, mi disse sottovoce, parlando in romanesco sotto quei baffi da turco: « facci
; il n. 3 è d'uso romanesco. arrecante (part. pres.
deriv. da baco1, bacherello; nel romanesco prevalgono le forme bagaròzzo e bagaròzzo.
cattedrale. = voce dell'uso romanesco: forse dallo spagn. bagarino *
). 12. dial. nome romanesco della bibita fatta con il liquido bianco
. aretino, 8-243: un barone romanesco, non romano, uscito per un
/ ma ne l'elmo colpito il romanesco, / finalmente cadde su l'erba
rende garante anche quella lieve affumicatura di romanesco che questo scrittore calcolatissimamente trasandato ha saputo
cana- piendola. = cfr. romanesco canofiena 'altalena ', abruzzese ciannavellè,
2-27: né giucare, né bever vino romanesco, né sorta alcuna di buona cera
. 3 è voce d'uso romanesco. ciancicato (part. pass
, tanto da ballare il saltarello, ballo romanesco, compagno della tarantella. tommaseo [
rende garante anche quella lieve affumicatura di romanesco che questo scrittore calcolatissimamente trasandato ha saputo
lavora di sassate / meglio di un romanesco. goldoni, viii-303: volete ch'
iii-1-1218: odo... il romanesco rinfacciargli con una contumelia il prezzo dimezzato
che scaldato si usa per soppressare. romanesco: 4 ferro da stiro ', 4
filme, nei dialetti toscani e nel romanesco; meno raro il plur. filmi)
: una foglietta di qualche buon vino romanesco e un boccal d'acqua fresca per temperarlo
golosìa fornicherla e ogni altro piacer romanesco per la scoperta inaspettata, per
che in qualche testo (perugino e romanesco) è documentata fin dal sec. xiv
ancora viva particolarmente nel dial. romanesco (e nella forma gargherozzo in area toscana
non consiste se non in quel loro brutto romanesco senza polpa e senza lombi,.
cena golosia fornicherìa e ogni altro piacer romanesco per la scoperta inaspettata, per la
cane. 2. nel gergo romanesco, elegantone. = dal nome di
abietto, sporco '. nel dialetto romanesco, male in arnese, mi
imbastardito. frateili, 5-31: il romanesco di trilussa era il parlare imbastardito della
dai dialetti (e special- mente dal romanesco)... stati o azioni risibili
co'romani. = denom. da romanesco (v.) col pref. in-con
una camera fasciata di legno che un pittor romanesco sta istoriando d'istorie e istoriette clandestine
camera fasciata di legno che un pittor romanesco sta istoriando d'istorie e istoriette clandestine
camera fasciata di legno che un pittor romanesco sta istoriando d'istorie e istoriette.
, dopo aver lanciato pittoresche imprecazioni in romanesco, sostituiscono con sanguigni filetti ai ferri.
non consiste se non in quel loro brutto romanesco senza polpa e senza lombi, spruzzato
-vino latino o latino romanesco: vino comune; vino rosso.
albana e graspia, magnaguerra, latino romanesco. galanti, 1-i-466: nel 1555 si
consiste se non in quel loro brutto romanesco senza polpa e senza lombi, spruzzato qui
non consiste se non in quel loro brutto romanesco senza polpa e senza lombi, spruzzato
albana e graspia, magnaguèrra, latino romanesco, sanse- verino. romoli, lxvi-1-354
le dame per lezio, con vocabolo romanesco, dicono 'magnare '; ché il
e gli diceva, con un accento romanesco la cui volgarità risaltava proprio per l'erre
'matterozza': bastone capocchiuto, e nel romanesco * mazzarella '. = etimo
mani è anche assai antico nel dialetto romanesco, se non quanto, secondo quella
mani è anche assai antico nel dialetto romanesco. collodi, 741: di fondo alle
microfilme, nei dialetti toscani e nel romanesco), sm. invar. pellicola
più nomato, / figlio d'un romanesco ingannatore, / che pria fu rigattier
). baretti, 6-376: brutto romanesco senza polpa e senza lombi, spruzzato
. ma il fatto stesso che parlassero romanesco metteva maggiorelli a disagio. era tutto
monti, i-362: filippani da vero mozzorecchi© romanesco per guadagnar pochi paoli ha rovinato l'
volta a chi tocca bere nel gioco romanesco della passatella. -anche: il gioco
: appariva... come un parigino romanesco o, meglio ancora, un romano
il belli ci fa dimenticare che il romanesco non è forse un dialetto ma una diversa
parole altrui. frateili, 5-31: il romanesco di trilussa era il parlare imbastardito della
eufemistica di 'pispola'che corrisponde al romanesco 'cazzetto'. diffuso dalla rubrica del «
dei quartieri vicini al tevere, il poeta romanesco nino ilari imbastì un dramma di malavita
, dopo aver lanciato pittoresche imprecazioni in romanesco, sostituiscono con sanguigni filetti ai ferri
2. figur. nell'uso romanesco, la feluca a due punte delle
chiese scalzi e digiunino e bevan vino romanesco e pane plebeo mangino.
