[tommaseo]: se lo animale avrà rotto l'occhio, la qual malattia vegezio
. faldella, 13-80: essendomisi rotto un fermaglio di ottone alla mia borsa ad
usci e finestre sgangherate: ogni cosa rotto e pelato: i venti là dentro entravano
alta tecnologia californiani, dove il silenzio è rotto solo da ronzio e dalle stampanti.
: il timone era spezzato, l'arbore rotto, le sarte inutili, rancore perdute
1-5: perché egli era stanchétto e tutto rotto, dal mare senza altra cena se
sapeva di stantio bene bene e tutto rotto e mezzo intorbidato. serao, i-483:
ho il cappello ed in più parti rotto, / mi va in terra il vestito
, 5-4: il cerusico, osservato rotto il cranio e considerando il lungo sfinimento,
! -d'uscir di casa dopo essermi rotto lo stomaco piegato in due al cavalletto per
e. gadda, 472: s'era rotto o storto o squassato tibie o caviglie
: silenzio alto, solenne, sacro, rotto ad ora ad ora dalle nsa del
storpio: perché nel medesimo giorno che fu rotto il duca di mena a tun fu
andava asciolta, / ch'io non portassi rotto e capo e schene, /
a restaurarmi dalla stracchezza che mi tien rotto la persona. brignole sale, 6-170:
gran tempesta, / l'albero è rotto e la vela è stracciata. storia di
casino. 8. ant. rotto, spezzato in uno o più punti,
e questo è lo scudo stracciato e rotto. ser giovanni, 3-558: sentendo che
-andare, battere, essere fra il rotto e lo stracciato: v. rotto1
/ è da pigliare più che 'l rotto. galileo, 3-4-138: esclamerà d'una
boerio, 714: 'strazzo': stracciato, rotto. dicesi de'vestimenti, ecc.
ch'el pianto m'avia gà sì rotto e fiacco. simone da cascina, 183
. goldoni, v-108: mi fu rotto il dissegno; si fece in un tempo
devastare. bresciani, 6-ix-219: aveano rotto e strambellato il palazzo de'quattro venti
sbagliare il sito. 3. rotto, lacero (un oggetto); squinternato
i-271: questo modo di fare un po'rotto e il linguaggio da strapazzo che io
/ che vedendo disteso il materazzo, / rotto il liuto e lui con folli brame
si strascica sempre come colombo che abbia rotto l'ale sul cammino della libertà.
4-32: noi salivam per entro 'l sasso rotto, / e d'ogne lato ne
strepeanti in nere / gronde, o rotto il civil tedio, in sonanti / impeti
boccamazza, i-1-395: quando un cane avesse rotto un deto del piede,..
chiazzate. fondo del cielo, rotto da una striatura rossa. pecchi, 9-81
alto è il silenzio / comentato, non rotto, dalle strigi, / dallo stridio
la notte, un susurro di gemiti, rotto di quando in quando da alti lamenti
la peregrina rondinella / col suo der- rotto canto e col suo strido / destava al
4-32: noi salivam per entro 'l sasso rotto, / e d'ogne lato ne
un inef- fabil riso; / rotto per me strisciavasi / e la donzella in
vi diranno: « mi s'è rotto un braccio », sì veramente « l'
. spezzato di netto, troncato; rotto, mozzato. -in par- tic.
pesaro per venire qua, me avesse rotto l'osso della gamba e che ne stesse
/ lo spoglio gli mostrar del campo rotto, / prigioni, armi, bandiere
ne diviene l'eloquenza. ecci anche rotto il filo e ordine tanto studiato.
, 4-10 (1-iv-427): come che rotto fosse il sonno e 'sensi avessero
.. si fa per arte d'orpimento rotto e di sale, cuocendoli e sublimandoli
volta che l'ha formulato, l'ha rotto cento volte. e d'altronde,
ecc. grandi, 94: intiero o rotto, è moltiplice o summoltiplice dell'unità
], 29: de mita ha rotto le alleanze tradizionali della dc. ha fatto
quando rientrava col catino, stefano era rotto e intirizzito, sudato, livido.
una scuffia sanza balzo, di taffetà rotto in tre luoghi e condita dal sudiciume
annunzio, iii-2-194: tre volte ho rotto; sette / ho superato le colonne.
