nel piano e lento moto / non si risente il cavalier ferito. idem, 12-73
con che altro si voglia, si risente, e 'l mostra; perocché subito si
mantien vegeto il buon costume, né si risente degli acciacchi della carne la prontezza dello
senza pena. 2. che risente di un sovraccarico; sforzato. arici
colpo, ma trema / e si risente nelle sue radici. -ancora ancora (
essersi ridotte atrofiche certe sue membra, ne risente del pregiudizio per l'universale.
è stato propinato) veleno; che risente gli effetti dell'avvelenamento; intossicato;
. forse il più recente badaloccare risente la presenza di balocco nel senso di
barroccio e sembra come svenuto. si risente allorché vi passa sopra la corda del barrocciaio
compone a sonno, e di chi si risente da sogno benauguroso. dossi, 278
mi pesa. -la carne si risente: provare dispiacere, offendersi, risentirsi
fa l'uficio suo, e si risente, / quando ell'è tocca nell'onore
meno li merita e a chi maggiormente ne risente. varchi, 24-32: io non
pancrazi, 1-197: ovunque la sardegna si risente e inasprisce, basta una tanca più
oloferne, che privo della testa si risente, mentre che ella mette la morta testa
che ne ritrae la natura e si risente d'ogni sua circostanza, lo ripropone nel
, mordicamento o cociore, che si risente alla cute di troppo grattata colle ugne,
, vii-132: l'italia tutta si risente, in fatto di fama letteraria, di
loro droghe e il malato non si risente. i troppi cuochi guastano la
, vii-132: l'italia tutta si risente, in fatto di fama letteraria,
il fanciullo], ed in crescendo risente il peso dell'umanità. monti,
, vii-132: l'italia tutta si risente, in fatto di fama letteraria, di
loro droghe e il malato non si risente. i troppi cuochi guastano la cucina
: * dacricistalgìa ', dolore che si risente al sacco lacrimale. =
che appartiene a quel movimento, che risente della visione del mondo e del gusto
. -chi). spreg. che risente del decorativismo; che mostra troppi abbellimenti
4 impressione 'che l'anima ne risente, così non viene disegnato, che
col succo e col velen se ne risente, / e col suo difensor magico carme
/ riposato alla foresta, / si risente il pellegrino, / e si scote
con appartamenti discosti, la famiglia si risente un po'meno della indiscrezione del capo
si denomina dalla impressione che l'anima ne risente, così non viene disegnato che con
nevoli canzoni del nostro musico non si risente. pallavicino, i-724: la qual
compassionevoli canzoni del nostro musico non si risente: e non solo dalla pietà e
dubbia, pietà la gloria mia / si risente gelosa; e basta appena, /
che meglio equisonanza si dice, perché risente molto dell'unisono. = voce dotta
: lo spirito del manzoni... risente ancor troppo di fermentosità giovanile, e
. che deriva dalla sensazione, che risente dell'impressione sensoriale. speroni,
la spalla. / l'uom si risente, e di far pace ha brama.
perché in tal caso la natura si risente, febbricita, travaglia e quasi
un naso fenomenale ', ecc., risente della maniera iperbolica francese. cassola,
: lo spirito del manzoni... risente ancor troppo di fermentosità giovanile, e
piano e lento moto / non si risente il cavalier ferito; / pur fievolmente geme
guarnito di armatura fina, / come risente, di nulla si cura, /
male col pettine fitto, non si risente. -denso, spesso, impenetrabile
tassazione: il « focatico »; essa risente ancora dei sistemi tributari feudali.
a averla troppo scoperta, il cuore ne risente. -apparenza, aspetto esteriore (
tocca sul vivo, la parte si risente. 3. disus. definire,
questo aggettivo per cose da poco, risente della maniera enfatica francese. soffici, iv-178
/ la fornace, l'inferno si risente: / rinaldo, dico, che a
piano e lento moto / non si risente il cavalier ferito; / pur fievolmente
1-33: orlando in questo tempo si risente / e rivocava e la forza e la
della natura della gatta, / che si risente e si ralunga al piano, /
determinata esperienza, delle cui conseguenze ancora risente o di cui mantiene un vivo ricordo
stile di carlo innocenzo frugoni, che risente della sua influenza (un componimento poetico
realtà, ogni questione speciale se ne risente: ogni dogma manca di fulcro, e
ed esprime appuntino quel palpito che si risente alla presenza d'un oggetto che si
piano e lento moto / non si risente il cavalier ferito; / pur fievolmente
gioia, con cui da ciascuno si risente una poesia come se fosse opera propria
la gioia, con cui da ciascuno si risente una poesia come se fosse opera propria
morale e all'insegnamento dei gesuiti; che risente dell'influsso della dottrina gesuitica.
