1-5-174: la montagna ancor essa ha risentito gli effetti della siccità, dove più
clemenza. 2. figur. risentito, irritato. pulci, 26-106:
sdegnato; crucciato, seccato, fortemente risentito. bonagiunta, 77: non siate
l'uno e l'altro era già così risentito, che minacciava di allagare le stive
svitarsi, che si propaga subito più risentito alle anche dove l'accentua lo sdondolìo deha
, attraverso gli anni, il disegno risentito dell'adolescenza, aveva un'espressione chiusa e
ministro, perché quegli non si è risentito. è guerra d'asino contro leone
, che il vino fa tirato e risentito. d'annunzio, iv-2-1297: la vite
amaro, chi del torbo, chi del risentito, chi del fiero. -avere
erba, che si risentia. / e risentito, seco poco bada, / che
... dando alle sue imagini il risentito o il preciso dello scalpello, dal
346): il monaco bolognese, risentito ferondo e quivi trovandosi senza saper dove
fece la ragazza, con un tono leggermente risentito. « non lo so..
uno sguardo serio e corrucciato, quasi risentito, -lo sai che sei un bugiardo
udito, / chiesto, dato e risentito /... / una buiima,
lo scatto di un uomo conciliante più che risentito. = comp. da buono1e senso
essere in cagnesco: avere un atteggiamento risentito, irato, minaccioso; fare il
svitarsi, che si propaga subito più risentito alle anche dove l'accentua lo sdondolìo
ii-95: * cardialgia ', dolore risentito nella regione epigastrica, e la cui sede
tono fin troppo sicuro, energico, risentito. bacchelli, 2-185: durante il
scatto di un uomo conciliante più che risentito. 2. dir. pen.
e santa croce, s'è grandemente risentito di quanto è passato di colomio.
signore, a questa conturbazione ognuno s'è risentito; le case, le città divise
adirato, sde gnato, risentito, rattristato, addolorato; che
a esprimere corroccio o abituale o più risentito. verga, 3-53: ella gli voltava
. ant. corrucciato, offeso, risentito. francesco da barberino, 372:
il suo cervello, pare, ne aveva risentito. alvaro, n-199: maestri disoccupati
di quei cadaveri deformi, e avran risentito il contatto di quelle membra agghiacciate e
animo e di spirito grande, brioso e risentito al pari d'ogni re. baldi
dispettosa. 4. ant. risentito, indignato, sdegnato; pieno di
dì quando il fedele si atterra / risentito agli squallidi altari, / ove l'inno
. tollerare, sopportare, mostrarsi non risentito, passare sotto silenzio (ingiurie, offese
d'animo molle, ma di cuor risentito. d'annunzio, ii-324: il suono
e aspro; con tono duro e risentito. pisacane, iii-192: i pochi
ricevute, come il re era alquanto risentito e non stava molto bene; si
, e quel proprietario non ne ha risentito danno; però la restituzione, il compenso
i dì quando il fedele si atterra / risentito agli squallidi altari, / ove l'
8. che ha un animo fiero e risentito, che si lascia facilmente trasportare a
e filosofico; quando molle, quando risentito e forte. pananti, ii-431:
frizzante c, / o un c risentito e raddoppiato. algarotti, 1-240:
! » gridò tommaso, già più risentito, col testone galleggiante tra i poiletti che
andare di male gambe, gli disse risentito [ecc.]. magalotti, 9-1-
, ora dando alle sue imagini il risentito o il preciso dello scalpello. de sanctis
: mezzo giro deciso (e talvolta risentito) su se stesso per allontanarsi da un
. goderéccio, agg. ant. risentito, alquanto stizzito. stigliani,
stonata la bionda aureola intorno al grugnettàccio risentito di quella carbonaretta di trastevere.
b. croce, iii-10-345: mi sono risentito in pieno movimento ibseniano, del quale
. colmo di dispetto, di stizza; risentito, crucciato. la venexiana
esser più... visitato né risentito neppur dal dolore. 2.
