. levi, 2-79: fede e roselli non cercavano né volevano nulla, se
arti della parola in genere. roselli, lxxxviii-n-391: quivi [sulla terra]
proprie o altrui. r. roselli, lxxxviii-n-410: io non veggio, /
imporre come limitazione. r. roselli, lxxxviii-n-430: e1 povero uom, facendo
credere a micchi. b. roselli, lxxxviii-n-386: fa'pur ch'io tiri
non minori nascono le paure. r. roselli, lxxxviii-n-419: se non soccorri tu
, una pena). r. roselli, lxxxviii-n-432: l'anima è dannata /
mirabile tiziano, vi mando per rosello roselli, mio parente. tasso, 16-13
di traviamento morale. r. roselli, lxxxviii-11-441: è ornai tempo alle parte
bianche l'altre, di vermiglio miste. roselli, lxxxviii- 11-389: allor m'aparve
temperatamente; in parte. r. roselli, lxxxviii-n-431: temperanza se trova sol
mori'e non rimasi vivo. r. roselli, lxxxviii-11-410: radoppia el mio penar
io di speme agghiaccio. r. roselli, lxxxviii-11-436: se ora è tardi a
una persona). r. roselli, lxxxvtii-n-451: figliuol fusti per certo
dette dal ferventissimo amante. r. roselli, lxxxviii11- 441: merzé, madonna
, con lor nature. r. roselli, lxxxviii-n-434: tu uccidesti adam,
volo subito se n'andò ad ilerda. roselli, lxxxviii-11-390: da contrari venti il
luogo); fosco. r. roselli, lxxxviii-n-421: cerbaro crudo, lochi
lasciando il vecchio cuoio. r. roselli, lxxxviii-11-443: quello ch'occhio non vede
, quant'io di libertate. r. roselli, lxxx. viii-11-439: io veggio
luoghi di ben franco cavaliere? r. roselli, lxxxviii-n- -450: tu hai nome
tutti la nominavano matta. r. roselli, lxxxviii-11-417: deh, sappi pacientemente
poteva per tutto andare. r. roselli, lxxxviii-11-431: chi ha denari sempre
prieghi non giovavano nulla. r. roselli, lxxxviii-n-453: veggo che scusa ornai
far sgorgare, alimentare di acque. roselli, lxxxviii-n-391: surger vidi dalla avversa
parte occidentale di essa. roselli, lxxxviii-11-396: era el mondo ne l'
, quanta vidde lei. r. roselli, lxxxviii-11-443: quello ch'occhio non
sei mesi molti denari. r. roselli, lxxxviii-n-443: questa pena crudel onde
cotanti anni portato cotanto amore? r. roselli, lxxxviii-n-443: quello ch'occhio non
: sisto iv appluadì e premiò un certo roselli perché copri le sue pitture di azzurri
terra l'ultima ora. r. roselli, lxxxvin-ii-449: credi veramente l'ora
, preclaro; glorioso. r. roselli, lxxxviii-11-445: tu ti movesti di lontan
donar di gelosia orrore. r. roselli, l2òcxviii-ii-428: duolti, fiorenza, ché
per indicare tutto il mondo). roselli, lxxxviii-n-396: era el mondo ne l'
comanda la vostra beltade. r. roselli, lxxxviii-11-419: vogli, signor [
mi volse in dura selce. r. roselli, lxxxviii- 11-443: quello ch'occhio
: ospitalità; soggiorno. r. roselli, lxxxviii-11-448: non dubitare che filice
n'andaremo, uve ricoriremo? r. roselli, lxxxviii-n-404: o'son gli onori
dallo stato di peccato. r. roselli, lxxxviii-11-439: quando amore omo imprigiona
fa l'uomo accidioso. r. roselli, lxxxviii-n-448: lo spendere abbondante e
. alimentato, nutrito. a. roselli, lxxxviii-11-384: se 'primi fùr santi
da uno stato d'animo. roselli, lxxxviii-n-390: esto corpo mortai, misero
molto desiderosi di lui. r. roselli, lxxxviii-n-444: non passa mai del
periodo di tempo). r. roselli, lxxxviii-11-416: questa è colei che mi
e senza tanta molestia. r. roselli, lxxxviii-n-422: se questo s'acquistasse
e rispondoti con sane parole. r. roselli, lxxxviii-11-417: deh, sappi pacientemente
macchiati d'una pece. r. roselli, lxxxviii-n-449: che vogli virtù aver per
-carcere, prigione. r. roselli, lxxxviii-11-453: veggo che scusa ornai
che 'l danno. r. roselli, lxxxviii-n-410: fortuna trista, che mi
-più insensibile. r. roselli, lxxxviii-n-418: l'anima stanca è tanto
. inusitato, insolito e singolare. roselli, lxxxviii-n-397: così faccia ciascun che
accorta, pelegrina e desta. r. roselli, lxxxviii-11-404: ritorna, aura gentil
il proprio scopo. b. roselli, lxxxviii-11-386: affaticansi e più per
in vano è il pentere. r. roselli, lxxxviii-n-426: piacciavi...
