porte spalancate entran le schiere / senza ritegno ed a migliaia, quante / né d'
una tentazione; darsi completamente, senza ritegno. tesoro volgar., 7-25:
, con intera fiducia; senza alcun ritegno. ovidio vólgar., 2-10
d'indicare rassegnazione, docilità, moderazione, ritegno. settembrini, 1-191: quel bollore
poco come un dolore acerbo e ha ritegno dei suoi anni, se è un uomo
indicare rassegnazione, docilità, moderazione, ritegno: chi non s'acqueta alla parola
lavorati, le pioggie non trovando ritegno, hanno dilavato e devastato le terre.
biondina corrucciata addirittura con chi ride senza ritegno. comisso, 14-53: ma egli
idem, aminta, 1918: quel ritegno / tanto d'impeto tolse a la
andar forte, quando elle trovano alcun ritegno e lo trapassano. idem, dee.
gli inghilesi], se non fosse il ritegno del re adoardo colla sua terza schiera
(142): senza alcuno freno o ritegno cominciarono a spendere,...
aperse, che non v'ebbe alcun ritegno. idem, purg., 9-128:
/ basta 'l buio della carcere e 'l ritegno / di breve dotta. nomi,
barca, arrenando o urtando in qualche ritegno, si è fermata. targioni tozzetti
lavorati, le pioggie, non trovando ritegno, hanno dilavato e devastato le terre
nella calma fermissima dell'ufficiale d'alto ritegno, pallido e senza sorriso; artiglieria
solitudine, senza vergogna, senza più ritegno... ma stavolta non parlò
i-582: dall'incisa in su fa gran ritegno alla materia del valdamo di sopra quel
/ è risoluto, non mi far ritegno; / non volermi tu stessa esser
che arrivi quassù. intanto non ha ritegno di turbare col suo barrito i silenzi
potessero sapere, e ne gioivano senza ritegno. sbarbaro, 1-52: alla carezza
-fare la bocca stretta: parlare con ritegno. marino, i-250: ma colui
-largo di bocca: che parla senza ritegno; che è sboccato, sguaiato nel
di seta, che io avrei avuto ritegno a sfiorarvi il più minuscolo bacio.
. e al figur.: senza ritegno, sregolatamente. pulci, n-108:
andare, così fanno, senza alcun ritegno, le facultà di mano del prodigo:
abbando natisi, senza più ritegno. -buttarsi malato: darsi malato
(142): senza alcuno freno o ritegno cominciarono a spendere, tenendo grandissima
la cavalleria correndo il calca / senza ritegno, e fèra oltra sen varca. chiabrera
imma- ginativa sbrigliata per fecondarle e il ritegno invincibile d'una volontà ferrea e calcolatrice
e vergogna, essere privo di ogni ritegno. varchi, 23-300: tu
gergo. bartolini, 15-275: non hanno ritegno di far sapere che le loro callosità
: il suo atteggiamento, quasi inducesse ritegno di timore o di vergogna o di
giù a campane doppie: sparlare senza ritegno e senza compassione. buommattei, i-44
(142): senza alcuno freno o ritegno cominciarono a spendere, tenendo grandissima famiglia
abisso d'ogni disperazione senza alcun ritegno cadere. tansillo, ix-606: e chi
bel tempo, divertirsi spensieratamente e senza ritegno. mattio franzesi, xxvi-3-90: attendendo
ostacolo, abbandonare ogni indugio, ogni ritegno, dar libero sfogo. e.
eloquenza: parlare senza freno, senza ritegno. -eloquenza, stile a cateratte:
la cavalleria correndo il calca / senza ritegno, e fèra oltra sen varca. boccalini
medesimo piacere, senza alcuno freno o ritegno cominciarono a spendere, tenendo grandissima famiglia
di lei buona cera e spendendo senza ritegno. -fare gran cera: accogliere
di tempo, e senza / o ritegno o pudor le vomitava / contro i
senza rimorso alcuno di conscienza e senza ritegno alcuno di vergogna. buonarroti il giovane
basso abisso d'ogni disperazione senza alcun ritegno cadere. tasso, n-iii-607: la
al bello; chi non ha alcun ritegno a compiere azioni riprovevoli o a farne
6. locuz. -fare complimenti: ostentare ritegno, complimentóso, agg. (superi,
: la familiarità di vita cancella il ritegno che impronta inizialmente ogni rapporto sociale.
. dall'altra, ov'e'non hanno ritegno,... te gli fa
, dall'altra ov'e'non hanno ritegno, e confinan col voto,..
contesa, se il vacuo senza altro ritegno sia per sé solo bastante a tenere
comportarsi, ri- tenutezza, riserbo, ritegno, moderazione. 1. alighieri,
* 75: a spender cominciò senza ritegno, / in vestire, in conviti,
in voi sia; / fratuto, senza ritegno / metomi in vostra ballia. latini
corona: parlare diffusamente; dire senza ritegno ciò che si ha contro una persona.
un'immaginativa sbrigliata per fecondarle e il ritegno invincibile d'una volontà ferrea e calcolatrice
ne ritira, che chi vi corre senza ritegno. boccalini, iii-13: con un
darle il suo corso, che a farle ritegno. metastasio, ii-168: dalla man
142): senza alcuno freno o ritegno cominciarono a spendere, tenendo grandissima famiglia
tuoi / male al tenero cor pose ritegno / damigella immatura. alfieri, xiii-26
xiv-17: male al tenero cor pose ritegno / damigella immatura. alfieri, v-2-836
qualche cosa: mettersi a farla senza ritegno. b. davanzali, 11-86:
ormai destituito da ogni velleità e ritegno. 2. abbandonato, lasciato
quanto questa. alvaro, 13-83: quel ritegno a buttarsi tra le braccia del distruttore
], le piogge, non trovando ritegno, hanno dilavato e devastato le terre.
'l be', in discorso sangue fa ritegno, / al morso del serpente ha vertù
, 13-330: non piacevano invece, il ritegno, i silenzi, le reticenze sopra
figur. darsi interamente, abbandonarsi senza ritegno. m. villani, 9-10:
voi. 3. figur. senza ritegno, sfrenatamente, ininterrottamente; smoderatamente,
alla pioggia); irrefrenabilmente, senza ritegno, disperatamente (con riferimento alle lacrime
discacciare, / che tutti vanno via senza ritegno. arrighetto, 220: infine che
, siamo certe che, senza altro ritegno, porria giuso il vincastro, con dire
mazzate da orbo / senza discrezion senza ritegno. savonarola, 8-ii-289: se voi
, cortese, gentile; tatto, ritegno; buona creanza, civiltà.
potere dall'ingerirvisi ricercato: discrezione e ritegno
contadini, da frati: mancanza di ritegno, desiderio di volere sempre di più.
i legni, i marmi, ogni ritegno / de la ferrata porta abbatte e frange
: sfrontato. -anche: privo di ritegno (una persona, il suo comportamento,
noncuranza; sfrontatezza; mancanza di ritegno. redi, 16-ix-397: dirò al
340: disprezzate le chiome / senza ritegno alcun volan per l'aure.
ne sconfidi. 2. senza ritegno, smoderatamente, scompostamente. cavalca,
scostumatezza, all'intemperanza; mancanza di ritegno, smoderatezza, scompostezza.
