essa. balducci pegolotti, i-56: riso e rame, robbia e sapone,
di paula così spesso scampananti sul mio riso. 4. figur. altisonante
8-37: la contessa, ridendo del suo riso su- sultante e scampanellante, lo chiama
amorose, rimandavale non sanza tacito riso. e per ischifare lo scan-
», disse pietro bemardone col suo riso aspro, « supposto che scansaste la mannaia
quel male era cosa veramente degna di riso e di compassione. = comp.
di esso, come il pianto, il riso, ecc.). aretino,
poi scaricò la cassa e l'aprì: riso e verdura in razioni maggiorate, roventi
e. cecchi, 13-117: il riso è veramente una forma inferiore; è
di buona figura, ma d'un riso scamato, d'una fisonomia antipatica e d'
xii-110: lunga traccia di polvere di riso... da una guancia la scendeva
2. per estens. sgangherato (il riso, la voce). buonarroti il
minuti prima del pranzo, mettete il riso nella casseruola e tenetelo scarso di cottura.
uno di quei paradossi che provoca il riso anche negli eracliti. = deriv
: libeccio... proruppe in un riso ebbro e feroce, scatenato e pazzo
si crede. -breve accesso di riso. de pisis, 1-328: rossori
una strana tensione simulata da scatti di riso nervoso... gli erano abituali.
quello sparato lucido e così tutto guizzi di riso nella faccia da morto, con quei
. bibbiena, 93: abbiamo riso assai del modo e principio tenerà a
e vano, destinato a suscitare il riso allettando i peggiori istinti degli ascoltatori.
., 30-27: lo rimembrar del dolce riso / la mente mia da me medesmo
raccontasi di ranimiro una sciocchezza degna di riso, ch'un giorno...,
tanto valor che un tratto alzino il riso. / ahi, da che lungo scempio
ii-230: non restano altre cure intorno al riso se non quella delia così detta scerbatura
estremi, io non dubiterei di prendere il riso, quantunque alla gravità filosofica per avventura
vecchia maschera stampata / d'uno scettico riso. serao, 5-8: scherzava [la
irosa eternità a sceverare i grani di riso dalle foglioline stoppose e pelose.
... faceva al contadino un riso di scherana rabbiosa dietro lo schermo di
sonetto v con quel 'candidi soli e riso di tramonti'. schermisciti, se sai
che gli altri simili imma- ginandopiuttosto schernevole riso che pietose lagrime ne vedrei. zanobi
è pieno di miseria eziandio lo riso gli è ingiuria; ma non
di dileggio; derisorio, beffardo (il riso, un'espressione del volto, un
nazione e però seguitava a diffondere il suo riso schernitore su tutte le guaste condizioni sociali
le sembrava che antonio, con quel riso schernitore, nuovo in lui, si beffasse
apertamente e le severe proposte riduce in riso, schernendo sempre o il dicitore o la
a quei tempi era stimata cosa degna di riso e di scherno che una vecchia di
con ischemo udita, / e argomento di riso altrui si addita / uom che per
democrito, tu ridi e col tuo riso / tutte l'umane cose a scherno prendi
): beffardo, sardonico (il riso, un sorriso, un viso, una
vuotar bicchieri di vino sotto il grande riso del sole presso una bella signora fra giovani
piangono con gli occhi, le scherza il riso nel petto. chiabrera, 1-iv-313:
e pur gli scherza in viso / lusinghevole riso. lemene, i-42: e tu
la gioia, il vezzo, il riso. casti, 149: più non ischerzano
i vezzi teneri, / il dolce riso. foscolo, iv-352: o bellezza,
disce e sferzi, / muovi dal vago riso, / muovi da l'amoroso paradiso
quattro vertù cardinali: « lo tuo riso sia senza cachinno », cioè sanza
in preda a un violento accesso di riso. zucchetti, igi: io
.: scoppio di pianto, di riso. ghislanzoni, 18-188: il maggiore
eraclito, meritar colle mie sciapitezze il riso degli ascoltanti. muratori, cxiv-4-52: a
separatore a vaglio usato per dividere il riso dai sottoprodotti dopo la brillatura.
, 17-184: vilma si sciattava in un riso spampa baldinucci, 9-xv-140:
constante ebbero / con un subito riso. -per estens. privare una
. chiaro, squillante, sonoro (il riso). bacchelli, ii-448: veniva
la voglia di farle il solleticoper destare il riso trillante, scintillante, di donna arrendevole
l'indecoroso spettacolo con una méscita di riso tremolante e scintillante. banti, 8-195:
, scintillar. -prorompere (il riso). peregrini, 2-92: in
peregrini, 2-92: in molte occasioni il riso scintilla fuori senza oggetto alcuno di deformità
oppure comico, destinato a suscitare il riso. bandello, 2-2 (i-672)
la servirò perché le vaglian di motivo di riso appo i suoi amici. s.
ben paresse che movessero i riguardanti a riso: perché sempre si ha d'avertire che
forestieri. -sciogliere la bocca al riso: mettersi a ridere. garzoni,
solamente una volta sciolse la bocca al riso. -sciogliere la briglia a qualcuno
. voce. -sciogliere le labbra al riso, ai baci: atteggiarle al riso
riso, ai baci: atteggiarle al riso, disporle ai baci. g.
faccia e sciorse le labbra a modesto riso. bissari, 1-92: pur le labbra
caprina, / per te molceva il riso / del suo beffardo viso / e in
106: e pure alfin ritorni, / riso dell'anno, amordei campi e festa /
... imporle... la riso lutezza del metro finito e
filli e par che scocchi / dolce riso con lor, ma pria con gli occhi
e scoccoveggia e intorno guata / emuove a riso tutta la brigata. = comp.
mattina due mila scodelle di minestra di riso. carducci, iii-22-465: il nostro
dibrodo chiaro in cui nuotavano pochi chicchi di riso. -per estens. minestra.
. lo sentii bollire d'un interno riso che, come per una falla, di
concluse che, se l'avvocato avesse riso, con quella sua faccia da seminarista
/ parve ogni stella balenar d'un riso. leopardi, 22-148: soleva ogni lontano
udite coglionissima ragione / da far di riso scompisciar la gente. martello, 6-1-
è colto da un'accesso irrefrenabile di riso (anche nell'espressione sconcacarsi dal riso
riso (anche nell'espressione sconcacarsi dal riso). imbriani, 6-191: la
(la voce, un grido, il riso, ecc.). - anche
tutto ciò che credeva atto a muover a riso gli argivi. cesari, 1-2-191:
un atteggiamento scomposto, sguaiato per un riso irrefrenabile. bacchetti, 2-xi-235: molti
vestiario. bernari, 7-230: aveva riso dei due cugini, sottolineando anche lei
con un più dolce pianto un dolce riso. algarotti, 1-iv-371: da un piacere
, iv-2-180: come rosa rideva d'un riso scontento, egli si sentiva quasi salire
-far aprire sguaiatamente le labbra (il riso). l. bellini, i-59
bellini, i-59: a un tratto il riso si fa vedere... in su
cura delle malattie [redi]: il riso sardonico e lo
o i servizi prestati. parve riso, / ché ad uno scontrasso fue ferito
s'elli è isconvenevole, simigliante a riso di fanciullo o di femina. boccaccio
che nasce dalla struttura delle cose degne di riso o per la sconvenevolezza dei costumi
rideva. cos'era di sconvolgitore quel riso! idem, 13-157: mario mi
. sgorgare o fuoriuscire in modo incontenibile riso. pananti, ii-127: un insolente a
/ tirando un rutto scoppia in un gran riso. manzoni, dante, inf
. -figur. breve accesso di riso; risatina. c. arrighi,
parlottavano sottovoce, con certi scoppietti di riso, raccogliendo i loro strascichi per salire in
ebbe uno di quei suoi scoppietti di riso sussultanti in tutta la grossa persona squinternata
ottoni in orchestra. -accesso di riso, di pianto. aretino, 26-357
improvviso e violento (un accesso di riso). jovine, 9: ebbe
coro; invece rise lui con un riso a scoppio, improvviso. -di
; / diceva alcun con iscomo e con riso: / « orfien puniti i tuoi peccati
, iii-1-9: lo sentirò sempre quel riso, quello strido... era come
più colori. pratesi, 5-22: un riso... con tanta grazia ed
[manuzzi]: non sia lo tuo riso scorrevole. la copia che ve
d'annunzio, iii-1-509: ho pur riso quando / il mio padre t'ha scelto
arco di corniolo. -sbramare il riso. lastri, 1-3-14: noi scorziamo
v. j: 'scorzare', detto del riso trattato dette mascalcie, 1-288:
2. per estens. sbramatura del riso. lastri, 1-3-14: quando il
. lastri, 1-3-14: quando il riso greggio... ha acquistato nel
dovuto rammentar soltanto... il suo riso squillante dei primi incontri, i suoi
a subire la sua presenza, un riso ch'era un sogghigno nel sogguardarle,
passato di cottura (la pasta, il riso, ecc.).
