. carducci, i-194: componevansi in rima... i trattati scientifici,
faceva più vita. -trovatemi una rima con fegato -diceva egli concitato. -segàto
non ti parta, per forza di rima, dal proprio intendimento. dante,
che ciascun verso finisca non solo con rima, ma con certe lettere determinate; come
detto adagio, biagio è sorto per la rima. adàgio2, sm. invar
/ è tal che non potrebbe adequar rima. giov. cavalcanti, 139: or
pose qui l'autore più in servizio della rima, che per bisogno che n'
proprii e convenienti aiettive quasi in rima posti. l. salviati, ii-11-9:
che quivi sono connesse, cioè la rima, e lo ri [tim] o
cammin, né le paure, / di rima in rima tesso questi versi. idem
le paure, / di rima in rima tesso questi versi. idem, i-1-76:
/ è tal che non potrebbe adeguar rima. idem, par., 27-121:
rompe in arena et polvere, et le rima nenti liquide unendosi concipeno l'
aleppe in luogo d'aleph per accomodar la rima, che in latino significa ah
, quanto, sdegnando le artificiosità della rima e del metro... si libra
. (e si noti che ricorre in rima). alloramai, avv.
altrui, feci per lei certe cosette per rima. idem, 29-6: deh,
e lungamente, in anacreontici, in ottava rima e in qualunque metro,..
sì pien del del, che prosa o rima / dir non porria giammai. condivi
, 2-66: il timor di vergar rima antiscritta. = comp. da
su due poltrone. -rima appaiata: rima baciata. 2. letter. aggiogato
guinicelli fu il primo a svolgere in rima la definizione dell'amore secondo le idee
1-378: uno stesso giudizio [sopra la rima]... aveva recato nell'
74: ho posto l'occhio ad una rima de la porta, e l'ho
contado. assonanza, sf. rima imperfetta, che consiste nella rispondenza delle
persone. palazzeschi, 4-305: gli altri rima sero muti, non riuscendo
parole. carducci, 565: ave o rima! con bell'arte / su le
può misericordiosamente concedere per cagion della rima. salvini, 30-2-135: non nego
prima strofe vi è da considerare la rima del primo verso in fallo con la
del primo verso in fallo con la rima del set timo / a / / o
porre vicini si possono di una medesima rima. ma di poco tuttavia e rade volte
si metteva a berciare qualche satira in rima vernacola. 4. che ha
presentano due versi consecutivi con la medesima rima. bocchelli, ii-169: tornava all'
insieme nella poesìa il buon senso e la rima, così che non abbian lite tra
carducci, i-121: il padroneggiar la rima a baldanza e vistosamente co 'l ricercarne la
chi vantavasi di aver sempre tratto la rima a dir quel ch'ei volesse meglio.
ballare gli altri, la servitù della rima, creda, la costringe a dire una
mente, e faticarsi in prosa e in rima, / e del mio carlo imperador
e bar- zellanti, uomini arrischiati nella rima e valenti coi concetti in mano.
ampiamente con senso satirico parafrasato in ottava rima da g. leopardi. usasi questa
batracomiomachia una specie di continuazione in ottava rima (oltre alla traduzione) con intenzioni
versi (ottonari e settenari) a rima libera. = deriv. del sardo
, / cui sacrar la mia rima. tommaseo-rigutini, 1626: la belletta e
idem, 42-61: qualche satira in rima vernacola contro qualcuno del non derivò, signor
qui l'autore più in servizio della rima, che per bisogno che n'avesse
vale un perù (e salviamo anche la rima) ». bigiùccio, agg
, cioè parole, necessario per la rima, già si scorge che voce non
sf. medie. restringimento della rima palpebrale (provocato da un eczema che
dissuggellava le lèttere, lo spiava alla rima degli usci e lo braccava tra
e lucidezza messe in versi e in rima. tommaseo, ii-43: ai pochi che
vorrei / sola all'oppressa mia povera rima. [sostituito da] manzoni,
non manca che il metro e la rima ond'essere una brillante e nitida poesia.
. carducci, 565: ave, o rima! con bell'arte / su le
fessa è seppellito / alfonso, pazzo in rima, in prosa bue. a.
accomoda un'arietta, / cerca una rima, e trova una bulletta. carena,
condotta, non lo stile: la rima in aro è plebea, e più per
regolare della loro cadenza, cioè nella rima. de sanctis, lett. it.
si era annunziata con la soppressione della rima. alla terzina e all'ottava succedeva
pur sopprimeva la musica, ma la rima: bastava ella sola a se stessa.
algarotti, 1-386: che se la rima non costringesse il a mia ventura
per che sapere si conviene che « rima * si può doppiamente considerare, cioè largamente
né si vuol dissimulare, come la rima ti fa bene spesso presentire i concetti
65: io, per me, di rima non m'intendo; pure, s'
nemico di dio / che pria la rima n'arrecò in parnaso. bocchelli, 1-iii-127
ch'a ogni passo ne cantavi in rima. boiardo, canz., 79:
36-69: forse pensavo di cantare in rima, / o di ritraimi da ogni
d'armi. algarotti, 1-377: la rima era ignota, come fonte di piacere
composte in volgare sermone, alcuna in rima cantata, alcuna in prosaica composizione descritta
si era annunziata con la soppressione della rima. alla terzina e all'ottava succedeva
pur sopprimeva la musica, ma la rima: bastava ella sola a se stessa.
pelle alla congiuntiva, per ampliare la rima palpebrale (e si pratica in alcune
quando è necessario ampliare temporaneamente la rima palpebrale (infatti, a differenza
, v-3-115: di mordere anco in rima dilettavasi castruccio dalla rossa capelliera. ojetti
sf. scherz. capitolo in terza rima. bronzino, xxvi-2-262: i'
. 7. componimento in terza rima, per lo più di argomento burlesco
, i-46: un capitolo di terza rima del boccaccio, intieramente borghese e pedestre
voler dir l'ombra co- minzo scura rima / corno di due congiunti amor mi
il proverbio sia di grosse parole e rima, per isperienza si trova di vera sentenzia
ch'a ogni passo ne cantavi in rima: / non sente al capo duol chi
scarpa. 22. metr. rima a catena: rima incatenata (in
22. metr. rima a catena: rima incatenata (in cui i versi rimano
in terzetti, così detti perciò che ogni rima si pone tre volte, o perché
ordine di tre in tre versi la rima nuova incominciando, si chiude e compie
lo noma, se mai ne fai rima. / del busto mostra quasi come umano
apparecchia. algarotti, 1-377: la rima era ignota, come fonte di piacere,
sfogare il cor con la sua rozza rima, / sonando or fermo, e or
i nostri vecchi pronunziare cota'proverbi in rima. tommaseo [s. v.
della prosa e nei metri e nella « rima », lo metteva insieme con quello
cosa non detta in prosa mai né in rima: / che per amor venne in
non detta in prosa mai né in rima, / che per amor venne in furore
, o era invitato a dire in rima. -fare [a uno)
diversità che corre tra la dura constrizione del rima tore e la libera creazione
bene circoscritti dal chiudere che fa la rima il sentimento ogni paio o due di
non so s'io potrò ben chiudere in rima / quel che in parole sciolte /
nelle canzoni... ella [la rima] può se non altro contribuir a
verso, ove adunate / ciancette in rima e in numero concorde? =
: questa è quella repubblica cicalatoria, che rima appunto colla favellatoria, e in conseguenza
ix-378: tu pur dicevi tanto ben per rima / come di lei tu eri innamorato
i'm'afidi / di contarlo per rima / dal piè fin ala cima, /
bene circoscritti dal chiudere che fa la rima il sentimento ogni paio o due di
uso che per gli inni occorrano parole in rima, vi chiedono di far loro quel
terzine, composta da un settenario che rima con l'ultimo verso della terzina precedente
marini e compagni e trovarci ricchezza di rima e varietà abile di verseggiatura piaion gusti da
/ danno al muto pensier con aurea rima / l'ali il color la voce e
aver udito dire, che mai la rima noi trasse a dire altro che quello
in terzetti, così detti perciò che ogni rima si pone tre volte, o perché
ordine di tre in tre versi la rima nuova incominciando, si chiude e compie
a compito, non i ceppi della rima. 4. ant. compitazione
, se io avessi saputo scrivere o in rima o in prosa in una lingua qual
opere composte in volgare sermone alcuna in rima cantata, alcuna in prosaica composizione descritta
poemetto di 50 brevi canti in terza rima, composto circa il 1353 » cui
voglio che tu dichi certe parole per rima, ne le quali tu comprendi la forza
li prosaici dittatori, e questi dicitori per rima non siano altro che poete volgari,
sillabe che si verifica nelle desinenze della rima. dante, conv., iv-n-12
quell'allegria. algarotti, 1-408: la rima incastrata a luogo a luogo ne'
da ferrara, ix-x29: tu, disperata rima e tristo verso, / canzon nuova
. algarotti, 1-379: senza la rima la poesia si viene del tutto a confondere
in questa mia confusa / e bassa rima le sue laude alzare. s.
voler dir l'ombra co- minzo scura rima / corno di due congiunti amor mi
adomezze che quivi sono connesse, cioè la rima e lo ritimo e lo numero regolato
in vincere difficoltà, sopra tutto di rima, e mostrarsi, in qualunque modo
; che li spingeva a intrudere la rima al mezzo fin due o tre volte nel
per che sapere si conviene che 'rima 'si può doppiamente considerare, cioè largamente
30-2-49: non bisogna tanto innamorarsi della rima, che in considerazione de'vantaggi che possiede
che presenta la stessa desinenza; che fa rima. guidotto da bologna, 1-25:
7. sf. ant. parola in rima. salvini, vii-555: 'e l'
65: io, per me, di rima non m'intendo; pure, s'
per che sapere si conviene che « rima * si può doppiamente considerare, cioè largamente
: sarebbe stata loro più facile [la rima], stante il maggior numero di
di sillabe, e a venire a certa rima per consonare nella sua opera.
