fu il fremere d'autocarri lontani, il rombar di vicini; poi traini, cannoni
al corso, / dell'aquile al rombar. d'annunzio, ii-725: odo
cavrioli al corso, / dell'aquile al rombar. carducci, i-203: io non
di ruscello, mugghiar di torrente, rombar di tuono, scrosciar di pioggia,
bionda imperlata di lacrime, / senta rombar per i silenzi del notturno / l'orda
prèsaga, che senta / la minaccia rombar del temporale, / tra le rame frondose
. pirandello, 8-554: ora il rombar cadenzato del treno imponeva quasi un ritmo
-sostant. piave, xc-196: ogni rombar di vento / parmi un feral lamento
sibilar di questi truci venti, / al rombar di quest'acque, io suscitava /
. berchet, 1-32: con un rombar grave, le campane festive chiamavano il
: s'immagina che debba arrivare il rombar sordo della vita cittadina. 6
bionda imperlata di lacrime, / senta rombar per i silenzi del notturno / l'
il mirto alla morte che odo / rombar sul mio capo sconvolto. 12
pindemonte, ii-73: s'ode un gran rombar di penne; / alza venere gli
porta a cazar fuoco e parte a rombar i muri. = denom. da
di questi traci venti, / al rombar di quest'acque, io suscitava / la
di questi truci venti, / al rombar di quest'acque, io suscitava / la
: s'immagina che debba arrivare il rombar sordo della vita cittadina, e che qua
sibilar di questi truci venti, / al rombar di quest'acque, io suscitava /