cesari acconciato con le droghe del padre roberti, come l'orefice cinguettatore e il pasticciere
vostra lettera. capperi! la signora contessa roberti * mi ama quasi al paro
colorita in viso come una rosa damaschina. roberti, ih-335: ne l'orticello povero
e lezioso e ipocrita e crudele del roberti. = ant. fr.
ad enea il suo trascorso in africa! roberti, i-61: lasciando di lodare sì
francese. -piaceri onesti. roberti, ii-272: già i bisogni primitivi sono
artificio. - anche al figur. roberti, vi-233: e sinora non ho considerato
pontificia al sommo dove potesse ascendere. roberti, v-168: la storia ecclesiastica si studia
vostro sangue o della vostra dottrina. roberti, iv-232: resta solo che io vi
di etimologie dedotte da lingue orientali. roberti, v-232: la sua immortalità è
che è più raro è più terminabile. roberti, 1-35: questo studio è da
della vergine finiscono l'usato ufficio. roberti, ii-429: conosco troppo la degnazione,
poi è un cavaliere degnevole e popolare. roberti, xi- 1-73: paziente, degnevole
e scherzi in luogo di argomenti. roberti, v-135: l'ateo nega dio
/ qual'ape industre il matutino fiore. roberti, x-153: di fichi un ricco
secolo appunto si doleva ammiano marcellino. roberti, vi-2-8: lusso è un eccesso di
paradiso ha con soprumana delicatura trapunta. roberti, xiv-94: e quanta diligenza e
e le gentilezze delle poesie argute. roberti, iii-36: la fìsica nella poesia ama
presentò i perfetti delineamenti di ognuna. roberti, ii- 367: penso di
moschee, / ergonsi a te delubri. roberti, xiii-110: e però panni vederlo
canino, e coll'unghia serpentina. roberti, iii-175: si arrogava di dedurre la
arrende dove si spezzan le seghe. roberti, iii-176: tutta la dentatura primaticcia
sm. disus. denuncia. roberti, xiii-214: il fiero dinunziaménto fatto dal
qualche dozzina di questi scrittoracci moderni. roberti, x-187: ben quattro volte,
per giunta, non per derrata. roberti, iv-205: perché questa lettera è come
a un tratto l'estremo desolamento. roberti, xiv- 72: e dovea
e i gemiti e le agonie! roberti, ii-303: ritorno alla chantal,
men d'un'ora ruppe quattro lande. roberti, i-36: frattanto considero, essere
di mano: destrezza di mano. roberti, ii-361: per guarire con umanità egli
. frode, inganno, baratteria. roberti, vii-19: per arrivare allo scopo bramato
. (femm. -a). roberti, iv-303: onorio l'anno 409 fece
e per trastullo un gran gigante? roberti, iv-26: i miei amici vorrebbono
e dalle leggi generali della natura. roberti, v-298: la religione non teme la
fami- gliari contrasti tra lor consueti. roberti, v-121: artifizio è introdurre a
mie brache noi saprebbe pigliar euclide. roberti, x-25: per dire, che
circa la tradizione della festa dell'assunta. roberti, iii-171: maria angelo accorsi nella
noi siam soliti scrivere in verso sciolto. roberti, iii- 32: alla chiarezza
re * ato in italia quieto. roberti, ii-45: qual cosa più agev '3
-per simil. e al figur. roberti, vi-2-166: la religion calviniana, per
della legge stabilita nella ultima dieta. roberti, x-139: entro a una valle
stato uomo virtudioso, ma uomo dissoluto. roberti, ii-no: io aggiungo che debbe
loro forza nel- l'umane menti. roberti, iv-276: non è mio avviso di
12. disus. smascherare. roberti, ii-227: la grazia ha delle illustrazioni
e sollazzarsi 'se dum lavant, polluunt'. roberti, x-103: un giovinastro e grosso
materia contenuta diventa di colore ulivastro. roberti, i-141: fra le augustissime fasce
sopra le forma una coperta verde. roberti, iv-305: gli spedali introdotti dal santo
vana e la dilegua il vento. roberti, ii-55: io ben m'avveggio di
invogliano di mangiare senza aver fame. roberti, vi-17: più diletta un famelico ogni
un beneficio di tanta sua confusione? roberti, ii-24: non si può negare
diletico / mi sento veramente. roberti, vii-152: noi abbiamo un senso,
n'avevano prima del loro dimagramento. roberti, iii-126: il fare lo slattamento
-districarsi, muoversi liberamente. roberti, iii-90: come si dimenarono le braccia
nostra intelligenza in via di natura. roberti, ii-356: la meccanica, la
la notte, e 'l giorno. roberti, iii-43: un giorno si sprigiona [
da lui furono sotratti ad errico. roberti, i-31: intanto l'italia non più
a suo tempo fu nobile dipignitrice. roberti, i-103: certi dipingitori leziosi carezzano
di topo. -figur. roberti, ii-279: dacché è uscito un non
dic'egli, della repubblica letteraria. roberti, iii-327: io ho un fascio di
/ fanno loro gioia e diporto. roberti, x-66: vivea lepre festevole / in
mamento di tutte le passioni si contiene. roberti, vi-131: porto...
case de'signori e de'popolani. roberti, i-214: forse altre saranno le
che la pura consuetudine gli concede. roberti, v-298: il tribunale fa cose
una posizione, ecc.). roberti, i-162: le fasce saranno spesso necessarie
tanto fitto col cervello su'libri. roberti, i-259: per fingere intendo il dissimulare
per simil. e al figur. roberti, ix-56: mentre che il pennecchio lento
. tiene in mano un disco piano. roberti, iv-164: esaltavano [i poeti
-per simil.: di animali. roberti, x-160: certa volpetta discola, che
a tutti la chiarità della luce. roberti, vii-109: roma risentì quel danno
: e ciò per cacciarne le anime. roberti, vi-46: di tali caccie io
pena al verisimile d'alcune deboli opinioni. roberti, ii-25: già da lui non
discortese, avrai pur finito ora? roberti, i-i77: i mondani, qualora garzoni
solamente nelle grandi estensioni di valle. roberti, xiii-17: ma tanto strepito non
ghiaccio e si disfoga in foco. roberti, ii-257: gli affitti del mondo non
potere e di non volere arbitrare. roberti, vi-245: la villeggiatura una volta
sì nel vitto come nel vestito. roberti, vii-337: i vizi fomentati insolentiscono
dispensa del granduca una scatola di cantucci. roberti, i-252: le religiose, che
quale è commessa al pontefice romano. roberti, vi-90: non so se appellar si
, / del tempo invan despeso. roberti, ix-220: né l'italo vicin si
: con dispregiato sermone lo riprese. roberti, i-237: non è raro, che
sono fu dissepolta l'appresso inscrizione votiva. roberti, 1-27: in questi giorni medesimi
sempre vani. -figur. roberti, v-278: in mezzo a siffatto dissipamento
dissipamento e quasi stupore dell'animo. roberti, i-215: giova ricordarvi, che
leggerezza di un coniuge). roberti, ii-270: i mondani non si assottigliano
principe contro il comandamento di dio. roberti, v-242: la immaginazion previene la
ho; restane ornai il disvelamento. roberti, i-n: un altro comodo poi
divecchin talora, e si rinnovino. roberti, ix-51: v'è industria che rimenda
; render degno della perfezione divina. roberti, ii-54: l'oggetto immediato di questa
compilatore di un dizionario. roberti, vi-2-151: era d'uopo in primo
più importante di una determinata regione. roberti, iv-108: una forte predica contro agli
per uso [ecc.]. roberti, x-187: da ognun si sa che
e coi panni impiastrati di vari colori. roberti, vi-46: il mio merito sarà
dorerie che l'avea agli orecchi. roberti, vii-44: demostene andò per curiosità,
dormicchia. - anche al figur. roberti, iv-191: andavalo io a ritrovare dormicchiante
paolo? dottori, 1-38: checco roberti, che con dotti pianti / lodar
per riverenza dalla loro temerità desistere. roberti, iii-314: se agognaste a essere scenziata
non bastando loro i privilegi dorati. roberti, ii-186: il marinoni avea sortita
me psallebant qui bibebant vinum '. roberti, vi-49: per un dovizioso, che
la drapperia funerale in quel regno. roberti, iii-270: camere ornatissime e lietissime
tre anni a servire in bottega. roberti, vi-131: sono veri poveri tanti laboriosi
l'arnese ruvido ch'io porto. roberti, vi-46: il mio merito sarà
il tracollo, eccovi il giudizio. roberti, iv-95: qual cosa è il
, avvegnaché dubitosamente; e cominciò così. roberti, xiv-60: alcuni ne han parlato
carne in credenza vino e pane. roberti, i-239: ecco... la
di pelle tigrina il fianco adorna. roberti, ix-168: d'ebuli e ferule s'
gli rappresenteranno tali esorbitanze e mostruosità. roberti, iii-60: l'angelo raffaello era
redenzione per mezzo di gesù cristo. roberti, ii-226: io compio e alla perfezion
nome di padre, 'baska '. roberti. vi-40: quanto al giuoco voi
-ant. cura, trattamento. roberti, iii-100: ho poi intralasciato sin dal
-ant. eccitazione fisica. roberti, vi-124: tal forza sarà..