-sfrontatezza, impudenza, mancanza di ritegno. dante, conv., iv-vm-3
il viso o la persona così senza ritegno. folengo, ii-258: parse a iesù
le maniere delle tre cognatine un certo ritegno quasi sospettoso, come una mutria impacciata
/ al tur- chesco furor morso e ritegno, / fia d'ingiuria immortai poca
contesa, se il vacuo senza altro ritegno sia per sé solo bastante a
tal concordia, / che io per lor ritegno / lo mondo, e lo sostegno
donava, e il suo senza alcun ritegno spendeva. boiardo, 2-9-34: carlo ti
avranno i professori uno stimolo e un ritegno a non trasandare l'assistenza a coloro dai
'l be', in discorso sangue fa ritegno; / al morso del serpente ha vertù
(o priva di freno, di ritegno). casti, 11-1-83: parla
, deporre ogni erubescenza: calpestare ogni ritegno, spezzare ogni freno morale.
avranno i professori uno stimolo e un ritegno a non trasandare l'assistenza a coloro
udiva scherzare, chiamare, chiacchierare senza ritegno con un brusio ininterrotto pieno di sufficienza
con tanto interesse poi. 3. ritegno provato o dimostrato nell'accin- gersi a
* dotti '? -pudore, ritegno, verecondia. s. agostino volgar
le squame / arei mangiato sanz'alcun ritegno. idem, 23-41: saltato in aria
un'immaginativa sbrigliata per fecondarle e il ritegno invincibile d'una volontà ferrea e calcolatrice
, 7-316: col passare del tempo il ritegno cominciò a cedere; e adesso era
di morte da un assassino. -senza ritegno, sconsideratamente. f. rondinelli,
propri sentimenti, chiassosa e priva di ritegno; sfacciata esibizione di qualcosa o di
, seguendo la preda corre senza alcun ritegno, discendendo l'alpestro monte. caro
i legni, i marmi, ogni ritegno / de la ferrata porta abbatte,
perché, se la piovana vi corre senza ritegno, ne porta seco il fiore della
piace. galileo, 3-1-234: tal ritegno non si può far nella canna maggiore,
per le convenienze sociali, compitezza e ritegno nei modi e nei discorsi, riguardo per
al fluentino gorgo, / sciolto il ritegno al bel del tebro frate, /
un'immaginativa sbrigliata per fecondarle e il ritegno invincibile d'una volontà ferrea e calcolatrice
alla buona, senza soggezione; senza ritegno, smoderatamente, avidamente, goldoni,
da prato, 232: fra tutto senza ritegno / mettomi in vostra balia.
/ esser può fragil muro a noi ritegno? brignole sede, iv-248: solo
pea, 7-465: aveva un certo ritegno, un senso di soggezione, un frammisto
. -in modo sfacciato, senza ritegno; sfrontatamente. c. dati,
, sfrontato; spregiudicato, privo di ritegno (una persona, i suoi sentimenti,
pietra, di una vasca metallica di ritegno delle olive, di pale rimescolatrici e
freni. galileo, 3-1-234: tal ritegno non si può far nella canna maggiore
. d'annunzio, iii-2-249: senza ritegno ella s'abbandona alla sua frenesia,
e con impeto si muove: ma tal ritegno non si può far nella canna maggiore
impulsi, le inclinazioni; remora, ritegno. giacomo da lentini, 14-84:
: non soffre l'ira mia freno o ritegno. parini, giorno, ii-403:
: non avere più limiti, più ritegno. alfieri, i-122: perdei allora
sciolta. -al figur.: senza ritegno, sfrenatamente, senza alcun limite;
, spezzare il freno: abbandonare ogni ritegno; agire sconsideratamente, senza dominio di
le navi corazzate. -pudore, ritegno, verecondia, vergogna. boccaccio,
fare. -avere fronte: avere ritegno, provare vergogna. s. agostino
-far callo e fronte: perdere ogni ritegno. cavalca, ii-iio: poi che
, dove non è più pudore né ritegno, né vergogna. -dirigere (
fulminante / fia de'navigi ostili aspro ritegno. testi, ii-51: or tu
furiato. -sfrenarsi, perdere ogni ritegno. guerrazzi, iii-22: ella,
e senza riserva, né condizione né ritegno. c. bini, 1-129: l'
. seguendo la preda corre senza alcun ritegno. bambagiuoli, 59: il signore
fusaiola ', cioè un disco che fa ritegno al filato, affinché non isgusci.
in fuga, / le fèr gabbia, ritegno e forza. -in gabbia
, capanne e pastori / porta seco e ritegno non ha. foscolo, gr.
, vii-525: giù gli scorrea senza ritegno il pianto, / per la guancia
ai mali della patria la subissavano senza ritegno. 2. stor. alto
disciplinario, siamo certe che, senza altro ritegno, porria giuso il vincastro, con
senza ragion come un cavallo / senza ritegno, quand'egli è sfrenato. campanella,
alcuna volta piuttosto coloro che gettano senza ritegno, che coloro che sono in tutte le
: scorrevano e depredavano il paese senza ritegno, riempendosi di spoglie e di ricchezze
ti spronano / verso livorno senza alcun ritegno. imbacuccato (part. pass
il dominio di sé, abbandonarsi senza ritegno (all'ira, alla collera, ecc
più dominarsi; che si abbandona senza ritegno alle passioni e agli istinti; furioso
.]: 'imbraca',... ritegno di corde che regge un corpo pesante
cignersi la fronte d'ellera, efficace ritegno a'fumi dell'imbriachezza. segneri,
tuoi / male al tenero cor pose ritegno / damigella im matura /
analizzati, scappa con impazienza e senza ritegno alle con- chiusioni generali. pavese,
passioncella, io m'abbandonai senza troppo ritegno al brio vorticoso di quella creatura piena
, da sfrontatezza, da mancanza di ritegno. ruspoli, 195: col lor
poeta inesperto delle cose si abbandonò senza ritegno a trascorsi mentali, e ad un'
è privo di pudore, che non prova ritegno; sfacciato, svergognato. cavalca
deriva da mancanza di pudore o di ritegno o da sfacciataggine; che dimostra improntitudine
di pudore, di vergogna, di ritegno; sfacciataggine, improntitudine; spavalderia,
pudicizia; che si comporta senza alcun ritegno o pudore; inverecondo. -anche
i-16): tanto... senza ritegno spendeva, che, lasciando il mezzo
il santo spirto, e senza alcun ritegno / nel sacro e casto petto tuo si
, / si lacerava il crin senza ritegno. g. g. belli, 269
ammesso, rivelato (per pudore o ritegno o paura); tenuto segreto
-che è privo di moderazione o di ritegno relativamente a qualcosa. tasso,
. -per estens. mancanza di ritegno, di senso della misura; avidità
ma le placava e n'era amor ritegno. guazzo, 1-185: niuna cosa avvelena
contrario al pudore, spudoratamente; senza ritegno, sconciamente, oscenamente. segneri
di tempo, e senza / o ritegno o pudor le vomitava / contro i re
2. ant. e letter. senza ritegno, sfrontatamente, la morte.
le vostre facce indurite dallo sforzo del ritegno. pirandello, 7-917: gli occhi
chi di qua, chi di là senza ritegno / l'asta rivolge e ad infilzarlo
18-154: gli african, ch'avean qualche ritegno / mentre virtù lor dardinello infuse,
6-273: sembrava avesse rinunciato a ogni ritegno, coinvolgendomi nella sua sorte. la
mota, senza freno, ragione over ritegno, / non conoscete sdegno, /
insolenza. 2. mancanza di ritegno, ardire eccessivo; sfacciataggine, sfrontatezza
sguazzando nel fango senza più impaccio né ritegno, di potere insozzarne gli altri impunemente
cor ben mi sentia possente / un ritegno inspiegabile. moretti, 15-166: e
, e me 'l dimostra / questo ritegno. g. capponi, 1-i-163: pare
della convenienza, della prudenza o del ritegno; incapace di frenare i propri impulsi
della convenienza, della prudenza, del ritegno; smoderatezza, sregolatezza, sfrenatezza;
oscene, però, anzi con un certo ritegno quasi casto. -parola o elemento
era la sua pazzia di poeteggiare senza ritegno e di sproposito... intimatagli la
. galileo, 8-vii-243: qualunque piccol ritegno o della propria inclinazione o di qualche
senso attenuato: che rivela mancanza di ritegno, di discrezione, bassezza d'animo,
lor brutali: / e van senza ritegno e senza freno / u'gli portano i
. salvini, 39-vi-187: senza ritegno e irresistibilmente il piacere della musica gli
/ ed al suo corso non può far ritegno. -letter. arato, dissodato
ciarliero. -anche: che parla senza ritegno; sboccato, sguaiato nel parlare (
: parlare apertamente, liberamente, senza ritegno. boccaccio, dee., 2-9
per le convenienze sociali, compitezza e ritegno nei modi e nei discorsi, riguardo
l'altra parte de la stanza senza ritegno e senza legge alcuna. leopardi,
legge e norma, senza legge e ritegno: in modo sfrenato, violento.
