, e che si è sentito anco rimordere, mostra che gli paia strano,
angustiare. - in partic.: rimordere (la coscienza). mostacci,
rondine, tanto che ladislao si sentì rimordere di aver pensato a disfarsene. vittorini,
sembra siano state messe insieme per farci rimordere di tutti i nostri peccati.
, dicendo 'rinovare ', 'rimordere ', * ripigliare '. tolomei,
figura, per ripiccar chi piccò e rimordere chi morde. -con uso recipr
creativa [carducci] si sentiva quasi rimordere della nuova insospettata consolazione che la vita
-tormentare col pungolo del rimorso; rimordere, inducendo a vergogna, a pentimento
remòrdere e deriv., v. rimordere e deriv. remore e deriv
nome d'azione dal class, remordére 'rimordere '. remortare, tr. (
nostri simili delle quali ci abbia a rimordere. loria, 5-90: mi rimorde di
ne montasse lo sdegno, e il voleva rimordere, se non che il saverio il
sembra siano state messe insieme per farci rimordere di tutti i nostri peccati.
riporta. = nome d'azione da rimordere. rimorditóre, agg. e
consumare. = deverb. da rimordere. rimóre e deriv.,
né rovescio. = deriv. da rimordere. rimorsicato, agg. ant
dal class. remordère (v. rimordere), attraverso il part. pass,
! = agg. verb. da rimordere. rimòrso1 (part. pass,
rimòrso1 (part. pass, di rimordere), agg. ant. e
senza rimorso. = deriv. da rimordere. rimòrto (part. pass
a figura, per ripiccar chi piccò e rimordere chi morde. -rimbeccare a
roso. - anche: rimordere. sare le foglie d'oro
cosa di cui la coscienza ci possa rimordere. 'non voglio sopraccoscienze'. c. arrighi
figliuol cupido. 2. rimordere, tormentare. g. gozzi,