per la vista di sul- picia. roberti, vi-124: non io negherò che una
, salubre (l'aria). roberti, iii-193: nulla è più sano che
e sono per lo più grandissimi elemosinieri. roberti, iv- 148: l'orazion
, che si condensa in dolce sale. roberti, ix-146: per te la molle
. aspirare (un fluido). roberti, ix-24: io, perché l'aere
contare gli anni da quel tempo. roberti, v-168: un miracolo a roma
sostenitore, caloroso fautore. roberti, v-148: fu [romolo] probabilmente
energumeni che furono prosciolti da cristo. roberti, iv-ni: non li soli fedeli
, dalla superbia; intemperante; roberti, ii-192: dalla lunga attitudine di starsi
salda, e continuata di quel lavoro. roberti, iii-101: l'anima entra di
era una specie di epicureismo. roberti, vi-15: un fino e
svolgere una funzione profondamente rinnovatrice. roberti, ii-32: il gran venino merita una
equabile e temperato il suo stile. roberti, i-61: narrando tiene un corso equabile
pronome questo, e cotanto diverso. roberti, v-125: 11 prescindere solo, ma
più, tirsi, odorano i rosai. roberti, iii-240: il bue che pascola
dere alla presenza di dio. roberti, ii-42: io udirei più
, per cui m'innalzo ed ergo? roberti, ii-265: una giovine donna,
nelle bestie e ne'cantoni. roberti, x-67: il cacciatore intrepido /
appella, ragionano in questa maniera. roberti, i-35: nell'erudizione furono gl'italiani
l'esaltamento di questa nostra accademia. roberti, i-16: questo libero corso di favellare
impedimenti per non andar al concilio. roberti, v-228: giovanni, non vi lasciate
cause capitali (ad atene). roberti, v-9: sono confusi co'patriarchi e
e nel quale si riduce in atto. roberti, ii-268: ognuno tende essenzialmente alla
parte di tal esultamento da noi goduto. roberti, xiv-91: queste cose ricordo per
comunione con la sua chiesa. roberti, xiii-89: peraltro questa disputa non ha
dottrine religiose non ortodosse; eretico. roberti, v-127: appello studiar la bugia con
anzi di quelle degli stessi dragoni. roberti, iv-87: il popolo, camminando e
etnici ed all'antica sua religione. roberti, i-193: segniamola pure col dito tal
sì come a questi santi poveri. roberti, ii-176: in quella orazione gli adulatori
ritardo o soverchio acceleramento di liquido. roberti, iv-262: ella però non si
poter fabbricare questa qualità di tele. roberti, iii-13: un bel castigato e
briciere (di una chiesa). roberti, i-239: ecco... la
2. stonatura, disaccordo. roberti, iii-151: dalla diversità dei due suoni
. -raro. stonatore. roberti, iii-151: dalla diversità dei due suoni
, sicome fa travisare chi vende. roberti, xi-1-14: nell'interno abborre le indif
4. finto, simulato. roberti, iii-235: la grande disparità si è
e ne ha mandati voti i ricchi. roberti, vi-17: più diletta un famelico
/ il fanello fugace il pigro tordo. roberti, iii-56: il fanello fra i
/ son buon per farinata da volatiche. roberti, x-181: a quel manzo nostro
fastidio del mare si ammalarono. roberti, iii-178: i fanciulli sono lamentosi
principi grandi a trattar co'sudditi. roberti, iv-163: spero che non torceranno
e dilicatezza d'uomini è mai cotesta? roberti, vi-226: la fastidiosaggine di certi
altri hanno, riguarda ed ama. roberti, xi-1-51: nel 1766 incominciò a
dal viso era cascato il fatti bello. roberti, ix-47: l'invidia siede presso
artificioso, innaturale; corrotto. roberti, viii-1-56: senza essi [i condadini
sì fatte ragion non si diffonda. roberti, x-4: la favoletta debbe esser semplice
; malfamato (un luogo). roberti, vi-2-130: col ventre sazio vive il
, femminieri, vili e servili. roberti, iv-126: prima che foste un
è a nocimento, come agli ulivi. roberti, i-220: dal rigoglio e dalla
rivolta, aspirazione di rinnovamento. roberti, vi-2-124: non io negherò che una
. -disus. forcine. roberti, iii-277: oggi i capelli sono.
sopra tutto il consesso degli spettatori. roberti, x-128: ecco che altiero siede
pino [ecc.]. roberti, ix-168: fan che d'ebuli e
corrente, d'esso il rivestono. roberti, vi-2-234: ai giorni della vostra
-per estens.: di animali. roberti, x-66: vivea lepre festevole / in
da non conosciuto accidente essersi secchi. roberti, ix-328: deh s'ammorzi o
pingui ed oleosi, i solfi questi. roberti, i- 103: certi dipingitori leziosi
il gran lavor de'corpi nostri. roberti, iv-50: è d'uopo aver pazienza
, nostra mercé, stanze da fieno. roberti, vi-227: i nostri vitelli allevati
, non punto ammortiti dall'età. roberti, i-162: aggiungo che non
e dire anche qualche battuta. roberti, vi-18: oggi sono in delizia ne'
con lunghe fila e ferri adunchi. roberti, x-133: ella tutto predisse, /
foglie, chiamate da alcuni alabastri. roberti, iii-15: lavorò seta di color
ed il picchio come tuono e folgore. roberti, x-129: una talpa s'era
di donna saccente. -agg. roberti, v-121: artifizio è introdurre a congresso
al presente come neologismo, filosofismo. roberti, iv-130: in quale stagione predicò
. rifl. purificarsi, raffinarsi. roberti, iii-184: venendo poi alla qualità,
quella gente aveva messe in filza. roberti, ii-45: qual cosa più agevole
finitima, anzi confermante la detta. roberti, v-168: in verità la religione
dei gelsomin su i gambi di finocchio. roberti, iv-205: era una di quelle
cui legano al tallon serici fiocchi. roberti, iii-305: le cuffie sì varie sono
nuvole, ecc.). roberti, x-207: dove angusto l'adito /
. -indifferente, insensibile. roberti, x-88: il rosignuol, che un
fronda (v. fronda3). roberti, iii-306: in francia, ai tempi
. -fiorùccio, fioruzzo. roberti, vi-239: il più accidentale strofinamento alla
per fioreggiare con gli altrui frutti. roberti, ix-285: or qua te invoco
dare nel boccaccevole e nelle fiorentinerie. roberti, iv-186: o signor jacopo,
quella cima fosse più tosto il vocabolo. roberti, iv-79: non già che la
, pratica la fisiologia. roberti, i-142: fra tante pressioni e legamenti
/ e l'assomiglia a la fisonomia? roberti, ii-261: non ci ha fisonomia
portavano in testa al tempo del caldo. roberti, v-9: sono confusi co'patriarchi
trionfa, quindi fu nomata flexanima. roberti, xi-2-70: è vero, bensì,
non rigido (un tessuto). roberti, iii-226: i fiori di lieve tela
, sm. massa fluida. roberti, xiv-283: il più fino cenere e
bagna, secco, ma flussibile. roberti, ix-301: flussibil cera dai nevosi
ingialliva. -per simil. roberti, i-215: il cuore umano è come
tra la cenere e la brace. roberti, vi-17: più diletta un famelico ogni
or fino e dilatato in tondo. roberti, iii-50: parlando del solo verginal
fu stimato autore il cardinal caetano. roberti, iv-130: si assalì la religione
tralci lunghi, distesi, fogliosi. roberti, x-104: al romper nel cielo
contribuire a fomentar valore e bravura. roberti, ii-72: gli eremi cupi, i
punte usata per attizzare il fuoco. roberti, iv-56: sedeva... un
che nella copia sopravanzavano le naturali. roberti, x-59: entro a pingue terreno
punti molto piccoli e vicini. roberti, ix-58: da corallina viene il nome
cose fatte sotto paulo e giulio. roberti, v-256: concedo... che
fiotta e imperversa e fortuneggia il mare. roberti, xiv- 19: il mare
per me'la siepe accanto al fossatèllo. roberti, x-78: un pescatore
fragolaie si fanno in terreni grassi. roberti, i-93: certo [i pavoni]
, contraffatta ed alterata o frantesa. roberti, ii-103: una parola frantesa,
. -dolcezza, indulgenza. roberti, i-155: la natura è varia;
tra i cespugli s'asconde e frammischia. roberti, x-149: cotorno e francolino /
, e frappe e fronde / nobilitati. roberti, vi2- 239: l'altro giorno
/ indarno vi frappon l'ardua pirene. roberti, ii- 344: neppure nella
mai vergine senza il fiore illibato. roberti, xiv-142: frascheggiavan...
frasche i buoni cittì e tra frasconi. roberti, x-61: un vigile usignuolo /
in modo stonato e assordante. roberti, iii-151: dalla diversità dei due suoni
quella freddezza più l'amante aggrava. roberti, ii-258: qual con voi si
la piaga già fredda e inacerbita. roberti, iii-178: i fanciulli sono lamentosi
lungamente tal fregamento si sente scottamento. roberti, iii-292: vorrebbe che fosse in
mazzieri far pompa e tra'donzelli. roberti, ix-42: la moda innanzi a sé
che il verno è padre della gelatina. roberti, x-62: giù primaticcia e lieve
2. letter. frescura. roberti, iii-21: dieci attitudini diverse descrive il
pericolo di farle pigliare qualche malanno. roberti, iii-178: colla frescura dell'avorio
/ col sagace fringuel lo storno ingordo. roberti, x-139: entro a una valle
frittelle di ogni tipo. roberti, iv-189: udii una tradizione in bologna
una noia grandissima l'andare attorno. roberti, iii-290: persio mette insieme l'
aurore più belle hai fatto scorno. roberti, i-256: nello strepito del loro
, onde quel forte abbasso tombola. roberti, iii-306: in francia, ai tempi
biasmo e fa virtude il male. roberti, v-234: l'amicizia o ritrova gli
avanza tutti gli atri di savore. roberti, iii-21: dieci attitudini diverse descrive
valorosamente un branco di sei altri. roberti, iii-232: quante sollecitudini e quanti
e dalla potestà sopra le provincie. roberti, ii-322: tutte le sacre vergini fuggendo
fuoruscita non trova ricovro alcuno sicuro. roberti, iii-43: un giorno [borea]
quanto il più desiderar si possa. roberti, xiv-84: rizzansi quiete le ossa prima
, balaustro, ecc.). roberti, v-137: in quel tempio rovinoso potea
gabbioni delle scimmie. -stia. roberti, vi-227: i nostri manzi impinguati con
galanterie con loro un gran pezzo. roberti, v-237: li romanzi di galanteria sono
da alcune galeazze e galere in fuori. roberti, iv-35: giulio ii mandò una
ed all'aria latravan come cani. roberti, x-206: in notte azzurra e
una poco di gambetta tutta attillata? roberti, ii-16: le gambette dei ragazzi,
usa civette, gavinelli e dughi. roberti, iii-57: se alcuni depongono aspramente
minuti posti nel gazzofilazio dalla vedova. roberti, xi-1-100: li due quattrinelli..
