a me medesimo talvolta, e mi rinfaccio questa mia usanza, di ghiribizzare in
d'idee. berchet, 1-115: rinfaccio al tiraboschi penuria di filosofia. moravia,
, uno sguardo, può essere amaro rinfaccio; il * raccèffo 'è più spiattellato
giovanile d'oggi per ogni rievocazione e rinfaccio degli orrori degli anni quaranta.
. rinfacciare, tr. (rinfaccio). rimproverare a qualcuno una
. verb. da rinfacciare. rinfaccio, sm. il rinfacciare a qualcuno una
del dottorevole animale sarebbe per me un continovo rinfaccio e un'acutissima spina al cuore.
largito duro, a spizzico e con rinfaccio. pratesi, 5-346: no:
e ripicchio: reciproco rimbecca- mento, rinfaccio. f. f. frugoni
l'ha lanciata. -anche: vicendevole rinfaccio di un'accusa. muzio,
, mi tornava a gola come un rinfaccio, mi scalfiva quanto un rimorso.
sciampannata di vita, saettavano un atroce rinfaccio alla sua stupida esistenza di vecchio gattone
2. risposta a muso duro; rinfaccio esplicito e aspro; manifestazione di aperta
: qualche inconscio strisciante (o un rinfaccio brutale di ciò che si è avuto
: invettiva violenta; pesante recriminazione, rinfaccio. carducci, ii-6-401: se alcuno