s'aggiustò gli occhiali, e non rise. beltramelli, iii-143: si aggiustò le
senato. parini, giorno, i-753: rise la fresca / gio- ventude animosa,
sospetto amaramente. idem, 9-80: rise egli amaramente, e: -di mia sorte
diventa salsissimo. idem, 278: ognun rise molto, perché dividendo quella parola «
duca e la duchessa se ne rise. 6. essere destinato a
che clara fosse già sua amante. rise da quello che essa era, disse:
. parini, giorno, 1-754: rise la fresca / gio- ventude animosa,
. l. casaburi, iii-438: rise clorinda, e su la guancia bella
quelle [sorbe], e poi si rise del suo male, / perché una
antico / squallor la terra, e rise. leopardi, 10-90: la candida imago
di dare importanza all'avvenuto e ne rise con alfonso che davvero non seppe imitarla
gli narrò questa babbionata: la quale rise tanto che vi mancò poco che non
. gramsci, 95: egli rise e mi disse che era un animale immaginario
uomo tanto incrudelito dentro al cuore che non rise mai né ebbe faccia allegra né mai
, dal ciglio e da le labra rise / blandamente. al divino atto commossa
detti, dal ciglio e da le labra rise / blandamente. al divino atto commossa
1-144: ai suoi giorni il soderino si rise del mondo, che nel cavargli
l'altra, cominciano a squittire delle rise, ed ella anco se ne rise
rise, ed ella anco se ne rise; ma la suocera torse il capo e
gorello. linati, 8-52: e rise davvero, rise pensando che su quella beltà
, 8-52: e rise davvero, rise pensando che su quella beltà bambina..
arienti, 31: dicendo loro cum sbudellate rise e cum le mane applaudendoli: -dove
del murare. boiardo, 1-25-34: rise aquilante che lo cogno- scia, /
: e se la stella si cambiò e rise, / qual mi fec'io che
, i-294: la dardania prole / rise le illustri fole, / che pur
cena. forteguerri, 4-34: rise rinaldo, e disse: ho un po'
per dicembre ». quello dell'agenzia rise: « oh sì, altro che dicembre
è innamorato? quasimodo, 2-50: rise polifemo, / e rispose: « t'
gente. pascoli, 97: ella rise; rise, o rondinelle / nere,
pascoli, 97: ella rise; rise, o rondinelle / nere, improvvisa:
chiostra intorno. carducci, 825: rise d'alma luce il sole / per
udendo la mia domanda, fortemente se ne rise, e disse: -veramente che egli
ciel del letto. pascoli, 964: rise, e piantò nel cielo /
. l. casaburi, i-494: rise clorinda, e su la guancia bella
a queste voci quella cosa brutta / rise qual ciuca. giusti, i-141:
aspetto '. s'agitò, rise,... le gelò il sangue
naturale e caldo. moravia, iv-256: rise tremando per tutto il corpo e
fiasco. monti, x-3-43: ella rise, e si compiacque / d'ascoltar
per fidanzarsi con me? ». rise forte, ma con la sola voce.
cantata fatta col concerto, uno applaudendo rise. = deverb. da concertare.