quello de'vizi e vuol vivere egli senza ritegno e legge. mascheroni, 8-313:
e smossi, non trovando più il ritegno. -albero. 5.
il cuore. 2. senza ritegno, sfrontatamente, impudentemente. giovanni dalle
. 2. per estens. senza ritegno, senza riguardo, senza scrupolo;
a grado a grado sciogliendolo, quel ritegno, al lievito caldo delle sue carezze
più delizioso, si prova quasi un sacro ritegno a intorbidarla. govoni, 230:
dall'occhio di cubia all'ancora di ritegno; e insieme la direzione di ciascun
natura / volò tessendo il mio dolce ritegno. boccaccio, dee.,
, precipitando, per lo più senza ritegno, a svelare con la lingua gl'affetti
ne vedeva andare che suo sostegno e ritegno era lungamente stato. tasso, 1-53:
: l'alma, che con mercurio nel ritegno / per cibele, orion, bacco
donzella, / onde con tarmi fuor senza ritegno / correa là gioventù feroce e bella
armi e le bandiere, si posero senza ritegno in manifesta fuga. algarotti, 1-v-210
1-298: senza alcun riguardo, senza alcun ritegno, senza alcun rimorso, egli si
la mano al cocchiere e correndo senza ritegno, si fermino all'incontrare, in
un vento / che ne feria senza ritegno in poppa, / quasi a volo
ogni età come se la natura avesse ritegno da guastar di fuori ciò che dentro era
/ lo qual non ha rispetto né ritegno, / smorza ogni fiamma e spezza
altrui l'ha visto. -sfruttare senza ritegno a proprio vantaggio. montanari, ii-351
, iv-1-89: ambedue non avevano alcun ritegno alle mutue prodigalità della carne e dello spirito
per dovere, tutti sempre in un certo ritegno, che non mostrandoli che mezzi,
di tiro di riserva di rinforzo, di ritegno o ritiro e per armare il peso
a una violenza indiscriminata; agire senza ritegno in modo disonesto, iniquo.
insignificante. martello, 416: qual ritegno cagiona al correre di una rota una
-smodatamente, senza misura; senza ritegno, senza discrezione. pulci,
— uscire di misericordia: perdere ogni ritegno o, anche, il controllo di
tutta quanta, con un abbandono senza ritegno, con una voluttà senza misura.
: severo augusto al periglioso ardire / ritegno intanto in amendue trapone / e moderanza
traboccare, precipitando per lo più senza ritegno a svelare con la lingua gli affetti
moderazione: smodatamente, sfrenatamente, senza ritegno. livio volgar., 6-263:
. 4. umiltà affettata, ritegno eccessivo; timidezza, pavidità, pusillanimità
'moggio 'chiamavano i romani quel ritegno che noi diciamo scassa, dove si posa
fuori a un tratto e senza alcun ritegno. viani, 10-274: il marinaio
tutta a un tratto, senza alcun ritegno. -per simil. interrompere bruscamente
: 'mollare la barra': allentare il ritegno alla manovella del timone, tanto che il
esso canale, si fermerà da un ritegno premuto di sotto da una molletta. bontempelli
onta: / e multiplica sì senza ritegno / eh'in ira alfine e in cru-
e, talvolta, falso pudore, ritegno, modestia. tommaseo,
consultativa la sovranità., ha un ritegno morale organato dallo stesso principe, cioè
inespresso, ella cominciò a mostrarsi senza ritegno negli atteggiamenti più intimi, quasi fosse
/ mille scuse di mora e di ritegno. borisi, i-ii-109: la terza cagione
morbidone e tanto calzanti che senza alcun ritegno t'entrano. = dal lat
parlare, di esprimersi. -anche: ritegno, freno nell'esprimersi. pallavicino,
aspetta / al turchesco furor morso e ritegno. giuglaris, 2-173: è..
,... non vi fu più ritegno né di parole né d'allegria.
mota, / senza freno, ragione over ritegno, / non conoscete sdegno, /
cortili. 6. mancanza di ritegno o di discrezione; sfrontatezza, faccia
, iv-1-89: ambedue non avevano alcun ritegno alle mutue prodigalità della carne e dello
molto discreto; che appare pieno di ritegno morale e sentimentale (uno scrittore)
sua presenza e senza alcun riguardo o ritegno. crusca [s. v.
tormenti. -non avere scrupolo o ritegno. cavalca, 6-2-15: se non
con alcune bozzette volanti per sicurezza di ritegno. -nodo di sàgola: nodo
? -ant. e letter. ritegno, controllo; moderazione, regola.
respiro bruciante. -manifestato senza ritegno (e ha forte connotazione spreg.
e quasi imperlata di timidezza e di ritegno e il languore simile alla viola bagnata
senso della banda giolittiana si sferrano senza ritegno gli odi di classe. siamo in
sbocca all'esterno con una valvola di ritegno. carena, 2-354: *
onoratezza. -decoro, discrezione, ritegno. seriman, i-407: penetrò il
animo, sensazione di vergogna, di ritegno morale, di rimorso provato per il proprio
-avere, provare onta: vergognarsi, sentire ritegno. egidio romano volgar., i-3-10
6. che prova vergogna, eccessivo ritegno e pudore. bencivenni, 4-89
: senza alcun riguardo, senza alcun ritegno, senza alcun rimorso, egli si
38-36: giorno e notte andò quel senza ritegno, / tanto che giunse ai liti
. -che? -ma parmi / debil ritegno il naturale orgoglio. foscolo, iv-369:
, ma anche di ciascuno dei capi di ritegno adoperati a questo fine: onde ormeggiare
gavitello, catena, gomena, o altro ritegno, che gli ufficiali di un porto
. cebà, i-48: mancando essi del ritegno più necessario per durar nella battaglia,
fronte a un'azione turpe, aver ritegno (in relazione con una prop.
cortesia e con valore attenuato per indicare ritegno, esitazione. giacomo da lentini,
padre di lui; noi non abbiamo altro ritegno: ei ci ricetta sani e gli
601: 'osta ': qualunque canapo di ritegno o di soccorso nel navigare.
lasciargli tutti correre a piacer loro senza ritegno alcuno di rima. foscolo, xv-264:
propensione a lasciarsi prendere dalle passioni; ritegno. lancellotti, 1-85: una stupidezza
ottuse e vuote. -pieno di ritegno, prudente. cariteo, 356:
-per simil. spavaldo, privo di ritegno. baldini, i-6526: uscendo il
molti, o anche senza cautela e ritegno, in modo da essere risaputo.
quella palificata che si suol fare per ritegno dell'acque impetuose. serdonati, 9-233
di loreto, ed in tivoli stabilì il ritegno e parapetto alla cascata del teverone.
faldella, i-4-69: per quel diffidente ritegno che gli sbrigliati ingegnosi sanno imporre alla
ciò a cui spontaneamente si tende; ritegno, esitazione, imbarazzo, vergogna.
l'ira del signore. -aver ritegno ad affrontare certi argomenti. soffici,
estens. provare titubanza, esitazione, ritegno a compiere un'azione. -anche con riferimento
udita. -con valore attenuato: ritegno, esitazione. chiaro davanzati, xli-22
un pecoro'. piangere dirottamente, senza ritegno. carducci, ii-9-245: tutti i
camminar senza il pedagogo d'un tal ritegno. settembrini [luciano], iii-3-2:
stagione che corre. -provare ritegno, mostrarsi restio. monte, 1-x-66
, iv-1-89: ambedue non avevano alcun ritegno alle mutue prodigalità della carne e dello spirito
intraprendere un'azione; che indugia per ritegno o per timidezza; titubante.
