richieste degli amici, andando oggi a rodere le coste ad uno e domani all'
, se a caso non si addessero a rodere le messe dei susini ed albicocchi.
piccole gocciolette rappresa. ha virtù di rodere; ma quella che è
che di quel benedetto arrosto dovessi poi rodere e leccare le ossa, senza farmi
: chiunque ama con suoi detti rodere la vita degli assenti, sappia che questa
e gli astori, che tentavano di rodere col becco i legacci di cuoio,
furbi alzano il fianco quando hanno che rodere. salvini [tommaseo]: berlengo
perché vado in bestia! mi fate rodere dalla rabbia! ». bacchetti, ii-131
accesso ai topi, avidissimi di rodere i bozzoli per mangiarne la crisalide.
avesse un cantuccio di pan duro da rodere, si è tenuto per certo di
volendo arrivare alla castagna, bisognasse prima rodere e trangugiare tutte le foglie. imbriani
col dottor loero, invece, doveva rodere il freno della convenienza; ma della bile
volendo arrivare alla castagna, bisognasse prima rodere e trangugiare tutte le foglie.
nel tratto di molti secoli col continuo rodere si sarà scavato quel gran fossone
la fine, che io insegnava loro rodere i ced. -non dare né
avesse un cantuccio di pan duro da rodere, si è tenuto per certo di
stessi; il che si dice eziandio, rodere i chiavistegli. -spezzare i chiavistelli
finestra, che si è aperta col rodere un grossissimo filone della breccia descritta.
rada. 3. mangiare, rodere la cima di piante, di fiori.
una dell'altra, che parea si volessino rodere. aveano intorno le amiche un codazzo
che debbe, come il can, rodere ogn'osso. s. degli arienti,
l'altra, trovorno un altro osso da rodere. fed. della valle, 306
col dottor loero, invece, doveva rodere il freno della convenienza. slalaper,
, part. pres. di corródère 'rodere '. corródere, tr.
(per la coniugaz.: cfr. rodere). consumare, distruggere, deteriorare
corrodere così il travertino? 3. rodere (ammali, insetti). - anche
* con 'e ródère * rodere '. corrodiménto, sm.
4. ant. l'azione del rodere propria di alcuni animali; il segno
ha la proprietà di cor rodere, di consumare, di disgregare, di
ascoltano. goldoni, vii-1142: mi sento rodere, mi sento crepare. ma una
limare. -al figur.: rodere, consumare, logorare (l'animo)
ché il dolore / come tarlo nel cuor rodere io sento / quasi per demoniaco incantamento
, sbranare (altri animali); rodere, brucare (erbe o frutti);
: questo si fa col dar loro da rodere al piede buon letame trito e digestivo
fu impossibile che un fanciullo spartano si lasciasse rodere un fianco dal rubato animale per non
le troie] ve ne vengono più a rodere. d'annunzio, iv-2-317: al
rosa ', che deriva da * rodere '. 24. mus. annotazione
ché il dolore / come tarlo nel cuor rodere io sento / quasi per demoniaco incantamento
furiosamente l'argine..., dovrà rodere le parti- celle terree amovibili di detto
ne distrugge il nervo, prata per rodere le verruche e i porri della cute.
(per la coniugaz., cfr. rodere). ant. e letter.
* corrodere, consumare '(cfr. rodere); cfr. fr.
in odio, e l'uno vorrebbe rodere l'altro; sicché qui fallisce quel
si udivano che i familiari rumori del rodere della biada e il calpestio degli zoccoli
molto più grosso di lui; lì bisognerà rodere il freno. de marchi, ii-549
e molle abbia poi tanta forza di rodere. targioni tozzetti, 5-32: votato
calma / può sì dolcemente / e rodere il ferro / difficile quando serro /
dar loro [agli ulivi] da rodere ai piedi in sulla fogna della fossa
forassero nuove finestre. 4. rodere, rosicchiare, tarlare. zanobi da
uno cavallo di nuovo alla mangiatoia per rodere la biada o alcuno poledro forestiere;
mio sentimento. -mordere, rodere il freno: mordere il morso (
più grosso di lui; lì bisognerà rodere il freno. pirandello, 7-280:
: col dottor loero... doveva rodere il freno della convenienza. palazzeschi,
alzano il fianco, quando hanno che rodere. garzoni, 1-582: parlando in
vanità meschinissime, diffidenze colpevoli, a rodere di mezzo a voi il mio nome
ha roso il cristo e non voleva rodere / il chiodo! 4.