verga, 3-115: tutta la sera si rise e si bevette nel cortile dei malavoglia
e connessi! », disse. e rise. 4. dir. cause
sbigottito, / disse l'una che rise: / < guarda come conquise /
dall'eden odorato in cui soggiorna, / rise l'alta progenie, e me
. al rigido epicarmo / talia qua rise; e sibilar le carte / d'empedocle
volute pagare. bronzino, 1-71: rise il coiaio, ed ebbe ricevuti /
se non fosse che la donna rise, / io parlerei di tal guisa doglioso
di toro. alvaro, 9-257: rise a questo punto, d'un riso
del rame. negri, 1-372: rise, con l'insolenza de'suoi sedici /
carcassa. quarantotti gambini, 7-53: rise della carrozza anche momi, che tornava
che gli aveva detto, forte se ne rise; poi disse: « suo danno
di no, e la brigata datorno rise. g. morelli, 127: disposto
sbadiglia. moravia, v-161: egli rise discretamente, mostrando una dentatura perfetta ma
i tavolini. fr occhia, 234: rise di un riso amaro, che denudò
(47-4): ora che rise lo spirito mio, / donneava il penserò
meno / e appio scelerato non ne rise. b. davanzati, i-127: cacciato
orribile). deledda, i-1108: rise; ma di un riso digrignante, che
/ disse, ambedue; felicità non rise / al viver nostro; e dilettossi
, 8: la dea mirolle, e rise un cotal riso / di scherno e
/ disse, ambedue; felicità non rise / al viver nostro; e dilettossi
scudo ed a fuggir si pone: / rise il mantenitor dirottamente, / e tornò
e, libero da ogni paura, rise anche alessandro. cicognani, iii-2-114: s'
bcrni, 8-27 (i-215): rise rinaldo disdegnosamente, / che troppo ben
ii-94: di ennio fra lor molto si rise, / che non avendo un straccio
borgese, 1-184: allora celestina rise, d'un riso che poteva sembrare
/ vide farsi fortuna sì molesta, / rise fra gente lagrimosa e mesta, /
l'antico / squallor la terra, e rise. 5. saccheggiare, depredare
due anni. comisso, 15-90: rise con violenza, un riso che pareva a
, come la sorte inchina, / rise gran tempo, ed infelici esigli /
de l'eterna idea / che disvelata rise a te primiero. disvelatóre,
, spalancato. marino, 226: rise la bocca, e disserrando quelle /
/ e sì fresco e vermiglio e vivo rise / quel fiore in tra la rotta
. svevo, 5-422: ma egli rise lungamente al ricordo. egli aveva spiato quell'
iv-181 (47-2): ora che rise lo spirito mio, / donneava il penserò
ripetè dubitosamente l'asti- nòmos, e rise due volte: « ah! ah!
pastenache, aglie, puorre, cepolle, rise. d. bartoli, 6-6-52
parentela. d'annunzio, iv-2-776: egli rise tra le foglie, senza mostrarsi,
leva ora il volto che giammai non rise. gozzano, 871: volsero gli anni
quella sgridata, ma ballina gli rise in faccia. d'annunzio, i-i7:
re. morando, 456: si rise armindo del fallace indovinello che lo predicava
parola. sarpi, vi-1-95: si rise della dechiarazione di spagna fatta solo con
. p. fortini, ii-427: rise... il maleacorto marito, credendosi
poi mi diede un dolce bacio, e rise. / allora i pesci al destro
, veda! moravia, xi-167: romildo rise e osservò: « gesuina ha ragione
uomini. sarpi, vi-1-95: si rise [il re d'inghilterra] della dechiarazione
/ e la dar- dania prole / rise le illustri fole, / che pur carpia
. d'annunzio, iv-2-776: egli rise tra le foglie, senza mostrarsi, come
e convinzione. parini, v-110: rise l'anglia, la francia, italia rise
rise l'anglia, la francia, italia rise / al rammentar del favoloso innesto:
capo, el collo, cum le magiore rise del mondo acom- pagnate d'amichevoli conforti
. f. frugoni, vii-474: diogene rise nel chiudersi le nari al passar che
il duca e la duchessa se ne rise; et innanzi che lui se ne avedessi
della natia caverna. frocchia, 53: rise, scoprendo i suoi piccoli denti feroci
sforzavano fargli gradissime festazze cum le magior rise del mondo. firenzuola, 620:
si stanca. arici, ii-121: rise il daco, lo scita e il lusitano
delle sirene, cambiò fianco e se la rise. -camminare a fianco di qualcuno
e sì fresco e vermiglio e vivo rise / quel fiore in tra la rotta /
. carducci, 835: deh come rise d'alma luce il sole / per questa
gozzi, i-248: il pubblico pianse e rise a modo mio, e corse in
: manicomio. giusti, 2-70: rise emilio, perché nella funesta / casa
al suo argomento con uno scherzo di cui rise fortemente, ma solo lui, nella
fastidio nascosto. pavese, 6-314: rise in quel suo modo forzato, ma rise
rise in quel suo modo forzato, ma rise.