arrigo che dal gentilizio di borbone. roberti, vi-2-210: in ogni città,
passar gli architettori con un spiede. roberti, iii-34: io vorrei che la geometria
ordine e un disegno precisi. roberti, i-29: dovunque per l'italia si
, d'ampollosità, di goffaggini. roberti, v-190: ecco in tal modo de'
le rabbiose dissensioni tra nobili veneziani. roberti, v-258: i semi sono gettati e
alle biade, allora in fiore. roberti, viii-2-212: l'anno cin- quecentosettanta
o poco dopo il san giovanni. roberti, iii-21: dieci attitudini diverse descrive il
luoghi ghiacceschi e palustri / stanziamo. roberti, ix-35: allora pare che suggendo
corrono sopra fondi sassosi e ghiarosi. roberti, x-195: delle tosate stoppie /
mesenterio e nelle altre parti glandulose. roberti, x-157: d'atro sangue impregna
con desiderio; con voluttà. roberti, 1-86: chi legge un libro scritto
dice di trovarsi un vino piccante. roberti, i-55: le vostre lettere non recano
-voracità (di animali). roberti, i-93: i pavoni sono vagabondi,
facezia, motto di spirito. roberti, ii-44: due orribili magagne seguirono a
coricato, sdraiato, appoggiato. roberti, i-162: le fasce saranno spesso necessarie
e l'iri e 'l giglio. roberti, x-128: altiero siede / sul liscio
tutte le carni colla sua giallezza. roberti, vi-2-227: colla giallezza dei tuorli
voce, un suono). roberti, iv-165: omero qualifica la lor voce
fanno giuocate agli zoni, terribili. roberti, vi-1-40: dar si possono circostanze,
/ e rimbombando lo respinge in alto. roberti, i-164: i prodi giuocatori del
a spargere improperii giochevoli e rusticani. roberti, vi-2-14: la musica scena e
vizio del gioco; giocatore incallito. roberti, vi-176: la fazione di catilina era
avere l'ottava meraviglia del mondo. roberti, iii-162: se per timore che [
. vizioso, dissoluto, disonesto. roberti, vii-126: tanta fu la scellerità di
passo / fa riverenza affabile e giocoso. roberti, i-269: chi per natura è
nel dolce suo la medicina ascosa. roberti, v-237: li romanzi di galanteria
fra i cavalieri e fra i soldati. roberti, v-237: li romanzi di galanteria
giovamento, gli è tornata la febbre. roberti, ii-146: l'uomo non rade
fede alle promesse di certi giovinastri. roberti, vi-2-130: qualche migliaio di garrule
, qual sia 'l più bello. roberti, x-104: un canneto guazzoso / per
, et il mantenimento di loro privilegi. roberti, iv-no: bisogna rispondere con gravità
tu la patente di tal giudicatura? roberti, vi-1-65: se i gesuiti avessero
tribunali, coll'urna o vaso giudiciàrio. roberti, vi-2-49: per un dovizioso che
... si attacca alla pianticella. roberti, x-90: una mela..
delle due nazioni d'europa cattoliche. roberti, vii-4: il popolo romano,
-viluppo. - anche al figur. roberti, ii-39: chi è finalmente il musso
coperta d'olivi e di palme. roberti, iii-106: nascono il riso e il
delle morsicature mi fece due glandule. roberti, i-141: la debilità ne seguono
egual tempo, ha proporzione composta. roberti, v-150: cangiossi... il
alquanto in fuori con due gonfietti. roberti, vi-239: nella quale [gonna
a formar eco delle sue lodi. roberti, x-88: con gorga mobile /
avere appresa per arte la musica. roberti, x-194: l'allodola per l'
, gor- gheggiamenti, e simili. roberti, iv-222: una delle ragioni dello
cotanto audace) or gela e impètra. roberti, iv-315: il gorgone di medusa
un deserto e una palude disabitata? roberti, v-168: con quanto diletto non si
da pregiare nel govemamento dei figliuoli. roberti, ii-230: l'educazion della
/ nel gracilar di semplici versetti. roberti, x-185: una chioccia qua e là
-di animali. - anche sostant. roberti, x-185: una chioccia qua e là
, si è detto lingottino ponzonato. roberti, x-181: a quel manzo..
, toccando colla cima le stelle. roberti, i-49: già sta e grandeggia
gli epicurei delle ricchezze e grandigie. roberti, vi-2-236: li re mandavano loro
senza l'usato accompagnamento de'servidori. roberti, viii-2-212: andando al palagio di
o grandinata di piastrelli di luce. roberti, iii-58: le uova [degli uccelli
granelli del pepe attaccati al fusto. roberti, iv-168: usavano in roma mangiar le
troppo son usi di granita biada. roberti, iiii-233: erano maturi e graniti quegli
, più granose, più piene? roberti, x-48: sull'aia i gravidi /
nidi caccia / rabbia de'venti. roberti, x-104: dense [le quaglie]
e grassolino. -grassolétto. roberti, x-148: nostre care trotelle e dove
cacio grattugiato, l'oro su'capelli. roberti, iii-117: gran parte dei meschinelli
e offerte da reali / messaggier. roberti, i-176: ho giudi
/ gravide d'or le pampinose braccia. roberti, ii- 328: gravida gli
che il salire è il discostarsene. roberti, v-54: per esse [la forza
grazia in lui non meritato lume. roberti, ii-226: la grazia ha delle illustrazioni
nella pittura della via più terribile. roberti, x-38: questo è un libretto
, non è capace di formar desideri. roberti, x-4: la favoletta debbe esser
comportamenti, ecc.). roberti, vi-217: una falsa idea disconveniente per
, lattate, grigie, nericanti. roberti, x-67: se stessa rannicchia [
esotico. -di animali. roberti, x-157: ebbro per fasto e pazzo
-che ha l'aspetto della gromma. roberti, x-157: ebbro [il tacchino]
d'una sua can- dissima chinea. roberti, vi-110: andando a'lor feudi la
: mangiare avidamente, sbrodolandosi. roberti, x-197: quel buon cibo palpabile /
stanghe e con mille catene. roberti, ii-168: i pastori nostri e i
non è questo, è niente. roberti, ii-205: delle domestiche leggi tutte
bisogno che vada temperatamente e guardingamente. roberti, vi-39: si appassiscono infermicci sì
vestito di sotto e della guarnitura. roberti, vi-2-239: vidi la guarnitura di
lui arrivassero gagliardi soccorsi di barberia. roberti, x-104: al romper nel cielo
nuovo a l'inferno illustre inganno. roberti, vi-2-105: sotto al governo di nerone
fe'serpe, e tornossi a imbestiare. roberti, i-210: numi vili, che
dolga. -intestardirsi, accanirsi. roberti, iv-185: forza è dire che in
-darsi alla pazza gioia. roberti, ii-13: il suo quaresimale può leggerlo
di salare e imbottare le aringhe. roberti, viii-1-47: [i contadini]
-figur. bruttura, vergogna. roberti, vii-126: roma... fu
-abbronzarsi (la carnagione). roberti, ii-5: a chi passeggia sotto al
donne per modellare la vita. roberti, i-140: le nostre donne..
gl'intendimenti, tutti gli affetti. roberti, ii-248: immagini ognuno i più cari
una buona impressione; sfigurare. roberti, iii-347: quanto ai superficiali saccenti essi
nella stoffa (l'ago). roberti, ix-60: col dito l'ago spigne
imparolato non è in terra amato. roberti, x-5: essa [la favoletta]
ciarsi la barba e li capegli. roberti, xiv-166: nella melma fecciosa
sono impaurita. -scoraggiarsi. roberti, xi-11: ella non si astenne mai
sinceramente scroscianti. soldati, 2-301: roberti ne approfittò con prontezza felina: mettendogli
di peluria (una pianta). roberti, ix-117: il buon carciofo..
ne la fossa, ancor le sente. roberti, vi-2-243: i cocchieri gelerebbono nelle
ricascano con tanta facilità negli antichi mali. roberti, xiii-73: dio ha rivelato la
peste... empia e ignota. roberti, vii-403: indarno si spediron da
vorrebbe imperlare né pure i calzari? roberti, ix-54: altra or ferisce e incide
/ ed erano impiastrate di ricotta. roberti, viii-1-46: rimiransi i volti scarnati
impicciolirono, e così divennero massimi. roberti, iii-343: egli accoglieva tutti, impicciolendosi
con lui ne le lenzuola m'imprigiono. roberti, xi-53: alcuni...
la dottrina che gli viene attribuita. roberti, ii-236: i dotti tra i gentili
e tutto inaspra il setoloso dorso. roberti, i-165: alla fortezza noi svizzeri
ritrose a segno di rifiutare i tralci. roberti, 1-68: crescendo l'altezza i
io inauro le corna al bianco toro. roberti, ix-54: altra or ferisce e
folta lor selva e incappellarle di sopra. roberti, ix-170: la madre pomona anch'
/ saprò volando incenerir col lampo. roberti, ix-281: sul pur serenissimo zaffiro
circonda. -devastatore. roberti, xiii-37: parecchie provincie sono consunte
giorno le più remote contrade d'italia. roberti, iii-337: trilingue fulmine / a
armi, adulati per pompa di tesori. roberti, ii-236: i dotti tra i
parto d'età inchinante a la vecchiezza. roberti, xiv-202: nelle ore inchinanti
nume / tanto fugace e schivo. roberti, ii-20: inchinava a sé gli
color fosco che inchina al nero. roberti, xi-119: tutta la persona inchinava a
spendere in nozze che in guerra. roberti, i-93: sarei inchinato a non negare
passa si è di perder l'ufficio. roberti, xiii-72: le inchinazioni sue [
animi inchinevoli al vizio dell'ubbriachezza. roberti, ii-119: siamo al male inchinevoli
legato vi sta e più girato. roberti, vii-452: mi fa compassione un onesto
le vere dalle false merci. roberti, i-81: più volte leggendo ho inciampato
usanze, i costumi). roberti, ix-15: per le lor castella vivean
di cui fa parte; improprietà. roberti, i-m: crederei essere una vera inconvenienza
, snebbiata da ogni velo di fraude. roberti, vi-1-69: queste sono creature inconvertibili
sterile e increscevo- lissima a camminare. roberti, ii-275: se la novizia e se
: lepido uomo, restio et increscevole. roberti, i-215: gli uomini sono.