chierichetto all'altare. 3. ritegno, riserbo, ritrosia, pudore, in
4-74: il pianto si spargea senza ritegno, / com'ira suol produrlo a dolor
, onde perplessa fra l'attrattiva ed il ritegno, chinandosi alla vicina rodope: «
: che piange a dirotto, senza ritegno. intelligenza, 196: trovar comilla
per le sventure altrui. -anche: ritegno a provocare il danno altrui, a infierire
: quando più persone senz'ordine né ritegno s'awentano, o pare che possano
valore / che piglia negli uman corpi ritegno. pontano, 79: lo morbo piglia
data la pinta, non ci è più ritegno, e spesso il lettore passa oltre
sdrucciolò dal cavallo nell'acqua piombando senza ritegno infino al fondo. f. f
/ mille scuse di mora e di ritegno. filicaia, 2-1-216: voi, che
acqua, ramosi impetuosamente caggiono senza ritegno. ferrucci, 30: erano mezzi morti
2. imitato, copiato senza ritegno. papini, iv-966: la lirica
, / quasi su'nostri piedi, quel ritegno / tanto d'impeto tolse a la
, 6-ii-186: come indispettitosi del mio ritegno e del suo, mostrandomi ch'egli
/ l'uso fra mezzo e il ritegno / e il pensiero del poi.
commessi; il secondo è un forte ritegno ai peccati possibili a commettersi. pasta,
annunzio, iv-1-89: ambedue non avevano alcun ritegno alle mutue prodigalità della carne e dello
nei suoi almanaccamenti, non aveva avuto ritegno a regalarsi la qualifica di socialista appunto
-a tutta posta: sfrenatamente, senza ritegno. berchet, 1-234: le
il resto a prateria e pascoli per ritegno delle acque escrescenti. algarotti, i-vi-130
. ». ebbe un attimo di ritegno. « insomma, è convinto che noi
traboccare, precipitando per lo più senza ritegno a svelare con la lingua gli affetti interni
la cui entrata va in precipizio sanza ritegno. -precipitare rovinosamente a capofitto. -anche
del signor lanari ». -senza ritegno, senza misura. salvini, vti-2-1
/ fatto de'sensi preda, correr senza ritegno al proprio danno. c. i
ammassato, dall'altra ov'e'non hanno ritegno... te gli fa sollevare
le volte poi che [pascoli] avesse ritegno di disporre troppo liberamente delle benevolenza del
/ così dando al suo corso ancor ritegno / par che divoto il fiume i passi
privazione dell'amore l'anima non avendo ritegno niuno, già fatta vagabonda, scorre
da un generoso sdegno, rotto ogni ritegno, a prorompere arditissimamente in liberi concetti
dannunzio, iv-1-89: ambedue non avevano alcun ritegno alle mutue prodigalità della carne e dello
vi si profondono in tutto senza più ritegno, come se l'atrocità æl fatto
remore, che agisce senza misura o ritegno, sfrenato. castiglione, 464:
, vi si profondono in tutto senza più ritegno, come se l'atrocità del fatto
ti spronano / verso livorno senza alcun ritegno. muratori, 7-i-489: vedemmo proibito il
1-80: sì come quello, credendo còl ritegno d'acquistare gravità, dà sospetto d'
? -divulgare, palesare senza riservatezza o ritegno. cafriano, 1-5: la quale
38-36: giorno e notte andò quel senza ritegno, / tanto che giunse ai liti
. -atteggiamento riservato, controllato; ritegno, riserbo. mascheroni, 8-172
in modo animalesco e vergognoso sopraffacendo ogni ritegno dettato dalla ragione e dalla morale.
ascetico. -che nasce da affettato ritegno di fronte a onori e a incarichi
-che deriva da discrezione, dal ritegno di fronte all'espressione dei propri sentimenti
avversarie. 4. scrupolo, ritegno, vergogna per agire o per aver
ruota del mondo, com'ella gira sanza ritegno: di cui disse così puntalmente il
irritò tutti con la sua mancanza di ritegno, una lubricità che nessuno aveva stimolato
. batacchi, i-5: non serbò alcun ritegno, e fra le genti / del
quadre: abbondantemente, senza risparmio, ritegno, con larghezza, con prodigalità.
temperata,... senza alcuno ritegno di vergogna in presenzia di lui spogliatasi
per ponente, trasportavano liberamente e senza ritegno l'esalazioni di essi paduli. moretti,
il quale altro non è che il ritegno dell'amore concupiscibile per lo mezzo del
del timore, richiederebbono che dello stesso ritegno e raffre- namento si ragionasse. oliva
stampa. -rimuovere ogni scrupolo morale, ritegno o remora (per lo più nella
deriv. da rattenere, sul modello di ritegno. rattemperaménto, sm. ant
3. figur. moderazione, ritegno, dominio (delle passioni).
rattenutaménte, aw. in modo che denota ritegno, impaccio. boine, cxxi-iii-551
. letter. discrezione, riservatezza; ritegno. c. gozzi, i-373
non vi sia più legame, né più ritegno, né alcuna cosa intatta, né
nuovo ti getti alla fatica, senza ritegno. -metodo calcolato, studiato,
reietta e libera si fosse abbandonata senza ritegno ad altri amori? 4
sempre suo remo. -indugio, ritegno. fausto aa longiano, iv-125:
concreto: atto o espressione che denota ritegno, modestia, timidezza. z.
o qual intoppo tardi, o qual ritegno / di fredda notte i lunghi corsi e
e deriv. retégno, v. ritegno. rètena, v. redine.
: se sarà più breve, non trovando ritegno, prima che si possi fermare,
-insofferenza, stizza, irritazione (o anche ritegno) suscitata da un comportamento, da
-ributtarla giù: evitare di dire qualcosa per ritegno o per timore. tommaseo [
: questa cosa non la diciamo. ritegno di prudenza di pazienza. -ributtarsi
saldo al martirio di questi ricantatori altro ritegno che per essercizio di pazienza, senta peraventura
, nelle quali possiate spiegare senza alcun ritegno tutte le ricchezze della vostra eloquenza.
. tose. che consuma o rovina senza ritegno quanto trova o possiede (cibi,
riguardi all'anima mia. -aver ritegno davanti a qualcuno, provarne soggezione.
raddoppiati / trovo. -pudore, ritegno; considerazione della sensibilità altrui, attenzione
che gli trafisse il cuor senza ritegno: / e tal gliel diè che non
si dovrebbero avere; senza freno o ritegno. a. pucci, cent.
più crudeli, senza riguardo, senza ritegno, trascinato dalla mia avidità di piacere.
falli altrui, abbiate piuttosto necessità di ritegno che di rinco- ramento.
danni causati da discorsi avventati e senza ritegno. firenzuola, 750: -almanco
coltivati e smossi, non trovando più il ritegno della macchia e del bosco, vi
etruria al fluentino gorgo, / sciolto il ritegno al bel del tebro frate, /
e dà luogo a comportamenti pieni di ritegno, di riserbo e di pudore nei
cologico di riservatezza, discrezione, ritegno. caro, 12-ii-138: risponderò
partire / è risoluto; non mi far ritegno. stampa periodica milanese, 1-86:
. -con connotazione negativa: eccessivo ritegno nello spendere. piccolomini, io-qi
la vita. -senza alcuno scrupolo o ritegno; senza remore. goldoni, i-702
di se stessa. 9. ritegno diffidente, cautela scrupolosa nel compiere un'
quando elli è afflitto. 5. ritegno, pudore. -senza rispitto: con bur-
baratto. = femm. di ritegno, per esigenza di rima.
l'aperse, che non v'ebbe alcun ritegno. boccaccio, 1-i-196: allora sono
andar forte, quand'elle truovano alcun ritegno e trapassanlo. mazzei, i-182: diremmo
sanza alcuna ostaculità o sanza alcun altro ritegno o impedimento nessuno, corre da l'
a l'alto, e poi, senza ritegno / seguendo al corso il lume de
can, oltra misura / sforzando ogni ritegno, apre e dissolve / il monte
/ esser può fragil muro a noi ritegno? marino, 1-12-168: è ver eira
viva diviso / machinargli tra via qualche ritegno, / onde fin colaggiù dov'egli intende
, / ove nullo a chiarezza have ritegno. botta, 5-199: queste parole
; già i castelli stessi parevano debole ritegno al loro furore. manzoni, pr.
subito a soddisfare alla domanda, senz'altro ritegno, che quello che le facevano i
/ che gli trafisse il cuor senza ritegno. pulci, 8-92: carlo sentì
non so chi abbi a'suoi colpi ritegno. -resistenza di un corpo fisico
può far l'acqua senza romper il ritegno dell'aria aderente alla superficie del solido
un vento / che ne feria senza ritegno in poppa, / quasi a volo andavamo
/ basta 'l buio della carcere e 'l ritegno
quella palificata che si suol fare per ritegno dell'acque impetuose. lupicini, 2-19
etruria al allentino gorgo, / sciolto il ritegno al bel del tebro frate, /
loreto, ed in tivoli stabilì il ritegno e parapetto alla cascata del teverone.