rideva forzato. boine, ii-137: rise forzato, voglioso di stender la mano a
fece bel bello le fossette, e rise. 6. ant. cicatrice
fragorosamente. svevo, 2-415: ella rise di nuovo fragorosamente. alvaro, 11-74
la sa lunga, annuì: ma rise dell'iperbole. pavese, 5-80:
finita. bartolini, 5-321: ciascuno rise; ma suo zio la freddò con una
svolettò impaurito su l'ali mozze, e rise, finalmente, come obbligo di
che la sa lunga, annuì: ma rise dell'iperbole. quel riso da furba
le piume adultere / lasciò l'impronta e rise. mazzini, ii-529: vorrebbero ottenere
suppositi de tal modo che 'l papa ne rise assai gagliardamente con li astanti. bocchelli
sciangottò di nuovo la 'paura e rise, coi denti magri, il
gengive sanguinanti. cassola, 2-291: rise, scoprendo le gengive vuote. non
così accadé a berengario, mentre gli rise la giocosa, più che gioconda, fortuna
degli arienti, 32: cum le magiore rise del mondo acompagnate d'amichevoli conforti.
azzini, 55: la bocca che rise, / che rise e poi si tacque
la bocca che rise, / che rise e poi si tacque / come gorgoglio d'
, / poi dal suo ciel guatandoci rise alla pazza scena. bocchelli, i-i-n:
/ leva ora il volto che giammai non rise, / -tu sol -pensando -o ideal
/ nerea noi crede; e se ne rise allora / che ciò le raccontai.
», giuliano s'imbrogliò un poco, rise nervosamente, rise di sé: «
imbrogliò un poco, rise nervosamente, rise di sé: « io per lei ero
vide farsi fortuna sì modesta, / rise fra gente lagrimosa e mesta / per
con la donna, molto di questa incantazione rise con es- solei. guido delle colonne
, scrollò un ramo di pino; rise quando sentì il gelo per il collo.
frasi troppo sentimentali e chimeriche, egli rise apertamente come per prevenire un sorriso o
paragone. simintendi, 1-89: mercurio rise... e volse lo spergiurato
s'inoltrò / cauta e infantilmente / rise nell'obliata / casa e fiorì la
non già. parini, v-110: rise l'anglia, la francia, italia rise
rise l'anglia, la francia, italia rise / al rammentar del favoloso innesto.
). tozzi, iv-60: rebecca rise con la bocca chiusa, insa
misericordia per caso di tanta mutazione, si rise di lui come di intemperante, e
tua? -lo so, - rise moro. - qui stiamo intisichendo tutti.
