preso dal ghiaccio; che, a romperlo, si stritola e scricchiola come vetro.
staccano e cadono dal pane nell'affettarlo, romperlo, o mangiarlo. cattaneo, iii-4-133
possa nuocere, niuno vivente dividerlo né romperlo, e niuno accidente contaminarlo. guido
al corno brunito, e che nel romperlo sia denso, al gusto mordace, e
suttili che passerebbe per lo muro sanza romperlo; queste non son cose con tra nulla
non bisogna fasciarsi il capo prima di romperlo; aspettate, a fasciarvi la testa,
a gran forza che se gli faccia per romperlo. cestoni, 641: intorno
filo tanto tenue che basta poco a romperlo. emanuelli, 1-20: le confessioni
era inferiore di forze, tentò di romperlo e d'impedirgli ad ogni modo il
mano, si va scotendo prima di romperlo. -per estens. ant. con
tutto il pasto dal gozzo, senza romperlo, per il becco, per il
del tuo tacere, io ti prego di romperlo a posta corrente: che troppo m'
1-56: ogni gesso è di necessità romperlo e tritarlo con martelli di legno,
ma sostanzialmente precario, badavamo a non romperlo, a mantenerci in una zona neutra,
togliere il pesce lesso dall'acqua senza romperlo. carena, 2-232: 'pesciaiuola':
ma sostanzialmente precario, badavamo a non romperlo. calvino, 1-310: il ticchettio delle
spostare un oggetto o addirittura piegarlo o romperlo. l. satta, altr.
il freno del timore, ma non già romperlo. -condonare una parte dell'imposta.
comprimere esso vaso e, se non romperlo, almeno schiacciarlo e guastare la sua
parti sì che più tosto lo rassoda che romperlo. a. cattaneo, i-271:
, finisce con slabbrarlo, sforzarlo, romperlo, mentre esso stesso ne è impedito
col scassarlo, o dive- glierlo, romperlo, rivoltarlo, zapparlo, lasciarlo riposare,
esso vaso; e, se non romperlo, almeno schiacciarlo, e guastare la sua
parti sì che piuttosto lo rassoda che romperlo. leoni, 500: un fulmine
anche lui quest''homo multìplex', romperlo per studiarne il meccanismo.
nel piano turchino, / e colle braccia romperlo e col petto. c. e
freno del timore, ma non già romperlo. michelstaedter, 653: ibsen vuole dall'
di asilea e cercandosi per papa eugenio romperlo quanto fussi possibile, avendosi a rispondere
compie quell'atto con intenzione di mai romperlo. moretti, i-489: lei sa oggi
galoppo, allora lo dovete trattenere e romperlo con qualche tirata, e, bisognando
maggior gridi che pugna; poi dimandando da romperlo, non si trovò mai il rompitoio
impeto che è riuscito a penetrarvi, a romperlo, a passare oltre, nel folto
hai fatto » parlò tomaso, « a romperlo, perché non pur troppo aviam bevuto
] sciolto e penetrabile dalle barboline col romperlo e stritolarlo e rivoltarlo sossopra o col
, finisce con slabbrarlo, sforzarlo, romperlo. bacchetti, 1-ii-156: un vinaccio turbolento
, finisce con slabbrarlo, sforzarlo, romperlo. e. cecchi, 13-53: riesce
fiocco di cotone, incredibilmente, senza romperlo, fino a renderlo un soffio.
spasso qualcosa: distruggerlo, devastarlo; romperlo, fracassarlo. g. c.
il conte, veduta occasione opportuna di romperlo, uniti tutti i suoi in un solo
sì stretto, non si può / romperlo senza forza e forza grande. foscolo,
. biringuccio, 2-57: si cerca romperlo [l'argento] ovvero con tagliuoli tagliarlo
biringuccio, 1-57: si cerca romperlo [l'argento] ovvero con ta
legame sì stretto, non si può / romperlo senza forza e forza grande. parini
, meno fosse concesso agli spagnuoli di romperlo e di vulnerarlo in qualsivoglia maniera. delfico
ci sia l'antifurto senòè troppo casino romperlo. balestrini, 9: se se ne