che le venga intesa, / con un riso scredente ed un leggiero / scuoter del
medesimo; ma quel palleggio accresce il riso e la compassione di chi ha un
, 5-137: quando leggemmo il disiato riso / esser basciato da cotanto amante,
tante scriva / lustre faville al prezioso riso? 16. ant. e
dietro alle spalle un grandissimo scroscio di riso. manzoni, pr. sp.,
da un mercante di tutta la to il riso. fontanella, i-255: per
la tosse, il respiro affannoso, il riso, i singhiozzi). caro,
bacchetti, li-m: nel rifiutare il riso poteva non soltanto lo stomaco, ma
, 1-ii-2-292: come volete voi escludere il riso dai pastori, che fanno e dicono
re, / spesso si torce in suo riso scurrile / udendo il latrare d'un
salaci per lo più per suscitare il riso. f. f. frugoni,
pianto, attor scurrile / move il riso e la bile? govoni, 7-ni:
. ant. smodato, irrefrenabile (il riso). regola di s. benedetto
che contiene specie notevoli per la belleza riso non dire; riso molto, ovvero scusso
per la belleza riso non dire; riso molto, ovvero scusso, non amare.
le piume non retomeno in pace, riso e solazo. ariosto, 6-50: da
caporali, lxv-76: a pietade, a riso, a sdegno, / a stupor
sdicevole, la quale si mostra nel riso e negli atti incomposti e dissoluti. f
sdolcinato. crudeli, 1-101: del riso sganasciante / l'alto applauso strepitoso /
copia che ne fa cecco son degne di riso. sdrucciolatura, sf. rima
prost'accidente, per cui pianto e riso / ed altre passion nòve ra sdruscisse
un mar di pianto abbia per lido il riso, / o sia strada un inferno
che è rubicondo deve essere argomento di riso e di trastullo? -di animali
: l'architetto se ne uscì in un riso di superiorità. fe noglio
sm. chim. trisaccaride estratto dal riso, che si presenta come polvere incolore e
arpino, 7-212: lui ha un riso secco, che subito affonda, e
secco, poiché un anno di produzione a riso non sono davanti alla detta città
de'medici, 11-244: mostrami il lieto riso, ove già femo / le grazie
le palme sedente / bella arenzano al riso de la ligure piaggia. 7
occhi, egli è certo un naturai riso che incanta: il quale, per
molti, siccome la segola, il riso, il granodindia, il miglio, le
cadere dell'atmosfera. segandosi poco dopo il riso, non vi resta...
nievo, viii-442: colei d'un riso a un tratto / i timpanimi sega,
la ado- lescenzia. quante fiate avemo riso e derisa la segregata- zione matrimoniale de
avversione s'era perpetuata in mezzo all'apparente riso degli animi, e la scuola tradizionale
dante, purg., 21-106: riso e pianto son tanto seguaci / a
1-1-143: li iddìi pareano degni di riso, e non di seguitamento, alli loro
per gramatica'la rosa, tra il riso de'miei compagni che si beffavano della
/ e sbadiglian da qualche fessura uno stupido riso a 'l meriggio. 2
giacomino pugliese, 188: vista né riso d'altra non m'agenza, /
, / né bocca con cotanto dolce riso? anonimo, v-333-12: ragione ài bene
in coltivar quel terreno messo a sementa di riso, loro. guerrazzi, 1-229: paolo
le perle e -tra le rose il riso. -insieme di nozioni, di
parziale lavorazione; non ancora brillato (il riso). gazzetta ufficiale [8-x-1966]
prezzi indicativi e prezzo di entrata del riso semigreggio e greggio. = comp.
ordinò la riduzione delle terre seminabili a riso fra giusti confini ed in prescritte distanze
ordinò la riduzione delle terre seminabili a riso fra giusti confini ed in prescritte distanze,
grano. maestro al293: quando il riso sarà cotto, accomodatelo in un piatto,
. spina. -seminare pianto e raccogliere riso: v. pianto, n.
parte della lombardia che è seminata a riso e quantunqueugualmente fertile, di clima simile,
alcuna intemperie, ma solo per il riso, non è la più popolata. cavour
mercanzia; ma riguardo al risone e riso ho... riconosciuto che il motivo
cavour, vi-104: all'epocadel seminerio del riso, della sua mondatura e del raccolto,
: nelle miserie molte volte si serva del riso e di qualche pasta gentile, come
i sempiterni; e giuno un cotal riso / a fior di labbro aprì, ma
perché sempre lo errore de'semplici move riso a'dotti. musso, 23:
. buonarroti il giovane, i-115: riso e gioia ci colmi il cuore, /
voluttà erano e del senso e del riso amici, sì come gusto principalmente prendevano
: non ti senti 7 dispettosa pietade e riso acerbo / su le labbra e nel
un lampo d'intelligenza anche nel primo riso che il bambino volge alla madre,
, 13-22: arp spargeva un po'di riso o sbriciolava un grissino sul balcone
conv., iii-vm-12: ani mirabile riso de la mia donna, di cui io
agricoltura per separare i vari tipi di riso o per selezionare le sementi, e nel
sforzo per seppellire dentro di noi il riso. 5. incarcerare, imprigionare
/ tornate a richiamar su i labbri il riso. alfieri, 12-262: prestati a
la serenità, fuggir dalle labbra il riso e sparir dalle guancie tutti i colon.
: talor con un guardo e con un riso, / che rassembra balen di paradiso
santo ventre pieno / aveva conceputo el dolce riso, / tornato in cielo l'angelo
, il timor, il pianto, il riso. bissari, 1-46: fuggo11 seren d'
c. croce, 109: riso di signore, sereno di verno, cappello
del resto, un certo filippo artigiano di riso, fu allontanato dal convito..
non mancava mai di fomentare in cosma un riso bambinesco. fenoglio, 5-i-400: ciò
, cioè parole di motteggi commoventi al riso, al tutto condanna con serrarne eternale
. b. palmieri, xxxv-i-445: riso, gioia de meo canto ese mancasse,
!... / senza un riso di sol morrai serrato / tra queste spine
pace nell'aria viene dal bel lacrimevole riso, / cui vaga pur d'altezza l'
, / e col suo dolze ed angelico riso / mi salutò umile e reverente,
la servirò, perché levaglian di motivo di riso appo i suoi amici. -con
, alzò le mani con un certo giocondo riso di contentezza e le mostrò, giubilando
e premere, e serve per cuocere il riso. successi detta guerra fra i turchi
di adoperarla di lavarsi con acqua di riso. 50. sfruttare a proprio
noi. tenca, 2-128: il suo riso acuto e implacabile perseguitò senza riposo quel
bruno, 3-738: presa avendo licenza il riso, se partì dalconclave, ed essendo rimesse
/ e per gli altri e per sé riso dall'ire / settagenarie che nel gioco
palagio... e poi n'abbiamo riso in mercato nuovo assai. oh!
fango. ercole bentivoglio, i-19: riso e compassione / mi vennea un tempo del
tommaseo [s. v.]: riso di cattiva qualità, che, a cuocerlo
, gli sfarinati, le paste e il riso. sfarinatura, sf. rimasuglio di
, presentandoci... un piatto di riso crudo, un altro di lente sfarrata
. salvini, 41-95: questo riso [di giove] cade sopra quelliche amano
roba da mangiare, troppo cotta. riso sfatto, paste sfatte, carne sfatta.
: aveva la faccia colore di quel riso sfatto e freddo che mangiava con disgusto
: con sì dolce parlar e con un riso / da far innamorare un uom selvaggio
vostri sguardi, / al lampeggiar del'angelico riso / non si facci più d'altra alta
/ e sfavillar tra vive perle un riso. bartolucci, 3-8-98: io ho lasciato
che si voglia dal ni del riso quanto il senatore plezza, produrrebbe analo
tali amorose. -sfrenato (il riso). de'sommi, 36:
vecchie mura / e il suono del tuo riso non è più lieto. moravia,
di farle il solletico per destare il riso trillante, scintillante, di donna arrendevole
tropposeria. quella trepidazione spesso si sfogava nel riso. -spegnersi (una passione).
scintillare, sfavillare (gli occhi, il riso). -anche sostant. dante
delle gote, che nello sfolgorar del riso fanno mostra graziosa. manzoni, pr
di vocaboli, quei solecismi ci muovono al riso e al dispregio, quasi sformassero l'
gobbo, in mezzo della meraviglia eccita il riso. = deriv. da sformato1.
sul bel viso / a farsi sdegno il riso. comisso, iv-225: lorenzo.
non più, non più 'l tuo riso, / o aureo sole. io violento
, cvi-684: venere, la qualfacendo un riso sforzato, enfiando la testa gli dice:
pa e da muover a riso. castelvetro, 139: io appruovo più
sforzato. -costretto ad aprirsi nel riso (la bocca) o al canto
bella bocca sforzata dall'impeto di un riso cordiale. fenoglio, 5-i-1195: un
tutti mi averebbeno sbeffato e si sarebbeno riso di me,... andava
, iii-1-388: spalmò col cucchiaie quel riso denso, per aiutarlo a sfreddire.