ferito,... ne ha risentito una impressione nervosa. -con riferimento all'
di rancore. -con significato attenuato: risentito, indispettito. biondi, 1-ii-148:
4. astiosamente incaparbito; irato, risentito. pavese, i-469: esce pino
), lite; dibattito acceso e risentito su un determinato tema. magalotti,
; superi, indignassimo). vivamente risentito; acceso d'indignazione; colmo di
-infuriato, adirato; sdegnato, risentito. graziani, 336: fremendo replicò
di rancore; adirato, infuriato; risentito, stizzito, profondamente sdegnato; accanito
medica. 3. irato, risentito. chiabrera [tommaseo]: d'
. letter. adirato, infuriato; risentito, stizzito, sdegnato profondamente; inviperito
adirato, infuriato; irritato violentemente; risentito, stizzito, vivamente sdegnato; infiam
incollerito, adirato, infuriato; vivacemente risentito. giacomo da lentini,
2. sdegnato, indignato, giustamente risentito. g. villani, 1-39:
ii-2-194: quel loro animo aperto, risentito, magnanimo e generoso, reca impresso
, iii-25-351: de'poetanti neo-pseudo-classicichi mai ha risentito e lampeggiato la greca idea e formosità,
xi-21: ora ho un sogno perché ho risentito il profumo delle alghe di questo mare
i titoli, pregievoli tutti, di risentito, ma retto e vero e magnanimo
e contro al duca si era malamente risentito. d'annunzio, iii-1-878: che posso
a sfogare; adirato, infuriato, risentito. giamboni, 8-i-109: e però
intraprendente, deciso e volitivo (e risentito come autoritario o addirittura prevaricatorio dall'ambiente
mento: assumere un atteggiamento seccato, risentito, aggressivo. sbarbaro, 5-115:
, afflitto o corrucciato, tetro, risentito. d'annunzio, i-430: eran
-per antifrasi: più accanito, astioso, risentito (un nemico). alvaro
i titoli, pregievoli tutti, di risentito, ma retto e vero e magnanimo
e filosofico; quando molle, quando risentito e forte. leopardi, i-19:
riprovati ancora dei momenti paurosi, aveva risentito delle memorie strazianti. d'annunzio,
morena; forse per alcuni significati ha risentito di mòra3, inteso come 'ciò
, severamente, aspramente; in modo risentito, sferzante. albertano volgar.,
fulgenzio] risposto con un protesto assai risentito, che fu stampato e andò a
, reclamare in tono più o meno risentito. fatti di cesare, 158:
improviso, il timone, forse già risentito, spezzossi, e quanto n'era
insulti o minacce con tono cupo e risentito. bacchelli, 1-iii-625: princivalle scorreva
parve un toro. leonardo, 2-122: risentito il gigante... mise un
denti cariati, alito rummoso, aspetto risentito e mummiésco. = deriv.
). -anche: adirato, incollerito, risentito, seccato (e, preceduto da
un rifiuto per lo più sdegnato e risentito o, anche, la ferma opposizione
avevo di me stessa, s'era risentito di quel lungo silenzio. -per
. presa tale occasione, si era risentito gagliardamente con suo padre. c.
'omoalgia ':... dolore risentito alla spalla. = voce dotta
e tristo meco e un po'troppo risentito con gli altri m'obbliga a rimandarlo,
: se anche un ovile vasto si è risentito talora tutto al consorzio di una
, ii-2-194: quel loro animo aperto, risentito, magnanimo e generoso, reca impresso
, biasimare in modo più aspro e risentito. francesco da barberino, i-109:
di una persona, più esacerbato e risentito; più astioso, maledico o pettegolo
: questo dante ha un pennelleggiar così risentito e un disegnar e contornar così aggiustato
vivezza de'colori, senza offendere il risentito degli scuri, quali dolcemente perdendosi vengono
, e che stava per ultimo assai risentito e disgustato per le nuove gabelle poste
, contro il vostro costume, del risentito e persin del piccante. muratori,
irritato, stizzito, offeso; risentito, impermalito. v. gussoni
guastava; ma sono adesso per rappresentarvelo risentito e gagliardo e con un cangiamento felice tutto
4. figur. stimolato, irritato, risentito, crucciato da un moto dell'anima
essa. 2. in modo risentito. bigiaretti, 11-102: devo anche
! » gridò tommaso, già più risentito, col testone galleggiante tra i poiletti
, e tanto fecero che aulimento fue risentito. storia d'una donna tentata dal
, 493: io m'ero naturalmente risentito che le leggi razziali vietassero la comparsa
: eri costretto immobile nel letto, risentito in tutto il corpo che non trovava
modi di figure, che tengono del risentito, conviensi ed è assolutamente lecito a
racchiuda titoli, pregievoli tutti, di risentito, ma retto e vero e magnanimo
, scacciasse il dolore di qualche membro risentito. grillo, 181: sostenga di
esser più... visitato né risentito neppur dal dolore. -aspetto di
termine. gigli, 67: si è risentito questo popolo avanti il prefetto delle antiche
idem, ii-248: è pepe più risentito e pungente et efficace dell'altro.
