a farsi ammaccar tossa, o a risicar qualcosa di peggio; ma di tenersi
alla ventura, ma certi di non risicar nulla. landolfi, 2-12: per
n'ero pieno, e per non risicar di perder la pazienza, e di levargli
n'ero pieno, e per non risicar di perder la pazienza, e di
n'ero pieno, e per non risicar di perder la pazienza, e di levargli
n'ero pieno, e per non risicar di perdere la pazienza e di levargli
quel danar volea vedere un poco / di risicar, di raddoppiar la posta. a
dovuto esser contento di preservarmi, senza risicar di cercarmi un malanno].
f lififii, 4-28: volendo risicar prima un capresto... / che
a farsi ammaccar tossa, o a risicar qualcosa di peggio. tommaseo, 15-233:
moglie, senza questo tedio / di risicar la pancia? 5. arrischiare