e colle branche e co'denti lo roda, / ed or pel collo, or
e stima che gambasso in sé si roda / di gelosia. salvini, iv-264:
/ e colle branche e co'denti lo roda, / ed or pel collo,
, e in fin pur che si roda, / per tutto è buona stanza ov'
ira e di rabbia per seco si roda. leonardo, 1-215: cacciate fori di
man la tragge e par d'astio si roda. 2. ant.
: lasciate il sepolcro alla carie / che roda anche il nome a chi giace
/ cigno da tempo che il tuo nome roda, / chiama gridando intorno. manzoni
la terra,... e roda uno sasso col corso suo, cioè quello
cigno da tempo che il tuo nome roda, / chiama gridando intorno; / e
citerà, / e che pietà ti roda, amor ti sviscere. ariosto, 7-19
, / acciò ch'ogni mio ben roda ed assorba. f. f. frugoni
, / e che pietà ti roda, amor ti sviscere. d'alberti,
: invan rabbiosa, / se stessa roda la feral discordia. -per simil
che osservai: tacer bisogna, / e roda il freno il mio cervel bisbetico.
tullio, 39: che il fistolo ti roda. baretti, 1-400: che venga
osservai: tacer bisogna, / e roda il freno il mio cervel bisbetico. foscolo
/ se vede un altro can che roda e inghiotta / o carne od osso ower
: lasciate il sepolcro alla carie / che roda anche il nome a chi giace.
carità. faldella, 3-103: quantunque gli roda di non godere tosto tutto il suo
cigno da tempo che il tuo nome roda. manzoni, pr. sp.,
d'essi che ella non impigli e roda. -far restare intricato.
, / se vede un altro can che roda e inghiotta / o carne od osso
1-11: un ver- micciuolo, che roda coll'intarlamento, smidolla alberacci indomiti alle
intigni, e il tarlo non lo roda. a. casotti, 1-303:
, / se vede un altro can che roda o inghiotta / o carne od
: copron venen che 'l cor mi roda e lime. guarini, 1-i-51: se
amor permetta; / fame eterna vi roda / fra le mense d'amor per mia
chiaro, salti mesciuto nel bicchiere, roda subito la schiuma, conforti l'odorato,
/ e con tacito dente avvien che roda / questa mia frale e disarmata sponda
il cavallo riscaldato o sudato, niente roda né bea, infino che coperto, un
-avere più paura di un topo che roda la tasca: non curarsi delle minacce
più paura d'un topo che mi roda la tasca ». a chi ci minaccia
31-2-43: appresso queste parole, licenziò roda, la quale si trovo in un pazzo
forteguerri, 6-15: del mare in roda / si pon la volpe libica a sedere
tutta di paura / da l'altra roda si fue coricato, / quand'ella assai
cn'aletto il cor le sterpi e roda / e se ne rida e mi rampogni
si ringinocchiava, il bimbo, sulla roda della strada, proprio nel punto dove.
: il cavallo riscaldato o sudato niente roda né dea, infino che coperto, un
. / é l'ho ridotta alla roda dell'acqua: / rivato il marinaro,
landino, 46: benché l'avvoltoio roda el fegato, nientedimeno del continuo altretanto
mettevine suso infine che quella mala carne se roda. landino, 224: è [
chiaro, salti mesciutto nel bicchiere, roda subito la schiuma, conforti l'odorato,
errai; né colpa / è che mi roda il cor, questo mi basta.
/ che dal destrier sentito fa che il roda / un forte amore.
/ fugir mi possa chi mastiga e roda. -recipr. 5. giovanni
versi nostri, / che non gli roda il tempo o invidia mute, / ma
cigno da tempo che il tuo nome roda / chiama gridando intorno. leopardi,
a farsi. amenta, 4-75: ti roda il morbo. muratori, 10-ii-99:
. buonarroti il giovane, 10-905: roda donche ciapin questo biscotto. / oh
siam restò scornato / e convien che la roda e che la schiacci.
città di rovigo (lat. mediev. roda), che è dal nome personale
voce di area milanese, deriv. da roda, per ruota (v.),
della terra dall'altro emisperio, e roda uno sasso col corso suo, cioè
, bresc. ruga, berg. roda) e in partic., milan.
dubito che con le sue tristizie mi roda la roba, mi abbrevi la vita
, / che 'l cor mi roda e lime, / ov'orma di virtù
: lasciate il sepolcro alla carie / che roda anche il nome a chi giace;
visto che la serpentina, cioè la roda che zira el tempo, è forza
conducibilità elettrica interna. a. roda [« famiglia cristiana », 2-iii-1988]
. lubrano, 1-11: un vermicciulo che roda coll'intarla- -incompleto, tronco (una
dinamiche sociali. s. roda [« l'indice dei libri del mese
il barcaiolo, puntando un remo alla roda, se ne staccò; afferrato poi l'
farmi ch'aletto il cor le sterpi e roda, / e se ne rida e mi
livida invidia, che altri strugga e roda, / loco non vi ha, poiché
xvi-337: chi si diletta d'ossame, roda quell'articolo ma non si lusinghi di
tacito dente avvien che [il tempo] roda / questa mia frale e disarmata sponda
questo secolo non accaderà che un uomo roda nominare una sola volta in vita sua.
. petruccelli della gattina, i-213: roda arrivò all'uscio trafelata, tribolata da
il barcaiolo, puntando un remo alla roda, se ne staccò; afferrato poi l'