è il piacere che si sente e si risente alla vista degli edifici greci, e
che più delle altre classi sociali ne risente il peso. 3. tendere
la persona maschio o femmina che si risente con atti o parole. giusti, 2-69
altra non tocca da sè medesima si risente e guizza. algarotti, 2-70:
, 1-157: tutta l'impalcatura del libro risente dell'ossequio a quella norma della «
la bile in corpo a giano si risente. parini, 431: ha scritto
: la vita del gotti... risente assai della impotabile professoralità ottocentesca.
immateriale, finché sta nel corpo, risente le impressioni del materiale. milizia, viii-
autosterile (una pianta); che risente la vicinanza di altre piante di specie
23-51: io era come quei che si risente / di visione obliata e che s'
cignale. 2. che non risente della fatica (una parte del corpo
che potevan dare. -che non risente della fatica (una parte del corpo
e di pei sona, e che perciò risente delle caratteristiche del nome di cui può
: io era come quei che si risente / di visione oblita e che s'
acqua le medesime impressioni, ch'ella risente dalla carne e dal sangue; basta,
introduttori del cibo nel corpo, si risente e il rampogna non meno imperiosamente la sazietà
fa sopra di sé la persona che si risente o si adira. immagine simile a
più facilmente... se ne risente subito. mazzini, iii-190: pensammo
mediante l'esame dell'iride (che risente delle alterazioni del sistema nervoso cerebrospinale e
appena se n'allontani, se ne risente subito. [ediz. 1827 (
faccia qualche cosa di contrario, ne risente in su l'istante danno, o sconcio
ma molto in là non va che si risente. lippi, 12-36: può francamente
109: guai se la donna si risente! labbrate e moccoli. viani, 19-112
, ma non mai tanto, quanto si risente e si trova ancora labefattata la mia
e solamente quella lammia lì si risente! = deverb. da lammiare
, per pareggiarsi nel sudicio: se lo risente nelle mani quel sudiciume a furia di
; dell'altro... l'acqua risente per lo più di un odor crasso
disordinati e sparpagliati. 15. che risente fortemente degli influssi della luna, specialmente
serpe acquaiola. 3. che risente, negativamente, nella vita psicologica,
): soltanto in primavera la campagna risente le disastrose conseguenze delle gelate invernali.
di magrezza,... maggiormente risente la resistenza del fondo. grandi,
251: coscienza stupida quella che difficilmente si risente a'rimorsi, e per esser l'
una nave. -mare vecchio: che risente debolmente di una tempesta appena cessata.
ingiuria da questi carnefici e se he risente,... vien condotto innanzi ad
corde vocali. intendi? il meccanismo si risente d'ogni minimo disordine; lo strumento
. / perde il rispetto e quivi si risente / con dirgli mona merda et ogni
essi preti e titoli. -che risente dell'influsso di diverse tradizioni. alvaro
di cristo... chi si risente per lo fischio di una sferzata metaforica,
: non è la sola roma che si risente del rincarimento di qualunque genere necessario:
. lancellotti, 313: eustachio si risente e nega che il piacere sia sempre
canna, che così fieramente si risente ad ogni minimissima stilla di liquore che
109: guai se la donna si risente! labbrate e moccoli. paolieri, 118
tutto tuo dono. -che non risente di influssi linguistici estranei. foscolo
trentennio. 2. che risente dell'influenza delle poesie di montale o
monti, v-420: il mio occhio si risente non poco della mordente aria marina di
che non sente nulla e di nulla si risente, come fosse di mota. crusca
in campo a duello, o non si risente o non accetta la sfida, vien
risente della sua influenza. -per estens.:
che deriva dal timor delle pene, si risente sempre della sua origine. idem,
, ai criteri del neoclassicismo o ne risente; che ne presenta le forme o
, tristo '; la var. niquissimo risente forse dell'influsso di iniquissimo, superi
vocali. intendi? il meccanismo si risente d'ogni minimo disordine; lo strumento
23-50: io era come quei che si risente / di visione oblita e che s'
le vesti odorose. 6. che risente dell'aria carica di effluvi che vi
corpo e core. 4. che risente della propria origine; che ne conserva
. 6. figur. che risente negativamente dei mezzi per lo più violenti
del muschio assirio. 6. che risente di determinate caratteristiche; che si rifà
): i magistrati, come chi si risente da un profondo sonno, principiarono a
): i magistrati, come chi si risente da un profondo sonno, principiarono a
di questo grand'uomo si risente di un tale errore. leopardi,
spettava al fondo fiorentino. -che risente di provincialismo culturale, che ne è
popolo); che è permeato, che risente di antiche forme di superstizione, di
palazzeschiana. 2. che risente dell'influenza delle opere di palazzeschi o
puleggia (v.), se non risente però dello spagn. boleo, deverb
, che... senza dubbio risente il danno delle grandi mutazioni che ad
del suo stile letterario. -anche: che risente dell'influenza delle opere di pascarella o
: corpo spossato, fragile, che si risente d'ogni ingiuria, pastura di malattia
moneta; e 'l suo patrimonio ne risente il discapito e la perdita in perpetuo.