-dare libero sfogo al pianto, al riso, all'eloquio. pellico, 3-273
sfreni con superba gioia / il riso alto e sonoro. -comporre a
-prorompere nel pianto o nel riso. sacchetti, 180: si sfrena
5. irrefrenabilmente, dando libero sfogo al riso. lollio [barbaro], xxxi-123
il dolore); irrefrenabile (il riso). -ribelle all'autorità, insubordinato
barberino, 14: è scritto che il riso sta nella mazzini, 16-415: lo guardarono
de'matti; e qui s'intende di riso sfrenato e del con- cismo] come un
volentieri con lui nelle sue tro riso dirotto e meretricio... è tanto
forma di favola modesta co 'l riso più parco e con gli scherzi più moderati
o un ceffone, sul volto, il riso delle donne sgorgava più trillante e lascivo
. crudeli, 2-163: tutto il comico riso è di quinato, / non dalle scioccherie
/ lusinghiero di quel di un dolce riso. corazzini, 4-203: un morir di
sghembo. cavacchioli, 121: un riso osceno di bagascia alticcia / dondola tra
sganascévole, agg. che induce al riso; risibile. c. cederna
sguaiato, fragoroso (uno scoppio di riso). crudeli, 2-165: del
). crudeli, 2-165: del riso sganasciante / l'alto applauso strepitoso /
: le persone inclinate asgangherarsi nelle convulsioni del riso torcano il guardo da questa operetta,
che prima sulla tela si sgangherava pel riso, e viceversa. -sporgersi scompostamente
una calzatura). lora, con un riso sgangherato, rigrinzando le mascelle cavanteria.
. botto, 240: era un riso di donna stridulo, sguaiato, sgan
ha dette di così strane ch'io ho riso che si spargeranno per tutta la tavola levata
o della scarsa versalmente si fa conoscere il riso immoderato, che con intr. (4
un giorno considerandola si pose in un riso tale ch'egli mandò l'anima fuori
che avessero fattoi soldati, levato sarebbesi un riso inestinguibile contro al dottor del campo.
; e terminò con due scatti di riso che potevano anche esser singhiozzi. volponi
vedi quest'aurora / come, nunzia di riso, / d'inusitato lume il del
di maggior cura sgombre in festa e 'n riso / con lei, che mai con
.. quel timor deventò po'un riso, peroché la terra, così sgomfiata,
, 6-85: quel timor deventò po'un riso, pe- roché la terra, così
iii-528: lo sgorbio umano ebbe un riso sinistro, si pose la mano alla
nei moti, nella gioia, nei riso, nella curiosità, nella tristez-,
. sgrigno, sm. region. riso beffardo, ghigno. - ancne:
» interruppe ancora il bravo, con un riso tra lo sguaiato e il feroce.
il figlio del trattore rompe in un riso sguaiato. collodi, 42: « un
volpe, e cominciò a ridere di un riso sguaiato e canzonatore. serao, i-46
amoroso, / e lo gioioso - riso e lo sguardare / e lo parlare -
gli indugi e le sguerguenze del passagli il riso finiva di sfarsi e il condimento non
è la maniera di mondare o sgusciare il riso. e. visconti, 354:
femm. -tricé). sbiancatore del riso. dizionario delle professioni [s.
, ansimante (la voce, il riso). nievo, 1-531: «
la vòlta sibillina / e il chimerico riso della notte. ungaretti, ix-14: a
la provincia di ma- nados] di riso, di frutta e di legumi e,
stagione delle pioggie rinverdisce in campi di riso e di miglio, è tutta riarsa in
delfico, iii-214: segandosi poco dopo il riso, non vi resta...
ma s'è passata quella burla in riso. - con serenità, placidamente
. tommaseo]. ibidem, 122: riso di signore, sereno d'inverno,
e ribaciollo, e tutta gioia / lampeggiò riso e folgorò splendori, / e nel
di cupide chimere, / serbano quel tuo riso alto che in sere / limpide,
: morte, lo squillo acuto del tuo riso / unico muove l'ombra che ci
campi / stendonsi lunge biondeggianti a 'l riso / de 'l gran meriggio silenzioso.
frutto mieto, / d'un dolce riso simulato e schivo. bandello, 1-42 (
il guardo. panigarola, 3-ii-555: riso simolato è quando, non avendo noi né
mai simulator codardo / bassa lusinga o riso menzognero. foscolo, xvi-534: le
i-98: dunche sine peccata, / in riso ogni suo doglia / preschiver debbe alcun
il gran monte tutto av riso della grazia mozartiana. montale, 18-173:
, irresistibilmente, a un singhiozzo di riso. 3. per estens.
, x-3-68: quei labbri che soleansi di riso in pria vestir, / ohimè,
in abito di neve, / sveglia il riso a l'aprile. tramater [s
. piccolomini, 1-463: son degni di riso coloro che, quando si accendono dell'
alquanto la bocca, e facesse un cotal riso sardonico che mi riempì d'un grandissimo
viani, 10-40: l'uomo che ha riso... è lungo e scarnito.
, sf. agric. nella coltivazione del riso, operazione volta a ridurre la superficie
convitati prima si sfa- man col riso, poi del rimanente piluccano a maniera d'
che altri si dica dell'essere il riso grano duro a smaltire, essi quattro volte
e con che parole, avevan tanto riso che eran creduti smascellare. obbizzi, 1-118
, si mise col cardinale in sì fatto riso che quasi si smascellava.
, 3-738: presa avendo licenza il riso, se partì dal conclave; ed essendo
ritornata in fondo alla bottega ed aveva riso saporitamente e smascellatamente del timido scolaretto.
i due svergognati s'erano abbandonati al riso. borgese, 1-270: eureka! ho
, / perdut'ho me a gioia e riso e canto. 6. esaltare
sguaiata, del viso, dovuta al riso o al pianto. rajberti, 2-147
fiori di jìlosafi, 182: 1. riso fa l'uomo isgraziato e odiato, s'
. 8. prorompere (il riso). §mucinare, intr
c. gozzi, 4-255: un riso alla bizzarra fuori smuccia, / dicendo:
bella impresa / bisbigliar delle genti obliquo riso, / vano pianto o lamento,
celeste. tenca, 3-28: nel riso ampio del cielo / si snebbiano i
d'occhi, un atto vezzoso, un riso, una guatatura soave, una paroletta
sguardo, quella bionda chioma, quel riso, quelle parole, quegli atti angelici e
: guàrdati da talun che il dolce riso / sempre ha sul labbro, e placida
esaltarsi. ricci, 2-127: per riso intende qui non quello strepito che si
arguto / con suoi sali faceti il riso alletta g. b. martini, 2-3-xm
golaoni, ix-538: del terso e bianco riso sodo pilo sia fatto, / di
andare queste frascherie inutili, degne di riso e di schemi più che d'applauso.
un cereale, in partic. il riso, usato soprattutto come alimento dietetico)
parole, un grido; reprimere il riso, le lacrime. chiari, 5-126
. beltramelli, iii-1027: soffocò il riso fra le coltri, tutta rannicchiata come un
nelchetti, 6-ii-516: vuole un riso al salto, un arrosto annegato, dei
occhi apparve, / col folgorar d'un riso gliele aperse: / ogni nube dal
motivi inesauribili! hanno dato soggetto di riso e di compassione. morando, 275:
schernito. cavacchioli, 121: un riso osceno di bagascia alticcia / dondola tra
voce; la qual risposta mia mosse a riso mezzo il magistrato e molti professori circostanti
derelitti / orti son pieni, che di riso un giorno / e di teneri amori
, i-3-121: su'bei labbri mirò il riso / che i bei denti schiude e
1-150: trovai polidoro con volto di riso davanti alla mangiasassi. degli energumeni la
de siro quando trova la putavuoi scoppiar dal riso / al mio parlar, veggendo ad amendue
e sollazzevoli, le quali provocano a riso. boccaccio, dee., proem.
. -che esprime allegria (il riso). e. visconti, 419
, condito con le beffe e col riso e terminato in piacere. stigliani,
/ che mai non cura sollazzo né riso. compagni, iv-363: la sua vita
dire / si mantiene sollazo, gioco e riso. laude cortonesi, xxxvii- 48:
vita. leopardi, 11-18: sollazzo e riso, / della novella età dolce famiglia
-avere il viso di solletico: suscitare il riso. tommaseo [s. v.
