innanzi al dì, che torna / a rischiar questa terrena chiostra. campanella, 1-66
, 3-99: dove siete stato a rischiar la pelle, santo cristiano? non lo
, a nutrirvi di pericolo, a rischiar la vita, come fate, per un'
/ che negligendo provincia si perda / e rischiar è men male / gli pochi,
sesterzi della padrona? -e perché dovremmo rischiar la fuga e la forca? pavese
musa e n'ho sofferto fino a rischiar la pazzia. -rivedere le bucce
né sopravvendere per ingordigia, ma piuttosto che rischiar di trovarti col fondaco sfornito e la
memmo, cxlviii-ii-180: non devo rischiar d'essere schiacciato nel bailaggio. p