via della stella in brocch-in-dosso: si risente per un pezzo lo sgomento pauroso di tal
, e allora da ogni parte si risente l'umore e rinvigoriscono mettendo sotto e
d signif. del n. 6 risente dell'influsso dell'ingl. permessive.
con il vizio: l'una si risente alle persuasive del male e l'altro incalza
di agg. verb.), che risente semanticamente dell'influsso del lat. pensus
; la locuz. avere i pisani risente ovviamente dell'accostamento a pisolo, pisolare
la bocca aperta per causa del dolore che risente alle barre e che è prodotto dal
13-62: anche questo mio ^ discorso risente di una tale polarizzazione d'interessi.
. espressione o modo di scrivere che risente dell'attività politica dell'autore, riproducendone
di polso, quella battuta che si risente in alcune parti del corpo dal libero
duro, cioè quello che il dito risente per piccola estensione in larghezza; superficiale,
in campo a duello o non si risente o non accetta la sfida, vien motteggiato
toscani, 190: ponente, tramontana si risente. -gobba a ponente, luna crescente
1). 2. che risente profondamente l'influenza socio- culturale del proprio
si è sviluppato dopo nietzsche e risente dell'influsso del suo pensiero (la
si fa d'uccellami e non ne risente pregiudizio la coltura de'campi. cecchini
: i magistrati, come chi si risente da un profondo sonno, principiarono a dare
, 485: ogni uomo soverchiamente presso si risente: restituite dunque la libertà a quegli
geme, / che pur compunto alquanto si risente / et afflicto si pente / di
con quel tuono di interrogazione che si risente già di ciò che deve significare una
gotti, uscita nel 1075, che risente assai della impotabile professionalità ottocentesca ma è
: io era come quei che si risente / di visione oblita e che s'ingegna
1-iv-175: d mio 'alcide 'si risente molto del difetto de'vecchi, cioè
peculiare dei protestanti. -anche: che risente dell'influsso del protestantesimo.
eccitazion di gagliardia naturale che tutta si risente quando è provocata da voce o da
pascoli, i-257: la scienza se ne risente: ella ricusa di vedere che
a pulpa (v. polpa1), risente probabilmente dell'influsso di puls pultis (
geme, / che pur compunto alquanto si risente / e afflicto si pente / di
disordini, di cui tutta la famiglia si risente. d annunzio, 8-72: la
espressivo. 2. che risente dell'influenza delle poesie di quasimodo o
con quieto, della cui sovrapposizione semantica risente il significato del n. 6
nn. da 9 a 13 e 22 risente della sovrapposizione semantica di quietanza e di
nei significati dei nn. 4 e 5 risente della sovrapposizione semantica di quietanza e di
. nel signif. del n. 6 risente della sovrapposizione semantica del n. 5
cesarotti, i-xvn-148: lo stile si risente della schiavitù del costume e dei raffinamenti
); il signif. n. 4 risente dello spagn. racionero, deriv.
natura della gatta, / che si risente e si rallunga al piano / chi pulisce
introduttori del cibo nel corpo, si risente e il rampogna non meno imperiosamente la sazietà
23-54: io era come quei che si risente / di visione oblita e che s'
di razionalizzare), agg. che risente del razionalismo, che ne è influenzato;
: tutto il tono della vita intellettuale risente attualmente le conseguenze del primato universalmente attribuito
in ogni stagione si è quella che meno risente degli effetti estremi del caldo e del
. immune da determinati parassiti o che risente meno delle condizioni ambientali sfavorevoli (una
di magrezza,... maggiormente risente la resistenza del fondo. e. zanotti
, / orlando in questo tempo si risente / e rivocava e la forza e
..., finalmente il tatto si risente della ruvidezza della spina e con la
. metastasio, i-iv-sio: lo stile si risente a meraviglia dell'aurea fluidità del facondo
: io era come quei che si risente / di visione obliata e che s'ingegna
: non è la sola roma che si risente del rincariménto di qualunque genere necessario.
