ha il cuoio il fianco, e 'l rozo tergo / arma di dure sete ispido
che distinto fusse dalla massa di quel rozo embrione, che chiudeva in sé i semi
, st., 1-54: già il rozo zappator del campo sgombra; / e
che distinto fusse dalla massa di quel rozo embrione, che chiudeva in sé i semi
la stanca cicala, / già il rozo zappator del campo sgombra; / e già
la seguiva stupido: qual suole / un rozo montanaro in su la fera: /
fiorentin poeta / e il fin del rozo ameto forse el sai. fiorentinìstico
de'ciclopi ignudi / a la fucina il rozo stuol travaglia. pindemonte, 8-363:
grillo la stanca cicala, / già il rozo zappator del campo sgombra; / e
poliziano, 1-263: or delle pecorelle il rozo mastro / si vede alla sua torma
: non è drappo sì vii, sì rozo manto, / che, tempestato di
stanca cicala, / già il rozo zappator del campo sgombra; e già
un fabro? / un aspro, un rozo, un ruvido consorte, / inculto
l'altro, l'un de quali sia rozo e d'ogni artificio ignudo, e
. andreini, 1-224: è d'ingegno rozo, di cuor vile, d'animo
te che sarei? / inculto, rozo, misero e stordito. castiglione, 171
d'aver amato un'animo inequale, rozo, incostante. redi, 16-v-283: in
suoi innamorati pensieri. bruni, 574: rozo cantor, se mal distingue e parte
stile. marino, vii-419: era rozo ed informe il parto di quest'orsa:
8-viii- 493: in un panno rozo e vile manco noiano la vista molte
, 1-19: or delle pecorelle il rozo mastro / si vede alla sua torma aprir
con nome barbaro tutto ciò ch'è rozo e malfatto. tommaseo [s. v
, il più semplice e il più rozo / uomo che si manezzi.
... costui è d'ingegno rozo, di cuor vile, d'animo amaro
in quel secolo molle / vivesse il rozo mondo in rozza spoglia, /
cali / giù per la neve il rozo montanaro. leonardo, 7-i-198: non
l'ombra assiso / d'arcadia il rozo dio, chi ivi soggiorna. / tutto
rosana, xxxiv-670: bench'io sia rozo, ignoto e nigligente / terrò i suditi
.: anco nel mio stile, ancorché rozo e diseguale all'obietto, sfavillano sì
, 1-19: or delle pecorelle il rozo mastro / si vede alla sua torma
con nome barbaro tutto ciò ch'è rozo e malfatto. da ponte, 304:
86: lane mi porge al letto un rozo ovile. carducci, iii-3-357: ninna
abbiate per tanto cimone e per così rozo e poco sperto nelle cose del mondo e
., 1-19: or delle pecorelle il rozo mastro / si vede alla sua torma
attentati temerari, pasto ordinario del volgo rozo e petulante. mascheroni, 8-382: sorgi
cali / giù per la neve il rozo montanaro, / come nel scender pargli na-
... non facendo caso (come rozo et ignorante da senno) di quel
monsenise cali / giù per la neve il rozo montanaro, / come nel scender dargli
una bianca donna... un rozo contadino o un vii pastore le chiamerà carni
ma un largo orlo solamente, lasciando rozo e più basso il mezo. lastri
ripulendo al meglio che saprò il mio rozo e debole ingegnio, ché forse perverrò
: piacciavi a me, che so'rozo e ignorante / respecto a voi, cui
piena d'oro non coniato, ma rozo e all'antica; esservi mattoni massicci,
ha posto qua giù in terra semplice e rozo, e tal m'ha nodrido,
, canz., 55: il rozo pastorei se meraviglia / del vago rosseggiar
del fruto e avevali in cavo uno rozo de uva molto grosa e ziascuna uva
voce di area nord-orientale, deriv. da rozo. rozzaménte (ant. rozamente
altrettanto. caraccio, 34-5: non rozo tufo o pomice spongosa / veste i
piena d'oro non coniato, ma rozo e all'antica. 4. non
d'un tratto solo, benché di rozo sembiante, è calamita al trofeo degli
boiardo, canz., 55: il rozo pastorei se meraviglia / del vago rossegiar
monsenise cali / giù per la neve il rozo montanaro. poliziano, st.,
, st., 1-54: già 'l rozo zappator del campo sgombra, / e
d'una bianca donna... un rozo contadino o un vii pastore le chiamerà
. dottori, 3-112: aprì un rozo sileno / a'secoli vetusti alti stupori,
. marino, 2-i-135: nacqui di rozo fabro, / ma di martelli a strepito
sanza te che sarei? / inculto, rozo, misero e stordito. machiavelli,
stolto, il più semplice e il più rozo / uomo che si manezzi.
chiunque più pretende in magnificenza si reputa a rozo costume il non conformarsi a quelli de'
1-173: piacciavi a me, che so'rozo e ignorante / respecto a voi,
158: il suo sposo / non è rozo altramente, come è stato / detto
conviene fidarsi. bruni, 574: rozo cantor... mal distingue e parte
fianco / rustico sì, ma non già rozo amante. i. andreini,
nimiche dei villani, conciosia che il rozo de la lor prospera natura non si
grillo la stanca cicala, / già il rozo zappator del campo sgombra. ariosto
/ rustico sì, ma non già rozo amante. goldoni, iii-406: pamela rustica
pretende in magnificenza, si reputa a rozo costume il non conformarsi a quelli de'
., 1-19: or delle pecorelle il rozo mastro / si vede alla sua torma
meno (una virtù). rozo zappator del campo sgombra. ariosto, 1-iv-389
sanza te che sarei? / inculto, rozo, misero e stordito.
avere una soda pazienza intorno ad un rozo servitore. tasso, iv-155: niuno
abbiate per tanto cimone e per così rozo e poco sperto nelle cose del mondo
. l. quirini, 66: rozo bifolco, / fillidoro il selvaggio, /
senza te che sarei? / inculto, rozo, misero e stordito. castelvetro,
l'altro, l'un de'quali sia rozo, e d'ogni artifìcio ignudo, e
bella ninfa colle suore fide / di sì rozo cantor vezosa ride. bandello, 2-31
stanca cicala, / già 'l rozo zappator del campo sgombra, / e già