de'più gravi e che più mi rimorde è questo, di non aver assistito ad
12: ma poi che questa cura ti rimorde, io ti parlo, ed aprirotti
subito s'atrista e con timore si rimorde. giov. cavalcanti, 310: io
: a significare la memoria viva che rimorde la coscienza, l'incubo di un
/ la clausura dei traici mi rimorde / l'anima come un gesto di
cuore, e che tutto il dì lo rimorde la coscienza sua de'misfatti, onde
? / la clausura dei tralci mi rimorde / l'anima come un gesto di
cuore, e che tutto il dì lo rimorde la coscienza sua de'misfatti, onde
7-40: e teme, e gli rimorde insieme il core / sdegno, vergogna
casotti, 1-306: sento che mi rimorde la coscienza, / che mi lacera ognora
: se del dritto di madre vi rimorde / pensier, sciogliete le crinali bende.
., 8: si la coscienzia ci rimorde d'esser imbrattati d'alcun peccato,
, 3-226: oggi me coscienza non rimorde, / se ti giudico infinto. tarchetti
7-40: e teme, e gli rimorde insieme il core / sdegno, vergogna,
le nude / speranze ed il pensiero che rimorde. -scendere lentamente.
se la conscienza de l'adulterio ti rimorde, fa quel ben più, legittimando i
tante ingiurie meco, / non mi rimorde, s'io son giuda o gano,
un l'altro in su la schiena si rimorde. pulci, 2-41: eran corrier
raccolte dentro da noi, niente ci rimorde la salutevole coscienza. lubrano, 1-181
: se la conscienza de l'adulterio ti rimorde, fa'quel ben più, legittimando
nude / speranze ed il pensiero che rimorde. -nudo nome, nudo titolo
de'più gravi e che più mi rimorde è questo, di non aver assistito ad
vi va dietro, vi stimola, vi rimorde. 25. prov. proverbi
nude / speranze ed il pensiero che rimorde. -offuscare, accecare.
giudizio. muratori, 10-ii-229: ci rimorde, è vero, la coscienza, e
quando uno ha peccato (cioè gli rimorde, altrimenti non è peccato), tutta
2. per estens. che rimorde (la coscienza). segneri,
rampognevoli parole. 2. che rimorde, che induce al pentimento (la
: se una certa rugumazione del verno rimorde quelle [viti] già ferite per la
se la conscienza de l'adulterio ti rimorde, fa'quel ben più, legittimando
croce, 63: la coscienza sempre rimorde l'uomo tristo. brusoni, 9-143
valermi di scuse mentre il cuore mi rimorde d'aver fatto male. parini, 445
asilo a fascisti a cui la coscienza rimorde, pavidi del presente e dell'avvenire
; / e teme, e gli rimorde insieme il core / sdegno, vergogna,
amore. alfieri, 12-281: e'mi rimorde troppo / il mio fallire. nievo
hai mille amari, e non te ne rimorde. martello, 6-ii-724: un traditor
: un traditor tiranno tradir non mi rimorde. mazzini, 23- 383:
a rimordere. loria, 5-90: mi rimorde di averla costretta per via di certi
, 12: poi che questa cura ti rimorde, io ti parlo ed aprirotti le
egli lei, commendando criseida, duramente rimorde. poliziano, st., 1-22:
, iii-14-157: mensola... si rimorde del fallo. cinelli, 11-315:
delle lettere. 3. che rimorde l'animo per le colpe commesse (
i-54: la clausura dei tralci mi rimorde / l'anima come un gesto di rimprovero
370: una certa rugumazióne del verno rimorde [viti] quelle già ferite per la
sconvolgere. varchi, 22-82: certi rimorde e sbatte [iddio] acciocché per
rode il freno. marino, 20-284: rimorde il morso, che con or l'
carnefice crudele, che cu dentro mi rimorde e scarnifica, tanto più m'affligge
buon asilo a fascisti a cui la coscienza rimorde,... chevi sono ammessi sul
le nude / speranze ed il pensiero che rimorde. betocchi, 5-46: nel fondo
questo legame. loria, 5-90: mi rimorde di averla co = dal
non ti passa la smania? ti rimorde / la taràntola? quello / non
dilunga. govoni, 107: non vi rimorde di disingannare / un infelice che non
stesso, perché la coscienza non lo rimorde di nessuna usata violenza. mazzini,
crudelmente, e la coscienza non li rimorde; pur se combattono dopo un giuramento violato