: tro- vomo un altro osso da rodere e gruppo da scardare. delfino,
e ci fa poppar l'ugna e rodere il guanto. gl'innamorati, col
quel pugno di riso che ci dànno a rodere fosse anche sol mezzanamente pillato; ma
gustoso piacere l'aiutare gli stranieri a rodere la comune patria. giocosa, 73:
idatidi che per le nari salgono a rodere il cervello. rosmini, 1-135: gli
le ferite e le fistole e a rodere ogni callo e a far rinascere la
la fiera, e impediscala che non possa rodere il laccio. loredano, 101:
l'altra, trovorno un altro osso da rodere. -in modo imprevisto, di
aretino, 10-22: sarebbe un dare che rodere ai pedanti, i quali spesso spesso
: il dolore / come tarlo nel cuor rodere io sento / quasi per demoniaco incantamento
, / eh'ogn'om di loro a rodere la franca, / o gente in
d'amore, consumare di passione, rodere di odio, di gelosia. dotti
, però che gli dava spesso a rodere sermenti per paglia e ghiande per biada
: da quando dentro di sé sentiva rodere un male indistinto e misterioso, il
tempo della primavera intorno alla mietitura, dee rodere erbe solamente purgative, stando non fuori
udì l'ingorda sega un giorno / rodere rauca torno tomo il tronco. govoni,
vi passa, e fra se dice: rodere ancora qualche boccon mi lice. carducci
col dottor loero, invece, doveva rodere il freno della convenienza; ma della bile
,... per intendere a rodere una ghirlanda di quercia che dinanzi agli
i-62: s'avvide che, dando rodere a uno asino e gittandoli l'annona
bastavano a dare l'aria sufficiente a rodere la rigidità di certe linee.
fossero i primi vermi che cominciarono a rodere le fila dell'intessitura del- l'amor
della primavera intorno alla mietitura, dee rodere erbe solamente purgative. leggenda aurea volgar
le invidie non ci hanno con che rodere se stesse. beccuti, 169:
ti piace di roderti e di sentirti rodere dentro. zi. movimento o
dà [il diamante greggio] a rodere e limare alla ruota, che lo spiana
asciutto, una mandra di pecore per rodere la punta tenera di quell'erbe che
che debbe, come il can, rodere ogn'osso. caro, i-59: ma
, macinétta per trituzzare, lima sorda per rodere. -pestello. ricettario fiorentino,
salvini [tramater]: rogna, dal rodere, dal pizzicore, che i francesi
: -onde vien? -da dar rodere / alla mula, acciocché ella in
bisogno di soffiare. 3. rodere. f. f. frugoni,
a manicare. 3. rodere; morsicare, rosicchiare. iacopone,
il bagno manucare. 3. rodere. passeroni, 7-161: un corbezzolo
forza è che si aggiungano denti a rodere, mascelline a tritare. -acer
mordeva. 3. mordere, rodere, rosicchiare (un animale).
