con * schifava ', cioè * rifuggiva, evitava '. aborrito (
ed amabile in fondo, egli non rifuggiva dal buon umore e dallo scherzo di
, 7-119: [la dittatura] rifuggiva da una cultura nazionale perché la cultura
: deplorava coi medici quella che non rifuggiva dal chiamare la sua infermità.
al sommo maestrato della repubblica, non rifuggiva uscire di celato dal palagio, in onta
per l'arte,... rifuggiva naturalmente dal misticismo. serao, i-957
l'ultimo indugio. calvino, 2-215: rifuggiva dagli indugi, dalle mollezze, dalle
la virtù creativa di codesti poderosi ingegni rifuggiva dal lenocinio e dalla raffinatezza del mestiere
quei combattenti singolari, da cui non rifuggiva, che magari pareva cercare esso inesperto
laccio dove era stata tirata, ma rifuggiva dal pensiero di scoprirne più in là.
, dentro a quelli edilìzi sicuro si rifuggiva. d. bartoli, 2-2-207: quanto
sessuale. calvino, 2-215: cosimo rifuggiva dagli indugi, dalle mollezze, dalle
. croce, ii-2-46: il cartesianismo rifuggiva con orrore dalla selva selvaggia della storia
2-326: non usciva mai di casa, rifuggiva dagli onori e dalle radunate; eppure
raffinata crudezza. calvino, 2-215: cosimo rifuggiva dagli indugi, dalle mollezze, dalle
dello slataper, il suo realismo politico che rifuggiva da ogni sentimentalità e il triplicismo aperto
ivi [in brianza] foscolo si rifuggiva a confabulare con quella fantastica creatura di
devrebbono, rifuggiranno. cesari, 6-77: rifuggiva dal toccar la mano alle sue conoscenti
lui gli aveva subito spiattellata, desilva rifuggiva da ogni discorso di politica. moravia
quei combattimenti singolari, da cui non rifuggiva, che magari pareva cercare, esso inesperto
fa l'aspido sordo al tutto, rifuggiva di dire parole di pace. sannazaro,
densi di cucina, li annusava e li rifuggiva. -con litote. non rifuggire:
di quei combattimenti singolari, da cui non rifuggiva, che magari pareva cercare, esso
. croce, ii-2-46: il cartesianismo rifuggiva con orrore dalla selva selvaggia della storia
volo. carducci, iii-7-343: ei non rifuggiva al passato per distendervisi e giacere,
altro, nello spossamento dei nervi, rifuggiva dal pensare, che tra breve egli ed
città del mondo. imbriani, 8-53: rifuggiva dal mostrarsi in pubblico, e perché
spettava di diritto, e che egli rifuggiva dai 'sistemi equivoci di una pubblicità truffaldina