era diventato taciturno, increscioso. de roberti, 13-83: una donna inferma è triste
sf. ant. incultura. roberti, xi-102: diam l'onore principalmente all'
difetto supplir d'incollegati dalla corona. roberti, ii-144: bontà... di
afflitti, piace alcuna volta d'indettarmi. roberti, xi-14: un culto alla divinità
inchiude molti in- divoti ed indegni. roberti, 11-68: appunto perché siamo indevoti
o qualcosa. - anche sostant. roberti, vii-69: non voglio mostrarmi un indevoto
. me ne ha indiritte più copie. roberti, ix-4: la lettera seguente fu
, tutto indiritto contra il pontefice. roberti, i-305: le mie parole e
lissime, né grosse indiscretamente. roberti, i-240: se la montecuccoli
, senza individuazione alcuna delle medesime. roberti, iv-119: estimo che sia decente
siccome non è monte sanza valle. roberti, ix-140: v'apparecchiate a cogliere
: rendere mite, mansueto. roberti, viii-1-99: l'anima per nulla s'
con un po'di zucchero! roberti, vi-2-17: più diletta un famelico ogni
-per metonimia: persona, individuo. roberti, ii-118: col lungo corso degli anni
un giornale, ecc.). roberti, ii-254: io ho composto per vostro
suol s'infiora nuovamente e inerba. roberti, xiv-279: la terra ignuda..
inescrutabilménte, avv. imperscrutabilmente. de roberti, 4-260: ribellatevi... se
eo satollo e tu enfamire. roberti, xi-54: come mai placidamente
profumano, per ben farli infeminire. roberti, vi-1-15: così vi direi se oggi
di che hanno bisogno gli infermicci. roberti, i-266: gl'infermicci vanno tollerati in
infette di serpi e di veneni. roberti, x-54: candido e sfavillante /
sien prive quasi affatto di moto. roberti, xiv-85: le vertebre s'infilzano nello
nascimento con vizii o con infingardia. roberti, vii-249: in questa infingardia di
ride e s'abbellisce e s'innamora. roberti, vii-255: basta...
sempre il compratore o parte o riede. roberti, xiv-286: alcuni...
il bosco a quel desio s'infoglia. roberti, x-74: con più rigoglio /
dell'esercito cotidianamente infraliva nell'ozio. roberti, ii-200: infraliva a lui per gli
, di valore; essere inficiato. roberti, v-205: parecchi che avranno ricevuto con
infrascaménto stravagantemente usitato ne'tempi antichissimi. roberti, iii-39: cotesta libertà non sia tanto
le fronde (un animale). roberti, x-168: parte [delle passere]
chiesa, al ballo, al gioco. roberti, iv-13: le donne..
sm. disus. raffreddore. roberti, iii-305: per voi temo i pericoli
come bugie, bestemmie, ingannerelli. roberti, iii-240: noi uccellatori facciamo mille
di nuove beatitudini le tiare del vaticano. roberti, ix-311: grato...
e degne d'uomo ben nato. roberti, i-34: la musica è certamente
le loro mercanzie a miglior derrata. roberti, vii-407: un sonatore di flauto inghiottiva
preso / s'allenti o lasci. roberti, xiv-102: ecco che le messi
questo altro pende troppo da questa parte. roberti, ix- 281: la messe
gioberti, 1-ii-605: quel buon p. roberti, gesuita pastorale ed arcadico,.
ingoia ben anche più fiele che vino. roberti, x-173: vedi quel ghiotto scricciolo
perché un altro non mettavi il zampino. roberti, vi-2- 121: il caffè
circa una inghistara e meza delle nostre. roberti, vi-2-144: un'inguistara di falerno
opere sue cagionato il bene altrui. roberti, iii-64: sono innamorato della modestia
in tutta la propria bellezza. roberti, x-195: allor che s'inorgoglia /
in ismanie / non dobbiamo inutilmente. roberti, v-132: non pronunzio tante insanie
dove il mostro infelice ogn'uno insassa. roberti, ix- 200: le sode
. -coprirsi di sassi. roberti, 1-68: i monti s'insassano.
che l'insensato bosco anco spaventa. roberti, vii-166: la educazione, che tanto
agl'insulti di quei di casale. roberti, i-26: cadde anco roma all'insulto
che faccia figure della stessa materia. roberti, vi-2-240: gl'intagliatori, li verniciai
chiaro si vede e si parla. roberti, ix-80: se di scipion la
di bei saltellini lor passi intrecciando. roberti, ix-20: or intreccian notturni agili
intrica- menti e colligatura e coloramenti. roberti, i-100: a rimirar vicina una
non finirà questa musica per molti anni. roberti, xi-36: in tanto intrico forense
brievi cose che appresso seguirono. roberti, iv-266: la storia...
riso / e polenta od altro intriso. roberti, iv-2-228: vogliono i moderni che
, andare soggetto a consunzione. roberti, i-138: intristire per troppo ghiotto alteramente
- per lo più rifl. roberti, x-196: [il pavone] spesso
, invigorì fino alla nostra età. roberti, ii-262: le passioni s'invigoriscono
, imparasse quali sono i vantaggi suoi. roberti, ix-148: ma più che in
glandule, simili a tanti intestinetti. roberti, iii-181: ogni capello è un
più grossi e più saporiti divenissero. roberti, vii-232: un pizzicagnolo inzeppa un
, onde fu dalle onde rapacissime annegato. roberti, iii-182: e se si cammina
aspro (la voce). roberti, ix-146: per te [zucchero]
di idee e di discorsi. roberti, i-238: qual è mai quella famiglia
tavole si vendevano di carissimo prezzo. roberti, ix-317: macinando sul pulito sasso
campestre. -di animali. roberti, iii-320: [le passere] sono
, lanciottate, sassi e cantoni. roberti, viii-1-7: dai più si odiano certamente
importo (di una spesa). roberti, vi-2-24: la larghezza della spesa risponda
intender che l'accorci e leghi? roberti, i-38: questo istituto delle scienze e
però di essere sontuoso e magnifico. roberti, i-105: il verso non ha da
da'nostri buoni amici col dovuto applauso. roberti, iv-181: li commentari della sua
, né quella forza che soleva. roberti, iii-178: i fanciulli sono lamentosi
/ latteggianti, s'accende agevolmente. roberti, x-70: eran [i fichi
. raro. simile al latte. roberti, iii-124: dopo il latte è d'
e solverai questa tenace lappola. roberti, iv-205: era una di
assai laudevole fra i moderni scrittori. roberti, iv-297: voi, o signor petronio
era come il noviziato della laura. roberti, vii-453: o monaci, voi vivrete
polpa ha sapore acidulo. roberti, iii-271: fece recare...
-dimin. leggendina, leggendétta. roberti, ii-19: le sue lezioni di scrittura
vien riputato nella testura de'proprii. roberti, ii-380: la irreligiosità è il pericolo
suoni, a giuochi, a brigate. roberti, iii-329: ognun debbe concedere che
rallegrare. - anche assol. roberti, xi-84: amo i lieti pensieri,
il nome suo nel ferraiol portava. roberti, ii-7: tratto tratto scrivo..
selvatico (un vegetale). roberti, i-220: dal rigoglio e dalla succosa
aveva gli occhi lippidosi e non chiari. roberti, iii-155: ai bambini sono divenuti
loro al lume della candela più risplende. roberti, vii-184: io dirò che una
, e per conseguente due bellezze. roberti, i-21: essendo la bellezza de'
vano si logra la vostra inchiesta. roberti, xiv-9: vorrei... che
sul principio tutti gli oggetti doppi. roberti, iii-181: il ragazzo, torcendo
che scintillano in molti libricciuoli affettatelli. roberti, ii-424: le altre piccole ragioncelle
gran luce e eleganza alla composizione. roberti, xi-39: essendo voi locati dalla
belle luci, / sventurata statira. roberti, ix-81: il figlio serenò le sue
cui diritto stanno prima che lucano. roberti, xiii-295: la luna siccome ogni altro
testimonianza, una prova). roberti, ii-75: con qual testimonio più luculènto
se non si lumeggiano a più colori. roberti, ix-317: macinando sul pulito sasso
per troppofiato. -primeggiare. roberti, vi-1-79: non voleva scipione nasica che
mestiere che quegli scrittori il menzionassero. roberti, vi-2-71: voi...
terra cotta, né di marmi. roberti, xiii-293: è una maraviglia
occhi ch'or si faccia il sole. roberti, iii-135: gli occhi degl'infanti
orazioni placate l'ira del grande iddio. roberti, i-224: vincer se stesso fu
temere di male da lei voluto. roberti, i-141: la debilità ne seguono,
avendo per amico un lava- panni. roberti, i-100: a rimirar vicina una pittura
nere per entro come di cupo viluto. roberti, x-54: candido e sfavillante /
ma decisivo, in quel maestrato assegnare. roberti, iii- 117: questo maestrato
poco di brodo di pollo magretto. roberti, x-53: al fin le grasse
un sentimento, una passione). roberti, vii-68: arasse persiano, che la
23. dimin. malètto. roberti, iii-267: questi detrimenti...
