non saprebbe mai disprezzare il vile e rozzo volto del misterioso sileno d'alcibiade,
solamente coloro che erano dell'arte. fu rozzo nel colorire, ma abbondante molto.
diventò addirittura un signore, abbandonando il rozzo costume fonnese per un abitùccio di fustagno
-fatto, squadrato con vaccétta: individuo rozzo, con i tratti del volto grossolani.
dolci sogni invita, / quando il rozzo paterno acciar ti ruppe / il bianchissimo
si voltò subito con viso brusco al rozzo accomiatatore. accomiatatura e accommiatatura,
opposte, trova la maniera di riuscir rozzo insieme e affettato. idem, pr
sotto la gronda / il nido come un rozzo acquasantino. = deriv.
. 2. figur. rendere meno rozzo, meno selvaggio, meno violento;
più opposte, trova la maniera di riuscir rozzo insieme e affettato, nella stessa pagina
che sia diana?) / col rozzo amante in solitaria riva, / e
agreste. 2. selvatico, rozzo, incolto; semplice, spontaneo.
agresteménte, avv. in modo rozzo, incolto; secondo l'uso contadino
.. l'airale è lo strumento rozzo che scuotono i trebbiatori incappucciati per separare
. idem, 8-6-428: grave e rozzo il corpo / quasi indistinta e mal composta
2. arduo, difficoltoso; selvaggio; rozzo. guittone, i-182-143: e s'
delle alpi; alpestre, montanaro; rozzo, incolto. m. villani
. piovene, 2-126: era rozzo, era grezzo, non conosceva
che sia diana?) / col rozzo amante in solitaria riva, / e 'n
, 160: paolo, come uomo rozzo e non esperto nel governo della repubblica,
montanaro, e rimirando ammuta, / quando rozzo e salvatico s'inurba. berchet,
cui non lega e 'ndura / rozzo e tardo stupore i pigri sensi. monti
uomo di queste cose assai materiale e rozzo, e poche orazioni ho per le
che sarà stato appannaggio anche del più rozzo e ottuso garzone in una bottega del
labirinto. casti, 1-18: prendi uom rozzo e comun, fanne un monarca,
pendeva sinestro / uno scudo, assai rozzo per lavoro [nota autografa: omero
. bonaventura volgar., 1-39: lo rozzo sermone passa infino al core, ma
arricciato2, sm. tecn. intonaco rozzo, con superficie non lisciata, che
{ arrozzisco, arrozzisci). rendere rozzo. passavanti, 229: alquanti altri
. 2. intr. divenire rozzo. sacchetti, 99-27: io mi
foggia. = deriv. da rozzo (v.). arrozzito (
), agg. reso, divenuto rozzo. d. battoli, 4-1-40
di levigare con un pezzo di vetro un rozzo tavolino. leopardi, 840: quelle
con l'ascia: appena sgrossato, rozzo, grossolano, rude, sgraziato nei
diventato ricco e potente, restando tuttavia rozzo e ignorante. -pezzo d'asino:
7. usato come aggettivo: ignorante, rozzo, villano, grossolano. - anche
, i-389: dove sia diffìcile e rozzo et aspro il terreno, s'impiastri
più aspri. 3. figur. rozzo, incolto (i capelli, le chiome
8. figur. zotico, rozzo, incolto; intrattabile, insocievole,
. 15. figur. ant. rozzo, assai imperfetto (un'opera d'
d'una sua gran pergola un muro rozzo di certa pietra che a roma si dice
uomo di queste cose assai materiale e rozzo. idem, dee., 7-8 (
se abbia assuefatto punto l'orecchio al rozzo accento delle villanesche cantilene. giordani,
trovano là, ci fanno passare nel rozzo atrio del convento. pea, 7-662:
io parerò forse austero in voce e rozzo a questi signori qua, che sono essi
sono uomo di queste cose materiale e rozzo, e poche orazioni ho per le mani
rastro / ara i liquidi solchi animai rozzo, / avvezzo a coltivar rustiche glebe
baiettóne, sm. ant. tessuto rozzo e sottile che si adopera per foderare
ballerónzolo, sm. disus. ballo rozzo e di sordinato.
forteguerri, n-15: e distesala sopra un rozzo banco, / le voleva la pelle
quando c'era da un lato quel rozzo baraccone di legno baracchétta che non
civiltà o è di civiltà inferiore; rozzo, ignorante, incolto; selvaggio.
dei barbari. 7. rozzo; eseguito con tecnica grossolana; primitivo
catafratta (coperta di cuoio pesante e rozzo) e fornita di sprone, in
barocche bestialità che con un cinismo così rozzo andava dicendo, trascinato dalla stizza.
un buon giovinac- cio, un po'rozzo e un po'grullo,...
ant. oscuro, grossolano, rozzo. = deriv. da bazzeo
che beatificano le anime senza incommodare il rozzo tamburo dei timpani. d'annunzio,
è da beccarne / un uom sì rozzo, rustico e selvaggio »; / ch'
. béchi). tose. contadino rozzo; persona di modi goffi e rustici.
, goloso, lussurioso, ignorante, rozzo di costumi, vii di sangue, senza
dolci sogni invita, / quando il rozzo paterno acciar ti ruppe / il bianchissimo
palazzo, si logoràvano intanto sotto il rozzo bigello gli invisìbili damaschi delle sue sedie
che era fatto del tessuto scuro e rozzo detto appunto bigello). dante
biroldi. - al figur.: individuo rozzo, zotico. ricchi, xxv-1-231:
del courbet. 4. figur. rozzo, grossolano; sordido. parini,
i lieti egipani / a quel mistico lor rozzo sermone / tengan bordone. nievo,
2. figur. incolto, rozzo; bucolico, pastorale. boccaccio,
cresce nei boschi. -al figur.: rozzo, incolto. manzoni, 381
, i-389: dove sia difficile e rozzo et aspro il terreno s'impiastri di bovina
: in modo violento. 3. rozzo, grossolano. bandello, 2-24 (
/ la tua fida amarilli / a rozzo pastorei recarsi in braccio. bruno,
nell'altra mano, per terra, un rozzo foglietto di carta da lettere tutto brancicato
senso di * grezzo, ruvido, rozzo, aspro, duro '(anche al
dell'istoria fu per avventura un giovine rozzo e brutale, quando sotto il suo
insidioso. 3. villano, rozzo, incivile; privo di riguardi,
quando le adoperiamo in senso di 'duro rozzo; durezza, rozzezza; duramente,
, il contadino, ed anche il rozzo provinciale, in senso di spregio: *
. / sorge piramidal tronco funesto, / rozzo legno si fan le polpe e possa
». 2. agg. rozzo, rustico, contadinesco (detto delle
l'essere maleducato, grossolano; comportamento rozzo, villano. e. cecchi
. -agire in modo grossolano, rozzo. aretino, 8-32: la vedemmo
rossi cuori il clero / calca, rozzo, e li asserva a un'infanzia /
. grottesco; di aspetto miserabile e rozzo. dossi, 750: fà
larghi pantaloni di fustagno, quasi un rozzo velluto, stretti, di poi, alle
trasporto, ecc.); rustico, rozzo. g. bentivoglio, 5-i-50:
ardente sole ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. tasso, 1-82
o venir su col capo dal rozzo canopo delle sue ceneri. =
portar ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. con questo la
abbia assuefatto punto punto l'orecchio al rozzo accento delle villanesche cantilene. vico,
. -iron. canto asinino: metro rozzo e sgraziato (in poesia).
caporaleschi. caporali§mo, sm. sfoggio rozzo e grossolano di umautorità oppressiva.
capraréccio, agg. proprio dei caprai, rozzo, rustico. baldini, i-709
profili le sue figure colorisca, in rozzo dissegno o con carbone o con gesso oscuramente
carbonaia. boccardo, 1-504: col rozzo processo di carbonizzazione usitato generalmente nelle foreste
intelletto); di modesta condizione, rozzo, di animo basso; istintivo;
carne sacco asprissimo, e di sopra un rozzo vestimento di pelli. boccalini, i-283
con semplicità estrema, in modo molto rozzo. g. m. cecchi,
nel casentino. 2. pastrano rozzo guernito di pelle di lepre 0 di
sconnesse, / nel rozzo cascinale / ove penètra per le imposte
che per comperar fosse, sì come rozzo e poco cauto, più volte in presenza
- al figur.: individuo assai rozzo, di costumi rudi e quasi selvaggi
essa, come tutte le particolarità del rozzo legno, parve a stelio una cosa
: un pezzo d'accidente grosso e rozzo, si vestiva da ragazzina, con
s. v.]: 'cenerone'. rozzo lenzuoletto quadro con cui si copre la
germanica. 4. ant. rozzo panno, fatto di ritagli cuciti insieme
2. iron. spirito grossolano, rozzo; persona di scarsa intelligenza.
né per fallo mio. / sì rozzo in guerra non lasciommi, io spero
non ha. serra, ii-18: nel rozzo latino del compilatore medievale alita ancora una
enorme, gigantesco. - anche: rozzo, goffo, deforme. vico,
ovoidale, 1926). 4 baghe- rozzo 'in romagna. col 1927, forma
. se non altro, per quel rozzo tessuto cinetico e ritmico di fughe, inseguimenti
compare andiamo a bere: il popolo rozzo del vocabolo francesco diceano: ciompo,
individuo di umile o bassa condizione; rozzo, rissoso, fazioso (e anche balordo
3. agg. volgare, rozzo, incivile, sfacciato, rissoso (
, 5-1 (io): e nel rozzo petto, nel quale per mille
daffare. ciuffo3, sm. rozzo berretto, una delle cui estremità
, d'eloquenzia e di grazia non rozzo, né inepto, quello exercizio ben si
: né, perché bardo, argomentar che rozzo, / qual già piacque a'miei
più delle volte ha l'intelletto così rozzo come egli dimostra nel sembiante. varchi,
16-1-110: lo suo colobio era di panno rozzo di stoppa. beicari, 3-4-123:
schiette. se non altro, per quel rozzo tessuto cinetico e ritmico di fughe,
rastro / ara i liquidi solchi animai rozzo, / avvezzo a coltivar rustiche glebe
: chi è quest'uomo villano e rozzo, il quale presume di usurpare l'offizio
scolastica. serra, ii-18: nel rozzo latino del compilatore medievale alita ancora una
il riputano un parlar che senta del rozzo anziché no. metastasio, ii-35: io
: dipin gere in modo rozzo e grossolano. sacchetti, 183-41
. - per estens.: pittore rozzo, dozzinale. sacchetti, 183-41:
che beatificano le anime senza incommodare il rozzo tamburo dei timpani! carducci, 635
cava testugine canora, / e con rozzo cantar dolce e concorde, / porge grazia
, villano; volgare; semplice, rozzo. f. villani, i-416
nel contado; contadinesco; semplice, rozzo; grossolano; volgare. boccaccio,
ardente sole ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. con questo la
trono / la fortuna -d'un rozzo pastor? parini, giorno, ii-198:
il piede largo, distorto, nodoso e rozzo, al suo marcio dispetto, ad
dell'onnipresente. gozzano, 794: rozzo surgevi allora, ma tra i neri /
, senza ruzzolare. gozzano, 794: rozzo sur- gevi allora, ma tra i
firenzuola, 923: io vile, io rozzo, ardirò di vestire / queste mal
uomo di queste cose assai materiale e rozzo, e poche orazioni ho per le
, di aspetto sgradevole, goffo, rozzo, strano, stravagante, o insignificante
ragazzo grande e grosso (e anche rozzo, grossolano). - anche con uso
francesco baldacci di santa croce, uomo rozzo, costolone ed ignorante. cicognani,
/ né di pensier né di costumi rozzo. campanella, 1087: si donano.
