fuggendo sì forte, / che della selva rom- pìeno ogni rosta. / quel dinanzi
en agone, parerne gran follia: / rom- pennose la scala, a terra è
, 1-520: noi / il nostro pane rom- perem, se vuoi, / con
dolendosene civile e riprendendone i germani come rom- pitori di fede. non s'afferma
facci, esposizionacce frettolose, musiche oscene e rom- piorecchi non sono più in grado di
è un romore, un frastuono, un rom- bazzo. b. davanzali, ii-103
fuggendo sì forte, / che della selva rom- pìeno ogni rosta. boccaccio, dee
ella vi monta su con grande niquitade e rom- pelo e fiaccalo tutto. malispini,
in atto di voler cominciarsi a congelare; rom- pesi quel pannìcolo che fa di sopra
clausura del conclave. martello, 6-i-433: rom- ponti il mattutino tuo meditar, latrando
sono sparse per l'isola, le quali rom- no di quando in quando il
le nozze / chieste da lei? ma rom- pansi. carducci, ii-3-12: intendo
limare e correggere, innanzi volle che si rom- pessono le leggi che comandavano che l'
sboccian fiori, s'alzan canti, / rom- pon acque vive a torno, /
: signor radica di tutto l'albero de'rom- piculi, felicemente innestato in quell'altro
: signor radica di tutto l'albero de'rom- piculi, felicemente innestato in quell'altro
, 3-396: cum una soliferrea et tagliente rom- phea. ammirato, 1-i-100: in
sì forte, / che de la selva rom- pieno ogne rosta. guerrazzi, 2-261
v. schiacciata]: 'schiaccianocciuòli', cioè rom- penoci. = comp
colmo di seccature e di pensieri, / rom- eimenti di capo e doglie e guai
corgnali, che sieno ben maturi, e rom- no in una consa di rame o
d'un gombito, nella cui sommità è rom- brella che dopo allo sfiorire dei bianchi
costituenti il versante meridionale del gail e sul rom- bon nella conca di plezzo, il