, o a perpetuo o a tempo, rimuovergli dall'uffizio nelle cause ecclesiastiche.
lami, 1-2-603: proccurò il carnesecchi di rimuovergli da que'sentimenti, ma per persuadergli
quanto più potea da 'l falso creder rimuovergli si affaticava. sarpi, ix-116:
con qualche im- perfezzione, che il rimuovergli dagli uffizi ne'quali gli aveva posti
, con cui era giaciuto, per rimuovergli la consolazione che poteva avere, dandosi
fiesole, con cui era giaciuto, per rimuovergli la consolazione che poteva avere, dandosi
son gli arboscelli piccioli è bene di rimuovergli ogni mese una volta la terra, acciò