giusto e meritato (un rimprovero); risentito, irritato, sdegnato (una protesta
alla sua abituale. la media ne aveva risentito: e alla laurea non aveva potuto
spirito di ripicca e di orgoglio eccessivamente risentito, tanto da assumere un atteggiamento sprezzante
concetto alto della scelta. -vivacemente risentito. moravia, i-174: il locascio
-punto sul vivo: offeso o risentito da parole, osservazioni, rimproveri che
ne abbiamo anche troppo, si era risentito per disputare ogni virgola e ogni punto
braccia e collo. leonardo, 2-121: risentito il gigante e sentendosi quasi coperto de
d'ora terribile, del quale ho risentito gli effetti funesti per tutta la vita
quatto. tommaseo, 1-197: parlo risentito al coste e all'urbain: stanno
, e con ellissi e senza, modo risentito: 'ecco qui il maldicente!
io fui ristretto in casa, essendo alquanto risentito, mi valevo dell'opera di rabi
racchiuda i titoli, pregevoli tutti, di risentito, ma retto e vero e magnanimo
ma, poi ch'io fossi alquanto risentito, / dalla cima persino alla radice /
sempre poetica e il colorito vivissimo e risentito, bensì ti manca certo il raffinamento di
assopimento e rammollimento anche la lingua ha risentito: quel parlare infuocato e fiero del
rancorosaménte, aw. letter. in modo risentito, rancoroso; con astio.
montano, 493: io m'ero naturalmente risentito che le leggi razziali vietassero la comparsa
(anche come avvertimento minaccioso e risentito). boccaccio, dee.,
renitivo, agg. ant. risentito, restio, refrattario.
racchiuda i tìtoli, pregievoli tutti, di risentito ma retto e vero e magnanimo e
chiude il monte vaticano con un angolo risentito, indi riavvalla fino alla porta cavalleggieri
a ricadere. 25. essere risentito da qualcuno come conseguenza diretta o indiretta
] un'idea di corpo in estremo risentito e di studio oltra modo ricercato.
di certo tuo sdegno, perché parlò risentito. bernari, 4-143: ho creduto opportuno
tono e con vivacità, in modo risentito. rinaldo degli albizzi, iii-35
rimbronciolito, agg. tose. letter. risentito, imbronciato, corrucciato.
; che ha un tono brusco e risentito (una voce). esopo volgar
(rimbrotóso), agg. severo e risentito (il tono di voce, le
colpa; accusarlo aspramente, in modo risentito, di qualcosa. c. campana
: dalle qual immoderate licenze de'gotti risentito fino al cuore, l'imperatore giustiniano si
terrificanti sotto le pensiline. -essere risentito nell'interno del corpo. d'annunzio
scombussolando questo povero paese, avendone io risentito non pochi danni. cesarotti, 1-xviii-260
ch'io desinai, non mi sono mai risentito, se non ora; e ora
solito di mia mano: si è risentito l'osso sotto la ferita ch'io ebbi
: il popul di napoli si è risentito per mancamento di pane. caporali,
che giotto nella struttura della guglia abbia risentito l'influsso delle nuove correnti gotiche,
assopimento e rammollimento anche la lingua ha risentito: quel parlare infuocato e fiero del
dell'alito. = comp. di risentito. risentitézza, sf. permalosità
'risentitezza': qualità e stato d'uomo risentito, cioè facile a sdegnarsi e a dire
certo languore. = deriv. da risentito. risentito (part. pass,
= deriv. da risentito. risentito (part. pass, di risentire)
dal sonno. boccaccio, v-114: risentito co'ridenti compagni mi vidi all'entrata
. ser giovanni, 3-382: gostantino, risentito,... mandò nel monte
.. come la donna il vide risentito, dixe: « oh idio, ringraziato
morse, / però come dal sonno risentito / alza lo strido e l'infantil
infantil vagito. grossi, ii-338: siccome risentito da uno strano / sogno, al
il papa non è stato. è risentito per le gote. a. tiepolo,
non solo stanco, ma un poco risentito per la fatica del viaggio e per
446: mi trovo in letto, alquanto risentito della testa e dello stomaco. c
arcivescovo, il quale era stato alquanto risentito della sua gotta: ma n'è
, scacciasse il dolore di qualche membro risentito. d. bartoli, 4-5-95:
di mala fine, peroché era gravemente risentito il muscolo temporale, che de'sei
d'animo dilicato, ma di cuor risentito. chiari [in g. gozzi,
che voi giudicate invettive dell'alterato e risentito animo mio. codemo, 290:
il santo padre », disse un po'risentito don leonardo, « egli stesso aveva
ch'io perderò il denaro? » domandò risentito. piovene, 163: coi vecchi
che più tosto non abbia fatto del risentito e del zoilo. -con uso
. davanzati, ii-347: campeggio finalmente parlò risentito. loredano, 2-304: scrivo risentito
risentito. loredano, 2-304: scrivo risentito, perch'io non vorrei la pena
con queste ragazze ». mi guardò risentito. « io? » disse.