tali costumi porta seco ancora la satira. roberti, vii-204: udiste quel maledico signore
grazioso non ben seppe conversare coi laici. roberti, i-255: il tacere verso chi
aspetto non troppo venusto e malgrazioso. roberti, i-32: a'suoi giovani vani
povera anima e tutta la disecca. roberti, xiv-12: funereo però si è il
nome d'agente da malversare. roberti, vii-155: l'uno di essi era
etimologia il nome delle viole mammole. roberti, iii-231: la primavera giovine viene modesta
a gambo a gambo con rastrello manesco. roberti, iii-iio: avvi delle balie che
, come noi facciamo degli spinaci. roberti, viii-1-189: il loro cibo è formentone
stremato (una persona). roberti, xiv-232: uomini pallidi scamati marciosi.
goffo, grottesco, ridicolo. roberti, iv-13: le donne...
le massime sono una cosa morta. roberti, vii-iv: mi è già entrato all'
per esser elleno sotto saturno grave. roberti, xi-40: vostra madre stette in
costume, entr'a le celle. roberti, ix-352: l'ozioso e frequente
temendo lor forse che non fusse gravida. roberti, ix-241: il signor di boot
per estens. di sapore dolcissimo. roberti, x-154: già mia man squarcia /
e in bianca melmetta si disfacevano. roberti, iìi-185: la manteca e la
la prosperità mentitrice di questo mondo. roberti, ix-68: ottengon di proteggere la
io solo a sette voglio contrastare. roberti, iii-43: nereo maraviglia di non
e vestendosi con abito di mercante. roberti, ii-366: oggi per la utilità dei
herschell. -con metonimia. roberti, viii-1-44: non ricordo i contratti che
duca, ha accumulato cariche ed onori. roberti, vi-1-51: ii tiraboschi era un
6. dimin. merendétta. roberti, ix-157: colà d'arrivar primo ognun
quelli « forestieri e vagabondi ». roberti, viii-1-28: discorron in tal guisa
guarnizione di pizzo o di merletto. roberti, vi-1-16: vorrei pure che foste assai
dava, e non del voi. roberti, iii-117: gran parte dei meschinelli
così lauta e non esserne contentato. roberti, x-41: vigile guata, orecchia
). - anche: dolce. roberti, i-63: senza studio, senza riforma
malferma (la salute). roberti, 11-88: la vita del principe ereditario
sotto la loro scorta e lor bandiera. roberti, viii-2-172: pietro micca turinese era
, di facilitarne la naturale miscela. roberti, viii-i-ii: le massime ed i
ora. -diventare meno frequente. roberti, viii-1-14: io non mi tratterrò nell'
v'avrebbe qualche dissimi- glianza riconosciuta. roberti, ii-375: assidevasi al letto di
- anche: fine, scopo. roberti, vii-322: il grande ed unico mobile
moderate né richiedono oltre il dovere. roberti, ix-15: erano i cavalier de'tempi
molle / ed ozioso converrà che soffra. roberti, viii-2- 217: la frugalità e
estrema indolenza (un lavoro). roberti, v-213: in tanta remissione e sì
, benevolo; esente da severità. roberti, ii-375: la sua longanime e mollissima
: eccessivamente sensibile e impressionabile. roberti, viii-1-39: fuggono alcuni la vista dei
poco sani / de'politici mondani. roberti, ii-388: quando egli era mondano,
igieniche in un'operazione determinata. roberti, iii-125: qualunque sia il cibo [
nella colta che intraprendere a macinarlo. roberti, x-101: di riso d'orzo e
degli abiti ed ornamenti di sacristia. roberti, iv-305: resta molto a pensar
il tutto però senza estremidità fastidiosa. roberti, vii-76: qual hawi cosa che.
smugnevano d'oro l'imperio romano. roberti, vi-1-13: un ornamento è lusso
ciò che sua moglie diceva e operava. roberti, xi-96: per frenare i lor
conciatore pare di poter fare di essi. roberti, iii-28: a forza di raderli
ai caldo. - anche assol. roberti, i-69: vien giù verso noi sibilando
i motti che mordessero la religione. roberti, viii-2-124: così agitava e mordeva
-asprezza, acredine, livore. roberti, xi-58: abborriva, come fa ogni
. brontolone (una persona). roberti, vii-409: non sono rare suocere che
di ostentazione (un vestito). roberti, vi-1-15: il signor cardinal lambertini.
-piacere sessuale ottenuto in modi abnormi. roberti, vii-407: le donne, stanche di
a fare aborti e mostri sempre cova. roberti, ii-39: alcuni amano i mostri
, come un esercito in ordinanza. roberti, iii-150: essendo di per sé l'
ingo e aguzzo e tienlo chiuso. roberti, x-89: il brutto musetto alzando
/ ogni cura che vi affanna. roberti, iii-115: un crisippo non isdegnò di
mandami il trattateli © del p. roberti; le tue lettere; i sonetti;
. nassa per la pesca. roberti, x-166: viene intanto un pescatore /
dalla città nauseata, solitaria distanza. roberti, xii-96: né mise la
-anche: trasmettersi, propagarsi. roberti, i-136: sono a noi navigati,
accettato, integrato in una comunità. roberti, ii-93: dopo la pasqua santissima arrivarono
, la ricca biblioteca mazzarina). roberti, ii-90: il testamento del mazzarini ornò
. verde da vicin, lunge negreggia. roberti, iii-336: d'o- gni lato
-sm. colore tendente al nero. roberti, iii-58: le uova...
mescolato di cedrato e d'arancia? roberti, iii-234: quistionano li coltivatori sul fare
età e facciam tuttavia professione di paganesimo. roberti, iv-io: il compartire gli affari
riferimento a soggetti astratti). roberti, i-307: nimistà veruna non passa tra
rendono più fluido e florido il sangue. roberti, iii-276: i nitri, intrusi
dolore o un danno fisico. roberti, iii-175: i denti tettando sarebbero a
nodo così difficile e tanto pericoloso. roberti, i-65: credetti che fosse il
noia e facevaia istare molto allegra. roberti, iii-297: l'aria notturna fredda
inviso (una persona). roberti, vili-1-15: figlie di matrone..
, vagare di notte. roberti, vili-1-28: discorron in tal guisa non
trattenea con ciance e bagattelle. roberti, i-236: è peggiore della voglia
gion ridente / per vaghezza simigliano. roberti, x-219: ivi il merlo sibila
, la quale ingeneroe e notricòe voi. roberti, ix-57: la moda ci nutrica
di gravare lo stomaco colla nodritura. roberti, viii-1-37: era crudeltà insieme ed ignominia
perfezionamento / della cozione di nutrizio umore. roberti, iii-127: i medici ammonire esser
tutte nove colà seco ne vanno. roberti, iv-219: a ognuno è grato.
con un nuvolo d'allegazioni e consigli. roberti, iv-140: da cinque o sei
non sapendo o volendo staccarsene. roberti, iv-75: io era cinto intorno da
/ usar non saprebbe / cotanto rigor. roberti, iii-135: gli occhietti aei bambini
/ con un perpetuo naturai sospetto. roberti, x-172: dalla sua tela specola
. -pieno di bolle. roberti, ix-20: intanto messicana cioccolata / altri
scaltro e occhiuto ne'propri interessi. roberti, vii-89: tra le suspizioni infinite
dolce odorano / che zefiro innamorano. roberti, ix-20: intanto messicana cioccolata /
la tecnica pittorica dell'ombra. roberti, i-15: il tenero correggio, il
per dare apparenti soddisfazzioni al re. roberti, vili-1-7: la fierezza..
intrinseca limitatezza della creatura umana. roberti, v-263: se pecca un dio e
pranzo, un banchetto). roberti, x-179: voi siete gentiluomini, /
non fussero da nuove gravezze oppressati. roberti, v-58: eulochi... oppressò
, / dalle doglie oppressata e travagliata. roberti, vi-1-85: quante volte questo misero
particolari a firenze [ecc.]. roberti, 1-8: cui dovrei persuadere,
grandissimi tratti in brieve ora trascorrono. roberti, ii-30: dalla pazienza degli italiani non
2-376: « che è, » rise roberti indovinando, « devi telefonare alla lubini
dette da'professori dello spirito iaculatorie. roberti, ii-135: in pegno di amore
sto più orecchiuto eh'una lepre. roberti, x-159: [la ninfa] stassi
spreg. ornamentile ciò, ornamentuzzo. roberti, vi-1-17: per quella vedova divota.
intorno e l'alto ciel di sopra. roberti, xiv-118: perché fosse il giuramento
espressi dalla vaghezza del suo pennello. roberti, ii-372: il chirurgo...
lor ombra poco salutevole ed anzi orridetta. roberti, iii-171: maria angelo accorsi.
panier, più d'un bacino. roberti, i-57: se veniva in piazza qualche
guarnello e il cappel da ortolanella. roberti, ix-141: esca pur l'orto-
questi del gran thien furono i vanti. roberti, iii-336: sul rosaio languido /
questo morbo malvagio entra di rado. roberti, vili-1-46: rimi- ransi i volti
bellona invocano / le arene polverose. roberti, i-15: s'apersero nelle nostre
del volto, sembrano mezzi cadaveri. roberti, ii-371: uno spedale è l'
/ alla pancaccia d'una spezieria. roberti, xiii-263: disputeranno dalle pancacce.
pappina usata nell'alimentazione infantile. roberti, iii-119: la paniccia liquida del vanhelmont
, miglio, panico, sagena. roberti, x-125: arata terra biondeggiava tutta /
pannosa feccia / di moribondo aceto? roberti, x-89: il brutto musetto alzando
-cibo in poltiglia per animali. roberti, x-101: di riso e d'orzo
espressioni o concetti altrui. roberti, ix-272: un alunno di baldo o
/ pappava erasto e macinava ansaldo. roberti, i-93: a papparsi le fragole non
miser di notte dentro gli ubertini. roberti, x-173: appena la mia [
, e ma ghi. roberti, vili-1-120: in alessandria s'istituì,
cfr. parabolano2). roberti, viii-1-120: in alessandria s'istituì,
parerghi, e di questa rimanga muto. roberti, x-215: prolisse / esagerò tante
man- tellette, mitre e scarlatti. roberti, i-149: verrà tempo che voi
una connotazione spreg.). roberti, ii-40: padre panigarola zoccolante..
