. e. gadda, 11-205: un riso non interamente 'sbramato', cioè non
. bocchelli, 2-v-614: aveva sempre riso amaramente dei calcoli statistici, delle previsioni,
i lor periodi biformi! comincian col riso e ricontran la chiusa del pianto.
rubin chiari e vermigli / da'quali un riso angelico si muove / che sfavillar sotto
esperta / chiara di perle e rorida di riso. bocchelli, ii-18: quando incontrava
mondare i chicchi di orzo o di riso. 2. intr. letter
il buon umore, la sorella il riso dolce, periato, sonoro. e.
(i chicchi di orzo, di riso). o. targioni tozzetti
mondano i chicchi di orzo e di riso. = nome d'azione da perlare1
gli ammaniva il caffè torbido, il riso stracotto. fogazzaro, 1-65: domani
lo viso, / pianger mi toma riso / e d'ira mi discorda. inghilfredi
respiro interciso (e si contrappone al riso); può anche essere reazione emotiva
se desacorda / per pianto ni per riso / d'eserli fin e puro. guittone
è amore che lungo pianto e breve riso, piacer picciolo e doglia grandissima?
e di mente. -mutare il riso in pianto: passare dall'allegria o
pianti. -seminare pianto e accogliere riso: raggiungere la felicità dopo gravi traversie
, / che pianto ha seminato e riso accoglie! -seminare pianto e mietere
. ibidem, 245: la fine del riso è il pianto. ibidem, 278
aretino, 20-123: nel mezzo del riso scoccano un piantetto, e questi così
di vivaista. piantoriso, sm. riso misto alle lacrime che denota una gioia
. = comp. da pianto2 e riso (v.). piantóso,
cassola, 2-137: il primo piatto era riso. beppino, che era ghiotto del
. beppino, che era ghiotto del riso, si mise a mangiarlo avidamente.
chi lo vede tra piatto e bocca il riso che salta in punta alle bacchette?
: al quale..., con riso e piacer di tutta la piazza,
corsa, una fontana illustrava del suo riso argenteo una piazzetta ancor nell'ombra.
una di queste quattro cose, o di riso o d'erbette o d'uova sode
toscana medicea, hanno voluto fissare il riso della primavera in un diadema o in
istrani reggimenti del corpo, avrebbe mosso al riso la malinconia in persona.
mutar di tempo e di condizioni fanno riso e vergogna. pellico, conc.
muriella, è assai gentile; ha un riso chiaro e gli occhi della madre.
, che gli avevano fatto tutt'altro riso a piedi, in carrozza non volevano
un micolino a letizia, non a riso, non a piacer alcuno piegare la mente
etade / mi fu più caro il riso e la dipinta / pompa di primavera:
'l notturno orrore / sfolgorerà d'un riso: e fiammeggiante / sempre d'amore /
violenti dolori addominali o anche per il riso scomposto. arbasino, 19-150:
, per uno sforzo, per il riso). verga, 8-266: la
porcellana coperti de foglie, pieni di riso crudo. bandello, 1-34 (i-420)
/ mi beava il favor del tuo bel riso. -intensamente occupato (dal lavoro
ventre pieno / aveva conceputo il dolce riso. ottimo, i-519: quella esce piena
cosa sia disciplina, pieni pinzi di riso e di oppio. g. gozzi,
/ di parole affamate, in tanto riso / proruppe ch'ebbe quasi a venir
aperto, schietto (il sorriso, il riso); esplicito, diretto (un
ride... e di quel riso pieno, sereno, olimpico, di cui
caporali, lxv-76: a pietate, a riso, a sdegno, / a stupor
., 1-76: tacito inganno e simulato riso / con cenni astuti messaggier de'cori
1-150: trovai polidoro con volto di riso davanti alla mangiasassi. degli energumeni la
e d'ogni musica armonia, / fra riso e plauso, iubilo e favore /
mosto. -attrezzo adoperato nella pilatura del riso. spolverini, xxx-1-186: agio diede
.. / poscia raccolto [il riso] in sua stagione e alquanto / mansuefatto
fare il respiro. -pigliare a riso: v. riso. -pigliare arma
. -pigliare a riso: v. riso. -pigliare arma, armi, le
nella pignata, e quando pigliano el riso della pignata, tengono la mane sopra la
la dieta pignata e fanno de quel riso una pallota e poi se la metteno in
mosser le labbra mie un poco a riso. petrarca, 53-15: non spero
: con il gesto di chi discevera il riso prima di buttarlo ne la pila,
7. attrezzo usato per privare il riso del rivestimento e renderlo adatto al consumo
riserie, macchina che rimescola energicamente il riso già sbramato con piccole quantità di talco
idrauliche, singolarmente de'mulini e piste di riso, dette 'pile'. tramater [
orientale, che è prepa rata con riso rosolato nel burro, cotto in forno
savinio, 12-160: ogni chicco di riso serba, nel 'pilaf', la sua individualità
.. in questo grasso si versa il riso... questo sistema, di
dare, a cottura ultimata, un riso gradevolissimo, non incollato e con tutti
. -anche: metodo di cottura del riso per preparare tale vivanda. p
, 1-ii-25: pilao non è altro che riso, rispetto al modo nostro, mal
speziere e con simili altri ingredienti. il riso resta intero e spiccato quasi tutto a
pilà, ch'è un miscuglio di riso, cepolle e altri ingredienti. gemelli
: v'aggiungono mattina e sera del riso (o pilao) cotto alle volte nell'
focaccie di pane e al pilau, ossia riso cotto, preparato a mucchi su la
loro. lessema, 1134: 'pilao': riso cotto nell'acqua e condito con burro
il risone alla pilatura per trasformarlo in riso mercantile. morti, 157: un
destinato a pillare il miglio e il riso. vocabolario di agricoltura [s. v
voce comune nell'emilia per brillare il riso. = denom. da pila1,
region. operaio addetto alla pilatura del riso. vocabolario di agricoltura [s.
a chi esercita l'arte di brillare il riso. = dall'emil. pilarén
di panni, di carta, di riso. -in partic.: quantità
). sottoposto a pilatura (il riso). -anche, per estens.
sarebbe la nostra, se quel pugno di riso che ci dànno a rodere fosse anche
del caffè un ungaro; il kile di riso tre talleri; il kile di frumento
pilatóre, sm. operaio addetto alla pilaturadel riso. vocabolario di agricoltura [s
racchiusa nelle glumelle, viene trasformato in riso mercantile, adatto al consumo come alimento
sf. stabilimento adibito alla pilatura del riso. = deriv. da pilare4;
: i convitati prima si sfaman col riso, poi del rimanente piluccano a maniera
doluta del ritardo che aveva scotto il riso, ma quel giorno...
soave / la sì grave / del tuo riso asciutta neve. campailla, 11-6:
preparati parecchi capretti e tacchini farciti di riso, di pinoli e di zibibbo.
/ mi beava il favor del tuo bel riso. carducci, iii-1-448: tu gemi
non può con parole o con un riso / quetar quel gran disio che nel
so che v'è pinto il suo bel riso / che fa tornar gioioso '1
cosa sia disciplina, pieni pinzi di riso e di oppio, ché l'uno è
di lei sì pia. / che 'l riso suo più me che lei diletta.
1-i-18: la pronuba luna un bianco riso / piove su 'l queto mare. bechi
erano già poste e furono minestre di riso e di piselli accomodate in più modi
. 11. disus. brillatoio del riso. castelli, 1-97: caveranno molti
, polveri d'archibugi, piste di riso, ferriere. g. r. carli
, singolarmente de'mulini e piste di riso, dette pile. cattaneo, i-2-405:
oli, ossami, delle piste da riso e degli altri opifìci d'industria rurale
nostre provincie degli stabilimenti per brillare il riso con dei sistemi più perfetti delle antiche
valle, 3-32: si condisce [il riso] con altri imbrogli di mandole,
pittor scendete, e il vostro ingenuo riso [o grazie] / dolce un decoro
mare amoroso, no: il vostro riso mi fa più di bene / che ss'
ss'io passasse oltre la cors di riso. petrarca, iii-2-160: più ti vo'
su le piume non retomeno in pace riso e solazo. refrigerio, xxxviii-91:
ore eran passate / fra festa e riso e tra piacevol motti, / e tra
il suo gran corso / volgendo in riso la mia doglia longa. imitazione di
l'ingiuria e riguardasse come soggetto di riso o di compassione ciò che ad altri
placida in sembianti, ma un indomabile riso le arde negli occhi. pirandello, 8-312
: guàrdati da talun che il dolce riso / sempre ha sul labbro, e
, 500: genga che senso d'inestinto riso / svegliasti il dì, quando al
/ e piangere di ciò c'avete riso. elegia giudeo-italiana, xxxv- i-37:
pastorali, le comedie condite di saporito riso e le tragedie sparse di dolci lagrime.
che è rubicondo deve essere argomento di riso e di trastullo? 3.
canteo, 177: letizia, plauso e riso / sì celebre, ch'or tene
mischiando il pianto mio con l'altrui riso. trissino, 2-1-117: il mercatante,
ciel piuvioso / ride un suo vago riso lacrimevole / che, trepidando i rami
il salone di chicchirichì. tutti abbiamo riso, finché nel fondo non è comparso il
tue labbra e le tue narici il riso e le grinze che nascono un po'spesse
nascono un po'spesse e brutte dal riso. de amicis, i-199: di lì
in pianto e in affanno / cambiò onesto riso e dolce gioco. idem, par
, come torme della diva e il riso / delle vergini sue fèr di citerà /
turba / poiché il pianto ed il riso / parimenti ne sgorgano, gemelli.
pescatori; poleai seminano e colgono lo riso. sassetti, 7-437: ve n'è
. tarchetti, 6-ii-516: vuole un riso al salto, un arrosto annegato, dei
. che fa la pollastra ingrassata col riso, la vitella ingrassata con le barbabietole,
marchesa] una pollastrona ingrassata apposta col riso, quella sera doveva essere indebolita.