ove bisognano. santi, iii-47: questo ritegno o pescaia portò necessariamente un incaglio al
e smossi, non trovando più il ritegno della macchia e del bosco, vi
buona difesa dai venti tempestosi ed un ritegno delle acque rovinose. -serbatoio.
e il resto a prateria e pascoli per ritegno delle acque escre- scenti.
le forme] se lo fa un ritegno a tomo di teste di mattoni un
stoppini e si rintaseranno le bocche per ritegno del fuoco che non isfoghi, sì come
ammassato, dall'altra ov'e'non hanno ritegno e confinan col voto il qual non
, i-278: nave senza timon, senza ritegno / di saldo ferro, che 'n
i vascelli, abando- nati da quel ritegno, si urtino l'uno con l'altro
a tempo. così diciamo paranco di ritegno queao che serve a rilevare un bastimento
talor sia / necessario adoprar morso e ritegno. salvini, 23-25: assai in alto
, una compagna che gli sia di ritegno ed in alcune cose altresì d'aiuto.
natura / volò tessendo il mio dolce ritegno. molza, 1-365: certo vincer più
'l ciel, se dio tessendo il mio ritegno / scelse il vago là su d'
fuga, con maggior suoi danni / nel ritegno primier s'intrica e lega.
della mazza per in fine al termine del ritegno del razzo. -margine estremo
e l'altro ha ne'cinquanta il suo ritegno. -vincolo che limita la mobilità
: il capo a sia fermato a qualche ritegno stabile. grandi, cxxix-47: il
sostentano o si reggono sospesi con qualche ritegno. -arresto di una parte mobile
g. cattaneo, 39: per ritegno che non passasse più oltre, vi
per esso canale, si fermerà da un ritegno premuto di sotto da una molletta.
, i legni, i marmi, ogni ritegno / de la ferrata porta abbatte e
deua ferrata gabbia / schiudi il fatai ritegno. 8. punto o base
posta nel mezzo di tutto il mondo senza ritegno egualmente da ogni parte distante dal cielo
ponte di barche], non trovando ritegno, pnma che si possi fermare, si
la cui entrata va in precipizio sanza ritegno. l. capilupi, 61
61: io mi veggio senza alcun ritegno / precipitar ne le tartaree pene.
, / altri fa del compagno a sé ritegno. bonarelli, xxxii-388: se cespuglio
xxxii-388: se cespuglio o sterpo / fésse ritegno a la mortai caduta? d.
aggrappatisi chi ad uno chi aa un altro ritegno. -figur. aiuto morale o materiale
. garzo, xxxv-ii-298: bontà fa ritegno / e d'omo sostegno. monte
] ne vedeva andare che suo sostegno e ritegno era lungamente stato, senza niuno indugio
: una speranza, un consaio, un ritegno / tu sol me sei in sì
di lui; noi non abbiamo altro ritegno: ei ci ricetta sani e gli
: o de le mie fatiche alto ritegno, / mentre ad amor ed a fortuna
mano de'ghibeuim e ch'eua sarebbe ritegno de'colonnesi. a. pucci, cent
venne a lucca, ch'era suo ritegno. bembo, iii-567: un suo
ingegno / trovar al viver mio scampo o ritegno. -figur. sede di
pannuccio del bagno, 1-xii-6: son ritegno / d'ogni languire, avendo mia
col privarsi de le fortezze s'abbandonava ritegno forte e di grande impedimento alla leggierezza del
luccese co'detti figliuoli di castruccio sanza ritegno scampare. fiamma, 51: padre celeste
saccente: / or potrò caminar senza ritegno / a ritrovar coloro. marino, 1-7-
disiderio deu'umano congiungimento, un intricato ritegno di lascive e disoneste dilettazioni. ciro
franchezza e vigore straordinario, dava gran ritegno a tutte le machine che contro di lui
: tronca l'inutil crin, rompi a ritegno / delirali affetti, e de le
qual si fosse costituzione di baiona un ritegno al dispotismo. -il corpo stesso.
, / spezzando a forza a suo ritegno frale, / la bella anima sdenta al
i fiorentini] misono i volta con poco ritegno, salvo della schiera di messer piero
lo va trovar, ma non gli fa ritegno; / et è sì inferior nel
porte spalancate entran le schiere / senza ritegno ed a migliaia, quante / né d'
passato, / soverchiand'ogn'incontro, ogni ritegno. romagnosi, conc., ii-704
. e però a non trovare più ritegno nel mezzodì dell'europa, sorgono i
non può coi suoi guerrieri che un breve ritegno al furor popolare. -milit
-milit. ant. squadroni di ritegno: reparti di riserva che, senza
ai quest'ordinanza stavano i squadroni di ritegno. montecuccoli, i-234: gli squadroni
montecuccoli, i-234: gli squadroni di ritegno per soccorrere e per sostenere siano di
è ancora per quei barbari un efficace ritegno d'incrudelire contro i propri simili.
onestà temperata..., senza alcun ritegno di vergogna in presenzia di lui [
di cardina non dico, la quale senza ritegno alcuno non potendo tenersi, con spessi
/ lo qual non ha rispetto né ritegno, / smorza ogni fiamma e spezza
delle parole e de'costumi senza alcun ritegno fa molte volte la piaga tanto profonda
e chiara illustre scorta; / saldo ritegno e freno / d'ogni appetito vii
, e non ha d'onor cura o ritegno. g. graziarti, 175
175: spinto da quel suo furor senza ritegno, / è forza che il meschin
gli affetti lor brutali / e van senza ritegno e senza fren / u ^ gli
si grande, a cui non lice / ritegno opporre, forse il re lasciato /
, x-1184: ha perduto ruggiero ogni ritegno. romagnosi, 19- f f
attribuita dalla natura all'individuo. il ritegno è formato dai poteri della sociale convivenza.
allargarsi e di usurpare l'altrui. il ritegno è come la forza ripulsiva o come
vergini, lasciando da parte il naturale ritegno, si lanciavano al collo de'rozzi
, ii-n-13: là su ruppi ogni ritegno. andavo per le botteghe dei calzolai
della sua bocca gli fece perdere ogni ritegno. sbarbaro, 4-96: sbucano dalla
il senso, donne che perdevano il ritegno, serve che entravano nel letto del
, avessi anco deliberato d'aprirmi senza ritegno, vi dovete ricordar de le difficultà
rozzo e insolente, non ha alcun ritegno nelle sue parole. f. m.
traboccare, precipitando per lo più senza ritegno a svelare con la lingua gli affetti interni
, / sapfiate: non avrò nessun ritegno / e la ragione mi farà parare.
degli aneddoti propri, alquanto scandalosi senza ritegno. stampa periodica milanese, i-36:
a quelle popolazioni, di cui appariva senza ritegno il malcontento. tarchetti, 6-i-248:
, quella grettezza di idee, quel ritegno forzato che tradisce nel loro autore una
dimenticare la sua paura e rompere il ritegno. g. bassani, 5-272: la
signora, lei non aveva ormai piu ritegno. spronata dalla frase del coniuge,
teco. tarchetti, 6-i-579: quel ritegno [nella donna] ha sempre le sue
le maniere delle tre cognatine un certo ritegno quasi sospettoso, come una mutria impacciata
nella calma fermissima dell'ufficiale d'alto ritegno, pallido e senza sorriso; artigliere da
. alvaro, 14-84: soltanto il ritegno della giovinezza non lasciò capire al ragazzo
comandante.. », avanzò con ritegno il camionista:... « se
freno, acciò che resti di buon ritegno, di maniera che niuno lo trovi in
e soprattutto nello spendere. - senza ritegno: smodatamente, eccessivamente, con prodigalità
.., senza alcun freno o ritegno cominciarono a spendere. sacchetti, 272
272: che sempre essalta altrui sanza ritegno. bandello, 2-3 (1 * 682
... il quale spendendo tuttavia senza ritegno largamente e non ritrovandosi per certi suoi
copia de'frutti... senza ritegno alcuno erano divorati da quelle genti affamate.