grossa cotenna: zotico, grossolano, rozzo. note al malmantile, 1-206:
. 2. figur. uomo rozzo, zotico, grossolano. = acer
cotecóne), sm. ant. uomo rozzo, siche fresche peste, e
2. figur. volgare, grossolano, rozzo, incolto, non raffinato (lo
avere né garbo né creanza: essere rozzo, maleducato, incivile, di modi villani
: maleducato, sgarbato, villano, rozzo. - anche sm. caro,
tozzetti, 12-8-24: fin qui il rozzo e noioso cronista. manzoni,
manganese; l'istinto di conservazione troppo rozzo che così spesso si presenta in acute piramidi
saponata è cruda, e fa il colore rozzo e cieco. 11. ant
lastra di ferro che fusse crudo e rozzo. -di prima fusione, non rifinito
del graduare. 21. rozzo, incolto, non ancora ingentilito, di
in modo ineducato, proprio di un uomo rozzo, di bassa condizione.
sotto la celata; elmetto metallico o rozzo copricapo portato dai soldati. fatti di
/ egli è un dirti talor, rozzo marrano, / sotto la cuffia di
andava su, appoggiato a quel suo rozzo bastone, le lunghe gambe diguazzanti in
acquisto del trono / la fortuna -d'un rozzo pastor? algarotti, 3-262: ella
/ nutra [il pastore] il rozzo mastin, che sol conosca / le sue
sappiamo che quasi non si ritrova popolo così rozzo che non abbia provveduto di qualche bevanda
ima livrea di domestico, a quell'uomo rozzo, brutto, villano, coronato di
alcuna, stile corrotto o barbaro e rozzo, e lingua pura e delicata,
erudizione storica può accompagnarsi a un gusto rozzo o altrimenti deficiente. michelstaedter, 707
e laudo; / ben che col rozzo stil duro e mal atto / gran parte
propria categoria sociale; peggiorato, divenuto rozzo (con riferimento a una razza)
ti dilibri, / difficile a me, rozzo e maestrevole. firenzuola, 109
più semplice, e talvolta anche più rozzo. mosco è più delicato, più
una festa popolare. ed era un rozzo dialetto, al paragone del delirio dei
vede quel gianciotto / così sciancato e rozzo e con quegli occhi / di dimòne furente
molle nido pieno di musco! / che rozzo è fuori, radiche e stecchi,
in quella casa stonavano. gustavo, rozzo e semplice, spesso la derideva.
in essi [gli schiratti] qualche rozzo villano, che, viaggiando in barca
tabernacolo era coperta d'un grosso e rozzo panno, tessuto di peli di capra
1-6: ciò che apparerà difettoso e rozzo in questi ragionamenti che io vi scrivo,
ti dilibri, / difficile a me, rozzo e maestrevole. p. f.
cultore / di breve campicel, dal rozzo letto, / temendo digiunar nel dì
3- 267: era un uomo rozzo, e di altri studi fuorché della
, vi-17: più diletta un famelico ogni rozzo cibo, quale si è il pan
, 1-36: è un veneto dimagrito e rozzo, che mostra lo scheletro rustico di
tr. (dirózzo). rendere meno rozzo, meno ruvido e scabro; dare
5. rifl. farsi meno rozzo, istruirsi, educarsi, ingentilirsi;
ancora rozza ha e pronunzia ed andamento rozzo, e civilizzandosi,... divenendo
pensieri. = deriv. da rozzo (v.). dirozzato (
dirozzato... che uno adatto rozzo ed ignorante. alfieri, v-2-
). letter. che rende meno rozzo, che ingentilisce. tommaseo [
4. figur. che è particolarmente rozzo, grossolano, primitivo. bettinelli
4. di stile: incolto, rozzo, arido, privo di vita e
bravurose. -sostant. stile grossolano, rozzo. d. battoli, 9-30-315:
è tanto peggio del disadorno e del rozzo, quanto è più deforme una scimmia
. 3. figur. incivile, rozzo, incolto. gioberti, ii-290:
sonno. 6. ant. rozzo, illetterato; non colto. sacchetti
alle volte oscuro, non al sol rozzo volgo, ma eziandio agl'intendenti medesimi,
mossa / con l'aste e col parlar rozzo e mal noto. 2. per
/ de'grossi versi, ed al rozzo dettato, / ed a la fama
venivano giudicati... attraverso il rozzo vaglio del patriottismo o del disfattismo.
guerre da ponto, essendo elio ancora rozzo e nuovo cavaliere. = cfr
; basso. cavalca, 19-61: rozzo villano,... così dispregiato e
. canti carnascialeschi, 1-416: quel rozzo contadin vuol disputare / de'corsi delle stelle
1-6: ciò che apparerà difettoso e rozzo in questi ragionamenti che 10 vi scrivo
= comp. da dis-con valore privativo e rozzo (v.); cfr.
golii, i-236: per l'uomo rozzo ed ignorante tutto è distaccato, tutto
corso, aita in qualche parte / il rozzo stil, sì che pietade il tempre
la sua storia: prima passionato e rozzo, a poco a poco si fa gentile
olivo manda fuori il germe, massime rozzo, e talvolta dolato, se egli
... il linguaggio comune doveva esser rozzo, incolto, inesatto, arbitrario,
di filippo ii ha qualche cosa di rozzo e di primitivo che contrasta vivamente con
, 1-6: ciò che apparerà difettoso e rozzo in questi ragionamenti che io vi scrivo
poco pregio; ordinario, comune; rozzo, volgare, di cattivo gusto; di
è già dura. 10. rozzo, rude, incolto. 'guido
ardente sole ingannano la lor noia col rozzo e agreste cantare. baldi, xxx-13-53:
laudato e laudo; / ben che col rozzo stil duro e mal atto / gran
l'autore] trova la maniera di riuscir rozzo insieme e affettato, nella stessa pagina
-mal educato: villano, sgarbato, rozzo e insolente nei modi (cfr.
uno stadio di vita poco evoluto: rozzo, rudimentale, primitivo. gorani
un idiota eremita santo col suo rozzo dialetto, che monsignor della casa col suo
. da ex e rudis * rozzo propriamente 'dirozzare ', per estens.
erudizione storica può accompagnarsi a un gusto rozzo o altrimenti deficiente, a una fantasia
avvicinandosi a quella maniera nel disegno rozzo, nella esilità delle gambe, nel comparti
desta un'esposizione disordinata, uno stile rozzo. de sanctis, 7-17: insomma,
tratta cava testugine canora, / e con rozzo cantar dolce e concorde, / porge
. del bene, 63: fei qual rozzo pittore, / sperato in van d'
era il mio cuore prima questo ferro rozzo, ma atto a essere quello che volevano
in loro potenzia era o lasciarlo così rozzo o farne una o un'altra cosa,
2. atto o contegno grossolano, rozzo, villano (quasi fosse prerogativa esclusiva
volumi. 3. triviale, rozzo, grossolano (il modo di agire
larghi pantaloni di fustagno, quasi un rozzo velluto, stretti, di poi,
. c., 347: essendo prima rozzo e non sapendo di battaglia, diventò
vi-17: più diletta un famelico ogni rozzo cibo, quale si è il pan duro
e danno. firenzuola, 432: un rozzo pastorello eletto per giudice dal gran giove
le nostre strade, appoggiato a un rozzo bastone, trascinandosi dietro le sue gambe
-sul nascere, agli inizi; in stato rozzo, imperfetto. bembo, 1-182:
alla pianura, qual lupacciotto famelico, il rozzo, e zotico garzonaccio, con le
sentimento, ecc.); selvaggio, rozzo, primitivo (un costume, un
, un'azione, ecc.); rozzo, primitivo, barbarico (uno stato
belluini; barbaro, sanguinario, selvaggio, rozzo. guittone, i-19-75: ché se
senza commovimento. -barbaro, rozzo. dottori, 185: o la
era il mio cuore prima questo ferro rozzo, ma atto a essere quello che
in loro potenzia era o lasciarlo così rozzo o farne una o un'altra cosa,
insomma, pesante, per non dire rozzo, poco indicato per un festino di
errar lo stil non mi rimembra) / rozzo villan sotto festose larve. chiabrera,
la tua fiducia insana, / il tuo rozzo parlar, con cui l'offendi
un individuo). - anche: rozzo, zotico, volgare. bibbia volgar
del bene, 63: fei qual rozzo pittore, / sperato in van d'essere
, per conto proprio, in un rozzo sistema. pavese, 8-99: quei filosofi
rappresenta, non al modo semplice e rozzo di antichi poeti, ma con quella
aure sciolto, / diede alle melodie rozzo natale. parini, giorno, iv-707
verga, i-116: quel marito istesso così rozzo, così brutale, fu una volta
avvezzi solo a cantar frottole / al rozzo suon di bosca- recce fistole? pindemonte
, vi-17: più diletta un famelico ogni rozzo cibo, quale si è il pan
carducci, iii-16-50: quando quel forese rozzo e questo chierichino patito sarannosi trasformati,
, ch'è vie più bello così rozzo e naturale, che non quegli altri più
grazia. varano, 31: chi al rozzo mio stil darà le pronte / note
. figur. rustico, poco socievole, rozzo. d. battoli, 13-i-17:
agreste '; e figuratamente, 4 rozzo, poco socievole '. -rude,
. michelangelo, i-23: il mie rozzo martello i duri sassi / forma d'uman
targioni tozzetti, 123- 128: il rozzo disteso e la formazione de'caratteri con
/ e le squallide membra, e 'l rozzo grembo, / quasi attonita ancor l'
nido pieno di musco! / che rozzo è fuori, radiche e stecchi, /
oglio furfantissimo. 5. rozzo, volgare (una poesia, un'opera
larghi pantaloni di fustagno, quasi un rozzo velluto, stretti, di poi, alle
cultore / di breve campicel, dal rozzo letto, / temendo digiunar nel dì
s'io ti abbranco per il garghe- rozzo, / baron con tutti i timpani,
, garofani chinesi e anemoni, nel rozzo canotto di un pescatore. -garofano
alla pianura, qual lupacciotto famelico, il rozzo e zotico garzonaccio, con le scarpe
), agg. ant. ignorante, rozzo, insensibile (cfr. ga?