: precipitato dal superno tetto, / restò rotto e sciancato e guasto e torto.
ambedue compitamente, senza alcun'avanzo o rotto, la qual parte vien chiamata 'aliquota'.
lianza. bardo segni, 92: rotto è l'alto sostegno e la colonna,
. -con valore aggett.: rotto, alterato dall'ansia e dall'emozione
misura, ma un piccol avanzo o rotto, e questa parte dicesi 'aliquanta';
antonio da ferrara, 5: hamme rotto l'àlboro e le vele, / l'
: il sonno... non fu rotto che dalla voce strillante della vecchia,
una tacchettata, un altro con il naso rotto. = deriv. da tacchetto1.
i-31: la coreggia strappossi, e, rotto il nodo /... sei
/ et in essa lo esercito avea rotto / de li nimici, e morto e
era baldanzosa ed avendo tagliato, anzi rotto, il silinguagnolo, diceva tutto quel
il tanto fumo ed il rigoglio è rotto. fenoglio, 5-iii-24: per ricevere il
vostra conversazione, ma la neve mi ha rotto le tappe e non mi posso trattenere
de amicis, xi-17: dentro, tutto rotto e sformato per fare spazio alle nuove
. vecchio, vivo, secco, rotto, fesso, tarlato. pantera, 1-104
io non ti mando a ca'col culo rotto / mi vengan i tarali col tengone
. spogliato ha l'iniquo tartaro, rotto i chiostri de la geenna e cancellato il
: riforme, il tavolo si è rotto. 3. cinem. tavolo
fino ai piedi -piazza vecchia, balocco rotto, messo da parte per ricordo dalla millenaria
un pezzo di tegoletta o di coccio rotto, e rincalzandogli bene la terra attorno,
d'azeglio, 5-109: era un tempaccio rotto, come spesso ne porta il novembre
neri de'visdomini, 448: son rimaso rotto / più che nave in tempest'a
, nel quale una nave con l'albero rotto, e con le vele le quali
tempo, mise la mano per lo rotto dell'asse e pigliò il fondo delle brache
ne la spada. chiabrera, 1-ii-104: rotto... il bel cammino /
via tiene. ibidem, 248: sacco rotto mincia a tremare per la tenerezza de'piedi
: per molte volte m'era l'uscio rotto / e tentennato, quand'io mi
, 16-168: si sentiva... rotto ed affranto il corpo delle tentigini spietate
un papa in romagna, poi che fu rotto dagli anni vestì la tonaca francescana.
, che martini è un vecchio orinale rotto. -in relazione con nomi di
circuito, ma per fortuna non si è rotto nulla. = voce di area seti
leggiadria ». guerrazzi, ii-124: rotto nel cuore da palla tirolese, tombola annaspando
un papa in romagna, poi che fu rotto dagli anni vestì la tonaca francescana.
cioè, messa la toppa nuova sul rotto, essa cucesi sopra. e però
mano, / se vi è del rotto mettono una toppa. giusti, 4-ii-439:
bretti, / ai ferri, ai rame rotto! - crocchia di capelli
parte superiore di esso, benché sia rotto il vetro dove tornava la testa,
. altri, abbattuti in qualche legno rotto, trapassando a guisa di pesci;
il tor- ticcio dell'ancora s'è rotto. / rinnovarlo non giova. orvia,
pres. di tossicare2), agg. rotto da colpi di tosse (il
messa incominciò in un silenzio profondo, rotto di tanto in tanto dal tossicolar delle vecchie
vo la vita mia / quale un rotto nocchier lungi dal porto, / smarrito peregrin
. do pieleghi e un trabaccolo ho rotto da malamocco a zara per imparar el mestier
un viaggio di segreti, trabalzanti su pel rotto selciato napoletano. m. de leone
ch'io ne fui accorto, / rotto m'avrebbe 'n mar a tradimento.