/ piacque al ciel di versar senza ritegno / e sei della tua napoli sostegno
, ii-4: chi non spende senza ritegno e tenuto un omaccio. -disposizione
. villani, 11-134: sanza ordine o ritegno alcuno fedirono tra loro. -norma
r altra parte de la stanza senza ritegno e senza legge alcuna. f.
lasciargli tutti correre a piacer loro senza ritegno alcuno di rima. 12.
a eseguire un ordine; incertezza. -senza ritegno: prontamente, subito, senza indugio
prato, 232: fra tutto, senza ritegno / mettomi in vostra balìa. g
, / che tutti vanno via sanza ritegno! cino, iii-160-63: l'innamorata
madonna mi tira, / senza niun ritegno. rappresentazione di santa uliva, xxxiv-784
vostra, / signor, fatto sarà senza ritegno. sanguinacci, xxxix-i-269: tristo è
che per suo servir crede / esser ritegno in donna di far guerra. g.
brev'ora / partirassi da me senza ritegno. tassoni, 1-20: accese i
, / onde con l'armi fuor senza ritegno / correa la gioventù feroce e bella
ti spronano / verso livorno senza alcun ritegno / e noi teco e per te.
i. frugoni, i-6-196: senza ritegno alcun, senza rossore / decidere di
cor ben mi sentia possente / un ritegno inspiegabile. pellico, 2-196: se sofia
sofia non ha gran cosa, minor ritegno deesi avere, purché essa e la madre
di nuovo ti getti alla fatica, senza ritegno. baldini, 9-42: si capisce
baldini, 9-42: si capisce il ritegno e lo scrupolo del poeta.
: apprestava l'arma, ma con un ritegno sprezzante. -scrupolo a compiere
o regno, / e chi sanza ritegno / altru'martira, / che 'l ciel
lxxxviii-i-681: chi già mentito senz'alcun ritegno / nel trentasette, s'io l'
/ dilli che abbia in sé qualche ritegno / che 'l cor ch'hai ascoso in
rivati, si pregiudicava, senz'alcun ritegno, alle pubbliche. '. del
alla avarizia, non ebbe mai alcun ritegno, né quando e'fu capitano e governatore
/ egli in mal fare averà più ritegno? giannone, ii-314: tanto bastò che
che ne'secoli seguenti, rotto ogni ritegno ed inondando la corruttela sino all'ultima
priamo; e, visti fuggir, senza ritegno, / senza far più difesa,
legge cerimoniale; e poi gittarsi senza ritegno ad ogni ribalderia, violando ne'punti
tutte le ferite, ch'egli senza ritegno aveva aperte nella dignità del suo essere
manesca, che ormai non aveva più ritegno. pavese, 10-132: persino la
persino la donna, / che ha ritegno a voltarsi per l'uomo, si
, -disse tosca. -ha perso ogni ritegno, ora si fa veder in macchina anche
muratori, 7-v-472: durò ben molto questo ritegno [verso i luoghi sacri] in
infantile e da ispirare negli amici il ritegno che si prova verso l'infanzia.
/ mille scuse di mora e di ritegno. metastasio, 1-iv-23: oh che tabacco
/ così dando al suo corso ancor ritegno / par che divoto il fiume i passi
chi 'l be', in discorso sangue fa ritegno. a. cocchi, 8-302:
sì sottile ingegno / e tanto buon ritegno / avessi che certanza / d'ognuna sottiglianza
studio ed ingegno / fa d'arte ritegno. = deverb. da ritenere.
gli uomini. = deriv. da ritegno. ritelefonare, intr. (
atto o da un comportamento; avere ritegno (in relazione con una prop.
angelico pane. 5. ritegno, continenza. giamboni, 8-ii-149:
io non vi dispiaccia, / che mi ritegno e non dico neiente / e lo
sì sottile ingegno / e tanto buon ritegno / avessi che certanza / d'ognuna sottiglianza
davanzati, 118-5: s'aaro -no ritegno, perch'amore / d'amore -nasce;
5. figur. remora, ritegno morale che impedisce o trattiene dall'agire
'ritentoio':... strumento da far ritegno. biundi, 490: 'tinitùri':
. 4. figur. riservatezza, ritegno; freno, autocontrollo. montecuccoli,
grossi, pesanti e poco maneggevoli; ritegno. -anche: sistema di paranchi,
s. v.]: 'ritenuta': ritegno (cavo di circostanza).
ritenuto. ritenutaménte, aw. con ritegno, con riserbo; con cautela.
di rispetto, di soggezione, di ritegno, di onestà intellettuale o, anche,
sì sottile ingegno / e tanto buon ritegno / avessi, che certanza / d'ognuna
... il quale spendendo tuttavia senza ritegno largamente e non ritrovandosi per certi suoi
dietro ad uno de gli squadroni di ritegno per andar poi a serrar di nuovo
6. cautela, circospezione nell'agire; ritegno nel parlare e manifestare un'opinione;
signora, lei non aveva ormai più ritegno... insisteva a non finire sul
prede. -figur. travolgere ogni ritegno o freno morale o un condizionamento spirituale
45: talché alfin rotto ogni mortai ritegno, / ten passerai con bel trionfo altero
, voi rompeste nel corso vostro ogni ritegno. -forzare un assedio, un
. -rompere il cavezzone: comportarsi senza ritegno o disciplina. giuglaris, 359
il freno del pudore: abbandonare il ritegno in amore. dottori, 3-118:
. -rompere ogni diga: travolgere ogni ritegno (un sentimento). d'
quella palificata che si suol fare per ritegno dell'acque impetuose. erasmo da valvasone
, perché, camminando furiosamente dolce senza ritegno, rabba vezzosamente i cuori senza risparmio
denota estroversione; privo di riserbo o ritegno (un desiderio, uno stato d'animo
'symphitum tubero- mano taluni anco l'onesto ritegno e il non comportare e la locuzione volgare
7 che tutti vanno via sanza ritegno! guicciardini, i-49: la maturità de'
: tutte le ferite, ch'egli senza ritegno aveva aperte nella dignità del suo essere
alla violenza, tanto da non avere ritegno a ferire e a uccidere; assetato
iii-27- 199: si celebrarono senza ritegno santificazioni di uomini che erano stati inquisitori
3. manifestazione priva di misura e ritegno in comportamenti, sentimenti, vizi,
im- properie. -esibito senza alcun ritegno. faldella, 13-204: dove non
. 2. figur. privo di ritegno, di moderazione nei comportamenti. -
, fuggitivo. -che non ha ritegno nel parlare; che parla in modo
». -alla sboccata: senza alcun ritegno. s. bernardino da siena,
vacca! 2. privo di ritegno e di misura nell'agire e nel
un empito da cascare in basso (senza ritegno e fuori del solco), la
a lungo trattenuta; dire qualcosa senza ritegno, con chiarezza e nettezza. siri
faldella, i-4-68: per quel diffidente ritegno che gli sbrigliati ingegnosi sanno imporre alla
, chiassava sempre dignitoso, ma senza ritegno. fanzini, 11-666: quella ragazza si
5. che mangia e beve senza ritegno; divoratore. buonarroti il giovane,
parlare scapestratamente. -sfrontatamente, senza ritegno. brusoni, 1-87: gli uomini
turchi. -sfrenatamente, senza riguardo e ritegno (nel rapporto sessuale).
o espresso, anche senza ponderazione o ritegno o con termini che possono risultare inopportuni
5. privo di misura o di ritegno, sfrenato; ribelle. c.