io... vi mando per rosello roselli, mio parente. gemetti careri,
ch'a nullo uom perdona. r. roselli, lxxxviii-11-439: io veggio morte eh'
a roma servare perpetua verginità. b. roselli, lxxxviii-11-386: nullo in perpetuo può
2. perseguitato. a. roselli, lxxxviii-11-384: con pianto di fervor di
indicare l'atto sessuale. r. roselli, lxxxviii-ii-450: dirai a colei per cui
, la morte). r. roselli, lxxxviii-ii-419: se non soccorri tu,
egli trasse un strai piombato e mozzo. roselli, lxxxviii-ii-393: lasso! ch'io
detto dio d'inferno. r. roselli, lxxxviii-ii-423: tu, giusto pluton,
-con uso predicativo. r. roselli, lxxxviii-ii-44: se mai sarà da te
. f f r. roselli, lxxxviii-ii-450: burchiel mio caro, s'
me non resta parte intera. r. roselli, lxxxviii-ii-443: ohimè, misero me
cuociente fuoco puortava nel cuore. r. roselli, lxxxvtiiii- 444: se mai sarà
-subirne fortemente l'influenza. r. roselli, lxxxvtii-ii-443: questa pena crudel onde
e mantengonsi con avarizia. r. roselli, lxxxviii-ii-444: mira longin, che
un comportamento). a. roselli, lxxxviii-ii-382: puttaneggia costei, bramosa
amor non già ni fede. r. roselli, lxxxviii-ii-409: non di piacere alcun
di aspetti positivi. r. roselli, lxxxvtii-ii-436: scolta le devote mie parole
nell'espressione fare profittò). roselli, xxxlx-ii-219: ben misero è colui che
provata virtude castiga li matti. r. roselli, lxxxviii-ii-417: amor vuol fé provata
-come personificazione. r. roselli, lxxxviii-ii-429: nel tempo che saturno
e giunse là a lui. r. roselli, lxxxviii-ii-442: non viddi a'dì
pure uno quatrino! r. roselli, lxxxviii-ii-450: tornasti a siena a piè
: come maledizione. r. roselli, lxxxviii-ii-411: fate che sien del mondo
ad ogni mortai segno. a. roselli, lxxxviii-ii-384: voi, superbi, fier
resistenzia allo spirito santo. b. roselli, lxxxviii-ii- 387: benché sian
, e fine alli miei affanni. roselli, lxxxvlii-ii-397: quel sommo rettor che tutto
a'poveri per misericordia. r. roselli, lxxxviii-ii-444: non passa mai del
grande come grosse castella. r. roselli, lxxxviii-ii-441: alla tua gran bellezza,
ha amore preso e morto. r. roselli, lxxxviii-ii-427: ove è la saggia
: non fare nulla. r. roselli, lxxxvtii-ii-449: credi veramente l'ora
-ripetersi, ridirsi. a. roselli, lxxxviii-ii-382: la mirabile vita, santa
sono detti rissosi. r. roselli, lxxxviii-ii-438: più ti rivolti non fa
comportarsi; andazzo. a. roselli, lxxxviii-ii-384: quei che son devoti,
fare al suo loco ritorno. r. roselli, lxxxviii-ii-416: questa è colei che
io. prov. r. roselli, lxxxvtii-ii-426: piacciavi... aver
come fanno le rondini? k. roselli, lxxxviii-ii-446: del caldo naturai [il
maestro martino, lxvi-1-141: menestra de roselli. mitrili accocere con brodo di carne
-con riferimento a una divinità alata. roselli, lxxxviii-ii-391: vidi ne l'aier già
subire conseguenze nefaste. r. roselli, lxxxviii-ii-422: non mi par ragion,
f f a. roselli, lxxxviii-ii-383: del crucifisso fatto gonfalone
andamento delle cose. r. roselli, lxxxvtii-ii-436: se ora è tardi a
tacereste de l'altre ». r. roselli, lxxxviii-ii-448: tu, che nella
età dell'oro. r. roselli, lxxxviii-ii-429: nel tempo che saturno
doloroso ed affitto e tutto sbagotito. roselli, lxxxvtii-ii-396: al lau- dabil fine
-minima sensazione di calore. r. roselli, lxxxviii-ii-446: del caldo naturai [il
pericoli o danni. r. roselli, lxxxviii-ii-430: chi ha buona scoglia /
al limite delle forze. r. roselli, lxxxviii-ii-427: consomato mi sono a poco
novella de. re costanzio. r. roselli, lxxxvlii-ii-435: scolta le devote mie
io ti dirò, sconsolate. r. roselli, lxxxvih-ii- 439: picciola lauretta
ch'io la veggia scorta. r. roselli, lxxxviii-ii-410: fortuna trista, che
grembo della filosofia nutricato! r. roselli, lxxxviii-ii- 430: superbia è
disprezzato, rifiutato. r. roselli, lxxxviii-ii-425: mai non mi disserra /
bevendo seccano un fiume. r. roselli, lxxxviii-ii-446: el popol, che menavi
