fatica. leopardi, 34-15: or ti riveggo [odorata ginestra] in questo suol
nello 'ntelletto, che quando io lo riveggo lo riconosco: e senza vederlo me ne
voltomi in là, n'un attimo riveggo / coperto di baston. lippi,
animali. carducci, iii-1-341: ti riveggo,... / patrio monte
mai non s'addorme, / pur ti riveggo, e il cuor mi balza in
non s'addorme, / pur ti riveggo, e il cuor mi balza in tanto
non s'addorme, / pur ti riveggo, e il cuor mi balza in
non s'addorme, / pur ti riveggo, e il cuor mi balza in tanto
. leopardi, 34-16: or ti riveggo [o ginestra] in questo suol,
lassù in quella collina / ch'io riveggo di notte, / passando in ferrovia
tommaseo, i- 349: la riveggo qual era, grande la persona,.
martini, 1-i-25: anche il vecchio naretti riveggo, diventato sordo e ormai imbecillito.
inabilitava a scrivere di sua mano, riveggo le mani, e, piuttosto che
, che ogni volta ch'io riveggo marcantonio vostro mi sento distruggere da le
. ferd. martini, 1-i-106: riveggo il padre bonomi, il solito vagabondo
inabilitava a scrivere di sua mano, riveggo le mani, e, piuttosto che
insperato fratello, che dopo molti anni io riveggo. = voce dotta, lat
tua risposta. de amicis, i-895: riveggo ogni tanto l'espressione di stupore e
diresti intollerabili. cicognani, v-1-473: riveggo le cave di fronte, in attività
dare un'edizion nuova del petrarca. riveggo un po'il testo: riordino un
carducci, iii-2- 291: né vi riveggo mai, toscani colli, / colli toscani
pietra serena. cicognani, v-1-473: riveggo le cave di fronte, in attività come
pananti, i-117: gli veggo, gli riveggo ogni momento / ire e venir come
, astraggo il pensiero dal polemista e riveggo la bionda figura di alberto mario,
mai sentirò posa, / s'i'non riveggo a cui donato ò 'l core.
2-xdc-129: del carducci... riveggo le mani, e, piuttosto che
9: quanto più il veggo e riveggo, tanto più sento rinfrescar ne l'animo
178): io sempre mi riveggo con gli uomini da bene e con quelli
mai benigno! poliziano, 1-529: quando riveggo el tuo leggiadro volto, / vie
: « cuor mio, / pur ti riveggo, e nulla più desio ».
(i78): io sempre mi riveggo con gli uomini da bene. c.
sofferte nella campagna di ungheria, mi riveggo in italia. io. prov.
appartamenti signorili. nievo, 1-vi-206: riveggo le ghiaie desolanti del tagliamento, che segna
pananti, i-117: gli veggo, gli riveggo ogni momento / ire e venir come
sofferte nella campagna di ungheria, mi riveggo in italia casti, 1-5-37: pel sofferto
quanto or m'è dolce libertà! riveggo / la patria e queste sospirate mura,
la rocca e 'l palazzo di priamo riveggo. c. dati, 3-119: sentì
/... / pur ti riveggo, e il cuor mi balza in tanto
disse: « cuor mio / pur ti riveggo, e nulla più desio ».