, figuratamente, per 'non aver più ritegno nel parlare'. 4. tr.
pezzi dello scappamento, che, facendo ritegno, ne moderano il movimento, raffrenando
manifesti nel modo più violento e senza ritegno. giuglaris, 169: su,
7. manifestarsi, prorompere senza ritegno, in modo incontenibile, impetuoso,
violento, impetuoso, eccessivo; senza ritegno. bugnole sale, 7-308:
sciolto da ogni vincolo e da ogni ritegno morale; fuori di sé, furioso,
un po'scattante e sbilenca per un ritegno innaturale dei movimenti dovuto all'abitudine della
ordigno che libera la molla dal suo ritegno; piglia diversi 5. locuz
marino, xii-86: rotto il morso del ritegno e lentate le redine al disordine,
10. sprecare denaro, spendere senza ritegno. pratolini, 8-209: non si
l'oro a chi l'aveva, senza ritegno ammutolendo con le minacce gli spolpati.
debitore. -venire meno (il ritegno, la timidezza). frateili,
sciogliendo in maggior suono / za alcun ritegno. scopre le cose altrui ch'indi verranno
-sciogliere i bracchi: sfogarsi senza alcun ritegno. -sciogliere il freno
della licenza: non avere più alcun ritegno. buonarroti il giovane, 1-180:
mezzo della sala. -mancanza di ritegno a fare qualcosa di riprovevole. f
23. che è privo di pudore e ritegno, in quanto ignora il rigore e
ne vedeva andare che suo sostegno e ritegno era lungamente stato. bembo, 10-vii-232
all'attacco che sfidano fiere e ormai senza ritegno sociale quello che un tempo era il
po'sconciamente sull'altra. -senza ritegno, esageratamente, in modo smodato,
bismark... non ebbe alcun ritegno... ad istigare a insurrezioni e
durazione ed alle spese. -smarrire ogni ritegno, perdere ogni freno morale, trascendere
l. adimari, 43: scorre senza ritegno il vizio audace. alfieri, 1-71
ma tale scorsa viene impedita dal ritegno della sponda abhf. l. bellini
6. disinvolto, privo di ritegno, audace nel comportamento e negli atti
, 11-68: aveva perso ogni suo ritegno, si sdava, si consegnava al nemico
agli arnesi mobili, perché scorrano senza ritegno... 'a sdrucciolo': detto di
è carica, l'altre senza niuno ritegno rovinano. - non valere una
. metastasio, 1-i-205: un soverchio ritegno / anche d'amoreè segno. pananti,
ora, tutte le ruotesi mettono sossopra senza ritegno. alghisi, 1-13: acchiappata colle
, 1-1443: voglia mi sprona qui senza ritegno, / amor me incende un più
sebbene selvaggiamente esuberante. -senza ritegno; con straziante intensità. comisso,
impaccio nei rapporti umani; ostinato ritegno (e il comportamento scontroso che ne deriva
davanti a quell'adolescente sensitivo, avevan ritegno di cantare e di parlar d'amore.
perdevano il senso, donne che perdevano il ritegno, serve che entravano nel letto del
perdere il controllo di sé, il ritegno. c. garzoni, lii-12-399:
riserva, n. 24. -senza ritegno: v. ritegno, n. ii
24. -senza ritegno: v. ritegno, n. ii e 12.
. ant. eccessivamente spoglio pudore, ai ritegno. di ornamenti stilistici e retorici (
ad un vi raccolse / col serico ritegno. marino, 1-2-65: l'altra,
genti dietro ad uno degli squadroni di ritegno, per andar poi a serrar di nuovo
di vergogna o di discrezione e di ritegno. bartolomeo da s. c
insolenza; assenza di opportunità o di ritegno nel fare un'affermazione o neh'assumere
vamente e riprovevolmente sfrontato; senza ritegno, discrezione, rispetto della verità,
ant. e letter. mancanza di ritegno, di pudore, di vergogna nel fare
e disinvolto, oltre i limiti del ritegno o del pudore. - in partic
stare guardandotroppo sfacciato. -esibito senza ritegno, senza pudore (e ha valore
11. locuz. -alla sfacciata: senza ritegno o vergogna; in modo provocatorio.
o comportamento privo di pudore e di ritegno. r. roselli, lxxxviii-ii-431:
sfaccitùdine, sf. ant. mancanza di ritegno; sfrontatezza, sfacciataggine.
non più sostenuta dal cordino e dal ritegno fra la biada, cadeva a sferragliare e
come una crudele staffilata. -ostentato senza ritegno. d'annunzio, v-2-63: fievole
mente da freni inibitori; farle perdere ogni ritegno, pudore, senso della misura.
sì che si manifesti liberamente, senza ritegno e controllo. bembo, iii-550:
ogni inibizione; agire o comportarsi senza ritegno o misura; abbandonarsi a intemperanze, a
perdizione. 13. manifestarsi senza ritegno, in modo impetuoso, incontenibile (
se stesso. 4. senza ritegno e discrezione; sfrontatamente. giamboni,
pensiero fluttua e si -privo di ritegno, di discrezione. frange come una spuma
privazione dell'amore l'anima non avendo ritegno niuno, già fatta vagabonda, scorre
nesuno, alla sfrenata. -senza ritegno. g. montani, conc.
gli dito, privando del pudore o del ritegno. esempi attestino l'uso della voce
2. rifl. perdere ogni ritegno, divenire ardito o sfacciato.
. sfrontatàggine, sf. mancanza di ritegno o di pudore; ardimento, anche
sfrontatézza, sf. marìcanza di ritegno nel compiere il male, nell'agire
in modo spudorato o protervo, senza ritegno. s. giovanni crisostomo volgar
sfrontatissimo). ant. privo di ritegno, sfrontato, spudorato. s
2. tr. raccontare disinvoltamente, senza ritegno (bugie, storie futili).
espresso quasi inavvertitamente, senza ponderazione o ritegno (una frase, un'affermazione)
v.]: 'sfunare': palesare senza ritegno. 'gliè sfunato ogni cosa'. 5
naso. monelli, -atta sgangherata: senza ritegno. fuori copie di altre scritte da
intervallato dal -che ride senza ritegno (una persona). dili che
trovarvi la pace. -liberarsi dal ritegno. piovene, 15-104: giovanna.
stomaco. 8. abbandonare un ritegno. g. giudici, 9-74:
. -peritarsi, avere timore o ritegno di compiere un'azione o di dare
suo bel sereno. -prorompere senza ritegno (un sentimento). c.
maleducazione, mancanza di misura; senza ritegno, spudoratamente, in modo triviale.
alle parolacce del professore, senza nessun ritegno, senza nessun rispetto perla povera paziente.
-svergognato, spudorato, privo di ritegno (anche come epiteto ingiurioso).
-condotto in modo spudorato, senza ritegno (una tresca). foscolo
fore. 5. mostrare senza ritegno la propria arroganza. a. f
il resto a prateria e pascoli per ritegno delle acque escrescenti. -
, 5-128: piangevo a singulti, senza ritegno. -fra, tra i singulti:
. 21. essere privo di ritegno, di misura. folengo, 19
borsa: spendere in abbondanza, senza ritegno. deledda, 1-199: forse unica
. a slascio: impetuosamente, senza ritegno. livio volgar. [crusca]
'spendere generosamente, prodigamente, senza troppo ritegno e quasi con una maniera di comando
2. per estens. sciorinare senza ritegno, spifferare senza riguardo. fanfani
mitigare un atteggiamento autoritario; abbandonare il ritegno, la timidezza. g.
fede. -che non prova ritegno nell'adulare sfacciatamente. foscolo, v-404
pondo. -figur. vincere ogni ritegno morale, l'indifferenza o il riserbo
smanie, / si lacerava il crin senza ritegno. manzoni, pr. sp.,
. 8. abbandono del naturale ritegno; perdita di controllo specie in preda
. / e con attila ancor senza ritegno / gli unni rapì lo smemorato sdegno
dice boschino. -superare il ritegno, l'impaccio. savarese, 80
pur di smentire ogni timidità ed ogni ritegno. 4. dichiarare o far
della convenienza, della prudenza o del ritegno nel comportamento; intemperante, sregolato;
mediterraneo dove sono abolite l'usato ritegno, snebbiavan la mente da tutti i veli
le volte poi che [pascoli] avesse ritegno di disporre 2. figur.