che presenta suoni simili, che presenta rima. marino, vii-297: potrei questa
voglio che tu dichi certe parole per rima, ne le quali tu comprendi la forza
ad essere per più vaghezza poste in rima, la quale fu una magia d'
si stese. algarotti, 1-377: la rima entrò nel mondo insieme col duello e
/ sfogare il cor con la sua rozza rima, / sonando or fermo, e
, vorrei formularli tutti e venticinque in rima, con uno stile prezioso e ostinato
burchiello, 137: se vuoi dir in rima, / convienti esser più grasso d'
ciò c'ha veduto pur con la mia rima, / non averebbe in te la
latini, i-420: ma perciò che la rima / si stringe a una lima /
/ di concordar parole, / come la rima vuole, / sì che molte fiate
, feci per lei certe cosette per rima. cino, ii-614: queste cosette
, feci per lei certe cosette per rima. s. caterina de'ricci,
cullerebbe ne la strofe antica / la rima miagolante. pascoli, i-14: forse quei
, trochei, dattili, ma la rima solo ed il numero. speroni, 114
. agg. composto di dieci. -decima rima: strofe formate di dieci versi endecasillabi
prosaici dittatori, e questi dicitori per rima non siano altro che poete volgari, degno
voce usata dal sannazzaro per necessità di rima sdruc ciola, togliendola dal
che la finezza della espressione e della rima spinse poi al più alto grado dell'arte
qual veramente omo è gentile, / con rima aspr'e sottile. torini, 265
non osavano inchinarsi ad invitarla. -in rima: eccezionalmente anche desidero. fazio,
con tali parole francesi in desinenza di rima. buommattei, 197: maggior difficultà si
cattaneo, i-2-257: non cerca la rima: però non la fugge come il
. clausola, terminazione di un verso, rima. calmeta, 5: deh!
prosaici dittatori, e questi dicitori per rima non siano altro che poete volgari,
generale: componimento poetico; verso, rima. giacomo da lentini, xxxv-1-84:
riverenza. algarotti, 2-348: la rima... a guisa di traverso vento
enumerazioni, da'giochi di forza della rima! se non è piena di movimento,
vi vuol altro che saper porre in rima quattro di quelle ciance che familiarmente si
. - in particolare: dicitore in rima (anche, semplicemente, dicitore)
* fu il più sommo dicitor per rima / che fosse allor tra gli uomini
mico da siena assai buon dicitore in rima a quei tempi, e con prieghi lo
e me'di me ognun sa dire in rima; / però s'io commettessi alcun
si davano il nome di « dicitori in rima ». serra, i-189: ii
, 1-iv-100: si dovrà sbandirla [la rima] dai poemi didattici, dalle epistole
in latino popolare, di terzine a rima rinterzata, che descrive il giudizio universale,
ritenuti, ritardati da qualche legamento di rima, o d'altro artificio, non differiscono
, in questo sonetto, della prima rima de'quadernari a mezzo il secondo il
vii- 275: l'interiezione monosillaba in rima come fu pronunziata unanimamente dall'adunanza,
discesi, in latino volgare e per rima, acciò che più dilettasse,..
si diletta del dire parole / per rima. pirandello, 7-464: nel poco
e diletta. / ave, o rima: e dammi un fiore / per l'
maggior diletto... è la rima, o sia il ritorno delle medesime desinenze
: e se di tal prosapia scrivi in rima, / dir puoi com'essa uscì
e borghese, in ottava e in terza rima, diramò, in quelli stessi anni
per scritto, in prosa o in rima); manifestare per scritto, scrivere.
non detta in prosa mai né in rima. aretino, iv-1-130: dio volesse
veramente omo è gentile, / con rima aspr'e sottile. m. frescobaldi,
chi imprendere la volesse, del dire in rima. celimi, 1-30 (83)
30-2-46: se si considera l'origine della rima, ella nacque in tempi barbari e
ch'i'discemi / la bella istoria con rima fiorita. -contraddistinguere, caratterizzare.
verso, il quale con una sola rima riguardi un verso dell'altra strofe, e
, e tutti gli altri sieno dalla rima disciolti; anzi con un certo ordine
. 4. non legato dalla rima (un verso, un discorso).
baldi, ii-51: deggio cantar in rima, o pure in verso / spiegar disciolto
, / a dir di lei alquanto in rima e in prosa, / ma un
] da per tutto verità e vita la rima del quattrocento, come l'opera di
). salvini, 30-2-49: la rima, che trae l'uomo a dire ciò
che leviate la voce 4 sieno 'in rima dissillaba, non perché non sia buona
ant. anche dìspare, disparo; in rima anche dispàri), agg. invar
da ferrara, ix-129: tu, disperata rima e tristo verso, / canzon nuova
., iv-n-13: dice 'aspra'[la rima della canzone] quanto al suono de
poemetti di sacre ed alte materie, di rima dispogliati, sicuro che non per
io volgo la mente a dire in rima / alcuna lode della donna mia,
ne le canzoni grasse da la languente rima; / a me la strofa breve
condizione del nostro verso, cioè la rima, essendo diligente inquisizione della moltitudine ed
essa sillaba sopra la quale casca la rima, par che sia condizione propria della
: io cantai già sì dolcemente in rima / de l'alta fronde che nel cor
pascoli, i-950: l'estetica della rima in dante, che è certo il più
modi del cambiamento parziale [della rima] son diciotto. cioè per doppiaménto o
, 72: credea a quel che vostra rima instuga, / aver risposto sanza più
ecc., con probabile influsso della rima. dovàrio [doàrio),
accordo, la quale è quando si rima in un finimento in cui si trovano
mente moltissimi luoghi, ne'quali la rima fa forza a questi uomini grandi,
tollera nondimeno che s'accoppi [nella rima] la e aperta con la e chiusa
tutte l'eccellenzie eccelle, / oggi in rima da me fia celebrata.
, / cui la gentil dell'eccheggiante rima / barbarie mai non rabbellisce.
che al par de'carmi fe'dolce la rima. leopardi, 7-60: le vostre
sia per la sonorità de la terza rima, o vero perché il terzetto più
vecchie '] a un capitolo in terza rima del boccaccio, intieramente borghese e pedestre
: il mio eroe celebrato nella mia terza rima è al mio capezzale...
anima perde, / avea tradotto in rima già l'eunuco. tasso, i-158:
degli arti, caratterizzata dal decorso della rima nello spessore della cartilagine epifisaria, particolarmente
duecento l'autore del poema in nona rima per epilogare le imprese romanzesche di tutti
, in versi sciolti o in terza rima, nei secoli xvii e xviii).
proprio la chiarezza. 3. rima equivoca: quella formata da parole aventi
sia) il puzzo de'loro escrementi in rima o in prosa. = voce
: anche un precetto lo faceva in rima, / e l'esibite in versi
. iacopone, 2-12: seconno questa rima tu èi la vergen prima. boccaccio,
fece la commedia, ove in pulita rima... compuose e trattò in
delle ginevre, potranno ancora gingillarsi colla rima, col metro e con ogni altra
pascoli, i-950: l'estetica della rima in dante, che è certo il più
bassa, occhi piccoli e obliqui, rima palpebrale a mandorla, naso infossato,
, / s'io avessi fallato in niuna rima, / deh, scusatemi all'alto
che in sua vece talvolta si trova in rima, è licenzia di poeti.
fior di borrana, se vuoi dir in rima, / convienti esser più grasso d'
, vi vuol altro che saper porre in rima quattro di quelle ciance che familiarmente si
in versi latini e l'altro in rima. chiabrera, 543: il mondo
i fantasiosi, i cantori dell'ottava rima, dell'* aminta 'e d''
567: toma, toma [o rima]: ad altri liti / altri inviti
/ a darme la cagion de questa rima! bandello, 3-48 (ii-494):
loro antichi concetti nella lingua e nella rima toscana del cariteo. fogazzaro, 5-15
in bigoncia *. -favellare in rima: comporre versi, poetare. cino
, / nessun non dotto che favelli in rima, / e che ciò possa dir
è quella repubblica cicalatoria, (che rima appunto colla favellatoria) e in conseguenza
enumerazioni, da'giochi di forza della rima! se non è piena di movimento,
possiede anche un certo sentimento felice della rima. -iron. bizzarro, strano
non il secondo. -rima femmina: rima femminina (v. femminino, n
-rima femminina, verso femminino: la rima che, nella lingua francese, è
, troncare (una parola, una rima, un discorso). machiavelli,
e bada, prima / di fermare la rima, / che stai scrivendo d'una
una è in prosa e l'altra in rima... lo sentiero di rima
rima... lo sentiero di rima è più stretto e più forte, sì
anat. solco, scissura; apertura, rima. - fessura articolare: intervallo lineare
la fossa pterigomascellare. -fessura palpebrale: rima palpebrale. -fessura sottouretrale: bipartizione del
vedessi, / cui sacrar la mia rima. carducci, ii-7-45: temevo che soltanto
o di fiato o di gola o di rima. verga, 1-59: sotto il
schiva dei sentieri troppo battuti, o qualche rima discreta. verga, i-330: la
viene in bocca; filastrocche alla mercé della rima, tenute in sesto dai verso.
ammonir, dal qual richiesto / sono per rima di filosofia, / m'ha fatto
non v'è ingegno poetico che nella rima, e più assai nella ottava, valga
dove toma sempre la stessa armonia e rima, che dovesse esser cantata in acòompagnamento
signor del pennello, io de la rima, / fingeremo beltà meravigliose.
