: sotto l'alte piante / vedransi a riverir / le quete ossa compiante / i
/ dal bianco scita all'etiope adusto / riverir fai la tua candida croce, /
chi ha vertù e giudizio di non riverir voi, che sete un bersaglio di
valle, iii-3x1: servir fedele e riverir sommesso, / stimare i cenni
tirinzia foce, /... / riverir fai la tua candida croce, /
chi ha vertù e giudizio, di non riverir voi, che sete un bersaglio di
pur la magnanima tua impresa / di giesu riverir sì come fai. sarpi, vi-3-224
dal bianco scita all'etiope adusto / riverir fai la tua candida crocè. carducci,
f. frugoni, i-30: dèi riverir il saggio a capo chino, tanto più
invidiai l'onore e il piacere di riverir lei e la signora sua gentilissima.
per qualunque, e la bellezza / sua riverir che posseder l'altrui! versi vari
se ben la nazione, avvezza a riverir la figura d'un prencipe particolare, bramasse
secolo nel quale ho potuto conoscere e riverir con lettere un galileo, cioè un
] andò al tempio di pallade / a riverir di lei la deitade. b.
vita, / che non venisse a riverir lo scettro / del succes- sor magnanimo
. bianchi, 3: io tomo a riverir il patrio suolo / che calca il
lagrime sole, / sorger non ponno a riverir aurora. -contratto.
prevertiti i propri affetti, tralasciano di riverir la giustizia e di seguitar la religione
giovane, 9-459: a me per giusto riverir conviensi / quel maestro di casa
, cxiv-20- 415: bramoso egli di riverir lei e parlarle, mi ricercò una
: mi compie prender questa congiuntura di riverir lei e di rammemorarle i miei cordici rispetti
: ah che 'l temperante si può riverir come un ercole che colla fiaccola della
giovane, 9-459: a me per giusto riverir conviensi / quel maestro di casa,
il pellegrinaggio di roma per vedere e riverir lui e trovarsene a'loro paesi ben ripagati
discesa di monceniso, dopo d'averlo fatto riverir per viaggio da tutti magistrati nel castello
qualunque, e la bellezza / sua riverir che posseder l'altrui! -venerare
, 9-459: a me per giusto riverir conviensi / quel maestro di casa, accanto
.. l'altezza vostra a riverir la sposa, / che di veder mia
illustre alto signore, / con le genocchia riverir del core / m'induce de vostr'
, 5-232: un portoghese, avvezzo a riverir gli occhiali sul naso delle persone più
di certi sassolini, / che fanno riverir la madre antica / co'ginocchion devoti e
, 9-459: a me per giusto riverir conviensi / quel maestro di casa,
essere, condecente cosa è d'inchinevolmente riverir ed onorar a par dei dei; né
frugoni, iv-315: un filosofo andò a riverir un principe europeo, ch'era di
tamente uno più durevole. vedi que'riverir la chiara soglia, / ai chiavistegli orando
. bianchi, 2: io tomo a riverir il patrio suolo, / che calca
che si deve osservar 'iustitia', e riverir gli dei, il che è 'pietas':