mal masticati e ossi molto duri da rodere. d. bartoli, 14-2-105: alcune
concorsero da altre parti d'italia a rodere chi abbisognava di danaro, accolti favorevolmente
se a caso non si addessero a rodere le messe dei susini e d'albicocchi
appendo. -rubare, levare, rodere il mestiere a qualcuno: sconfinare dal
rame o dall'oro, dati a rodere alle loro acque forti e regie, poi
sole, gran ventura era trovarne a rodere e sfamarsi. g. a ver ani
: jeli... si sentiva rodere dentro di sé, senza sapere il perché
-tormentare, crucciare, logorare, rodere. bronzino, 1-164: lo sdegno
, serrare delicatamente fra i denti; rodere con piccoli morsi ripetuti; mordere
[ai piccoli animali] denti a rodere, mascel- line a tritare, morse
di morsicare prima. -intaccare, rodere, danneggiare con morsi. ramusio,
la capra: quando si trova da rodere, non si restar mai, e
sentì il diavolo musare, fiutare, rodere. -cercare di colpire con il
altre simili traversie han forza tale di rodere ciascuna d'esse sì fattamente il cuore
, ché è un osso troppo duro da rodere. buonarroti il giovane, 9-361:
che i denti non gli dien noia nel rodere, si mantene- ranno così grassi nella
satollo e oppresso di cibo, per rodere dimani i fetidi avanzi o cader di fame
] 11 suo ultimo dente / per rodere gli ossi ed i tozzi / contesi
espressioni osso duro, osso duro a rodere o da rodere, osso da rodere,
, osso duro a rodere o da rodere, osso da rodere, e nelle locuz
a rodere o da rodere, osso da rodere, e nelle locuz. rodere le
da rodere, e nelle locuz. rodere le ossa dure, esserci l'osso o
, che è un osso troppo duro da rodere. bisaccioni, 1-117: io ho
, che non mai averanno denti da poterlo rodere. forteguerri, iv-415: -me qui
materia da disfare ancora et osso da rodere. -persona ferma, risoluta o
giusti è ancora un osso duro da rodere -s'intende, quanto a pagare i suoi
d'ossi. -mangiare la carne e rodere l'ossa dopo: accontentarsi degli avanzi
nell'osso questo vizio. -tornare a rodere l'osso: abbandonare un'impresa temeraria
liquido è ri- strignere, rassodare e rodere: e mescolato col mele, sana
. 2. per simil. rodere, consumare dolorosamente le carni (anche
pappolate, / che sirìa meglio udir rodere un tarlo. s. degli arienti,
genti spagnuole sono diligenti e sollecite a rodere e pascere il suo misero e sterile
... /... / rodere il mozzo capo / del fratei mio
infesta la nostra cute e che dal rodere ha la sua dinominanza, che ci
qui si cominciò con lingue mordaci a rodere la fama de'poveri missionari,
fera pessima è dilettarsi di spargere sangue e rodere altrui. bibbia volgar., i-195
pugno di riso che ci dànno a rodere fosse anche sol mezzanamente pillato; ma
mani, quel succiar le dita e rodere / l'unge e quel plauso mi dà
i vermi di mare non penetrino a rodere il fasciame del bastimento. altrimenti borra
, mi fa mille volte all'ora rodere i denti contr'ad adamo. fagiuoli,
, che non mai averanno denti da poterlo rodere: e que'cavalieri, siccome sono
guardarsi, elli s'awide che, dando rodere a uno asino e gittandoli l'annona
o l'appendice ha nulla di 'rodere 'in significato di 'prurire '.
massaia, iv-75: il maligno va a rodere la sua rabbia nel cupo regno dell'
pessima è dilettarsi di spargere sangue e rodere altrui. petrarca volgar., iii-54:
rade nei fossi. 5. rodere con i denti. esopo volgar.
giovane, 9-363: io sento o tarlo rodere o zanzara / ronzare o odo pur
capigliatura. 2. per simil. rodere completamente la vegetazione. giuliani, ii-365
uomo, mi fa mille volte all'ora rodere i denti contr'ad adamo. delfico
bastavano a dare l'aria sufficiente a rodere la rigidità di certe linee. r
con mandibole cornee e dure, sicché possono rodere le parti più dure dei vegetali di
20-102: corcatami seco, gli dava da rodere con tanta villania che, scesomi da
ma il mio tronco era scavato dal rodere inesorabile del tempo. moravia, vii-21
vicina a sorbire un brodetto, e rodere un'aletta di pollo. p. petrocchi
. c. bini, 120: il rodere lento e tenace di un'idea fissa
tarli e di tignuole che bastino a rodere in tanta malora quanta eloquenza e quanta
genti spagnuole sono diligenti e sollecite a rodere e pascere il suo misero e sterile e
all'ingiù, e per conseguenza a rodere la ripa. pindemonte, ii-480: io
= etimo incerto, probabilmente da riconnettere a rodere. rodanògeno, sm.
