, iv-369: ahi lampo! tu rompi le tenebre, splendi, passi ed accresci
possi battere: co'quali strumenti tu rompi il sonno a te e ad altrui.
se'sopra le battaglie, vergine minerva, rompi con la tua mano la lancia di
con le barbe, perché se le rompi, germoglia e muore. alamanni,
grossi né troppo piccioli; e quando rompi li suoi pezzolini la sua pasta dentro vuole
tanto più bene quanto più profondamente la rompi. slataper, 1-161: non sai cos'
s'apprende. bruno, 3-536: rompi e gitta per terra col bombo e turbine
pascoli, 522: giorno per giorno, rompi tu buono / con i tuoi denti
, / e le sue leggi rompi; / cangi gli uomini in mostri,
sanno farsi a checchessia, accasarsi dovechessia: rompi loro una carriera sanno subito incominciarne un'
il vecchio / cecubo porta, e rompi la tua rigida / virtù.
come rompessi lo spinace... rompi questa chiara. crescenzi volgar., 4-40
e tu che la cavalchi, / ti rompi intanto il codrione e il dosso.
lei violento, / e le sue leggi rompi; / cangi gli uomini in mostri
che turbi la pallida notte, / che rompi la calma del sonno con grida d'
. mamiani, 1-215: signor, rompi la scorza / che il nostro senso indura
tiranni posteriori. alfieri, i-181: rompi, stritola, o abbrucia le tue
mano, / tutta col ferreo adunco dente rompi / la contumace crosta, e ne
, v-149: signore, disfammi e rompi la durezza del cuore mio. poliziano,
ghiaccio, il sasso / distruggi e rompi al cor che cieco e lasso / langue
, cessa di serrare il tuo cuore, rompi la durezza che lo fascia, per
farsi a checchessia, accasarsi dovechessia: rompi loro una carriera sanno subito ricominciarne un'
il sol. d'annunzio, i-362: rompi il tuo cerchio al fine! guardando
di marina [tommaseo]: effrattóre è rompi tore di muri, di porte e
entratrice con disusate cure ne'mondani petti rompi le caste leggi. giov. cavalcanti,
il ghiaccio, il sasso / distruggi e rompi al cor che cieco e lasso /
-che fantasma importuno a i viandanti / rompi i brevi lor sonni? delfino, 1-374
il decoro / sopra il fasto viril, rompi il servaggio / tu del più deboi
.. / in questo istesso dì rompi e ferisci / visibilmente e senza pietà alcuna
filatori. mamiani, 1-216: signor, rompi le bende / che noi spirti immortali
. tristani, lvi-187: i lacci rompi, spezza la catena, / odia
, / perché il ghiacciato cor non rompi e schianti? cieco, 22-1: benché
il ghiaccio, il sasso / distruggi e rompi al cor che cieco e lasso /
-che c'è -vociò. -perché mi rompi il capo? -russare, ronfare
a grattare con lo straccio e ti rompi la schiena. -sostant.
, o impalmiti col compagno, e poi rompi il giuramento, e quella mano è
miser [sebeto], perché non rompi e scapoli / tutte tonde in un punto
. palazzeschi, 8-160: digli che rompi tanti specchi, / e non nascondergli
, ma fa'qui parentesi ', cioè rompi il discorso, come fanno gli uncini
: e tu che la cavalchi / ti rompi intanto il codrione e il dosso.
persa, / e il leggier corso suo rompi e intraversa. galileo, 1-2-343:
4-243: suona, zampogna, suona e rompi e spetra / quell'alma d'aspe
s. caterina da siena, i-180: rompi questo nodo; vieni, vieni,
- ma ami me, e allora rompi quel legame... - non posso
: per voler fare il letteruto / rompi il capo a prisciano. redi, 16-iv-338
manigolda? svevo, 6-68: mi rompi il muso, manigoldo! pirandello, 8-348
che, per lo mio amore, tu rompi una lancia in contra allo re artù
sottile. ojetti, ii-231: lo rompi a forza e n'escono mazzi di
lo spinace o ver minuto, così rompi questa chiara tanto che venga piena la
di manicare questo pane che tu mi rompi, come fece la cananea; ma
ampia mola. lauro, 246: rompi l'oliva con mola sospesa.