-stare per scoppiare (il riso). saissimo dai lavori.
naturalmente sono inclinati alla gioia ed al riso, che serve loro di sollevamento dalle
cinesi (dette some) cariche di riso. = adattamento della voce cinese corrispondente
, 20-13: -scoppiò la compagnia nel riso nel modo, che scoppia nel pianto
ride il gigante, ma somiglia il riso / di cometa crudel luce funesta.
region. piccola frittella dolce di riso. a. casotti, 1-5-106
la giornata era raggiante, piena di riso e di gaiezza; il mare e quella
: mentre si volse per fuggire, un riso scampanellante gli sonò alle orecchie come una
: i saracin non l'avean più da riso, / che, sonnolenti, timidi
e sonora. -fragoroso (il riso); accompagnato da forti singhiozzi (
uomini fanno le più delle volte un riso grasso e sonoro, il quale rende la
era quel de'poveri di quella maremma riso abbrustiato e acqua; e quando la
dio. pallavicino, 1-334: merita riso lucrezio mentre conchiude: 'ipse epicurus
sconcezza. tesauro, 2-334: il riso urbano nasce dalla riflession d'ingegno in
crudeli, 1-96: son per il riso anch'io, ma non per quello /
, 1-ii-608: rideva la bimba di quel riso infantile unico, sorgivo e stupendo.
a donato, con un po'del suo riso = comp. di sornione.
borgese, 1-233: rise di quel riso gutturale, ventriloquo, che sorprendeva sempre dopo
stordimento. emanuelli, 1-86: avevano riso perché sorpresi da un velo di vergogna.
15-i-297: sorridere... è quel riso modesto e temperato che usano nel rallegrarsi
19-4: sorrise il buon tancredi un cotal riso / di sdef f io,
dei muscoli delle labbra atteggiate a un riso appena accennato, come espressione di gioia
mal si comprende / al canto, al riso, al volto dato di sopra che lo
, salvo che hanno più sorti di riso. cottenuccio, 24: altr'arme non
tables'. 3. sformato di riso o di patate (ed è accezione livornese
, invece, si chiama lo sformato di riso o di patate. 4.
frotte i petali / in un perpetuo riso. 3. che tralascia i particolari
, 3-252: no ànno biade, ma riso, e ànno sòsimain, onde fanno
sosoliuòlo, sm. ant. farina di riso. trattati dell'arte del vetro
sósolo, sm. tose. ant. riso. soderini, ii-338: il
, 3-ii-160: 'oryza sa- tiva': riso, sosolo. = etimo incerto
mento sporgente, e un sospetto di riso ben dietro le pupille. -leggera sfumatura
accanto. leopardi, 11-21: sollazzo e riso, / della novella età dolce famiglia
carretto, 7-7: orsù, non più riso e senza strepito e silenzio, se
scappi, lxvi-2-37: una vivanda di riso alla lombarda sottostata con polpe di polli
, i-34: talvolta stranamente un cupo riso / stridea su 'l labbro pallido e
astute damigelle / co'labbri chiusi al riso fanno sponde. monti, 5-3: vederla
l'avevan sempre preso di sottogamba e riso di lui, si domandaron, per un
né so già s'egli più a riso mi movesse che a sdegno in quel luogo
a un convito fra le altre vivande riso col zuccaro mangiava: il quale di grana
sottotenentèllo. dossi, 1-i-372: fa riso il vedere una cinquantina di forti collo
17-7: vero è che 'l dolce mansueto riso / pur acqueta gli ardenti miei desiri
sapendo per ia scrittura in cui bocca il riso generalmente soverchia. -raggiungere livelli
-in partic.: irrefrenabile (il riso); troppo copioso (le lacrime
dolce dolore sentivano dentro per il superchio riso. nardi, 422: mentre ch'ei
sarà distrutta. arpino, i-382: il riso mi disarma, e così la nostra
nascono un po'spesse e brutte dal riso, massime nelle facce dotate di naso
far di meno di non muovermi a riso in pensando alla spacconata che voi faceste.
: altri privileggiati e festivi, sempre col riso in bocca e col corteggio innanzi di
bacchetti, 19-32: ridotto a contenere il riso, lo sforzo gli arrotondava e allargava
5. atteggiato sguaiatamente per il riso irrefrenabile (una persona).
17-184: vilma si sciattava in un riso spampanato che il collettino stretto sacrificava.
una spanciata i ed abbia o il riso in bocca o il pianto cigli occhi.
più dolci unqua o più belli / il riso, il giuoco e gli altri tuoi
diventan minori.. abbandonarsi al riso. pucci, 4-281: a noia
: a noia m'è chi 'n tal riso si spande, / specialmente ne'conviti
che sì m'accora, / tornato riso e 'l glorioso canto. spanto2
, 17-62: la battistina, tornando al riso, si spaparanzò improvvisamente sulla seggiola.
appare verde-grigio, floscio, della tinta di riso spappolato quando l'infezione è energica.
luciano], iii-1-259: mi veniva il riso a quella elegante sparpagliata di parole.
salvini, 39-iv-5: il quale [riso], per tutto il viso sparso e
pastorali, le comedie condite di saporito riso e le tragedie sparse di dolci lagrime
., 7-2-9: da riprendere è il riso, sed egli è troppo, se
derisione o suscita ilarità, provoca il riso. aretino, iv-3-273: quel che
cronico. 2. pianto e riso spastico-, crisi spontanee, immotivate e
e incoercibili, di pianto o di riso che si producono per una liberazione dal
ride [mussolini]. ma un riso lento e velato, non quel suo
riso spavaldo coi denti in mostra che un poco
: fa'che io riveggia il disiato riso, / il fronte, i lucenti occhi
so che v'è pinto il suo bel riso, / che fa tornar gioioso 'l cor
tua madre e la sua 'specialità'/ di riso e rane, trionfo meneghino. moravia
, ma ora s'è riempito d'un riso ingenuo, d'oro e caffè.
.. consiste nell'inumidire profondamente il riso, passandolo poi in specoli a vita
). fracchia, 37: il riso si spense sulla sua bocca. vittorini,
/ noi che abbiam speso il nostro riso / noi che abbiam speso il nostro
pianto / che piangono con resti di riso. -levare la voce, un
: io, mirando lo suo gioco e riso, / fo come quelli che mira
, dagli sguardi o dagl'allettamenti del riso. borgese, 1-47: nemmeno a se
alfieri, 5-216: molti scrittor nel destar riso avanzi; / quindi adatta al disfar
cecchi, 13-117: si sa che questo riso si allarga in qualche cosa che non
brillato (i chicchi di orzo, di riso). tranquillo d'apecchio, lxii-2-ii-184
d'apecchio, lxii-2-ii-184: il fruttato di riso solo sarà di 4 o 5 some
sarà di 4 o 5 some di riso sperlato l'anno. = comp.
le tue labbra e le tue narici il riso e le grinze che nascono un po'
nascono un po'spesse e brutte dal riso. arici, i-232: la contrariti
spezza / il tuo sor riso ogni minaccia. e passi, / tra
sassone isolano, / trova un pallido riso e ti mostra la doppia dentiera.
la città,... non senza riso rammentammo li tanti apparecchi ed illusioni de'
dante, purg., 21-107: riso e pianto son tanto seguaci / a la
questo punto si mise a ridere d'un riso che pareva di un altriuomo, tanto
, irato; ma vide che il riso era partito da una signora e provò a
qualor comparte un guardo o spiega un riso. g. gozzi, 1-375: ora
bagnava gli occhi, ora col riso spiegava le ciglia, e in breve si
raggi e il dolce canto e il riso! b. corsini, 19-98: già
. -spontaneo e aperto (il riso). manzini, 17-127: la
17-127: la vidi ridere d'un bel riso spiegato, una volta che l'incontrai
forme della natura corporea, con altrettanto o riso o compatimento lo vedeva tratto dalla dura
donna che l'amaro / del riso ti lasciò presso la bocca, / ritrovo
in tratto prorompeva in uno scoppio di riso.. povero giovane! gli si fossero
gatto siamese, il suo miglior cibo è riso e pesce, spinato il pesce,
, spinato il pesce, molto cotto il riso. volponi, 3-177: questa volta
, 1-54: fu in un degno di riso e di pietade / il veder fuggir
spira de'nostri bamboli / nell'ineffabil riso; / spargi la casta porpora / alle
g. bargagli, 1-210: fra 'l riso degli uomini e il rossor delle donne
delle cose che si dicono che per lo riso che muovono. nievo, 37:
, 20-15: o dolce amor che di riso t'ammanti, / quanto parevi ardente
similitudine d'un occhio cilestro acceso dal riso. jahier, 261: è sagra:
, 1-430: sul volto le splendeva il riso. 9. eccellere, primeggiare
. carducci, iii-1-220: procace un riso splendono / li occhi: su 'l labro
ribaciollo, e tutta gioia / lampeggiò riso e folgorò splendori. g. gozzi,
un frutto, un vegetale; sbramare il riso. g. briganti, 52:
ponderoso, i pestelli da spogliare il riso nei mortai di legno. moretti,
il terreno per prepararlo alla semina del riso. = denom. da spoltiglia1.