/ s'africa pianse, italia non ne rise: / dimandatene pur l'istorie
. b. tasso, ii-270: rise il motor superno, / con un sì
: la vecchia, di sull'uscio, rise scoprendo fra i denti il lampo di
non potei frenare un'eresia e matteo rise in modo strepitoso, e tre o
/ leva ora il volto che giammai non rise, / -tu sol -pensando -o
fece linguetta; e un altro gli rise in bocca. 20. dimin
con febo / prese lite, non rise, ma soave / intorno alla sua pelle
boterò, 410: il re rise assai di sì fatta soldatesca e ne fece
, inopportuno. bocchelli, 16-244: rise nel ricordare, ma non troppo di
/ lupa. bartolini, 20-161: rise / vedendomi disegnare; / e,
che la scolaresca, un giorno, ne rise. -alterato, falsato, innaturale (
un ragazzo. queste cose fanno ridere. rise anche mascolina, sf. ornit. region
sospiro. papini, i-842: l'interprete rise di quel suo riso a scatti,
com'è. il più delle fanciulle, rise prima della mellonaggine che appariva nel volto
nerea non crede; e se ne rise allora / che ciò le raccontai. /
vide farsi fortuna sì molesta, / rise fra gente lagrimosa e mesta / per
miaulanti de'violini. vittorini, iv-75: rise,... continuando a spingere
scaramazze. pirandello, 8-605: mica rise. niente. mi restò lì piantato e
veditor penetra. fanioni, i-50: rise discordia, non chiamato auriga / saltò sul
/ leva ora il volto che giammai non rise. / -tu sol -pensando -o ideal
/ vide farsi fortuna sì molesta, / rise fra gente lagri- mosa e mesta /
« non mi prendesti! » disse e rise ancora / al fratellino un po'mortificato
/ s'africa pianse, italia non ne rise. macinghi strozzi, 1-46: ora
1-9-60: solo zoroastres si dice che rise quando nacque, e nolli significò cosa buona
mense ancor ne divoriamo? / e rise e tacque. commedia intitolata sine nomine
). fenoglio, 3-138: fabio rise cordialmente, e in un baleno la
. g. raimondi, 7-48: rise per primo il lucchini, che non
mostrò e per grande alegrezza la donna rise. caro, i-313: il buon
non le dispiacque, ma sì se ne rise, / che lo splendor de li
me non par egli. el padre rise e disse: né anche a me.
vi passammo [a formicola] si rise del nomicino strano. -nomìcchiolo (
danno e alla beffa, se ne rise. giov. cavalcanti, 8: in
questa bella e nobilissima compagnia sì saporitamente rise. n. franco, 7-277:
misericordia pel caso di tanta mutazione, si rise di lui come di intemperante. boiardo
era in vita, alle ricerche oceanografiche, rise non poco cogli ospiti suoi vedendo che
indirizzare. fazio, iii-5-96: solino rise; / poi disse: « va',
/ perciò almerina se 'n compiacque e rise: / poscia il frate pregò d'essere
, 14-1-166: di questa opinione si rise il viperaio (ch'è uomo famoso in
, 2-376: « che è, » rise roberti indovinando, « devi telefonare alla
berni, 25-39 (ii-264): rise aquilante della braveria, / ché lo
volo / di passere saliva; ed ella rise / un riso bianco come il suo
, / ma sì mal destro che ne rise ognuno. -bulbo oculare.
moltitudine di organuzzi. landolfi, 14-69: rise, perché
, fuggirlo. imbriani, 6-51: rise del bisticcio lo stesso bellobuono, il
. carducci, 835: deh come rise d'alma luce il sole / per questa
d'annunzio, 2-34: non anche rise l'alba su 'l paonazzo mare.
di nascondere la cacchina? ». rise, e benito disse: « sta
f f brusoni, 9-466: rise portunnio e rispose: non vi passo
miglior parte ». brusoni, 6-67: rise bianca e disse: signora, i
, si voltolò nel letto e si rise delle parole che gli aveva detto. d'
, / poi dal suo ciel guatandoci / rise alla pazza scena. baldini, 9-69
? ». « ne vado pazza » rise marisa. moravia, 1-617: proprio
sopra, sono capaci » - e rise - « di stare in pensiero ».
nel mondo un fratello: / truce rise su 'l percosso abele. 2
sei una cocotte? » / perdutamente rise. 3. senza scampo,
i. frugoni, i-3-355: ne rise il perfido, / scaltro cupido.
egli restò un momento perplesso e poi rise anche lui di tutto cuore. pirandello,
. giamboni, 10-39: la filosofia rise un poco molto piacevolmente, e stette
osservazione dell'aghios vivamente assentì ed anche rise perché una constatazione molto giusta fa sempre
. giamboni, 10-38: la filosofia rise un poco molto piacevolmente. boccaccio,
africa pianse, italia non ne rise. sarpi, i-1-78: questo è un
se una pianse, l'altra non rise. monti, x-4-164: messenia pianga e
musica. pirandello, 8-605: mica rise. niente. mi restò lì piantato e
tolta l'avea, con tante piacevole rise che aveano marco de montone becco fatto
ammiratore dello stile epistolare di tancredi, rise, lo approvò pienamente. g.