albero, piacciono all'occhio il più rozzo: ma ben altro è il piacere
profili le sue figure colorisca, il rozzo dissegno o con carbone o con
. carena, 1-20: 'ghironda', rozzo strumento a quattro corde di minugia,
porvisi a giacere. -anche: lettuccio rozzo e disadorno, branda, divano,
è tanto peggio del disadorno e del rozzo, quanto è più deforme una scimmia,
noi avremo dunque diecimila volumi scritti in rozzo latino, peso inutile delle nostre librerie,
ferrea e convulsa. 3. rozzo, grossolano nell'aspetto o nei modi;
quella. -costruito coi gomiti: rozzo (una persona). dossi,
: le offro in un vecchio e rozzo boccale di montelupo un candido gonfalone di
gotica di dante. -figur. rozzo, incivile, barbaro, vergognoso.
cortesia ti vinse unquanco, / il mio rozzo cantar prendi oggi in grado. gonzaga
grossa (con uso attributivo): rozzo e grossolano. e. cecchi,
la grata. pirandello, 7-467: un rozzo tabernacolo della ss. vergine delle grazie
di rame grave, che altri chiamarono rozzo, che vuol dire (come si
passava in quel momento davanti a un rozzo tabernacolo della ss. vergine delle grazie,
tratta cava testugine canora, / e con rozzo cantar dolce e concorde, / porge
-senza grazia: in modo sgarbato, rozzo, indisponente. tolomei, i-25:
, di gentilezza, di amabilità; rozzo, sgarbato. proverbia pseudoiacofionici, 102
, cento per cento. 7. rozzo, incolto, privo di educazione o di
. 7. poco perspicace, alquanto rozzo e ignorante. - anche sostant.
sanza lunghe scale fa grossezza / al rozzo ingegno che vi s'asicura.
, volgare; incivile, selvaggio, rozzo; sempliciotto. meo de'tolomei,
era il nostro parlare negli antichi tempi rozzo e grosso e materiale, e molto
grosse come case. 37. rozzo, barbarico (un periodo storico,
smodate, e lo vestimento grosso e rozzo. folgore da san gimignano, vi-n-134
armi]. -diventare zotico, rozzo, ottuso. dante, par.
ciò che è o appare grossolano, rozzo, materiale; mancanza di delicatezza e
. simaménte). in modo rozzo, grezzo, affrettato. milizia,
. in senso concreto: atto o discorso rozzo, volgare, sgarbato. carducci
superi, grossolanissimo). grezzo, rozzo, scadente, dozzinale, ordinario (un
e delicato; primitivo, tardo, rozzo, volgare, materiale, crasso,
3. abito da lavoro, lungo e rozzo, di tessuto greggio, usato dai
michelangelo, i-23: se 'l mie rozzo martello i duri sassi / forma d'uman
fucini, 748: il mio guscio era rozzo, ma dentro aveva già il germe
in uno stato di società il più rozzo, meschino, e barbaro, senza commercio
idiota. -figur. ant. rozzo, bruto. s. bernardino da
. m. -chi). ant. rozzo, incolto (uno scritto)
i-805: era quell'opera un idolo, rozzo, ma venerabile, di legno:
ignadro, agg. ant. ignorante, rozzo. ristoro, 3-1: sono
4. letter. ignorante, rozzo, incolto, volgare. pulci,
3. ant. ignorante, rozzo; sconsiderato. -anche sostant.
, 1-41: che colpa ha 11 rozzo ignudo zappatore, /... /
di noi si sente fratello dell'ilota rozzo e cattivo. = voce dotta,
coperto, difeso con cuoio pesante e rozzo (un'imbarcazione). g
in modo poco sensato, goffo, rozzo o irritante; sciocco, stupido (
). tose. ant. diventare rozzo, sgarbato, scorbutico. redi,
: 'imbizzochire', divenir bizzico, divenir rozzo e poco praticabile. = voce aretina
alterarsi, corrompersi; divenire ignorante, rozzo, sgraziato. s. giovanni crisostomo
figur. guasto, corrotto, deteriorato; rozzo, ignorante, volgare. musso
(l'intelletto); incivile, rozzo (un popolo o il suo tenore di
agg. che non ha educazione; rozzo, grossolano. gonzaga, ii-28:
onesti e sapienti da la compagnia del rozzo corpo, e così offuscato, che
partic.: eseguito con scarsa perizia; rozzo, trascurato, che contiene errori;
da stampa ormai rasciugato. 2. rozzo, incolto; insipiente. acciainoli,
un faggio or d'un rovero / col rozzo suo mal impiegato stile. a.
). scherz. ant. rendere rozzo, volgare. gonzaga, ii-29:
tavole impolite. 2. figur. rozzo, imperfetto. groto, 99:
e, per l'uso del vivere, rozzo, villano, indiscreto, interessato,
., 5-1 (io): nel rozzo petto, nel quale per mille ammaestramenti
marchi si debbono imprimere in un legnaccio rozzo e forte, o in qualunque altra materia
.. questo scettro d'abeto così rozzo e impulito com'egli è, in segno
. 2. figur. ant. rozzo, scortese o, anche, che
1-6: ciò che apparerà difettoso e rozzo in questi ragionamenti che io vi scrivo
opposte, trova la maniera di riuscir rozzo insieme e affettato, nella stessa pagina
scalvini, 1-174: io sarò un rozzo, un inamabile; ma non un
18-66: al suono sgarbato, rozzo. delle voci inaspettate, /
ventare ignorante (o, anche, rozzo, sgarbato). machiavelli, 424:
sa sempre mai, / o del rozzo natio, ch'ognor più inaspra, /
il quale io mostro con questo mio rozzo modo e inatto quello che io vorrei,
e avarissima d'ingegno, dandomelo sì rozzo, grossolano e incapevole di molte cose
/ questo [l'orno] di rozzo manto veste ognore. caro, 12-1141:
in ogni tronco io vergo / con rozzo stil d'ossequioso ferro; / onde,
contrario alla buona creanza; ineducato, rozzo, villano, ignorante. bruno
. -per estens. diventare meno rozzo, ingentilirsi; farsi morbido, delicato
istruzione o di cultura; ignorante; rozzo, zotico (una persona).
. bandello, ii-924: incolto e rozzo è lo mio stile. dell'uva,
rossor tinte e confuse / a te il rozzo celar natio sembiante. guerrazzi, i-284
in disordine 'e 4 grossolano, rozzo '. incólto2, sm. terreno
sante parole verso li dii, con rozzo e non ordihato muovere di corpo, crebbe
manca di conveniente elaborazione; disadorno, rozzo (una lingua, un'arte, un
privo di grazia, di armonia; rozzo, grossolano. sannazaro, iv-123:
da questo punto di vista, quanto sia rozzo e incondito il libro.
costumi, aspetto contadineschi; rendere rozzo, rustico. giusti, ii-348
3. che è privo di grazia, rozzo. antonio da lerro, xxxix-1-241:
di creanza, sgarbato, villano, rozzo. c. gozzi, 1-1153:
, incrudisci). rendere aspro, rozzo, ruvido. - anche al figur.
. reso o divenuto aspro, rozzo, ruvido. - anche al figur.
c'era un che di duro, di rozzo, d'inerudito per indole nativa.
mai che alcun uomo né colto né rozzo dinotasse verun oggetto della natura o dell'arte
: oh quanto sei tu stralunato e rozzo, / senza disegno alcun, senza
fantasmi. 3. ant. rozzo, selvaggio. a. paradisi,
* che impara difficilmente, ignorante, rozzo ', comp. da in-con valore negativo
) * condizione dell'uomo indotto, rozzo ', comp. da in-con valore
, vi-2-17: più diletta un famelico ogni rozzo cibo..., che
-per estens.: ignorante, incolto, rozzo. boccaccio, viii-1-38: cominciarono diversi
: quasi non si ritrova popolo così rozzo che non abbia provveduto di qualche bevanda
cultura, di istruzione; incolto, rozzo. - anche: maleducato, villano.
manca di scioltezza, di armonia; rozzo (uno stile, un'opera letteraria
. letter. in modo incolto, rozzo; senza erudizione, senza cultura.
cita, / d'ogni popol più rozzo e più milenso, / d'ogni mente
2. privo di erudizione; semplicistico; rozzo; ingenuo (uno scritto, un
dorata. carducci, iii-12-150: cotesto rozzo che non si vergogna di scri
: teodorico..., essendo uomo rozzo di ingegno e inetto ad ogni regale
libro, un'opera d'arte); rozzo, grossolano. - anche: illeggibile
morir colui che more / perch'un rozzo del tutto e quasi infante / la morte
dalla montagna alla pianura... il rozzo e zotico garzonaccio con le scarpe infardate
inferignóso, agg. ant. scuro e rozzo come il pane inferigno. - anche
si asserisce conosciuta. -ignorante, rozzo, inculto (una persona).
le inferrate / finestre spera e il rozzo muro e i nodi. d'annunzio,
pure fra il popolo colto favellasse un rozzo sì, ma energico e appassionato oratore,
cita, / d'ogni popol più rozzo e più melenso, / d'ogni
: il concetto del diventare, così rozzo e volgare come lo prese hegel per
/ se polir cura il mio stil rozzo informe / la tua, che vincer
sotto ogni figura, risplende dentro un rozzo vestito e traspira d'infra le oscure
ingannati altri occhi che quelli d'un rozzo e ignorante guardiano. lanzi, 1-1-41:
sole ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. alamanni, 4-1-
, nobilitato; affinato, divenuto meno rozzo, meno grossolano (una persona,
-genuino, non elaborato, non raffinato, rozzo (un cibo). dossi
non persona, /... con rozzo parlar, più che non lice,
. letter. decadere culturalmente, diventare rozzo. bresciani, 1-i-136: più
atto o opera o particolare di stile rozzo, grossolano. soffici, v-5-371:
, ingeneroso; perfido, malvagio; rozzo, brutale. anonimo, ix-1066:
9. rendere ottuso, meno acuto, rozzo (l'ingegno, la mente)
ottuso, tardo; rimbecillito; diventato rozzo, poco sensibile (una persona, la
peggio che mai! -primitivo, rozzo, barbaro. de sanctis, i-344
.. ad uomo trasecolato, trasandato, rozzo, inof- fizioso, altero e fastoso
si mostra, / che non ben rozzo stil s'ingemma e innostra, / e
ch'avere il cor lontano / dal rozzo vulgo insano. e. varano, lvi-84
selvaggio. -al figur.: rendere rozzo, zotico, intrattabile; abbrutire.
