri; contadino povero e rozzo. - per estens. persona zotica,
contadino, in partic. povero e rozzo. petrarca, 50-18: l'
zoticaménte, aw. in modo rozzo, villano; con espressioni aspre,
zufolóne, sm. zufolo grosso e rozzo. luca pulci, 3-94:
(in buona parte anticato e brutto e rozzo) a quella peregrinità di voci,
roma. - per estens.: rozzo e grossolano (una persona e ha valore
amicis, xvi-50: dà al catalano di rozzo, all'andaluso di vano, al
], agg. invar. grossolano, rozzo, volgare. panzini [1905]
viva parola grossolana (triviale, sgarbato, rozzo). ma nel linguaggio mondano si
: questo maschio americano non è però così rozzo da atteggiarsi a 'macho'. corriere della
, 8-45: anche agli occhi d'un rozzo marinaio ed inesperto, il borgia,
apiròcalo, agg. ant. ignorante, rozzo, privo di sensibilità estetica.
. 2. per estens. rozzo e grossolano; aggressivo. la repubblica
coatti. 2. agg. rozzo, volgare, sguaiato. a.
. gramsci, 14-297: così rozzo, sciocco e triviale che non riceverà altra
, agg. che non ha educazione; rozzo, grossolano. garzoni, 7-342
). letter. rendere cafone, rozzo (o rappresentarlo come tale).
negativo, e da un deriv. da rozzo. inrozziménto, sm. letter
inrozziménto, sm. letter. il diventare rozzo, poco raffinato; inrozzamento.
vita. = deriv. da rozzo, col pref. in-, con valore
spesso considerato come il tipo del plebeo rozzo e ingovernabile, incline alle passioni violente
. tosc. che elabora in modo rozzo e grossolano, senz'arte e senza perizia
, 15-74: è la trasformazione del sasso rozzo, grezzo, squadrandolo, levigandolo,
r ostrogòto, agg. incivile, rozzo, ignorante, selvaggio, maleducato.
balordo e sciocco o, anche, rozzo e incolto. – anche sostant.
* zo). letter. rendere meno rozzo, dirozzare, educare. kuliscioff
ex-, convaloreprivat., edaundenom. da rozzo. ss / esse'esse /,
tamarràggine, sf. comportamento volgare, rozzo, grossolano e tracotante.
. -ci). che ha un carattere rozzo e primitivo. alfieri, v-1-88