baqqàl 'fruttivendolo '(cfr. romeno bacai e bacan 'erbivendolo ')
tutto il territorio romanzo, tranne nel romeno): voce, forse, iberica (
. boccia e bozza (mentre il romeno bot * palla 'farebbe escludere un etimo
, parola trovata a caso (dal romeno tristan tzara, nel 1916) aprendo un
ditró (in ungherese; ditrdu in romeno), in transilvania. ditroncare,
alla forma attuale panromanza (escluso il romeno) attraverso la forma volg. jinipèrus
principati danubiani; ospodaro. = dal romeno ant. gospodar, che deriva dallo slavo
-guardia di ferro: movimento politico romeno, di ispirazione nazionalista, autoritaria e
papini, x-2-563: viene un giornalista romeno, vicol, per un'intervista '
bani. = deriv. dal romeno leu 4 leone '(dalla piastra col
= comp. da macedonico] 1 e romeno (v.). macellàbile
. sansovino, 2-117: un cavalier romeno splendidamente vestito e bene in ordine col
; cfr. fr. massue e romeno maciucà 'clava '. mazzòcchia (
quelle menti oscure / farà peccare il preside romeno, / credendo mitigar l'anime dure
piemont. mul \ cfr. anche romeno muche 'spigolo ', logudorese muiu
dal turco miskal o musikar; cfr. romeno muscàl 'flauto di pan '(
di-mùtus * muto '; cfr. romeno muntur. mùtolo2, v. mutulo1
'neo '; cfr. anche il romeno neg * verruca che viene sul
'briciola, piccola quantità'; cfr. romeno nimica 'niente ', portogh.
ven. nena 'nonna ', romeno nene 'vecchio, compare '(usato
. nénufar, spagn. nenufar, romeno nenufar; 1$ var. nannùnfero,
il ladino; in area daco-illirica, il romeno e il dalmatico, ormai estinto)
e, nell'italiano antico e nel romeno, nella flessione di pochi sostantivi e
. « sissignore ». « in romeno? ». « nossignore ». «
. = voce dotta, romeno ant. hospodar, var. di gospodar
. dall'ungherese pallosa cfr. anche romeno patos e russo palas. palòstrega,
, porzione, passato al bulgaro, al romeno e al serbo-croato { para).
l'ar. egiziano bastyca e il romeno postica): secondo il d.
; 'fondo, base 'e col romeno pat 'letto ', forse di
, mod. percevoir), romeno (pricepe), spagn. (percibir
, al gr. mod. e al romeno. petóncolo, v. pettunculo
(v. pozzo); cfr. romeno putar, spagn. pocero e portogh
* putium, che è alla base del romeno putà 'pene '.
, spagn. e portogli, primavera, romeno primàvarà. primaverésco, igg
svizz. frù 'formaggio 'e il romeno frupt 'cibo di latte ',
: non è improbabile una connessione col romeno pustin, pustie 'luogo deserto,
(o po ^ àxi) e romeno razachie. razare, intr.
tresco, freddo '(cfr. romeno rece 'freddo ^); v.
il romeàggio che con molta pazienza romeno portavano il disagio del tempo.
[21-ix-1939], 1: il governo romeno comunica che esso faciliterà la partenza dalla
dell'esistenza e della libertà del popolo romeno, c'è da augurarsi e da
-siete tradotto in sloveno? -sissignore. -in romeno? -nossignore. calvino, 20-476:
elvetici e rumeni. = dal romeno romàn o rumàn, che è dal lat
18-xi-1991], 24: il tecnico romeno ha avuto dalla sua squadra una nuova
ar. e turco sarràf; cfr. romeno zaraf. saraffo2 (sarafo)
parte no, ma evidentemente anche romeno. sergiu nicolaiescu è un /
ultimo cliente della giornata, un soldato romeno, seduto sull'alto trono di ottone.
. malaparte, 7-70: qualche povero contadino romeno che non aveva mai visto una macchina
tramite turco (takye) anche al romeno (tichie). tachiaritmìa, sf
, nel signif. stor., e romeno. dacron, sm. invar.
nel secondo dopoguerra da isidore isou, profugo romeno, che sosteneva il rinnego della parola