non consiste se non in quel loro brutto romanesco senza polpa e senza lombi, spruzzato
cadenze e accenti del più stretto dialetto romanesco. 2. figur. polemista vigoroso
mi riprometto gran cosa, perché è romanesco. -riprendere una trattativa politica.
(raphanus raphanistrum). ricettario romanesco, 154: agi la rapaciòla, se
bonario e salace bolognese danzava col razzente romanesco. -che reagisce con vivacità e
i 'regnicoli '(il popolino romanesco chiama così gli antichi sottoposti al regno
uomo del popolo: egli resta nel romanesco parlato dalla sua classe sociale che è
. ant. idropico. ricettario romanesco, 155: a chi avessi lo corpo
. infiammazione di un organo. ricettario romanesco, 150: alla renella e alla rescalla-
, 7-25: ahi, non so il romanesco se non rivivendolo; / non posso
dial. ant. forfora. ricettario romanesco, 163: alla rofola delle cregatore.
2. parlato dal popolo di roma; romanesco (il dialetto, in contesti scherz
medesimo. 4. in dialetto romanesco. baldini, 3-76: nessun terremoto
. = femm. sostant. di romanesco. romanescaménte, aw. disus
romanescaménte, aw. disus. in dialetto romanesco. salvini, 39-vi-144: 'salvietta'è
le ricordanze. = comp. di romanesco. romaneschismo, sm. ling
di dire, idiotismo derivante dal dialetto romanesco. migliorini, 8-123: solo qua
qualche romaneschismo. = deriv. da romanesco. romanésco, agg. (
non mi riprometto gran cosa, perché è romanesco. alvaro, 14-190: 1
bottega, gli artigiani, il popolo romanesco serbano ancora fede a quella urbanità che
a pasturare della vaccina (disse il romanesco). caro, i-228: in
vettura qualunque, dando un indirizzo al romanesco attonito. -che vive a
. aretino, 20-218: un barone romanesco, non romano, uscito per un
: plutarco..., benché assai romanesco, ardì contraddire la tradizione, affermando
sopra portano a modo di un mantello romanesco. -panno romanesco: tessuto ruvido e
di un mantello romanesco. -panno romanesco: tessuto ruvido e grossolano (e
muzio, 1-133: è verbo romanesco 'opri'per 'apri'. pellico, 2-193
carducci, iii-23-386: sonetti in dialetto romanesco, originali, -che dopo il belli
e l'alto clero parlavano molto meno romanesco che dai sonetti del belli non si possa
sono, si può dire, tradotti in romanesco. moravia, xiv-99: mi hai
l'ortolano, mi piace che parli romanesco, che dici le parolacce, che sei
non consiste se non in quel loro brutto romanesco senza polpa e senza lombi, spruzzato
franz hals, e nel più rimbombante romanesco ti parla a grandi gesti di quelle
, dopo aver lanciato pittoresche imprecazioni in romanesco, sostituiscono con sanguigni filetti ai ferri
uomo del popolo: egli resta nel romanesco parlato dalla sua classe sociale che è
calabria e quelli 'romaneschi'. -vino romanesco (anche solo romanesco, sm.)
'romaneschi'. -vino romanesco (anche solo romanesco, sm.): vino bianco
e graspia, magna- guerra, latino romanesco, sanseverino, raspato. garzoni,
chiese scalzi e digiunino e bevan vino romanesco e pane plebeo mangino. soldati,
. più qualche percentuale di agostinella, romanesco, bello, velletrano. -cucinato
il cristianesimo evangelico ed apostolico; non il romanesco, falsamente detto 'cattolico'. 6
accostarono all'italiano, o sia a quel romanesco ch'era comune ai tempi di carlo
di dire, idiotismo derivante dal dialetto romanesco. tommaseo [s. v.
'romanismo': locuzione propria del dialetto romanesco portato nella lingua italiana.