2. figur. imbarbarito; diventato rozzo, zotico o insocievole, intrattabile;
. 2. figur. diventare rozzo, duro, ostico, intrattabile;
. 5. figur. rendere rozzo, indocile, insocievole, intrattabile o
2. figur. reso o diventato rozzo, duro, intrattabile. - anche
uno stile, un verso); rozzo, sgraziato, disarmonico. -con litote
insoaveménte, avv. letter. in modo rozzo, sgraziato, disarmonico. -con litote
amor, da vile amante, / da rozzo pastorei son presa e vinta. m
marchi si debbano imprimere in un legnaccio rozzo e forte..., che e'
spirituale. cavalca, 9-194: essendo rozzo ed idiota secondo natura, fu nientedimeno
barboni, ii-1-950: all'improvviso un uomo rozzo, basso,... vestito
irascibile, scontroso, scorbutico, scostante; rozzo, duro (una persona, il
terra a guardarla si getta / il rozzo e poco pratico amatore, / che molto
disus. barbaro, incivile, selvaggio; rozzo, incolto, ineducato. cicerone
; scortese, incivile, villano, rozzo; impertinente, sfacciato, indiscreto.
, o delizie innocenti! ben è di rozzo cuore e inurbano chi di voi non
montanaro, e rimirando ammuta, / quando rozzo e salvatico s'inurba, / che
: è scritta [quest'opera] in rozzo stile, a maniera di dizionario e
, invillanisci). ant. rendere rozzo, vile, spregevole; deprezzare,
mio debile ingegno, / tanto ch'el rozzo stile abbie lo accume / conveniente a
, involgarisci). diventare volgare, rozzo; assumere un aspetto grossolano, triviale
agg. reso o divenuto volgare, rozzo; che ha assunto un aspetto grossolano
). letter. diventare zotico, rozzo, volgare.
giuso / caprigne abbia le membra e rozzo il pelo; / né schivar del mio
2. sgarbato, scortese, sfacciato; rozzo, villano. sermini, 295:
. arrozzisco, irrozzisci). rendere rozzo, grossolano, volgare. rosmini
imbarbariscono. = denom. da rozzo (v.) col pref. in-
reso brusco, rude, scostante; rozzo, grossolano. i. nelli,
irrustichisci). ant. rendere rustico, rozzo, sgarbato; inselvatichire.
ant. diventato o reso rustico, rozzo, scortese. cesarotti, 1-xl-59
. 4. figur. diventar rozzo, grossolano, sgarbato; inselvatichirsi.
una persona). -in partic.: rozzo, incolto, ripugnante, repellente.
che di corpo. 8. rozzo, villano, indelicato (un atto,
alamanni, 7-ii-84: al mio crin rozzo ed irto / la sua ghirlanda antica
odioso, detestabile. - anche: rozzo, sgarbato. molza, 1-311:
l. adimari, 1-35: sia rozzo, lacero e negletto il tuo vestire.
4. in modo disinvoltamente trascurato, rozzo, pieno di manchevolezze e di errori
e talora anche l'idea di * rozzo, diseredato, incivile ', in quanto
divine. luca pulci, i-12: il rozzo parlar dei villan vuole / che queste
continuano a dolersi che il volgo è rozzo, e non discorre malgrado le stampe
2. figur. villano, rozzo, spregevole (una persona).
, 306: ancorch'io sia un rozzo guardiano di lanosi armenti, niente di meno
e larduto: egli è un bietolone rozzo e scabroso, c'ha la ruvidezza naturalizzata
ardente sole ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. aretino, 20-73:
ungaretti, xi-35: di lavoro altrettanto rozzo è l'altra statuetta del buon pastore
spesso considerato come il tipo del plebeo rozzo e ingovernabile, incline alle passioni violente
. 3. agg. plebeo, rozzo, volgare (una persona).
nella locuz. di grosso, o rozzo legname: per indicare persona zotica,
.. uomo di grossa pasta e di rozzo legname. amenta, 2-53: oh
bano imprimere in un legnaccio rozzo e forte. morante, 3-133
molto ampio e lungo. -anche: rozzo saio proprio degli anacoreti.
di libic'orso, umano insieme e rozzo. tasso, 20-56: i libici
privo di grazia, aspro, inelegante, rozzo, sgraziato, faticoso (un'opera
raro scultor ch'intagli e lime / un rozzo marmo e 'n vaga statua il forme
virtù celebro, / il dir mio rozzo non prendete a sdegno. lamenti storici
. onufrio, 97: ad un rozzo pifferaio, che veniva a lacerarmi le orecchie
con le sue vittorie, biasimando come rozzo e chiamandolo una loquace talpa, una
. bandello, ii-924: incolto e rozzo è lo mio stile. marino, 5-60
/ e 'l rubino appo loro è rozzo e vile. d'annunzio, i-14:
. v.]: luminàio: rozzo arnese di legno composto d'un piccolo piedistallo
ii-285: pativa questo ignorante popolo e rozzo quelle lungherie, e pareva valente chi
quel solo che a un semplice e rozzo principiante è necessario. 7.
o di dostoievski. 7. rozzo, volgare. lucini, 4-93:
-anche: con un modo di esprimersi rozzo e volgare, con errori grossolani.
: il corpo vivente consipalladio, il rozzo, di tufo. 1-12
maccianghera. 3. grossolano, rozzo, ineducato (una persona).
. gnoli, 1-336: sorge un rozzo casal su le macerie / d'una villa
a una voragin cinta / da un orlo rozzo di macigno antico. targioni tozzetti,
carnascialeschi, 1-232: montanari; dimostrarsi rozzo, grossolano, volla lunga barba,
, / avendo preso un abito sì rozzo / che il giureresti un povero pezzente,
fuori. lanzi, i-38: il rozzo non discemeva peranco la nobiltà della pittura:
i-2-172: buon per me che, rozzo nato, educato all'armi / maga astuta
affronto, insolenza; costume o atteggiamento rozzo e volgare. buonarroti il giovane,
paura del vento. 2. rozzo, zotico. bocchelli, 19-97:
che non ha buone maniere; ineducato, rozzo, zotico, villano (cfr.
bemabei. -in modo volgare, rozzo. carducci, iii-3-305: ode,
. 2. incolto, rozzo. carducci, iii-25-363: questa italia
eseguito malamente, con poca cura; rozzo, grossolano; impreciso; mal riuscito.
modo sgarbato, scortese, ineducato, rozzo di muoversi, di trattare con le
.. che rappresentato avrebbe un villano più rozzo, più mal messo, più scontraffatto
/ misere più di quel che il rozzo esprima / mio stil non pari al
estrazione sociale o di origini ignobili; rozzo, volgare, zotico. -anche:
una lingua con improprietà o con accento rozzo e dialettale. - anche sostant.
le stese. -mal fatto, rozzo; sciatto, disadorno. marino,
. letter. ant. inelegante, rozzo, imperfetto. salvini, 39-iii-144
della faccia. sestini, 238: il rozzo scherano alla tapina / con mal viso
o per proprio vizio, d'ingegno tanto rozzo e di sì grosso intelletto che,
. -per estens.: grossolano, rozzo, zotico. baldini, 12-24:
, 2-3-211: fu [paolo vitelli] rozzo, e che seguitando la opinione sua
, coltivato. soderini, i-173: rozzo è il legname del corniolo;..
il rotini, bel giovane incontestabilmente, era rozzo nelle maniere, litigioso, manesco e
appunto non si marita bene a napoli rozzo, manesco, millantatore. cantoni,
le libertà. s'accu- seria di rozzo, / se le impedisse o ricusar volesse
necessarie agili scaltrezze il tellini, scrittore rozzo e sciamanato, era adatto come l'
grossa (con valore aggettivale): rozzo, grossolano, ignorante (una persona
. -con valore spreg.: rozzo, grossolano, sciocco. caro,
. 4. figur. spreg. rozzo, grossolano, volgare; angusto,
ancora. -con valore spreg. rozzo, incolto, incivile, zotico.
maremmano '... dicesi per uomo rozzo, e senza creanza; ma più
-spreg. degno di marinaio; volgare, rozzo. baldelli, 3-107: viene da
m. -chi). ant. rozzo, plebeo, volgare (riferito alla cultura
michelangelo, i-23: se 'l mie rozzo martello i duri sassi / forma d'
con che fan coperta dura e vaga al rozzo aspetto de'lavor lor di terra.