\. rodare, v. rodere. rodare, tr.
roder 'smerigliare', che è dal lat. rodere (v. rodere).
lat. rodere (v. rodere). rodato1 (part. pass
. róddere, v. rodere. ròdea, sf.
ródeghi). ant. rosicchiare, rodere. novellino, xxvhi-830: lo cavallo
per rodegarla. = incr. di rodere con rosigare per rosicare. rodeinito,
rodènte (part. pres. di rodere), agg. che rosicchia,
escon fuori. -adatto a rodere, affilato, aguzzo. f.
impossibile che un fanciullo spartano si lasciasse rodere un fianco dal rubato animale per non
vacche, cacciandosi fin dove possono a rodere le scarse erbe e seguendo sempre e tutte
matteo che arrecava a casa da rodere ai buoi. f. d'ambra,
la capra: quando si trova da rodere, non si restar mai, e quando
è meglio sentir cantare il lusignuolo che rodere i topi. -sostant.
gli interpretatori de gli auguri sopra il rodere di un topo o sopra lo incontro
giovane, 9-363: io sento o tarlo rodere o zanzara / ronzare. pascoli,
sonno ». « io sento / rodere, appena.. » « sara forse
, conducendosi a mangiare i topi e rodere i cuoi di tavolacci. altissimo,
senza salute e per?.. per rodere privo di libertà un tozzo di pane
conte ringraziò di nuovo e continuò a rodere ostinatamente il suo pane. carrer, 2-92
stanza vicina a sorbire un brodetto e rodere un'aletta di pollo. deamicis,
che rider io. -che? - rodere, bere un tratto e trucca via.
spesso: / egli è quei che da rodere vi dà. emiliani-giudici, 1-130:
1-130: finché 1 compagnacci trovarono da rodere in casa di roberto, lo corteggiarono e
.. per cruccio la cominciò a rodere. boccaccio, vii-190: madonna,
, squarciato / il fegato feroce, / rodere il mozzo capo / del fratei mio
uomo, mi fa mille volte all'ora rodere i denti contr'ad adamo.
volgare, 17: unguento egiptiaco da rodere. romoli, 335: non si deve
corpo per la forza che ha di rodere, ma al fine poi ristringe il ventre
vedete voi che il non apparire il rodere dell'acqua è appunto un far vedere la
poggioni e i tomboli, scoscesi dall'eterno rodere dei venti, gli scarabei spingevano delle
intagliato a modo di lima, atto a rodere il piatto sottoposto. pea, 1-34
sotterranea... e la sento a rodere le fondamenta dei poteri d'un giorno
, / ch'ogn'om di loro a rodere la franca, / o gente
genti spagnuole sono diligenti e sollecite a rodere e pascere il suo misero e sterile
si contenta di leccare, ma vuol rodere. sciascia, 4-24: come non è
sole, la terra che il vicino può rodere nei confini e i frutti che possono
tassazioni molto esose (nella locuz. rodere fino all'osso). m.
qui si cominciò con lingue mordaci a rodere la fama de'poveri missionari che propalavano,
a dare l'aria sufficiente a rodere la rigidità di certe linee.
quando non vi fu più nulla da rodere e anche perché non tutti i giorni sono
. pavese, 8-49: molto meglio rodere nel difficile, arrabattarsi a trovare il
15. locuz. - avere che rodere: avere di che preoccuparsi. sarpi
la teniamo per esclusa: averanno che rodere. -dare da rodere a qualcuno:
: averanno che rodere. -dare da rodere a qualcuno: compensarlo di un favore
quello sicuro; ma bigna dagghi da rodere. -far rodere a qualcuno il
bigna dagghi da rodere. -far rodere a qualcuno il cacio nella trappola:
nelle forbice, io gli farò ben'io rodere il cacio nella trappola.