. 6. risaltare singolarmente. roberti, i-16: non mancò alle ben operate
-scuola dei parti: di ostetricia. roberti, ii-139: il signor dottor galli mio
, la prodezza e l'innocenza. roberti, ii-262: le passioni s'invigoriscono col
armenti vi pascolano [ecc.]. roberti, ii-138: passeggio queste contrade antichissime
-addolorare, rattristare, angustiare. roberti, iii-114: una cattiva nuova sola,
trasmuta il bene altrui in lor male. roberti, ii-15: l'uno e l'
che un vuole / bisogna dirmi. roberti, iii-229: io fui dalla natura
con pepe e safferano in quantità. roberti, xiv-79: eran contenti d'una tal
e incaciato in tanta copia scòrse. roberti » x-198: ei del pastume tenero,
grosso. -biscotto inzuppato. roberti, iv-330: il vecchio digiuno, dopo
forno. -carne tritata. roberti, vii-232: un pizzicagnolo inzeppa un budello
vermi un dì gioco e pastura. roberti, viii-1-78: l'umana carne diviene
calca / di fanciulli uno sciame. roberti, i-210: numi vili, che per
nel primaccio la lam- pana rassetta. roberti, vii-349: salomone invecchiò; e
terra nell'impossibilità di volare. roberti, x-52: stuol di pernici placido /
pellegrine, le altre disordinate spese. roberti, i-32: l'italia, occupata
al pellegrino / roma si mostra. roberti, ii-93: dopo la pasqua santissima
a ciò che vi è di vero. roberti, vili-1-26: essi filosofano sulla pendenza
continuo verso le basse cose e terrene. roberti, xiii- 302: noi nasciamo
, 2-i-378: il pennelleggiare procelloso del roberti. -fare emergere i moti interiori nell'
ogni intenzione, ogni movimento d'affetto. roberti, iii- 314: leggete la
adatte allo scopo che si prefigge. roberti, iv-237: dura e infelice cosa ella
che ne denota l'origine straniera. roberti, viii-2-179: sappiate ch'io ho bisogno
in un conservatorio le fanciulle pericolanti. roberti, viii-2-211: le fanciulle pericolanti trovarono
li papi si stimino più che dio. roberti, vtii-2-32: il suo dottrinamento.
offesa dell'anima senziente e giudicante. roberti, iii-259: dai quali pori voi
e pervulgate, come l'attenuata. roberti, vi-2-210: questa è querela già
e attenzione; privo di personalità. roberti, ii-395: noi cristiani possiamo ripetere a
e cusì el fa d'ogn'ore. roberti, x-77: li pescioni più accorti
era miglior musico che l'usignuolo. roberti, vi-2-229: ne'pranzi detti magnifici
determinismo portiano. -sostant. roberti, ii-153: con un sì perpetuo piacevoleggiare
ch'accompagnavan le bare co'moccoli. roberti, ii-395: s. basilio..
invita a leccar la gente ghiotta. roberti, iii-271: egli...
drieto, quando è pieno di roba. roberti, ii-380: la irreligiosità è il
bene matura ha più pieno sapore. roberti, i-63: il vin di lombardia è
/ e con molto denaro consolarlo. roberti, vii-370: bisogna dire che fosse
alla naturai abitudine de'loro corpi. roberti, xi-119: tutta la persona inchinava
metello chissadove. -agg. roberti, vii-420: io mi maraviglio come i
a'pii dà de le calcagne. roberti, vili-1-43: predico esser necessario che
, che un impetuoso rovescio di acqua. roberti, iv-74: ogni incomodetto ed ogni
riferimento a una pioggia di fuoco. roberti, xiv-11: dovendo io descrivere questa sera
prima pistola di s. giovanni. roberti, xiv-87: s. paolo non fa
estroso, stravagante, eccentrico. roberti, i-n: per qualunque pittoresca e altrettale
della plebaccia. -plebétta. roberti, x-206: il razzo...
se un pocolino comune, era bellissima. roberti, vi-1-37: siate un pocolin austero
poltìglia, il cervello dii corvo. roberti, x-101: di riso e d'
che ne fa uso). roberti, iii-226: io...,
9-49: stallonia; poltronia; brodolente. roberti, iii-226: giacendo nella mia grande
, lo stare in ozio. roberti, vi-2-229: dopo la diurna poltronia del
gli falliva per qualunque grande affare. roberti, iii-46: saturno in ricompensa dona a
e alle pomiciature dei gesuiti bettinelli e roberti e ad altre gonfiature di altri celebri.
luogo, il terreno). roberti, ix-325: alza il cupido guardo /
nozze si celebrano con gran pompa. roberti, viii-1-16: la scarsezza della gente
allo studio, ma alla pompa. roberti, ii-138: pare che qui [a
/ degli augelli il lucifero costuma. roberti, vi-2-252: per aver di che gozzovigliare
isfoggiata pomposità e magnificenza si celebravano. roberti, vii-116: i doni, gli scialacqui
, ch'esce in abiti pomposo. roberti, vi-2-235: la spruzzaglia di alquanta
tempo scemano spesse volte di pregio. roberti, vtii-1-85: al genere della edile
-maiale di piccola mole. roberti, iv-36: le cosce di que'lor
/ quando giunsero i franchi cavalieri. roberti, ii-27: m'incontrai nella porterra in
sedia pel famoso porto di plimouth. roberti, vi-2-246: i teatri si vogliono ancora
con la luce del proprio merito. roberti, iii-108: jubert... riprende
, arrosto, intingolo 0 pottaggio. roberti, vi-2-112: se un cuoco aveva scoperta
maestrale che vi può alla distesa. roberti, iii-307: in certi loro amplissimi corridori
genio natio, che diventò costume. roberti, iv-2qi: chi meglio di lei
michele. -sollecitudine. roberti, iv-66: il signor conte francesco algarotti
.. è il primo a risentirsene. roberti, xi-102: diam l'onore principalmente
strada più sicura e più retta. roberti, i-25: gli italiani sono distìnti scultori
potere di attrazione o di suggestione. roberti, vi-2-51: l'uomo che ama u
con questo vago pretesto di giustizia. roberti, xiii-95: dal ciurmadore vengono prestigiati
-cattura di una nave. roberti, vii-42: senza potersi decidere cui si
mercimonio di un'entità non venale. roberti, viii-1-88: dalle sue filippiche abbiamo che
, originario (un comportamento). roberti, vi-i-5: per moltissimi gesuiti nel rientrare
di dividere un raggio in due. roberti, ix-186: trattò a pena ottico tubo
non altro conobbe che sole probabilità. roberti, iv-92: se non fossimo certi
. -con valore attenuato. roberti, ii-131: l'amicizia vera talvolta si
sm. disus. proibizione. roberti, v-198: oggi metterannosi querele, se
prolisso. - anche sostant. roberti, xi-11: ella non si astenne mai
erbe e i semi de'grani. roberti, iv-192: aristosseno di cirene..
andar più proprio che non va. roberti, vi-1-16: o signora...
loro mali che proporzionati a propulsarli. roberti, i-45: confuto pubbliche accuse, propulso
la mano. -sostant. roberti, ii-22: nel nostro prosare italiano credo
e mediante il film delle acciaierie, roberti e emilio erano diventati abbastanza amici.
emilio aveva ottenuto da golzio, per roberti, una grossa provvigione. parise,
non ha da aver un soldo. roberti, vt-2-158: non si può negare che
amava la pulitezza delle sue mani! roberti, iii-64: lo, che sono innamorato
.: appartenente alla buona società. roberti, vi-2-232: la sola maniera di apprestare
scherzo, una battuta). roberti, ii-20: la sua conversazione era cercata
sposo non più, ma tuo fratello. roberti, al-31: non diedi opera ivi
ungono graziosamente i vizi d'altri. roberti, vm-2-118: gul proposito dei piaceri
le loro scuole bisognose di purgamento. roberti, viii-2-179: sappiate ch'io ho
purgare il cuore e fa la voce. roberti, iii-109: giova il pianto a
una raccolta, una collezione). roberti, vi-1-106: la vostra libreria non era
meldola, et è stato assai applaudito. roberti, ii-13: il suo quaresimale può
il potessi non son tenuto a rispondervi. roberti, v- 198: oggi metterannosi
i capelli e bagnata le vesti. roberti, iii-107: le prime voci dell'
luce è stata ampiamente diffusa '. roberti, iii-84: qualche volta mi querelai
mesto suon de ^ miei sospiri. roberti, x-40: gl'infermi pulcinetti /
. -apparenza convincente, persuasiva. roberti, ii-149: il falso non si potrebbe
a dare nuovo vigore o speranza. roberti, v-285: se niuna divozione sensibile più
radendo tutte l'inequalità di quella. roberti, iii-28: a forza di raderli [
di un radiotelemetro. v. roberti [« corriere della sera », 5-ìx-1957
fraterna che hai avuta verso paolo. roberti, iv-298: mi apparecchiava in quel
nel dipingere sappia rammorbidirla e nasconderla. roberti, ii-125: può incontrarsi una superiora
, educare (le persone). roberti, viii-1-18: agricola...,
s'era d'intorno alla bell'anca. roberti, ix-285: l'africano docile augelletto
. deteriorato (un oggetto). roberti, iii-227: quelli [fiori] di
essi qualche scurità che gli ranugola. roberti, vii-20: dubito che certe splendenti e
molto bene. -levigare. roberti, ex-189: così gode ancor che l'
nella fossa dove mi seppelliran morto. roberti, x-168: parte [delle passere
raschiarono la detta clausola dagli artìcoli. roberti, vii-21: l'imperator tiberio era
coloro che li tribolavano. roberti, i-298: la vinta prigioniera [
-presentare una disposizione a spirale. roberti, ix-190: altre [conchiglie] decrescenti
ha un aroma acre, penetrante. roberti, iii-151: un acuto brasile e una
una politezza che dà nell'eccesso. roberti, iv-329: nella mia vita ebbi
figurare nella mente o nella fantasia. roberti, i-237: la claustrale nella sua cella
quel margine di guadagno che lui e roberti avrebbero realizzato sul capitale versato da curii
sia più meritevole della vostra gratitudine? roberti, ii-377: fu costui tre volte regalato
19. dimin. regnétto. roberti, iv-260: credo che la piccola repubblica
mano per continuare la mia edizione. roberti, ii-92: farnese, duca di
anni per mancanza di pasture salubri. roberti, iii-295: ogni bragia, qual
inghilterra le nuove resie di germania. roberti, iv-290: non recava giammai in mezzo
cum el fronte spacioso e onorando. roberti, iv-174: la viril barba allora
salde e in certo modo irrefragabili. roberti, iv-167: il giudizio del popolo
a volergli rialzare a forza di conietture. roberti, viii-2-189: il paese nativo vuoisi
sete / treccie, capelli e ricciaie. roberti, iii-35: per la semplicità maestosa
nelle indicazioni da cavarsi 'a priori'. roberti, i-212: le anime elette entrano a
e della chiamata delle genti disse. roberti, v-251: questa è la rifiutazione.
