. palazzeschi, 3-218: all'appa- rire della diligenza..., le mamme
). preparare e rinvigo rire con il continuo esercizio; rendere capace di
ch'e'bercia. col rire una quantità d'acqua o di altro liquido
le linee, per trasfe rire da un binario all'altro parallelo le vetture
affittaiuoli, destinate a favo rire i progressi dell'agricoltura... mediante
: ed un padre parea del benmo- rire, / che un condannato accompagna al patibolo
zola non c'è vestigio di quel « rire gaulois », di quello spirito,
se il dottore sapeva gua rire il malocchio lo avrebbe certo diagnosticato da sé
). consumare, esau rire; esautorare. -rifl.: consumarsi in
pas qu'elle ait dessein de faire rire avec ces fanciulletto, fan- ciullino;
: se madonna m'ha fatto sofe- rire /... / poi ch'a
: gl'importa di favo rire quant'è possibile il suo protagonista, estenuandone
di nuovo ogni marin disagio / sof- rire. tasso, 8-3-181: di novo cala
). letter. gar rire, stridere, cinguettare. cagna
fu causa di farmi smar rire e spaventare tanto fuori della natura mia,
). letter. trasfe rire nella materia; rendere materiale, concreto;
tanto tempo chi ci si rire e ardere per questo cristo. sannazaro,
. pass, di incartapcco rire), agg. diventato secco e giallognolo
-oris * colore '. incoio rire, tr. [incolorisco, incolorisci)
tommaseo]: sperando nel signore non rire anco cicerone in una certa sua epistola ad
della città, temendo di mu- rire, abbandonò quello della villa. ovidio volgar
veste a righe nere e zafferano. rire l'insussistenza di quella carta, tanto oprò
proprio lavoro: farlo appa rire più bello di quello che è.
, / però si debba festa partu- rire / da l'anime viventi, prima morte
metaforicheggiano, ma lasciano favoleggiare ed impue- rire quest'altri sofossi. arlia, 346:
gli impedirono che né stare in rire (un vizio, una colpa o una
uomo... dovea sco- rire che una sola è la grammatica..
l'edizioni debbano farsi appa rire altrove e non in napoli, questa è
spro- licare / qualche fiaba da fargi rire. -sostant. beolco,
, ridire, rìere, rigare, rire), intr. (pass. rem
, / no le fare dinanzi troppo rire, / ca salamone disse e la scrittura
. -anche: fatto appa rire più piccolo da un effetto ottico.
padre eterno che faccia in un rire a vostra eminenza, come a mio nume
, / no le fare dinanzi troppo rire, / ca salamone disse e la scrittura
: nivasio dolcemare si risolve a apa- rire da sé la camera dello zio.
mano in mano di ristorarsi col rinca- rire 1 generi ed i prodotti. nievo,
e sasone, / né no lo farà rire se no iusta casone. mostacci,
di fatto che le era venuto il fou rire [alla ragazza], parlava a
sbigottire con la sola presenza, atte- rire 1 soggetti col nome solo. b.
mio dire / io lo voglio ischia- rire, / sì ch'io non dica motto
grandezza. monti, x-5-451: ammorza rire, o figlio: / rode invidia sestessa
carica esplosiva fino ad ade rire contro il bersaglio oppure, giunto a breve
occhi: fissare intensamente, lasciando trasp rire amore e desiderio. marino, 1-6-77
un pasto, le libagioni). rire la soperchievole signoria del suo signore. maestro
escire; / dentro i fa partu- rire, / che non se spanna la mente
assai e molto più penano nel partu- rire per la strictura de la via. g
nativo o abitante dell'antica rire un sudanese con una gamba di legno.
terrà ch'elle sieno per spaulevante. rire gente paurosa. guglielmo da saliceto volgar.
locale che avrebbe dovuto confe rire la più affascinante varietà all'unità nazionale,
elio costato / trasseli a. ffe- rire e dare; / allora la madre abandonata
nel compiere un'azione, nell'ade- rire o nel professare una fede; irresolutezza,
pas qu'elle ait dessein de faire rire avec ces'fanciulletto, fanciullino,..
da bestie culti. porcacchi, rire esattamente una parola, un'espressione o,
, spogliati, straziati e lasciati rire come pecore e zebe, raccoglierebbe altri segni
nei secoli xv-xviii e consistente nell'inse- rire fra le mani giunte del suppliziato una serie
di fouler 'premere, follare'. fou rire [fu rir], sm. invar
gesti anche troppo cospicui, morendo dal fou rire. g. montefoschi, 5-122
5-122: avanti, cos'è questo fou rire?. = voce fr.,
comp. da fou 'folle, pazzo'e rire 'riso, risata'. fourreau [furò
. dalla locuz. je te pince sans rire 'ti pizzico senza ridere', usata in