. de sanctis, ii-7-193: forteguerri rise e promise per la sera seguente un canto
. f. frugoni, 1-600: rise, nel sen della notte, l'aria
le piume adultere / lasciò l'impronta e rise. leopardi, 13-43: nella mia
tosco, poi squadrò le coma e rise. viani, 13-452: tutti fummo
troppo ridere. becelli, 1-193: rise il duca a tal dir, si che
quest'opera poltrona, il re di lui rise e lo schernì, come uomo vile
un sovatto. d'annunzio, iv-2-930: rise in sé solo, pensando come in
. g. gozzi, i-13-226: rise amaramente quel cuore di porfido, e
, aglie, puorre, cepolle, rise, ammendole, semola, chiàppare,
gote. l. casaburi, i-494: rise clorinda, e su la guancia bella
sei pratico, tu, eh? » rise irma, quasi senza gelosia. «
/ perciò almerina se 'n compiacque e rise; / poscia il frate pregò d'es-
vanità, si potessero rat- tenere dalle rise; ma infinsero di premerle al meglio che
guardò con gli occhi scuri, se la rise da sola, e bevette. -assol
presentata al so frate anniballo, / rise pianzendo tutta la soa zente. nardi
'das per me '. » e rise, compiaciuto dello strafalcione, che,
frasi troppo sentimentali e chimeriche, egli rise apertamente come per prevenire un sorriso.
neve, scrollò un ramo di pino; rise quando sentì il gelo per il collo
toscani, vi fu taluno che se ne rise e riottosamente volle tenere la puntàglia a
te? » / perdutamente rise... e mi baciò / con
: se la stella si cambiò e rise, / qual mi fec'io che pur
, a ore antelucane! », rise. « c'era un accelerato che partiva
una novella e l'altra arguzia si rise un pezzo et il vignaiuolo, quietate le
. manzini, 18- 115: rise. e poiché aveva i denti scantucciati,
terra...: il quale si rise con dire non poteva essere terra.
m. adriani, i-180: anacarsi si rise... che [solone] pensasse
gola. deledda, v-388: egli rise, piano piano, con quel suo nso
, a ore antelucane! », rise. « c'era un accelerato che partiva
evento fortuito. bemari, 6-246: rise brevemente e sollevò la fronte...
e avrà sara figliuolo », quella rise dopo l'uscio. corfino, 139:
prestava fede a sogni, destandosi ne rise e raddormentossi. banti, 9-84:
, 21-v- 1911], 515: rise, rise, rifregandosi le mani, felice
1911], 515: rise, rise, rifregandosi le mani, felice, cogli
e fresca / tirò avanti e se ne rise. / e pigliando il buon partito
: allora il donno si rallegrò e rise e perdonolli. dante, conv.,
. pascoli, 97: quand'ella rise; rise, o rondinelle / nere,
, 97: quand'ella rise; rise, o rondinelle / nere, improvvisa:
non le dispiacque, ma sì se ne rise / che lo splendor de li occhi
/ colei di gioia trasmu- tossi e rise; / e in atto di morir lieto
rambaldo ». boccaccio, i-558: tal rise già degli altrui danni che de'suoi
/ in questo ciel, di se medesmo rise. petrarca, 105-76: de'passati
poi giovandosi del diritto della conquista, rise de'patti. manzoni, pr. sp
così chi ne pianse e chi ne rise. di leo, 179: tutt'in
. cino, iii-36-1: ora che rise lo sospiro mio, / donneava il penserò
s-97: se la stella si cambiò e rise, / qual mi fec'io che
david che, quando la ventura gli rise la seconda volta, allora commise egli
, mica sei garibaldino? - johnny rise di no. -proferire in tono
: s'africa pianse, italia non ne rise. brusoni, 1017: si ascrisse
se una pianse, l'altra non rise. muratori, cxiv-4-113: s'essi piangono
, 21-v-1911], 515: e rise, rise, rifregandosi le mani, felice
], 515: e rise, rise, rifregandosi le mani, felice, cogli
de le sue voci al suono / rise ciprigna e riguardolla in volto. foscolo,
che è veleno per uno zero? rise il granduca e rimandollo.
