. bocchelli, 1-68: egli s'era rifugiato, dalla chiesa, sul tetto,
curiosità importuna, stelio effrena s'era rifugiato in un lembo di ombra; e spiava
e poi il bastimento inseguito si fosse rifugiato in acque neutrali? il catturante dovrebbe,
curiosità importuna, stelio effrena s'era rifugiato in un lembo di ombra. panzini,
ojetti, i-39: eccolo qua, rifugiato nella chiesa, di corsa come uno
; espatriato; esule, fuoruscito, rifugiato. casti, i-1-347: all'
erbaceo. g. raimondi, 1-93: rifugiato in una panca del duomo di cremona
ha lasciato il territorio della patria; rifugiato all'estero; emigrato.
, filosofo, repubblicano, s'è rifugiato nel cattolicismo, come sur una montagna
minacce, a malanni; che si è rifugiato in luogo segreto e sicuro; che
1873 l'agitatore michele bakùnin si trovava rifugiato nella libera elvezia, a locamo, alla
(superi, imboscatissimo). nascosto o rifugiato in un bosco o nel folto di
, di incantucciare), agg. rifugiato, riparato in un angolo, in un
incavernare), agg. chiuso, rifugiato in una caverna o, per estens.
proposito. -ant. nascosto, rifugiato in un luogo; tenuto prigioniero;
, agg. letter. nascosto, rifugiato o smarrito in una selva.
intanare), agg. penetrato o rifugiato in una tana o in un nascondiglio
medesime impressioni di un ricercato che si è rifugiato in una casa e che da un
s'era per involarsi al primo danno rifugiato. 9. illusoriamente, vanamente
: l'agitatore michele bakùnin si trovava rifugiato nella libera elvezia, a locamo, alla
oriani, x 20-129: rifugiato lassù in quella cameretta, vi rifaceva
, 669: lucilio s'era rifugiato a londra; egli aveva amici dappertutto
. -anche: rincantucciato, appiattato, rifugiato in un nascondiglio. cavalca,
2. rincantucciato, appiattato, rifugiato in un nascondiglio (una persona)
nascere avversione veruna. 2. rifugiato in un nascondiglio o in un luogo
, i-1324: qui, dove mi son rifugiato dopo mesi e mesi di salute pencolante
, ì-1324: qui, dove mi son rifugiato dopo mesi e mesi di salute pencolante
, respinto dalle porte dei doviziosi e rifugiato presso la plebe, ebbe per necessità a
che disertando in licenza, s'era rifugiato in una masseria ignota solo ai carabinieri.
, 13-23: l'uomo religioso, rifugiato nella sua esperienza, dove ìo
improvvisatori com'essi. gozzano, i-1080: rifugiato sulle tegole, componeva per lei i
in isvizzera, dove egli si è rifugiato per la persecuzione razzistica. pasolini,
al tempo delle prime persecuzioni, essendosi rifugiato in un ipogeo, vi trovò una
o 'ricorsa'. 3. rifugiato in un luogo. p. tiepolo
ricovrata del parto. 4. rifugiato, ospitato in un luogo o presso una
in un ambiente solitario o nascosto; rifugiato. g. morelli, 354:
. che è riparato, che si è rifugiato in un luogo o presso qualcuno per
comisso, v-iii: mi sono rifugiato a vivere in un'isola, non è
= denom. da rifugio. rifugiato (part. pass, di rifugiare)
... a noi per alcun tempo rifugiato, nel suo seno ha raccolto.
scriveva da torino al dall'an- garo rifugiato nel canton ticino. bacchelli, 1-ii-501:
di bestiame, percioché quivi era tutto rifugiato come in luogo sicuro.
inaugurazione solenne del massimo palermitano, ancora rifugiato presso il politeama, con 'die schweigsame
a vedere il senso dell'arte greca rifugiato fra tedeschi, mi fa rabbia.
rimpiattare), agg. nascosto, rifugiato, acquattato; rintanato, rinchiuso.
agg. che si è nascosto o rifugiato nella selva (un animale).
2. per simil. che si è rifugiato in un luogo sicuro e nascosto per
come dilettanti. -che si è rifugiato in una località sicura, protetta,
dopo aver commesso un reato, si è rifugiato in convento per sottrarsi alla giurisdizione
ritratto di coron. -segregato o rifugiato, nascosto in un luogo. -
raimondi, 2-279: nel paese dove ero rifugiato, risonante la notte dei passi e
, a roma) dove si sarebbe rifugiato e sulla quale avrebbe regnato il dio
o esiliato; che si è stabilito o rifugiato in un paese straniero. - anche
o dal luogo in cui si è rifugiato. fanfani [s. v.
dal luogo in cui si è asserragliato o rifugiato. nievo, 386: saliti che
dove si era rinchiuso, nascosto o rifugiato (una persona). palazzeschi,
. sacchi, i-196: si era rifugiato in un granile, ove...
e di casta, il feudalesimo s'è rifugiato nel dispotismo militare napoleonico, quindi nel
. comisso, v-m: mi sono rifugiato a vivere in un'isola, non è
. comisso, v-iii: mi sono rifugiato a vivere in un'isola, non è
ballestra, 2-15: antò, ti sei rifugiato in un coffee shop a due passi
ballestra, 2-15: antò, ti sei rifugiato in un coffee shop a due passi
f. chi ha chiesto asilo politico; rifugiato, profugo. la repubblica [
e f. invar. asilante, rifugiato, profugo. la repubblica [21-i-1992
calzabigi, 1-291: se orazio fosse stato rifugiato in puglia dopo la rotta filippense.