[crusca]: era stato dicitore in rima; e come stato fingitore nel mondo
: abon- dano, anche con la rima al mezzo, nella metà e su la
... detti leonini ebbe [la rima] origine... io per me
a fine di dar modo più agevole alla rima. tolomei, 2-126: nel ripigliar
7. letter. brevissimo componimento in rima, di carattere popolare, nel quale
significato si è un breve scherzo in rima, che si costuma nelle veglie e ne'
, o gentildonne, a cui la rima / fiorisce in amorosi allettamenti / a
da prima / larga sonante mi fluì la rima. cicognani, 2-206: sentiva il
sia) il puzzo de'loro escrementi in rima o in prosa. 2.
le forfice; e sincopato per fare la rima. ariosto, 15-86: -meglio
.. nella forma de'panegirici in sesta rima, nella quale con l'occasione del
e cercando una somma, trova la rima che un poeta ha smarrito nelle identiche
di maggior diletto... è la rima. foscolo, xiv-327: la vostra
più che altro per necessità di rima, sul modello di ecclesiastico e fantastico.
pallavicino, 8-123: avviene che la rima sia di vii conto quando è cavata
algarotti, 1-395: può [la rima] se non altro contribuir a fermar la
trovatore / in piana e 'n sottile rima e 'n cara / e in soavi e
suo corso, voi ci tratteniate con alcuna rima. tasso, 9-74: già s'
... e la bravura della rima sono molto notevoli. jovine, 9:
: io cantai già sì dolcemente in rima / de l'alta fronde, che nel
dalla * fronte 'alla * si- rima ', accavallando i versi e saltando per
del marini] e trovarci ricchezza di rima e varietà abile di verseggiatura paion gusti
. dial. e letter. residuo, rima suglio; insieme di piccole
età sua, e non per forza di rima, come vorreb- bono certi fuggifatiche,
cosa non detta in prosa mai né in rima: / che per amor venne in
altra risorsa fuorché la viltà della non rima, e della non armonia, e del
quattro versi collegate fra loro per una rima baritona e una ossitona (piana e
veramente omo è gentile, / con rima aspr'e sottile; / riprovando 'l giudicio
qual veramente omo è gentile, / con rima aspr'e sottile; / riprovando 'l
un po'traluce, / la mia rima vèr te vuol che si spanda, /
che mi cada in prosa o in rima de'modi (vaghissimi in vero,
enumerazioni, da'giochi di forza della rima! negri, 2-101: la cura meticolosa
, che si distingueva per l'acer- rima avversione al matrimonio; giuseppisti.
la medesima e, per cagione della rima, * tue, piue, sue,
da principio la inesauribile chiacchiera in terza rima del fagiuoli, il quale per altro
il capo mi rasenza; / e in rima egli ha il mio onor fornito e
diffondevano nel mio spirito gli echi della rima leonina a cui le acque facevano la
ne le canzoni grasse da la languente rima. 15. trarre profitto da
trovava autore di quattordici miserabili versi in rima, come se per meritarsi il glorioso
di fiato o di gola o di rima. d'annunzio, iii-1-947: pensa
termini propri scolastici osò vestire, ogni rima più strana intrecciovvi, e tutto avvolse
i'discerni / la bella istoria con rima fiorita. piero da siena, 6-41
questo è verso, né ha bisogno di rima che lo condizioni e graduiscalo ad esser
con più spirito. sono in sesta rima, un po'grasse, e ti piacerebbero
serra, i-212: gravante [la rima]... sul resto della lettura
sì diversi, / in prosa, in rima, in versi. bronzino, xxvi-3-53
componemmo in sua lode in prosa e in rima, / facemmo serenate e doni a
la vecchia commedia in terza e ottava rima... surse la commedia regolare
fei. boccaccio, 1-ii-22: in leggier rima e nel mio fiorentino idioma, con
s'el te deletta saver dir per rima / ballatene, canzone o ver sonette
. per dar nel segno / la tua rima sbalestra, e non imbrocca. martello
che al par de'carmi fe'dolce la rima. guerrazzi, 198: immemore ormai
/ avesser la virtù, fermate in rima, / che illustra le persone ed
le prime bozze delle due in ottava rima. impaginazióne, sf. tipogr
prima cosa alla quale badavano era la rima, strumento che sempre aiuta i forti e
. algarotti, 1-iv-99: [la rima è] fatta più che per altro per
di parte. tommaseo, 11-144: la rima... è in certo modo
. dire, cantare, esaltare in rima petrosa. chiaro davanzali, 54-12:
/ mort'è l'onor de mia pitetta rima. s. agostino volgar.
autori, i quali abbiano fatta la rima di agio con coraggio, poco importa
: i toi sonetti e la tua terza rima / impressa mostra il stil legiadro e
, 3-1-9: non sa mettere in rima tutto quello che ode o che vede.
... dispose di cantare in ottava rima. carducci, ii-17-56: scrivo in
ogni altra cosa l'universale è la rima, o sia il ritorno delle medesime desinenze
.. e si incastra con delizia nella rima. -aggiungersi. manzoni,
parole. carducci, iii-7-223: la rima... non pure incatena più
supporto). 8. metr. rima incatenata: nelle terzine dantesche e nei
terzine dantesche e nei capitoli in terza rima, quando il primo verso rima col
terza rima, quando il primo verso rima col terzo, il secondo col quarto
stigliani, 220: una se ne chiama rima incatenata, ed è 1'accordare il
la parola, il discorso, la rima, un suono, ecc.).
con risoluta e sicura, e non dalla rima importunamente magalotti, 4-211:
s'inchiodasse a quel che ho detto della rima obbligata. calvino, 7-154: sarei
, / se mi trattiene una tiranna rima. -dare, donare inciampo o
cambio di 'aduna ', per la rima, ecc. e pur rima!
la rima, ecc. e pur rima! come se non si potesse dire,
dei primi ch'io mai mettessi in rima, / però vo'far perfetto incominciare.
le dizioni brevi in lunghe, nella rima: figura propria, e spesseggiata fra
: io pensavo che quelle figure erano come rima sugli o spazzature del pensiero
è vero, che la obbligazione della rima fa uscire il poeta in qualche peregrina
ho tediato / con questa sciocca et incorretta rima. moscheni, 259: resta ora
ciò c'ha veduto pur con la mia rima, / non averebbe in te la
domande incrociate. 10. metr. rima incrociata: quella per la quale,
in una quartina, il primo verso rima col quarto e il secondo col terzo
il secondo col terzo (abba); rima chiusa. 11. gioc. parole
la cui immagine è infiacchita anche dalla rima tutt'altro che peregrina.
e dei flutti al rumor suona la rima. d'annunzio, v-1-489: di contro
se poi m'è dato d'infilar la rima / o male o bene, /
al par de'carmi fe'dolce te rima. — intr. con la particella
dir m'inforsa / il timor di vergar rima antiscritta. bocchelli, 16-258: la
, 8-162: / proverbi per rima. miracoli della madonna [crusca]:
cosa non detta in prosa mai né in rima: /... / se
se alcuno in prosa o in rima / legge fredde tiritere / e mi prega
volontieri, con istudiate parole, e in rima e in prosa, fino alle
di cu'io m'innamorava non era degna rima di volgare alcuna palesemente poetare. conti
monti, xii-5-3: per bisogno di rima i nostri poeti usurparono spesse volte dai
ogni studio se nell'osso vi è alcuna rima o frattura manifesta. assarino, 6-101
iv-182: intento solo a ricercar la rima, / io non sapeva corre un'
tre insegnamenti (verso dico, e rima e testura) si dovevano da noi
]: perché 'l non è sì suave rima che insisse de una pronunci azione trista
salirono incessanti dalla intami- nata chiesa di rima al cristallino padiglion di maria. leopardi
/ aggio composte queste parolette / in rima. s. bernardino da siena, 1006
da'latini 'scissura 'e 'rima ', imperoché... la scissura
, 182: dall'una all'altra rima intercorrendo una distanza di dodici sillabe,
139: può sì bene costituirsi spessamente rima di sole vocali, come è nelle parole
. 3. 8. metr. rima interna: quella che cade nel corso
esterno alla struttura di un verso (una rima). = voce dotta,
buoni esempi. -composto in terza rima. daniello, 1-132: quando voi
canzoni, in diversi tempi davanti in rima fatte da lui, maravigliosamente belle.
algarotti, 1-iv-94: non permette [la rima] al parlare suo libero corso,
a ogni suo caso e sempre in rima. b. croce, iii-22-43: quei
-alternarsi. carducci, iii-7-223: la rima piena, ricca, varia, difficile,
altro per mezzo del quinario, la cui rima è ripresa nei tre versi di séguito
punto scambiato. 12. metr. rima intrecciata: quella per la quale in
quale in una quartina il primo verso rima col terzo e il secondo con il
secondo con il quarto (abab); rima alternata. -quartina intrecciata: strofe i
strofe i cui quattro versi sono in rima alternata. carducci, iii-8-296: ultima
[quei rimatori] a intrudere la rima al mezzo fin due o tre volte nel
iii-13-220]: non è sì suave rima che insisse de una pronunciazione trista e da
4 in- visas cupressus '. la rima fece crescer forza al colorito, e
primi versi sono doppi ottonari piani a rima baciata, il terzo un ottonario piano
, il terzo un ottonario piano che rima con gli altri ottonari delle strofe successive
dal lieto cor se n'esce in rima / per le labbra gioconde ogni mio
aspro e stridente di suoni (una rima). pallavicino, 8-169: è
, 9-212: son versi d'irta rima e rubesti di sonorità che fanno pensare
meccanica del detto osso come scissura, rima o frattura massime del collo del femore
, quanto, sdegnando le artificiosità della rima e del metro, che paiono ghirlande
si duplica: hanniballe, per la rima. mettesi per n: veneno veleno
ne le canzoni grasse de la languente rima; / a me la strofa breve concedi
l intelligenzia ', poema in nona rima ultimamente scoperto, è una imitazione di
dante l'usò, tratto dalla forza della rima. carducci, iii-7-232: solo nel
ognuno dei due angoli formati lateralmente alla rima orale dall'incontro del labbro superiore con
, fiori ad all'angolo interno della rima palpebrale. -laghi ombrella semplice e globosa.