e vi rinunzi quegli che dal rinunziarvi risente minor danno. botta, 6-i-149: bisognava
, 9-2: a chi stanco si risente / dalla stolida allegria / rischiarate santamente /
m. savonarola, 1-48: la pregnante risente un picolo dolore di sobo di l'
: una donna esiliata così dalla società risente un dispiacere cento volte più vivo di
inghiotte le lacrime, / il cuore risente il sapore del mare. del giudice,
: anche in hayez, quello che si risente, soprattutto, è il bisogno di
23-49: io era come quei che si risente / di visione oblita e che s'
spogliare, / orlando in questo tempo si risente / e rivocava e la forza e
d'azeglio, 4-58: s'ella si risente, dicevo, e si trova in
: per le nozze ogni vecchio si risente: / io ballai e cantai la parte
di agliardia naturale che tutta si risente quando è provocata a voce o
da un cignale, e se ne risente ancora. d. bartoli, 13-2-57:
e l'altro; ben spesso si risente e molti fan giudizio che non abbia ad
o braccio [ognuno di noi] si risente e torce con la vita, anch'
incotta dalla siderazione umorosa, non si risente più al tocco, perché più non duole
farle male col pettine fitto, non si risente. -per estens. eccitarsi sessualmente;
la coscienza [dei frati] allora si risente / e drittamente verso il ciel si
e allora da ogni parte si risente l'umore, e rinvigoriscono mettendo sotto
oriente, / si desta e si risente. -acquistare vigore (il vino
vuol partirsi per vedere come se ne risente. aretino, 25-2: io non l'
di raddoppiar l'ingiurie. chi non si risente subito dell'offese mostra d'avene meritate
11 capo in apprensione, / si risente, e grida il re: / «
libera di germania, e nessuno se ne risente. g. bentivoglio, 4-945:
b. fioretti, 2-1-118: persio si risente nella 'satira'prima contr'a certi poetastri
981: se ella... si risente di farla, io mi esibisco di
componimento [un sonetto del filicaia] si risente del pregiudizio della fierezza del vostro cuore
i-iv- 510: lo stile si risente a meraviglia dell'aurea fluidità del facondo
baldini, 9-26: la frase indubbiamente risente della calda temperie mazziniana. -subire
disse con quel tuono di interrogazione che si risente già di ciò che deve significare una
di rado fuorviata, la forma stessa ne risente peccando qualche volta per eccesso. sbarbaro
quella armoniosa legatura di parole ch'esteriormente risente all'orecchio. tasso, 1-1-98:
da un cignale, e se ne risente ancora: patisce anco di risipele nelle gambe
: nelle prosperità la virtù non si risente, ma, dilatata nella abbondanzia,
da una scansione del tempo accentuata che risente dell'influenza del jazz e della musica
signif. n. 1, la voce risente dell'influenza di rivendicazione.
, ma so per altro che non ne risente sconcerto notabile di sanità. carducci,
ed anche a firenze di colui che risente nella salute i danni del carnevale,
v-5-688: anche l'opera del von marées risente... di quella contaminazione d'
forma d'arte rudimentale e inferiore, risente meglio di questa incertezza nebulosa, e
merito è quel che prima parla o si risente. monosini, 248: la più
vorticose domande. 11. che risente della primitività di una lingua o di
altra lo sarà? eppure aristotile non si risente a tal sacnlegio. -grave
. tesauro, 2-119: ogni orecchio risente non so che brillo più vivace nell'
persio; nella letteratura italiana del cinquecento risente del modello oraziano, che influenza tariosto
v.); la var. sbucciare risente dell'influsso di buccia (v.
impietà,... giustamente si risente il santìssimo antonio eremita. s. maffei
in campo a duello, o non si risente o non accetta la sfida, vien
sizza scoperchia, / al sommo della risente della sovrapposizione del lat. scopulus. rupe
. 3. figur. che risente negativamente di un'esperienza e ne conserva
v. scitico); la forma scuriscio risente forse dell'accostamento a scuriata.
che nasce come esercizio scolastico o ne risente i modi. g. paolucci,
passato se ne scuote e se ne risente la corte di vienna. nicolò erizzo,
tanto con recriminazioni. giustamente si risente il padre di famiglia evangelico confausto da
ma la sua carne è secca e si risente del cattivo odore delle piante della quale
in comune con il futurismo o ne risente la suggestione come modello. il
signif. di 'mammelle', la voce risente del fr. seins (nel sec.