animo e di spirito grande, brioso e risentito al pari d'ogni re. f
, u-519: essendo in gioventù stato risentito e manesco, ebbe per tal cagione
ii, 22: era un giovane risentito che a chi le dava e a chi
dire lui essere stato di animo assai risentito e di spiriti anzi alteri che no.
sommo grado, quel loro animo aperto, risentito, magnanimo e generoso, reca impresso
banti, 11-48: aveva un carattere risentito, quella bambina, e già da piccola
c'era sì qualche gruppo un po'risentito, ma fu punito duramente.
cavalieri vanno a tomo, siate tutto risentito, e non vi tbasta la cupola
pigra la mano al taglio e men risentito l'artefice alla esecuzione. r. longhi
mai un lanfranco più grande, più risentito che nella gran macchina di augusta,
s'affrettò egli a dire con tono risentito. moretti, i-898: quando lei aveva
non ostentava più quel riserbo un po'risentito dei primi giorni e spesso mi fece
soderini, ii-248: è pepe più risentito e pungente et efficace dell'altro.
, che il vino fa tirato e risentito. 9. evidente, vivace
da ultimo quel rosso o bruno o nero risentito che e proprio di questa selce.
richiudete [o porte] con un colpo risentito. manzini, 11-78: col battere
, uggita protesta, sollevò un suono risentito. -sensibile, deciso (una
di esse ad un angolo sensibile e troppo risentito. bertola, 3-81: dopo una
il nemico ed occuparono la corda di un risentito rientrante formato dal tevere.
. vittorini, 3-138: un più risentito rovinio di sassi per la cupa gola.
: l'alabastro è oltremodo caparbio e risentito. -frequente (il battito del polso
'risentito': di moto. oriolo, polso risentito... quel cavallo nel trottare
quel cavallo nel trottare va un po'risentito. e. cecchi, 3-88
serio: su un ritmo fitto, risentito, da vera danza di guerra.
al tatto, tanto più valido quanto più risentito. -drastico (un farmaco
ma il primo nodo di freddo venne risentito assai. 10. danneggiato,
il buon disegno, il facile e risentito modo di fare. baldinucci, 89:
naturai vivezza de'colori, senza offendere il risentito degli scuri, quali, dolcemente perdendosi
sofico; quando molle, quando risentito e forte. foscolo, vl-no:
vasto'. notato lo stile vivo e risentito che tien del dantesco. bernari, 1-239
piano è d'un rustico forse troppo risentito e con comici troppo aggettate alle finestre
; spesso il colonto è un po'risentito e teso. -ardito, che
mille altri modi di figure che tengono del risentito, con- viensi ed è assolutamente lecito
pronostichi di mala fine, peroché era gravemente risentito il muscolo temporale, che de'sei
fui ristretto in casa, essendo alquanto risentito, mi valevo dell'opera di rabi
1-iii-711: ogni tanto un mulinello più risentito, col suo breve risucchio, metteva
serio: su un ritmo fitto, risentito, da vera danza di guerra. silone
, che 'l vino fa tirato e risentito. -che lacera profondamente la pelle.
salataménte, aw. in modo aspro e risentito, con sdegno, con rancore.
col pepe: ribattere in modo molto risentito. cantù, 3-276: mariantonia mi
che si tornisce, spesso in modo risentito o provocatorio. marino, 194:
v-55): il conte orlando si fu risentito; / e per far la vendetta
. tr. pronunciare con tono concitato o risentito un discorso, una critica, una
, uggita protesta, sollevò un suono risentito. -di storto, in tralice;
volta, / qualche scarezzo suo vien risentito, / cosa leggiera e che non monta
. 5. stizzoso; indispettito, risentito. sacchetti, vi-47: venuta quivi
-essere in scorruccio con qualcuno: essere risentito, stizzito con lui.
