da fanciullo l'origine del proprio benessere ritenendolo vile. bocchelli, 1-iii-385: voialtri
come amico del signor narenza, e ritenendolo, evidentemente, un « pezzo grosso
e secolari. bruno, 3-957: ritenendolo da cose più degne ed alte,
acustici » il termine di orecchiali, ritenendolo un neologismo suo; e la redazione
una peste: evitarlo a ogni costo, ritenendolo molto pericoloso o sgradevole e odioso.
. locuz. in previsione di qualcosa: ritenendolo prossimo ad accadere o possibile in futuro
dal corso con i ginocchi, come ritenendolo con le redine. -con la
dal corso con i ginocchi, come ritenendolo con le redine. m. adriani,
... non sciolina gli sci, ritenendolo superfluo. g. vannetti [
: dare troppa importanza a qualcuno, ritenendolo indispensabile o, anche, giudicandone l'
dicare o trattare qualcuno con disprezzo, ritenendolo indegno di stima, di considerazione,
chi esprime il suo parere su tutto, ritenendolo a torto autorevole e decisivo. -anche