che danno troppo impedimento al cavallo al roder l'annona. v. borghini,
? galileo, 297: nel roder le frecce e le palle d'artiglieria basterebbe
ii-196: da che io ho denti da roder cibi, e corpo da ripor vivande
entrano da se stessi nelle beccarie a roder dell'ossa, o vanno per le
col voler altiero / m'ha fatto roder osse e gollar spine, / tal ch'
farmi e disfarmi / mi vederò a roder per accidia, / grifi e serpenti fien
, /... / perché a roder toglieva un osso duro, / mentre
voler altiero / m'ha fatto roder osse e gollar spine, / tal ch'
, e de le polvi / che roder gli potrien la molle cute, / o
la tua lingua esclama, / e roder ti conviene i catenacci. leopardi, i-406
, e de le polvi / che roder gli potrìe la molle cute, / o
fermento, e de le polvi / che roder gli potrìe la molle cute. arici
col voler altiero / m'ha fatto roder osse e goliar spine. rinaldo degli
cacciare al gorgogliante fiume, / a roder la gramigna saporita. nievo, 1-179
più stia dentro incarnato e fitto a roder la radice della vita con maggior rabbia
casa trascorrendo. ariosto, 19-26: roder si sentì il core, e a poco
dar più tosto l'intestine / a roder debba a questa peste fella [all'invidia
, i-vi- 205: gli faceva roder le labbia, poiché, prendendo la
, / e da mordace lima / roder la sua virtù. de sanctis,
, che in marmi e in oro / roder non può del tempo invida lima,
vistone i costumi e la beltade, / roder si sentì il cor d'ascosa lima
mai di girarmi; ed io, che roder voglio, / son manicata, e
che danno troppo impedimento al cavallo al roder l'annona e ad ingrassare, li segano
che sempre pur per loro / pensavan roder le midolla e tossa. -corrompere fino
schiava, / e da mordace lima / roder la sua virtù, di null'aita
non possano mangiare una carne nervosa e anche roder un osso. pananti, iii-105:
il sonno pretendesse addormentarvi, / a roder piglierebbe un osso duro. tommaseo [
, e de le polvi / che roder gli potrìen la molle cute, /
/ mi rode il core, e 'l roder non mi duole. varchi, 8-1-277
. / un osso hai tolto a roder molto duro. ariosto, vi-99: dio
sa ben quanto mi par duro a roder questo osso. g. correr, lii4-
li padroni, e a lui tocca di roder tossa dure. pallavicino, 6-1-396:
/ che tornò a lenti passi a roder tosso. -trovare l'osso di
che in marmi e in oro / roder non può del tempo invida lima,
han virtù perfetta / a capirti, farai roder co'denti / l'ugne e le
fermento e de le polvi / che roder gli potrìen la molle cute / o d'
grand'importanza e che averei avuto da roder ossi molto duri. brusoni, 6-403:
fermento e de le polvi / che roder gli potrìen la molle cute, / o
han virtù perfetta / a capirti, farai roder co'denti / pugne e le mani
dal fr. rodage, deriv. da roder (v. rodare). rodamina
= deriv. dal fr. roder 'smerigliare', che è dal lat. rodere
co i morsi per la invidia di roder quello osso che senza cavargli punto la fame
né notte [il bue] di roder si stia. machiavelli, 1-vili-175: a
, / fammi bere acqua torba e roder ghiande, i... ì ch'
, al non intenderla si ebbe a roder le dita, tanto si vergognò. gemelli
.. di vascello olandese gli faceva roder le labbra, poiché, prendendo la baia
solfo, azzione dell'alume, el roder del nitro o del sale e de'
città fosse più verso tramontana, ma pel roder del- l'acque sempre si sono venuti
], 483: le polvi / che roder gli po- trien la molle cute.
che in marmi e in oro / roder non può del tempo invida lima,
parlava più di quello scandalo, preferendo roder da sola la sua bile.
che dànno troppo impedimento al cavallo al roder l'annona e ad ingrassare, fi
fame e al dolore non restasse da roder più nulla. jahier, 32: tanto
maddalena, xxxiv-256: idniveri uccelli sempiternamente roder si sente. iii-ii-14: l'
g. visconti, 2-170: a farmi roder questa aspera sorba / in questo ultimo
di un'arma spasimante, che si sentiva roder le viscere da una febre sì
, coi morsi per la invidia di roder quello osso che senza cavargli sconfìggere in combattimento
cinica dèe / famelica, meschina, / roder gli avanzi di spolpate idee.
si spelliccino coi morsi per la invidia di roder quello osso che, senza cavargli punto
calzabigi, 158: a me tocca di roder questo steccolo! / e veder lussuriar
che in marmo e in oro / roder non può del tempo invida lima, /
: vidi quel diavol maladet- to / roder colui colle taglienti sanne, / che di
: / e'non ha denti e roder vuol un osso, / e d'alti
io: fammi bere acqua torba e roder ghiande. alamanni, 7-ii-3: or,
: poca vendetta / dunque ti sembra il roder di que'vermi / che della coscienza
nocivo fermento e de le polvi / che roder gli potrien la molle cute, /
caro mio lullismo; / eame tocca di roder questo steccolo! / e veder lussuriar