. -osso duro ao da rodere, osso da rodere: v. osso
-osso duro ao da rodere, osso da rodere: v. osso, n.
un topo di biblioteca, non facesse che rodere libri, sfogliazzare volumi, accumulare materie
, n. 8. -tornare a rodere l'osso: v. osso, n
milano divora. = lat. rodere. ròdi, sm. invar
= agg. verb. da rodere. rodibiscòtto, sm. invar.
= comp. dall'imp. di rodere e da biscotto (v.).
= comp. dall'imper. di rodere e da catenaccio (v.).
mezzo sfilatino. = deriv. da rodere, col suff. dei verbi frequent.
albercocche. = deriv. da rodere per incrocio con duracino (v.)
= comp. dall'imp. di rodere e da legno (v.);
rodiménto, sm. il rodere, il rosicchiare insistente e continuato,
gerapigra. = nome d'azione da rodere. rodina1, sf. dial
. v.]: 'rodio': il rodere continuato e il suono che fa l'
la nostalgia. = deriv. da rodere. rodiòla, sf. bot.
= comp. dall'imp. di rodere e da popolo (v.).
). ródire, v. rodere. rodite1, sf.
smantelli. = nome d'agente da rodere. roditóri, sm. plur.
= comp. dall'imp. di rodere e da tozzo (v.).
roditura. = nome d'azione da rodere. rodizéno, v. rodigino2
il roduto (pari. pass, di rodere), agg. ant. rosicsolo
. roére, v. rodere. r. pierantoni [
a 0 dovuti probabilmente all'influsso di rodere (v. rodere); altri partono
all'influsso di rodere (v. rodere); altri partono invece dal lat
che ha un apparato boccale adatto a rodere. -sm. (per lo più al
* rosicare, frequent. del class, rodere (v. rodere),
class, rodere (v. rodere), attraverso il pari. pass,
tr. (rosicchio, rosicchi). rodere con morsi rabbiosi. buti,
róso (pari;, pass, di rodere), agg. intaccato o corroso
, lat. rostrum, deriv. da rodere (v. rodere).
, deriv. da rodere (v. rodere). ròsula, sf
altri bacherozzoli grossetti e corti, che soglion rodere la pelle medesima e lasciarvi altamente la
gioveni. = nome d'azione da rodere, attraverso il part. pass.
, che dentro penetrano, si vengono a rodere attorno i sassi piccoli. inventari di
qual fosca reggine / d'obblio può rodere / l'alta memoria / dell'eroe ligure
la capra, quando si trova da rodere, non si restar mai, e quando
, 9-363: io sento o tarlo rodere o zanzara / ronzare o odo pur russo
il paniere, subito ch'egli sentiva rodere. arti e mestieri, ii-408:
/ spezzò il suo ultimo dente / per rodere gli ossi ed 1 tozzi / contesi
l'altra, trovomo un altro osso da rodere e grappo da scardare, cioè si
c. bini, 120: il rodere lento e tenace di un'idea fissa
riesce sempre minore e meno atto a rodere il suolo. crudeli, 2-85:
aspettare che i calesseros avessero finito di rodere uno scheletro di coniglio, che fu
momento in cui la preda comincia a rodere l'esca posta sotto di essi,
al sole, gran ventura era trovarne a rodere e sfamarsi. g. gozzi,
parea a ciascuno di -mangiare, rodere l'estremità di una pianta. vedere le
chiacchiere stampandole. -sarebbe un dare che rodere ai pedanti... -dio il
allume liquido è ristrignere, rassodare e rodere e, mescolato col mele, sanagli scorticati
che debbe, come il can, rodere ogn'osso. aretino, vi-382:
e i tomboli, scoscesi dall'esterno rodere dei venti, gli scarabei spingevano delleenormi palle
viscere: straziare, addolorare profondamente, rodere l'animo. catzelu [guevara]
montale, 5-93: l'acqua séguita a rodere / le sponde e più nessuno è
sole, gran ventura era trovarne a rodere e sfamarsi. bresciani, 6-xiv-562:
un topo di biblioteca, non facesse che rodere libri, sfogliazzare volumi. rovani,
/ a tutte queste belle sgarziglione / e rodere 'l mio cor- tecciuol del pane.