!... -ah, mi rompi il muso, manigoldo! cassola, 6-17
tu puoi, canta giocondo / e rompi il tedio ché il nemico immondo /
morire. ojetti, ii-231: lo rompi a forza e n'escono mazzi di foglie
2-325: tolto poscia fuori il sacchetto, rompi nel mortaio con ogni maggior nettezza le
foglio che ti ninnoli tra le mani: rompi il sigillo e leggi.
di meglio, lxxxviii-11-78: deh, rompi ornai di pertinacia e nodi, /
per timore né per vergogna al dimonio. rompi questo nodo. graf, 5-109:
, 397: prima che tu ari rompi... questo è necessario nel
! / quell'omiciattolo! / mi rompi l'anima / come un giocattolo!
, o fratello, tu ce la rompi a noi. -in espressioni che indicano
braccio / ch'ogni durezza spezza / rompi quel forte, adamantino ghiaccio / che mi
. albertano volgar., ii-15: rompi lo pane tuo a colui che ha
volgar., xxi-14 (262): rompi allo affamato il pane tuo.
nulla ti possono valere, se tu ti rompi in mezzo: non possono valere se
antonio di meglio, lxxxviii-11-78: deh, rompi ormai di pertinacia i nodi, /
più bevi e de'pensier la lima / rompi dentro un barile o il mandi a
collo spiedo tuo fiero e pinzuto / gli rompi e sfasci 'l fondo delle schiene.
, 1-83: or con divozion di prieghi rompi / sì di questi e degli
saggio e prudente e col consiglio / rompi fortuna rea perché a colui / solo il
cade in resia,... rompi tosto l'amistà sua, acciocch'egli
violento, / e le sue leggi rompi; / cangi gli uomini in mostri,
violento, / e le sue leggi rompi; / cangi gli uomini in mostri,
saggio e radente e col consiglio / rompi fortuna rea. tassoni, 2-52:
il vero, vuoi tu che ti rompi le braccia, reliquia di corvi?
fue, / del padre la sentenzia rompi e stirpe, / che disse:
13-148: di primavera vanga e il terren rompi; / di state, rifenduto,
quando sarà appresa insieme e bene rifredda, rompi la cannuccia o la penna sì sottilmente
vecchio / cecubo porta, e rompi la tua rigida / virtù. piovene,
. b. corsini, 7-13: rompi, deh, rompi ornai del cor l'
, 7-13: rompi, deh, rompi ornai del cor l'asprezza / giovinetta
che lavoro interrompi, / quale consegna rigorosa rompi. -ineluttabile. leoni,
col dire: la'gli argini, rompi gli argini e rifa'gli argini. birago
, i-12-140: tronca l'inutil crin, rompi a ritegno / delirali affetti, e
nuovo. lauro, 246: rompi l'oliva con mola sospesa. -sfilacciare
lo spinace o ver minuto, così rompi questa chiara tanto che venga piena la scodella
fanciullo, « lasciami, ché mi rompi il braccio ». -in formule
tristani, lvt-187: 1 lacci rompi, spezza la catena, / odia
/ no, non sperar pietà. / rompi le tue catene; / ritorna in
pirandello, 8-225: appena piove, rompi la terra e sta'ad aspettare che
sannazaro, iv-122: miser, perché non rompi e scapoli / tutte tonde in un
i-83: spezza... e rompi cotesta sfrenata voglia, né vogli tuore alla
rame. b. corsini, 7-13: rompi, deh rompi ornai del cor l'
corsini, 7-13: rompi, deh rompi ornai del cor l'asprezza / giovinetta gentil
pace, o fratello, tu ce la rompi a noi. gabriele, ^ dcxvi-279
saggio e prudente e col consiglio / rompi fortuna rea, perché a colui / solo
iv-97: in cotal modo / ci rompi le parole? c. i. frugoni
, atroce. depisis, 1-171: rompi tutte le leggi che ti legano; rompile
ribello fue, / del padre la sentenzia rompi e stirpe, / che disse:
un custodito seno / le nevi e rompi al bel pudore il freno.