ineguale, composte di versi brevissimi a rima doppia, divisi in due semistrofe uguali
in aringa parlare nobilissimo dicitore, in rima sommo. boccaccio, viii-2-189: le li-
per alcuno è stato inposto uno lamento in rima, lo quale contiene il suo lamento
fra lamenti in prosa e cantilene in rima. baldovini, 3 -tit.: 'lamento
armonia, al diletto che nasce dalla rima, qualificando l'una di splendor durevole,
ne le canzoni grasse de la languente rima; / a me la strofa breve
la tempra è salda, e sincera la rima, e a più riprese, fra
prosaici dittatori, e questi dicitori per rima non siano altro che poete volgari, degno
si debba lasciar ciò che appartiene alla rima, come tutto alieno dalla lingua latina.
, de'quali ogni verso ha la sua rima, cioè due voci, l'una
/ che tutto sa chi è dottor di rima. bonodico da lucca, xi-1-534:
... in latino volgare e per rima,... disiderando di piacervi,
26-9: tutti voi ch'amor laudate in rima / al buon testor degli amorosi detti
lavascòrza / a bene usar ancor la rima in 'urne '; / più di
naturai m'adombra / in lavoreo e rima, / essendo due, semo un com'
chi scrive d'amor, chi canta in rima / o nel lazio sermon,
da giovanni andrea dell'anguillara in ottava rima. foscolo, 1-208: lo stile
, / chi si mette a legar rima con rima. salvini, 39-ii-127: le
chi si mette a legar rima con rima. salvini, 39-ii-127: le leggi,
, che i freddi poeti legarono in rima. -imprimere. savonarola [
termine, una parola); che rima con altri (un verso). -dire
le idee, come il legato dalla rima, perché non impedisce, ma agevola la
/ quanto seppi d'amore, in rima scrissi. mazzini, 37-92: non badate
cose leggiadramente nel fiorentino idioma e in rima, in laude della donna amata,
i toi sonetti e la tua terza rima / impressa, mostra il stil leggiadro e
1-iv-79: ben si vedrà quanto la rima abbia sformato le grazie di quel leggiadrissimo
canto per uno, per metterlo in ottava rima, per farlo più leggibile con questo
. possa legittimarsi per eroico e se la rima ci stia con decoro dell'eroica maestà
per uno, per metterlo in ottava rima, per farlo più leggibile con questo lenocinio
; proprio di tale verso (la rima); composto con tali versi
latini / una regola vii pose di rima. salvini, 41-283: pure cominciando
ritmici che nella latina lingua finivano in rima, versi leonini forse dal primo loro
etti, 6-137: certi moderni nemici della rima hanno detto, e dicono tuttavia,
che i provenzali e gl'italiani imitassero la rima dai versi latini consonanti fra loro,
diffondevano nel mio spirito gli echi della rima leonina a cui le acque facevano la
, lieve i duri muscoli sfiora la rima alata! / co 'l tuon de l'
.. non contenti di una sola rima nel mezzo, ve ne misero fino in
guazzabuglio di nefandissime oscenità, in terza rima, scritto in lingua furbesca, che
ciò c'ha veduto pur con la mia rima, / non averebbe in te la
vertù, non pur del dir in rima, / tu trovarai ch'ogni cosa è
queste sensioni sono quelle che danno, rima di tutte l'altre, la leva all'
a gran pezzo, per donar più rima. / da lor mi leva il principe
levar né porre, / necessità di rima fe'lo sbaglio. 79. locuz
/ che mostra dante signor d'ogni rima, / son duo sì grandi, ch'
libere e sciolte da ogni misura e rima. minturno, 66: il dir
repubblica francese. fu satireggiat9 con la rima, popolare: 'liberté! egalité
, / far da me uscir iocunda rima o metro ». libia,
annunzio, v-2-224: come diceva una rima di benedetto varchi in un libràttolo pastorale.
può perdonare a dante in grazia della rima. bacchetti, 18- ii-325: -sei
li prosaici dittatori, e questi dicitori per rima non siano altro che poete volgari,
avranno usate una volta per bisogno di rima o per variare, qui l'autore le
si prende per quotidiane e usale in rima e fuor di rima indifferentemente. aleandro
e usale in rima e fuor di rima indifferentemente. aleandro, 2-204: 'tenebra'
minuziosa. lalini, i-412: la rima / si stringe a una lima / di
di concordar parole, / come la rima vuole. a. pucci, cent.
ho per voi trovati e messi in rima. petrarca, 293-7: morta colei che
'l boccaccio in prosa e dante in rima. tebaldeo, 1-40: bisogno ti
versi già scritti, scopriva loro una rima più bella. -assol. lanzi
già trovi facilità di verso e di rima e molta chiarezza. gozzano, i-1305:
, è un'ecloga di amicizia in terza rima. = dal lat. linarius
1-80: quella linguaccia che cinguetta in rima, / un fegato par proprio di castrone
componemmo in sua lode in prosa e in rima, / facemmo serenate e doni a
all'istoria letteraria, xl-69: la rima è un liscio che ricuopre le brutture.
nella poesia il buon senso e la rima, così che non abbian lite tra loro
cominciò egli a scrivere i capitoli in terza rima,... lodando in rima
rima,... lodando in rima le cose meno lodabili. = voce
zoppa / arte di concordar parole in rima. papi, 4-45: dovrem noi qui
quella parola di torrenti mi pare servir alla rima. chiari, i-181: cecità miserabile
diamanti. foscolo, xiv-285: tutto il rima nente vorrei che fosse copiato
lungaggine del senso causata dall'obbligazione della rima non fa perdere di dignità al comando
. d'annunzio, v-2-244: una rima di benedetto varchi in un librattolo pastorale
costituita da due o più terzetti a rima varia, se guiti da
guiti da un distico finale a rima baciata, oppure da due a
baciata, oppure da due a rima alternata, o anche da endecasillabi
snerva le idee, come il legato dalla rima; perché non impedisce, ma agevola
/ sfogare el cor colla suo roza rima. 3. persona esperta in
a li prosaici dittatori e questi dicitori per rima non siano altro che poete volgari,
a enrico, con la secca nota in rima. moravia, ix-19: « mamma
2xix- 201: lascio alle malefatte della rima, che versificatore egli ebbe stenta di
sdruccioli del boiardo corrono facilmente, e la rima difficile è maneggiata maestrevolmente. b.
, 162: la viziosa [rima] per suono è di molte maniere.
insieme nella poesia il buon senso e la rima, così che non abbian lite tra
. lucini, 11-322: gloria alla rima regale, / noi martelliamo la rima d'
rima regale, / noi martelliamo la rima d'oro; / noi martelliamo il
tutto un anno, però che in rima ei presela / « col secoletto vii che
continuo. salvini, 41-251: oh rima,... signora del nostro verso
versi puri e spogliati dalla maschera della rima. 17. persona che con
in piuma e sotto coltre la terza rima. soffici, v-6-56: sulla faccia
maschi. 9. metr. rima che, nella lingua francese, è
vedono e, dall'una all'altra rima intercorrendo una distanza di dodici sillabe,
stato per avventura suggerito dalla cadenza della rima mascolina francese, che si trovò essere d'
assai naturale... che la rima si abbia a ritenere ne'componimenti composti
di trattare di questa materia « con rima aspr'e sottile ». idem,
cosa non detta in prosa mai nè in rima: / che per amor venne in
meccanica del detto osso come scissura, rima o frattura, massime del collo del femore
non detta in prosa mai né in rima. caro, 12-iii-40: sopragiunse la
melodioso. bocchelli, 2-xix-813: la rima stessa facile, di « piace »
suoni, che ci vuol altro che rima a renderla melliflua. -fluente,
la qualità del codice de'vangeli in rima della quaresima: se sia membràneo o
inviò in calabria una bizzarra sfida in rima, per un ministriere che la contasse
è più de l'or ricca la rima / e che l'eternità frutta l'alloro
me apenso de voler narrare / et in rima comp- tare, / oh dispiazer che
. tasso, 12-700: l'ultima rima, piena di consonanti, vi è
conoscere tutto il metodo ed artificio della rima. documenti delle scienze fisiche in toscana,
mètra, sf. ant. metro, rima; componimento poetico. niccolò
, / far da me uscir iocunda rima o metro. varchi, v-157: il
ho per voi trovati e messi in rima. g. villani, 7-93: questo
spingeva [quei rimatori] a intrudere la rima al mezzo fin due o tre volte
cullerebbe ne la strofe antica / la rima miagolante. / o gravi rime sbadiglianti
milanese gli aveva sorpreso quelle minchionerie in rima ch'egli buttava giù. — pensiero
minore / che rechi in punta la rima. / come lo stei sulla cima
ricercato, da imputare alla tirannia della rima. alvaro, 20-40: si trovava
c'ha veduto pur con la mia rima, / non averebbe in te la
asconder alcuna volta ne'versi loro la rima e quella fra le altre parole mischiare
tutti i versi hanno ad aver rispondenza di rima con qualche lor compagno, o di
si può misericordiosamente concedere per cagion della rima ad un uomo povero come son io
tipi di poesie misti, nei quali la rima è acustica e il ritmo stilistico,
acustica e il ritmo stilistico, o la rima stilistica e il ritmo acustico.
libere e sciolte da ogni misura e rima. delminio, i-33: se io avessi
tutto non le sconvolga la necessità della rima, aggiunta all'obbligazione del metro.
