accommiata in dietro vólto; / ma ritien seco i duci. pindemonte, 7-338:
timor a incrudelir lo sprona, / il ritien più potente altro sospetto: / troncar
sì nuda e macra, / tanto ritien del suo primo esser vile, /
, ma 'l suono e 'l moto / ritien de tonde anco agitate e grosse.
sì che 'l polveroso piano / non ritien de la rota orma o del piede;
, e gli anni imbelli / seco ritien, sì come ostaggi, in pegno.
in lei s'incappa, / non si ritien, ma la dissolve e frange.
scala estolle; / e no 'l ritien dura gragnuola o pioggia / di fervidi
pon tal barbaglio, / che si ritien di non cadere a pena. caro,
in sé da la paura / si ritien dentro e teme apparir fore: / però
eco rispondea: cori. / e che ritien le cacciatrici accorte? / e replicava
suo segno diretta. ariosto, 36-55: ritien che 'l colpo suo non cada /
cenere cangiato, / null'altro più ritien del primo stato / che laceri vestigi
nel profondo dell'inferno / già dannati ritien questa camaccia. 3. carne
si disperde e passa, / rapisce e ritien l'alma afflitta e lassa. v
del regno la priva, / chi la ritien cattiva. testi, 323: oggi
. marchetti, 2-153: l'occhio ritien la facoltà visiva, / quantunque intorno cincischiato
belle e ben disposte classi. / ritien l'ultimo sito e più profondo / la
regno la priva, / chi la ritien cattiva. metastasio, ii-40: crudel!
fortuna. petrarca, 264-80: mi ritien con un freno, / contra cui
nel profondo dell'inferno / già dannati ritien questa car- naccia, / quanti quanti
, piccolissima cosa è questa, che ti ritien tuttavia; e non dei tu digrumartela
dirsi vinto: adelchi / sol li ritien. giacosa, 55: allora il giovine
in lei s'incappa, / non si ritien, ma la dissolve e frange.
duramente le riceva, im- pertanto le ritien fortemente. = comp. di
. stigliani, ii-309: essa natura ritien nel corpo la miglior sostanza del cibo per
in sé l'estatico mio sguardo / ritien confitto? fogazzaro, 5-437: ester temeva
ove per tutto accoglia / quanta pioggia ritien la corte o 'l tetto. tasso
diventa feconda dalla madre, ma traslatata ritien vizio di sterilità, il quale dalla condizion
notte / tutt'argo involve, e la ritien coperta. / mancan l'alme infelici
scala estolle, / e no 'l ritien dura gragnuola o pioggia / di fervidi
avvegnaché duramente le riceva, impertanto le ritien fortemente. bruno, 3-336: il
il giovane, i-290: se la crusca ritien più del fiore / della stessa farina
spazio, col dolcemente frenarlo se lo ritien congiunto. pascoli, 264:
destrier con mano abbranca / e lo ritien nel corso furioso. tasso, 20-34:
'l freno, / che 'l morso gli ritien, scotendo, chiede / al suo
spazio, col dolcemente frenarlo se lo ritien congiunto. -impedimento, vincolo.
gli pon tal barbaglio, / che si ritien di non cadere a pena.
: / tu lunge alquanto a lui ritien lo stuolo. t. contarmi, lxxx-3-608
niccolò da correggio, 1-360: non ritien questi d'azza un piccol gomito,
una scala estolle, / e no 'l ritien dura gragnuòla o pioggia / di fervidi
è la forza di gravità, che ritien la luna nella sua orbita.
legame è la forza di gravità, che ritien la luna nella sua orbita. se
torre, i or, tuttavia, ritien del mio consorte / la madre a forza
sesso, e gli anni imbelli / seco ritien, sì come ostaggi, in pegno
siccità, e con la sua viscosità ritien le parti della terra insieme.
l'anima vaneggia et il corpo appena ritien l'immagine della sua bellezza.
lei s'incappa, / non si ritien, ma la dissolve e frange.
soavemente al suo caldo sereno / mi ritien con un freno, / contra cui nullo
quattro e il dui, / orma ritien di mutamento e d'ombra, /
lingua a quella dignità ed onore che ritien tuttavia per l'europa. ma forse
cioè inestinguibile, percioché quando è acceso ritien perpetua la fiamma... ha
in onda pura, / quella imagin ritien che seco nacque, / ogni liscio disprezza
, e gli anni imbelli / seco ritien, sì come ostaggi, in pegno.
il quattro e il dui, / orma ritien di mutamento e d'ombra, /
a convito. tasso, 11-16: ritien seco i duci il pio buglione / e
, ma 'l suono e 'l moto / ritien de tonde anco agitate e grosse.