-che si esprime in modo affannoso, rotto dall'emozione (una persona, la
seguitatolo con la gente, averlo nalmente rotto alla torre ad san vincenti, della quale
saputo che il barcaiuolo era un ladro, rotto il trattato, ritornammo a bellur,
fuor di modo, / s'ei pur rotto non s'è per qualch'intoppo!
de amicis, xi-17: dentro, tutto rotto e sformato per fare spazio alle nuove
non adoperò boccale, con dare iscusa era rotto. pulci, 18-162: vorrei,
, quello futuro ed incor rotto - / il sangue dei giorni di stalin
buona pezza irresoluto. bresciani, 6-xiii-347: rotto il trattamento con arrigo, matilda potè
, e sempre il trattato s'è rotto. monti, iv-187: e stato da
-258: del bemi, non ho rotto il trattato con le monnier, seb-
/ che certo il mio disegno m'arà rotto. savonarola, iii- 496:
d'esser prima investito dagli indiani, sarebbe rotto da essi facilissimamente, prese il tratto
soderini, ii-122: così fatto terreno, rotto prima avanti al verno,
cantante; / e con quel pastranuocio tutto rotto / sgambetta il poetino tremolante. massaia
, d'intensità, di volume; rotto dall'emozione, dal turbamento, dalla timidezza
minuti: panchi capovolti, un vetro rotto e uno scolare salito al banco si
, di volume (un suono); rotto dall'emozione, incerto ed esitante,
piluccato io l'uva spina, io rotto la branda. -rendere il trionfo
duo terzi di questo tripartito emispero già rotto la fede e la pace, protestata
più. uno caldaroncello. uno paiuolo tristo rotto senga manico da ricogliere cennere. le
della terra o del tritello col pepe rotto o colle spezie. c. arrighi
cuori. e quanto il cuore è più rotto e trito da questo dolore tanto iddiio
, tutto triturato, sale, e pepe rotto. pascoli, 669: veduta la
sublimi, quanto il ritmo delle orazioni rotto ed agitato; come i pir- richii
, 7-80: il silenzio del sonno era rotto, di tanto in tanto dai tonfi
difetto. -venir meno, essere rotto dall'emozione (la favella).
muoia lo dogio, che s'ha rotto la coscia in tronco'. cellini, 1-33
con la destra allora stringe, / rotto avendo il troncon, la buona spada
guisa, / dal duolo risentissi ogni osso rotto. carducci, iii-3-232: e monta
: giocare al piccolo trotto. -trotto rotto: andatura del cavallo che comporta il
a. f. doni, 1-205: rotto il cerchio [il ladroncello] se
un, così non si pertugia, / rotto dal mento infin dove si trulla.
argento rassegnatamente proletari) sembra di vedere rotto l'ugualitarismo dentario sovietico. -polit.
el pianto m'avia? à sì rotto e fiacco, / oltre l'umana sorte
carducci, iii-3-176: sulle mura, dal rotto etrusco sasso / la lucertola figge la
quella che noi chiamiamo storia. egli ha rotto la struttura circolare delle vecchie religioni;
assumere stile pomposo o dimesso, d'aver rotto le uova nel paniere dei canonici.
giambullari, i-474: perché non ci sia rotto l'uovo in bocca. sassetti,
di san rocco... abbia rotto l'uovo in bocca. oh, come
. -ohimè, ohimè, o dio ho rotto un braccio. gigantea, 37:
, un urto di pianto gli venne, rotto secco, doloroso. marotta, 5-72
, 9-30: la botta, / rotto l'usbergo, in mezzo il cor gli
striscioline di carta per medicare un vetro rotto della finestra a usciale che dava su una
esso usciva da una guerra infausta, rotto, sanguinoso, aggravato di spese.
permesso. carducci, ii-6-215: oramai ho rotto il ghiaccio; e dicoti che ti
la quale immantenente fu ripinta dallo scudo rotto del ferro, e non si appese allo
feri, / salvo che 'n questo è rotto e noi coperchia: / montar potrete
. giannone, ii-127: il vasaio, rotto e stritolato il vaso, se poi
aggiustare con fili di ferro il vasellame rotto, rappezzare calzari. = deriv
serve invece di vaso, o perché rotto / sia da qualche percossa o rarefatto /
vassoio della sua balia che ella aveva rotto. montale, 7-102: all'ora del
un, così non si pertugia, / rotto dal mento infin dove si trulla.