-parlato a roma e nei dintorni; romanesco (il dialetto). castelvetro
di sassate / meglio di un romanesco; / quello che dopo mi rubbò il
), sm. maschera del teatro romanesco dell'ottocento che rappresenta un uomo debole
: 'rogantino': personaggio ridicolo del teatro romanesco che pretende e si vanta e minaccia,
, senza alcuno contasto levarono. ricettario romanesco, 247 [var]: agi olio
tanto da ballare il saltarello, ballo romanesco. pratesi, 5-27: spesso veniva una
, sol- vono il ventre. ricettario romanesco, 163: agi li fronni dello
, dopo aver lanciato pittoresche imprecazioni in romanesco, sostituiscono con sanguigni filetti ai ferri
e graspia, magna guerra, latino romanesco, sanseverino. landò, 1-5: disidererò
= voce giunta in it. dal romanesco nel signif. di 'mangiare a scrocco'
: stupiva perché in genere l'accento romanesco suggerisce disordine e sbracaménto. u.
: 'scalentare': tra il toscano e il romanesco dicono 'scalentarsi, scaldarsi'. =
belle tavo- ate, le battute in romanesco. -che rivela grande vivacità e
, onge vini di scamonia. ricettario romanesco, 151: a purgare lo curpo:
: emergono dai dialetti (e specialmente dal romanesco) molte qualifiche spregiative: impunito,
male di testa. ricettario romanesco, 154: a sedazione de capo.
in verso sdrucciolo, che con nome romanesco oggi chiamano scivolata, senza obbligo di
principe parla, e spesso con sale romanesco. landolfi, 2-115: ella, fra
a un'ira incontenibile. in romanesco di cesare pascarella (1858-1940)
semi di una pianta. ricettario romanesco, 150: allo rescallato dello corpo.
sentiva ciò non ostante un poco del romanesco. faldella, 13-154: gli inglesi
. ant. fistola. ricettario romanesco, 158: alli serengioni. agi lo
a berlo contro al visco. ricettario romanesco, 154: agi dello semelino
ant. testuggine, tartaruga. ricettario romanesco, 162: agi la sestuine o tartarucaviva
sbaglio grossolano: 'ha detto unosfondone'. dal romanesco. t. bolelli [« la stampa
di cresenzio sfrisiato, / per esser romanesco signalato. sfrisétto, sm.
. a. boni, 1030: in romanesco si chiamano sfriz- zoli quelle pelli grasse
deriv. da siciliano, sul modello di romanesco (v.). sicilianismo,
aloe proveniente da socotra. ricettario romanesco, 159: perole per curare l'orno
] portano a modo di un mantello romanesco, e vanno soggolate e turate per
popolo fu sospesa la gabella del vino romanesco. gemelli care-ri, 1-ii-98: sdegnato,
conservato in alcuni dialetti, come il romanesco). del tufo, 29
. ant. saliva. ricettario romanesco, 156: agi ariento vivo, stingilo
storieìline scabrose nel cui racconto in puro romanesco era rosimile: vale vero,
13-70: pagnanelli ci rallegra col suo spirito romanesco, = voce dotta, comp
g. belli, 377: il parlar romanesco non è un dialetto e neppure un
non consiste se non in quel loro brutto romanesco senza polpa e senza lombi, spruzzato
re, consumare, sperperare (struscio in romanesco = spreco). per terra, strascicato
2. region. lesina. ricettario romanesco, 149: a una pongetura de subia
monti, i-363: filippani da vero mozzorecchio romanesco per guadagnar pochi paoli ha rovinato l'
del giglio e del tassobarbasso. ricettario romanesco, 158: agi lo tasso barbasso.
ce classica, viva nel dialetto romanesco. derivato 'tortorata'. semente errato
del più autentico ca rattere romanesco popolare. - anche sostant.
sm. la forma più popolaresca del dialetto romanesco. migliorini, 8-118: quanti,
proprio, che si riferisce al oeta romanesco a. salustri (1871-1950, pseudonimo
con i requisiti del volgare illustre, il romanesco non era che un tristiloquio.
, 7-25: ahi, non so il romanesco se non rivivendolo: / non posso
.]: 'vita d'oro': ballo romanesco, usato anche nella montagna pistoiese.
una vettura qualunque, dando un indirizzo al romanesco attonito. fanzini, i-225: per
. frittella ripiena, zeppola. ricettario romanesco, 150: agi ferva fecatella, fanne
amerindio e la parlata poco poco sul romanesco. 3. ling. amerindiano.
oggetto, ma in realtà esistenti in romanesco solo come vocativi (una parola, un'
- passa dal becero al colto -dal romanesco al latino -e vince la sfida dell'audience
rogantino), sm. maschera del teatro romanesco dell'ottocento che rappresenta un uomo debole