incotta dalla siderazione umorosa, non si risente più al tocco, perché più non
, di sinizzare), agg. che risente o che ha risentito dell'influsso
. -in partic.: che risente in modo evidente dell'influsso del concilio
letterario. barilli, 8-240: 'mirra'risente già gravemente l'età per aver giaciuto
: una donna esiliata così dalla società risente un dispiacere cento volte più vivo di quell'
337: l'acqua ristretta nella cannonata risente poi maggior resistenza nel soffregamento delle sue
tenta d'argento, l'animale si risente tutto, si contorce e mette grandissime strida
fa- brica sorgente del suo propinquo ne risente umiliazione e dolore. carducci, iii-21-306
quella armoniosa legatura di parole ch'esteriormente risente all'orecchio. costo, i-pref: si
sottoregione dell'ulivo. in questa l'ulivo risente spesso i rigori del freddo; in
come se suonasse le nacchere. -che risente dell'influsso o ricalca i modi e le
calvino, 13-62: anche questo mio discorso risente di una tale polarizzazione d'interessi.
è donna di vendetta, / si risente e si cruccia e si disdegna: /
nell'organismo (gli umori); che risente di tale squilibrio (lo stato di
al colpo, ma trema / e si risente nelle sue radici. -per
, 337: l'acqua ristretta nella cannonata risente poi maggior resistenza nel soffregamento delle sue
condizione (una persona); che risente della condizione di stress dei singoli.
tenta d'argento, l'animale si risente tutto, si contorce e mette grandissime
: coscienza stupida quella che difficilmente si risente a'rimorsi, o per esser l'uomo
la sua pelle ormai non se ne risente piu. gadda conti, 1-457: l'
parole! giusti, i-249: scherzo che risente un tantino del libero fare. carducci
ritardo... anche l'arte risente di questa tartarugaggine lazzaronesca. =
. baldini, 9-26: la frase indubbiamente risente della calda temperie mazziniana. cassieri,
una tenta d'argento, l'animale si risente tutto, si contorce, e mette
termini generali che tutto il componimento si risente del pregiudizio della fierezza del vostro cuore.
sensibile alle variazioni di temperatura; che risente dell'azione del calore (un materiale
semplice, alacre e curioso, non risente, di quelle scuole, il minimo influsso
italia. 9. che risente degli influssi, per lo più negativi,
rettitudine, com'è tocco, si risente e per se stesso e per la virtù
gioia, 2-i-23: il carattere del popolo risente l'influsso degli elementi topografici in mezzo
forza dell'effetto che l'uomo ne risente. -malfamato, equivoco (un
fa d'uccellami, e non ne risente pregiudizio la coltura de'campi. d'annunzio
dalla siderazione, umorosa, non si risente più al tocco, perché più non
, di cui l'estro poetico si risente, non meno che il fisico vigor della
dalla siderazione, umorosa, non si risente più al tocco, perché più non
101: nelle prosperità la virtù non si risente, ma, dilatata nella abbondanzia,
e vi rinunzi quegli che dal rinunziarvi risente minor danno. rosmini, 5-1-296:
, iv-7: questo vocabolo venezianescamente preso risente un po'di profano. = comp
11. carattere di un'opera che risente di determinate situazioni e condizioni ambientali o
di pipistrello (v.), che risente del lai vespertilio (v.
23-50: lo era come quei che si risente di visione oblita e che s'
piano e tardo moto / non si risente il cavalier ferito; / ma geme e
. m. -ci). che non risente dell'influsso di campi magnetici (un
carrozzeria. 2. che non risente degli urti (un congegno, un orologio
, la baggiolatura del supporto motore, risente dello stato di secca. = nome
voce ingl.; la var. connaisseurship risente della voce fr. connaisseur 'conoscitore'
debussy (1862- 1918), che risente dell'influenza del suo stile.
graditi: il prestigio della 'casa'ne risente. 2. invecchiato, sciupato
francese, l'influsso che se ne risente. = nome d'azione da
automatizzato. semidialettale, agg. che risente dell'origine dialettale (un termine,
ha un'azione abbastanza progressiva, ma risente del lavoro della servoassistenza che lo porta a
. papini, xi-1-486: esso risente, perciò, dell'accanito annaspamento diqueigiorniemiè
nellastoriadelledottrinepolitiche, corrente moderata dell'azionismo che risente dell'influenza del pensiero di antonio gramsci
, guidato dallo scattante maurizio gueli, risente di qualche suggestione del living
che si riferisce al problematicismo; che risente dell'impostazione critica propria del problematicismo,