2-iii-50: la marzaiòla stabilisce il suo rozzo nido de gerbai e fra le erbe folte
pittore] molto sucido, ma anche molto rozzo, quantunque avesse un cuor di marzapane
privo di raffinatezza e d'eleganza; rozzo, volgare. stigliani, 270:
più massiccio degli altri, così affatto rozzo e privo delle grazie dell'arte.
testa d'una sua gran pergola un muro rozzo di certa pietra che a roma si
(mastrucca, mastruga), sf. rozzo giaccone tradizionalmente indossato dai pastori
, 1050: 'masùlito': specie di rozzo palischermo indiano, il cui fasciame è
e disadorno, sciatto, trascurato; rozzo, malfatto, imperfetto (uno scritto
l'anima, ma in modo più rozzo e materiale che non è fatta poi da
; villano e sgarbato nel comportamento, rozzo, maleducato. passavanti, 205:
uomo di qùeste cose assai materiale e rozzo. sacchetti, v-78: perché per
punto e ne sono totalmente materiale e rozzo. -che deriva da rozzezza e
alla buona, in modo semplice e rozzo, alla carlona. caro, 18-49
quel che esso avrebbe non solo di rozzo ma d'inadeguato e di pericoloso, partecipiamo
i-43: questa portava in mano un rozzo bacino di macigno, dentrovi squadra e mazzuolo
di incolto, grossolano, incivile, rozzo). boccaccio, v-221:
. mecenaterìa, sf. mecenatismo rozzo e interessato. tommaseo [s.
si cita, / d'ogni popol più rozzo e più milenso, / d'ogni
. guerrazzi, 144: veste un rozzo saio e gli cuopre le spalle la
lieti egipani / a quel mistico lor rozzo sermone / tengan bordone. monti, x5-
giovanni, ii-25: sendo quei popoli di rozzo e grosso vivere, saturno gli ammaestrò
pensi tu di grazia che sia così rozzo, così semplice e così mentecato cristiano
dentro il quale non sa, il rozzo volgo, ch'egli sempre nuota, come
: in uno stato di società il più rozzo, meschino e barbaro, senza commercio
fino alla nausea, occorrendo invece un rozzo, un ingenuo, un primitivo,
2. per estens. cucchiaio grosso e rozzo. costo, 1-200: quando mangiate
non è compiuto né perfetto, ma rozzo e mancante, non si domanda scienza,
firenzuola, 923: io vile, io rozzo, ardirò di vestire / queste mal
generico: che non è né particolarmente rozzo e trasandato né troppo raffinato e artificioso
, poi ne offriva al soldato con rozzo garbo. nievo, 1-537: mio
baiardo. ariosto, 43-135: un così rozzo e dispiacevol viso; / poi
il canto di apollo divino e del rozzo dio pan, diede a questo il
stato infra i miglior negletto, / rozzo le membra, in volto aspro e selvaggio
un solo / diviso è in cento il rozzo scoglio informe. botta, 4-811:
servirà non per esemplare, ma per un rozzo disegno, dal quale, con la
non saprebbe mai disprezzare il vile e rozzo volto del misterioso sileno di alcibiade, per
lieti egipani / a quel mistico lor rozzo sermone [dei fauni] / tengan bordone
una camera nuda, solo mobiglio un rozzo tavolo su cui scrivere. 3
alla pianura, qual lupacciotto famelico, il rozzo e zotico garzonaccio, con le scarpe
non per esemplare, ma per un rozzo disegno, dal quale, con la censura
modenese conservato più puro o sia più rozzo da blandimenti letterari. -ant.
pastoraccio... è un bietolone rozzo e scabroso, c'ha la ruvidezza natura-
, 2-211: l'amore toccò lo rozzo petto d'amendue: ma la fidanzata
] sapeva che il tiranno anche più rozzo e ingenuo ha la sua molla nel bisogno
tipo di espressione che quando non è rozzo può raggiungere sottigliezze accessibili solo a chi
dalla montagna: essere o apparire alquanto rozzo nel modo di presentarsi, di agire
pianura, qual lupacciotto famelico, il rozzo e zotico garzonaccio,... sparutaccio
, e rimirando ammuta, / quando rozzo e salvatico s'inurba. g.
fìngersi ottuso di mente (o anche rozzo e grossolano). pataffio,
de'tempi di federigo, egli è sì rozzo, sì
, nella foresta l'uno, in rozzo, ancorché ottimo terreno, nel giardino
senza odore. murtola, 8-24: al rozzo e stanco zappator d'avante / dié
emiliani-giudici, 1-219: un calzolaio più rozzo di un villanaccio mi ha fatto saltare
passate guerre, l'avarizia dettò nel rozzo cuore d'un westfalo, semplice moschettiere dell'
moscia il linguaggio dantesco è potuto sembrare rozzo e perfino triviale. palazzeschi, 6-163:
con uso spreg.: viso rozzo e inespressivo, irregolare o malfatto;
. i<>. pittura o disegno rozzo, mal fatto o, ancne,
: egli a me mi disse: perché rozzo / tu se'ora al presente in
comportamento, del costume dei mulattieri; rozzo, grossolano, volgare.
arte... tutto selvatico e rozzo. qua e là si vede qualche parte
-con uso spreg.: grezzo, rozzo, non rifinito. capriata, 1-19
un schizzo primiero di pittura od un rozzo di scoltura tutti muscolosi e non politi
sui quarant'anni, dall'aspetto piuttosto rozzo che raffinato; con me aveva parlato
lar- duto: egli è un bietolone rozzo e scabroso, c'ha la ruvidezza
prima uomo assai naturale, per non dir rozzo. carducci, ii-9-266: a lui
e larduto: egli è un bietolone rozzo e scabroso, c'ha la ruvidezza naturalizzata
preparato, eseguito o compiuto in modo rozzo e approssimato, malfatto; improntato a
; disadorno, trasandato (e anche rozzo: un abito). equicola,
l. adimari, 1-35: sia rozzo, lacero e negletto il tuo vestire
per ispirare fiducia. 8. rozzo, poco elegante, mal curato (uno
là dove petrarca ci appare negletto e rozzo, vi sono tesori di poesia più
-che sembra (e non è) rozzo o troppo semplice; naturale, spontaneo
. 4. poco elegante, rozzo (lo stile). nuovo giornale
il libro lentamente. 7. rozzo, poco curato (lo stile).
per lo più di aspetto goffo, rozzo, strano, stravagante. fucini,
zione e il raggiungimento della razionalità del rozzo e selvaggio pastore ameto operati dall'amore
: è scritto con bonarietà d'uomo rozzo ma dotato dalla natura d'un certo grosso
, stupido, sciocco; goffo, rozzo, zotico. varchi, v-472:
nodetti e il cilizio sendo aspro e rozzo, eziandio le più minutissime rasure e
sole ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. tasso, 3-4:
galileo, 3-3-193: in un panno rozzo e vile manco noiano la vista
56: col tuo canto soave, al rozzo agricoltore / men noioso e men
: egli si confidò con un semplice e rozzo suo compagno a nome lopresto.
varano, 1-28: or chi al rozzo mio stil darà le pronte / note
ugonotto ancor egli e ricchissimo, ma rozzo, solitario e salvatico, che non sa
: fa il nido sulla terra e rozzo come quello del nostro 'nottolone ',
critici delle nuove opere, sì era rozzo e novizio e veramente purissimo di coscienza
. 12. che appare ancora rozzo, non sufficiente- mente raffinato e arricchito
delle cose che riferivano. -carattere rozzo, disadorno, sciatto o anche non
, v-87: se io, giovane rozzo e nuovo a'tuoi servigi, merito di
volgar., 1-522: essendo tu rozzo e nuovo nel reggimento, pare che
. boccaccio, 21-5-16: io in abito rozzo, ne'boschi nato e nutricato,
dimensioni, con sonorità potente ma timbro rozzo e grottesco, dotato di un'estensione
? / nella scuola d'amor sei rozzo ancora. goldoni, xiii-748: o l'
non è che si debba fare con olio rozzo o di mandorle o di sisamo.
era il nostro parlare negli antichi tempi rozzo e grosso e materiale, e molto più
m. franco, 1-38: inetto, rozzo, oltre al bordello. poliziano,
levatura intellettuale e privo di cultura, rozzo, ignorante, sciocco, credulo.
, gli ominacci. 2. uomo rozzo e violento. bresciani, 6-vi-347:
stesso avenne che, confessando un uomo rozzo, questi veniasi accusando di molti omicidi
16-iv-224: quanto lustro potrà mai avere quel rozzo e semplice mio libro tutto gli sarà
ottuso, grevemente materiale, brutale, rozzo (il corpo, la materia: in
. averani, i-12: il popolo rozzo e di veder corto ed inesperto delle intelligibili
il colto gadda, ma un suo rozzo personaggio, monologante attraverso la registrazione gaddiana
; grossolano, volgare, sgarbato, rozzo; goffo. ammirato, 1-ii-115:
presentano [alcuni mosaici] disegno men rozzo, mosse meno forzate, composizione più regolata
.;. / ha grave e rozzo il corpo / quasi indistinta e mal composta
. in modo grossolano, volgare, rozzo, villano. dossi, 1-i-176:
in fine... le atellane, rozzo dramma detto così da atella (
più esercitato o è esercitato in modo rozzo, primitivo (l'arte).
in ogni tronco io vergo / con rozzo stil d'ossequioso ferro. parini, giorno
grande e magnifico, l'inculto e rozzo si dé fuggire, ma l'ostentato e
del parto. gobetti, 1-i-360: rozzo, povero di idee, è riuscito
): basso, plebeo, volgare, rozzo. muzio, 1-194: veggendo la
. glorificati sono i derelitti. il rozzo lenzuolo funebre dove si curvò e spuntò
2. per estens. incivile, rozzo, ignorante, selvaggio, maleducato (
f. frugoni, iii-474: fui cane rozzo al principio, benché assai presto l'
servidorame napoletano per tutto ciò che è rozzo padroname straniero. = deriv.
spreg. paesanaccio, sm. contadino rozzo, grossolano. chiesa, 5-50:
e, con connotazione spreg.: rozzo, grossolano; volgare, dozzinale)
modo di fare o di comportarsi estremamente rozzo e grossolano. f. f
'pagino 'con quel * g 'rozzo e che s'accosti al 'c '
in questa valle e fioco / apparir rozzo e vii. gradenigo, 482
-dormire a pancoli: su un giaciglio rozzo, scomodo, di fortuna.