sera:... una minestra di riso in brodo e fegatini, polpettone di
: il più solenne cibo è polte di riso, talmente spessa che se ne levano
dii corvo. roberti, x-101: di riso e d'orzo e di frumento /
, sotto arbori pomiferi con sacchi di riso e di farina intorno, di che
tuguri, / io reco il blando riso de'parvoli. savinio, 399: il
è il pranzo? pochi granelli di riso o di pasta smarriti in una tazza d'
etade / mi fu più caro il riso e la dipinta / pompa di primavera
, 131: parlerai umilemente, senza riso, pianamente, sensa leggeressa, con matura
: sorrise alquanto, ma d'un riso acerbo / che fece d'ira più che
/ maestoso ne l'atto con un riso / di gioia spiritual pontificare.
popoli ne portò forse una scodella de riso con otto o dieci fichi, legati insieme
da ogni banda si sforzan di porger riso. landò, i-48: debbo io
,... in un acerbo riso / dilatando del labbro / le porpore vivaci
ho più volte (e sommene a torto riso) udito dire da persone senza malizia
terra, / perché vestirla di cotanto riso / e poi farla sì misera e
/ stupor già degl'ingegni, or riso e favola. forteguerri, iv-93: a
, muovendo gli spettatori più presto a riso che a meraviglia. -porre
, / là ov'è solazo gioco e riso / e nullo bene del mondo v'
awelena / sotto la punta del suo ironico riso! moretti, ii-672: mia
volto e le parole e 'l dolce riso / m'aveano sì diviso / da l'
portiam da le fasce il pianto e 'l riso / e l'un e l'altro
: solea aver sollazo e gioco e riso / più che nuli'altro cavalier che sia
scorgere il tremolìo nervoso che preannunciava il riso. = voce dotta, comp.
la serenità, fuggir dalle labbra il riso e sparir dalle guancie i colori.
: in voi si truova ogni sollazzo e riso, / ogni misericordia et ogni bene
le fac- cie per sentir salire il riso dai precordi. -memoria.
in su le spalle, ridendo d'un riso lungo e silenzioso; e a ciàvola
far stomacare le predelle: provocare generale riso o disgusto. caro, i-25:
: io già prefisso mi era che avrebbero riso di mia presunzione in voler vender loro
due giorni, finché facesse cogliere el riso ed altri suoi minuti, pregandolo mandasse
insieme? / tornato è il nostro riso in gran tristizia: / pel sol ricordo
a'altr'amor mi piaccia gioì né riso. iacopone, 85-2: o amore,
in ghiaccio e in foco, / in riso e in pianto, e fra paura
1-460: le piettanze consistevano in zuppa di riso (preparato col brodo di cavallo)
. giuliani, i-176: voi tenete il riso, amico mio. perché, se
cosa chi a presagio, chi a riso e piacere, sì come accade, la
divina mente! / piena i rai di riso e lume / ecco urania già presente
, / una vaga presenza in chiaro riso. mariotto davanzati, ciii-213: omè
a cui van soggetti i coltivatori del riso e si vuole ch'io indichi due metodi
ricuoprire l'o- recchie, cagiona e riso e curiosità. magalotti, 23-127: vediamo
presidente / parlar con motti e con riso e con cenni. zanobi da strata [
i presti cani, e lui con piacevole riso, conosciuto suo essere, racconsolandolo,
che ho presumito di poter muovervi a riso, ridete. state sano. casti,
, 29: era ben cosa degna di riso che pretestassero la guerra contra madama per
e umanamente gioisce, / contro il riso del volgare fu / ed è inutile
svelti / entro cancelli chiusi / e riso d'architettura / in piazze serene, /
: alcun non pensi / muovere a riso i sensi / di quest'anime rie /
canti il giocondo / priapeo l'amabile riso de le fanciulle, / e le
/ quella che di me prima avea riso. dante, conv., i-iv-4:
g. c. croce, 109: riso di signore, sereno di verno, cappello
a quest'ora sfavillando tutta di un riso ha raccolto quell'anima cara sotto il
pianto che ci piace, / porgi un riso che ci tedia. -impudico; libidinoso
. carducci, iii-1-220: procace un riso splendono / li occhi: su 'l
: il prodittatore mi ordinò un contratto pel riso di gallino. bandi, 209:
lessi. muratori, cxiv-14-103: mi son riso del 'prodromo 'galeato del padre
sai, / ché mai natura non produsse riso / che simil paradiso fosse in terra
dissacratorio. fucini, 207: h riso, o signori, è una irriverenza indegna
sguardo / venereo della segreta / profondità, riso d'abisso, 7 lasciva sorella
gozzano, ii-145: m'accende il riso della bocca fresca, / l'attesa
offre né un gesto, né un riso, / né un bagliore improvviso, né
p. verri, 2-i-2-373: il riso si vende comunemente a sette soldi per
promesse degli sguardi o dagli allettamenti del riso. aleardi, 1-179: gli sguardi
è piantata tutta di tabacco; di riso e d'indaco la carolina; e già
delfico, iii-185: la coltivazione del riso nella provincia di teramo...
, è la più efficace promotrice del riso universale. f f
canto, né dall'altro promuovere il riso della barmis. moretti, i-237:
plebei con la piacevolezza loro moverebbono il riso di eraclito. algarotti, 1-k-107:
/ lento sempre all'esame, al riso pronto, / gli atti mordaci ed i
, che egli, cangiata l'ira in riso, mitigò in parte l'aspra penitenza
le voglie pronte / mi feria il riso d'odorati fiori. n. franco,
di frequente (il pianto, il riso). luca pulci, 1-6-88:
pronto han sempre a lor voglia il riso e 'l pianto. tozzi, vi-987:
i-20: la ronuba luna un bianco riso / piove su 'l queto mare.
agli achei / fea più maligno il riso. -intr. con la particella
e stravagante ordinazione / con applausi di riso fu lodata / da quella dottorai congregazione,
la mia 'apologia 'quanto mi son riso de la pruova che adduce sopra 'l
, in partic. al pianto o al riso. caviceo, 1-47: ditte le
/ di parole affamate, in tanto riso / proruppe ch'ebbe quasi a venir
faceta novella ben degno premio è il riso / in cui ratto prorompa dolce a
la bocca, dove mai non entra riso, / se non quando alcun sente esser
animo; a qualcosa di prossimo al riso o al pianto, queste che,
nella quale, costretti, non senza riso di chi l'osserva, a cambiar la
. frugoni, i-1-28: di protervo riso / la festosa vendemmia empie le ville.
giornea,... che n'avrebbero riso i gangheri a vederli...
vino: in questo prova volontieri il riso, in quello il canape e il lino
romeo di villanova] / non hanno riso; e però mal cammina / qual si
reazione emotiva, al pianto o al riso. giamboni, 4-71: cessino oggimai
giocose e sollazzevoli, le quali provocano a riso. bibbia volgar., ii-250:
mentre vi miro, mi provocate al riso, così rassomigliate in tutto e:
solletico... con piacere provoca il riso. f. f. frugoni,
ella nemica ella rompe in un riso inaspettato, amaro, atroce, provocatore
-atteggiamento ammiccante volto a suscitare il riso. palazzeschi, 3-85: io non
: or che dirai? / lo tuo riso non sia falso aprovato.
d'animo, a qualcosa di prossimo al riso o al pianto, queste che,
del pittore levar via l'occasioni del riso, de lo scherno e de lo scandalo
, essere trattenuto a stento (il riso, il pianto). bacchelli,
il prurito e il diletto d'un riso senza suono, né parole, né moto
alle labbra, quasi un prurito di riso e, agli occhi, un prurito di
il prurito e il diletto d'un riso senza suono, né parole, né moto
confetti ': fate cuocere 3 hg di riso entro un litro di latte o fiore
, masticazione e deglutizione, e spesso riso e pianto spastici. g.
sovente cogli occhi, il pianto, il riso sardonico. = voce dotta,
! castiglione, 262: non s'induce riso col dileggiar un misero e calamitoso,
di luogo usato da'mercatanti con aperto riso mi partii. d. bartoli, 9-29-1-224
fanciullo / di tenero ancor senno, al riso amica / venere sollevò portandol via,
imperiali, sì italiani come spagnuoli, a riso: li quali li chiamavano puerilità e
grossolano che si ottiene dalla pilatura del riso. p. cuppari, 1-ii-127
. cuppari, 1-ii-127: nella brilla il riso si ripartisce nei seguenti prodotti, per
misure di risone: 50 misure di riso buono mercantile ecc., 9 misure di
, sembrava mandare il suono di un riso lontano e felice. -essere mosso
con i baci su la bocca e il riso negli occhi; e trovi dei grugni
gli ornavi [al parini] del tuo riso i canti / che il lombardo pungean
lo chiesi. montale, 5-82: un riso che non m'appartiene / trapassa da
ove troverà ogniuno rubrica da suo riso o pianto. e neri pozza,
gemere né scoppiar pomo granato / come riso punìceo che scrosci. = voce
-manifestazione o espressione appena avvertibile di riso, di ironia. s. ferrari
si scambiar la punta / di un riso arguto; e fu gettato il guanto.
alvaro, 8-167: i mazzetti del riso buttati giù dall'uomo sul carro punteggiano
risiera, sottoprodotto costituito da frammenti di riso classificabili come quarta rottura. l
dilibra, / tanto, col volto di riso dipinto, / si tacque beatrice.
vinse. / quando leggemmo il disiato riso / esser baciato da cotanto amante, /
morser le latìbia / per vaghezza di riso. foscolo, 11-43$: signor naldi mio
g. c. croce, 109: riso di signore, sereno di verno, cappello
piovene, 14-67: la minestra di riso all'inizio del pasto era un obbligo
molte case dove si suol batter il riso con certi artifici di legno, e credo
sole tragiche parti che possano star col riso, le quali senza dubbio non sarebbono,
2-246: con le piacevolezze che muovon riso, purga [la commedia] la
muove spesso in vece dell'orrore il riso. ed appunto col riso quella enormità dal
orrore il riso. ed appunto col riso quella enormità dal gualtieri fu confutata e
enormità dal gualtieri fu confutata e quel riso senza più valse di purgazione.