d'un farnetico che delira, se ne rise, benché altresì glie ne montasse lo
frugoni, vii-678: diogene... rise con piacimento geniale, quando mi vide
. patrizi, 3-394: chi si rise che panara e reno corressero verso la
spalle. de amicis, xii-346: ne rise per un pezzo fregandosi le mani e
qual, credo, iddio fé beffe e rise, / veggendo in contro a lui
tra i filosofi il riponesse, ma si rise di for- mione oratore. malfiighi,
decenti. d annunzio, iv-1-1039: ella rise di quel singoiar riso ironico e impudico
. ricchi, xxv-1-190: crepo di rise. gli farai / smaltire i sughi,
ed iti essi pure, che smascellavano delle rise, a dormire, si svegliò inzuppato
grido ripetuto. fenoglio, 1-i-1294: rise, balzò in avanti per un più
femm. risa, ant. anche rise e masch. risi). manifestazione di
visconti, i-6-69: poi che le rise fur cessate un poco, /..
di risparmiare alcunché, no? ». rise e disse: « sì, se
dell'innesto e l'agricoltore sotto sotto ne rise. = lat. tardo romandiólus
. fogazzaro, vi- 146: rise di se stessa, del romanticismo convenzionale che
/ ma sì mal destro che ne rise ognuno. tommaseo, 11-144: negl'inni
seminato. cantù, 3-209: più rise quando in primavera il suo campo,
/ annibai diro. / deh come rise d'alma luce il sole 7 per
infermiera lo colse in quell'atto e rise. -lembo rientrante di una rete
sonno. jovine, 2-219: rise rivolgendosi al suo nuovo scudiero carmine lappone
g. gozzi, i-21-120: rise il fanciullo audace [amore] e disse
di francia. fantoni, i-50: rise discordia, non chiamato auriga / saltò
arpino, 6-84: « ah » rise sussurrando: « mi tieni d'occhio.
la sentenza dovette parergli sapidissima, perché rise, collo stesso compiacimento che metteva nel
del trecento. pirandello, 8-182: rise. ecco! un'altra bella frase,
, 12-i- 311: vi si rise assai, che la contessa di virtù sorella
. [tommaseo]: bruto se ne rise saporosamente. manzini, 17-105: con
voi riderete, signore, poiché ne rise sbaffatamente tutta la corte. = comp
. firenzuola, 2-329: santolo non rise mai di voglia, come quello che
il piuolo all'osteria e nella stalla, rise quando vedeva il vicino faticare di più
, la fece volteggiare, volteggiò e rise con lei. « mia, mia,
impegno? biffi, 19: si rise, si mangiò, si declamò, si
e rise. d'annunzio, ii-83: lo scaltro
i. frugoni, i-3-355: ne rise il perfido, / scaltro cupido: /
tutto midolla. manzini, 18-115: rise. e poiché avevai denti scantucciati,
10-945: qui mi lasciai scappar le rise affatto. b. corsini, 18-16
donna teresa non finivano più: bubù rise tanto che la cosa gli finì a scappellotti
uno scemo. assarino, 4-215: rise la contessa e passando innanzi vide moltissimi
f. f. frugoni, ii-21: rise lo spartano alla narrativa curiosa dell'attico
. fenoglio, 5-ii- 336: rise e gli scese incontro d'un passo.
male a lui, che mai non rise se non amaro e schernevole.
