, se io di tal fallo il riprendo, o m'ingegno con asprezza di ritrarlo
segni, 1-54: io per me non riprendo policrate oratore, che celebrò [un
, se io di tal fallo il riprendo, o m'ingegno con asprezza di
leopardi, iii-119: in secondo luogo riprendo... che vi chiamiate amicissimo
al tuo stato convenienti, non ti riprendo; ma riprendoti che facendo mercatanzia,
non voglio imitare in lui quel che riprendo in lui, cioè la poca sincerità
al tuo stato convenienti, non ti riprendo. ariosto, 12-46: così dicendo,
. mi lasci andare, gabriele », riprendo io, conciliante, sebbene sempre più
al tuo stato convenienti, non ti riprendo; ma riprendo ti che facendo merca-
convenienti, non ti riprendo; ma riprendo ti che facendo merca- tanzia, amistà
: ancora d'un altra cosa amore riprendo. / da poi due ne congiungie in
frutte del mal orto, / che qui riprendo dattero per figo. boccaccio, viii-3-240
ottime qualità. caro, i-159: io riprendo i vizi, e voi deprimete le
leggero come l'ubriachezza, e mi riprendo a denti stretti. ma se un
fresco che consola. un sorso e riprendo il filo. cantoni, 134:
frutta del mal orto, / che qui riprendo dattero per figo. buti, 1-839
ma la cancello tosto colla mano e riprendo la solita ilarità. carducci, iii-4-214
il prossimo siamo duo imagini: quando riprendo la mia, laudo quella del prossimo,
ferd. martini, 1-iii-245: riprendo a giocare a tennis: necessario esercizio per
dalle loro funzioni. idem, 11-130: riprendo una delle tante immagini con cui m'
x-51: questo è ciò laond'io riprendo gioia. idem, xvii-54: già vita
. gherardi, ii-34: io troppo riprendo chi è di sì gelato e lapideo cuore
e ossa, miseramente naturalistico, e riprendo tutta la scena di seguito, come vista
non sia per malizia, e così me riprendo. benzoni, 1-44: i peccati
« non mandar, ch'i'ti riprendo ». dante, vita nuova, 41-1
al mio obbligo di novelliere naturalista, riprendo il filo del racconto. oriani, x-18-46
: s'i'mi tacea, me non riprendo, / da li miei dubbi d'
-n. x6 ^, da vouoexéto * riprendo, ammonisco ', con aplologia.
or dicesti. arrighetto, 217: io riprendo li dubbiosi occhi della fortuna, la
frutta del mal orto, / che qui riprendo dattero per figo. -orto
: chi pecca per amor io non riprendo. tommaseo, 1-255: pecco con
: se tu ricevi il colpo, no riprendo, / cotant'è la via d'
è far poesie: è poltronaggine (riprendo volentieri l'iroso vocabolo del baretti)
-eo amai tanto? » / possa riprendo il dire / c'ò fatto e dico
primavera. de roberto, 10-273: riprendo il mio vagabondaggio primaverile ed estivo.
appetito, / anch'io gli antichi spiriti riprendo. mazzini, 14- 149: accendo
frutta del mal orto, / che qui riprendo dattero per figo. idem, par
. loreaano, 5-187: non ti riprendo, no, né ti comando: /
chi pecca per amor, io non riprendo. goldoni, ix-844: bella, non
remora di più e più mesi, riprendo ora la penna in mano per continuare
se tu ricevi il colpo, no riprendo, / cotant'è la via d'amor
frattura. cicognani, v-2-217: allora riprendo la lettera, ne distendo 1 pezzi
tavolo, scrivo: dopo mesi e mesi riprendo quel foglio, riscrivo, gratto,
v.]: mi sento rinanimire; riprendo animo, e quasi nuova anima.
ripresero a filare. calvino, 12-137: riprendo a correre tra gli alberi della strada
dei risultati ottenuti. papini, x-2-9: riprendo baudelaire ('petits poèmes'). delusione
frutta del mal orto, / che qui riprendo dattero per figo. -ricevere un
8-80: chi pecca per amor io non riprendo. carducci, ii-9-105: ho bisogno
la ragione: / per zo non mi riprendo / di zo ch'io chero,
s'i'mi tacea, me non riprendo, / da li miei dubbi d un
fedele / ammonitrice, i vostri error riprendo, / volgete ornai la mente. parini
colei -eo amai tanto? » / possa riprendo il dire / c'ò fatto e
un fresco che consola. un sorso e riprendo il filo. pasolini, 7-61:
a scuola. per fortuna, presto riprendo a lavorare. 10. locuz
ulloa [guevara], iv-7: riprendo medesimamente lo eccesso che per cagione della
cameggiate del continuo, di che vi riprendo con carità patema. 8.
et il prossimo siamo duo imagini: quando riprendo la mia, laudo quella del prossimo
ulloa [guevara], iv-7: riprendo... lo eccesso che per ca
incolpo io... del peccatoch'io riprendo tutti gli albani: eglino hanno seguito il
la lampada a snodo sullo scrittoio e riprendo la lettura di un vademecum sui modi di
: s'i'mi tacea, me non riprendo, / da li miei dubbi d'
sedimenti. d'annunzio, v-2-700: riprendo la penna. la mia mano è tanto
i-237: anch'io gli antichi spiriti riprendo, / e un bicchieretto avanti e
, 34-15: di che ancora molto gli riprendo, / perocché non dovien, se
ulloa [guevara], iv-7: riprendo medesimamente lo eccesso che per cagione della
in tronco questa lettera, e la riprendo oggi tutto contento d'aver ricevuta la tua
la lampada a snodo sullo scrittoio e riprendo la lettura di un vademecum sui modi di
malevoglienza. leopardi, ii-119: poi [riprendo] che abbiate così facilmente creduto il
riposare. arbasino, 103: io riprendo in questi giorni a uscir molto e a
cui fedele / ammonitrice i vostri error riprendo, / volgete ornai la mente.
: / anzi perdo me stesso, altrui riprendo, / zappo il mar, semio