, 261: quando più dolce / la rima molce / l'orecchio, e quando
concento d'ardor, che in molle rima / sparsi, d'amor soffrendo eterne
. schema metrico che impiega un'unica rima per un intero componimento poetico.
* solo, unico 'e da rima (v.); cfr. fr
versi che terminano tutti con la stessa rima (un componimento poetico); che
poetico); che presenta la medesima rima di un altro verso. carducci
dal quarto che di regola ripete la rima o assonanza della ripresa. cicognani,
, vii-274: l'interiezione monosillaba in rima, come fu pronunziata unanimamente dall'adunanza
1-1026: udimmo tanti versi con la rima, / tante sentenze, tante conclusioni,
monti, 114: a tutta rima [il vento] è ancora selvatico e
per lo più di pochi versi in rima contenente alcun concetto, come si può vedere
re. fagiuoli, viii-45: vengo in rima a farvi motto / e a raccontarvi
chieggio quale / ragion consente che la rima sdrucciola / avanti la suave e
s. v. j: mula che rima e donna che sogghigna, quella ti
mulattiere, presa una stecca, rima assai temperatamente lo 'ncominciò [il mulo]
in questa mia confusa / e bassa rima le sue laude alzare, / se
. stigliani, 140: fa la rima, ove sia ben posta, diventare i
carducci, iii-25-353: tradurre in rima una lirica, e lirica di shelley
dove torna sempre la stessa armonia e rima * [la ballata] mostra bene
altre mutilate, altre ripetute nella medesima rima, errati i verbi, alterata la
la 'commedia'... in pulita rima e con grandi e sottili questioni morali,
sì naturai m'adombra / in lavoreo e rima, / essendo due, semo un
quello a ogni suo caso e sempre in rima. ahier, 148: intellettuali
. metr. ant. piano (la rima, un verso). maestro romolo
chieggio quale / ragion consente che la rima sdrucciola / avanzi la suave e naturale
interessa, si può dire che la rima volta noi li vediamo profilarsi distintamente in
; delle quali avendo a trattare, rima è a considerare che quando un tempio tondo
difetto. algarotti, 1-ix-214: oh rima, oh nebbia che il candore appanna
dante] del villani fu messo in rima e allargato da antonio pucci nel canto
conto negativo che io faccio dei lavori in rima e in prosa del signor rapisardi cominciasse
scrive e scriverà de'versi toscani senza rima sarà spietatamente negletto dalla pluralità degl'italiani
con fossa, sia per esigenze di rima, sia per l'influsso dell'argomento
continua la storiografia della corrente neoguelfa di rima del '48 come fu irrobustita attraverso l'hegelismo
di mia vita il nerbo, / squillante rima, e nel buio smarrita, /
esempio dalla divina commedia, ma in rima, e usato neutramente e non riflessivo.
che mi dà vaghezza / di dirne in rima. s. caterina da
fu rimproverato di aver snervato con la rima e ridotto al niente la tragica poesia
-tit. ninfale desolano: poemetto mitologico inottava rima, composto da g. boccaccio fra il
fece la commedia, ove in pulita rima e con grandi e sottili questioni morali
in aringa parlare nobilissimo dicitore, in rima sommo. boccaccio, dee., 4-1
triste. serra, ii-401: la rima [di d'annunzio] è sicura e
ma rimanga come indipendente, serbando una rima per sé. 13. figur
dovuto probabilmente a esigenze metriche e di rima. nòdola2, sf. region.
portiamo ognuno al noi / del giorno rima, per l'indifferenza / di tutto ai
, 1-iv-99: credette egli che la rima... dalla consuetudine aver essa la
, / cagion de l'aspra mia noiosa rima, / funesto, crudo al mio
'. carducci, iii-7-223: la rima piena, ricca, varia, difficile
, procedendo al diffinir che cosa la rima sia. -definito secondo una particolare
. machiavelli, 9: lui non rima fu in milano che fece il contrario.
ardito di parlarne in versi o 'n rima. boccaccio, dee., 4-intr.
la usata orazione. 3. nona rima (anche semplicemente nona, sf.
duecento l'autore del poema in nona rima per epilogare le imprese romanesche di tutti
piacque / che ti vidi onorar la rima nona, / l'alta rima onde ancor
onorar la rima nona, / l'alta rima onde ancor tutto risona / per me
de'poeti / con soave armonia la rima nona. moretti, ii-366: valentino fu
isaotta procedente sulle scalee d'oro della nona rima. 4. mus. nona sinfonia
nota quanto il dialetto è maneggiato in rima da uno straniero. baldini, 9-26
un mattin d'inverno / che la rima viola sull'opposto / muro scopristi dalla tua
fu sconcia. -componimento poetico, rima, poesia. maestro torrigiano, 316
romanza nel medio evo l'ottava rima, come la terza rima pe'racconti mistici
ottava rima, come la terza rima pe'racconti mistici. carducci,
con più spirito. sono in sesta rima, un po'grasse, e ti piacerebbero
novina2, sf. ant. nona rima. citolini, 535: le
, per dir così, nudità della rima che così apparisce, non apparisce,
coppia d'amici! che né 'n rima / poria né 'n prosa ornar assai né
aggiugne che l'impetrò per quando rima fosse chiarita nulla la dispensa di giulio.
e con numeri mr. lli accolti in rima, / fia che per propria e
disporrò l'alt e sue glorie in rima. = voce dotta, lat.
massiccio. 19. metr. rima obbligata: che deve cadere nelle sedi
dantesche, perché qui il gancio della rima obbligata costituisce un aiuto meccanico del tutto
tutto non le sconvolga la necessità della rima aggiunta all'obbligazione del metro. genovesi,
grande che può ricompensar l'obligo d'una rima. -conseguenza necessaria.
. 19. che ha la rima palpebrale disposta non orizzontalmente, con una
appo zenofonte. -alternato (la rima). carducci, ii-9-46: per
l'intero ci sfugge. -con rima incrociata. minturno, 243: sien
quello caratteristico della razza gialla, con rima palpebrale piccola e disposta obliquamente.
coperto (falle palpebre tumefatte con una rima palpebrale alquanto ristretta, caratteristico del mixedema
da midriasi, esoftalmo, slargamento della rima palpebrale, o distruttiva (sindrome oculosimpatica
da miosi, enoftalmo, restringimento della rima palpebrale. = voce dotta,
è venuta la carezza di quest'ultima rima, odorosa come bacio sopra una corolla?
vien far versi / e seguitar la cominciata rima / a l'onor de la donna
, in poema narrativo e in terza rima. 5. che emana un
voler dir l'ombra / cominzo scura rima. dante, conv., iv-xxi-8:
. varchi, 3-282: la rima non è della sostanza del verso,
solamente, cioè aggiugne al verso la rima, la quale è quella figura e
ella sotto di sé come spezie la rima comprende. m. adriani, 5-38:
in una omise del tutto la rima. -non menzionare, non ricordare
snerva le idee, come il legato dalla rima, perché non impedisce, ma agevola
francesco da barberino per esigenze di rima), deriv. da onesto.
classici autori i quali abbiano fatta la rima di agio con coraggio, poco importa.
tutti voi, ch'amor laudate in rima, / al buon testor degli amorosi
/ per lei torni in onore / la rima in cuore e amore.
è seppellito / alfonso, pazzo in rima, in prosa bue. marino, i-278
canzoni, in diversi tempi davanti in rima fatte da lui, maravigliosamente belle.
tu vaga sbocci e dilettosa, o rima, / e di ridente fioritura opima
sua parte / pretende esser la rima, / e con l'altre s'azzuffa
assaglia e non t'op rima. varano, iii-442: ella è una
e, in partic., una rima). ferd. martini, 4-109
misura s'intende, e magari di rima opulenta, ma senza senso veruno.
tratti esteriori, fra cui predomina la rima e il fracasso degli accenti prosodici,
libera dagli schemi dei versi e della rima; prosa. lorenzo de'medici,
e appiattito, determina la chiusura della rima palpebrale e favorisce il deflusso delle lacrime
illudonsi di riformarla con il metro e la rima. = nome d'azione da orlare
coppia d'amici! che né 'n rima / poria, né 'n prosa ornar
stile / spiegando in carte d'alta rima ornate / la beltà vostra udralla e
un po'traluce, / la mia rima ver te vuol che si spanda, /
partic. nell'espressione proverbiale in rima che te calzi guarda da qual pe è
guazzabuglio di nefandissime oscenità, in terza rima, scritto in lingua furbesca. carducci,
la notte è a svanire / poco rima di primavera / e di rado / qualcuno
di gloria libica, o costrinsi nella terza rima, i nomi degli eroi: dei
, per esi genze di rima. ospodarato (ospodariato),
deriv. da oste2, per esigenze di rima. ostempìasi, sf. medie.
1-v-709: ostracismo che si minaccia alla rima nel parnaso italiano. berchet, 1-55:
: di nova e de liggiadra bella rima / vostra matèra mirar non m'incresce
di otto endecasillabi dei quali sei a rima alternata e gli ultimi due a rima baciata
a rima alternata e gli ultimi due a rima baciata (e venne usata dapprima nel
dall'avere tutti gli otto versi a rima alternata; l'uso che ne fece il
a piacer loro senza ritegno alcuno di rima. foscolo, xv-264: questo..