se 'l ver n'ascolto, / col riso in bocca fa morir chi 'l
se desacorda / per pianto ni per riso / d'esserli fin e puro. dante
: poi come torme della diva e il riso / delle vergini sue fèr di citerà
profumo dell'ovario / segreto che dal riso della bocca / attrae senza desio voluttuario
(vo'dir così) abbiamo sempre il riso in uno e nell'altro il pianto
dal dolce censurate quasi m'invitano al riso, vedendo in duri ceppi ristrignere da
possente / se ^ fatto a sostener lo riso mio. petrarca, 97-2: ai
/ con lui cacciati senza gioco e riso, / fatte sono or demonia sozze e
sconvenevole, percioché muovono gli uditori a riso. di costanzo, 1-195: tutto il
agli achei / fea più maligno il riso. misasi, 5-139: forse dopo il
destinate ad alternar con quelle di paglia di riso e vaghe ed eleganti quanto mai più
cavaliero vespucio..., cum piacevole riso fosse increpato il saliceto per la sua
il viver nostro ordinariamente è quaresimale: riso ed erbe, e tal volta un
lomellina: sono risaie che maturano il riso al proprietario, ma che mettono l'
, cii-ii-601: lo caricano [il riso] in sacchi che tengono l'uno una
. g. visconti, 2-34: un riso del tuo sacro volto / seco ha
de sette giorni, quattrocento misure de riso, venti porci, venti capre e
canta / per quel che beatrice non ha riso ». cavalca, 6-1-18
al podestà venuta, domandò con fermo riso e con salda voce quello che egli
nel foco morrei / vedendo el tuo bel riso in su quel punto. de amicis
, 5-135: quando leggemmo il disiato riso / esser basciato da cotanto amante, /
'l volto e le parole e 'l dolce riso / m'aveano sì diviso / da
condensi. foscolo, ix-1-474: il riso provocato da una assurda applicazione annientò anche
-immobilità. ojetti, ii-659: il riso di d'annunzio è lo stesso di quello
raro alto costume, / un queto riso, un ragionar dimesso, /..
i-20: la pronuba luna in bianco riso / piove su 'l queto mare. baritli
piuttosto grossi, sono farinosissimi e sostituiscono il riso e gli altri cereali. humboldt fu
, rientrate le luci, perduto il riso, scontraffatto il sembiante. goldoni,
(una vicenda); grasso (un riso); che nasce dalla capacità di
raccapezza una ramaiolata di brodo e di riso dal fondo delle mie marmitte e la versa
cosa dentro a lui raccolta / è riso e gioia, è scema di dolore.
d'un ciglio, tor su un riso, or sulle guancie, / or su
/ di miglior luce e ne raddoppi il riso. poerio, 3-320: o fantasia
roccatagliata ceccardi, 37: ah questo riso di vermiglia sera /...
, v-163: provò come uno scroscio di riso sardonico fra sé e sé, confessandosi
. foscolo, iii-1-57: d'immenso riso giubilò l'olimpo / quando coppiero per l'
premura. foscolo, ix-1-474: il riso provocato da una assurda ap- ^ plicazione
saranno capaci, compresa anche la mondatura del riso. pavese, 12-167: vide ragazze
: la giornata era raggiante, piena di riso e di gaiezza. gadda conti,
.. cominciò, raggiandomi d'un riso / tal che nel foco faria l'uom
pigna, 82: raggiata benda a vivo riso e sole / dolce vibrò, da
il guardo, / lampeggiò con un riso. s. errico, 3-69: aperse
le sue mascelle in quel suo brutto riso. svevo, 8-68: lo guardai raggrinzando
mai simulator codardo / bassa lusinga o riso menzognero. pea, 7-562: eccoti
. carrà, 455: il riso della sua [di matisse] pittura è
alla francese. corrado, lxvi-2-285: di riso in ca- gnone. soffritto il riso
riso in ca- gnone. soffritto il riso con butirro, si unirà con un ragù
: voi savé ch'è scritto che il riso sta nella bocca de'matti; e
de'matti; e qui s'intende di riso sfrenato e del continovato, non nriga
non nriga della faccia rallegrare e temperato riso rado e a luogo e a tempo suo
di buona. -tose. il riso che mostra la dentatura. migliorini [
sente qualche volta chiamare in toscana il riso aperto che mostra una bella dentatura.
crollo, prese a dirmi non senza riso. agostini, 72: caldamente ti supplico
: passò sul tremulo vetro / un riso di belladonna fiorita, / di tra le
passano una ramaiolata di broda o di riso da una marmitta all'altra per ottenere
magalotti, 26-16: una certa apparenza di riso, che gli viene dalla larghezza della
, i-365: capote di paglia di riso, ornata con un ramo di giacinti o
... ed era un poco di riso nero e freddo e alquante tagliature di
passano una ramaiolata di broda o di riso da una marmitta all'altra per ottenere
aria del viso rannuvolata e per conseguente il riso, ch'è la rilucentezza di quello
verde pallido. lo stesso che appio- riso. chiamasi anche erba sardoa, sardonia.
bocca e delle guancie che somiglia al riso; ha fiori gialli e piccoli.
/ dagli angeli con dolce canto e riso, / gli spirti vostri rapportato l'
pianto e della grandezza, quegli del riso e della rappresentanza della comune vita, col
di pianto, di grandezza, di riso, di cose comuni. 4.
429: altro editto che tassa il riso allo stesso prezzo massimo per tutto lo
. p. maffei, 216: h riso, tanto proprio dell'uomo, fu
sapendo egli quanto fu riso dianzi del suo falso trionfo de'germani
pirandello, ii-1-249: si smarrisce; il riso gli si rassega sulle labbra; l'
natura fu clemente di averci concesso il riso, che, se non rasserena l'
dosso; / ché se con dolce riso è stato mosso, / lunga fiata poi
con ridicolosa rassomiglianza, tantoché muovono a riso. stampa periodica milanese, i-185: l'
del cuore, le lacrime, il riso, un grido e, genericamente,
appena fuori dettero la via a tutto il riso che in quel frattempo avevan dovuto rattenere
anche le sue manifestazioni esteriori: il riso, le lacrime, ecc.).
mostrava un poco, e con un riso / mi rallegrava o con un finto sguardo
roditore della famiglia rizomidi; ratto del riso: roditore cricetide del genere orizo-
fianco legato dentro uno straccio il suo riso, come usano i poveri viandanti,
e per gli altri e er sé riso dall'ire / settagenarie che nel gioco accense
: l'ordinario pasto è due scudelle di riso, cotto con acqua semplice, con
amore /... / giuoco, riso e sollazo / e persone di razo
plebe, ma oggidì verrebbono accolti con riso dalle persone serie e savie. rezzonico,
-per indicare l'abbandonarsi a un riso scomposto e irrefrenabile. buonarroti il
i grossi labbri immobili / in un paterno riso, / da la tua nicchia guardi
e già vilma si sciattava in un riso spampanato, che il collettino strétto sacrificava
chi ne intende le recondite note, il riso e il pianto segreto. c.
quasi lampo ardente / va saltellando il riso / tra i muscoli del labro / ove
mia vita fé dolente / e il riso che m'impresse nella mente / l'
una regalia in vino, pasta, riso e carne di maiale.
reggimenti del corpo, avrebbe mosso al riso la malinconia in persona. -mobilità
naturale. marino, 1-3-157: rosa riso d'amor, del ciel fattura, /
di cicuta mescolatoci dentro, sorridente un riso tra il bambolo e lo scorpione;
per la gioia: non ho mai riso che a fior di labbra; poi ad
spettri e morte, / e l'altrui riso il mio pianto rintègra. 20
per maometto, / ne 'l vostro riso.. (un gran barba nera /
dai remoti campanili intorno / un'ondata di riso empie la villa. d annunzio,
: partome sconsolato / senza contento o riso; / ai lasso sventurato, / che
cose mi fanno ridere, ma d'un riso amaro. oriani, x-13-57: la
aver pace, / e fàmi reo parere riso e gioco. anonimo i-508: s'
posarsi garrendo sulla mia schiena, con riso ben saporito dei risguardanti. forteguerri,
fi suo gran corso / volgendo in riso la mia doglia longa, / unde di
beltramelli, iii-1128: si udì un riso strano, un breve ingannevole riso, fondo
udì un riso strano, un breve ingannevole riso, fondo, represso, duro,
sbarbaro, 1-233: un impeto di riso che la donna reprime, mi avverte
/ lampeggiò d'un sì dolce e vago riso, / che i monti avre'fatto
la resta..., come nel riso,... nella segale,
. soderini, ii-339: ha il riso alquanto del constrittivo, e perciò ristrigne il
si ristrinse addosso e, abbrancandogli il riso colle mani e ad esso avvicinando il
fa facilità con cui ella passa dal riso al pianto, effetti appunto prodotti dai
/ di non caler -così lo santo riso / a sé traéli con l'antica rete
roberto, 10-225: alcuni credono che il riso sia un buon revulsivo, e non
la natura racquista il moto e il riso. = comp. dal pref.