. deledda, 1-63: l'altro rise, ma la donna capì che egli schiantava
uomo dappoco. grazzini, 9-91: rise la mea, e rispose dicendo: «
f. f. frugoni, ii-222: rise gustosamente lo spartano aquesta facezia scintillante, che
/ che fu per grillo.. e rise la vegliata.. / « al
, 5-i-930: scese scoordinatamente a terra e rise forte nell'aria cristallina. =
per farli ridere tutti in coro; invece rise lui con un riso a scoppio,
. de amicis, i-365: il giovine rise, si fece scorrere due o tre
fece serio, poi di nuovo rise, finalmente cominciò a parlare. govoni
di spagna, 729: respose feragù e rise alquanto: abito paonazzo per lo scorruccio della
gli aveva detto, forte se ne rise. 3. ant. studio
f. f. frugoni, ii-222: rise gustosamente lo spartano auesta facezia scintillante che scottava
pavese, 6-199: pieretto se la rise. -in posizione proclitica rispetto a
g. gozzi, i-13-212: il padre rise e voltatosi a me, vedendo ch'
], 86: d'improvviso la bambina rise di nuovo, con l'aria di
12-25: « felice, lui », rise il padre: « faalle speranze di tutta
figura al detto vecchio, e se ne rise, perché gli parve cognoscere che quello
francese con la flemma spagnuola, si rise di questa bravata. fantoni, i-97:
vide farsi fortuna sì molesta, / rise fra gente lagrimosa e mesta / per
.. sforzò una risata e poi si rise davvero. idem, v-55: alle
mio disinganno. cassola, 4-240: rise sforzatamente. -con grande fatica,
tese le braccia al cielo e johnny rise sfrenatamente. 6. in modo
10-945: qui mi lasciai scappar le rise affatto. / e a sganasciar incommin-
geloso. f pona, 4-388: rise il duca e rispose... dover
slataper, 2-254: sgobbo come rise: « sgnappa », confermò. arpino
volo alta. pratolini, 10-249: rise, buttando la testa all'indietro,
i lauri ed i roseti suonano di rise e di motti. piovene, 7-4:
fo presentata al so frate anniballo, / rise pian- zendo tutta la soa zente.
in ispecie. brusoni, 6-269: rise la govematrice e disse: « ben eravate
quanti ce ne saranno qua dentro! » rise smodato. = comp. dal pref.
vettori [in panigarola], 3-ii-603: rise la rosa suavicolore. = voce
sapeva che non era possibile, e rise socievolmente. 2. essendo organicamente
. cantari cavallereschi, 118: rinaldo rise e disse: « signor caro,
questa bella e nobilissima compagnia sì saporitamente rise. domenichi, 2-209: un solenne
cloe, veggendola [una cicala], rise vezzosamente, ed in vezzi la si
i lauri ed i roseti suonano di rise e di motti. c. e.
in vita, alle ricerche oceanografiche, rise non poco cogli ospiti suoi vedendo che la
e che sorprenda. borgese, 1-233: rise di quel riso gutturale, ventriloquo,
quel mio fratello / che pianse e rise... /... /
. novellino, vi-188: allora quelli rise, e fecele mettere un bello
cerbio. cino, cxxxviii-47-4: ora che rise lo spirito mio, / do- neava
. in fine de l'audita novella rise tanto che credette scopiare delle rise,
novella rise tanto che credette scopiare delle rise, e chi indrieto e chi inanti piegandose
: gabriotto udendo questo se ne rise e disse che grande sciocchezza era porre
decenza ». svevo, 8-65: si rise molto, specialmente per un gesto ripetuto
sulle labbra. e vi fu chi ne rise. -detto con foga, a
i lauri ed i roseti suonano di rise e di motti. pirandello, 8-143:
2-iii-104: epicuro nella quiete de'suoi orti rise e schemi un poco le ire contrarie
casa. caro, 12-i-310: vi si rise assai che la contessa di virtù,
quelo reu spergurio ogn'om de roma rise. ovidio volgar., 6-498: iup-
quel mio fratello / che pianse e rise, e fu come lo spetro / ideale
pietra. cino, cxxxviii-47-1: ora che rise lo spirito mio, / do- neava
dalla bocca spruzzola. tozzi, iv-229: rise, stridendo come un topo e spruzzolando
e f. frugoni, vii-319: rise a squarciasacco il commune in veder quella
. d'annunzio, rv-1-1039: ella rise di quel singoiar riso ironico e impudico
: la sentenza dovette parergli sapidissima, perché rise, collo stesso compiacimento che metteva nel
esordiente. pratolini, 2-574: ella rise, divertita come da stenterello o ridolini
gigli, 2-192: ogni pastor ne rise / da pria, poi nello storto
». landolfi, 14-69: quando rise, lo fece stridulamente e sinistramente.