. muzio, 5-77: l'ottava rima e rima cui la lira / canta
muzio, 5-77: l'ottava rima e rima cui la lira / canta d'intorno
il poema eroico si debba comporre in ottava rima. bettinelli, 3-459: in vece
bettinelli, 3-459: in vece dell'ottava rima, sino allora usata, prese [
primi tre libri ne furon tradotti in ottava rima da fabio manetti, gentiluomo senese.
spirto a lo stile, ali a la rima. tarchetti, 6-i-367: i materialisti
stura / a quelle fantasie che in rima hai messe, / ma risprangale prima
con doppia n da voi posti in rima con 'avieno '. =
si vede in non lasciarsi necessitar della rima a voci spropositate ed ociose. metastasio
f. pàbule, per ragioni di rima). letter. nutrimento, alimento
volle essere schiavo di quella [della rima], ma padroneggiarla. lanzi, ii-100
carducci, iii-io-175: il padroneggiar la rima a baldanza e vistosamente col ricercarne le
chi vantavasi di aver sempre tratto la rima a dir quel ch'ei volesse meglio.
di cu'io m'innamorava non era degna rima di volgare alcuna palesemente poetare. storia
poni. carducci, iii-12-26: la terza rima... incomincia « cerbero
lirica malese costituita da quattro versi a rima alternata; è caratterizzata dal fatto che
versi puri e spogliati dalla maschera della rima. manzoni, pr. sp.,
o annullamento della mimica, semiapertura della rima orale e deflusso di saliva.
esempio, in poesia, la terza rima, che riduce infinitamente la possibilità di
una è in prosa e l'altra in rima. dante,
li prosaici dittatori e questi dicitori per rima non siano altro che poete volgari,
dove lasci gl'ismi che si farà rima ogni dieci parole. andiamo, io
per più anni potesse di sopra alla rima scoperta della sua glottide passare impunemente la
d'esser notata, per comodo della rima, l'uscita in 'per- cusse
a lui fur mossi, j né rima poi né verso m'è piaciuto, /
del metro, della strofe, della rima, per potersi esprimere in piena libertà.
dramma mitologico: scritto in ottava rima. soffici, v-2-625: in fondo.
'tirsi ', composta d'ottava rima con l'intermezzo d'una canzonetta..
, pastorelle / della scena e della rima, / emigranti ad altro clima / senza
. titolo di un breve poema in terza rima del sec. xiv, che tratta
partito che sapete trarre dal patibolo della rima in così corto spazio di versi e
. la vedrò s s rima di intraprendere il mio viaggio penitenziario [a
condonerete qualcosa al- l'obbligo strettissimo della rima, che mi ha sforzato tal volta
questa mia pennùcciola / che la mia rima non abbiate a male. -peggior
da pena (con suff. richiesto dalla rima). penosaménte (ant. penosaménti
per che sapere si conviene che 'rima 'si può doppiamente considerare, cioè largamente
medesimo l'arte del dire parole per rima, propuosi di fare uno sonetto,
agisce su dei sensi, è la rima operazione dell'intelletto. galluppi, 4-iii-152:
el non giera rasonevole poderla discoprir se rima non perdevemo la tramontana. varthema, 215
: sono buona, adesso. rima, non ero buona. voi siete monaca
d'esser notata, per comodo della rima, l'uscita in 'percusse', terza
e tremò. bacchetti, 2-xxv-500: la rima popolana locale, 'paìs de confi,
versi in gramatica, / volgarizzata per rima e per pratica. 5.
carducci, iii-3-159: ave, o rima! con bell'arte / su le carte
può misericordiosamente concedere, per cagion della rima, ad un uomo povero come son
è tal che non potrebbe adequar rima. cino, xxxv-n-664: oimè, la
donna, per me vostra bellezza in rima, / ricorro al tempo ch'i'vi
in solitudine, e petrarcheggiava, metteva in rima le sue malinconie, cantava la sua
/ o voglia in prosa o in rima / o alla petrarchesca / o pure alla
secondare, se bene dante l'usò in rima, non per ciò è da metter
la tempra è salda e sincera la rima. 12. battere volontariamente una
ogni altra cosa l'universale è la rima o sia il ritorno delle medesime desinenze
, / ch'el se diga per rima / de chi sta in cima e de
o solo settenari) e per ordine di rima; la terza era più breve e
sviluppa negli individui adulti a livello della rima palpebrale, dal margine della cornea a
giù facili per il sonoro pispino della rima a campana. 4. dimin
soprattutto in versi sciolti o in terza rima, nei secoli xvii e xviii).
diverse applicazioni sì in figura che per rima ci fa sospettare non ei volesse con
, per piova (forse per ragioni di rima). piuviscolare, v.
e scrive e scriverà de'versi toscani senza rima sarà spietatamente negletto dalla pluralità degl'italiani
per se stesso, dato che la rima con lui (napoleone) chiedeva il
resto come sta, bisogna che la rima lo trasportasse un pochétto. g. gozzi
pascoli, i-950: l'estetica della rima in dante, che è certo
questi poete volgari; ché dire per rima in volgare tanto è quanto dire per
prosaici dittatori, e questi dicitori per rima non siano altro che poete volgari, degno
cu'io m'innamorava non era degna rima di volgare alcuna palesemente poetare.
scrive e scriverà de'versi toscani senza rima sarà spietatamente negletto dalla pluralità degl'italiani
, ch'io già cantai piangendo in rima / e finsi ancor, poetizzando,
fece la 'commedia', ove in pulita rima e con grandi e sottili questioni morali,
: diletto nostro caro, la toa rima / polita e graziosa ch'a noi vene
architettonico, alla prospettiva pittorica, alla rima poetica. politonalità, sf
doverà rimetter sotto di sé soldati se rima non li averà conosciuti per qualche attestato o
meglio, si mette un po'di rima in fondo. in somma è poesia poltrona
quantunque consigliatamente l'autore abbia usato in rima tre avverbi di quattro e cinque sillabe
popolana. bacchetti, 2-xxv-500: la rima popolana locale, 'pais de confi
io piango e spero / in lagrimosa rima? / altro più forte lima e
pòrfero, porfirio-, per esigenza di rima porfiro), sm. ant. e
in questa mia confusa / e bassa rima le sue laude alzare, / se 'l
di nuovo, / secondo porta la rima, / forse un po'peggio di prima
volere che si replicasse alcuna sorta di rima per tutto il corpo della canzone e che
più acconciamente che veruno altro lodare in rima la vostra fabbrica medesima e quelle belle ed
): degno è lo dicitore per rima di fare lo somigliante, ma non sanza
stigliani, 140: fa la rima, ove sia ben posta, diventare i
scorcio. stigliani, 140: fa la rima, ove sia ben posta, diventare
monumento o ricordo di prosa e di rima volgare in modena? -sostant.
. prado, prào; per esigenze di rima pra \ sm. (plur.
: e ciò in versi ed in rima. borgese, 6-16: in termini più
: accordansi due di loro a'quali rima son fatta strettamente bendare gli occhi, e
esse si esprimevano, dell'angiolo di rima. mazzini, 75-123: lasciate ch'io
raggiungere comunque la quantità necessaria e la rima prefissa. b. croce, iii-26-246:
ant. anche -a, per esigenze di rima). il pregare rivolgendosi umilmente e
priègio, priso; per esigenze di rima anche pregio), sm. prezzo stabilito
italiano, mercecché tale reputò la ottava rima. montale, 21-41: c'è pregi
, per lo più per esigenze di rima), sm. (plur. -ghv
euridice e punire diversa: ciò in ottava rima... ecco la premiazione;
del 1547. in vece dell'ottava rima sino allora usata prese il verso sciolto
latini, i-2902: qui lascio la rima / per dir più chiaramente / ciò
o pedanti] il collo in terza rima, / acciò in un alto clima /
tentato di (lare altri la terza rima, come fece dante, et altri il
per quel che si vede, l'ottava rima. g. paleotti, l-ii-441:
prevalsa dopo la morte di lui, della rima e della frase. prevaporizzatóre,
prevenirvi con questa [lettera], rima perché vi disponiate a satisfarci, di poi
, 261: quando più dolce / la rima molce / l'orecchio e quando pare
26-11: tutti voi ch'amor laudate in rima / al buon testor degli amorosi detti
-77: se l'anima in rima non imprende a dispregiare li beni terreni,
/ donna, per me vostra bellezza in rima, / ricorro al tempo ch'i'
, xi-110: salgo, metto la rima, passo alla seconda, ingrano la terza
, farai ch'el primo verso abbia la rima de l'ultimo verso della prima stanza
procedente sulle scalee d'oro della nona rima. -ant. che ha un certo
che io fossi tra quei prodi in rima linea. ero per altro abbastanza vicino per
3-246: angiolino gli rispondea in ottava rima, mettendo in dubbio le smargiassate e
, 30-2-185: lo stesso è della rima in -ore... nel sonetto
ytyvo! aat 4 sono, capito ^ rima ', comp. da 7tpó 'davanti
che il petrarca ha posta quella in rima accompagnata con le parole sforzo e divorzo
tanto il suono quanto le lettere fanno la rima. lenzoni, 142: il suono
alter, di prolisso, per esigenze di rima. pro loco, sf.