le perle, frete ben bene con riso mezo rotto e con sale, racquistano
: passò sul tremulo vetro / un riso di belladonna fiorita, / di tra
/ or de la bocca il desiato riso. f. arisi, cxìv-4-73: in
la bestemmia in bocca e in fronte il riso, / ribadito di serpi egli squadrava
dalle cose d'altri si trae materia di riso, riprendendole, riprovandole, annilendole,
, 3-81: talora si muove il riso con sentenze che innanzi innanzi paiono incredibili
: a te la raccomando per quel riso / e per que'labbri vermigli e vezzosi
mano / a una commedia che ribrezzo e riso / insiem ti desti contro un mostro
p. cattaneo, cxx-203: muovommi a riso quelli che dicono che si faccino le
quell'inganno, ricacciando a forza indietro il riso che la vellicava a sommo del petto
piacciavi di tacere, e in mezo al riso / non recagnate il viso, ché
ancora del pesce fresco e salato e del riso e delle frutte di più sorte e
.. circa centomila staia tra frumento e riso e un magazzino pieno di seta che
. beltramelli, ui-1027: soffocò il riso fra le coltri, tutta rannicchiata come un
. 5. alquanto incurvato nel riso (le labbra). jovine,
: amor, divino foco, amor de riso e ioco: / amor non dài
dispensare a cadaun povero tanta quantità di riso e carne che gli basti per il vivere
alzò le mani con un certo giocondo riso di contentezza e le mostrò giubilando, senza
: qui si ricoglie molto grano e riso. boccaccio, dee., 2-10 (
è piantata tutta di tabacco; di riso e d'indaco la carolina; e già
chiudasi il pianto se aprir non puossi il riso. arici, iii-374: ricomposto il
or richiamate le tranquille paci / col riso in volto e con l'ulivo in
stupita. / or, con un riso leggermente folle, / riconta che anno fu
123-2: quel vago impallidir che 'l dolce riso / d'un'amorosa nebbia ricoperse,
e ricopriva i pianti / con dolcezze di riso. 7. per simil. e
: il padre e la madre con riso e con festa riceve i figlioletti piccioli,
malato un'espressione simile a quella del riso sardonico. fanzini [1905]
del volto sì da porgere l'aspetto del riso forzato ('rictus'del tetano).
: nei personaggi ufficiali non v'è riso, ma un rictus, un tetro ghignetto
ridacchióne, agg. che è facile al riso, che è incline a ridere per
. -atteggiato spesso o abitualmente al riso (il volto). verdinois
o tipico di chi è facile al riso o suscita il riso, il buonumore negli
è facile al riso o suscita il riso, il buonumore negli altri. soffici
, che muove o vuole muovere al riso, in modo sia contenuto e divertito,
accesso o insieme di accessi incontenibili di riso. loria, 1-196: fu presa
, agg. region. incline al riso, spesso o abitualmente sorridente, gioviale,
sguardo); atteggiato spesso o abitualmente al riso (la bocca, il viso)
attivo: che provoca sussulti incontenibili di riso (un'ubriacatura). viani,
. che emette un suono simile a un riso soffocato (la mandragola, secondo una
6. sm. risolino, riso soffocato. angioletti, 63: personaggi
ant. impulso o accesso incontenibile di riso. g. b. andreini
ride1, sm. letter. ant. riso, sorriso. iacopone, 16-31
uccelli, guidar, con festevole e vezzoso riso e con salti e ridicolosi motti,
pallavicino, 1-233: merita certamente più riso che impugnazione la sentenza del sempre ridente
ridéste, risero; pari. pass, riso, ant. anche ridutó).
salamone disse e la scrittura / che riso è porto di folle natura. rustico,
chiamata fulgore, e qui si chiama riso. aretino, 20-339: credendo che io
arrossate e alcuna altra se n'avean riso. epigrammi latini dei secoli xv e xvi
verso acuto e stridulo simile a un riso sguaiato (un animale). p
espressione di gaiezza; essere atteggiato al riso (il volto, gli occhi).
viso / et una aria che nde senza riso. chiabrera, i-rv-82: ridean sue
de'suoi dopo picciol tempo pianse e funne riso. ariosto, 2-17: vicino un
che fecer contra lui / non hanno riso; e però mal cammina / qual si
e ride 'l prato, / il lor riso schernisce il nostro danno. alfieri,
se ne legge e canta / ch'hanno riso il principio e la fin pianta!
discorso diretto: dire, proferire col riso sulle labbra. guglielminetti, 1-17:
fiade la lasciva venus fi ditta aver riso li piè del mari'e avir riso le
aver riso li piè del mari'e avir riso le man dure o per lo fuogo
da ridere. -atteggiato al riso, ridanciano (la bocca).
fatto motto tale e tale mi ha riso in bocca ed inchinatomi che un mese fa
-chi). letter. incline al riso, allo scherzo, alla celia.
ridestarla con lo scherzo, provocandola al riso. s. ferrari, 386: qual
fondo agli occhi il lampeggiar d'un riso. -far ritornare alla memoria;
nelle acutezze ridevoli faccia lampeggiar fuori il riso. c. i. frugoni,
masticate. 3. atteggiato al riso; ridanciano. -anche con riferimento a
ridìbile, agg. ant. che suscita riso; ridevole. bibbiena, 339
spiritelli nudi. -atteggiato al riso (il volto). fr.
gabbiani. 2. che suscita riso, ilarità, divertimento. bacchelli,
. letter. ant. che suscita il riso; spiritoso, arguto. ramazzini
; scempiaggine, stoltezza che suscitano il riso o la beffa o anche il disprezzo
forma retorica così artificiosa da destare il riso. e. visconti, 302 not
ridicolizzata alla 'fiera del libro', il tuo riso era di una cattiva qualità.
. ridicolissimo). che suscita il riso, che induce a considerazioni derisorie e
. 3. che muove al riso perché contrasta con la regolarità e la
arrossiva di nulla: ne aveva tanto riso come di cosa ridicolissima in un uomo di
che chiamiamo ridicole, perché muovono il riso a chi le riguarda. nomi, 1-109
figura etimologica: che spinge ulteriormente al riso. aretino, 20-304: ricomincio risa
. sm. ciò che universalmente suscita il riso, ciò che diverte. - in
male. goldoni, iii-358: il riso è proprio dell'uomo, ma tutti gli
, se fosse lecito al predicatore mover riso ma senza scurrilità e con decoro, già
facetissimi eccitano in me quanto io voglio riso. -beffatore, motteggiatore.
aw. in modo da suscitare il riso; scioccamente, stoltamente.
, e chi non avesse avuto bocca avrebbe riso. milizia, vi-346: dovunque negli
ridicolosità, sf. capacità di suscitare il riso, comicità, spiritosaggine. -in senso
motteggio e nel muovere ed indurre il riso. g. gozzi, 1-297:
. 2. che dà luogo al riso, che è oggetto d'ilarità perché
atte per sua natura a muovere il riso a chiunque le guarda. imperiali,
ridiménto, sm. letter. ant. riso, risata. aretino, 20-302:
. ridìo, sm. letter. riso prolungato e insistente. pasini, 28-129
, ché così si sarebbe degno di riso da ciascheduno. piccolomini, 8-234: o
adornamenti loro: ogni lor atto, ogni riso, ogni guardo, ogni movimento vezzosamente
, rientrato in sé, col suo riso, in cui stava tanto rara capacità d'
guglielminetti, 2-52: andiamo! e il riso mi rifaccia bella / per l'ultima
ciò è manifesta: né fu senza riso che il popolo vide la veneranda barba di
de'miei canti / abbandonata rifiorivi a 'l riso. 5. tose. esserci
alla don abbondio, desta almeno il riso o il disgusto.
quel suo panne di legno), riso..., un fructo refrescativo
luce non più, non più 'l tuo riso, / o aureo sole. io
a dir cosa che nelle tirannidi moverà al riso il più degli schiavi, ma che
della casa, 642: il dolce riso, ov'era il mio refugio, /
dacché pria sparve, ti rifulse il riso. stampa periodica milanese, i-168: quella
, fumante fragrante, una zuppa di riso e verdura con regalie di pollo.
ciglia / e là dove esce il riso / rigida scorza informa. codemo, 300
rosaio della vita, 94: il riso ordinato non istà male alcuna volta, però
fac- cendo un regoletto al tuo bel riso. guerrazzi, 1-136: a lui
[la maga] allora, con un riso sgangherato, ringrinzando le mascelle cascanti per
un poco, / levatemi gioco e riso. f. de'folcacchieri, 359:
vero è che a me tu non hai riso mai così, né mai mi riguardasti
bonagiunta, lxiii-63: co'riguardi e dolce riso / m'ha lanciato e mi distringe
posti a mensa, quella paza relaxata in riso e levatasi suso in piè dricta con
del viso rannuvolata e per conseguente il riso, ch'è la rilucentezza di quello
; / e quel rossore e 'l riso / ne l'angelico viso / d'un
fuggito un nuvolette brieve, / con riso ch'io ne vidi in ciel far festa
loro: ogni lor atto, ogni riso, ogni guardo, ogni movimento vezzosamente
, rimbrottava, rideva, provocava il riso, strappava le lagrime. -sostanti
pensare / in disiar lo suo bel riso e gioco, / e già mai altra
, / così lo rimembrar del dolce riso / la mente mia da me medesmo
, cino... sta girando il riso nella marmitta; se smette di ri
furono tenuti in quel mestare un minuto il riso s'appiccica. carcano, 478
al tegame ogni tanto, perché il riso non attacchi al fondo, il pranzo
i-274: se per mia ventura / riso lucente e chiaro / scopre fra tanti
a remirar tal guerra / e scoppiava de riso il paladino, / dicendo: -a
della voluttà erano e del senso e del riso amici, sì come gusto principalmente prendevano
un dolce mover dicchi, un vago riso, / un spesso lampeggiar in un
quai segni / fidarlo al campo [il riso] e rimondar da l'erbe.