in mano, non rimescoli. de roberti, 3-3: dopo aver rimescolato lentamente
, posticcio (i capelli). roberti, ix-69: se età imbianca il crin
serenissima mi dà il buon viaggio. roberti, vii-235: i fanciulli piangono,
sgorgare copiosamente (le lacrime). roberti, ii-305: non più il pianto ha
in complesse questioni filosofi- che. roberti, iv-95: qualora l'autore si rinselva
plenipotenziari di passare oltre nella negoziazione. roberti, i-273: 1 pastori..
sorelle, andare intorno intorno pescando. roberti, vi-2-200: voi dovete essere né
-far cadere la rugiada sulla terra. roberti, ix-156: di zefiro il favor è
la trappola stessa, ritrosa. roberti, x-166: viene intanto un pescatore,
i. giordani, cvix-90: l'amico roberti è stato da palmieri e ha ottenuto
rotto da chiare e limpide riviere. roberti, vii-5: giulio cesare...
collo in sì crudel foggia trafitto. roberti, ix-120: il giardiniere con industre guardo
. emesso da una rondine. roberti, iii-333: non so...
là negli orti del mio redi. roberti, lx-106: se ora ci rosseggiano
, sicché n'uscivano fuori le midolla. roberti, vtii- 1-191: alcuni son presi
, gravemente sgarbato e scostante. roberti, ii-125: in ogni comunità religiosa vi
? polposo, grazioso, rubinoso. roberti, ix-148: più che in altro uffizio
a coricar con le lor spose. roberti, iv-205: era una di quelle
di ciò che è obsoleto. roberti, ii-135: non avrei mai estimato di
come d'uscio che s'apra. roberti, i-250: moltissima parte nell'ultima
. clamoroso, che desta stupore. roberti, x-159: o sonnacchiosi e stupidi /
a tre anni, si sagrò sacerdote. roberti, ii-186: dopo molti timidi indugi
degeneri / costumi e i tristi esempi? roberti, i-208: santo agostino saetta.
. -sostant. assaggio. roberti, vi-2-226: la fastidiosaggine di certi francesi
saiome, giornee, guamaccne e robe. roberti, ix-37: espresse son saiome,
cardinali che rimaner dovevano in roma. roberti, xi-40: vo stra madre stette
3. piccolo salto; balzo. roberti, x-133: con voli brevi / e
aiuto, per ottenere la salute. roberti, xi-44: un ricco adulto non può
limitato il corso della scienza umana. roberti, i-14: un certo accorto e bennato
sano, ma un poco caro. roberti, i-63: il vin di lombardia è
, ne presi una buona satolla. roberti, iìi-235: altro è vedere, altro
cordoglio, l'ha finora rattenuta. roberti, iv-165: da parecchi sazievoli si dispregiano
: i diletti corporali recano sazievolezza. roberti, iv-13: dopo alquante carte i
manate, com'anici in camicia. roberti, x-192: l'onore de'nostri
al dì d'oggi la pittura. roberti, iv-222: una delle ragioni dello scadimento
, / pare che voglia guadare. roberti, vi-2-86: i contadini sono polverosi,
al di fuori dei palchi. roberti, iv-66: il signor conte francesco algarotti
fa tamburo battente come negli altri paesi. roberti, viii1- 16: la scarsezza della
senza rendere molto scemo l'erario. roberti, ii-89: era l'erario del
meno scherani che parteggino in fazione. roberti, vili-1-98: il nuovo taglio del
... e scalognetti freschi. roberti, x-85: la cagnolina in un gruppo
, quando è convenevole al bisogno. roberti, xiv-85: le vertebre s'infilzano nello
lete / nud'ombra io varchi. roberti, iv-4: questo genere di allegrezza che
del corpo e proibisce la putreffazione. roberti, iii- 119: la paniccia
partic. improvviso e intenso. roberti, iii-29: il brillante...
] da'poeti e dagli storici. roberti, i-n: essendo malagevole cosa troppo parere
come di scimbia, di gatti. roberti, i-145: non vi prenda scandalo.
si gitta la cerussa smollica- ta. roberti, vi-2-229: ne'pranzi detti magnifici la
orecchie mostransi anzi scompiglio che canto. roberti, iv-219: non... intendo
vietare il consumo di una bevanda. roberti, vi-2-121: il caffè fu già scomunicato
, il calore, lo sconcertamento. roberti, xi-86: donna livia, non ben
la vita -scritto osceno. roberti, vii-122: io mi sono arrossito un
. fiero morbo di febri contagiose. roberti, iii-280: andate allo scoperto, aprite
, sorbendo delicatamente la bevanda. roberti, iv-330: il vecchio digiuno, dopo
dismesso gli abiti teatrali di re. roberti, vii-240: svestite le porpore, gli
, ingobbito (le spalle). roberti, iii-199: tutto il corpo rimane come
/ son la scuola del nocchier. roberti, ix-57: la moda ci nutrica
a pericolo di scoprirsi senza sussistenza. roberti, xiii-25: bisogna convenire chel'apocalissi è
erba molto alta e verde ». roberti, viii-1-107: se i poveri cittadini
e secolaresche di vestire nella religione. roberti, i-215: la modestia degli occhi,
il re seconderà tutti i tuoi voti. roberti, iii-296: le donne dovrebbono essere
immagin di voi siate voi stessa. roberti, iv-288: siedemi nella memoria in fra
la poltrona del dentista. roberti, i-55: si rizzò dal soffice studioso
calvo. soldati, 2-300: roberti era piccolo, tozzo...,
fucine, a seppellirsi nelle miniere. roberti, vii-452: mi fa compassioneun onesto uomo
prelati udirli altresì sermonare dal pergamo. roberti, iv-101: m'abboccai nella marca
patria. 2. predicatore. roberti, v-8: egli protesta di ascoltare più
pendea dalla vite serpente sopra un albero. roberti, x-86: son esse piccoline [
infettazione dalle ciurme de'galeotti ai soldati. roberti, ii-370: dove stagna l'aria
in fessure, interstizi, ecc. roberti, ix-110: degli arbuscei tra la frondosa
a prò del cortigian che parla. roberti, ii-328: serpe per naveun bisbiglio,
disus. spaccato, dirupato. roberti, i-165: un nuovo genere di soda
sotto, dell'altro di sopra. roberti, iii-24: la sfessatura de'massi di
-smodatamente, senza parsimonia. roberti, vi-2-65: è una illusione credere,
mente e straatrida mio sforzata moglie. roberti, viii-1-13: per ogni niente chi
dura sfracellatura gli roppe una mano. roberti, ii-372: il chirurgo poi versa
casotti, ch'e'vi si trova. roberti, vi-2-222: a voler pascere ed ab1-
agg. caduto a gocce. roberti, i-100: a rimirar vicina una pittura
-emissione di sangue da una ferita. roberti, ii-372: il chirurgo poi versa talvolta
gusti eccessivamente ricercati: esteta. roberti, vi-2-232: dai nostri sibariti si cerca
persona, la sua mente). roberti, ii-7: perché vediate...
femme'o altrove avremo compagnie signoresche. roberti, amica e non inimica,
litta e cusani e si- monetti. roberti, viii-1-14: il lusso è fatalissimo alla
- vergogna t'è essalta- zione. roberti, xi-52: quell'affrettamento di uffici,
astron. ciascu glia? roberti, iii-151: un acuto brasile e una
slattano mai. -sostant. roberti, iii-117: questo maestrato di medici,
trovarsi a questi giuochi de'corpi nudi. roberti, vii-205: tali erano gli eloquenti
. -diminuire in bellezza. roberti, iv-5: svestite di ogni fogliuzza un
? 11. prov. roberti, vi-2-171: il lusso smugne gli stati
occorrenze si combatte sempre con la necessità. roberti, xiv- 66: s'intiman le
sangue, che smunse tanti tesori. roberti, vi-2-124: d'ordinario il denaro
dàmmi la suavità della tua grazia. roberti, vii-305: la soavità che unge il
stendere i panni ad asciugare. roberti, iii-325: mi traggo di testa il
al sole, prendere il sole. roberti, iii-287: gli antichi...
. lo starsene al sole. roberti, iii-290: persio mette insieme l'andare
canto di uccelli o di grilli. roberti, iii-208: certi pesci ciprini, quando
autunno. amano il sito mediocremente solivo. roberti, xi-78: godeva l'autore in
solazioso e periocundo non mi occurreva. roberti, vii-xi: la loro massima si
/ sopra le spalle, come poltronieri. roberti, viii- 1-182: qual barbarie per
a lutto (un'abitazione). roberti, ii-395: san basilio...
stesso ambiente primitivo, in tempi roberti, x-215: prolisse / esagerò tante parole
vestimento, la suttilità del cibo. roberti, vi-2-216: certa misera casalinga sottilità nel
dire il buone lettere. vero. roberti, iv-68: nelle arti che servono al
tesa larga (un cappello). roberti, viii-1-153: giusta suo istituto sembra un
e a manca con ostentazione. roberti, viii-1-85: al genere della edile sontuosità
11. dimin. sparutino. roberti, iii-171: maria angelo accorsi..