graf, 5-134: a sera il rozzo ed avido bifolco / a trar verrà l'
(con valore di agg.): rozzo e grossolano. faldella, 9-66
-chi). ant. incolto, rozzo, plebeo (riferito alla cultura di benvenuto
sociale; capo di biancheria semplice o rozzo. cavalca, 2q-i66: per li
. ant. tessuto ruvido e rozzo. lacopone, 3-29: la
sostanziale della natura divina, secondo il rozzo intendimento degli emanatisti, ma come attributi
: in questa atmosfera di semplicismo quasi rozzo nasce il paradosso di ford, l'
: quando lo specchio sarà così rozzo, mettilo alla ruota alla quale si bruniscono
parolette / da render molle ogni cor rozzo e scabro. xjlloa [guevara],
origine incerta: l'etimo corrente pan rozzo (cioè rustico, casalingo), dovuto
solamente alcune parti- celle lasciando il rimanente rozzo. -spazio esiguo, posticino.
e rimirando ammuta, / quando rozzo e salvatico s'inurba, / che cia-
. bonaventura volgar., 1-39: lo rozzo sermone trapassa infino al core, ma
passagallo a qualcuno: riprenderne in modo rozzo ed eccessivamente semplificato i modi e le
(con valore aggett.): rozzo, grossolano, zotico, incolto; ingenuo
: dicono che fu [scipione] rozzo e di grossa pasta e che non sapea
: erano là in cinque, su un rozzo tavolo, con polenta, carne,
prime viole. firenzuola, 432: un rozzo pastorello, eletto p er giudice dal
arcadico pane, come se fosse assai rozzo e pastorile anche l'arcadico rege, si
pasticciano. -grossolano, goffo, rozzo. n. villani, 42:
cfr. anche spagn. fiatàn 'uomo rozzo e incolto '(che è però da
ai dolci sogni invita, / quando il rozzo paterno acciar ti ruppe / il bianchissimo
atroce e orrendo. -anche: molto rozzo, violento. ferd. martini,
ballerine. -grossolano, zotico, rozzo. fogazzaro, 13-62: non avrebbe
governare. -pecora marina: marinaio rozzo e ignorante. m. adriani,
giacigli di pelli pecorine, deschetti di rozzo legname, bisacce, otri. jovine
esporre una dottrina, discuterne in modo rozzo e grossolano, facendone strazio. p
ne le basse casupole sconnesse, / nel rozzo cascinale / ove penètra per le imposte
valore aggett.): grossolano, rozzo. monti, xii-5-223: noi,
al mio sonoro arnese, / più fia rozzo 'l mio stil, roco il mio
perigonio. péntolo, sm. rozzo recipiente usato in cu cina
allevato male nella sua miserabile infanzia, rozzo per natura, manifestava sensi di sprezzo
-con litote. non perfetto: rozzo. piccolomini, 1-374: un artefice
: 'perticaia e perticàio': aratro rozzo adoperato in alcuni luoghi di toscana e
p. verri, xxiii-167: il costume rozzo e pesante di questa gente non ci
3. in modo goffo, rozzo e faticoso, privo di perizia e
col metterle in alcune sacchette di panno rozzo untato col sego, alla misura di
sicuramente, / avendo preso un abito sì rozzo 1 che il giureresti un povero pezzente
giacigli di pelli pecorine, deschetti di rozzo legname, bisacce, otri vuoti e
ecc., hanno finito per rendermi rozzo, trivialuccio, bisbetico. montale, 14-119
. contadino, villano (ignorante, rozzo, semplicione). cicognani, 2-162
-caratterizzato da un atteggiamento intellettuale rozzo, elementare, concreto. gramsci,
pignatte e a boccali: grossolano, rozzo, di bassa estrazione sociale. beccuti
pillora spaccata di fresco brilla come un rozzo diamante abbandonato. jahier, 2-38: i
prossimo bar vocìo, non tuttavia più rozzo e insolente, dei giocatori di ping-pong e
parer bella. / deh! nel rozzo mio linguaggio / fa'che piova e che
63: sorge piramidal tronco funesto, / rozzo legno si fan le polpe e tossa
-figur. chi imita o segue in modo rozzo, pedissequo e maldestro una tendenza artistica
sgabelle, da voti, di cani: rozzo, grossolano, di scarso talento,
a una voragin cinta / da un orlo rozzo di macigno antico. parini, i-33
dogghia / il mare, più di noi rozzo e villano, / sanza saper perché
costumi bassi e volgari; grossolano, rozzo. brente, 61: venduto poi
chiamano gentili. betteioni, iii-446: un rozzo americano, un plebeo minatore di california
. -alla plebea: in modo rozzo, popolaresco. a. f.
nell'odissea come un gigante pastore, rozzo e crudele cannibale, fornito di un occhio
polifemo1, sm. letter. gigante rozzo e primitivo, ciclope.
] solamente alcune particelle lasciando il rimanente rozzo per schivare la spesa e il tempo che
quale atto non è niuno di sì rozzo animo o sì freddo che non si senta
, altrettanto carnoso e di quello stesso rozzo colore rosso scuro pomellato di bianco.
levita né pontefice, non però fu o rozzo o nuovo ne'misteri de'sacrifici.
volta schietto, rude, esuberante oppure rozzo, volgare, sguaiato). cantoni
poemi. sono questi indirizzati propriamente al rozzo e ignorante popolo, né altro fine hanno
: il cherico ignorante, il cavaliere rozzo e il lieve populo non cura delle ragioni
per conseguente facendole meglio intendere al popolo rozzo, che non se l'avrebbe potuto
modo trascurato; con aspetto sudicio e rozzo, laidamente. saccenti, 1-1-99:
2. agg. figur. rozzo e privo di scrupoli. filippo degli
. porcellescaménte, aw. in modo rozzo, volgare, triviale o ineducato.
i raffinati di civiltà a fondo ancor rozzo e sensuale; e che, sfiorando più
alla maniera loro trovare un re tutto rozzo e tutto fiero, che non parlasse
aure uscito: / e mal posando al rozzo fieno il fianco, / tutta avea
e in questo senso paradigmatico: cioè al rozzo, manieristico e predicatorio 'la storia'di
... ostinatissimo nelle sue opinioni e rozzo nel trattare quanto più si possa.
la lirica. -in modo rozzo, approssimato, limitato. - anche
poverettamente. 2. in modo rozzo, stentato. carducci, iii-27-253:
elaborazione logica, di approfondimento critico; rozzo, primitivo. - anche sostant.
fondo al bosco. -figur. rozzo, grossolano. gramsci, 11-80:
tranquille, il culto delle quali, rozzo e contaminato da pratiche superstiziose, era forse
sulla cima di un colle praticabile sorge un rozzo altare circondato di cipressi. gnislanzoni,
preannuncio. emiliani-giudici, i-375: il rozzo concepimento della 'rappresentazione di stella '
, preti: non è mulo libbro sì rozzo ch'in qualche parte non sia profittevole
in questo senso paradigmatico: cioè al rozzo, manieristico e predicatorio 'la storia '
ballando preme / col pie scalzo il terren rozzo ed incolto. tommaseo, n-m:
egli sapeva che il tiranno anche più rozzo e ingenuo ha la sua molla nel bisogno
presa di corrente malamente inchiodata su un rozzo tassello. -con uso improprio: spina
presepio (con valore aggett.): rozzo, zotico, maldestro. grillo
. -figur. strenuo e rozzo difensore o diffusore di un'idea,
o comportamento istintivo, spontaneo o anche rozzo, contrario alle convenzioni della società e
di cultura; che è o appare rozzo, incivile, ingenuo o sprovveduto;
negativa più o meno marcata): rozzo, arretrato. carducci, iii-7-34:
detto principe degli storici milanesi, benché rozzo di stile. parini, 836: gabriello
con valore aggett.): villano, rozzo. rosa, 2-245: chi non
... par vero barbarismi procreati dal rozzo secolo e da bizzarria di cervello.
teodorico,... essendo uomo rozzo di ingegno e inetto ad ogni regale officio
obbedendo all'intelletto, tragga fuori dal rozzo marmo la statua corrispondente all'idea ch'
e farle intendere ad un popolo cosi rozzo. -destinato a riti pagani o,
, pref: non è nullo libbra sì rozzo ch'in qualche parte non sia profittevole
giudicio che ciò che apparerà difettoso e rozzo in questi ragionamenti ch'io vi scrivo
vedremo, non commuove che il rozzo senso de'barbari uomini, ma 11
addestrò l'ariosto, ridondante prosaico e rozzo nei primi tentativi di verso italiano.
cocerassi / ortica ed un di porco rozzo grugno / con fessa orecchia prosciuttato al
, io-v-163: ne'primi tempi del più rozzo toscanesimo dicevasi e scrivevasi 'fievole '
non palesare immediatamente l'aspetto volgare e rozzo di un'ideologia. gobetti, 1-i-527
tutto quel ciarpame... sarà stato rozzo, volgare, puerile, ma non
la natura, la qual incomincia dal rozzo, per pulirlo poi. marchetti, 5-202
una vecchia tavola, nuda e con qualche rozzo candeliere di sopra, serviva di altare
. - con litote: maleducato, rozzo, incivile. bisticci, 1-ii-215:
firenzuola, 923: io vile, io rozzo, ardirò di vestire / queste mal
poca. batacchi, 2-159: al rozzo desco ciascheduno / si assise senza punti
, insieme con le manganellate, un rozzo mezzo di intimidazione usato frequentemente dalle squadre
il viver tuo somiglia al mio, / rozzo cultor delle campagne erbose. / tu
lor purgo e risano, / quanto il rozzo ingegno a me concede. bruni,
sol del vostro basso campanile / quantunque rozzo, semplice e sottile, / che a
quattro. -per estens. uomo rozzo e maleducato, di maniere violente e
3. figur. sciocco, rozzo e ignorante (una persona).
purgo e risano, / quanto il mio rozzo ingegno a me concede. fagiuoli,
a cerere non ebbe / tessuto in rozzo stil canti e carole. foscolo,
ti diliberi, / difficile a me rozzo e maestrevole / e a te fia agevole
e racciabattato. idem, v-584: il rozzo e zotico garzonaccio, con le scarpe
, per rimeritarmi di un povero e rozzo mio dono, un suo me ne ha
racconto e def- formità di questo mio rozzo parto, a meno questo tale critico
serra alla vita colla sopravveste di un sacco rozzo, cinto al fianco di una raddoppiata
, 7-1-2: musa, che 'n rozzo stài meco sovente / umil cantasti le mie
raffinati, di civiltà a fondo ancor rozzo e sensuale. monelli, 2-399:
. 2. ant. servitore rozzo e poltrone. aretino, 20-234:
, regazóne), sm. giovane rozzo o incolto o anche di animo semplice e
. persona che si esprime in modo rozzo, privo di grazia. g
mai che alcun uomo né colto né rozzo dinotasse verun oggetto della natura o dell'arte
figur.: discorso o scritto sciocco e rozzo. parini, 328: masin,
3. figur. chi si dimostra rozzo e ignorante o, anche, ottuso
/ e de qua- lunche indotto e rozzo stile. g. ferrari, 3-37:
meglio, raccomodato in modo sommario, rozzo, vistoso (un oggetto rotto o
2. locuz. -animo di ravano: rozzo e insensibile. aretino, 1-181
troppo mal vestito d'un abito assai rozzo e adattato alla rustica razza, [
innocui o letali. -crudo, rozzo, brutale. cassola, 5-122:
: egli sapeva che il tiranno anche più rozzo e ingenuo ha la sua molla nel
rebarbativo, agg. letter. aspro, rozzo. caldarelli, 1115: il
dea, féra qual sfinge, / a rozzo pastorei si reca in braccio.