ma 'l suono e 'l moto / ritien ae tonde anco agitate e grosse. salvini
. marchetti, 5-108: l'occhio ritien la facoltà visiva * / quantunque intorno
primiero decoro e più soave / la maestà ritien. -terrore. siri, vi-9
; essendo manco sostenuta, più liberamente ritien di osservare sua natura. torricelli, ii-4-
benché sia fuori di legno, / dentro ritien calor, grazia e possanza, /
paradiso e gli occhi miei / che ritien con la vista. della casa,
chiave, / né per suo servo mi ritien, né vuole / che d'altri
33-45: francia anco torna, ma ritien la briglia, / né scorre italia
, 16: m'arde, impiaga, ritien, squarcia, urta e preme /
, percioché, quando è acceso, ritien perpetua la fiamma... ha similmente
scala estolle, / e no 'l ritien dura gragnuola o pioggia / di fervidi bitumi
vanno sì che 'l polveroso piano / non ritien de la rota orma o del piede
/ passar, che a te non si ritien portiera. goldoni, iii-191: -eccellenza
sia fuori di legno, / dentro ritien calor, grazia e possanza, / scalda
voi mi scoppia: / vergogna mi ritien ch'io non rivegno / e possente
, allontanar le due, / e soletta ritien seco giunone, / la qual promette
dell'altrui vista e dell'apparato poco ritien dell'arte del poeta e all'arte
tenzone: / l'un pensier lo ritien, l'altro spinge. -cera punica
pupilla. marchetti, 5-108: l'occhio ritien la facoltà visiva, / quantunque intorno
puote, imperocché la sua radezza non ritien l'umido delle piove. varchi, 8-1-479
a fanciullesco ardire: / chi ti ritien la spada? o ti rallenta?
non fa la rebassanza, / ché lo ritien l'amore. = dal fr.
bel riguardo mi dà lena / e mi ritien ch'io mi sono auciso.
oppose, / la spinge, la ritien, poi lassa e fiso / mirommi vergognosa
increspa la faccia dell'acque e le ritien che non fuggano precipitando al- l'ingiù
: la pietra catochite di corsica, che ritien la mano sopraposta a guisa di gomma
sesso e gli anni imbelli / seco ritien, sì come ostaggi, in pegno.
tutta notte si combatte, / non ritien punto di latte. fasciculo di medicina volgare
ignoranza / quindi m'enfrena e mi ritien l'ardire. loredano, 4: la
è la prima. in grave aspetto ritien costei maturità senile, carca d'anni
si pogna il suo magliuolo, non ritien la virtude della madre. crescenzi volgar.
feconda dalla madre, ma tra- slatata ritien vizio di sterilità. leonardo, 2-607:
sospinge, / tal in sé di piacer ritien sembianza, / che quasi in amo
mazzo di tante onde salmastre innocentemente e ritien la propria dolcezza. magalotti, 21-91
4-683: quanta parte delle nostre rovincie ritien tuttavia la lingua francese? vico, 4-i-888
soavemente al suo caldo sereno / mi ritien con un freno, / contra cui nullo
disperde e passa, / rapisce e ritien l'alma afflitta e lassa. tortora
toma, ma [francesco sforza] ritien la briglia, / né scorre italia,
è di natura temperato e rispettoso: ritien perpetua memoria de gli obblighi. giorgio
ignoranza / quindi m'enfrena e mi ritien l'ardire. ciro di pers, 3-239
fosca notte o lungo aspro cammino / ritien maria, ma tosto parte e infino /
si pogna il suo magliuolo, non ritien la virtude della madre. glossano latino-eugubino
voi mi scoppia: / vergogna mi ritien ch'io non rivegno, / e possente
opra che si fa, quantunquetrista, / ritien del ben talor qualche sembianza. caro,
è la prima. in grave aspetto / ritien costei maturità senile, / carca d'
gran piede e non poco ve lo ritien tuttavia la commedia iiena di buffonerie
indomito sinistrar volessi, / v'è chi ritien che sua forza non spanda. marino
occhi gli pon tal barbaglio / che si ritien di non cadere a pena.
sepolte / ne la materia / che le ritien. algarotti, 1-iv-227: laddove tenendo
intoppi, nella sciolta favella la predetta sua ritien sempre, e nel verso assai spesso
: soavemente al suo caldo sereno / mi ritien con un freno, / contra cui
, 1-12-209: in grave aspetto / ritien costei maturità senile, / carca d'anni
taglione. genovesi, 1-i-287: se ritien quei diritti, non è reo; perché
fu dai monaci la 'temprila', e ritien questo nome. agitata questa tavola
. marchetti, 5-108: l'occhio ritien la facoltà visiva, / quantunque intorno
, 33-45: francia anco toma, ma ritien la briglia, / né scorre italia