un verso e questo verso esigeva la rima e come non tutti gli italiani sono
e le barbare e le storte dalla rima forma e dal proprio significato talvolta? beni
): degno è lo dicitore per rima di fare lo somigliante...,
o in latino o in proxa o in rima o in volgare o inn. altro,
ria lamenti in prosa e cantilene in rima. g. c. croce, 2-46
ii-411: stampi chi vuole sue prosacce in rima. / tu con lucia gentil leggi
prosaici dittatori, e questi dicitori per rima non siano altro che poete volgari,
falgano in versi, in prosa e in rima, / e fra tutti i prosanti
prosa, senza distinzione di verso e di rima; e poi anche il verso senza
tratti esteriori, fra cui predomina la rima e il fracasso degli accenti prosodici,
. protoplàusto, protoplàustro per esigenze di rima), sm. letter. il primo
che il biondelli credette talora licenza di rima, ma che più propriamente si scorge abitudine
trovatore / in piana e 'n sottile rima e 'n cara / e in soavi e
coble, serventesi ed altri diri per rima. amari, 1-2-458: pietro d'
che sien diversi / proverbi per rima. monte, i-x-54: di tal guisa
, rivalità, gelosie. anche) rima d'esser matura al peccato, il prurito
ingombranti che durante la guerra e rima della guerra avevano trasformato l'armonico edi-
si siano spartiti il territorio, la rima operando nelle nevrosi e la seconda nelle psicosi
con chiusura più o meno completa della rima palpebrale; blefaroptosi (anche nell'espressione
talento, né ha i ceppi della rima, che, essendo a principio una puerilità
componimenti per esempio eroici, sdegna la rima, la quale in essi diviene quasi
monte, xvii-288-196: se sentenza o rima alcuna ò guasta / o c'agia
ò per voi trovati e messi in rima, / per far che 'l mondo mai
la f commedia ', ove in pulita rima e con grandi e sottili questioni morali
quale a tullio togliesti la volta / in rima e 'n prosa? boccaccio, viii-1-50
privi di desinenza, per esigenza di rima. pulóne, sm. la parte
minore / che rechi in punta la rima, / come lo stei sulla cima
collocate per maggiore spicco in punta di rima. -momento estremo di un'età
xxx-67: da questo punto / con rima più sottile / tratterò il ver di lei
la lor solita ritirata del bisogno della rima, volendo che ella sia del verbo '
'commedia ', ove in pulita rima e con grandi e sottili questioni morali
etimologia latina. -non legato alla rima, sciolto (un verso).
versi puri e spogliati dalla maschera della rima. -conforme alle regole della metrica
, 8-252: faceva anche brindisi in rima, cantava e suonava, dirigeva bene le
ruma di troia, in cui la rima è quadruplicata nel distico a la metà e
penne e più stancate / scrivendo in rima ed in parlar soluto / l'angoscioso dolor
feci per lei certe cosette per rima, le quali non è mio intendimento di
gorgheggi della mia virtuosità in prosa e in rima. = denom. da quarantina
= forse adattamento, dovuto a necessità di rima, del lat. quàre (v
serie indipendenti fra di loro quanto a rima per composizioni di tono oratorio e moraleggiante.
miei versi il celar l'armonia della rima, veramente non è da loro il
in quarto cortesemente parla e risponde la rima. 27. locuz. -andare al
/ che de la creazion cantando in rima / toma ogni cosa a quell'esser di
, feci per lei certe cosette per rima, le quali non è mio intendimento di
ii-217: pochi giochi di sillaba e di rima: / questo rimane dell'età fugace
penne e più stancate / scrivendo in rima ed in panar soluto / l'angoscioso dolor
il tallone dell'altro. -quinta rima: sistema strofico di cinque versi rimanti
1-iii-738: non voglio tradurre 'in quinta rima 'perché il confronto di cotesti nuovi
altri avranno usate una volta per bisogno di rima e per variare, qui l'
si prende per quotidiane e usuale in rima e fuor di rima indifferentemente. leopardi,
e usuale in rima e fuor di rima indifferentemente. leopardi, i-623: l'
. i. frugoni, i-6296: questa rima sì mi raccapriccia / né faldella, i-1-159
, i-ix-198: ma, se sentenza o rima alcuna ò guasta, / o c'
boccaccio] togliesse a raccorciare la nona rima dei siciliani o che dal canto popolare
coipo stregoso e più raccorciato di) rima. viani, 19-80: mia madre allora
identico. carducci, iii-7-223: la rima piena, ricca, varia, difficile,
: 'rasura, radiaménto ': segno rima sto nella cosa rasa.
della riviera, non senza che rima il buon conte avesse impegnato don giovanni del
-trovato al termine di una ricerca (la rima). cinelli, 1-47: pronunziò
la soddisfazione di un poeta che lisci la rima finalmente raggiunta, la sola, l'
talvolta a serie di endecasillabi con la rima ripercossa e a stanze più o meno
(rangura; var. per esigenze di rima rancóra), si. ant.
istoria di aleramo e adelasia 'in ottava rima... la direi un rifacimento
= da rapo, per esigenze di rima. rapunzi, sm. plur
fossin le voci de'sospir miei in rima, / fatte l'avrei, dal sospirar
sfaccetta il sonetto, ove la cara / rima sfavilli, e negli alterni freni /
: rassómmo; rassummo per esigenza di rima). ant. calcolare la somma;
or ora esposto / da me in rima, lo specifica, / lo convalida e
, ancor che buona / poco mia rima sia né sì gran forza / ella abbia
quella che era stata quindici anni) rima, venti anni prima...;
e buon pensieri, / recare in rima questa dicena, / e raccontar di due
2. accettato, ammesso (una rima). pazzi de'medici, 51
posta da canto in gran parte la rima, la quale a me pare che sconvenga
ritrova di coloro / ch'altro cha rima non li piaze ascoltare; / ed io
sastifare a coloro; / di proxa in rima volio rezitare. bembo, io-vii-351:
secondo che più e meno meritaro nella rima vita. cesarotti, i-xxxiv-204: sopra tutto
dipigner le figure, era così regolato nel rima nente che niente faceva mai
dante, conv., iv-ii-12: 'rima '..., largamente, s'
una frase in un testo, una rima in una composizione poetica; scrivere più
-riusato più volte in un testo (una rima). castelvetro, 8-2-231:
in quel medesimo capitolo è reiterata la rima, sì come è reiterata appo il
parole del tritissimo e comunissimo corso della rima. stigliani, 7: la reiterazion
componimenti per esempio eroici, sdegna la rima, la quale in essi diviene quasi
terrò come ricordo, come) rima reliquia delle esplorazioni da me iniziate nella co-
. e calabr. rèma, lucano rima, ecc.) che è dal gr
: dell'api a dover trattare dirò rima delle loro stanze ovvero sedie,..
, / che qualor si scioglie in rima, / l'aria allor che se n'
-difficile, ardua da trovare (la rima). passeroni, iii-245: date
la mosca al naso, / perché la rima renitente ei prova. -sorte
letter. repagòlo, per esigenze di rima), sm. ant. barriera,
; letter. replico per esigenze di rima). eseguire di nuovo un'azione,
comprendo, che si possa replicare la rima sì veramente che l'uditore non se n'
(replico e riplico, per esigenze di rima), sm. ant. obiezione
di lei [la giovinezza], tra rima e rima. sbarbaro, 1-233:
[la giovinezza], tra rima e rima. sbarbaro, 1-233: un impeto
resistente, è necessario che finalmente la rima superi la seconda e, perciò, che
rettòrica la terza, che, per rima / parlando e 'n prosa, l'
che si diletta del dire parole / per rima e ser brunetto / dottissimo rettorico /
: presto currite vui, scritturi in rima, / date soccurso al vostro buon
, / cui la gentil dell'echeggiante rima / barbarie mai non rabbellisce. tommaseo,
condannato nella condizione in cui si trovava rima della sua condanna. codice penale del 1880
che tu piagnere mi sentisti, da rima, m'era egli nel sonno apparito con
pena mostra poche vestigia della sua bellezza rima. duoao, lii-15-146: aveva marsilia ribelle
foscolo, vii-274: l'interiezione monosillaba in rima... avrebbe anche all'orecchie
non so s'io potrò ben chiudere in rima / quel che in parole sciolte /
in rima qualche verso / di dui amanti molto disgradati
, ricuprire; reccrperire per esigenze di rima), tr. (per la
ricòrda (ricòrdia, per esigenze di rima), sf. letter. ant
donna, per me vostra bellezza in rima, / ricorro al tempo ch'i'
comparazione che porti con esso lei la rima della quale si ha bisogno. castelvetro,
sono lontane'sono riempimento per trovare la rima. galileo, 5-170: questo distinguere
poi tentone, pescandone altri che facciano rima ed attaccandoli collo sputo per finire il
-legato da corrispondenze metriche e di rima (due o più versi o strofe
medici, 1-6: fu l'uso della rima... ancora appresso gli antichi
g. villani, 10-31: in rima fece rifiutare la signoria. bellebuoni,
eroe. sacchi, 3-40-171: la rima conviene moltissimo alla poesia lirica, ma la
l'alto rifiuto e di cui spesso in rima / coi più malmente non
un esempio dalla 'divina commedia', ma in rima e usato neutramente e non riflessivo,
meglio, si mette un po'di rima in fondo. in somma è poesia
e vi è unisono ove è la rima; però qui è maggior armonia.