! guerrazzi, 144: veste un rozzo saio, e gli cuopre le spalle la
teodorico..., essendo uomo rozzo di ingegno e inetto ad ogni regale
quei registi che credono di poter scoprire nel rozzo e barbaro accozzo di personaggi privi di
parolette / da render molle ogni cor rozzo e scabro. b. tasso, i-281
onesti e sapienti da la compagnia del rozzo corpo e così offuscato che gli è di
de sanctis, 9-74: shakespeare è rozzo; ribocca di antitesi e metafore.
astrusa o scritta in un linguaggio troppo rozzo). g. giustiniani e a
l'umano spirito altra via tiene quando dal rozzo si avanza all'elegante, ed altra
altra via quando dall'elegante ricade al rozzo. b. croce, ii-2-127: lo
così addolorato che il rodimento d'un rozzo tegolo era il conforto dell'infermo spasimante.
rilegate entro bordi di metallo chiaro e rozzo che parevano quasi di latta, avevan
. 2. per estens. rozzo, barbaro. soffici [in lacerba
montanaro e rimirando ammuta, / quando rozzo e selvatico s'inurba. boccaccio,
di baba, gridare nel solito dialetto rozzo e volgare qualche cosa di incomprensibile, con
(rimpiastrìccio). ricoprire in modo rozzo, deturpante. carducci, iii-22-230:
saprebbe mai disprezzare il vile e rozzo volto del misterioso sileno di alcibiade, per
non saprebbe mai disprezzare il vile e rozzo volto del misterioso sileno di alcibiade,
senso comune, per altro debole e rozzo, ringagliardiscono e ripuliscono. de sanctis
il tris- sino, sprezzatore d'ogni rozzo e barbaro freno e rinovellatore in lingua
. tomitano, 402: egli è giovane rozzo, egli ha una pessima grazia in
lontano da questa forma il rintuzzato, il rozzo e 'l grosso. 5.
in quei tempi che peranco molto del rozzo e del gotico le genti ritenevano non avevano
iscritto il vostro lume, / contrario al rozzo idioto costume, / sanza mai ripetìo
usuale, il causale e arbitrario e il rozzo, il rosen- kranz passa a descrivere
senso comune, per altro debole e rozzo, ringagliardiscono e ripuliscono. martello,
italiana. -dare un aspetto meno rozzo e trasandato a una persona.
nostro umil compendio, non risguardando al rozzo modo di dire. algarotti, 1-i-21
cortesi parolette / da render molle ogni cor rozzo e scabro, / quivi si forma
altrui. ardigò, iv-77: il rozzo è più religioso del civile; e tuttavia
sordastro, assai genenco per un uomo rozzo, e così gradatamente più esteso sino a
. moro, lii-14-372: come albanese, rozzo e insolente, non ha alcun ritegno
da un ritirato giovane robusto, grosso e rozzo quanto una rovere. -chi
-con valore aggett.: volgare, rozzo. gramsci, 6-343: ha ieri
da questa, tanto più quel gusto rozzo lo rigetta e ricusa. per avvezzarlo
poco l'ingegno e 'l mio stil rozzo e roco / s'alza vie meno e
.. /... / apparir rozzo e vii,... /.
addentare avidamente il cibo, in modo rozzo e grossolano (una persona, anche in
e così addolorato che il rodimento d'un rozzo tegolo era il conforto deltinfermo spasimante.
). róggio2, v. rozzo. róggio3, sm. vano ricavato
perché son tre) a tanto rame rozzo quanto può stare in 18 vasi, ciascuno
lo chiamavano 'il rospo'anche pel suo fare rozzo e selvatico, e perché gli erano
cfr. boerio, 586: 'rozzo d'oseli o de salai': mazzo,
ingemano. = comp. di rozzo. rozzeggiare, intr. (rozzéggio
quando vendono. = denom. da rozzo, col suff. dei verbi frequent.
costosi. = deriv. da rozzo. rozzétto, agg. alquanto
. rozzétto, agg. alquanto rozzo, primitivo: libùrnio, 1-1
del mondo. = vezzegg. di rozzo. rozzézza (ant. rozéza,
la lingua, del primo ducento: è rozzo sì, ma di quella rozzezza che
; atteggiamento volgare, azione o comportamento rozzo, gravemente sgarbato e scostante.
nobili. = deriv. da rozzo. rozzibelligero, agg. letter.
il chiavistello. = comp. da rozzo e belligero (v.).
lano. = deriv. da rozzo. rozzità, sf. rozzezza
degli antichi. = deriv. da rozzo. rózzo (ant. e
vorag'n cinta / da un orlo rozzo di macigno antico. pascoli, 683:
la natura, la qual incomincia dal rozzo per pulirlo poi. -che ha
targioni pozzetti, 12-10-134]: marmo rozzo, misto, di colore bigio chiaro
profondi precipizi e dall'altra il sasso tanto rozzo che non potevano 1 cavalli fermarvi
piane o a diamanti. -pane rozzo: parrozzo. a. boni,
a. boni, 075: pane rozzo... è un pane mandorlato,
d'una sua gran pergola un muro rozzo di certa pietra che a roma si
all'imagine da sua madre dipinta sul rozzo muro del nostro orticello. -spoglio,
20-56: lo suo colobio era di panno rozzo di stoppa e simigìiante un altro panno
, che a pena ebbi un panno rozzo da stendergli in terra per farlo sedere
schiene. guerrazzi, 144: veste un rozzo saio. pirandello, 8-491: aveva
si chinò a sinistra, raccolse un rozzo sacco di canapa e s'awiò verso
urbane / si van cibando del mio rozzo pane, / quest'è l'umiltà tua
nero. batacchi, 2-159: al rozzo desco ciascheduno / si assise senza punti
sol del vostro basso campanile / quantunque rozzo, semplice e sottile, / che
precedeva un ragazzo, che trainava un rozzo slittino. -rustico, primitivo (la
ungaretti, xi-35: di lavoro altrettanto rozzo è l'altra statuetta del buon pastore
, i-231: angoscioso, anelante, in rozzo letto / su l'estrema agonia giovanni
aure uscito: / e mal posando al rozzo fieno il fianco, / tutta avea
nottolone col collare] sulla terra e rozzo come quello del nostro nottolone. pascoli,
e fece il nido, oh! rozzo assai, ma bello. -rozza cuna
cerca nella politica la sua forma: fenomeno rozzo e sfuggente che si tenta di conoscere
leone ebreo, 272: un legno rozzo, a chi manca la forza e
lapìllora spaccata di fresco brilla come un rozzo diamante abbandonato. -opaco, spento
/ e 'l rubino appo loro è rozzo e vile. -sottoposto alle sole
sua opera a roma... resta rozzo, e vi è ancora per fare
volto vede: / convien che il rozzo manto in tutto spoglie / e formi
: la lana è frutto semplice e rozzo della natura. tornasi di lampedusa, 254
254: primitivi fiori spandevano il loro rozzo profumo. -non sottoposto a semina
: nella foresta l'uno, in rozzo ancorché ottimo terreno; nel giardino l'altro
preme / col piè scalzo il terren rozzo e incolto. -non commisto con
m. fiorio, 404: l'argento rozzo puro,... scaldato ne'
languido smorto fior che, in questo rozzo / clima, d'italia nostra il cielo
lidio con trombetta (o piva) toscana rozzo suono, percosse tre volte col piede
: viste le... tendenze del rozzo vulgo, sembra degna d'esame l'
degli albanzani, 50: chi dannerà lo rozzo essere mutato in civile? -che
si dava: donali parte al gusto rozzo dei tempi e parte alla calunnia che
i raffinati, di civiltà a fondo ancor rozzo e sensuale..., sfiorando
2-54: era circa a que'tempi molto rozzo el modo del murare. carducci,
montanaro, e rimirando ammuta, / quando rozzo e salva- tico s'inurba, /
, lxx-105: esiodo, essendo pastore rozzo e indotto, solamente bevuto l'acqua
, fera qual sfinge, / a rozzo pastorei si reca in braccio.