con le labbra al riso-, celare il riso. forteguerri, 1-45: sott'occhi
astute damigelle / co'labbri chiusi al riso fanno sponde. -trovarsi sulla stessa
tale suscitava, in que'tempi, un riso spontaneo, figlio non del -sostant
spirito della concubina, che in ispaventevol guisa riso ch'in segno d'allegrezza usiamo, il
. magalotti, 26-18: accompagna il riso con certi scontorcimenti di testa e sporgimento di
casti modi, gli atti e t dolce riso, / e gli occhi accomodare a'
col volto sereno / e col dolce riso lieta ne fa l'aria. / tardi
l'uso, che pare degno di riso a'dì nostri, era santo e d'
ivi de'fior sui prati è il riso, / gelo invernai no 'l tocca o
una vena. -prorompere (il riso). di giacomo, ii-475:
. di giacomo, ii-475: il riso sprizza da scene d'una irresistibile comicità
sulle labbia / sprizzar per mezzo al riso sardonico la rabbia? carcano,
. emesso in tono eccessivamente alto (il riso). serao, 5-246: ella
: ella rideva talvolta, ma di un riso sprizzato, troppo squillante.
i comici, è vero, hanno del riso / e del pianto le fonti in lor
compongono gli atti e il labbro e il riso / non spronati dal cor, ma
glianti vacillazioni, composte di frenesia e di riso, non avrà plauto, come comico
signora fifina, che ha la vena del riso molto sensibile, non sa più contenersi
le squadre de'soldati. a molti moveva riso, a'più fastidio. altri lo
pula. carena, 2-281: il riso, spulato e brillato, cioè privato del-
). operaio addetto alla sbiancatura del riso. dizionario delle professioni [s.
ne le spumanti tazze, ognun con riso / s'abbraccia e bacia. marchetti,
12. palesarsi nel volto (il riso, il pianto, uno stato 2.
, sia tenuto voltarsi a qualunque riso, spurgo o altro cenno e rispondere col
facezie, tutte le facce si spianano al riso e i cuori malizia non ha
noi posso negare che ucciderebbono il riso sul labbro a momo, anzi a brighella
farzoni 7-283: non posso se non con riso e cachinno grandissimo rivolgermi a te,
.., proruppero in uno squaqqueratissimo riso. pirandello, 7-444: le risa erano
. ojetti, ii-671: non ho mai riso delle donne che, anche mature,
questo codardo / con la squarcina del riso, / tagliuzzalo come lombata, / condiscilo
tosse, un attacco epilettico, il riso, la febbre). pascoli,
gli spettatori barcollano, letteralmente squassati dal riso. pratolini, 4-57: cominciò a
a questo insieme disgustevole aggiungeva ora un riso agro e smodato, ora una cupa fissazione
rv-1-1039: ella rise di quel singoiar riso ironico e impudico che le balenava e
« oh, simone! » squillò il riso di maddalena. arpino, 13-96:
» graf, 5-59: squillando un riso / di scherno e di trionfo il genio
: morte, lo squillo acuto del tuo riso / unico muove l'ombra che ci
ebbe uno di quei suoi scoppietti di riso sussultanti in tutta la grossa persona squinternata.
spiegare se non forse dicendo che il riso della sua pittura è una specie di pazzia
rinaldo d'aquino, ni: gioco o riso mi levate, / membrando tutta stagione
/ ché pena de. ninfemo è riso e gioco / vèr quella ch'i'soffersi
acqua stagnante che producono fieno perenne e riso ed oro e febbri ne'contadini.
del tedesco, e che doveva scusare il riso cui i due compari s'erano abbandonati
vecchia maschera stampata / d'uno scettico riso. pavese, i-21: sembrava un malato
. giovio, i-136: vitruvvio arebbe riso della mia casa nova, per la
. sarpi, i-1-143: io mi son riso dell'offerta di sottoporsi alli statuti dell'
iii-24-47: 1 cinesi mangiano il riso con uno stecchino. fucini, 571:
i-518: se democrito stempra il core in riso / e s'eraclito stilla il core
/ il pianto di costui merita il riso, / il riso di colui merita il
costui merita il riso, / il riso di colui merita il pianto. alfieri,
. -sguaiato, incontrollato (il riso). grazzini, 486: oh
bemari, 3-417: nell'eccesso ai riso stentava le parole. -per estens
3-273: allora il ragazzo fece un riso stentato. 7. letter.
, ascoltava, ridendo d'un suo cotal riso un po'sten- terellesco. zena,
/ il pianto di costui merita il riso, / il riso di colui merita il
di costui merita il riso, / il riso di colui merita il pianto.
è disusato come cerimonia veramente degna di riso. g. gozzi, i-15-110: i
.! » fece il giovine con un riso prodotto da un stiramento spasmodico della mascella
. ciò pure sarà materia grande di riso per tutto il dotto nostro stivale. berchet
si ferma ed è cagion altrui di riso. 2. tose. persona
sapienza. monosini, 328: dal riso molto / conosci lo stolto. alfieri,
, stolto è tenuto. -il riso abbonda sulla bocca degli stolti: v.
concettino da muover più lo stomaco che il riso. leopardi, 1-4: se fosse
irosa eternità a sceverare i grani di riso dalle foglioline stoppose e pelose. g.
travolge e storce la bocca con perverso riso. i. pitti, 2-122: alcuni
e cerimonie. algarotti, 1-i-44: avea riso più di una volta dietro al ventaglio
getti, 15-i-297: ridere è quello [riso] sciolto e sfrenato che fanno con
pindemonte, ii-280: non è quel riso in molti; è storcimento / di labbra
[amore], cangiando -color, riso in pianto, / e la figura -
veniva il solletico d'un insulto di riso nervoso, ma animato, frenetico di vita
sdegno sulla folla. -irrefrenabile (il riso); incessante (le grida).
stracca / e una minestra sua di riso e cece. fantoni, 1-435: mi
perpetua gli ammaniva il caffè torbido, il riso stracotto. soldati, 6- 431:
che noi italiani esporremmo per muovere a riso colfimpropria stranezza dell abito. milizia,
un eccesso di pianto o anche di riso. cantù, 3-246: qui s'
zomo. ercole bentivoglio, i-18: e riso e compassione / mi venne a un
l'originale in mano, mi son riso quanto la [novella] sia stata strapazzata
facciate per tutto il mondo, con riso grande di chi se n'intende et
1-i-33: si mangiava d'un po'di riso metà composto di sassi, e che
all'adulazione. -strappare un riso dalle labbra: sforzarsi di sorride- carducci
scherzo di poca durata acconsentivo con un riso freddo che strappavo dalle labbra per non
genovesi, 491: mi muovono un certo riso amaro coloro che mostrano il viso sempre
/ di cui leggemmo fino ad or con riso / le stravaganti idee. baretti,
starnuto. crudeli, 2-165: del riso sganasciante / l'alto applauso strepitoso / non
, vil-32: una parola, un riso, un muover d'occhi, / un
. nievo, 4-38: un certo riso, largo nella bocca, e stretto negli
, i-34: talvolta stranamente un cupo riso 7 stridea su 'l labbro pallido e
porci, le grida del volgo, il riso degli stolti. carducci, iii-23-401
: punta di freddo diamante: / riso che stride dolore, / sterile in mezzo
. ah, lo sentirò sempre quel riso, quello strido.. era come la
). equicola, 301: il riso sia modesto, non stridolo, non con
/ la qual porto chiusa nel cor con riso, / stringendola com'auro marghenta.
/ che d'altrìamor mi piaccia gioì né riso. re enzo, 216:
un'espressione, in partic. il riso). mazza, xxii-512: esso
dio raggiavami / d'un inef- fabil riso; / rotto per me strisciavasi /
non si possa stroncare e fame oggetto di riso. cicognani, vi-247: non ò
« seme cocenti, con un franco riso che parve rinfrescarlo tutto. pirandello,
di avere trovato un modo per muovere a riso col servirsi di una parola stroppiata in
che co'l difetto loro muovono a riso. idem, 1-iii-149: sappia la
: /... / ordina un riso, un lesso, uno stuato,
/ allor mi gonfia tra un amaro riso. 2. insieme delle scorie
bruni, 246: stuol di perle col riso / apre in schiere diviso / conca
ne'bei labri sui / sembra venere il riso agli occhi altrui. lisi, 316
dentro a li occhi suoi ardeva un riso / tal, ch'io pensai co'miei
stupore, sorpresa o sbigottimento (il riso, gli occhi, le parole).
futile, sciocca, che suscita il riso. carducci, iii-24-449: ci divertiamo
partic.: sciocco e vacuo (il riso). pananti, ii-164: v'
e disperati è naturalissimo e frequente un riso stupido e vuoto. d'annunzio,
facezie, tutte le facce si spianano al riso e i cuori si rallegrano. bonsanti
comporre una istoria di cose allegre e di riso, la principale è che vegga la
la causa per cui l'allegrezza, il riso e lo schiamazzo s'introduce, la
, il vago aspetto, / l'amabil riso, il brio del tuo diletto,
lxxxviii-i-612: a te la raccomando per quel riso / e per que'labbri vermigli e
lampeggiò d'un sì dolce e vago riso. machiavelli, 1-vi-250: pensate..