, i-rv-114: io non trovo esempio della rima che fa l'oggetto della vostra difficoltà
ed eran pepati. -trovarsi in rima. chiabrera, 549: le terzine
un verso, il quale con una sola rima riguardi un verso dell'altra strofe,
strofe, e tutti gli altri sieno dalla rima disciolti, anzi con un certo ordine
, terra o brutture, serà utile rima lassare rilavare il tetto o la piazza.
tempi presenti avesse la burlesca sua terza rima, era girolamo magagnati, fioritissimo ingegno
variati, / fé i tondi) rima e poi diè di pittura. lomazzi,
ne le canzoni grasse da la languente rima; / a me la strofa breve
varianti, secondo il tipo di accento (rima tronca o maschile, in cui l'
l'accento cade sull'ultima vocale; rima piana o femminile, quando l'accento
quando l'accento cade sulla penultima; rima sdrucciola o dattilica, con l'accento
, con l'accento sulla terzultima; rima bisdrucciola o iperdattilica, con accento sulla
assunte all'interno dei sistemi strofici (rima a o al mezzo: v. rimalmezzo
rimalmezzo, n. 1; rima alternata o alterna: v. alterno,
v. alterno, n. 4; rima baciata: v. baciato, n
v. baciato, n. 1; rima caudata, quando la stessa rima viene
; rima caudata, quando la stessa rima viene ripetuta al termine di ogni strofa,
strofa, a mo'di coda; rima incatenata: v. incatenato, n.
. incatenato, n. 8; rima incrociata: v. incrociato, n.
v. incrociato, n. io; rima invertita: v. invertito, n
v. invertito, n. 5; rima ipermetra: v. ipermetro, n
. ipermetro, n. 1; rima rinterzata: v. rinterzato, n.
v. rinterzato, n. 6; rima ripetuta: v. ripetuto);
fatti di carattere fonetico e grammaticale (rima derivata o derivativa, quando le parole
o derivativa, quando le parole in rima hanno la stessa radice etimologica; rima
rima hanno la stessa radice etimologica; rima equivoca: v. equivoco, n.
v. equivoco, n. 3; rima composita o franta o spezzata: v
franta o spezzata: v. spezzata; rima univoca: v. univoco; rima
rima univoca: v. univoco; rima guittoniana, in cui le vocali di
sistema, i e u; rima umbra: v. umbro; rima siciliana
; rima umbra: v. umbro; rima siciliana: v. siciliano, ecc
ugo di perso, xxxv-i-592: vostra rima non tenrai ascosa, / anci la
. latini, i-2900: qui lascio la rima / per dir più chiaramente / ciò
via de'folli sempre seguitando / salvata rima e sentenze fallando. g.
numero di sillabe e a venire a certa rima per consonare nella sua opera. maestro
, chieggio quale / ragion consente che la rima sdrucciola / avanzi la suave e naturale
vuole il bembo che tal sia la rima al volgare, quali 1 suoi piedi al
al latino. dunque ove non è rima, non ci essendo vicinità né lontananza
. e confermo: ove non è rima non son piedi, ove non son piedi
ptccolomini, 10-12: stimo che la rima non sia altro ch'una simil rispondenzia
versi accoppiata, ricevette il nome di rima; e quei versi ritmici che nella
ritmici che nella latina lingua finivano in rima, versi leonini forse dal primo loro
cagiona mara- viglioso piacere, perché la rima in 'ostro'è maschile e sonora e
di maggior diletto... è la rima o sia il ritorno delle medesime
casti, vt-197: qui bisogna trovar la rima in 'occa': non ho il rimario
al par de'carmi fé dolce la rima. tommaseo [s. v.]
e alcuni versi ad arbitrio rimangono senza rima. carducci, iii-3-159: ave,
carducci, iii-3-159: ave, o rima! con bell'arte / su le carte
obbligate. consentì: dettarono chi una rima, chi un'altra. invitato a sedersi
uno / osava. m'incantò la rima fiore / amore, / la più antica
mondo. sbarbaro, 4-79: la rima: un ostacolo che è un avvio
fu abbozzata in oppi ottonari a rima incrociata interna ed esterna. savinio,
di averci rivelato la vera funzione della rima, che non è, come tutti credono
. salvini, vli-3-12: quella [rima] del verso di nerone è rima
rima] del verso di nerone è rima rimissima: arriv sextpiv, così accentato.
ordinale che precede il termine. -terza rima: terzina; sesta rima: strofe di
. -terza rima: terzina; sesta rima: strofe di sei versi, detta
narrativa, composta di due distici a rima alternata e di un distico a rima baciata
rima alternata e di un distico a rima baciata, secondo lo schema ababcc;
, secondo lo schema ababcc; ottava rima: ottava; nona rima-, v
toscani sieno stati i trovatori della terza rima o del capitolo, percioché dante..
che abbia usata così fatta catena di rima. piccolomini, 10-383: quantunque all'
poeti tentato di dare, altri la terza rima, come fece dante, et altri
per quel che si vede, l'ottava rima. zeno [in muratori, cxiv-46-357
: la storia di arezzo scritta in terza rima da ser gorello di ranieri di iacopo
ma con più spirito. sono in sesta rima, un po'grasse, e ti
madrigale si distendono e acconciano a sesta rima. d'annunzio, i-435: o poeta
piacque / che ti vidi onorar la rima nona, / l'alta rima onde
onorar la rima nona, / l'alta rima onde ancor tutto risona / per me
sanminiatelli, 11-38: cantò improvvisando in sesta rima, seduto alla tavola davanti a un
classica greca e latina, che è senza rima: per lo più al plur.
, raccontare, scrivere in o per rima). -in senso generico: verso o
o in latino o in proxa o in rima o in volgare o inn altro
che sien diversi / proverbi per rima. inghilfredi, 379: como di
naturai m'adombra / in lavoreo e rima, / essendo due, semo un com'
ungla. iacopone, 2-12: seconno questa rima tu ei la vergen prima, /
me medesimo l'arte del dire parole per rima. idem, vita nuova, 21-1
che trattai d'amore ne la soprascritta rima, vennemi volontade di volere dire anche
io ò per voi trovati e messi in rima, / per far che 'l mondo
nove cose e egli, avendole in rima messe, rispondeva: « dirolvi: egli
cosa non detta in prosa mai né in rima: / che per amor venne in
voci son della prosa che non son della rima et alcune della rima che non son
non son della rima et alcune della rima che non son della prosa. tasso,
di virtù vedessi / cui sacrar la mia rima. fanfani, lvii-7: la poesia
/ e qualche volta ne ragiono in rima. d'annunzio, v-1-287: tra
pascolare il tappeto, aveva officiato in rima un rimatore vestito da vescovo violetto,
giornate, gli accidenti che si mettono in rima. -al plur.: raccolta
c'ha veduto pur con la mia rima, / non averebbe in te la man
amore'. ma già prima di esso la rima aveva dato al poeta [carducci]
è felice. alterna l'indagine e la rima. ì. per simil.
: tra 'l verde, in dolce rima, / un usignol la primavera canta
volete che ve la canti o dica in rima?: per manifestare impazienza nel dover
]: 'volete che ve la dica in rima? 'con impazienza a chi non
di compor cera e mèle e turar rima. fr. martini, i-359: per
pur l'angelica bellezza / da certa rima che faceva un muro / senza essere d'
f. frugoni, iv-107: se rima in latino è lo stesso che fissura in
meccanica del detto osso come scissura, rima o frattura. targioni tozzetti, 12-1-189
studio se nell'osso vi è alcuna rima o frattura manifesta. targioni tozzetti
di cartilagine scutiforme, che ha una vasta rima, con un tramezzo cartilaginoso ed alcuni
laterali. caproni, 8-7: la rima vulvare: la porta / cui, chi
. = voce dotta, lat. rima, di origine incerta. rima3,
e singolare di quest'isola è il rima, che serve agli abitanti di pane,
, lat. rimabundus, deriv. da rima (v. rima2).
(v.). rimalmèzzo { rima al mèzzo o a mezzo), sf
(anche sm.). invar. rima posta in fine di emistichio (e
. ssono detti inmanens e altri passanti. rima nenti sono e. sson
rimare1), agg. che fa rima, che si trova in rima (una
fa rima, che si trova in rima (una parola); che termina
); che termina con parole in rima (una sene di versi).
pallavicino, 10-i- 131: la nostra rima richiede che le parole rimanti convengano nell'
2. per estens. che apprezza la rima; che gode dei versi rimati (
distaccarsi da questi modi di parlare in rima. 3. sostant. ant
rimare1, tr. mettere in rima, scrivere in versi rimati (quali
. comporre versi o testi letterari con la rima. -anche assol. chiabrera,
la metrica romanza (che comporta la rima). giamboni, 8-ii-266: chi
palpano atride. 4. fare rima, corrispondere in rima; stare in
4. fare rima, corrispondere in rima; stare in rima in fine di
, corrispondere in rima; stare in rima in fine di verso o, anche,
. -anche: terminare con parole in rima (i versi). firenzuola,
laguna? saba, 1-37: la rima... solo allora è perfetta,
-arte del rimare: tecnica di verseggiare in rima. bembo, iii-484: mentre ancor
donna si fosse riporre 'etra'in rima non è cosa da avervi scrupolo, massimaritata
rimare), agg. messo in rima; usato o insento in un testo poetico
che quivi sono connesse, cioè fa rima e lo ritmo e lo numero regolato.
non ti parta, per forza di rima, dal proprio intendimento. -sm
. 2. che termina in rima (un verso); che è legato
: costituito da versi che terminano in rima e si legano attraverso le rime (
pass, rimare, denom. da rima (v. rima2).
ammira / i nuovi versi d'ogni rima sciolti: / eccoli (grida),
l'obbligo della terza e dell'ottava rima sia da condannarsi, perciocché sono sembianze
in maniera che la tessitura dell'ottava rima non è più ribombante. carducci,
(riméggio). comporre versi in rima. -fn senso generico: fare versi,
e verseggiando? 2. fare rima, rimare. lucini, 12-53:
... che la obbligazione della rima fa uscire il poeta in qualche peregrina espressione
severità rivolto, ho diliberato, rima di farvi morire, che incontanente il rubbato