in alta e gloriosa sede. r. roselli, lxxxviii-ii-416: questa è colei che
così dolce! così accorata! r. roselli, lxxxviii-ii- 441: ti priego
in piena, il vento). roselli, lxxxviii-ii-396;. esser vorrei fra le
- anche sostant. a. roselli, lxxxviii-ii-382: pien di pietate, /
quanto degno era il valore. r. roselli, lxxxviii- ii-445: vedi alessandro,
-la tua di- rittanza. r. roselli, lxxxviii-ii-441: che debbia omo sperar
pudore e di ritegno. r. roselli, lxxxviii-ii-431: sia donna antica, giove-
lieta sicurtà in gran tremore. r. roselli, lxxxviii-ii-427: otto anni m'ha
(l'amante). r. roselli, lxxxviii-ii-404: o sfortunato amante, o
slancio e foga a un'ata. roselli, lxxxviii-ii-384: servi di bacco e di
che sii spietata e vile. r. roselli, lxxxviii-ii-417: terminata categoria a fini fiscali
spento (il fuoco amoroso). roselli, lxxxviii-ii-395: quando il foco le radici
, intralcio, ostacolo. a. roselli, lxxxviii-ii-382: l'estituzion leggiadre / sempre
l'essere suggietti. r. roselli, lxxxviii-ii-447: o caro cittadin marco,
che pare nova stata è. r. roselli, lxxxviii-ii-439: sotto il sole /
mio cor de subito submerso. r. roselli, lxxxviiiii- 446: quando antiloco suo
vita al rischio della morte. r. roselli, lxxxviii-ii-448: or vedi come puoi
unde ha quella similitudine. r. roselli, lxxxviii-ii-451: per soccorso aspetta la
sopra tutti i demoni. r. roselli, lxxxviii-ii-428: duolti, fiorenza,
arme e d'abondanzia di biade. roselli, lxxxviii-ii-391: il sopranome colse /
pausa, tregua. r. roselli, lxxxviii-ii-423: meglio è morir che sofferir
e sottomisela a roma. r. roselli, lxxxvii-ii-447: o caro citta- din
adultèri e altre disoneste cose. a. roselli, lxxxviii-ii-383: con forza / mi
tu se'pur veglio ». r. roselli, g. f. loredano
zone de gran fatto. p. roselli, lxxxviii-ii-442: potresti prima movere una
ciò che la coverchia! r. roselli, lxxxviii-ii-424: spezzate questa vita e
come la mala ventura. r. roselli, lxxxviii-ii-446: quando omo è vecchio
alla morte stessa). r. roselli, lxxxviii-ii-429: un parlar di signore,
maestro martino, lxvt-1-158: vogliono essere li roselli un poco verdi e non troppo fatti
risplendere a'miei blandimenti. r. roselli, lxxxviii-ii-404: o'son le rose in
. -rifl. r. roselli, lxxxviii-ii-439: quando amore omo imprigiona,
mediocre ispirazione poetica. r. roselli, lxxxviii-ii-409: non di piacere alcun,
per mie buon opre. r. roselli, lxxxviii-ii-421: io mi consumo in sì
né d'altra cosa. r. roselli, lxxxviii-ii-423: fatemi l'ombre stigie
o ravvivano l'amore. r. roselli, lxxxviii-ii-406: se de l'uccel di
servo lo condannarono a morte. r. roselli, lxxxviii-ii-422: hammi condutto a tanto
soldati avidi e minaccianti. r. roselli, lxxxviii-ii-411: allor sarà felice /
cotanto terrà il granaio. r. roselli, lxxxviii-ii-432: temperanza se trova sol
la reza de'piacevoli colli. r. roselli, lxxxviii-ii-445: ove se'serse,
svelto, abile. r. roselli, lxxxviii-ii-453: io t'ho difeso,
ed è proprio tosco. r. roselli, lxxxviii-ii-421: tu divino / cerbaro crudo
questo tuo dimandare ». r. roselli, lxxxviii-ii-443: questa pena crudel onde
tristamente menò sua vita. r. roselli, lxxxviii-ii-445: volgi a crasso e
in un'invettiva). r. roselli, lxxxviii-ii-449: a quella falsa lingua maladet-
piaccia di pormi a piè. r. roselli, lxxxviii-ii-442: passo [il mio
tempo fu turbato e scurato molto. roselli, lxxxviii-ii-394: vedi le stelle,
continuamente si transmutano). r. roselli, lxxxviii-ii-436: vogli vedergli el pelo
che sostituisce un altro. r. roselli, lxxxviii-ii-449: con lussuria avere in man
, evitare di assecondarlo. r. roselli, lxxxviii-ii-433: poi ch'io non posso
la divina vendetta li martelli. r. roselli, lxxxviii-ii- 449: o giustizia
di un singolo bicchiere. r. roselli, lxxxviii-ii-444: col veleno non si fa
so tomiare. r. roselli, lxxxviii-ii-442: potresti prima movere una