ben si paiono, allo stile stentato, rotto e non di vena, né d'un
legga dante ove dice « e vidi rotto / all'entrar della foce ».
dell'abbaco, 1-12: sappi che ogni rotto si scrive con due numeri; il
a. neri, 1-146: rotto il correggiuolo, resterà una materia vetrificata
quello appunto del porco; ma non sì rotto e crudo che sia deltasino, ovvero
il vidi / insanguinato il crine / e rotto e livido / le tempie ancor di
bianco bionda e gemmata fra quel buio rotto ma non vinto. graf 5-508:
li quali tato di vienna fu violato e rotto dalla russia e di concerto con le
è movimento an- ch'essa, ma rotto, violento, senza respiro. magalotti,
dalla croce, ii-108: se tosso è rotto nel mezo per transverso, questo effetto
volò al ciel tasta in quattro tronchi rotto; / ma non mosse il pagan per
[il re di francia] egli poi rotto a pavia e fatto prigione, e se
il nimico più vivacemente dopo l'averlo rotto, che non l'aveva prima assalito,
, 30-143: alto fato di dio sarebbe rotto, / se letè si passasse e
prima volta, / se non li è rotto il cerchio d'alcun canto, /
eran fermati a parlare: un parlar rotto dall'irrequietezza del baio schiumoso.
pur, zacchera. / s'ìo trovo rotto un ovo solo, voglioti / rompere
1-18: gli ho cucito il zacco tutto rotto. = var. di giacco per
non mi dispuose, sì mi giunse al rotto / di quel che si piangeva con
per le continue piogge gonfio, aveva rotto il ponte dagli austriaci sulle zattere fabbricato.
/... / m'avete rotto un po'gli zebedei. padula, vi-287
che non han battesimo, / m'hanno rotto i zebedei, / sì han falsata
più forte il trattore -che la m'ha rotto, gli zebedei! bonsanti, 4-528
subito gli porgevano il fiasco col collo rotto. pratolini, 3-19: la nonna disse
due colonne all'entrata della sua chiesa, rotto via dallo inchinarsi di quelle. milizia
: tanto ha giocato apollo che egli è rotto, / poeti, or questa sì
o rimesso con il comandolo (un filo rotto dell'ordito). accomodantismo,
non ebbe effetto, per essere detto signore rotto e morto dalle genti della chiesa e
una volta, con 80 soldati aveva rotto una colonna di 1. 500 baggàra,
me, silenzio che agghiacciava il cuore, rotto soltanto dalle urla incessanti dei condannati.
: 'debosciato': (fr. débauché) rotto, dedito ai piaceri del senso.
guasto di un mezzo pulisci-strada che ha rotto il serbatoio, disperdendo sulla strada di regione
me, silenzio che agghiacciava il cuore, rotto soltanto dalle urla incessanti dei condannati.
ed il colpo rintrona. il filo è rotto. / ed il piombino cade giù di
». 2. figur. rotto, spezzato (l'andamento di un discorso
mela, ma non aveva che il bompresso rotto, le briglie e le trinche portate
/ a l'ombre in sen, rotto per vetro obliquo, / splende distinto nei
: sacco: « le nuove tecnologie hanno rotto isolamenti secolari, ma resta il rischio
screpolature. marinetti, 3-121: terreno rotto tormentato squarciato fessurato butterato da doline e
ehi, fratello, adesso ci hai veramente rotto con quel microfono. s. dazieri
. un tubo vicino i lavandini è rotto. l'acquasgorgainarrestabile. duefilippineinginocchiotentano di asciugare
era riuscito a vendere un cellulare mezzo rotto, 'tacci suoi, e poi s'era
ingegneressa: simpatica, bravacomeilsole, conduespallecosìeilnaso rotto come un boxeur. = forma femm
sfilato la lapide in marmo e rotto la lastra di cemento, quindi hanno estratto
trovano lidia per terra con il naso rotto, e leo in piedi su di lei
muffa ovunque, impianto dell'acqua calda rotto, scarico della doccia guasto. la stampa
. sbusone, agg. scherz. rotto a tutti i vizi, privo di regole