8-174: ella, ridendo e mostrando nel riso supe riormente il roseo della
), sm. region. crocchetta di riso tipica della cucina romana, farcita
a roma a certe squisite fritture di riso, ripiene di fegatini, di forma tonda
di mare collocati su piccole porzioni di riso lessato e condito con aceto e sale
vendere piccoli tranci su un letto di riso alle spezie. così nacque il susni o
8-37: la contessa, ridendo del suo riso susul- tante e scampanellante, lo chiama
da un accesso di pianto, di riso o da una condizione patologica; trasalimento (
il premio del suo plauso e del suo riso di femmina. idem, 20-30:
, in parte svegrate pella coltura del riso, e quindi ridotte a spazio riflessibilmente minore
pratiche, » rispose domingo con un riso secco come un colpo di tosse.
i due svergognati s'erano abbandonati al riso. -come epiteto ingiurioso.
partic.: sottoposto a sbramatura (il riso). a. cattaneo, iii-104
le preparavo certe pappe di farina di riso che però non le piacevano affatto.
d'ali e sangue / fanno il riso d'infanzia di quel volto. tecchi,
giudice, 2-108: mangiò l'insalata di riso preparata da sarad, senza protestare per
bel tacere, al mover del bel riso / quale insensato. giuliano de'medici,
aretino, 26-46: convertiresti la vanità del riso nel tacito de l'ammirazione. n
, 26-246: è cosa da muovere a riso il (un colore). pianto
visi eccessi di ciarle e di riso. oriani, x-22-47: svevo, 6-13
rassegnazione e fedeltà cronica, stava mondando il riso nella vecchia tafferia nera, da lei
di queste quattro cose, o di riso, o d'erbette, o d'uova
: tenuissimo frutto dell'ingegno è il riso e, come non si cava naturalmente
. bartoli, 4-5-32: un poco di riso nero e freddo e alquante tagliature di
bei taglieri di cappelli sono di paglia di riso. 2. figur. ricompensa o
altri strumenti ributtanti, non muovono il riso che alla sola ubbriachezza della canaglia.
nella fabbricazione della carta, nella brillatura del riso, nella produzione di coloranti, ceramiche
avrà tanto miglio o grano o riso. -così esiguo. malatesta malatesti
gli tarla. manzini, 8-152: riso che l'ansietava, la sommuoveva, la
e per tavola de'scapoli, mele, riso, butirro, olio, aceto e
svolgano altro non corre alla vista che riso e soavità ». da vero? anche
. leopardi, 11-20: sollazzo e riso, / della novella età dolce famiglia,
2. resta del grano o del riso. lastri, 1-iii-212: in ultimo
da pochi uomini si riduce [il riso] netto e senza tega o resta,
preparava gran teglie d'una torta di riso per il giorno della trebbiatura.
. -far ridere le telline, muovere al riso le telline, suscitare un'irresistibile ilarità
, v-195: facevansi smorfie da muovere a riso anche le telline. tronconi, 5-94
licurgo, un simulacro / teco al riso innalzando, io della cara / voluttà
francesco da barberino, 14: il riso sta nella bocca de'matti; e
matti; e qui s'intende di riso sfrenato e del continovato, non miga
non miga della faccia rallegrare e temperato riso rado e a luogo e a tempo
il guasto a circa quattrocento campi di riso. 3. burrasca marina,
chiaro in cui nuotavano pochi chicchi di riso. -in espressione comparai, per
al che soggiunse quell'altro, col riso un poco più tendente all'ironico:
., 1-76: tacito inganno e simulato riso / con cenni astuti messaggier de'cori
spento. de amicis, i-945: il riso su quel volto bruno e fiero mi
spero, si terrà i fianchi dal riso, pensando al triangolo che si voleva
10. reprimere il pianto, il riso, un grido, un atto o
all'apparizione in tavola di una minestra di riso. egli la scostava da sé,
gli fa tenore, / ma un riso d'ironia spunta a madama.
tenrec d'acqua, tenrec striato, tenrecdel riso). = voce dotta,
asino tentar lo porco salvagio con lascivo riso. bembo, iii-83: che dove dite
ognor beccando, / e va il riso provocando. -incontro violento fra elementi
e messa a ridere. era un riso giovane e squillante. « non lo farai
dietro alle spalle un grandissimo scroscio di riso, per lo quale volgendo il capo
di sette giomi, quattrocento misure de riso, venti porci, venti capre e centocinquanta
. a. tabucchi, 13-44: il riso arrivò in un'enorme terrina di terracotta
per l'irrigazione, e seminare il riso; né si richiedono altre più funghe preparazioni
si vede dispiegarsi la gaiezza e il riso, quanto invece propensi dinanzi ad altre
. a. tabucchi, 13-44: il riso arrivò in un'enorme terrina di terracotta
ad una legge che permettesse la coltivazione del riso in tutti i punti del suo territorio
cossa che tu meti dentro sia lo riso pesto e la seconda lo fiore de
e le bellezze mie non prenda a riso / mira ciò che tu perdi e ciò
madonna in bianca vesta / con un riso amoroso mi soccorse, / lieta bella et
tua testeso / un lampeggiar d'un riso dimostrommi? » boccaccio, dee.,
sapere », 31-iii-1949i, 73: il riso così ottenuto è resistente alla cottura;
lazio e della campania, ripiena di riso, verdure, carne o frutti di
. tiella -famosa la tiella pugliese di riso, patate e cozze. 3.
la qual con vista allegra e con un riso / da far innamorar un tigre un
2. gastron. sformato di pasta o riso condito con sugo di carne, funghi
/ a me recando il bel tinnulo riso, / musiche, fiori, effiuvii e
iii-200: la camera echeggiò del suo riso forzato, più orribile di ogni insulto
con la bocca tinta anco di riso. brusoni, 9-324: l'addolorata
/ e una minestra sua di riso e cece. 14. prov
tirando un rutto scoppia in un gran riso. pavese, n-i-377: si tirano dei
anche quel bellissimo luogo in cui eu- riso consola merope con l'esempio di agamennone che
. d'annunzio, i-36: tutta riso, tra 'verdi lauri / a t
corpo, ma leggiermente per movere il riso. marinetti, 3-213: questa evidentemente
interruppe ancora il bravo, con un riso tra lo sguaiato e il feroce. «
che prima sulla tela si sgangherava pel riso, e viceversa. d'annunzio, 8-157
di funghi) usato per condire pasta o riso; sugo. 2.
.. portò loro una terrina di riso condito con 'carri'... ed un
incornicia a fare molt'uso della polvere di riso nella toiletta. cassola, 1-54:
tonò co 'l guardo, balenò co 'l riso. 14. tr. emettere
ii-2-30: ho saputo poi (ed ho riso molto) che nel dezza
labbra. -atteggiare le labbra al riso, al sorriso. l. pascoli
labbra di quando in quando torcevano in riso. barilli, i-62: questa mammona imbrattata
persone inclinate a sgangherarsi nelle convulsioni del riso, torcano il guardo da questa operetta
comica de'suoi guardi, del suo riso, de suoi stupori, de'torcimenti della
lucerne, ma buono ancora per cuocer riso. -in un contesto figur.
addossata alla muraglia, ride d'un riso tormentoso, lasciando cadere l'asta dal
xlvii-154: tomi la festa, tomi il riso e zo ottenne da costante il
insieme? / tornato è il nostro riso in gran tristizia: / pel sol ricordo
, poiché un anno ai produzione a riso non richiede gravi sacrifizi per tornare la
mia melanconia. arici, ii-31: il riso in pianto amaro / tornò marte,
a festa, a plauso, a riso induce... / i pesci.
del suo ampio respiro, del suo riso tutta l'aria era piena da tomo e
: l'architetto se ne uscì in un riso di superiorità, secco, tutto di
si disse poi l''umoristico', il riso tra le lacrime, -non rispondeva alle
-delinearsi timidamente in volto, trapelare (il riso). faldella, ii-2-76: federico
/ e trasmutato in pianto il dolce riso. boccaccio, 9-28: perciocché la fama
che si mutavano in strani scatti di riso: « il teatro., il teatro
» -frenare il pianto o il riso. -al figur.: reprimere un
forteguerri, 10-44: si volge in riso il trapassato lutto. alfieri, iii-1-92:
giosafà, con festa, gioco e riso, / e l'anima del corpo sì
. » rispose tra uno stranguglione di riso e l'altro quel trascuratacelo, « io
casa di tutti i cuori: il riso trionfò su le labra, il giubilo campeggiò
toscana medicea, hanno voluto fissare il riso della primavera in un diadema o in un
dron mio gentilissimo / ha, credetemi, riso a dismisura; / e m'accertò
rendere piuttosto meritevole di compassione che di riso e di disprezzo. = deriv.
che questa nostra età già muove a riso, / e siamo altrui trastullo. cantù
ebrezza cattiva / entrarmi, con un riso falso, nel cuore. bobino, 5-18
cose d'altri si trae materia di riso, riprendendole, riprovandole, annilen- dole
manifestazione (come il pianto, il riso, il tremito, ecc.).