vi ciató). molto dispiaciuto, risentito, sdegnato tanto stano continuamente quaranta nobili vestiti
zac- care. -figur. ancora risentito per un dolore o per una delusione
credere che per qualche tempo mi son risentito di questa scossa. de marchi, ii-372
eziandio a prima fronte meno sculto e risentito che quello delle altre schiatte. poerio
approvazione. leonardo, 2-122: risentito il gigante e sentendosi quasicoperto de la moltitudine
naturai vivezza de'colori, senza offendere il risentito degli scuri, quali dolcemente perdendosi vengono
svitarsi, che si propaga subito più risentito alle anche dove l'accentua lo sdondolìo
boiardo, 1-4-83: ora ranaldo se fu risentito / eben destina de se vendicare. ariosto
selvosa chedi subito si sollevò con un moto risentito; e di sotto n'esci- rono
vico, 78: il giambattista risentito e intendendo che nel secondo semestre si
. baldini, 7-112: mi sono risentito gelare di colpo il sangue nelle vene
risentissi: ma poi che mi son risentito, dal dolore non aveo più riposo
13. proferire con tono perentorio, risentito o iracondo. moravia, iv-114:
. che risente o che ha risentito dell'influsso deila civiltà cinese o ne è
violente, in grado più o meno risentito, alla repubblica plutocratica sottentri in francia
malinconico, triste o, anche, risentito (e introduce il discorso diretto)
sottaceto. -figur. aspro, risentito. la capria, 11-170: occhi
violente, in grado più o meno risentito, alla repubblica plutocratica sottentri in francia
ma il primo nodo di freddo venne risentito assai. -svanire nella natura.
i siciliani. -tono energico e risentito. goldoni, viii-489: -vi farò
, isprazzi di lume vivo, risentito e crudo tutt'i massi sporgenti.
quali hanno rivisto da vicino e quasi risentito di sfuggita l'età migliore. volponi,
soave e steso con machado, ma già risentito non molto forte, essendo da
di voce, parole); aspro e risentito (uno stato d'animo).
9-196: l'olga pareva che avesse risentito dello strapazzo per la sistemazione della casa
alta o anche con tono concitato o risentito un discorso, una critica, una
figur. annoiato, stufo; infastidito, risentito. il tesoro e dei registri /
. bacchelli, 2-ix-328: si sarebbe risentito della nuova e peggiorata offesa, quando
palle., nel superaffollamento da sovrapopolazione risentito per sempre da chiunque fino ai primi anni
accademia vostra [platone] d'essersi risentito del suscitator fastoso del peripato. carducci
pasolini, 1-118: stava calmo e risentito, covando... il segreto
secchi di giotto con un chiaroscuro essenziale e risentito. bolaffi, arte [gennaio 1972
bicicletta; fumava. aveva lo sguardo risentito. calvino, 22-101: lui tommaso ficcava
. -affermare con tono concitato e risentito (in relazione con una prop.
e contro al duca si era malamente risentito, e tentava di recarle alla giurisdizione del
. spesso il colorito è un po'risentito e teso; difetti di composi4.
ponte, che brontolò cupamente, come risentito d'un'offesa, e tirò via verso
discorso prolisso e, spesso, di tono risentito e polemico. - anche: invettiva
un certo tono con qualcuno: mostrarsi risentito, trascendere con qualcuno. carducci,
può ricevere dall'oppressione. -offeso, risentito. foscolo, iv-380: regnava.
ma sincera, / far volle in tuono risentito e serio, / mescolandovi ancor qualche
. marchi, 1-ii-315: 'uretralgia': dolor risentito nell'uretra. = voce dotta,
risposta a richieste altrui o anche in tono risentito, di minaccia e sfida.
ce ne abbiamo anche troppo, si era risentito per disputare ogni virgola e ogni punto
non essere più... visitato né risentito neppur dal dolore. nievo, 628
che voi giudicate invettive dell'alterato e risentito amico mio. foscolo, xvii-371:
voce; gridare, talora in modo risentito o irriguardoso. dante, purg.
volta, / qualche scarezzo suo, vien risentito, / cosa leggiera, e che
, di incredulità o di vivo e risentito diniego, disappunto e irritazione. lorenzo
pare che la sua vita ne abbia risentito. croissant [krwasàn],