. giovio, i-136: vitruwio arebbe riso della mia casa nova, per la
la vedo che mi ride con quel riso soave. verga, 4-31: vedendo il
con appetito straordinario un buon piatto di riso, condito col solo sale, tutti
or chiaro si vede / il simulato riso e il parlar finto / che mi rinchiuse
afriorecchio di sua beatitudine che n'abbia riso. orsi, cxiv-32-98: in parma
mostrando le gencive quasi in un rossastro riso animalesco di gratitudine. =
così spiritoso e infallibile nel suscitare il riso come quel giorno. i motti di
di montone immerso in una montagna di riso al forno. -acqua. leopardi
guarini, 1-iii-201: plauto è tutto riso, e su questo voi fate
m. adriani, 3-2-63: il riso conserva e ringentilisce il vino dal tempo
la ringhiera cristiana in un teatro di riso e di scandalo. -con metonimia
uscito per impostar delle stampe: che riso di sole, che tepore di voluttà,
con loro, contradice ora a quel riso con dire che questo gonfiamento e ringorgaménto
di meritate felicità, ardisco offescatti di riso da parere un padre eterno che faccia in
bambace, di fascette, di polvere di riso e d'altri simili ordigni e cosmetici
), intr. { rintuòno). riso nare con l'intensità e
6: alcun non pensi / muovere a riso i sensi / di quest'anime rie
mascelle anche più dure e riottose al riso. alvaro, 14-153: la bambina della
porse una lettera accompagnata da un certo riso così infernale che mi mostrava fino i
dolore. betti, 173: tra riso e lacrime, riprorompevi / affetto umano
sereni giorni / irradi coll'ingenuo / riso: di grazie la sua casa adorni
iv-1-1039: ella rise di quel singoiar riso ironico e impudico che le balenava e le
. sbarbaro, 1-233: un impeto di riso, che la donna reprime, mi
sf. ant. risata, scoppio di riso. bartolomeo da s. c
risacchióne, sm. chi è facile al riso; persona ridanciana. gargiolli,
risàia1, sf. terreno coltivato a riso. f f brusoni
, ¦ perché già servirono per seminarvi il riso. castri, 1-iii-309: le più
risaia o edilìzio per battere e brillare il riso. = deriv. da riso1
disus. proprietario di terreni coltivati a riso (anche con uso appositivo).
proprio lavoro di bracciante nella coltivazione del riso. - in partic.: chi monda
- in partic.: chi monda il riso. carducci, iii-23-377: 'dicetis
2. proprietario di terre coltivate a riso; produttore di nso. einaudi
. carducci, iii-4-40: sotto l'olimpico riso de l'aere / la terra palpita
tose. che è facile al riso, incline al riso; che ride spesso
facile al riso, incline al riso; che ride spesso e volentieri (
risarèllo, agg. incline al riso, gioviale. baldini, 14-208
ant. impulso o accesso incontenibile di riso. c. scalini, 1-8
fa risata final. -risata omerica: riso particolarmente prolungato, fragoroso e irrefrenabile come
mia satira. panzini, 1v-418: riso interminato, inestinguibile, leggesi in omero
yéxw <;]. è il gran riso degli eroi, lieti di vita e
sensi, onde, verosimilmente, la locuzione riso o risata omerica. jovine, 2-196
viso / faccia di rischiarar con finto riso. -conferire un'espressione serena e
, 26-16: una certa apparenza di riso, che gli viene dalla larghezza della bocca
viso / d'altro oprar più maschio riso. piovene, 3-26: la mezza
altre qualità che l'oscurano, il riso riscoppia più forte. -divampare nuovamente
letter. ant. che eccita il riso; ridicolo. l. bellini
farina, mangiando in quello scambio del riso cotto in acqua e poi abbrustolito e risecco
risèlla, sf. dial. rottura di riso, usata per becchime degli animali da
effettua la la vorazione del riso; risifìcio. = deriv.
di riassettare. risétto, sm. riso appena accennato oppure un poco allusivo e
di donna! 2. riso artificioso, caricato, marcato, o ostentato
risévole, agg. ant. facile al riso, al motteggio. n
: in quante occorrenze venivano da mover riso, in tante (d'uno in altro
occhi piagenti, / che mi donavon riso / quando mi risguardava / col suo
per animale risibile, parendo loro che il riso non fosse meno proprio e particolare all'
, aw. in modo da suscitare il riso o anche il disprezzo perché ingenuo
concerne la coltivazione e la produzione del riso; = voce dotta, comp.
(risicultóre), sm. coltivatore di riso. e. barisoni [«
risicultura), sf. coltivazione del riso. cavour [in civiltà delle macchine
promotori nelle province irrigue del trebbiatoio a riso che rende ora sì segnalati servigi alla risicoltura
comprende una mostra retrospettiva della coltivazione del riso. e. barisoni [« il gazzettino
2. stabilimento per la lavorazione del riso. -per anton.: quello,
in partic. alla pilatura) del riso. = deriv. da riso1;
. che si riferisce alla produzione del riso. migliorini, 2-100: neologismi come
), sm. lomb. venditore di riso. -al figur.: persona felice
, sm. stabilimento di raffinazione del riso. = voce dotta, comp.
ha l'aspetto di un grano di riso. -granulo risifórme: corpo estraneo,
con detriti epiteliali simili a grani di riso, caratteristiche del colera asiatico.
, agg. letter. che suscita il riso. l. bellini,
). risina1, sf. riso macinato grossolanamente. = femm.
risino1, sm. chicco di riso di grana piccola o macinato grossolanamente.
'risino'il grano minuto della pianta del riso ed anche il grano della medesima ridotto in
1 granelli grossi più di quelli del riso comune. arbasino, n-155: mangia
la capacità di ridere; incline al riso. leopardi, 283: non
dalle glume e dal peri- carpo (riso grezzo o vestito) vengono sottoposte a
. balducci pegolotti, i-211: riso di spagna soldi i per cento.
soldi kabella. documenti perugini, ii-35: riso per soma libbra i. pigafetta,
di spelta, miglio, panizo, riso, lente buttata ne la prima acqua
[dioscoride], 263: contiensi il riso nelle spezie de'grani. nasce nelle
tirate dal capo al piede. mondo il riso dai gusci, è bianco evidentemente.
stranier'cresce e s'inalza / il riso trapiantato in lunghi solchi. algarotti,
è piantata tutta di tabacco; di riso e d'indaco la carolina. gioia,
carolina. gioia, 2-i-292: il riso del piemonte ha fama d'esser più dilicato
., 28 (476): al riso brillato era già stato fissato il prezzo
avea seminato a zizania acquatica e a riso americano i luoghi acquitrinosi, mentre colla
riservati per i cappelli di paglia di riso. piovene, 7-331: la camargue,
trascura un buon tentativo di farvi attecchire il riso italiano (ma il riso che ho
attecchire il riso italiano (ma il riso che ho mangiato assomiglia al wild rice
ho mangiato assomiglia al wild rice, riso indiano non mondato, in uso negli stati
dodici di provvisione, la meta del riso vestito ('risone'lo dicevano qui, e
ciera, / ch'è bianca più che riso, / feristimi a la mente.
: i denti, minuti come grani di riso mondi, lucevano nella bocca socchiusa.
, pur che abbino dell'acqua e del riso. viaggio ai j. soranzo,
erano già poste e furono minestre di riso e di piselli accomodate in più modi in
stracca / e una minestra sua di riso e cece. cantoni, 44: -ceniamo
-ceniamo piuttosto. -che cosa vuoi? riso o pastine? d annunzio, 3-368:
la vita fumando l'oppio, nutrendosi ai riso, e prendendo diletto ai combattimenti dei
bacchelli, 1-iii-545: la torta di riso era riuscita alla perfezione. piovene,
all'apparizione in tavola di una minestra di riso. calvino, 6-125: mancino è
e si tormenta: sta girando il riso nella marmitta; se smette di rimestare un
se smette di rimestare un minuto il riso s'appiccica. -in relazione con
: catino da mangiare bianco o riso turchesco e altro. romoli, 180:
turchesco e altro. romoli, 180: riso con torli di uova. riso alla
: riso con torli di uova. riso alla ciciliana. riso alla turchesca. riso
di uova. riso alla ciciliana. riso alla turchesca. riso marinato.
riso alla ciciliana. riso alla turchesca. riso marinato. g. f.
: il loro ordinario nutrimento è di riso con butirro. corrado, lxvi-2-285: di
con butirro. corrado, lxvi-2-285: di riso in ca- gnone. soffritto il riso
riso in ca- gnone. soffritto il riso con butirro, si unirà con un ragù
dei superiori, del risolino, del riso lungo e delle scarpe strette. tarchetti
. tarchetti, 6-ii-516: vuole un riso al salto, un arrosto annegato,
volgar., 3-183: vino fanno di riso e di spezie, ed è molto
chiaro e buono. -acqua di riso: acqua di bollitura del cereale, di
milanese, i-466: anche l'acqua di riso >uò supplire alla saponata per lavare i
i colori. -colla di riso: sostanza adesiva ottenuta dalla prolungata bollitura
, 2-469: 'colla di riso': togli riso e fallo bollire assai, e quella
colla in ispicchi. -farina di riso: prodotta dalla macinazione del cereale e
fattasi la barba. -olio di riso: liquido di colore giallo-bruno contenente acido
il lavaggio dei tessuti. -polvere di riso: cipria. lessona: 1172:
xii-110: lunga traccia di polvere di riso... da una guancia le scendeva
/ un fiore, la polve di riso, / lo specchio ben noto al suo
col rossetto, non la polvere di riso, che tra noi in poesia usano molto
i maschi. -carta di riso: nome con cui si indica impropriamente
187: sulle pagine di carta di riso dell'album di raffet. 2
di raffet. 2. punto riso: in maglieria, punto ottenuto attraverso
che imita la forma dei granelli di riso. 3. grana di riso:
di riso. 3. grana di riso: nell'artigianato cinese, procedimento di
. 4. astron. grani di riso: granuli solari (cfr. granulo,
5. locuz. credere di mondare il riso: maneggiare senza riguardi oggetti fragili.