, 7-iii-110: difficilmente si trattiene il riso. goldoni, xi-129: in verità,
parole, incantava col canto, animava col riso, disanimava col guardo. lupis,
a ridere tanto, che con quello riso giunse a madonna antoniella. canti carnascialeschi,
/ e là dov'era pianto accendi 'l riso. savonarola, i-178: el fondamento
borlin si mise a ridere, ai un riso sonoro, a scatti, il rumore
travolge e storce la bocca con perverso riso. erasmo da valvasone, 2-2-117:
preparava gran teglie d'una torta di riso per il giorno della trebbiatura. silone,
., 5-136: quando leggemmo il disiato riso / esser basciato da cotanto amante,
squillo vario della rima / come un riso febeo palpita e trema. pasolini, 22-ii-1480
, 3-69: c'era un tenue riso / tra l'erba un tremebondo arpeggio di
, tra il pianto / tremolandole un riso, il nato guarda / che la fece
scorgere il tremolìo nervoso che preannunciava il riso. 3. vibrazione di una
« miro i begli occhi e il riso », / mettendo poi fra le mammelle
1-9: mi baleni negli occhi un riso eguale / al tremore d'argento d'una
stesse sfacciate inverisimilitudini nelle azioni provocano a riso, siccome soglion coloro che la paralisia
iii-4-188: vedi: il sole co 'l riso d'un tremulo raggio ha baciato /
della notte, / sghignazza con un riso giallo come il suo occhio, / la
attenzione l'allegria vivacissima, il cordiale riso fanciullesco d'un signore sulla trentina,
ciel pluvioso / ride un suo vago riso lacrimevole / che, trepidando 1 rami
carducci, iii-4-49: sotto l'olimpico riso de l'aere / la terra palpita
e morte, / e l'altrui riso il mio pianto rintegra. monti, xii-2-114
, si terrà i fianchi, dal riso, pensando al triangolo che si voleva
allegro paradosso di donna incredula e qualche riso trillante. pirandello, ii-1-555: la
mie guancie, nel trillar fanciullesco del mio riso, nella limpidezza azzurra dei miei occhi
l'umano / stupore ei trilla un suo riso argentino. gozzano, i-137: già
risuonò limpido e lieto un trillo di riso. tecchi, 2-124: un trillo di
con abondanza di burro, e mangiano del riso assai e della carne trinciata. s
tuo dolce parlare, / el vago riso, el bel guardare, / quanto me
cuore amaro; sapendo egli quanto fu riso dianzi del suo falso trionfo de'germani,
suo sdegno, / e in festa e riso se rivolge el pianto. fiamma,
gadda, 13-338: la mia facilità al riso e allo scherzo fanno sì che la
là,... scuotendo nel riso quella testa ora deturpata dal diurno cappello maschile
g. c. croce, 109: riso di signore, sereno di verno, cappello
breve. proverbi toscani, 122: riso di signore, sereno d'inverno, cappello
i gran turni, / d'extremo riso vien pianto malegno. 2.
domenica recò,... il riso della primavera, il primo riso, e
. il riso della primavera, il primo riso, e con tale dolcezza che ogni
su su, lieto e turpe, il riso, dalle genti e dall'anima.
verità col paradosso, la serietà col riso, la santità collo smascheramento della animalità e
risa], deliberai vedere onde il riso nasceva. c. campana, 3-104:
i baci, quell'andar di balzo dal riso terreno alla gioia del cielo. d'
d'annunzio, i-35: poi, tutta riso, tra'verdi lauri 7 a t
doni, 10-336: io me ne son riso, quando tu mi riprendi sì sfacciatamente
serdini, xxxix-i-26: benegno aspecto e grazioso riso, / uno acto pueril, pien
mio'travestito le chiamò su le labbra un riso così aperto che quegli si sentì ferire
i più degli scrittori umoristici scambiano per riso, dovrebbe pur ammonire che a questi
11-100: punta di freddo diamante: / riso che stride dolore, / sterile in
morte, lo squillo acuto del tuo riso / unico muove l'ombra che ci occulta
, occhi luminosi, bocche facili al riso, scapigliate e sensuali. il fatto che
di persone (le grida, il riso, ecc.). tassoni,
(78): queste parole eccitarono un riso universale. 5. che prevede la
dime una, e il vostro grosso riso umano, e lei l'uccisa, e
: deve untare ogni chicco (di riso), non annegarlo. -stendere
libre de mandole, e una libra de riso, e 4 gaiine, dui libre
urbe trepida era / di meraviglia al riso repentino. soldati, 2-147: la loro
: col viso secco, e senza / riso, è cieca intanto / chiusa nella
. sussulto che accompagna il pianto o il riso; singulto. m. bontempelli,
. soffici, v-5-618: l'urto del riso mi gonfiava il petto, le gote
pigafetta, 3-124: questi indigeni usano il riso in luogo del pane. giovanni soranzo
, le navi d'alessandria, cariche di riso, usato alimento dei turchi.
ischemo udita, / e argomento di riso altrui si addita / uom che per
. gozzano, ii-270: tra un riso confuso, (con pace d'omero e
quella sera: e cioè una minestra di riso in brodo e fegatini, polpettone di
carne de vaccine in gran quantità, riso assai, e fructi boni ad usanza de
123-1: quel vago impallidir che 'l dolce riso / a'un'amorosa nebbia ricoperse,
i verdi campi vedrai più; né il riso / del ciel, né questa luce
quando tu nel bel guarda e nel bel riso / mille cose più grandi avrai mirato
-trice). che esamina, riso, e la tosse, e le valve
toccate / questo fior che tutto è riso; / tutto fior di paradiso. d'
muratori, 5-ii-169: dafne interpreta quel suo riso, come un atto di compiacenza e
per soverchio d'affanno, rivolge in riso ogni mio disdegno. calvino, 7-28
. de bosis, 180: ad ogni riso che brilla in quell'onda / trema
l'oca, sempre con quel suo vàpido riso e quel molleggio di anche, dondolò
: trovandosi l'acqua porano il riso ai poggi, o serchio.
usi degli episodi: per suida il riso, l'allungamento, l'ornamento, il
di sette giorni, quattrocento misure de riso, venti porci, venti capre e
bocca piena / di ventosi discorsi e sciocco riso / guadagni il vitto se si pranza
ventre pieno / aveva conceputo il dolce riso, / tornato in cielo l'angelo sereno
stava borgese, 1-233: rise di quel riso gutturale, ventriloquo, che sorprendeva sempre
ventura, che deggio ora narrarvi è di riso degnissima. 7. occasione
: che ne sappiamo noi di quel suo riso verde? 8. che è ampiamente
. de sanctis, ii-13-369: il riso e il canto esprime l'in
verdeggiato la sera gatto, 4-51: il riso / d'un prete che svolazza con
pappa bollita o di una farinata di riso o di gentili vermicelli con di più
. c. croce, 109: riso di signore, sereno di verno, cappello
il miserere, né potette-finirlo, con riso e scandolo. 2. provvedere
, una bianca ninfea, / che nel riso del sole apresi ignuda. jahier,
o cara, elena tua. di un riso / bellissimo tu ridi, e vezzeggiale
. peri, 3-114: cresce il riso, e gl'egri spirti alleggia, /
, x-153: il bambino veggendo il riso della madre ed i vezzi che gli fa
/ dagli angeli con dolce canto e riso, / gli spirti vostri rapportato l'hanno
, sm. agric. varietà semifina di riso, adatta a risotti, prevalentemente coltivata
. gadda, 270: un sacco di riso di prima, 'vialone'autentico, gli
: quella in cui la coltura del riso si alterna ad altre colture. tommaseo
aire risaie avvicendate, sogliono coltivarsi a riso per tre anni, e quindi coltivarsi all'
un cesto di bambù pieno di bianchissimo riso fumante e intorno i vietminh hanno un
miei canti / abbandonata rifiorivi a 'l riso. 8. controllare, seguire
remoti campanili intorno 7 un'ondata di riso empie la villa. piovene, 7-90
ne la fazza, dixe cum picolo riso: « oh! che cosa è questa
, n. 37. -vino di riso: sakè. -vino liquoroso-, ciascuno
visciole o visciolato, di cereali, di riso, di mele, detto sidro)
beono d'un vino che fanno di riso e di molte buone spezie. m.