, della quale era creduto amico. roberti, vii-194: egli rammenti il passo di
ch'io l'abbia potuto rivedere. roberti, vi-2-240: gl'intagliatori, li
, autorità e confermazione del vero. roberti, ii-113: prendete in mano il libro
nasevolissima nasagine del nasutissimo naso vostro. roberti, iii-187: portava un naso tanto
che usa uno stile troppo conciso. roberti, ii-34: forse la troppa diligenza 10
gli spiacevoli che è a me. roberti, i-283: quantunque io scriva per esortarvi
tirati i mie'passi indietro tanto. roberti, vl-i-9: vi ho toccato le spiacevolezze
spirito a difendere una pessima causa. roberti, vii-213: la pulitezza morale..
luce e tutti gli astri accende. roberti, vi-2-37: 1 nostri moderni sibariti
che se fa de la guadagna! roberti, vii-116: i doni, gli scialacqui
. -incipriatura della parrucca. roberti, vi-2-235: la spruzzaglia di alquanta farina
alquanto lacunosa di una disciplina. roberti, v-184: da alcuni uomini simili tinti
(anche di animali). roberti, x-48: l'oca tutto il cortile
i mali che perturbavano la sua reggia. roberti, iii-336: maria, te invoco
bene squarciata e aperta al di fuora. roberti, xi-78: godeva l'autore in
piacere, una gioia). roberti, 11-269: nessun sollazzo più squisito è
propria funzionalità (un organo). roberti, iii-159: può avvenire che per qualche
antonio vincenzoni mi fermò nell'atrio di casa roberti, e mi consegnò alcune stampe.
: le accludo uno statino del cav. roberti, dal quale può ricavare gli elementi
noi ritto assai tu porti t petto'. roberti, i-140: le nostre donne.
un pezzo (un arto). roberti, iii-145: se [le dita]
le marche della sua prodigalità stemperata. roberti, ix-51: essa è una donna che
quelle stemperature di cielo e di suolo. roberti, viii2- 72: i lapponi.
. faticosamente, in modo stentato. roberti, iv-313: la metà de'suoi scritti
, essendovi, storsi da altre imprese. roberti, xii-21: 1 migliori..
un affanno / da farci intisichir. roberti, vi-2-199: essa è un simbolo
, mallevadore e pegno in mano. roberti, viii-2-91: non è meglio..
per accompagnare un defunto alla sepoltura. roberti, ii-395: s. basilio..
pian piano senz'accorgersene decade nel vizio. roberti, v-213: l'uomo di arme
de'popoli che sempre tendano agli stremi. roberti, vi-2-198: la casa dell'economo
resta il cor oppresso e stretto. roberti, vi-1-85: quante volte questo misero cuore
ambiente (una pubblicazione). roberti, v-175: le gazzette e i leggeri
sol violenza or allontana e parte. roberti, ix-316: certo vedremo noi..
studiolo d'ebano, ben lavorato. roberti, ix-41: guantiere, scarabattole,
accumular notizie appartenenti all'interiore governo. roberti, ii- 287: gli occhi
: la torpedine stupidisce le mani. roberti, iii-278: l'epiteto di plumbeo:
far grandi prede o prede durevoli. roberti, iii-135: gli occhi degl'infanti non
, trimegisto atlante, atlante orfeo. roberti, ii-354: alcune famiglie per la
sudino i torchi ad irrigar le carte. roberti, v-272: 1 torchi medesimi destinati
incomode superfluità io sono ancor giovanissimo. roberti, ii-125: in ogni comunità religiosa
del mare per navigare in italia. roberti, ii-201: certi uomini...
e svillaneggiato. -assol. roberti, viii-2-106: forse essi [i bolognesi
che la genitrice svisceri la genitura. roberti, vii-148: sviscerare e sbudellare manzi
fabbricati di nuovo taglio in tolone. roberti, viii-1-98: il nuovo taglio del
, lanciottate, sassi e cantoni. roberti, viii-1-7: dai più si odiano certamente
primiera, a tresette, a trionfini. roberti, ix-183: e le tosche minchiate
(e ha valore enfatico). roberti, vili-1-98: il nuovo taglio del carrozzino
te'un bacio, o vecchierella. roberti, iv-238: te'questo sonet- tuccio
tempera di uno strumento di ferro. roberti, ii-365: re luigi xv mandò in
3. leziosità nell'abbigliamento. roberti, vii-184: io dirò che una certa
6. dimin. tentazioncèlla. roberti, i-254: le monache non hanno a
molto tenui e basse nascono le grandi. roberti, ii-126: se voi, sorelle
robespierre; termidoriano. g. roberti [« l'illustrazione italiana », 25-vii-1909
terrazzani che regnare fra gli egizi. roberti, v-127: né sarò restio a concedere
5. preparazione di un cibo. roberti, iii-113: il lor [delle balie
perché ha diversa testura dall'argento. roberti, ix-75: per discoprir parti riposte
per venir a la luce benedetta. roberti, iii-175: i denti tettando sarebbero
bellissima partenza di azzurra, timonata da stefano roberti. timoncèlla, sf. ant.
pronostico di dar quanto prima in tisica roberti, iii-113: in inghilterra molte madri
e degli interessi superficiali femminili. roberti, iii-269: io non voglio assalir da
colorito, gabba gli occhi de'riguardanti. roberti, i-97: il bassano ne'dintorni
in cerchio (il pavone). roberti, x-195: il nobile pavone, /
sudano i torchi sull'impresse carte. roberti, v-272: 1 torchi medesimi destinati
tondeggiante; ben tornito e armonioso. roberti, v-137: in quel tempio rovinoso potea
di dar i verbi al sermone. roberti, x-11: la favola dimanda sobrietà tenuissima
sconvenevoli, viziose e sordide azioni. roberti, vi-2-199: essa è simbolo delle
abito di aunga ne'giochi agonali. roberti, xiii-263: disputeranno dalle pan- cacce
3. maneggevolezza. roberti, ii-365: re luigi xv mandò in
in casa e fuori da principessa? roberti, xi-40: eccessi di lusso possono
xiv-174: mandami il trattarèllo del p roberti. pellico, 2-155: delle nostre
il campidoglio sfolgoreggia d'eroismo. de roberti, 13-156: non solamente non dice
colla tréccola, e colla lavandara. roberti, iv-72: quando nomino popolo,
altro che il treno di geremia. roberti, ix-291: or piangerai con geremia.
da trilingue fiamma di ciel lambito. roberti, iii-337: trilingue fulmine / a
giove scagliante la bisulca fiamma dalle nubi. roberti, ix-326: o quale guizza fier
parco dell'uccellagio- graziosa dal vino. roberti, vi-2-227: i nostri uccellami..
. dimin. uccellinùccio, uccellinuzzo. roberti, iii-55: gli uccellinuzzi pulcini possano ben
difendevasi per tarmi dell'oste suo turno. roberti, v-44: scrivono contra fa barbarie
. -costantemente, misericordiosamente. roberti, ii-395: noi cristiani possiamo ripetere a
dispiacere con l'unzione del piacere. roberti, vii-305: la soavità, che
università degli uomini 'erat labii unius'. roberti, xiv-19: in breve ora sarà
corpo, a le ferite è fascia. roberti, i-227: la misericordia onnipotente del
vergogna. offensiva degli orecchi devoti. roberti, vili-1-5: questo voca
muti in squarci et in vacchette omero. roberti, vii-370: esaminarono la vacchetta dei
, che desta gl'intelletti assopiti. roberti, i-214: noi non possiamo essere
nostri aver veduto boni vaiati e scaccati. roberti, x-47: givasi pettoruta, /
peritato di lacerare la vostra maiestade. roberti, x-14: del cuculo vantevole / sembrò
vasellino di vetro o di terra invetriata. roberti, ix-28: noi chiudiamo in vasellini
antico, l'uso tradizionale. roberti, iv-46: noi tutti...
determinate merci (un locale). roberti, vii-452: mi fa compassione un onesto
secondo che mentavano i peccati loro. roberti, vii-405: le matrone studiarono la
scia, stallite, ei preme. roberti, iv-7: questo vocabolo venezianescamente preso
ingiuria. -spreg. ventàccio. roberti, iii-278: l'epiteto di plumbeo:
3. arieggiare un ambiente chiuso. roberti, iii-269: aprite e spalancate le finestre
qual mirabile ordinata disposizione di frondi! roberti, 1-68: 1 loro dorsi [
la sua parola in tal dì. roberti, iv-195: state cauto, o mio
partic.: decoratore, imbianchino. roberti, vi-2-240: gl'intagliatori, li verniciai
2. con vezzi, moine. roberti, iii-173: certe madri poi, e
e trarsi fuor da quel vimineo aguato. roberti, ix-143: colte [le fragole
nobile, di quelle publiche vivandette. roberti, iii-127: come... i
altera l'integrità e la qualità. roberti, iii-120: le qualità del latte senza
: dimostravasi cesare voglioso della pace. roberti, iii-14: aureliano non avrebbe di
le tratta sia capace di voli grandi. roberti, v-298: noi non cerchiamo.
nata la voce zamberlucco degli italiani. roberti, vi-2-155: galileo certamente non iscoperse
mostrar di zelare il servizio pubblico. roberti, xiii-153: qual maraviglia però se
il capo della poppa delle femine. roberti, iii-118: il fantolin poppatore appiccica
di canna e vestire / blando sapore. roberti, x-154: già mia man squarcia
, 22-31: come fondatamente prospetta domenico de roberti... le più sostanziose varianti
). che inghiotte, ingoia. roberti, i-16: io veggo i ceffi non
singalese. g. b. roberti, i-21: la persa baren, l'
nordorientale del continente americano. roberti, i-16: le groenlandiche balene, /