grande beneficio naturale, perché sponte sua li rompi el naso ad sangue.
i-238: fa'via..., rompi le dimoranze. -rompere le dimore:
vale la fede, se tu ti rompi in mezzo? -rompersi a qualcuno il
. verb. da rompere. rompi, sm. e f. invar.
tutte quelle tipe che telefonano, che rompi. g. pansa [« la repubblica
rompicoglioni'-mi suggeriscono a bologna - 'un rompi diabolico'. = forma apocopata di rompiballe
un rompino. = deriv. da rompi, con suff. dimin.
sm. nella locuz. aggett. a rompi ruote: compiuto in modo
: elli era sanza umanitade, crudele, rompi - tore di sua fede più che
sanno fare il debito loro io li chiamo rompi vasselli perdigente e abbraccia polvere senza offesa
/ virgo in parto dopo e pria / rompi il mondo e to'la via /
/ ch'ogni durezza spezza, / rompi quel forte, adamantino ghiaccio / che mi
tronca, tronca gl'indugi, / rompi ornai le dimore, o mio tesoro:
belle donne, e sbriglia di qua e rompi lande di là, tanto azzeggiò che
: miser [sebeto], perché non rompi e scapoli / tutte tonde in un
, io: vanne, che ti rompi il collo: che scempióne è questo?
collo spiedo tuo fiero e pinzuto / gli rompi e sfasci 'l fondo delle schiene.
unraltra cosa ti dico: appena piove, rompi la terra e sta'ad aspettare che
, xxv-i-iii: va'che te rompi el collo! guarda scemonito, che
, agg. privo o prito e rompi quele in una scudela. anonimo romano,
esser la paura, ch'a chiamarlo / rompi quell'aria cheta e quell'orrore.
secchi il fonte della pietà, anzi che rompi e spezzi e'vasi da tenerlo.
stesso... e seguito acciò non rompi il trotto loro e il re
selce quel cor, che tu non rompi o pieghi. monti, i-5-12:
può ritenere. marino, xvi-163: rompi lo smalto, ond'ella il petto ha
con voce forte dentro dalle mie orecchie e rompi la sordezza del cuor mio e insegnami
i-83: spezza... e rompi cotesta sfrenata voglia, né vogli tuore
collo spiedo tuo fiero e pinzuto / gli rompi e sfasci 'l fondo delle schiene.
rompessi lo spinace o ver minuto, così rompi questa chiara tanto che venga piena la
facessimo radici taglia tutto, divegli e rompi. 2. nastrino di seta
ribello fue, / del padre la sentenzia rompi e stirpe, / che disse:
fortini, iii-93: non averò chi mi rompi el capo e chi mi comandi mille
, il vecchio / cecubo porta, e rompi la tua rigida / virtù. bacchelli
porcellano e non iscoto, / deh rompi di tua man la tafferia. soderini,
. santa paulina, i-15: non rompi il trotto col galoppetto, o con la
opara, e ogni volta che tu la rompi, tu hai mentito per la gola
cosa ti dico: appena piove, rompi la terra e sta'ad aspettare che l'
guido da pisa, 1-342: vergine minerva rompi con la tua mano la lancia di
quelle uova, da l'acieto e rompi quele in una scudela, e mescola e
le tenebre; tagli ogni vagabondità, e rompi le tentazioni le quali mi fanno violenza
/ « che fantasma importuno ai viandanti / rompi i brevi lor sonni? » gemetti
lei violento, / e le sue leggi rompi; / cangi gli uomini in mostri
suso con uno bastone tanto che le rompi. dell'uva, 13. così si
avverte: guai a te se mi rompi gli zebedei. pavese, 11-ii-47: i