. pigafetta, 182: hanno vino de riso lambiccato più grande e meglio de quello
il vino. ibidem, 309: il riso nasce nell'acqua, e ha da
volontà., può violentare ed esaltare tuo riso, / o aureo sole. io violento
-prorompente, incontenibile, rumoroso (il riso). g. p. maffei
. p. maffei, 216: il riso, tanto proprio dell'uomo, fu in
aveva officiato in rima un rimatore riso / delle vergini sue fer di citerà /
meglio a destar la burla, e 'l riso, / or con brutte cadute, or
non bello. = peggior. di riso. visàggio (visàgio, visàio,
esse [labbra] all'arrivarvi del riso sia scoppiata una bomba carica a razzi matti
quel viso / tutto grazia, tutto riso? mazzini, 23-4: la vista d'
del superiori, del risolino, del riso lungo e delle scarpe strette. fenoglio,
offensori, tal- ne risultava gioia e riso nel popolo, e molti malamente nelle
: che fa la pollastra ingrassata col riso, la vitella ingrassata con le barbabietole
. sergardi, 221: né men di riso e vituperio degna / a me pare
ma motto salso, ma senza puntura o riso troviamo molte volte. loredano, 2-43
e goffa, che muoverà stomaco e riso ne'riguardanti. lanzi, ii-78: fece
aleandro, 1-283: tanto amico del riso lo stigliani, che ridicola stima ogni
aventuroso giorno / s'apparecchia a voltarti in riso il pianto. botta, 4-187:
sm. invar. attrezzo per rivoltare il riso sull'aia e favorirne l'essiccazione.
volontà carducci, iii-3-277: pace al tuo riso, ove fiorisce pura / la voluttà
, che adoprano i bottegai per prendere il riso, le paste minute, le civaie
la nocte poi sucedente cum piacere e riso cum quelle n'andò al giardino. machiavelli
alla zappatura, poi alla seminagione del riso, s'era accorta [nanna] di
io sentii una donna che consigliava per riso alla compagna zenato, agg.
questo codardo / con la squarcina del riso, / tagliuzzalo come lombata, /
erano preparati parecchi capretti e tacchini farciti di riso, di pinoli e di zibibbo.
, se non con caratteri frettolosi da muover riso, di maniera che, dettando egli
d'amor ricetto / e steccato del riso. = var. di cinabro (
; vi appartiene la specie nota come riso degli indiani. = voce dotta,
, e democrito se seria sbrendelato di riso. bandello, 2-10 (i-774):
. strato di determinati cibi, come il riso o la polenta, su cui si
nanerelli, zoppuncoli, esploratori divini di riso e di giocondità. -vezzegg.
origine imitativa, forse alter, arebbe riso, e tu / zoticonàccio, la dovevi
un'antica età dell'oro: minestrone di riso e sedano, fave bollite, fiori
corriere mercantile [25-iv-2001]: germoglia il riso anti-tumori. -che studia i tumori
. liquore orientale ottenuto per distillazione del riso, fermentato con melassa di canna o sugo
'arak': liquore forte, fatto col riso oppure col succo di cocco o di dattero
.. la contessa, ridendo del suo riso sussultante e scampanellante, lo chiama.
sm. invar. gastron. varietà di riso orientale con chicco molto lungo e sottile
per colture, in partic. di riso e frumento. p. amico
bramatura, sf. nella lavorazione del riso, prima fase della pilatura, consistente
in bottega, che rivendono grano e riso (e di questi ve ne sono moltissimi
, usato in partic. con il riso, composto da polveri vegetali aromatiche e piccanti
prepararvi nemmeno un carri per condire il riso. arbasino, 23-391: c'è un
fu rir], sm. invar. riso irrefrenabile, ridarella arbasino, 3-183:
costituita da fagioli friulani, patate, riso e carne di maiale.
invito sotto il solleone. si comincia con riso freddo o un inedito mussakà.
, sf. tipico piatto spagnolo costituito da riso cotto con brodo in padella, misto
[parbòjled], agg. invar. riso parboiled: riso trattato con vapore
, agg. invar. riso parboiled: riso trattato con vapore acqueo e poi
gambero rosso [aprile 1991]: riso parboiled: non è una varietà ma
essere applicato a qualsiasi tipo di riso... il riso trattato parboiled è
di riso... il riso trattato parboiled è resistente in cottura, non
sm. strumento usato per la pilatura del riso. = deriv. da pilare
, farina di ghiande dolci, farina di riso e fecola, in uso fra le
, confezionata in pillole simili a chicchi di riso. panorama [4-iv-1996], 73
1991], 26: la tenuta del riso alla cottura o, meglio, alla
verdure, funghi, germogli di soia e riso bollito. arbasino, 20-68:
stuoia, in partic. in paglia di riso, di forma rettangolare e della misura
il pavimento, realizzato in paglia di riso pressata e ricoperta da una stuoia di
tavolo chef e clienti), il riso, le alghe, il tofu.
e raggia negli spazi ultralunari, / perpetuo riso, il raggio dei pianeti.
voci, naturali a tutti, del riso edel pianto, e dolore consimilmente e
settentrionale. rezzonico, 4-ii-284: al riso socievoli fur visti / spianar la fronte disdegnosa
. 3. gastron. pasticcio di riso cotto al forno (anche nell'espressione
forno (anche nell'espressione bomba di riso). grande enciclopedia illustrata della gastronomia
:... preparazione emiliana di riso con umido incassato... 'bomba di
boscare quel distretto... destinòa riso il terreno vallivo. = denom.
, sm. plur. region. – riso in cagnoni: cotto in bianco,
tra un rutto e l'altro, di riso in cagnone. r caifàssico
solo risetta, che èlo scarto del riso. una volta il casolino mi domandò:
il casolino mi domandò: « ma il riso non lo compri mai? ».
ridir non si può quanto sia dolce il riso delle forme, che impresse quinci e
per riempire piatti individuali di pasta o riso al fine di tenere la preparazione in
al centro di ciascuna un cucchiaio di riso e arrotolatele a involtino. l'espresso [
drill bianco con frangiatura e impunture punto riso. la repubblica [25-iii-2003], 28
galba3, sf. region. minestrone di riso, cavoli e fagioli in brodo di
quell'estate campavo di arancini, palle di riso bianco fritte e gustose. mi fermavo
prodotto con foglie di bancha miste a riso e grano soffiato. – anche
con il bancha a cui però sono aggiunti riso e grano soffiato. =
collinedel chianti. dal pollo yankee al riso pilaf all'orientale, alla ribollita toscana.
riso pilaf all'orientale, alla ribollita toscana.
, una passione, un desiderio, il riso, il pianto, ecc.)
della parodia, del travolgimento grottesco, del riso pasquale, dell'humour? avvenire [
stavo facendo incetta di tacos messicani, riso basmati, barattoli di zuppa di noodles
il mondo, io faccio il pieno di riso basmati, noodles, curry, spezie
newton [17-v-2004]: in discussione il riso ogm per produrre proteine per farmaci.
luogo a sensibilizzazione di tipo allergico quali riso, carne d'agnello, ecc.
pirlonata al padre priore sull'affare del riso del povero biagio. = deriv.
. risétta, sf. scarto del riso costituito da chicchi spezzati, venduto come
sottoprodotto o usato nell'industria per produrre riso soffiato, pappe per neonati o cibo per
il casolino mi domandò: « ma il riso non lo comprimai? ». c'
farmacologiche tradizionali che consiste nel suscitare il riso, l'allegria. la repubblica
. minestra asciutta, ottenuta cuocendo il riso con un soffritto di vari ingredienti e con
6-81: potrebbe sorgere la questione se un riso così ottenuto è morale, se il
così ottenuto è morale, se il riso senza intelligenza non anticipi l'epoca dei 'robot'
. -ci). bocca, ghigno, riso, sorriso sardonico: l'espressione,
diciamo, dite che loro è quel riso sardonico del quale hanno parlato l'antiche
perfidamente i concorrenti su una manciata di riso. questa è la vecchia e gloriosa 'schadenfreude'
di media lunghezza (una varietà di riso). corriere dellasera [27-x-1993]
alle 14, ilprimo protagonista sarà il riso, il cereale sovrano del piemonte, la
farina di ceci), pollo 'tandoori'e riso bianco per contorno: i piatti della
costituito da un'alga nera farcita con riso e altri ingredienti. a.
si scaldava in forno. carne, riso, verdura e perfino il dolce: tutto
donne [18-i-2000]: pochi ingredienti: riso acidulato, filetti di pesce crudo,
23x- 2006]: per condire il riso o il pesce, mettete in tavola la