c., 7-2-10: sia lo tuo riso sanza romore, e la tua boce
milza è albergo d'allegrezza e di riso. petrarca, 268-79: fuggi 'l sereno
verde; / non t'appressare ove sia riso o canto /, canzon mia,
pianto. boccaccio, viii-2-36: è il riso solamente all'umana spezie conceduto: alcun
214: l'uomo modesto non usa troppo riso. tasso, 13-i-200: facilmente s'
un punto / e le lagrime e 'l riso. cesari, ii-416: egli è
per la scrittura in cui bocca il riso generalmente soverchia. gioberti, 4-1-552:
gioberti, 4-1-552: il ridicolo desta il riso, convulsione di corpo, che è
odo un tinnir leggero / come d'un riso. -e vero, / ridente pettirosso
d annunzio, i-463: acuto fende il riso de l'amante / giovine que'silenzii
schietti. bacchelli, 2-xxi-453: il riso, prerogativa dell'animale pensante, è
., 1-76: tacito inganno e simulato riso / con cenni astuti messaggier de'cori
/ la comedia son io, che riso e gioia / apporto meco, miei fedeli
fedeli amici. casoni, 17: riso, tu padre e figlio / d'amore
/ vaneggia il guardo e lussureggia il riso. batacchi, i-25: a sostener
di sferza armata / la satira dal riso accompagnata. -in relazione con un agg
fiori di filosafi, 182: i. riso fa l'uomo isgraziato e odiato,
degli occhi, pure con un finto riso, ricoprendo i tormenti dell'anima, volle
v-163: provò come uno scroscio di riso sardonico fra sé e sé, confessandosi che
iii-528: lo sgorbio umano ebbe un riso sinistro, si pose la mano alla
/ nel dormiveglia ridere, d'un riso / stridulo quasi simile a un nitrito
sempre da quest'anima corrosa / dove un riso amarissimo persiste, / un riso che
un riso amarissimo persiste, / un riso che mi torce senza tregua / la
, incominciò a ridere, di un riso nervoso e irrefrenabile. -scherz.
nervoso e irrefrenabile. -scherz. riso del tassinari: risata forzata e insincera.
: 'sie, e'ride, ma è riso del tassinari'(che bolle e non
la ragazza. « fate venire il riso giallo! (sardonico) ».
arazzi il passo greve / e il riso acuto io della morte ascolto.
ché dentro alli occhi suoi ardea un riso / tal, ch'io pensai co'miei
pena; ma negli occhi ha come un riso di luce. -per simil.
. verso di un animale, simile al riso umano. burchiello, 19:
ululo d'una sirena, ora il riso chioccio dei gabbiani dispersi. -suono
fonte, ad affisarvisi, rideva d'un riso bruno d'acqua senza fondo.
e facciate per tutto il mondo, con riso grande di chi se n'intende et
io... so soggetto del riso questa cognizione delle stelle. casalicchio,
, ne restò egli mortificato con molto riso e burla di tutta la città. g
leopardi, 34-201: non so se il riso o la pietà prevale. idem,
, 82: suole il volgo chiamar con riso amaro / credulo sciocco e geloso tiranno
/ un marito. -cosa da riso: fatto, comportamento, afferma- zioane
da uomo senza autorità, cosa da riso. monti, xii-5-53: lasciamo andare la
a decidere la quistione, sarebbe cosa da riso il pretendere che sette di questi e
e insipida, estimarono quello essere un riso e un gioco. pindemonte, iii-477:
plebeo / ricco divenne e titolato, il riso / divenne della gente.
d'altr'amor mi piaccia gioi né riso. chiaro davanzati, xvtii-61: sempre d'
viso, / la bocca e 'l dolze riso. dante, vita nuova, 21-8
parlare e l'altro lo suo mirabile riso. idem, conv., iii-viii-12:
, conv., iii-viii-12: ahi mirabile riso de la mia donna, di cui
tua faccia testeso / un lampeggiar di riso dimostrommi? ». petrarca, 245-5:
con sì dolce parlar e con un riso / da far innamorare un uom selvaggio
chiari e vermigli / da'quali un riso angelico si muove / che sfavillar sotto due
fiso; / femmi un certo ghigno o riso, / che dicea, sanza dir
madonna in bianca vesta / con un riso amoroso mi socorse, / lieta bella e
scabro, / quivi si forma quel suave riso, / ch'apre a sua posta
, lx-1-234: ella, doppo un riso così prezioso che fé mostra di due filze
, / né sui tuoi labbri il riso. cornoldi caminer, 194: la donna
deh'innamorato: occhi, lingua, riso. rosmini, x-153: il bambino
x-153: il bambino, veggendo il riso della madre ed i vezzi che gli fa
gioia. ghislanzoni, 2-20: un riso tenero, / una carezza, / basta
, iii-990: ed ecco che un sùbito riso illuminò il dolce volto di sisila,
assiso, / e l'amor me fice riso, / però che m'avia sì
la veritade certissimamente; e lo suo riso sono le sue persuasioni, ne le
/ mio cor, ti volse un riso? -con metonimia: bocca.
inf, 5-133: quando leggemmo il desiato riso / esser basciato da cotanto amante,
« miro i begli occhi e il riso », / mettendo poi fra le mammelle
quando tu nel bel guardo e nel bel riso / mille cose più grandi avrai mirato
arete / di non caler -così lo santo riso / a sé traéli con antica rete
antica rete! -il dolce riso: gesù. felice da massa marittima
santo ventre pieno / aveva conceputo el dolce riso, / tornato in cielo l'angelo
visconti, 2-114: non te fidar del riso de fortuna, / che se vede
podere m'ài miso / ond'ò perduto riso. iacopone, 81- 12:
: amor, divino foco, amor de riso e ioco: / amor non dài
, / perdut'ho me a gioia e riso e canto. g. cavalcanti,
, i-215: move, cangiando color, riso in pianto. amico di dante,
greve mal che. nn'ha levato il riso. petrarca, 71-88: convensi /
71-88: convensi / che l'estremo del riso assaglia il pianto. s. bernardo
nel gaudio dello spirito sancto, nel riso del cuore, nel fervore della pietade
: partome sconsolato / senza contento e riso: / ahi lasso sventurato, / che
con li occhi, le scherza il riso nel petto. bruni, 159: serena
/ così mutare intanto / bramo in riso il mio pianto, / se di pianto
guerrazzi, x-152: il poeta nasce tutto riso, tutto gioia, e per lo
mai ragione di pretendere la pace e il riso ora, con l'aggiunta di quell'
poi che non ha ritorno / il riso mattutino. / la bellezza del giorno
più turba / poiché il pianto ed il riso / parimenti ne sgorgano, gemelli.
valle del pianto egli è volato / al riso eterno. giuglaris, 213: piangi
con breve pianto puoi meritarti un eterno riso. -con riferimento alla condizione dell'
in pianto e in affanno / cambiò onesto riso e dolce gioco. -con
/ di voler la commedia / senza riso verun, senza ristoro. 6
: ciò ch'io vedeva mi sembiava un riso / de l'universo; per che
tutto ciò ch'io vedeva mi sembrava un riso dell'universo: 10 mirava con occhi
più vago il giorno e di natura il riso. graf, 5-13: tutta un
. graf, 5-13: tutta un riso la natura appare. linati, 20-176:
intorno a noi è tutto un gran riso di mare, di giardini, d'orti
svelti / entro cancelli chiusi / e riso d'architettura / in piazze serene / voli
intorno miri / non è che un riso dell'eterno amor. -colore vivo
pratesi, 5-168: ed ecco apparire il riso de'fiori perfino sulle deserte rovine.
col soave olezzo / e col purpureo riso, all'uom, che i passi /
: passò sul tremulo vetro / un riso di belladonna fiorita. -luce,
più levato, / per l'affocato riso de la stella, / che mi parea
grato / m'era degli astri 11 riso, o dell'aurora / queta il silenzio
, una bianca ninfea, / che nel riso del sole apresi ignuda. zena,
nebbia notturna / non benedetta da un riso di stelle, / fuggivamo lontano dalla
. pascoli, 506: messo ad un riso / di luce e di cielo /
soffriva si godette / un poco di quel riso mattinale / che vestiva di fior tutte
ferrerò, 2-36: al blando / riso di maggio me ne vo, destando
trama d'oro vano / l'estremo riso d'autunno raccoglie. -lo spumeggiare
cardarelli, 864: davanti all'innumerevole riso del mare le disuguaglianze economiche e sociali
scompaiono. 7. patol. riso sardonico: v. sardonico. -riso
. sardonico. -riso di sardegna: riso sardonico. mattioli [dioscoride],
è nato quelli infelice proverbio: il riso di sardegna. -riso trasversale:
-riso spastico: espressione mimica del riso che si manifesta spontaneamente in seguito a
costei. -cogliere, porre a riso o a risi: deridere, prendere
, de'teologanti acutissimo, colse a riso gli tempi da'romani a fortuna dedicati.
dieder nelle nsa. -dare il riso a qualcuno: dar motivo di ridere.
caro, 15-i-32: a tutti dà riso [il naso], a tutti desiderio
], a tutti desiderio. -dare riso a qualcuno su qualcosa: suscitarne l'
di erasmo era fatta per dar buon riso ai signori su le stupide vanità borghesi.
stupide vanità borghesi. -degno di riso: meritevole di essere schernito o fatto
piccolomini, 1-463: son degni di riso coloro che, quando si accendono dell'
e l'uso, che pare degno di riso a'dì nostri, era santo e
[maniera] e non degna di riso, ma di severissimo castigo, e
grasse. -fare la bocca a riso: assumere un atteggiamento sorridente.
bona cera / e facea la bocca a riso. verga, 8-566: don gesualdo
era, a far la bocca a riso. -far fare riso: muovere
bocca a riso. -far fare riso: muovere l'animo a gioia.
avenente, / l'adorno viso - riso - me fa fare. -farsi
nilo sian sette. -fuggire il riso dalle labbra di qualcuno: venire meno
la serenità, fuggir dalle labbra il riso e sparir dalle guancie i colori.