, ma gli stipiti e i rodere la carne e sgretolare ben tossa per arrivare
cestoni, 559: i pelliccili, col rodere che fanno la cute trasudando per le
smania di fame e non ha che rodere. marchetti, 5-229: par ch'assai
, 9-363: io sento o tarlo rodere, o zanzara / ronzare, od odo
: sentomi spesso spesso un sordo verme / rodere intorno al cor sì dolcemente / ch'
(per la coniug.: cfr. rodere). ant. consumare a poco
subrodere, comp. da sub 'sotto'e rodere (v. rodere).
da sub 'sotto'e rodere (v. rodere). sorrogare e deriv.
, / ogne pigro animai trova da rodere / al freddo, al caldo, al
il caffè. 4. ant. rodere la pelle. -anche in un'espressione di
petrarca, 23-142: un osso da rodere e volesselo ancora spillicciaré. spirto doglioso errante
ispigolare, vedendo che dinia aveva ancora da rodere. panzini, ii-327: nello sconquasso
i-185: jeli... si sentiva rodere dentro di sé, senza sapere il
spriggionati, an- derai con essi a rodere ciò che si è preparato da milosso.
bruno, 3-960: son nati solamente per rodere, insporcare e stercorar gli altrui studi
, dalla loro attività di mangiare, rodere, scavare, ecc.; rimbombo
intersecato da spessi burroni e stroscie prodotte dal rodere delle acque. de amicis, xiii-177
, nelle quali il topo, col rodere l'esca, aà lo scatto a un
mani, quel succiar te dita e rodere / l'unge e quel plauso mi dà
[del giaggiolo] ha virtù di rodere soavemente la carne superflua. -che
(per la coniug.: cfr. rodere). tose. liberare dalla sansa
sur (v. sur1) e da rodere (v.). sùrroga
sonno. » « io sento / rodere, appena.. » « sarà forse
-per estens. rumore prodotto dal rodere di tali insetti. pascoli, 63
: un piccolo tarlo inesorabile cominciò a rodere e stridere nel suo cervello. moravia,
ha roso il cristo e non voleva rodere / il chiodo! razza dei sangro.
tr. (tàrmolo). tose. rodere, tarmare. - per estens.
, conducendosi a mangiare i topi e rodere i cuoi di tavolacci. meo de'
poggioni e i tomboli, scoscesi dalpestemo rodere dei venti, gli scarabei spingevano delle
le mani, quel succiar le dita e rodere / l'unge e quel plauso mi
, senza salute e... per rodere privo di libertà un tozzo di pane
, frutte, così detta da xgcbyeiv, rodere, donde i nostri antichi dissero la
alfine ti scoccherebbe / addosso. -far rodere a qualcuno il cacio nella trappola:
il cacio nella trappola: v. rodere, n. 15. -mangiare
, macinetta per trituzzare, lima sorda per rodere. = frequent di tritare.
vorrebbe dire qualcosa come 'corroder, rodere, rosicchiare pian piano'. =
. foscolo, v-6: io mi sentiva rodere a un tempo dalla fame di gloria
e lucia, 516: molti si vedevano rodere con uno sforzo ripugnante erbe, radici
, 24 (408): lì bisognerà rodere il freno. intanto il veleno l'
spezzò il suo ultimo dente / per rodere gli ossi ed i tozzi / contesi alla
sono così denominati dal perché amano di rodere i legni. = voce dotta,
quella vocina di zanzara e si sentia rodere, balza in piedi e elice: «
, di parassiti, usi solo a rodere in segreto le casse dello stato e a
pelle, impastare la bocca e causticamente rodere gli occhi da tante materie eterogenee immiste in
bruno, 3-960: son nati solamente per rodere, insporcare e stercorar gli altrui studi