bertoldino innanzi la reina / stupido e rozzo come un barbagianni. cesarotti, 1-xxxiii-
, 1-xxxiii- 132: tu vedi un rozzo / condottier di cammelli audacemente / sedur
1-451: in tutta la novella figura un rozzo e abbene villano. onofri, 16
onofri, 16: sul campo il più rozzo villano che bada alle sue faticose mansioni
esser il più codardo ed il più rozzo / satir che ne l'arcadia ora si
, vi fosti tanto la- grimato dal rozzo popolo. ramusio [anghiera], cii-v-147
era sprecata a sposare un mugnaio, un rozzo. 23. incolto, ignorante
sono uomo di queste cose materiale e rozzo, e poche orazioni ho per le
firenze non pare essere né ignorante né rozzo; nondimeno da frate girolamo savonarola fu
delminio, 11-86: chi è sì rozzo che, leggendo alcuna composizione, non
poco astrologo, anzi di giudicio sì rozzo che stimasse il corpo lunar non esser
tutte quelle amorevoli parole che il suo rozzo, ma buon cuore le sapeva suggerire
il povero, l'ignorante, il rozzo può facilmente addotorarsi in questa scuola. rosmini
: conviene che il confessore istruisca il rozzo e dell'imparare lo renda sollecito. ardigò
sollecito. ardigò, iv-77: il rozzo reagisce direttamente colle proprie mani e punisce
incominciò intentissimo a riguardare, e nel rozzo petto, nel quale per mille ammaestramenti
/ da render molle ogni cor rozzo e scabro, / quivi si forma quel
nelle sue opi nioni e rozzo nel trattare quanto più si possa. gualdo
meravigliosa che pichot, benché tanto rozzo et insensato, in pochi giorni fosse dalle
/ un uomo come lui, rozzo, sgarbato, / che non ha diritto
sua mise rabile infanzia, rozzo per natura, manifestava sensi di
, ii-8-202: così fiero e rozzo e brutale come sono adoro sopra tutte le
conti, 89: s'accuseria di rozzo / se le impedisse o ricu
stato infra i miglior negletto, / rozzo le membra, in volto aspro e selvaggio
. algarotti, 1-x-113: egli è uomo rozzo in sembianza, ma sotto quella ruvida
ai quali va imputata così gran parte del rozzo costume che suole intercedere fra gli abitatori
carattere distintivo: altrimenti il saluto apparirebbe rozzo e triviale. -improntato a
p. verri, 4-43: il costume rozzo e pesante di questa gente [gli
carnale. alamanni, 7-i-114: da rozzo appetito e vii furore / si può
desiderio non è schietto, ingenuo, rozzo, come altre volte. -impregnato
[plinio], 7-29: un soldato rozzo nella milizia, come egli era,
alla maniera loro trovare un re tutto rozzo e tutto fiero, che non parlasse
, 6-ii-468: buon per me che, rozzo nato, educato altarmi, / maga
dolci sogni invita, / quando il rozzo paterno acciar ti ruppe / il bianchissimo
di libic'orso, umano insieme e rozzo. 32. non articolato in
conoscimento di tutte le cose, sì rozzo nelle cose del comune... che
prima è da essere ammaestrato il novizio rozzo nella scuola dell'eremo secondo la forma
volgar., i-35: nuovo cavaliere e rozzo, adomando te per maestra e alla
, che vuol dire giovane nuovo e rozzo. bonarelli, 1-208: io veramente porto
d'uomini cotali quella riverenza che dèe rozzo discepolo a gran maestro. varano,
che mi abbaglia. e invano ricerco il rozzo fanciullo, il tristo giovine, il
vedere, che virgilio da sé fosse sì rozzo della sua arte poetica che egli credere
del bene, 63: féi qual rozzo pittore, / sperato in van d'essere
dell'arti. condivi, 2-21: per rozzo scrittor ch'io mi sia, al-
, i-9-97: sento irate / me rozzo vate / sgridar le muse. delfico,
sordastro, assai generico per un uomo rozzo e così gradatamente più esteso sino a
che per comperar fosse, sì come rozzo e poco cauto più volte in presenza
egli a me mi disse: « perché rozzo / tu se'ora al presente in
in quelle, concio- siaché egli sia rozzo e ignorante delle cose del mondo e
da questa, tanto più quel gusto rozzo lo rigetta e ricusa. 34
terra a guardarla si getta / il rozzo e poco pratico amatore, / che molto
innamora? / nella scuola d'amor sei rozzo ancora. g. gozzi,
: se in tutto o in parte il rozzo idioma de mia materna lingua te dispiace
questo [nome] era per lo più rozzo ed aspro, perché derivato dall'antica
mentre i nostri appena si esprimono nel rozzo dialetto della balia. giuliani, ii-51:
di baba, gridare nel solito dialetto rozzo e volgare qualche cosa di meomprensibile,
libri de'profeti, dispiacevagli il loro rozzo sermone. sacchetti, 351: solo
ingegno / de'grossi versi ea al rozzo dettato / ed a la fama indegna d'
pref: non è nullo libbro sì rozzo ch'in qualche parte non sia profittevole,
tasso, 7-1-2: musa, che 'n rozzo stil meco sovente / umil cantasti le
roma durano ancora e presentano disegno men rozzo, mosse meno forzate, composizione regolata
e che la prego di gradire, rozzo com'è, e non darmi la mortificazione
bonaventura, volgar., 1-30: lo rozzo sermone traf f assa infino al
aure sciolto, / diede alle melodie rozzo natale. g. b. martini,
quei registi che credono di poter scoprire nel rozzo e barbaro accozzo di personaggi privi di
anticaglie] anche per lo più di rozzo lavoro, parte per la vetusta,
l'altra, e sarebbe l'argomento rozzo e troppo male agevole a essere compreso
non per esemplare, ma per un rozzo disegno, dal quale, con la censura
comporre, per conto proprio, in un rozzo sistema. -non completamente sviluppato (una
senso comune, per altro debole e rozzo, ringagliardiscono e ripuliscono.
secchezza delle indagini odierne, sarà stato rozzo, volgare, puerile, ma non
venivano giudicati... attraverso il rozzo vaglio del patriottismo o del disfattismo.
'u'consonante, 'z'tenue, 'z'rozzo. l. salviati, 1-1-180: mostriamo
e'l'hanno a pronunciare tenue o rozzo. 40. statist. dato
. 40. statist. dato rozzo: quello rilevato distribuendo le modalità di
(ed è tuttora attiva). -accademico rozzo (e anche rozzo, sm.
). -accademico rozzo (e anche rozzo, sm.): membro di tale
marte, / che con ruvida clava il rozzo alcide / tumida di più morti un'
dalle sue opere, da un accademico rozzo di siena. casti, 1-7-14:
alla moderna saltare, musici daltaltro in un rozzo come gli stornelli che facessero am,
un schizzo primiero di pittura od un rozzo di scoltura tutti mosco- losi e non
'rozzotto': più dispregiativo che diminutivo di rozzo. più di persona e delle maniere sue
rozzóne, agg. che è oltremodo rozzo e ignorante. - anche sostanti
naccio. = acer, di rozzo. rozzóne (rozóne), sm
gentilezza civile. = deriv. da rozzo. rozzume (rozume, ruzume
addosso. = deriv. da rozzo. rozzura1, sf. ant.
diffusissimo. = deriv. da rozzo. rozzura2, sf. tose
danza di conigli. 4. rozzo, grossolano (un'opera poetica, uno
costruito o sistemato e approntato in modo rozzo, approssimato, grossolano o anche provvisorio.
da pesca. 3. rozzo, grossolano. papini, v-832:
di armonia, inelegante, grossolano, rozzo (uno stile o un'opera letteraria)
(plur. m. -ghi). rozzo, zotico. pasquinate romane,
9-141: quando lo specchio sarà così rozzo, mettilo alla mota alla quale si bruni
silfo, ma silvestre, selvatichissimo! rozzo! scortese! mi voglio un male
val d'elsa per significare un uomo rozzo e di sgarbate maniere gli dicono che 'è
». -alla rurale: in modo rozzo e sbrigativo. a. casotti,
. rusticàggine, sf. modo rozzo di essere e di comportarsi.
genuino o, anche, grezzo, rozzo. aretino, 26-255: l'uomo
ancora è nodrito. 6. rozzo, grossolano, privo di raffinatezza.
trato come so. -comportamento o atto rozzo, zotico, maleducato. bembo,
di tullio, che in vece di rozzo chiamava orrido lo stile di tuberone,
amor, da vile amante, / da rozzo pastorei son presa e vinta.
sonetti anolibic'orso, umano insieme e rozzo, / de la troiana egesta e nimi
da uomo 8. figur. rozzo, costruito grossolanamente, non tivo e
non è da beccarne / un uom sì rozzo, mstico e selvaggio ». castiglione
io offendessi con la ruvidezza del mio rozzo stile. cittadini, 54: i popoli
f f 8. rozzo, incolto, ignorante, di grossolana natura
rifugiarmi in una boscaglia, presso un rozzo sacello di venere genitrice. 2.
. muratori, 7-v-109: molti del rozzo popolo [longobardo] con pazza credulità
soldati e costituito da un panno quadrato rozzo e pesante, fermato da una fibbia
romana, dall'ammatto nato rozzo, dal muro salnistroso con le scrostature frec-
2. region. persona dall'aspetto rozzo e di grande forza fisica.
bar altro vocìo, non tuttavia più rozzo e insolente, dei giocatori di ping-pong e
20-104: io..., come rozzo, avventato macchinatore di storie avventurose,
alla satirica. -per estens. rozzo, selvaggio. refrigerio, xxxviii-95:
. 3. uomo ignorante e rozzo o che si comporta in modo incivile
, v-89: io il rendei, di rozzo satiro, dotto giovane. gherardi,
. schiamazzare in mo do rozzo e volgare; esprimere chiassosamente e
ant. che si esprime in modo rozzo, volgare. muzio, 1-55:
la bottega. -volgare, grossolano, rozzo, triviale (un modo di esprimersi
in prima / sbozza il suo lavorìo rozzo ed informe, / poi, sotto
a più chiara intelligenza degli uomini di rozzo intendimento. g. gozzi, i-26
statua sbozzata in creta, cui un rozzo fattore dell'artefice copre, da testa
questi nostri oscuri giorni / intelletto sì rozzo e così scabro / che dir non sappia
parolette / da render molle ogni cor rozzo e scabro. bandello, 1-27 (i-337
. per prova sanno quanto 7 rozzo e scabro sia 'l mio canto.
frugoni, iv-433: egli è un bietolone rozzo e scabroso, c'ha la ruvidezza
2. figur. rendere meno rozzo e goffo, fare diventare più esperto
di qualche metallo, o puro o rozzo, la vena con quella terra dà di
mento e le mani nodose su un rozzo scaldino di terracotta posato su le ginocchia
del signore, v'era un partito rozzo incorruttibile tradizionale che si opponeva colla pesante
dal portar in piedi una specie di rozzo socco. = deriv. da
: ufficiale non elegante (ordinario, rozzo). pavese, i-122: non è
vi sarà anche suo fratèllo che mo- rozzo mi ha pregato di scarrozzare fino a milano
. ranieri, 1-i-277: costui, quantunque rozzo ed ignorantissimo, non era però tanto
figur.: pittura eseguita in modo rozzo e maldestro. caro, i-142:
dipingere o disegnare sommariamente o in modo rozzo e maldestro. giraidi cinzio, 7-io
desiderio non è schietto, ingenuo, rozzo, come altre volte. -esente