-impedire di aprire la bocca al riso: rendere costantemente addolorato e triste.
nrimpedirà d'aprir più la bocca al riso, e dunque il cuore alla gioia.
alla gioia. -inchiodarsi la maschera del riso: assumere in modo sforzato un atteggiamento
/ del nso. -mettere in riso qualcosa o qualcuno: scherzarvi sopra;
lo qual lo scricca ora egli mise in riso: ché volentier si burla delle larve
larve. -muovere, commuovere a riso: far ridere. dante, purg
stazio mover fenno / un poco a riso pria. molza, lxv-15: soltanto mi
veda che 'l mio mal la move a riso. p. cattaneo, cxx-203
p. cattaneo, cxx-203: muovommi a riso quelli che dicono che si faccino le
]: in qualche luogo mi muove a riso; in qualche e'mi fa compassione
cin di berenice / mi commovono insieme a riso e ad ira. pascoli, i-602
, non si saprebbe, se più a riso o a sdegno. -muovere il
o a sdegno. -muovere il riso: suscitare ilarità. g. bargagli
invenzioni che si dicono, che per lo riso che muovano. duodo, lii-15-117:
lii-15-117: quello che deve mover il riso fu che, mentre marciava questa brava soldatesca
nostra donna. -non averla più da riso: non aver più voglia di ridere
i saracin non l'avean più da riso, / ché, sonnolenti, timidi et
che soggetto da comedia! -per riso: con intenzioni scherzose. leopardi,
377: sentii una donna che consigliava per riso alla compagna sedente alla luna di porsi
zendale. -pigliare, prendere a riso qualcosa: fame motivo di scherno e
sì grosso, il quale non prenda a riso queste baie. settembrini [luciano]
che a te fa meraviglia / altri a riso la piglia. -pubblicare a
. -riso deir anno, stagione del riso: la primavera. gigli, 2-176
, 2-176: come porta la stagion del riso / quell'astro in del che dall'
. poerio, 3-227: in te, riso dell'anno, a noi possente /
trova la mente. -risolversi in riso: concludersi con una manifestazione di ilarità
riconosciuto, e risolvendosi il tutto in riso, egli se n'andò in una camera
in sala. -scappare il riso o le risa a qualcuno: riuscirgli
-tenere, trattenere, contenere, ritenere il riso o le risa: sforzarsi di non
. galileo, 4-2-456: chi riterrà il riso leggendo quello che soggiugneter -tenersi
-tenersi i fianchi dalle risa o dal riso: ridere a crepapelle. pellico
, spero, si terrà i fianchi dal riso, pensando al triangolo che si voleva
salamone disse e la scrittura / che riso è porto di folle natura. proverbi toscani
. proverbi toscani, 314: il riso abbonda nella bocca de'pazzi.
pazzi. -amor di donna e riso di cane, a chi niente dona
fanfani, 3-243: 'amor di donna e riso di cane, a chi niente dona
rifarne un altro'. -da continuo riso, raro hai buon viso: di rado
proverbi toscani, 206: da continuo riso, raro hai buon viso.
hai buon viso. -il riso fa buon sangue, il riso fa cuore
-il riso fa buon sangue, il riso fa cuore: l'allegria e l'
. proverbi toscani, 35: il riso fa cuore... il riso fa
il riso fa cuore... il riso fa buon sangue. -riso
altri. proverbi toscani, 122: riso di signore, sereno d'inverno,
risognare i cari sogni / nel blando riso de'figli tuoi. castelnuovo, 281:
risògnolo, agg. letter. atteggiato a riso (la bocca).
, agg. letter. atteggiato a un riso beffardo. g. bufalino
, ecc. risolino, sm. riso appena accennato, a fior di labbra
. pascoli, 1-73: meo ha riso e ride ancora < fun cotal risolino
risolversi in acqua. -abbandonarsi al riso, sganasciarsi dalle risate. cavalca,
] per troppa allegrezza si risolvea in riso, né per memoria di nullo peccato
nel desiderio, con un baleno di riso. = comp. dal pref
risonare. risóne, sm. riso essiccato con i chicchi avvolti nelle glumette
con i chicchi avvolti nelle glumette; riso greggio o vestito. castri, 1-iii-213
dodici di provvisione, la metà del riso vestito ('risone'lo dicevano qui, e
, i-iii- 3810: rsone dicesi il riso ancora vestito ed essiccato. 2
vestito ed essiccato. 2. riso con chicchi molto grossi. g.
contrazione permette alle labbra di atteggiarsi a riso. -nervo risorio: quello che
introdusse in italia questa gran nsorsa [il riso] al sostentamento della specie. m
. minestra asciutta, ottenuta cuocendo il riso con un soffritto di vari ingredienti e
di un buon risotto alla milanese domanda riso di qualità, come il tipo vialone,
alzò le mani con un certo giocondo riso di contentezza e le mostrò. 5
che mal converte, / che 'l riso non risponde a la ventraia, /
la novella dell'usignuolo ascoltando, tanto riso, che ancora, quantunque filostrato ristato
fantasia / di voler la commedia / senza riso verun, senza ristoro.
fiso / mirommi vergognosa e diede un riso. brusoni, 41: gli alemani vedutala
, xxxv-i-569: lo mat om en lo riso sì adalga le vose, / però
. reprimere, trattenere il pianto, il riso, un grido, una parola o
/ potreste, amici, ritener il riso? piccolomini, 10-149: nel legger nel
gioventù nei moti, nella gioia, nel riso, nella curiosità, nella tristezza,
di giovani, schietti nel passo e nel riso padrone. -scrosciare continuo di
lasciate, / e ritornava ancor nel riso il core, / perché già alquanto più
po'ritornare. mettilo a ritornare cotesto riso. 15. verificarsi,
si aspette, / sì che ritorni il riso stolto in pianto. guglielminetti, 1-27
grave d'affanni, ch'esso cerca il riso / fugace, quel che non ritorna
le piume non retomeno in pace, riso e solazo. ariosto, vili-19: li
ii-161: non ha ritorno / il riso mattutino. / la bellezza del giorno
3-83: in questo loco, in amoroso riso / se incominciò il mio ardor,
vesco ch'era in visita, e pel riso / non potè fare al prete un
perché compran naranzi, limoni, cedri, riso, farro, una schiava, zibebo
i labbri è spersa, / è riso che per gli occhi si riversa / e
cor, più che da i labbri riso / si riversava. ascoli, 52:
riconosciuto, e risolvendosi il tutto in riso, egli se n'andò in una camera
frotte i petali / in un perpetuo riso. 5. giungere di nuovo
, 7-i-12: ecco un che il riso mio rivolge in pianto. cafiilupi, 48
miei poeti, e vidi che con riso / udito avean l'ultimo costrutto. storia
a un convito fra le altre vivande riso col zuccaro mangiava; il quale di
canto / rivolto in grido e 'l dolce riso in pianto / là 've io
rizzòtto, sm. agric. varietà di riso, classificato nel gruppo dei fini,
, del suo capolavoro? effetti di riso non si risparmiano e sulle situazioni più comiche
paradiso, / vi muove- rieno a riso, / tanto si rassomigliano fra loro /
più levato, / per l'affocato riso della stella, / che mi parea più
il figlio del trattore rompe in un riso sguaiato. carducci, ii-1-55: alla fine
svolazzi con ali di farfalla / e un riso su la bocca desiosa, / talvolta
. de sanctis, ii-13-369: il riso e il canto esprime l'intima letizia
a mille nodi d'oro, / riso vezzoso pien di leggiadria, / mirare
/ davanti a te quel tuo splendido riso / di bruni occhi e di bocca
. bacchetti, 14-m: scoppiò un riso generale, poiché un buffone...
.. teglie grandi di torta di riso, rosolata sopra e sotto, fresca
frase col rossetto, non la polvere di riso, che tra noi in poesia usano
cielo fiorito di oleandri, scuotendo nel riso quella testa ora deturpata dal diurno cappello
che le perle, fregate ben bene con riso mezo rotto e con sale, racquistano
guerrazzi, 152: il poeta nasce tutto riso, tutto gioia, e per lo
rotture di sassi. -rottura di riso: prodotto di scarto del riso costituito
-rottura di riso: prodotto di scarto del riso costituito da chicchi spezzati o difettosi,
prezzi indicativi e prezzo di entrata del riso semigreggio e greggio; prezzo ai entrata
; prezzo ai entrata delle rotture di riso; prezzi di intervento dei risoni.
si schiude, melagrana, in un riso da specialità dentifricia. brancati, 4-301:
trista, / fu tutto il campo un riso, un'abbaiata. govoni, 9-250
iv-5-36: colui... si è riso nel vedermi mangiare cose sì roze e
/ quivi si forma quel suave riso, / ch'apre a sua posta in
vocaboli, que'solecismi ci muovono al riso e al dispregio, quasi sformassero l'
: il lampeggiar del guardo e del bel riso / ei tolse dai più vivi rai
chiari e vermigli / da'quali un riso angelico si muove. bembo, 1-202:
, ove troverà ogniuno rubrica da suo riso o pianto. -negli antichi manoscritti
proonimenti, che ci fa oggetto di riso, in cotesto statuto rafano di risse
minestra, e la reggine fra il riso e la meliga non accenna a sparire
: la bocca, dove mai non entra riso, / se non quando alcun sente
eritrei, fossero noleggiate con tanto riso et allegrezza dagli europei. fantoni, ii-253
filli e par che scocchi / dolce riso con lor, ma pria con gli occhi
la vaga pastorella / dicea co 'l riso rugiadoso e molle: / « dafni gentil
, ripreso il giovane che con grande riso s'allegrava della subita mina di grande
, e in un focoso / di riso estratto. carena, i-470: 'rum,
in terra si richiama al ruscellare del riso per le guance enormi ed i seni
farciteli come abbiamo detto dei croccanti di riso, preparate tante frittadelle sottilissime con uova
fur fatte quelle membra e 'l suo bel riso ». segneri, ii-80: vediamo
38: trasse del su'dolce riso / una saetta aguta, / eh'à
: vi si vive di miglio, riso, sagù, palme, pomi selvatichi.
