volta mio padre accettò la sfida di rimare con fegato e nessuno di noi ci faceva
, i-38: il di lui verseggiare e rimare improvvisamente e lungamente, in anacreontici,
quando vorrò trattare / di cose che rimare / tenesse oscuritate, / con bella brevitate
: il nome del- l'allighieri fatto rimare « flétri » ci tocca a leggerlo.
l'uso de'verseggiatori mitologici, del rimare 4 cimmerie grotte 'con 4 notte
. 8. tr. far rimare. boccaccio, 8-249: a niuno
corrispondenza di suoni e di desinenze, rimare. ottimo, i-474: in versi
quando vorrò trattare / di cose che rimare / tenesse oscuri tate, / con bella
, o signori, sónosi messi a rimare in versi non sempre giusti il bordello e
. serra, i-215: si compiace di rimare con una disinvoltura e con un
non ne mangiano; e come e'sentono rimare 'zoccolo 'con * moccolo '
conto ch'io faccio del suo eunuco rimare. alfieri, i-187: or, perché
io son lento, assai lento, a rimare. dossi, iv-140: le sue
. serra, i-215: si compiace di rimare con una disinvoltura e con un gioco
4-206: non si dava mai a rimare d'amore se non quando era stimolato
non è per intendimento di più non rimare d'amore, ma però che ne la
noiosa, sì per la lontananza del rimare, come per la continova e sazievole ripetizione
esempli per venire alla seconda maniera di rimare, cioè di mettere in fine di due
non è per intendimento di più non rimare d'amore, ma però che ne la
quaderno / dove che instorie se àno a rimare, / riposo prende ogni parlar moderno
suo dire è scemata dalla debolezza del rimare. 2. azione da monello
quando vorrò trattare / di cose che rimare / tenesse oscuritate, / con bella breve-
i-38: il di lui verseggiare e rimare improvvisamente e lungamente... non
lxxxviii-ii-565: se tu diletti di voler rimare, / parla quanto più puoi coperto
di comporre, di verseggiare e di rimare. f. negri, 1-9: per
ma perché hanno alquanti separati precetti intorno al rimare ed intorno a qualch'altra circostanza.
/ dove che mstorie se àno a rimare, / riposo prende ogni parlar moderno,
rimacchiare2, intr. (rimàcchio). rimare malamente, in modo approssimato.
modo approssimato. = deriv. da rimare, sul modello di leggiucchiare, ecc.
rimaménto, sf. ant. modo di rimare. stigliani, 169: rechiamone
rimaménto. = nome d'azione da rimare. rimandàbile, agg. che può
: non ci fu verso di far rimare 'senta'con accenti, per quanto mi
: quando vorrò trattare / di cose che rimare / tenesse oscuritate,...
/ dove che instorie se àno a rimare, / riposo prende ogni parlar moderno,
. bacchelli, 13-223: moriino voleva rimare un sirventese che paragonava girardo al vento
voce della natura, si fecero a rimare la lingua latina a dispetto dell'in
di quest'arte, io veggo che rimare il verso non è eccellenza. muratori
esempli per venire alla seconda maniera di rimare, cioè di mettere in fine
lungo il seicento fin la tecnica del rimare le strofe, imbrogliava [carlo innocenzo
lxxxviii-ii-565: se tu diletti di voler rimare, / parla quanto più puoi coperto e
, 8-1-483: non si dava mai a rimare d'amore se non quando era stimolato
ni-6-14: cominciò presto messer cino a rimare. v pica, 1-73: per
.. bisogna, come lui, rimare così riccamente e così splendidamente da poter
, i-207: qualche volta / piacevale rimare / cantando il suo dolore / tra
giamboni, 8-ii-266: chi voi bene rimare, dèe ordinare le sillabe in tal
bembo a domandare quando si cominciasse a rimare con la lingua vulrre. redi,
. nel quale i poeti provenzali cominciarono a rimare. foscolo, 1-284: cencio e
firenzuola, 704: come e'sentono rimare zoccolo con moccolo, non domandare se
che hanno il tuono acuto non possono rimare con quelle che hanno un tuono strascinato
che avrebbero potuto, starei per dire, rimare fra loro. -essere messo
/ poiché nulla, per me, può rimare con voi. 6. sostant
-i2: pensate non v'inganni lo rimare. -arte del rimare: tecnica
lo rimare. -arte del rimare: tecnica di verseggiare in rima.
bene l'arte del verseggiare e del rimare non sapevi, sì l'amavi tu assai
laudevole ne l'arte del parlare o del rimare. carducci, iii-24-296: alfredo di
del suo dire è scemata dalla debolezza del rimare. bacchelli, 2-xix-54: chi,
ha potuto seguire l'aìighieri nel suo terribile rimare, in quel suo prepotentissimo suggellare di
terzine? 7. locuz. rimare in cambiali: aver lasciato la poesia
mirano, dicendo per tale ignito conspetto rimare e scrutare molti naturali secreti.
rimato1 (part. pass, di rimare), agg. messo in rima
lat. rimàtus, pari. pass, rimare, denom. da rima (v
. = nome d'agente da rimare. rimatrice1, sf. donna che
lat. rimàtrix, nome d'agente da rimare (v. rimato2);
, disposizione delle rime; maniera di rimare. = nome d'azione da
? 2. fare rima, rimare. lucini, 12-53: il processo
odi. = frequent. di rimare. rimeggiatóre, sm. autore di
antichi, dura di più la fatica del rimare, di qui è ch'acquistando al
pensare di mantener la famigliuola che al rimare. 4. rifare la punta alla
rima, perché il ritmare è un continuo rimare, anche quando le sue rime non
poi nella strofa può il primo verso rimare col terzo e col quarto il secondo
cesari, i-564: questa è maestria di rimare! far servire la servitù della rima
senza rima, stimando gravissimo peso il rimare. d'annunzio, v-1-881: per
giamboni, 8-ii-266: chi voi bene rimare, dèe ordinare le sillabe in tal
lasciate per ora il sonettare e inneggiare e rimare. 2. scambiare sonetti in una
. bacchelli, 13-223: moriino voleva rimare un sirventese che paragonava girardo al vento
, i-193: egli era obbligato talora a rimare alla sprovveduta, talora a cantare un'
, con valore privativo-detrattivo, e da rimare * (v.). srinfrigidare
potuto seguir l'alighieri nel suo terribile rimare, in quel suo prepotentissimo suggellare di terzine
quando vorrò trattare / di cose che rimare / tenesse oscuritate, / con bella brevitate
bene l'arte del verseggiare e del rimare non sapevin sì l'amavi tu assai
dotti, e dei più abili a rimare: e a far le viste di sospirare
: dante, huomo di soverchio ardito nello rimare et che si fa con l'oscurità