formalità delle cerimonie. 9. ritegno, riluttanza a compiere un'azione o ad
gliel desse. 9. senza ritegno; in modo clamorosamente e sfacciatamente palese
spurii dissipava tutte le sostanze, senza ritegno alcuno. ìomizza, 3-223: con
sostentano o si reggono sospesi con qualche ritegno. = voce dotta, lat
e sì sottile ingegno / e tanto buon ritegno / avessi che certanza / d'ognuna
sì sottile ingegno / e tanto buon ritegno / avessi, che certanza / d'ognuna
. cinismo. 16. -umiltà, ritegno, rispetto, docilità o timidezza nel
colle vele spiegate al vento e senza ritegno di gomene. co'verbi essere, andare
, / soverchiand'ogn'incontro, ogni ritegno. -figur. sormontare, vincere
tutti gli affanni. -superare un ritegno morale. amari, 1-i-398: soverchiato
stato. 3. che vince ogni ritegno; che domina compieta- mente l'animo
nella calma fermissima dell'ufficiale d'alto ritegno, pallido e senza sorriso; artigliere da
indebolì quella, si spanse con minor ritegno il naturai desiderio ne'despoti di avere un'
congiure parlamentari. 3. dire senza ritegno fandonie, sciocchezze. imbriani, 7-121
dalle risa: ridere smodatamente e senza ritegno. tommaseo [s. v.
davanzati, 118-6: s'aparo, -no ritegno, perch'amore / d'amor -
, / un vento tal che senza alcun ritegno 7 sparse l'arida fiamma in
segreti degli altri. -spiattellare senza ritegno parole, discorsi. celimi, 1-24
bracciolini, 1-4-39: né pur senza ritegno e senza morso / quindi passando il
tenaci, e figliuoli soverchiamente e senza ritegno spendenti, o servi scaltri ed astuti.
sempre in grosso debito, perché spende senza ritegno. tesauro, 10-30: chi spende
, / ché quando quella vuol senza ritegno / ogni grandezza trabusando pere. bisticci,
detto in modo chiaro ed esplicito senza ritegno o cautela. alfieri, xiv-1-28
può esserlo da tutti; ma il ritegno ch'è in essa, il pudore che
lettura, nelle quali possiate spiegare senza alcun ritegno tutte le ricchezze della vostra eloquenza.
toro a chi l'aveva, senza ritegno ammutolendo con le minacce gli spolpati. il
dria sposate. pirandello, 8-972: questo ritegno s'adomava... del
l'ancora possa tirarla dietro liberamente senza ritegno. giovinezza. 2
ti spronano / verso livorno senza alcun ritegno / e noi teco e per te.
furore sproporzionato. -privo di ritegno (un'invettiva). baldini,
spudorataménte, avv. sfrontatamente, senza ritegno e pudore; in modo sfacciatamente palese
spudoratézza, sf. mancanza di ritegno nel comportarsi in modo scorretto, volgare
, agg. che si comporta senza alcun ritegno e pudore; che non mostra esitazione
deriva da mancanza di pudore, di ritegno, di riserbo; che rivela sfacciataggine,
come allora, senza limite, senza ritegno, sopra alle fiacchezze ai dissensi alle
squaquerataménte), avv. ant. senza ritegno e misura, sguaiatamente.
senza perifrasi, eufemismi o anche senza ritegno o riguardo; rinfacciare. aretino,
. locuz. a gola squarciata: senza ritegno o vergosquàrcio1 { squarzo), sm
infantile e da ispirare negli amici il ritegno che si prova verso l'infanzia.
talvolta risa convulse e soffocate o sguittire senza ritegno. malaparte, 7-273: anche noi
di loreto ed in tivoli stabilì il ritegno e parapetto alla cascata del teverone.
cupidigie stagnanti, superata la violenza del ritegno, sgorgano così impetuose che non hanno riparo
le squame / arei mangiato sanz'alcun ritegno, / ovvero un botante con lo
di ferro, dove sia stampatovi un piccolo ritegno..., al suo dritto
impaccio / e tante sopravveste, per ritegno / la briglia del cavai mettersi al
metafora si dice di chi cammina senza ritegno e a gran passo. 2
. 2. per estens. senza ritegno, senza alcun freno. a.
. batacchi, i-5: non serbò alcun ritegno, e fra le genti / del
ragazze sono tenute molto strette e in ritegno. -protetto, al riparo nel
140: stracca, rompe, fracassa ogni ritegno, / scompiglia i campi.
bea. fagiuoli, iv-142: tal ritegno / forse mi legherà ch'altro non possa
di insulti pronunciati con accanimento e senza ritegno. g. da verona [«
inconsulti e impulsivi; lasciare prorompere senza ritegno; dare libero sfogo; mettere in
. 2. indecentemente, senza ritegno e pudore. cattaneo,
-ant. soggezione, timidezza, ritegno. algarotti, i-tv-436: quando gli
esitazione nell'agire; spudoratamente, senza ritegno, senza rispetto per l'onestà o
di vergogna, di pudore, di ritegno nel compiere un'azione o in un
o volgari; che si comporta senza ritegno e pudore; impudente, screanzato.
avere alcuna imla, racconta senza alcun ritegno e riserbo, in modo anportanza o
tr. (svesciò). riferire senza ritegno e reticenza soprattutto ciò che dovrebbe essere
, sm. tose. chi rivela senza ritegno e senza riserbo ciò che dovrebbe essere
risparmiare nulla criticando qualcuno; criticare senza ritegno. settembrini [luciano], iii-3-117
ed è ancora per quei barbari un efficace ritegno l'incrudelire contro i propri simili.
a manifestarsi, che viene dichiarato con ritegno. alberti, ii-40: voluntier
. 4. esitazione nell'azione, ritegno nel parlare. francesco da barberino,
3. sfacciato, privo di ritegno e pudore, che non pros.
. 5. esitare, avere ritegno a prendere una decisione, un'iniziativa
. -dispositivo di attrito o di ritegno per regolare il movimento di un meccanismo
meno, secondo che era temperata dal ritegno di quello istro mento che
: e, tolto il freno a ogni ritegno, soggiunse: « ho moglie e
, con eloquio inarrestabile; sparlare senza ritegno di qualcuno. fagiuoli, vi-14:
anche ai malati adulti) per far ritegno alle orine, a preservazione del letto
v'opprime la ragion, talché ritegno / non puote opporsi a sì fiero torrente
si esprime in modo aperto e senza ritegno; sfrontato (una persona, in partic
degno; / che quando quella vuol senza ritegno / ogni grandezza trabucando pere. savonarola
sì antico, sì traboccatto, ebbe a ritegno l'altare. 5.
senza ponderazione, avventatamente; senza alcun ritegno e rispetto per la morale; eccedendo
la pendenza maggiore del monte, senza ritegno di spessi muri a traverso,
rinclinazione si arresta. questi cavi di ritegno diconsi trappe. 2. cima
giorni tutti vissuti. ho nso finalmente senza ritegno. ho gustato, sorseggiato i minuti
accettate con più tenerezza e con minor ritegno la tutela de'figli miei, ed
bacchetti, 14-296: emin non aveva ritegno di farsi sentire a dire che avrebbe
e la cavalleria correndo il calca / senza ritegno, e fera altra se 'n valca
libertà e disinvoltura morale, mancare di ritegno, di pudore. s. caterina
. con la particella pronom. avere ritegno di qualcosa. gioberti, 1-iii-90:
l'aperse, che non v'ebbe alcun ritegno. buti, 1-261: dice che
in partic.: che non ha alcun ritegno e pudore; impudico, sfacciato,
romani. -divulgare, spiattellare senza ritegno una notizia, una diceria.
del tutto si versano e senza alcun ritegno si sfrenano a queste lascivie mondane. salvini
assalto, / e vistando furor senza ritegno, / incontro a cui non vai ferro
di tempo, e senza / o ritegno o pudor le vomitava / contro i re
, xii-26: io m'abbandonai senza troppo ritegno al brio vorticoso di quella creatura piena
, iii-177: ogni indugio rompete, ogni ritegno; / e a'fervidi corsier,
influenzandone la vita emotiva sul cammino del ritegno e non della smania?
valle, affinché le acque corrano senza ritegno alcuno al mare per i loro canali
, trivialmente. -anche: senza alcun ritegno e discrezione, con bassezza d'animo
regime di antropofagia partitistica ormai priva di ritegno. = denom. da partit
beach movie femminista dove le ragazze corteggiano senza ritegno i giovanotti, li vincono in gare
o forse che in città gli viene ritegno di farsi guzzare? = voce di