pavese, 6-258: si strusciò e rise e mi soffiava nei capelli. pratolini,
che scusa ha rifiutato? », rise mio padre con violenza. « eh,
la smise. fenoglio, 5-i-1945: lui rise stupidamente, come fa chi deve mascherare
buoni. montale, 3-225: nicola rise con aria di superiorità e mi fece cenno
marzocchi, ii-271: il re tanto ci rise e tanto gli parve bella, che
. tabacchi, 11-38: la voce rise quasi bonaria, e poi disse tagliente:
al so frate an- niballo, / rise piangendo tutta la soa gente.
spalla di clerici, si lasciò tastare e rise alle sue facezie. 2
esame di calcolo integrale, meno impaziente rise di gusto, alla rabbiosa imprecazione del
. fenoglio, 5-i-803: johnny rise tesamente. = comp. di
poco al riposo. arpino, 5-58: rise e la strinse, sentendone sotto le
bito dello appuntamento, lui se ne rise e dixe che lo appuntamento era un
danno e alla beffa, se ne rise, dicendo che per certo in firenze dovea
tyrtaeus. teme la produzione della rise polmonaria. g. gozzi, i-307:
di perugia, 86: orfeviere se ne rise e disse: « maie non tocchò
. de marchi, ii-194: il cavaliere rise di gusto e sedette su un tombolo
. abucchi, 11-38: la voce rise quasi bonaria, e poi disse tagliente:
5-99: se la stella si cambiò e rise, / qual mi fec'io che
, / colei di gioia trasmutossi, e rise; / e in atto di morir
. imbriani, 6-42: si rise a squarciagola dalle donne e dal ma-
. linati, 25-113: il garzonetto rise, poi si mise a tripillarmi intorno
immaginari. boccaccio, iii-11-3: seco rise de'pianti dolenti / della turba lernea
, / candide spose, a cui non rise ancora / pronuba giuno. dessi,
mele. fogazzaro, 13- 48: rise anche la lùzia, e continuò la sua
. che saturno stava borgese, 1-233: rise di quel riso gutturale, ventriloquo, che
fu chi lo seppe, e se ne rise. = dal fr. verdugale
ch'ora s'accende e verna, / rise di luce e di sereno il cielo
, i-276: la cloe, veggendola, rise vezzosamente, ed in vezzi la si
, 20-59: di questa opinione si rise il viperaio (ch'è uomo famoso in
volteggiamenti sotto la sua finestra e sberrettate e rise. colletta, ii-205: già da
, si voltolò nel letto e si rise delle parole che gli aveva detto. mazzini
d'italia / le appendeste votive allor che rise / il gran sol de 'l ritorno
autoreggenti bianche », le dissi. lei rise. = comp. dal gr.
sm. libro tascabile. c. rise, i-176: nel caso...
più e cercherò d'ingrassare » anche lei rise un poco, asciugòil pianto che le
di zucchero. faldella, iv-2-175: rise grossamente, mostrando i rocioli dei suoi
d'ogni guaio inveterato e sifilitico ». rise del chirurgo taglia-gambe. =
io ti dico di sì! » e rise, fino alle orecchie, e risero anche