portento: / ecco che il sasso romoreggia e bolle, / si squarcia, si
rannuvola il cielo, e borbotta e romoreggia e tuona: fin che posato appena
/ e il vento che fra gli antri romoreggia. foscolo, 1-220: tante a
sotto incatenato s'agita / il tuono e romoreggia. -ant. mandare, scagliare
in fin del fondo [l'etna] romoreggia e bolle. leopardi, 34-220:
ciel folgori ardenti / e rauco intorno romoreggia il tuono. -cupamente gorgogliante (
e stagnanti risuona a guisa d'onda e romoreggia contra le cose sode. chiabrera,
annunzio, vt-81: il mare grigio romoreggia. landolfi [gogot], 133:
leoni, 581: il colera ci romoreggia alle porte spaventoso. già venuto d'
alla moltitudine accalcata, che già lontana romoreggia. ojetti, i-782: se l'infastidivamo
in fin del fondo [l'etna] romoreggia e bolle. buonarroti il giovane,