toscana medicea, hanno voluto fissare il riso della primavera in un diadema o
giappone, che si ottiene dal mosto di riso fermentato e filtrato. gemelli
usano una bevanda detta saque composta con riso e zucchero, che ubbriaca. stampa
nome di bevanda spiritosa giapponese tratta dal riso. papini, 27-536: una scodella
papini, 27-536: una scodella di riso fu il mio cibo; una tazza di
accanto al banco, i soliti sacchi di riso e di fagioli; il bariglione delle
massaia, viii-157: apparecchiata una minestra di riso, condito con sardine in salamoia,
fa'una salda con la farina di riso e stendine sulla tua tela uno strato con
d'aver l'odio nel cuore, u riso in bocca, / fa ch'io
landino [plinio], 675: ogni riso e motteggio è chiamato sale. né
arguto / con suoi sali faceti il riso alletta. l. pascoli, 1-66:
, tuttavia più con piacere provoca il riso. 8. ciò che dà
toni alti; diventare acuto (il riso). sacchi, 4-6: gli
uno corrente fluvioio, temperato il suave riso, di me tenerrime miserate, quivi
quella sera: e cioè una minestra di riso in brodo e fegatini, polpettone di
ove par morto da poco / il riso di carlotta, fra le buone / brutte
è il pranzo? pochi granelli di riso o di pasta smarriti in una tazza d'
motto salso, senza puntura o riso troviamo molte volte, non consistendo in altro
1-61: nel mare mi lavai il riso e le mani. bevvi l'acqua salsa
; che esce a scatti (il riso, il singhiozzo, ecc.).
del cavallo, con saltellanti scoppi ai riso. panzini, iii-25: ha una sua
a scatti, con vivacità (il riso). patini, 1-ix-10: quasi
quasi lampo ardente / va saltellando il riso / tra i muscoli del labro / ove
i muscoli dei labbri gli saltellava un riso dolcissimo. -pulsare con frequenza e fortemente
tarchetti, 6-ii-516: vuole un riso al salto? panzini, iii-
/ e tu comincia a salutar col riso / gl'ispidi genitori, o prole infante
sua salute l'ira di currado volge in riso. guicciardini, 13-iv-250: della venuta
lii-15-117: quello che deve mover il riso fu che, mentre marciava questa brava
alle mani, l'altro rapresenti il riso, fanciullo vestito di vari colori. c
sm. liquore prodotto dalla fermentazione del riso molto usato in cina, in giappone e
che si ottiene per la fermentazione del riso. = adattamento di una voce
regno del reale... e il riso e il sole e il vino mi
sàncio2, sm. varietà di riso. e. barisoni [«
coltiva più. altre qualità elette [di riso] come il vialone, l'allorio
gli dà il braccio, l'appoggia con riso, quasi non ben componga e muova
acqua'. giusti, ii-284: il riso fa buon sangue, dice un proverbio,
dire / si mantiene sollazo, gioco e riso. giamboni, 10-103: oggi è
l'uso, che pare degno di riso a'dì nostri, era santo e d'
-ingenuo e speranzoso (il sorriso, il riso). graf 5-518: il riso
riso). graf 5-518: il riso, il riso di chi crede e spera
graf 5-518: il riso, il riso di chi crede e spera, / il
crede e spera, / il santo riso inandì co'fiori / d'un antico mattin
primavera, / com'è dolce il tuo riso! -con valore rafforzativo e uso
della disciplina, dei superiori, del riso lungo e delle scarpe strette. alvaro
interruppe ancora il bravo, con un riso tra lo sguaiato e il feroce, òjetti
componimenti e versi che muovono o il riso o la compassione,... per
cxiv-4-41: l'assicuro d'aver saporitamente riso e non poco in veder che una
stato d'animo di viva allegria (il riso). d. bartoli, 2-3-153
posarsi garrendo sulla mia schiena, con riso ben saporito dei risguardanti. g. gozzi
1-22: le comedie condite di saporito riso. oddi, 2-41: sta bene,
e sopratutto degli agrumi, quella del riso, del saraceno e del cotone.
sarcasmo è ogni volta che alcuno con finto riso e con simulate parole mostra di contentarsi
una volta il dì un poco di riso, a chi aborustiato, a chi solo
[al parini] ornavi del tuo riso i canti / che il lombardo punean
abitare e vivere solo d'erbe, di riso e d'acqua, e, ne'
massaia, viii-157: apparecchiata una minestra di riso, condito con sardine in salamoia,
le caratteristiche contrazioni dei muscoli facciali dette riso sardonico; in dosi adeguate ha proprietà
letal umor che si dinunde in un riso funesto. goldoni, iii-683: la signora
m. -ci). medie. riso sardonico: movimento convulsivo che tende e
servio e solino fu poscia detto il riso sardonio. carena, 2-306: '
sardonio. carena, 2-306: 'riso sardonico': specie di convulsione che contrae dal-
dei termini di medicina, 737: riso sardonico...: movimento convulsivo che
sardegna e che move questa maniera di riso in chi ne mangiò. 2
ecc.). -bocca, ghigno, riso, sorriso sardonico: l'espressione,
, 1-248: potè parer sardonico il riso, ch'induceva la morte. scannelli
. scannelli, 81: fu un riso veramente da pittore tutto finto, e
colui sulle labbia / sprizzarper mezzo al riso sardonico la rabbia? foscolo, xvm-291:
aapàamot; e o-apòamx&s, con riferimento al riso convulsivo provocato dallawelenamento da erba sardonia.
risusf ed erba sardoa, d'onde il riso sardonico. 2. che ha
sartù, sm. region. sformato di riso condito con sugo e farcito di funghi
boni, 278: ecco la ricetta del riso in timballo alla napoletana (sartù)
sassone isolano, / trova un pallido riso e ti mostra la doppia dentiera.
/ spandendo dovunque terribile / il satanico riso della sua dentiera. c. e.
ordine, solo intento a muovere a riso gli uditori e mordace- mente a satireggiarli
. malizioso, beffardo, sarcastico (il riso, uno sguardo). deledda
deledda, v-812: uno scoppio di riso satiresco gli sconvolse il viso congestionato.
colle labbra vizze e ratratte a un riso satirino. = deriv. da satiro1
veritade l'ira del re si convertisse in riso. = nome d'azione da
i giochi, le parole, il riso / interrompa sovente e le noiose / cure
hcor, crescon gtinviti, / col riso il vino e 'l vm col riso cresce
col riso il vino e 'l vm col riso cresce, / tutti i negri pensier
parole conseguitare? chi il loro sbardellato riso? f. f. frugoni, vii-451
la scesa, e mi sento dietro il riso dell'asinaio e le sue scarpacce a
i monatti, dentiere splendide ridenti un gran riso da facce di morti. pratolini,
disse gorgia ch'e'si doveva sbattere col riso gli sforzi dell'avversario, et all'
sforzi dell'avversario, et all'incontro il riso della parte con lo sforzo delle ragioni
beffarda. crudeli, 2-159: il riso no, i'volea dire un ghigno
, sbendati loro gli occhi con giocondissimo riso delle assistenti vergini, s'assisero tutte
). operaio addetto alla sbiancatila del riso. dizionario delle professioni [s.
separa mediante apposita macchina (imbiancatrice di riso), la pula e il farinaccio
, la pula e il farinaccio del riso bramato; provvede all'apertura della serranda
la lavorazione di confricamento dei granelli di riso da parte dell'utensile della macchina,
del farinaccio e lo scarico dei grani di riso. 2. sf. macchina
con cui si esegue la pulitura del riso; imbiancatrice. = nome d'agente
operazione meccanica che consente di separare il riso dalla pula e dal farinaccio. =
. -prorompere, scoppiare (il riso). martello, 6-1-463: strepitoso
notturno ogni ora / mi sboccia un riso di seduzioni. bernari, 3-39: d'
braccia, / gli occhi fitti sul riso dei denti, / il corpo s'apriva
in un'intensa manifestazione emotiva (come riso o pianto). cantù, 3-76
il matto spacciato, ne aresti pur riso. = comp. dal pref
agg. sottoposto a sbramatura (il riso). c. e.
. e. gadda, 11-205: un riso non interamente sbramato, cioè non interamente
da tempo si era constatato che questo riso 'parboiled * è più resistente alla cottura
* è più resistente alla cottura del riso comune, e nella sbramatura meno facilmente
, durante le operazioni di pilatura del riso, costituito da un cilindro contenente due
la bolla (gluma del seme di riso) dal risone. = deriv
di lagrime a democrito se seria sbrendelato di riso. = comp. dal pref
. jovine, 59: qualche sbuffo di riso soffocato scoppiava di tanto in tanto unito
annunzio, ii-805: tal era il riso de'suoi denti scabri / quale un rio
mostri le sue perle intatte / e il riso da far molle il cuor più scabbro
, mirando i begli occhi e 'l dolce riso, / scacci dal petto mio téma
severe. giusti, ii-9: ho riso di cuore alle spalle di certe carogne
il viso e l'affabilità e il celeste riso e i movimenti vari della faccia?
/ chfoi crede il mio sogghigno un riso d'ardor malinconico. -in
arpino, 9-87: ho visto il muto riso dell'uomo mentre la buccia del melone
dal ridere: non potere trattenere il riso, ridere smodatamente, senza freno.
, 262: il loro cibo era riso cotto, schizzo e seccato al sole,
in colmo e in eccesso, e il riso similmente che nella schietta e formata commedia
secco e formaggio e per scegliere il riso. gherardini [s. v.
cucina sopra il quale si netta il riso. = dal lat. tardo
, e democrito se seria sbrendelato di riso. a. f. doni, 4-38
de'quali fece scintillare uno schizzettino di riso appena visibile negli occhi furbi del blasonaio
nell'antro monitono. era il mio riso non più contenuto; era lo scroscio